CAPITOLO 3 – ADEGUAMENTO ENERGETICO 3.1 ANALISI DELLO STATO ATTUALE
3.1.1 Caratterizzazione zona climatica
Dal punto di vista energetico la struttura presenta gravi carenze; ciò è testimoniato dal fatto che la trasmittanza delle pareti in cls presenta un alto valore, non conforme al valore massimo indicato dalla L.192/2005 per la nostra zona climatica di competenza.
Rosignano – zona climatica D
Umax = 0,36 W/m2K 3.1.2 Verifica della trasmittanza
Il valore stimato di trasmittanza per i nostri pannelli di parete in cls di spessore 24 cm avendo considerato come valore di conducibilità termica k = 0,68 W/mK è pari a:
U = 1,91 W/m2K
avendo adottato come coefficienti liminari quelli forniti dalla norma UNI EN ISO 6946/2008.
Per pareti verticali opache (condizioni invernali):
αi = 7,7 W/m2K
αe = 25 W/m2K
Per pareti verticali opache (condizioni estive):
αi = 8 W/m2K
αe = 13,5 W/m2K
Di seguito si riporta il calcolo effettuato col foglio elettronico sulle tecnostrutture fornito dal sito www.abitalegno.com.
3.2 STUDIO DELLO STATO DI PROGETTO 3.2.1 Aerogel Spaceloft
Il primo intervento necessario è stato quello di inserire uno strato isolante termicamente in modo da migliorare la trasmittanza delle pareti entro i limiti normativi.
Il materiale scelto per far ciò è l’Aerogel Spaceloft, rivestimento isolante flessibile in aerogel nanoporoso in grado di ridurre la dispersione energetica salvando spazio interno nelle applicazioni edilizie per edifici commerciali e residenziali.
Questo materiale presenta proprietà uniche quali conduttività termica estremamente bassa, flessibilità superiore, resistenza alla compressione, idrofobicità e facilità d’uso.
Fig. 71: Proprietà termiche Aerogel Spaceloft – spessore 10 mm.
Paragonato ai materiali isolanti tradizionali l’Aerogel Spaceloft garantisce prestazioni termiche considerevolmente superiori. Il grafico sotto riporta la conducibilità termica di alcuni prodotti ricorrenti in commercio.
3.2.2 Verifica della trasmittanza
Adottando 2,5 cm di Aerogel Spaceloft e considerando il rinforzo strutturale in XLam si raggiungono valori di trasmittanza inferiori a quello limite normativo, per cui la verifica può ritenersi soddisfatta.
Ecco la nuova stratigrafia della parete:
Fig. 73: Stratigrafia pareti esterne stato di progetto.
Con tale stratigrafia si raggiunge un valore di trasmittanza U pari a 0,32. Essendo:
Si riporta anche in questo caso il calcolo effettuato col foglio elettronico sulle tecnostrutture fornito dal sito www.abitalegno.com.
Fig. 74: Calcolo trasmittanza stato di progetto. Profilo temperatura
Si riporta il profilo della temperatura stratigrafico ottenuto dai seguenti calcoli:
q = 0,321 ∙ (20-0) = 6,42 W/m2 flusso termico disperso dalla parete TP = Ti – (q/αi) = 20 – (6,42/7,7) = 19,17° temperatura parete all’interno
T1 = TP – ((s1/λ1) ∙ q) = 19,17 – ((0,02/1) ∙ 6,42) = 19,04° T2 = 19,04 – ((0,02/0,13) ∙ 6,42) = 18,05° T3 = 18,05 – ((0,24/0,68) ∙ 6,42) = 15,79° T4 = 15,79 – ((0,08/0,13) ∙ 6,42) = 11,84° T5 = 11,84 – ((0,025/0,014) ∙ 6,42) = 0,38° T6 = 0,38 – ((0,02/1) ∙ 6,42) = 0,25°
3.2.3 Verifica della formazione di condensa superficiale e interstiziale
Per effettuare tale verifica ci siamo serviti del foglio elettronico fornito dalla “Building Rockwool School”; sono state definite in primo luogo le condizioni ambientali esterne (UNI 10349 – 1994) e quelle interne per classi di umidità (UNI EN ISO 13788 – 2003); in secondo luogo è stata definita la stratigrafia della parete adottando i corretti coefficienti di permeabilità al vapore; infine è stata verificata mese per mese l’assenza di condensa superficiale e interstiziale.
Fig. 77: Definizione della stratigrafia della parete.
Fig. 79: Verifica sulla formazione di condensa (Febbraio).
Fig. 81: Verifica sulla formazione di condensa (Aprile).
Fig. 83: Verifica sulla formazione di condensa (Giugno).
Fig. 85: Verifica sulla formazione di condensa (Agosto).
Fig. 87: Verifica sulla formazione di condensa (Ottobre).
Fig. 89: Verifica sulla formazione di condensa (Dicembre).
Come si evince dai precedenti grafici la verifica risulta soddisfatta per tutti i mesi dell’anno in quanto la pressione di saturazione del vapore rimane sempre al di sopra della pressione del vapore. Quindi con questa stratigrafia di parete non si ha né formazione di muffe sulla superficie interna né formazione di condensa superficiale e interstiziale.
Altro intervento necessario per mettere a norma secondo il D.lgs. 192 e secondo la norma UNI EN ISO 10077-1 è quello di sostituire le attuali finestre a doppio vetro semplice.
Dal 2010, in zona climatica D, è necessario installare almeno una vetrata tripla del tipo 4 – 12 – 4 – 12, con due camere d’aria da 12 mm di spessore.
Fig. 90: Stratigrafia vetrata tripla.
Ultimo intervento previsto in questo lavoro di consolidamento energetico è l’installazione di un controsoffitto radiante ECOPAN in alluminio senza immissione d’aria primaria che permetta di limitare le dispersioni termiche attraverso la copertura.
Questi controsoffitti sono costituiti da pannelli in alluminio prelaccato di spessore 0,78 mm di colore bianco opaco.
Fig. 91: Controsoffitti ECOPAN in alluminio.
Questa tecnologia impiantistica è di facile progettazione e realizzazione; non avendo bisogno di opere murarie, ha dei tempi di cantiere molto contenuti, che in questo caso, ci permette di ridurre al minimo i disagi potendo procedere di locale in locale.