• Non ci sono risultati.

Scheda elementi essenziali del progetto

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Scheda elementi essenziali del progetto"

Copied!
14
0
0

Testo completo

(1)

Scheda elementi essenziali del progetto

UNIDOS PELOS JOVENS!

Settore e area di intervento

Servizio Civile all’estero – Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi

Durata del progetto

11 mesi

Contesto specifico del progetto

Profonde trasformazioni hanno interessato e stanno interessando il Portogallo ed in particolare Lisbona; dopo la crisi economica accompagnata da dure politiche di austerità è in atto un nuovo dinamismo economico. Questo ultimo non è ancora tale, tuttavia, da contrastare le disuguaglianze esistenti. In particolare, desta preoccupazione la condizione giovanile, oltre ai dati già messi in evidenza (tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 24 anni pari al 20%; più del 10% dei giovani sono NEET così come più del 10% abbandonano precocemente gli studi e la formazione) bisogna mettere in evidenza, che nel 2017, la quota di giovani di età compresa tra 18 e 34 anni che vivono ancora con i genitori è pari all’80,7%, ben 14 punti percentuali in più rispetto alla media europea (66,7%). Presentano valori più alti i maschi (84,1%) rispetto alle femmine (77,4%), una distanza minore separa i due generi in Portogallo (6,7 punti percentuali) rispetto all’Europa (10,4 punti percentuali: 71,7% per i maschi, 61,3% per le femmine). In particolare poi, nel 2018, i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni che sono a rischio di povertà ed esclusione sociale rappresentano il 24,9% della popolazione (più accentuata la percentuale per i maschi, con il 26,1%, rispetto alle femmine, con il 23,7%). Se consideriamo più specificamente coloro che sono in una fascia d’età lavorativa, ad esempio 18-24 anni la percentuale sale al 25,8%. Dato che si riduce in minima parte se invece consideriamo la fascia d’età 20-29 anni, con il 22%, così dimostrando che la prima giovinezza presenta rischi maggiori rispetto a quella più tarda. Non ci sono tuttavia differenze significative tra coloro che sono a rischio di povertà ed esclusione sociale rispetto all’abitare o meno in famiglia, nel primo caso si tratta del 24%, nel secondo è solo leggermente superiore il dato, con il 24,4%. Un rapporto Caritas del 2017 ci consente di mettere in evidenza uno dei principali problemi del Portogallo: i giovani hanno salari bassi e cattive condizioni di lavoro. Confrontando infatti lo stipendio base mensile medio, calcolato in euro, è possibile osservare che nonostante l’area metropolitana di Lisbona presenti uno stipendio superiore alla media nazionale, vi è ugualmente questa progressione, per cui, ad esempio, i giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni guadagnano 473,98 euro in meno nell’a.m. di Lisbona,

(2)

e 321,23 euro in meno in Portogallo rispetto ai lavoratori che hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. Le ultime due colonne ci consentono inoltre di ribadire l’esistenza di un ormai risaputa discriminazione di genere in ambito lavorativo, infatti le donne guadagnano 150 euro in meno degli uomini nell’area metropolitana di Lisbona e circa 200 euro in meno Portogallo se consideriamo il valore totale. La differenza tra salario maschile e femminile peggiora anch’esso a seconda della fascia d’età, quindi se giovani lavoratrici ricevono un salario mensile medio equiparabile, seppur comunque minore, a quello maschile, le donne di età più elevata, ad esempio nelle ultime fasce d’età prese in considerazione guadagnano da 260 ( 33-64 anni in Portogallo) fino a 580 euro (65 e + nell’area metropolitana di Lisbona) in meno rispetto ai coetanei maschi.

A ciò si aggiunge infine che molto spesso non vi sono dignitose condizioni di lavoro perché la maggior parte dei datori di lavoro spesso offre tirocini, al termine dei quali non vi sono contratti.

Ciò spesso non dà accesso neanche alla disoccupazione. Nei fortunati casi in cui, post tirocinio, i giovani vengono assunti, questi non hanno sicurezze e molto spesso non vedono tutelati i propri diritti. Infatti spesso questi giovani lavoratori non hanno pasti, trasporti, indennità o prestazioni sanitarie. Altrettanto spesso le misure originariamente create per lavoratori autonomi, vengono ampiamente utilizzate per i lavoratori dipendenti. Grazie a queste i datori di lavoro non sono obbligati a pagare la sicurezza sociale e le tasse, che gravano sul lavoratore impiegato. A ciò si aggiunge Il problema degli abbandoni scolastici, che è fortemente correlato alle aspettative che i giovani hanno rispetto al mercato del lavoro. In Portogallo ci sono molti diplomati dell'istruzione superiore che non riescono a trovare un lavoro per il loro livello di qualifiche, spesso considerati troppo qualificati. Questo non fa che comportare ulteriori abbandoni da parte di giovani studenti che non percepiscono i vantaggi di un’istruzione superiore. A contrastare questa narrazione, non distante da molti altri contesti europei, bisogna tuttavia mettere in evidenza che, proprio a Lisbona -sempre più meta di numerosi giovani che scelgono la capitale per lavoro e per motivi di studio-grazie a politiche recenti e lungimiranti in tema di politiche giovanili ed alla collaborazione assidua tra le istituzioni, il Governo ed il Consiglio della Gioventù portoghese, il Paese è al centro di una intensa e dinamica realizzazione di eventi, produzione di documenti, promozione del ruolo delle organizzazioni giovanili nella vita sociale del Paese. Le raccomandazioni politiche che il rapporto Caritas del 2017 metteva in evidenza erano le seguenti: promuovere livelli salariali decenti ed espandere la copertura della protezione sociale in caso di disoccupazione; maggiore controllo per prevenire irregolarità nei contratti di lavoro e nell'evasione; garantire pari opportunità nell'accesso all'istruzione; promuovere alloggi a prezzi accessibili per i giovani;

sviluppare una strategia nazionale per promuovere la partecipazione civica dei giovani. Si ritiene che proprio attraverso la partecipazione giovanile e la cittadinanza attiva, in particolare in ambito politico, sia possibile determinare un cambiamento.

L’organizzazione che accoglie i volontari è il Mo.d.a.v.i. Onlus (Movimento Delle Associazioni di Volontariato Italiano), fondato nel 1996, nasce come associazione di volontariato ed è iscritto al Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale dal 2004. Dal 2006, altresì, è iscritto all’Albo Nazionale degli Enti di Servizio Civile come ente di secondo livello. Ponendo al centro la persona in una prospettiva olistica e negando le dinamiche legate all’assistenzialismo, MODAVI cerca di promuovere e facilitare lo sviluppo di ciascuno dal punto di vista umano, sociale, culturale, economico, offrendo la possibilità di autodeterminarsi, di trovare, in sé, le qualità e le

(3)

capacità per migliorare le proprie condizioni di vita. Si impegna infatti nella promozione sociale, nella prevenzione del disagio e nella rimozione dello stesso, nel pieno inserimento sociale e lavorativo; promuove la dignità e la qualità della vita, in ogni sua declinazione, e l’educazione, con cui si propone di migliorare la resilienza delle persone, mettendole nella condizione di migliorarsi e migliorare la comunità circostante. Le principali aree tematiche di intervento del MODAVI Onlus sono: Famiglia ed Infanzia; Giovani e Stili di Vita Sani; Inclusione Sociale; Servizio Civile e Cooperazione allo Sviluppo. Il terzo ambito di intervento è trasversale alla totalità dei progetti dell’ente; mentre nel primo ambito di intervento annoveriamo i primi servizi sociali gestiti da MODAVI a Roma, quali gli asili nido ‘La Contea’ e ‘Pinco Pallino’ ed i baby parking dislocati all’interno di alcuni centri commerciali. Nonché i progetti: ‘Nonni tecnologici’, ‘Non cadere nella rete’, ‘Mamma et labora’. Al secondo ambito invece sono riconducibili progetti quali:

‘Spazi aperti’, ‘Informare giocando’, ‘Giocando s’impara… a non azzardare’, ‘Operazione Naso Rosso’, ‘A scuola InForma’, tutti progetti vocati alla prevenzione e al contrasto rispetto all’uso di sostanze stupefacenti ed alcool, alla dipendenza da gioco, all’obesità e ai disturbi del comportamento alimentare. Altrettanto numerosi sono i progetti riconducibili al Servizio Civile Nazionale ed alla Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. Al primo progetto in Romania nel 2002, sono seguiti numerosi altri nelle più disparate zone del mondo, dal Sahara Occidentale al Medio Oriente, paesi quali Afghanistan, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Kenya, Israele, Argentina, hanno beneficiato dell’operato di MODAVI Onlus. Più nel dettaglio, MODAVI Onlus lavora nella penisola iberica, sia in Portogallo che in Spagna, dal 2010, realizzando progetti di Lifelong Learning Programme e di Erasmus Plus, legati alla cooperazione giovanile europea ed al tema del riconoscimento dello Youth Work e delle competenze acquisite in ambito informale e non formale.

Il Consiglio della Gioventù del Portogallo potrà offrire sostegno alla realizzazione delle attività, supportando i giovani e le organizzazioni giovanili del territorio nell’attuazione di diverse politiche in favore dei giovani. Il Consiglio nazionale della gioventù (CNJ), creato nel 1985, con uno statuto giuridico approvato dall'Assemblea della Repubblica, con la legge 1/2006, è la piattaforma rappresentativa delle organizzazioni nazionali della gioventù, che copre le più diverse espressioni delle associazioni giovanili. Ha lo scopo di costituire una piattaforma per il dialogo e uno spazio per lo scambio di posizioni e punti di vista tra organizzazioni e consigli della gioventù. Riflette sulle aspirazioni dei giovani, promuove, in particolare, il dibattito e la discussione sulla loro situazione e problemi. Dunque si occupa di: contribuire alla promozione e allo sviluppo delle associazioni giovanili; fungere da interlocutore di fronte ai poteri costituiti, rivendicando il diritto alla consultazione su tutte le questioni che riguardano la gioventù portoghese in generale; collaborare con gli enti della Pubblica Amministrazione conducendo studi, emettendo pareri e informazioni relative a problemi e interessi dei giovani, di propria iniziativa o su richiesta; promuovere il dialogo e lo scambio tra le organizzazioni giovanili e con organizzazioni straniere simili; fornire supporto tecnico e scientifico alle organizzazioni giovanili e ai consigli regionali per i giovani che aderiscono; pubblicare e sostenere la diffusione di opere sulla gioventù. Il Consiglio nazionale della gioventù lavora dunque nell'interesse di tutti i giovani portoghesi, essendo riconosciuta dallo Stato come partner in materia di politica e gioventù.

Obiettivo del progetto

Informare e formare i giovani, promuovendo l’inclusione sociale, la cittadinanza attiva e la partecipazione ai processi decisionali e alla vita democratica del Portogallo.

(4)

Come emerso dal contesto, l'attuale situazione economica e sociale in Portogallo, e più in generale in Europa, sta creando molteplici ed eterogenee sfide per i giovani. Questi ultimi, molto spesso sono proprio i primi ad essere colpiti dalla disoccupazione e dalla discriminazione a causa del persistere di disuguaglianze su più livelli; le società contemporanee corrono in tal modo un reale rischio di disillusione democratica ed esclusione sociale dei giovani. È per questo motivo che è quanto mai necessario insistere sulla partecipazione attiva e sull'autonomia di questi ultimi, che possano così diventare promotori di uno sviluppo sostenibile e della creazione di società più inclusive e pacifiche. Per questo, da anni, numerosi organismi e a vari livelli- nazionali, europei ed internazionali- promuovono la cittadinanza attiva e partecipativa dei giovani. La partecipazione è un diritto fondamentale, nonché uno dei principi guida della Dichiarazione Universale dei Diritti umani, che sono stati ribaditi in molte altre successive convenzioni e dichiarazioni. Attraverso la partecipazione attiva i giovani hanno il potere di svolgere un enorme ruolo, determinando sia il proprio sviluppo personale che quello della comunità di appartenenza. È necessario dunque supportarli e fornire loro gli strumenti adeguati, affinché possano rafforzare le ‘soft and life-skills’, nonché le ‘key competences’; il volontariato e l’educazione non formale sono molto spesso importanti veicoli di ciò. In particolare l’Unione Europea crede fortemente nel valore del volontariato come strumento formativo ed educativo, nonché dalla grande rilevanza culturale e si è fatta principale promotrice del ‘learning by doing’, ovvero imparare facendo, direttamente sul e dal campo. Questa modalità educativa, la cosiddetta educazione non formale appunto, consente un apprendimento più immediato e concreto poiché derivante dall’interazione tra i discenti e le concrete situazioni di cui fanno esperienza; in cui giovani, gli animatori giovanili e gli educatori sviluppano insieme conoscenze e competenze, in una relazione orizzontale di scambio e crescita comune. Bisogna infine che i giovani sviluppino una consapevolezza dei propri diritti e una capacità di problematizzare e attualizzare in chiave critica i diritti dell’uomo e della cittadinanza, così da farsi animatori di un’azione civica e politica.

Soltanto attraverso il raggiungimento del loro pieno potenziale come cittadini globali potranno infatti influenzare le decisioni nei processi politici e democratici e aumentare il loro coinvolgimento nello sviluppo di migliori società, più coese e meno discriminatorie ed escludenti.

In tal modo, tale progettualità mira a realizzare il programma “L’Europa e il Resto del mondo: una visione comune per lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale, a partire dai giovani!!” ed in particolare la prima sfida “Ridurre la diseguaglianza agendo sulla povertà educativa, sociale e culturale dei minori e dei giovani, garantendo le condizioni per lo sviluppo sostenibile del potenziale umano, in un’ottica di parità di genere e pari opportunità”. Nella convinzione che, contrastando la povertà -in tutte le sue forme- dei giovani, insistendo sul rafforzamento delle competenze, sull’informare e formare, sulla partecipazione sociale, democratica e culturale, questi possano produrre un cambiamento tale da “Ridurre le diseguaglianze, promuovendo una società non violenta ed inclusiva”, ovvero realizzare in maniera indiretta anche la seconda sfida del suddetto programma. Più nel dettaglio, analizzando gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, tale progettualità intende, come già messo in evidenza, ridurre la povertà in tutte le sue forme (1.2), sviluppare nei giovani adulti competenze specifiche vocate all’inserimento occupazionale (4.4), favorire l’inclusione sociale, economica e politica senza discriminazione alcuna (10.2) ma soprattutto intende agire concretamente affinché possano acquisire la conoscenza e le competenze necessarie per “promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta ad uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile” come prevede l’obiettivo 4.7 della suddetta Agenda.

(5)

Attività d’impiego degli operatori volontari

AZIONE A: INFORM-AZIONE

Attività A1: NAVIGARE A VISTA- Diffusione virtuale ed in presenza di informazioni circa i diritti, le opportunità e le politiche destinate ai giovani (Durata: 10 mesi)

• Collaborazione nella predisposizione di una riunione operativa per organizzare l’espletamento delle attività;

• Supporto nella definizione ruoli e responsabilità organizzative;

• Collaborazione nel monitoraggio delle opportunità territoriali, nazionali ed internazionali e di tutti i programmi di mobilità internazionale disponibili per i giovani;

• Collaborazione nella ricerca delle principali notizie collegate al tema delle politiche giovanili di carattere nazionale ed internazionale e delle misure di finanziamento disponibili;

• Supporto nella creazione di una sezione del sito e di tutti i social disponibili vocata all’aggiornamento costante su queste tematiche;

• Supporto nella creazione di una email ad hoc destinata a: fornire informazioni o chiarimenti su opportunità, diritti e politiche giovanili, nonché fornire supporto nella creazione CV, con l’intento di valorizzare le competenze formali e non formali dei soggetti richiedenti;

• Collaborazione nella creazione di uno sportello informativo con cadenza settimanale come punto di riferimento per informazioni, chiarimenti e supporto;

• Sostegno nella realizzazione di uno sportello informativo con cadenza settimanale come punto di riferimento per informazioni, chiarimenti e supporto;

• Aiuto nella creazione registro utenti del servizio con contatti ed eventuali esigenze di questi per migliorare il servizio e la gestione dello stesso;

• Sostegno nella predisposizione di un questionario di gradimento per rilevare il soddisfacimento degli utenti e migliorare il servizio;

• Assistenza nella somministrazione di un questionario di gradimento per rilevare il soddisfacimento degli utenti e migliorare il servizio;

• Collaborazione nella predisposizione riunioni periodiche di coordinamento tra responsabili monitoraggio, aggiornamento sito e sportello;

• Sostegno nel monitoraggio attività;

Attività A2: ATTIVA-MENTE- Campagna di sensibilizzazione sulla promozione del volontariato, dell’associazionismo giovanile e dello sviluppo sostenibile con realizzazione n.2 eventi (Durata:

10 mesi)

• Collaborazione nella predisposizione di una riunione operativa per organizzare l’espletamento delle attività;

• Supporto nella definizione ruoli e responsabilità organizzative;

• Partecipazione nell’ideazione n.1 campagna di sensibilizzazione online e nella città di Lisbona;

• Sostegno nella creazione dei materiali da utilizzare per la campagna;

• Supporto nella realizzazione campagna di sensibilizzazione;

• Aiuto nella programmazione n.2 eventi nel corso della campagna di sensibilizzazione;

• Collaborazione nell’ideazione n.1 evento sulla promozione del volontariato e dell’associazionismo giovanile;

• Collaborazione nell’ideazione n.1 evento sulla promozione di uno stile di vita sostenibile;

• Supporto nell’individuazione sedi ove svolgere gli eventi;

• Supporto nell’individuazione expertise da coinvolgere negli eventi;

(6)

• Supporto nell’individuazione e coinvolgimento n.100 giovani “svantaggiati” (NEET, disagio socio-economico o disoccupati da più di 6 mesi) per evento su volontariato e associazionismo;

• Supporto nell’individuazione e coinvolgimento n.100 volontari o attivisti di associazioni giovanili presenti sul territorio per evento sullo sviluppo sostenibile;

• Sostegno nella predisposizione di materiale pubblicitario per promuovere gli eventi;

• Collaborazione nella diffusione del materiale pubblicitario;

• Aiuto nella creazione registro partecipanti;

• Collaborazione nella creazione questionario volto a comprendere le principali problematiche ed esigenze giovanili in relazione alle tematiche oggetto degli eventi;

• Assistenza nella realizzazione eventi e somministrazione questionari;

• Sostegno nella produzione report fotografico degli eventi;

• Supporto nell’elaborazione dati questionario e produzione piccolo report sulla condizione giovanile;

• Sostegno nel monitoraggio attività.

AZIONE B: FORM-AZIONE

Attività B1: COSTRUISCITI- Workshop per accrescere le competenze dei giovani in merito all’imprenditoria sociale e all’autoimprenditorialità (Durata dell’attività: 10 mesi)

• Collaborazione nella predisposizione di una riunione operativa per organizzare l’espletamento delle attività;

• Supporto nella definizione ruoli e responsabilità organizzative;

• Sostegno nella calendarizzazione un percorso di n.6 workshop sull’imprenditoria sociale;

• Supporto nell’individuazione le tematiche oggetto dei workshop e progettazione dettagliatamente il programma per ciascun workshop;

• Aiuto nella scelta dei contenuti da inserire nel materiale didattico da distribuire ai partecipanti;

• Supporto nell’individuazione formatore specializzato sull’imprenditoria sociale;

• Supporto nell’ideazione campagna pubblicitaria: volantini, promozione social, giornali locali;

• Collaborazione nella realizzazione della campagna pubblicitaria;

• Supporto nell’individuazione n. 35 partecipanti ai workshop (Il 50% di questi

“svantaggiati”: NEET, disagio socio-economico o disoccupati da più di 6 mesi);

• Aiuto nella predisposizione time sheet;

• Assistenza nella realizzazione n.6 Workshop;

• Sostegno nell’ideazione di unprogetto di autoimprenditorialità sociale;

• Collaborazione nella predisposizione interviste volte a rilevare l’esperienza e il grado di soddisfacimento dei partecipanti a conclusione del percorso;

• Assistenza nella conduzione interviste;

• Sostegno nella produzione report fotografico dei workshop;

• Sostegno nel monitoraggio attività;

Attività B2: REALIZZA IL MONDO CHE C’È IN TE- Workshop per accrescere le competenze dei giovani in merito alla progettazione europea (Durata dell’attività: 10 mesi)

• Collaborazione nella predisposizione di una riunione operativa per organizzare l’espletamento delle attività;

• Supporto nella definizione ruoli e responsabilità organizzative;

• Sostegno nella calendarizzazione un percorso di n.6 workshop sulla progettazione europea;

(7)

• Supporto nell’individuazione le tematiche oggetto dei workshop e progettazione dettagliatamente il programma per ciascun workshop;

• Aiuto nella scelta dei contenuti da inserire nel materiale didattico da distribuire ai partecipanti;

• Supporto nell’individuazione formatore specializzato sulla progettazione europea;

• Supporto nell’ideazione campagna pubblicitaria: volantini, promozione social, giornali locali;

• Collaborazione nella realizzazione campagna pubblicitaria;

• Supporto nell’individuazione n. 35 partecipanti ai workshop (Il 50% di questi

“svantaggiati”: NEET, disagio socio-economico o disoccupati da più di 6 mesi);

• Aiuto nella predisposizione time sheet;

• Assistenza nella realizzazione n.6 Workshop;

• Collaborazione nella predisposizione interviste volte a rilevare l’esperienza e il grado di soddisfacimento dei partecipanti a conclusione del percorso;

• Assistenza nella conduzione interviste;

• Sostegno nella produzione report fotografico dei workshop;

• Sostegno nel monitoraggio attività;

Attività B3: DARE FORMA(zione) COL CONFRONTO- Creazione di un tavolo permanente per potenziare la rete informativa e di scambio tra i giovani, le associazioni giovanili e le istituzioni (Durata: 10 mesi)

• Collaborazione nella predisposizione di una riunione operativa per organizzare l’espletamento delle attività;

• Supporto nella definizione ruoli e responsabilità organizzative;

• Partecipazione nel coinvolgimento dei soggetti istituzionali e non che operano nel settore delle politiche giovanili;

• Aiuto nel monitoraggio delle politiche giovanili presenti e dell’operato delle istituzioni preposte ad incidere sulla condizione giovanile;

• Supporto nel coinvolgimento n. 30 giovani interessati all’attivismo politico;

• Sostegno nella creazione di un tavolo permanente di confronto, scambio di informazioni e buone prassi, creazione di istanze dal basso e co-progettazione con le istituzioni;

• Collaborazione nella calendarizzazione di n. 8 incontri con cadenza mensile;

• Aiuto nell’individuazione sede dove svolgere l’attività;

• Assistenza nella realizzazione incontri;

• Collaborazione nella realizzazione verbali di incontro;

• Sostegno nel monitoraggio attività

Sedi di svolgimento

Sede/i di attuazione del progetto in Italia:

(8)

Sede/i di attuazione all’estero:

Posti disponibili, servizi offerti

Numero posti con vitto e alloggio:

Numero posti senza vitto e alloggio:

Numero posti con solo vitto:

Eventuali particolari condizioni ed obblighi di servizio ed aspetti organizzativi

Giorni di servizio settimanali degli operatori volontari:

Numero ore di servizio settimanali degli operatori volontari, oppure, in alternativa, monte ore annuo:

Mesi di permanenza all’estero, modalità e tempi di eventuali rientri in Italia degli operatori volontari:

La permanenza all’estero e fissata in mesi 10.

Circa le modalità ed i tempi di eventuali rientri in Italia dei volontari durante il periodo di permanenza all’estero, si stabilisce:

- 18 giorni di permesso da concordare con l’olp in base alle esigenze della missione - Eventuali rientri dovuti a malattie, motivi familiari o altri casi particolari

Partenza a 25 giorni dall’inizio del progetto; rientro 5 giorni prima della sua conclusione per la valutazione finale e il bilancio delle competenze.

4

0

0

5

25

(9)

Modalità e mezzi di comunicazione con la sede italiana:

Gli uffici dell’ente di accoglienza sono dotati di telefono, fax e connessione internet disponibili per lo staff degli operatori e per i volontari. Sono state individuate delle procedure di comunicazione per i volontari in servizio civile all’estero:

- e-mail settimanale per descrivere lo stato di attuazione del progetto e per la comunicazione di eventuali difficoltà riscontrate da parte dei volontari nel lavoro e nell’inserimento culturale

- preparazione gruppo Facebook e/o WhatsApp per attivare “photo sharing” e veicolare comunicazioni veloci

- meeting skype 1 volta al mese per attivare un confronto con l’OLP in Italia

Eventuali particolari condizioni ed obblighi degli operatori volontari:

I volontari saranno tenuti a rispettare i seguenti obblighi:

− Realizzazione (eventuale) delle attività previste dal progetto anche in giorni festivi e prefestivi, coerentemente con le necessità progettuali

− Flessibilità oraria in caso di esigenze particolari

− Disponibilità alla fruizione dei giorni di permesso previsti in concomitanza della chiusura della sede di servizio (chiusure estive e festive)

− Partecipazione a momenti di verifica e monitoraggio

− Disponibilità a partecipare a seminari e momenti di incontro e confronto utili ai fini del progetto nei giorni feriali o in giorni festivi ad eventi con personalità di particolare rilievo

− Disponibilità ad effettuare il servizio al di fuori della sede entro il massimo di 60 gg così come previsti dalle “Disposizioni concernenti la disciplina dei rapporti tra enti e operatori volontari del servizio civile universale”

− Osservanza della riservatezza dell’ente e della privacy di tutte le figure coinvolte nella realizzazione del progetto

− Disponibilità ad utilizzare i veicoli messi a disposizione dell’Ente

Particolari condizioni di disagio per gli operatori volontari:

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nella sede del presente progetto non vivranno particolari condizioni di disagio. Si ritiene, invece, che l’esperienza stessa inevitabilmente esporrà il volontario a dover affrontare difficoltà di natura ambientale, climatica, socio-culturale, linguistica, facilmente affrontabili e superabili da una persona preparata e disponibile a partire per un’esperienza di questo tipo, anche perché previsti e definiti nelle fasi di preparazione, informazione e formazione dei candidati. La selezione e la formazione propedeutica ed ad interim mirano a prevenire gravi forme di disagio che sarebbero legate maggiormente alla personalità del volontario e non tanto alla situazione in loco.

Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati nel Piano di sicurezza Non è prevista un’assicurazione integrativa

Eventuali requisiti richiesti

Buona conoscenza parlata e scritta della lingua inglese.

(10)

Descrizione dei criteri di selezione

Di seguito si riporta uno estratto del ‘Sistema di Reclutamento e Selezione’ accreditato con decreto n.23/2020 del 20 gennaio 2020 dall’Ufficio per il Servizio Civile Universale.

RECLUTAMENTO

organizzazione delle attività di front office finalizzate alla più ampia e completa diffusione delle informazioni relative al servizio civile, ai progetti, alle modalità di partecipazione e ai benefici per i giovani; organizzazione di un servizio telefonico e di un servizio on-line(live chat) dedicati a supportare gli aspiranti candidati su questioni poste circa le modalità di partecipazione al servizio civile.

CONVOCAZIONE

La convocazione avviene attraverso il sito internet dell’ente con pagina dedicata contenente il calendario dei colloqui nonché il materiale utile per gli stessi (bando integrale; progetto;

procedure selettive, etc.).

SELEZIONE

Premesso che ogni progetto prevede specifiche indicazioni rispetto alle figure ricercate, i nostri criteri di selezione valorizzano in generale:

- Le esperienze di volontariato

- le esperienze di crescita e di formazione - le capacità relazionali

- la motivazione

Nel particolare la valutazione dei titoli si concentra sulle prime due aree, mentre il colloquio le prende in considerazione tutte e quattro.

La scala di valutazione è espressa con un valore di 110 punti risultante dalla somma, espressa in punteggio, delle esperienze e della motivazione come di seguito descritte:

1. Curriculum: max 50 punti (Precedenti esperienze: max 30 punti - Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze: max 20 punti)

2. Colloquio motivazionale: max 60 punti

PUNTEGGIO TOTALE

1. CURRICULUM

Precedenti esperienze max 30 punti

max 50 punti

Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre

conoscenze

max 20 punti

(11)

2. COLLOQUIO max 60 punti

LA VALUTAZIONE DEI TITOLI PRESENTATI

Il criterio per l’attribuzione del punteggio in fase di valutazione dei titoli presentati dal candidato è di max 50 punti (Precedenti esperienze: max 30 punti - Titoli di studio, esperienze aggiuntive e altre conoscenze: max 20 punti) strutturati secondo il dettaglio riportato di seguito:

ESPERIENZE

Precedenti esperienze di volontariato: max 30 punti

L’esperienza di volontariato costituisce un titolo di valutazione. Sono valutate le esperienze per mese o frazione di mese superiore o uguale a 15 gg. Il periodo massimo valutabile è di 12 mesi per ogni singola tipologia di esperienza svolta. Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Precedenti esperienze di volontariato presso lo stesso Ente

che realizza il progetto nello stesso settore 1 punto

(per mese o fraz. ≥15gg) Precedenti esperienze di volontariato nello stesso settore

del progetto presso Ente diverso da quello che realizza il progetto

0,75 punti

(per mese o fraz. ≥15gg) Precedenti esperienze di volontariato presso lo stesso Ente

che realizza il progetto ma in settore diverso 0,50 punti

(per mese o fraz. ≥15gg) Precedenti esperienze di volontariato presso Enti diversi da

quello che realizza il progetto ed in settori diversi 0,25 punti

(per mese o fraz. ≥15gg)

Esperienze aggiuntive non valutate in precedenza: max 4 punti

Si tratta di esperienze diverse da quelle valutate al punto precedente (Es. stage lavorativo, animatore di villaggi turistici, attività di assistenza ai bambini durante il periodo estivo, etc.).

Le esperienze sono cumulabili fino al raggiungimento del punteggio massimo previsto.

ITEM PUNTEGGIO

Esperienze di durata superiore od uguale a 12 mesi 4 punti

Esperienze di durata inferiore ad un anno 2 punti

(12)

I TITOLI DI STUDIO

Titoli di studio: max 8 punti

Sono valutabili i titoli rilasciati dall’autorità scolastica, dagli istituti, dalle Università dello Stato o da esso legalmente riconosciuto. Viene valutato solo il titolo più elevato.

ITEM PUNTEGGIO

Laurea (magistrale, specialistica, vecchio ordinamento) 8 punti

Laurea triennale 7 punti

Diploma scuola superiore 6 punti

Per ogni anno di scuola media superiore concluso (max 4 punti) 1 punto/anno

Titoli di studio

professionali: max 4 punti

I titoli di studio professionali sono quelli rilasciati da Enti pubblici o Enti accreditati. Viene valutato solo il titolo più elevato.

ITEM PUNTEGGIO

Titolo completo 4 punti

Titolo non completo 2 punti

La qualifica professionale di durata triennale rilasciata dalla Scuola Secondaria di secondo grado non va valutata se è stato conseguito il diploma. Pertanto, se il diploma non è stato conseguito, il titolo viene valutato solo guardando ai criteri di attribuzione del punteggio riportati in questa sezione e non anche nella sezione “Titoli di studio”.

ULTERIORI ALTRE CONOSCENZE

Altre conoscenze in possesso del giovane max 4 punti

Allo scopo di assicurare la maggiore trasparenza delle attività selettive, saranno valutate esclusivamente le conoscenze dichiarate e/o certificate nella domanda di partecipazione e non quelle dichiarate a colloquio (es. specializzazioni universitarie, master, conoscenza di una lingua straniera, conoscenza del computer). Per ogni conoscenza riportata è attribuito 1 punto fino ad un massimo di 4 punti.

ITEM PUNTEGGIO

Attestato o autocertificazione 1 punto/conoscenza

Il COLLOQUIO DI SELEZIONE

(13)

Al colloquio di selezione viene attribuito un punteggio di max 60 punti.

Il colloquio consiste in una serie di domande strutturate in base a 5 macro-argomenti, a cui assegnare un punteggio uguale a 0 (non idoneo) o compreso tra 36 e 60. Il punteggio finale del colloquio è determinato dalla media aritmetica dei punteggi riportati per ciascun macro- argomento indagato.

La prova orale consisterà in un colloquio che verterà sui seguenti macro-argomenti:

1. Pregresse esperienze, particolari doti e abilità umane possedute dal candidato 2. Conoscenza da parte del candidato:

- del progetto al quale si sta candidando - del Servizio Civile Universale

3. Motivazioni del candidato per la prestazione del Servizio Civile e la partecipazione al progetto:

4. Idoneità del candidato a svolgere le attività previste dalle attività del progetto:

- Conoscenze e/o competenze relative al settore di riferimento e/o del progetto - Esperienza, consapevolezza, senso critico, capacità comunicativa e di ascolto 5. Disponibilità del candidato nei confronti di condizioni richieste per l'espletamento del

servizio (es: pernottamento, missioni, trasferimenti, flessibilità oraria...):

- Conoscenza delle condizioni di svolgimento del servizio (durata, orario settimanale e sede di svolgimento)

- Compatibilità con gli impegni personali (studio, lavoro, altre attività o interessi)

DETERMINAZIONE E PUBBLICAZIONE DELLA GRADUATORIA PROVVISORIA

Al termine delle selezioni si procederà alla pubblicazione on-line della graduatoria.

Terminate le procedure selettive le graduatorie provvisorie saranno pubblicate sul sito internet dell’ente. Le graduatorie provvisorie sono relative ai singoli progetti, alle singole sedi di progetto, in ordine decrescente di punteggio attribuito ai candidati ed evidenziano quelli utilmente selezionati con riferimento ai posti disponibili.

Caratteristiche competenze acquisibili

Eventuali crediti formativi riconosciuti: NO Eventuali tirocini riconosciuti: NO

Attestazione delle conoscenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae:

Agli operatori volontari verrà rilasciata un’attestazione che restituisca ai giovani una maggiore

(14)

consapevolezza dell’esperienza e delle proprie capacità. L’attestato specifico, sottoscritto anche da COSVITEC soc. cons. a.r.l., sarà disponibile in forma cartacea o digitale, su richiesta dell’interessato, e nel rispetto delle indicazioni contenute nell’allegato A “Riconoscimento e valorizzazione delle competenze” alle “Disposizioni sulle caratteristiche e sulle modalità di redazione, presentazione e valutazione dei progetti di Servizio civile universale in Italia e all’estero”, approvate con D.M. 11 maggio 2018 n. 58.

Formazione generale degli operatori volontari

L’organizzazione della formazione generale sarà determinata nei prossimi mesi in ragione dell’andamento dell’evoluzione epidemiologica in Italia e delle conseguenti disposizioni del Dipartimento per le politiche Giovanili ed il Servizio civile Universale in relazione all’impiego degli operatori volontari.

Formazione specifica degli operatori volontari

- MODAVI ONLUS SEDE NAZIONALE - VIA CARLO POMA 2, ROMA - MODAVI PORTOGALLO, Rua de Moscavide, Lt.47, Lisbona Durata:

75 ore

Titolo del programma cui fa capo il progetto

L’Europa e il resto del mondo: una visione comune per lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale, a partire dai giovani!

Obiettivo/i Agenda 2030 delle Nazioni Unite

- Porre fine ad ogni povertà nel mondo

- Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile

- Assicurare la salute ed il benessere per tutti e per tutte le età

- Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti

- Raggiungere l’eguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze - Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra le Nazioni

- Pace, giustizia e istituzioni forti

Ambito di azione del programma

Sostegno, inclusione e partecipazione delle persone fragili nella vita sociale e culturale del Paese

Riferimenti

Documenti correlati

Attestazione delle competenze acquisite in relazione alle attività svolte durante l’espletamento del servizio utili ai fini del curriculum vitae.. Per tutti coloro che concludono

Saranno valutate esclusivamente esperienze nei settori e nelle aree di intervento previsti dal Prontuario progetti del 03/08/2006 e successive modifiche e

Aver avuto precedenti esperienze nell’area di intervento del progetto presso enti diversi da quello che lo realizza. Tali esperienze dovranno essere specificate, con chiara

Attraverso un percorso laboratoriale si accompagneranno gli Operatori Volontari nell’autovalutazione e nell’individuazione delle competenze possedute, delle proprie potenzialità

Da sempre attenta alla dimensione degli apprendimenti dei propri volontari, Amesci ha stipulato il 18 luglio 2018 un Protocollo d’Intesa con ANPAL Servizi per la valorizzazione

Sviluppo dell’attività del Forum dei Giovani] ed attiverà interventi che contribuiranno a consolidare il tessuto sociale, promuovendo l’integrazione degli stranieri,

Il progetto intende, inoltre, promuovere e diffondere i servizi erogati dallo sportello informativo al fine di promuovere nei giovani cittadini un senso di fiducia e

Da sempre attenta alla dimensione degli apprendimenti dei propri volontari, Amesci ha stipulato il 18 luglio 2018 un Protocollo d’Intesa con ANPAL Servizi per la valorizzazione