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PARTITE DISPUTATE A TORINO 18 VITTORIE JUVENTUS 14 PAREGGI 3 VITTORIE PALERMO 1 RETI JUVENTUS 55 RETI PALERMO 23

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le altre partite

ULTIMA VITTORIA

Stagione 1972/73 25agiornata 15 Aprile 1973 Juventus-Palermo 4-1 Bettega, Landini (aut.), Ballabio, Causio, Haller ULTIMO PAREGGIO

Stagione 2004/05 4agiornata 25 Settembre 2004 Juventus-Palermo 1-1 Zaccardo, Ibrahimovic ULTIMA SCONFITTA

Stagione 1961/62 26agiornata 18 Febbraio 1962 Juventus-Palermo 2-4 Prato, Ferrazzi (aut.), Charles, Fernando (2), Burgnich

Juventus Palermo

PARTITE DISPUTATE A TORINO 18

VITTORIE JUVENTUS 14

PAREGGI 3

VITTORIE PALERMO 1

RETI JUVENTUS 55

RETI PALERMO 23

la sfida in numeri

Serie A

37agiornata - 07/05/06

ULTIMA VITTORIA

Stagione 2003/04 4agiornata 27 Settembre 2003 Reggina-Juventus 0-2 Di Vaio, Nedved ULTIMA SCONFITTA

Stagione 2004/05 10agiornata 6 Novembre 2004 Reggina-Juventus 2-1 Colucci, Ibrahimovic, Zamboni

Reggina Juventus

PARTITE DISPUTATE A REGGIO C. 5

VITTORIE JUVENTUS 3

PAREGGI -

VITTORIE REGGINA 2

RETI JUVENTUS 8

RETI REGGINA 4

la sfida in numeri

Serie A

38agiornata - 14/05/06

I

l campionato che si chiude a metà maggio, al termine di una stagione mai così inten- sa, propone come ultimi due impegni il Palermo al Delle Alpi e la Reggina al Granillo.

Nel girone d’andata i biancone- ri vinsero entrambe le sfide, imponendosi per 2-1 in Sicilia con la doppietta di Mutu e superando i calabresi nella sfida casalinga del 15 gennaio, grazie alla rete di Del Piero.

Le prossime partite 12-04-2006 14:15 Pagina 17

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Bevuta dai veri intenditori.

ARMANDO TESTA

URRA JUVE 210X285 BEV 29-06-2005 8:42 Pagina 1

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a tavola con Ilio

Ilio Mariani è nato a Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa, 70 anni fa e da trentasei è il cuoco della Juventus. Ha visto sfilare tutti i più grandi campioni della storia bianconera, li ha nutriti e ne ha coccolato i palati, viziandoli, quando era concesso, con manicaretti particolari. Segue la squadra ovunque, partendo ben prima dei giocatori e portandosi dietro tutto il necessario, dalle cibarie agli attrezzi del mestiere.

Ora, tra una trasferta e l’altra ci guida, sulle pagine di Hurrà Juventus, alla scoperta dei gusti più o meno segreti dei campioni bianconeri.

“Sarà che è oriundo come lui, ma a me Mauro ricorda tanto il grande Sivori!”. La passione mai celata di Ilio per il “Cabezon”

rivive ai giorni nostri grazie all’e- stro di Camoranesi, fuoriclasse in campo e fuori: “E’ un ragazzo d’oro. Tante volte quando tornia- mo dalle trasferte, anche a notte fonda, mi dà un passaggio in mac- china dall’aeroporto fino a casa…è troppo gentile. E poi quello che fa con il pallone è sotto gli occhi di tutti: è un genio del calcio. Ed è anche un buongustaio:

gli garba moltissimo lo spezzatino, ne fa certe scorpacciate! Io, per scherzare, gli dico sempre che tutta quella carne gli allunga i capelli... E allora voglio preparagli un bel Fricandò con patate, così gli rinforziamo la chioma”.

“Per sei persone prendiamo un chilogrammo di vitello rosso, tagliato a spezzatino, lo infariniamo, in modo da rendere il sugo più denso, e lo facciamo rosolare nel- l’olio di semi per qualche minuto. A parte, in un’altra pentola, soffriggiamo, con due foglie d’alloro, un battuto di cipolla, carote, sedano e aglio e, quando è bella dorata, aggiungiamo la carne.

Versiamo quindi un bicchiere di vino bianco secco, facciamo evaporare, uniamo un etto di pomodori pelati, mezzo litro di brodo, aggiustiamo di sale e pepe e portiamo a cottura, tenendo presente che dovrà stare sul fuoco per circa un’ora.

A parte prepariamo le patate: ne prendiamo due chili, le peliamo bene e le tagliamo a quadretti.

Prepariamo un battuto di sola cipolla e le facciamo saltare in padella, aggiungendo un po’ di brodo e il pomodoro, poco, mi raccomando, perchè c’è già nella carne. Facciamo cuocere per una ventina di minuti, le uniamo al nostro spezzatino e serviamo il grande Mauro”.

Testo di Giulio Sala Foto LaPresse

Ilio Mariani, lo chef della Juventus, svela i piatti preferiti dei campioni bianconeri e spiega come prepararli. In questo numero, lo

spezzatino con patate, dedicato a Camoranesi

il fricandò all’oriunda

A Tavola con Ilio 12-04-2006 14:16 Pagina 19

(4)

personaggio

Il Personggio-Birindelli 12-04-2006 14:17 Pagina 20

(5)

S

ale le scale dello spogliatoio del centro Sisport di corsa, con in mano la tuta di ordinanza accuratamente piegata:

“Alla fine vado anch’io!” annuncia, con un sorriso trion- fante. E’ il 31 marzo, vigilia di Treviso-Juventus e abbia- mo finito da pochi minuti di intervistare Alessandro Bi- rindelli. Il tempo di ringraziarlo per il tempo che ci ha conces- so, di salutarlo, ed eccolo rispuntare dallo spogliatoio, felice come un bambino: ha appena visto la lista dei convocati per la partita e dopo otto mesi, ha letto anche il suo no- me. Trasferta, ritiro, di nuovo con il gruppo, finalmente.

Un momento che aspettava con impazienza, ci ave- va spiegato solo poco prima: “Quando ti infortu- ni, gli allenamenti, il rapporto con i compagni, il ritiro vengono a mancare e chi come noi fa questo tutti i giorni, si sente un po’

spaesato”. Ora però l’incubo è finito davvero e Ale può tirare un sospiro di sollievo ripensando agli ultimi Testo di Giulio Sala Foto LaPresse

Il terribile infortunio, il calvario lungo più di sette mesi, la fatica della riabilitazione, i momenti di sconforto…è tutto finito.

Birindelli è rientrato in gruppo con l’entusiasmo di un ragazzino e tanta voglia di recuperare il tempo perduto

Bentornato Alessandro

Il Personggio-Birindelli 12-04-2006 14:17 Pagina 21

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mesi e a quel maledetto 6 agosto, a Lisbona:

“Ho cercato di anticipare un giocatore av- versario, come altre mille volte, ma il piede d’appoggio mi è rimasto piantato in terra, ho fatto una brusca rotazione sul ginoc- chio e purtroppo è arrivato il crack. Ho sentito un gran dolore, il ginocchio è rima- sto piegato; non riuscivo più a estenderlo e mi

sono reso immediatamente conto che l’infortunio era grave”. Un momento tremendo per chiunque, figurarsi per chi le gambe le usa per lavoro…“Mi è passato di tutto per la testa: in pochi at- timi, quando sei ancora in campo e poi nello spogliatoio, rivivi tante situazioni. Poi te ne fai una ragione: queste cose nel nostro mestiere capitano, specie oggi che il gioco è più veloce e di con- seguenza il contatto fisico è più duro. Noi calciatori impariamo a convivere con gli infortuni, ma certo, fino a quando non ti capita,

personaggio

HO SENTITO UN GRAN DOLORE, IL GINOCCHIO È RIMASTO PIEGATO; NON RIUSCIVO PIÙ A ESTENDERLO E MI SONO RESO IMMEDIATAMENTE CONTO CHE L’INFORTUNIO ERA GRAVE

Il Personggio-Birindelli 12-04-2006 14:17 Pagina 22

(7)

non pensi mai che possa succedere”. Quando accade però, inizia un vero e proprio calvario: operazione, riabilitazione, fisiotera- pia… e a tutto questo si aggiunga il timore di non riuscire più a tornare quello di prima: “In passato mi ero fatto male due volte alla caviglia; questa volta con il ginocchio è stato più doloroso e dopo l’operazione ho fatto più fatica, ma ho cercato di vivere la convalescenza più serenamente possibile”.

Oltretutto sapendo che, se fossi stato in salute, avresti giocato parecchio…

“In effetti, nel mio ruolo, altri compagni hanno avuto dei proble- mi fisici e questo ha acuito il rammarico: non potevo sfruttare l’oc- casione per dare il mio apporto e per togliermi delle soddisfazio- ni personali. Ho cercato di distrarmi con altri interessi al di fuori del calcio e stando con mia moglie e i bambini”.

Farli giocare con il “gambone” fasciato, non sarà stato facile.

“Eh no; mi chiedevano: “Papà, giochiamo a palla?”. E che pote- vo rispondergli? “Eh, guardate, ora è un po’ difficile…”. Scherzi a parte devo ringraziare la mia famiglia e tutti quelli che mi sono stati vicini in questo periodo perché mi hanno dato la serenità, la tranquillità per allenarmi ogni giorno e recuperare, anche perché se inizi a pensare: “Come ritornerò? Cosa mi succederà?”, tutto diventa più difficile. A trent’anni passati queste domande te le fai più volte al giorno, ma poi, con il tempo, prendi coraggio, acquisti sicurezza. Ed è proprio la famiglia che mi ha dato la forza e la se- renità per andare avanti. Un conto è vivere l’infortunio da solo, un conto è avere vicino qualcuno che ti rende felice nella vita di tut- ti i giorni”.

I tuoi compagni come ti hanno aiutato?

“Tutti sono sempre stati molto carini, venivano a chiedermi come andava, anche perché, purtroppo, qualcuno di loro c’era passato prima di me: Ale (Del Piero, N.d.R.), il Puma, che ha avuto due in- terventi… Vedere loro, che dopo gli infortuni sono tornati ad alti livelli, mi dava serenità”.

Qual è stato il momento più duro?

“Dopo cinque mesi dall’operazione. Ero lì lì per rientrare, per an- dare a giocare con la Primavera e ho fatto una partitella con i com- pagni. Aveva nevicato da poco, ho calciato una palla scivolando sul ghiaccio e mi sono fatto un’altra distorsione al ginocchio operato.

E allora iniziai a pensare: “Sarà colpa del campo, oppure ho anco- ra problemi al ginocchio?”. Ecco, in quel momento mi è mancata un po’ la fiducia: ho passato una decina di giorni poco piacevoli, dovendo ricominciare con gli esercizi che avevo fatto fino a quel momento, ma, per fortuna, è passato anche quel periodo”.

Poi, finalmente, dopo più di sette mesi, il ritorno in cam- po, nell’amichevole di Ciriè. Sensazioni?

“E’ come nascere una seconda volta, perché sette mesi sono tan- ti, quasi un intero campionato; poter rimettere le scarpe e ritrova- re l’agonismo della gara è una bella sensazione. Poi, grazie a Chia- renza, l’allenatore della Primavera, ho avuto l’opportunità di gio- care altre due partite con loro e…mi sono sentito un ragazzino”.

E loro, i ragazzi della Primavera, come ti hanno accolto?

“Quando ti vedono, sono contenti. Mi ricordo quando ero io in Primavera e veniva qualcuno della Prima Squadra… mi faceva piacere. Anche perché chi è “più grande”cerca di darti una ma- no, di regalarti sicurezza, di spiegarti determinate cose. Io spero di aver trasmesso loro qualcosa. A me è servito per ritrovare il rit- mo partita…ora non resta che dimostrare di essere tornato un giocatore “abile e arruolato”e spero, se il mister lo riterrà oppor- tuno, di riuscire a ritagliarmi un piccolo spazio, per acquista- re nuovamente quella sicurezza indispensabile per gioca-

re a certi livelli”.

Nato a Pisa

Nazionalità: italiana il 12.11.1974

Altezza: 176 cm - Peso: 73 kg P

PAALLMMAARREESS

4 Campionati italiani 1997/98 - 2001/02 2002/03 - 2004/05 3 Supercoppa italiana

1997 - 2002 - 2003

ALESSANDRO

BIRINDELLI

2

Il Personggio-Birindelli 12-04-2006 14:17 Pagina 23

(8)

Essere considerato il miglior portiere del mondo è una bella sod- disfazione, ma anche una grande responsabilità. Come vivi que- sta situazione?

“Beh hai ragione, perché quando sei giudicato in un certo modo non ti è permesso attraversare dei momenti in cui sei in uno stato di forma anche solo

“normale”. Se per un periodo non riesci a fare parate esaltanti che salvino il risultato e ti uniformi alla media, sei subito criticato e questo, in effetti, un po’

da fastidio”

La lussazione alla spalla lo scorso anno, prima ancora la frattura alla mano…Come fai a non avere paura di altri infortuni?

“Semplice, sono ottimista per natura. Per esempio, l’infortunio alla mano di cui parlavi arrivò pochi giorni prima dell’Europeo e anche se sul momento mi “bruciò”

parecchio, la delusione passò subito. E’ il mio modo di essere. Quando ad agosto mi feci male alla spalla, pen- sai subito che non tutto il male viene per nuocere: pote- vo ancora recuperare per la seconda parte della stagio- ne e per i Mondiali. Fosse capitato dopo, sarebbe stato molto peggio”.

Hai sempre sognato di fare il calciatore?

“Sì ed è proprio per questo che mi ritengo fortunato.

Faccio il lavoro che ho sempre desiderato”.

Quale fu il tuo primo pensiero dopo l’esordio in serie A contro il Milan?

“Finalmente mi sono fatto conoscere! Sai, finché si è ragazzi è difficile avere delle opportunità, specie in un ruolo delicato come il mio, anche se hai dei numeri. Io la mia possibilità la ebbi in una partita importante, visto che con quel Parma eravamo in testa alla classifica a pari punti proprio contro il Milan e la mia soddisfazione fu dimostrare che anche un ragazzo di diciassette anni può imporsi in un ruolo dove solitamente ci vuole molta esperienza”.

ANTHEA INTERVISTA GIANLUIGI BUFFON

SCRIVETE NUMEROSI

Amici di Hurrà Juventus, se volete essere tra coloro che avranno la possibiltà di intervistare i campioni bianconeri, mandateci le vostre domande.

Potreste ricevere una splendida sorpresa.

La protagonista dell’”A tu per tu”

di questo mese ha un nome meraviglioso e particolare, che viene

dal greco e significa fiore: Anthea ha quindici anni, vive a Lombardore

e frequenta la V°

Ginnasio presso l’Istituto Valsalice di Torino. Tra le sue passioni ci sono la pallavolo, che pratica nella Stella Azzurra San Benigno, e la Juve, della quale segue tutte le partite tifando in particolare per il nostro numero uno, Gigi Buffon

Scrivere a Hurrà Juventus

“A tu x tu col campione”

Corso Galileo Ferraris, 32 10128 Torino (Italy), indican- do nome, cognome, età, indi- rizzo e numero di telefono

Qual è il segreto per diventare un campione?

“Beh, probabilmente ho qualche qualità fisica. Sono sin- cero: se uno ha poca “spinta” o non è molto alto, diffi- cilmente può arrivare a fare il portiere a certi livelli.

Quello che fa la differenza però penso sia il carattere: ho una grande sicurezza e sul campo riesco a pensare velo- cemente. Poi naturalmente serve coraggio e anche un po’ di fortuna…quella non guasta mai”.

Yashin è stato il primo e unico portiere a vincere il Pallone d’Oro.

Hai mai pensato di poterci riuscire anche tu?

“Sì, capita di pensarci, perché quando giochi a certi livel- li è giusto ambire anche a traguardi personali e il Pallone d’Oro è il massimo riconoscimento per un calciatore.

Comunque qualche soddisfazione me la sono già tolta…”.

Foto LaPresse

a tu x tu

A tu per tu 12-04-2006 14:18 Pagina 24

(9)

NOME Gianluigi

COGNOME

Buffon

ETÀ 29 anni

SEGNO ZODIACALE

Acquario

RUOLO

Portiere

NUMERO DI MAGLIA

1

COMPAGNO DI STANZA

Nessuno

TEMPO LIBERO

Film a casa, internet, Borsa

PIATTO PREFERITO

La Carbonara

MUSICA

Italiana

A tu per tu 12-04-2006 14:18 Pagina 25

(10)

non solo calcio

C

iao Manuele, come sai in que- sto spazio non parliamo di cal- cio. Ti faccio scegliere l’argo- mento con cui iniziare la nostra chiacchierata: ricamo a uncinetto, otorinolaringoiatria o musica?

Musica

Peccato pensavo anche tu avessi la passione per il ricamo. Vabbè..Qual è l’ultimo cd che hai comprato?

Ultimamente ne ho presi diversi quello che mi piace di più è “In my own words” di Ne-Yo.

Lo conosco: è quel ragazzo che si fa

chiamare come il protagonista di Matrix. Hip hop e r’n’b giusto?

Si. L’hip hop e tutta la black music sono quello che preferisco, però ci sono momen- ti in cui ascolto italiano: Ramazzotti e Re- nato Zero su tutti.

Ricordi il primo cd che hai comprato magari con i soldini messi a poco a poco da parte?

Allora….non ricordo l’artista, però ricordo che fu un regalo per il mio complean- no…un po’ di tempo fa. Ho sempre ascol- tato tutto, non avevo un cantante o un gruppo che mi facesse impazzire da giova-

nissimo, sai tipo poster, foto sui diari, scrit- te sullo zaino...

Hai mai provato a suonare qualche strumento musicale?

No però mi piacerebbe molto farlo in futu- ro. Mi piace il pianoforte, la batteria e an- che il sassofono.

In un paio di occasioni ti ho visto darti da fare con successo in consol- le tra giradischi e lettori cd.

E’ vero, vado fortissimo col mixer, vorrei di- ventare un grande DJ e fare le serate insie- me a Nanà...

Sì, sì, prendimi in giro. Tu concedi de-

Blasi,

un futuro da Dj

Servizio a cura di Marco “Nana” Dejana Foto LaPresse

Nanà intervista Manuele, senza parlare di calcio, ma di tutto il resto e soprattutto di musica, argomento sul quale il centrocampista bianconero è

particolarmente ferrato.

Non solo calcio 12-04-2006 14:19 Pagina 26

(11)

cine di interviste, c’è una domanda che vor- resti ti facessero e in- vece non ti fanno mai.

Si. Non chiedono mai co- me và la famiglia.

E’ vero. Non lo si chie- de mai. Come và la famiglia Manuele?

Bene grazie. Tutto a po- sto

Riesci a sentire i tuoi cari re- golarmente?

Sentirli sempre, vederli purtroppo no. Appena posso torno a casa a Civitavecchia anche solo per un giorno.

Hai mai partecipato ad una riunione di condominio?

Sì, con mia madre a casa. E’ sta- to molto divertente. Qui invece no, i rapporti con i vicini sono ot- timi anche perché io a casa ci sto poco.

Torino mi piace tantissimo, soprattutto il centro. Ci sto davvero bene.

Parliamo ancora di quando eri moooolto più giovane. A scuola per esempio, c’era una materia che dovevi copiare dal tuo compagno di banco?

Matematica.

Invece i tuoi compagni cosa copiava- no da te?

Ricreazione.

C’è qualcosa del tuo corpo che non ti piace?

Oddio... ora ti faccio un elenco... mmmmhh il tallone ecco, non mi piace il tallone.

Ora confessaci un tuo difetto carat- teriale.

Sono permaloso.

Un tuo pregio

Sono tanto, tanto buono

La parte del tuo corpo che ti piace di più?

Mmmmhh... l’altro tallone.

Parliamo di cinema: attore, attrice e film preferito.

Allora…: Morgan Freeman, Sandra Bullock e il Gladiatore

So che tu canti benissimo, saresti di- sposto o hai mai fatto una serenata ad una ragazza? Sei un tipo romanti- co?

Nei momenti giusti sì, sono romantico. La serenata la farei alla donna che amo. Anzi, nella nostra città è usanza farla prima di un matrimonio.

Tu cosa le canteresti?

“Ti sposerò perché” di Eros.

DJ Nanà

È “la voce”

della Juventus ormai da cin- que anni. Quando allo stadio sentite scandire le forma- zioni ed esplodete in un boato, c’è lui dietro il microfono, ma ora per Dj Nanà, al secolo Marco Dejana, si aprono nuovi orizzonti: è lui infatti il nuovo “inviato speciale”

di Hurrà Juventus, con l’in- carico di scoprire e raccon- tarci le preferenze dei campioni bianconeri in fat- to di musica, cinema, spettacolo…tutto quello che non riguarda il calcio, insomma.

Non solo calcio 12-04-2006 14:19 Pagina 27

(12)

un referendum tutto da votare

Testo di Mario Bruno Foto LaPresse

Ermanno Vittorio - Archivio Storico Juventus

Dai un10

ai numeri1

Con i vostri infiniti voti giunti in modo entusiastico alla redazione di Hurrà Juventus, avete incoronato Alex Del Piero quale miglior numero dieci della storia della Juventus. Ora vi riproponiamo un'altra selezione ispirata alla bravura, in un ruolo parimenti

importante: quello del portiere, anzi, considerando i grandi nomi che vi invitiamo a selezionare ed a votare in ordine di merito, del portierone

U

n altro referendum per i nostri lettori! Il che significa chie- dervi ancora una volta attenzione ed adesione, nella scia di quanto siete stati in grado di garantire in occasione della scelta, per certi versi leggendaria, del miglior numero dieci della storia della Juventus. Non era facile dividere i grandi, stabilire se Michel Platini ed il suo strepitoso passato ed i suoi tre Palloni d'O-

ro potevano essere considerati superiori all'arte moderna di Ales- sandro Del Piero ed ai suoi infiniti record itineranti. Ma questo bel duello, che per mesi ha tenuto alto il thrilling del referendum, si è risolto, come sapete, a favore del capitano di oggi, del grande

"Alex", primo dunque, per i lettori di Hurrà Juventus, nella hall of fame bianconera. Lui, dunque, il numero uno dei numeri dieci.

Giovanni Giacone

Stagione 1920

Alfredo Bodoira

Stagioni dal 1937 al 1941

Giampiero Combi

Stagioni dal 1921 al 1934

Referendum* 12-04-2006 14:39 Pagina 28

(13)

E visto che il gioco è stato bello, ma non solo, sostenuto da un vi- vace senso di adesione, ci pare legittimo proseguire la serie con un'altra domanda.

Quale è stato, cioè, il miglior portiere della storia della Juventus?

Se il numero dieci è considerato il giocoliere della squadra, così pure il portiere è considerato l'atleta invalicabile che compie ma-

gie per impedire che il rivale profani la propria porta.

E insomma, anche qui la sfida è di grande spessore, anche perchè nella porta bianconera, nello spazio di tanti anni, si sono erti a di- fensori estremi personaggi con la P maiuscola. Giacone, ad esempio, fu il primo juventino che venne convocato in Nazionale.

Poi però ecco subito un nome potente, Combi, e che dire di Sen-

Lucidio Sentimenti IV

Stagioni dal 1942 al 1949

Carlo Mattrel

Stagioni dal 1957 al 1961 Stagioni dal 1962 al 1965

Giovanni Viola

Stagioni dal 1950 al 1957

Referendum* 12-04-2006 14:39 Pagina 29

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Il Gioco del Lotto per lo Sport

Il Gioco del Lotto è Main Sponsor della Lottomatica Virtus Roma

Lottomatica - Corporate Identity

C

M

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CMY

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PAG_DIC2005.pdf 8-11-2005 9:58:08 PAG_DIC2005.pdf 8-11-2005 9:58:08

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Giuseppe Vavassori

Stagione 1960-1961

Dino Zoff

Stagioni dal 1972 al 1983

Roberto Anzolin

Stagioni dal 1961 al 1969

timenti IV, il portiere che inventò praticamente le uscite, tempi- sta per eccellenza?. E poi in rapida successione il solido e sostan- ziale Anzolin, e - per venire ai tempi nostri - il primo portierone, l'eroe dell'eternità, Dino Zoff, guerriero indomito sino ad età in- credibile, poi lo spericolato e guascone Stefano Tacconi, quindi Peruzzi e per finire Gigi Buffon.

Anche qui un'infinità di nomi da prima linea, tanti personaggi da copertina ed una scelta sicuramente non facile perchè se è eviden- te che Buffon è un fuoriclasse, è legittimo scrivere che alle sue

un referendum tutto da votare

Referendum* 12-04-2006 14:39 Pagina 31

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spalle, nell'ambito della pluriscudettata storia bianconera, i cam- pionissimi con il numero uno scritto sulle spalle sono stati vera- mente molti.

Ecco perchè, in queste condizioni di interpretazione tutt'altro che facile, attendiamo con curiosità le vostre selezioni, per capire me- glio ciò che in realtà è proprio difficile da capire.

Non resta che attendere le vostre schede che, ancora una volta, è scontato, saranno tante. Potete anche esprimere un giudizio ed i migliori avranno pieno diritto di essere pubblicati. A voi!

Gianluigi Buffon

Stagioni dal 2001 al 2006

Angelo Peruzzi

Stagioni dal 1992 al 1999

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“VOTA IL MIGLIOR NUMERO 1” c/o CANTELLI EDITORE Via Saliceto 22/E - 40013 Castelmaggiore (Bo)

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LE 10 SELEZIONI 1

2 3 4 5 6 7 8 9 10

IL MIO PARERE 1

2

Stefano Tacconi

Stagioni dal 1983 al 1992

Referendum* 12-04-2006 14:40 Pagina 32

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