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COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (Prov. di Pavia)

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COMUNE DI SAN GENESIO ED UNITI (Prov. di Pavia)

CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO PER IL SERVIZIO TRIENNALE DI PREPARAZIONE PASTI E SERVIZI AUSILIARI PRESSO L’ASILO NIDO - ANNI SCOLASTICI 2021/2022 – 2022/2023 – 2023/2024.

ART. 1 – OGGETTO DELL’APPALTO

L’appalto riguarda il servizio di preparazione pasti e sanificazione dei locali dell’asilo nido con le seguenti modalità:

1. Preparazione giornaliera dei pasti presso la cucina dell’asilo nido per i bambini (numero massimo degli iscritti 30) e per il personale educativo presente al momento del pasto. L’Ente affidante provvede a far fronte alle spese per le utenze di acqua, luce, gas, riscaldamento e telefono. E’ a carico della Ditta affidataria la fornitura delle derrate alimentari, compresa l’acqua naturale occorrente, non solo per il pasto, ma per tutto l’arco della giornata; per derrate alimentari s’intendono anche gli alimenti formulati appositamente per i lattanti; le preparazioni gastronomiche proposte giornalmente devono corrispondere per tipo, qualità, grammature e metodi di cottura a quelli indicati nei seguenti allegati, redatti a cura del Servizio di Igiene degli Alimenti e Nutrizione - Dipartimento di Prevenzione dell’ATS di Pavia:

- qualità materie prime per la ristorazione scolastica - prospetto grammature per gli asili nido

- piano dietetico lattanti asilo nido

- schema dietetico per la stesura di un menu quadrisettimanale per asili nido - proposte di ricette da utilizzare nella formulazione del menu

- prospetto merende pomeridiane per asili nido - metodi di cottura

- suggerimenti nutrizionali per occasioni o momenti di una giornata scolastica.

Tutte le operazioni di preparazione, cottura e conservazione degli alimenti devono garantire standard elevati di qualità igienica, nutrizionale e sensoriale e di gradibilità secondo quanto previsto dagli allegati di cui sopra.

Tutti i pasti devono essere preparati e consumati in giornata: è vietata ogni forma di riciclo degli avanzi dei cibi preparati nei giorni antecedenti al consumo. Tutte le fasi di preparazione e cottura dei pasti devono avvenire in tempi che consentano la somministrazione all’utenza secondo gli orari previsti e con il minor tempo possibile rispetto al consumo.

Le porzioni offerte devono essere adeguate e calibrate sulle esigenze nutrizionali degli utenti a cui sono destinate, in modo tale da ridurre al minimo le eccedenze e gli scarti alimentari ed offrire un apporto dietetico equilibrato.

La ditta aggiudicataria si impegna ad adottare un modello organizzativo del ciclo produttivo tale da garantire il pieno rispetto della normativa igienico-sanitaria vigente ed a rispettare le indicazioni suggerite dalle “Linee guida della Regione Lombardia per la ristorazione scolastica” vigenti.

La ditta aggiudicataria redige e applica presso la cucina e presso i refettori il piano di autocontrollo igienico conformemente a quanto previsto dal Reg. CE 852/04 e s.m.i. Presso i refettori deve essere presente il manuale di autocontrollo nelle parti relative al servizio ivi svolto.

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La ditta aggiudicataria deve garantire che tutte le operazioni svolte nelle diverse fasi del servizio osservino le “Buone Norme di Produzione” (G.M.P.). Le linee di processo devono essere predisposte in modo tale da evitare contaminazioni crociate.

Il personale prima di dedicarsi ad altre attività, deve concludere l’operazione che sta eseguendo al fine di evitare rischi igienici ai prodotti alimentari in lavorazione.

Durante le operazioni di preparazione e cottura è tassativamente vietato detenere nelle zone di preparazione e cottura detersivi di qualsiasi genere e tipo.

I prodotti alimentari e non alimentari devono essere adeguatamente stoccati; il materiale occorrente per la sanificazione deve essere riposto in luogo utilizzato esclusivamente a tale scopo o comunque isolato dal materiale di origine alimentare.

La Ditta è tenuta a studiare e fornire menu alternativi dettati da motivazioni etico-religiose senza alcun onere aggiuntivo a carico del Comune. La sostituzione degli alimenti deve essere attuata su indicazione del dietista dal giorno della richiesta. La Ditta è tenuta ad elaborare menu alternativo, garantendo la massima variabilità delle sostituzioni tra gli alimenti più prossimi.

La Ditta è tenuta anche a studiare e fornire menu alternativi richiesti per motivazioni sanitarie senza alcun onere aggiuntivo a carico del Comune. La sostituzione degli alimenti deve essere attuata su indicazione del dietista dal giorno della richiesta. La richiesta di dieta speciale deve rispettare le procedure previste dal vigente protocollo ATS. La Ditta è tenuta ad elaborare menu alternativo personalizzato, garantendo la massima variabilità delle sostituzioni tra gli alimenti più prossimi. In particolare per la “dieta no glutine” la Ditta dovrà far uso del prontuario dell’Associazione celiachia che indica quali siano gli alimenti sicuri, o, in alternativa, premunirsi di adeguate garanzie di conformità dell’alimento fornite dalla ditta produttrice, qualora la stessa non risulti inserita nel suddetto prontuario.

2. Allestimento dei refettori, anche per le merende, e distribuzione dei pasti. E’ a carico della ditta affidataria la fornitura di piatti, bicchieri, posate, tovaglioli, rotoli di carta asciugatutto, tovagliette, ad insindacabile richiesta delle educatrici, oltre all’occorrente per la somministrazione (palette, mestoli, ecc., anche ad integrazione e sostituzione dell’esistente di proprietà dell’amministrazione comunale che sarà messo a disposizione per l’utilizzo in comodato d’uso gratuito a norma del Codice Civile. Il personale addetto alla distribuzione delle pietanze dovrà osservare specifico protocollo anti-covid fino a quando richiesto dalla normativa vigente. Si precisa che, a seguito dell’emergenza epidemiologica, è stato previsto l’utilizzo di piatti monouso con coperchio. Le prescrizioni generalmente da osservare sono le seguenti:

a) lavarsi le mani prima di iniziare la distribuzione;

b) indossare apposito camice e copricapo in modo tale che contenga tutta la capigliatura;

c) la distribuzione potrà avere inizio solo dopo che i bambini hanno preso posto a sedere;

d) la distribuzione delle pietanze dovrà essere svolta con utensili adeguati;

e) in caso di raffreddore utilizzare mascherine protettive e fazzoletti di carta;

f) evitare di pulire o asciugare le mani nel camice.

In generale gli addetti alla preparazione ed alla somministrazione dei pasti devono mantenere un buon livello di pulizia personale ed indossare indumenti adeguati e puliti; devono mantenere una perfetta igiene delle mani, lavarle accuratamente con sapone e acqua calda; devono abituarsi a tenere le unghie corte, senza smalto, asciugarsi le mani con salviette monouso la cui fornitura è a carico della ditta aggiudicataria; in particolare lavare le mani prima di manipolare il cibo, prima e dopo aver fatto uso dei servizi igienici, dopo aver riparato il naso e la bocca da starnuti o colpi di tosse, dopo ogni contatto con oggetti non attinenti la manipolazione degli alimenti, dopo la manipolazione di alimenti diversi con particolare riguardo al passaggio tra crudo e cotto, tra verdure e carni crude, dopo aver toccato uova in guscio e dopo aver effettuato operazioni di sgusciatura, dopo aver effettuato operazioni di pulizia, dopo aver provveduto allo smaltimento dei rifiuti; durante la manipolazione dei

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cibi non devono indossare anelli, braccialetti od orologi che possano impedire un accurato lavaggio delle mani; coprire ogni ferita o lesione della cute con medicazioni impermeabili.

I guanti di gomma vanno indossati dopo aver lavato accuratamente le mani e vanno cambiati spesso, devono essere sempre integri e puliti; vanno utilizzati per particolari procedure e ogni qual volta ci siano lesioni cutanee. L’utilizzo dei guanti non esonera dalle operazioni di lavaggio sopradescritte.

3. Sanificazione di tutti i locali dell’asilo, tenendo conto che andranno messi in atto gli opportuni accorgimenti per contrastare la diffusione del Covid-19. Ai fini della sanificazione, la Ditta affidataria dovrà acquistare con oneri a suo carico il materiale d’uso, compresi i detersivi per lavatrice/lavastoviglie ed il vestiario da fornire al proprio personale. Il servizio di sanificazione ha come obiettivo di garantire un elevato grado d’igiene di locali, arredi e giochi, sia interni che esterni.

Va effettuata, senza oneri aggiuntivi a carico dell’amministrazione, la pulizia straordinaria di giochi e arredi da giardino in primavera e alla riapertura di settembre, oltre al ricovero di giochi e arredi a fine estate e a fine autunno in apposito ripostiglio. Sono compresi nel servizio la raccolta dei rifiuti solidi di tipo urbano e l’allontanamento in sacchi impermeabili chiusi che dovranno essere forniti dalla ditta aggiudicataria. Dovrà essere garantita la raccolta differenziata dei rifiuti secondo le prescrizioni comunali. Tutte le operazioni di sanificazione devono essere svolte nella cucina solo a conclusione delle attività di produzione dei pasti, mentre nei refettori solo dopo che gli utenti hanno tutti lasciato la zona pranzo. I servizi igienici dovranno essere tenuti costantemente puliti, sgombri da materiali e/o attrezzi per le pulizie. E’ a carico della ditta aggiudicataria la fornitura di sapone liquido, carta igienica, asciugamani piegati e rotoli di carta asciugatutto di piccole/medie dimensioni per i servizi igienici, lenzuolini di carta per i fasciatoi, copri-scarpe monouso per coloro che operano all’interno dell’asilo nido e per gli accompagnatori dei bambini. Il personale della ditta aggiudicataria dovrà rifornire tempestivamente i bagni di tutto il materiale necessario, prima che si esaurisca. Lo spogliatoio del personale deve essere costantemente pulito e sgombro da materiali e/o attrezzi per le pulizie e gli indumenti del personale devono essere sempre riposti negli appositi armadietti. Dovranno essere previsti indumenti distinti per i processi di produzione dei pasti, per la distribuzione e per i lavori di sanificazione in conformità con quanto disposto dal D.P.R. 327/1980. Sono a carico della ditta aggiudicataria le operazioni di monitoraggio e disinfestazione da blatte, formiche, insetti e striscianti (è compresa la disinfestazione dell’area esterna contro le zanzare per la quale occorre prevedere un sufficiente numero di interventi, in base alla durata dell’efficacia degli interventi stessi). Gli interventi vanno comunicati all’amministrazione comunale secondo quanto previsto nell’offerta tecnica.

Tutte le prestazioni sopra elencate dovranno essere assicurate per tutto il periodo di effettivo svolgimento dell’attività didattica.

L’Asilo nido comunale è ubicato in Via Piemonte 3/A ed ha una capacità ricettiva massima autorizzata per n. 30 bambini, di età compresa fra tre mesi e tre anni.

L’asilo nido è aperto alla frequenza da settembre a luglio di ogni anno scolastico dalle ore 7,30 alle ore 17,30 dal lunedì al venerdì. Le date effettive di inizio e fine funzionamento sono stabilite di anno in anno, al fine di rispettare lo standard gestionale richiesto da Regione Lombardia. La data di avvio effettivo del servizio sarà comunicata con preavviso di almeno dieci giorni tramite mail o pec.

La Ditta affidataria si obbliga a gestire il servizio con proprio personale adeguatamente qualificato ed in numero tale da garantire continuità, tempestività ed efficienza del servizio, secondo quanto previsto dal presente capitolato e dall’offerta tecnica presentata in sede di gara.

A titolo informativo si comunica che risultano attualmente impiegate nell’appalto con contratto confcommercio pubblici esercizi – settore turismo:

N. 1 assistente generica/bidella per 15 ore settimanali (inquadrata al livello 6S°);

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N. 1 unità con mansioni di aiuto cuoca/addetta alla preparazione dei refettori, somministrazione pasti e procedure di sanificazione per 31 ore settimanali, comprese le ore necessarie per le operazioni di ricevimento e stoccaggio merci (inquadrata al livello 6°);

N. 1 unità con mansioni di cuoca per 30 ore settimanali (inquadrata al livello 5°).

Il ricevimento merci ed il relativo stoccaggio dovranno avvenire in momenti della giornata programmati in modo da non interferire con le attività della struttura.

Nel corso di validità contrattuale, qualora si rendesse necessario variare l’articolazione degli orari, in relazione alle esigenze derivanti dall’utenza, l’Impresa aggiudicataria non potrà vantare alcunché in termini remuneratori, salvo che non venga richiesto un maggiore numero di ore di prestazione del servizio. In tal caso le parti concorderanno il compenso aggiuntivo salva la facoltà di recesso da entrambe le parti laddove le modifiche risultassero eccessivamente onerose.

ART. 2 – COMPOSIZIONE DEL PASTO E DELLE MERENDE

Per il pasto dei lattanti va seguito il “Piano dietetico lattanti asilo nido” messo a disposizione dall’UOC Igiene alimenti e nutrizione dell’Ats di Pavia.

Per gli altri bambini il pasto è così composto:

- un primo piatto - un secondo piatto - un contorno

- pane non addizionato di grassi ed a ridotto contenuto di sale

- un frutto di stagione di almeno tre tipi diversi nell’arco della settimana.

La merenda di metà mattina è composta da frutta e crackers.

Le merende del pomeriggio riguardano solo gli iscritti a tempo pieno (max. 20 bambini) e sono alternativamente composte da:

Yogurt con frutta Spremuta con biscotti

Frutta di stagione con ½ pacchetto di crackers Latte intero con biscotti secchi

Crackers con the deteinato senza zucchero Frullato di frutta fresca con biscotti

Pane e marmellata

½ banana (o altro frutto) con ½ pacchetto di crackers Barretta di cereali

Per quanto riguarda i lattanti le merende sono composte da:

yogurt

latte con biscotti

frullato di frutta fresca con biscotti frutta e cereali.

Come più sopra evidenziato viene richiesta la fornitura di acqua minerale naturale non addizionata, in bottiglie da lt. 1/1,5 occorrente non solo per il pasto, ma anche per tutto l’arco della giornata. Ai fini della formulazione dell’offerta si precisa che nel corso dell’anno scolastico 2011/2012, l’ultimo in cui l’acquisto è stato effettuato dall’amministrazione comunale, sono state fornite n. 1.008 bottiglie

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di acqua naturale da lt. 1,5. E’ richiesto l’utilizzo di acqua confezionata, per questioni legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19, in deroga ai criteri ambientali minimi di cui all’art. 3 del presente capitolato.

Si prevede, in sede di valutazione dell’offerta tecnica, l’attribuzione di punteggi per le proposte di menu tese a soddisfare il modello nutrizionale denominato “dieta mediterranea”.

ART. 3 – CRITERI AMBIENTALI MINIMI

Ai sensi dell'art. 34, commi 1 e 3, del decreto legislativo n. 50/2016 vengono previste le seguenti clausole contrattuali, da osservare compatibilmente con l’emergenza epidemiologica da Covid-19:

1. Requisiti degli alimenti.

I pasti devono essere composti da una o più porzioni tra frutta, contorno, primo e/o secondo piatto costituiti interamente da alimenti biologici (o altrimenti qualificati, ad esempio a marchio DOP, con certificazione SQNPI, SQNZ etc.) o, se previsti, da piatti unici costituiti da uno o più degli ingredienti principali biologici o altrimenti qualificati in modo tale che, per ciascuna delle categorie di alimenti sotto elencate, sia garantita su base trimestrale la somministrazione di alimenti con i seguenti requisiti:

frutta, ortaggi, legumi, cereali: biologici per almeno il 50% in peso. Almeno un'ulteriore somministrazione di frutta deve essere resa, se non con frutta biologica, con frutta certificata nell'ambito del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata o equivalenti. La frutta esotica (ananas, banane) deve essere biologica oppure proveniente da commercio equo e solidale nell'ambito di uno schema di certificazione riconosciuto o di una multistakeholder iniziative quale il Fairtrade Labelling Organizations, il World Fair Trade Organization o equivalenti. L'ortofrutta non deve essere di quinta gamma e deve essere di stagione secondo il calendario di stagionalità adottato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ai sensi dell'art. 2 del decreto ministeriale 18 dicembre 2017 recante «Criteri e requisiti delle mense scolastiche biologiche» o, nelle more della relativa adozione, secondo il calendario di cui all'allegato A al DM 10 marzo 2020, oppure secondo i calendari regionali. Sono ammessi i piselli, i fagiolini, gli spinaci e la bieta surgelati e la frutta non stagionale nel mese di maggio;

uova (incluse quelle pastorizzate liquide o con guscio): biologiche. Non e ammesso l'uso di altri ovoprodotti;

carne bovina: biologica per almeno il 50% in peso. Un ulteriore 10% in peso di carne deve essere, se non biologica, certificata nell'ambito del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia o nell'ambito dei sistemi di qualità regionali riconosciuti (quali QV o equivalenti), o etichettata in conformità a disciplinari di etichettatura facoltativa approvati dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali almeno con le informazioni facoltative «benessere animale in allevamento», «alimentazione priva di additivi antibiotici», o a marchio DOP o IGP o «prodotto di montagna»;

carne suina: biologica per almeno il 10% in peso oppure in possesso di una certificazione volontaria di prodotto rilasciata da un organismo di valutazione della conformità competente, relativa ai requisiti

«benessere animale in allevamento, trasporto e macellazione» e «allevamento senza antibiotici». Il requisito senza antibiotici può essere garantito per tutta la vita dell'animale o almeno per gli ultimi quattro mesi. Carne avicola: biologica per almeno il 20% in peso. Le restanti somministrazioni di carne avicola sono rese, se non con carne biologica, con carne avicola etichettata in conformità a disciplinari di etichettatura facoltativa approvati dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ai sensi del decreto ministeriale 29 luglio 2004 recante «Modalità per l'applicazione di un sistema volontario di etichettatura delle carni di pollame» per almeno le seguenti informazioni volontarie: «allevamento senza antibiotici», allevamento «rurale in libertà» (free range) o «rurali all'aperto». Le informazioni «senza antibiotici», «rurale in libertà» o «rurale all'aperto» devono figurare nell'etichetta e nei documenti di accompagnamento di tutte le carni consegnate per ciascun conferimento.

Negli asili nido la carne omogeneizzata deve essere biologica.

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Non e' consentita la somministrazione di «carne ricomposta», nè prefritta, preimpanata, o che abbia subito analoghe lavorazioni da imprese diverse dall'aggiudicatario.

Prodotti ittici (pesce, molluschi cefalopodi, crostacei): I prodotti ittici somministrati, sia freschi che surgelati o conservati, devono essere di origine FAO 37 o FAO 27, rispettare la taglia minima di cui all'All. 3 del regolamento (CE) n. 1967/2006 e non appartenere alle specie e agli stock classificati «in pericolo critico», «in pericolo», «vulnerabile» e «quasi minacciata» dall'Unione Internazionale per la conservazione della Natura (http://www.iucnredlist.org/search oppure http://www.iucn.it/categorie.php). Le specie di prodotti ittici da pesca in mare ammesse sono, ad esempio:

le muggini (cefalo, Mugil spp.), le sarde (Sardina pilchardus), il sigano (Siganus rivulatus, Siganus luridus), il sugaro (Trachurusmediterraneus), la palamita (Sarda sarda), la spatola (Lepidopus caudatus), la platessa (Pleuronectes platessa), il merluzzo carbonaro (Pollachius virens), la mormora (Lithognathus mormyrus), il tonno alletterato (Euthynnus alletteratus), il tombarello o biso (Auxis thazard thazard), il pesce serra (Pomatomus saltatrix), il cicerello (Gymnammodytes cicerelus), i totani (Todarodes sagittatus). Sono conformi i prodotti ittici certificati nell'ambito di uno schema sulla pesca sostenibile basato su un'organizzazione multistakeholder ampiamente rappresentativa, che garantisca che il prodotto appartenga a stock ittici il cui tasso di sfruttamento presenti mortalità inferiore o uguale a quella corrispondente al Massimo Rendimento Sostenibile e sia pescato in conformità alla normativa settoriale quale il Marine Stewardship Council, il Friend of the Sea o equivalenti. Sono parimenti ammessi anche prodotti ittici non certificati.

Se somministrato pesce di allevamento, sia di acqua dolce che marina, almeno una volta durante l'anno scolastico deve essere somministrato pesce biologico o certificato nell'ambito del Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia o pesce da «allevamento in valle». Come pesci di acqua dolce sono ammessi la trota (Oncorhynchus mykiss) e il coregone (Coregonus lavaretus) e le specie autoctone pescate nell'Unione europea. Non è consentita la somministrazione di «pesce ricomposto» né prefritto, preirnpanato, o che abbia subito analoghe lavorazioni da imprese diverse dall'aggiudicatario.

Salumi e formaggi: almeno il 30% in peso deve essere biologico o, se non disponibile, a marchio di qualità DOP o IGP o «di montagna» in conformità al regolamento (UE) n. 1151/2012 e al regolamento (UE) n. 665/2014. I salumi somministrati devono essere privi di polifosfati e di glutammato monosodico (sigla E621).

Latte, anche in polvere per asili nido e yogurt: biologico.

Olio: come grasso vegetale per condimenti e cottura deve essere usato l'olio extravergine di oliva.

Per almeno il 40% in capacità l'olio extravergine di oliva deve essere biologico.

Pelati, polpa e passata di pomodoro almeno il 33% in peso devono essere biologici;

Succhi di frutta o nettari di frutta: biologici. Nell'etichetta deve essere riportata l'indicazione

«contiene naturalmente zuccheri».

Acqua: di rete o microfiltrata, se le caratteristiche chimiche e fisico-chimiche dell'acqua destinata al consumo sono conformi al decreto legislativo 2 febbraio 2001, n. 31 fatti salvi i pranzi al sacco.

Negli spuntini devono essere somministrati a rotazione frutta, ortaggi crudi, pane o altri prodotti da forno non monodose (se non per specifiche esigenze tra cui pranzi al sacco e diete speciali), yogurt ed, eventualmente, latte. Le marmellate e le confetture devono essere biologiche. Le tavolette di cioccolata devono provenire da commercio equo e solidale nell'ambito di uno schema di certificazione riconosciuto o di una multistakeholder iniziative quale il Fairtrade Labelling Organizations, il World Fair Trade Organization o equivalenti.

Verifica: le verifiche si realizzano su base documentale ed in situ. Le verifiche documentali si svolgono a campione sulla documentazione fiscale pertinente, quale, ad esempio i documenti di trasporto o le fatture di una specifica categoria di alimenti acquistati e consegnati durante il trimestre di riferimento. Le fatture e i documenti di trasporto devono essere riconducibili esclusivamente al contratto affidato, pertanto devono riportare peso, tipo e caratteristiche (biologico, convenzionale, DOP, IGP, commercio equo e solidale, denominazione scientifica della specie ed il luogo di cattura per i prodotti ittici etc.) degli alimenti acquistati e consegnati, nonchè i riferimenti della stazione

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appaltante o il CIG rilasciato dall'ANAC. Le verifiche in situ sono eseguite dal direttore dell'esecuzione del contratto, senza preavviso e negli orari utili e nei locali rilevanti per la verifica della conformità di tutte le clausole previste nel contratto.

2. Flussi informativi.

L'aggiudicatario deve fornire in tempi adeguati al direttore dell'esecuzione del contratto le informazioni relative alla somministrazione delle referenze biologiche o altrimenti qualificate (SQNPI, DOP, SQNZ, etc.) e delle specie dei prodotti ittici con relative denominazioni scientifiche che saranno offerte, affinchè nei menu relativi alle settimane o al mese di riferimento possa essere resa evidenza dei prodotti biologici o altrimenti qualificati nonchè delle specie ittiche che verranno somministrati nei vari pasti. Il menu, completo di tali informazioni, dovrà essere pubblicato on-line sul sito del comune ed esposto in copia cartacea all'interno dell'asilo nido in modo tale di rendere edotta l'utenza sulle caratteristiche qualitative dei prodotti somministrati.

Si applica l'art. 27 del decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206 recante «Codice del consumo», nei casi di illiceità ivi previsti.

3. Prevenzione e gestione delle eccedenze alimentari.

Per prevenire gli sprechi alimentari la porzionatura dei pasti deve avvenire somministrando il giusto numero di pezzi e attraverso l'uso di appropriati utensili quali mestoli, palette o schiumarole di diverse misure appropriate alle porzioni da servire in base all'età per garantire la porzione idonea con una sola presa. Per prevenire gli sprechi alimentari le pietanze devono altresì essere somministrate al giusto punto di cottura (non bruciate, né ossidate o poco cotte).

Le eventuali eccedenze alimentari, distinguendo tra primi, secondi, contorni, frutta, piatto unico e tra cibo servito e non servito, devono essere calcolate almeno approssimativamente e monitorate.

Devono inoltre essere analizzate le motivazioni sulla base delle quali si genera l'eventuale eccedenza alimentare, anche attraverso l'utilizzo di questionari sui quali rilevare anche le casistiche dei disservizi. Tali questionari devono esser fatti compilare due volte l'anno, nel primo e nel secondo quadrimestre, dal personale educativo. Deve essere possibile, per l'utenza adulta, far proporre soluzioni per migliorare ulteriormente la qualità del servizio, da attuare in condivisione con la stazione appaltante.

Sulla base di tali rilevazioni debbono essere attuate conseguenti azioni correttive, tra le quali:

i. attivarsi con la ASL, e i soggetti competenti, per poter variare le ricette dei menu che non dovessero risultare gradite, mantenendo i requisiti nutrizionali previsti e per trovare soluzioni idonee per i bambini con comportamento anomalo nel consumo del pasto;

ii. collaborare, nell'ambito delle attività di competenza, ai progetti eventualmente attivati presso l’asilo nido per favorire la cultura dell'alimentazione e la diffusione di comportamenti sostenibili e salutari.

A seconda della tipologia di eccedenza alimentare (ovvero a seconda che il cibo sia o non sia stato servito) e se la quantità delle diverse tipologie è significativa, devono essere attuate le misure di recupero più appropriate. A tale riguardo, entro sei mesi dalla decorrenza contrattuale, misurate le diverse tipologie di eccedenze ed attuate ulteriori misure per prevenire gli sprechi, l'aggiudicatario deve condividere con la stazione appaltante un progetto sulla base del quale, nel rimanente periodo contrattuale, assicurare che:

il cibo non servito sia prioritariamente donato ad organizzazioni non lucrative di utilità sociale, ovvero ai soggetti indicati nell'art. 13 della legge n. 166/2016 che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita di prodotti alimentari e sia gestito in modo tale da evitare lo sviluppo e la contaminazione microbica fino al momento del consumo. Al fine di ottimizzare la logistica, devono essere individuate e attuate soluzioni più appropriate al contesto locale, quali ad esempio, il recupero delle eccedenze da parte di associazioni presenti nelle immediate vicinanze, i trasporti a pieno carico, ove possibile, etc.;

le eccedenze di cibo servito siano raccolte direttamente nei refettori, per poi essere destinate all'alimentazione degli animali, ovvero in canili o in gattili, oppure destinate a recupero in sistemi di

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cornpostaggio di prossimità se presenti in zone limitrofe o nei contenitori adibiti alla raccolta della frazione umida.

L'attuazione della politica per la riduzione degli sprechi alimentari deve essere oggetto di apposita comunicazione.

I dati sulle eccedenze alimentari, le informazioni derivanti dai sondaggi sulle motivazioni sulla base delle quali si generano le eccedenze alimentari rilevati attraverso il questionario, la descrizione delle misure intraprese per ridurre le eccedenze alimentari ed i relativi risultati, devono essere riportati in un rapporto quadrimestrale da inviare al direttore dell'esecuzione del contratto, al quale deve essere comunicato, entro trenta giorni dalla decorrenza contrattuale, il nominativo del responsabile della qualità incaricato a porre rimedio alle eventuali criticità del servizio.

Verifiche: le verifiche sono eseguite tramite sopralluoghi anche presso il centro di cottura e attraverso le informazioni rese sul rapporto quadrimestrale.

4. Prevenzione dei rifiuti e altri requisiti dei materiali e oggetti destinati al contatto diretto con gli alimenti (MOCA).

I pasti sono somministrati e consumati in stoviglie riutilizzabili.

Negli asili nido i biberon e le stoviglie riutilizzabili, inclusi bicchieri, brocche etc., possono essere in plastica dura. L'aggiudicatario è tenuto a sostituire tempestivamente gli articoli in plastica dura qualora le superfici risultino non integre o, nel caso di resine melamminiche, non lucide oppure qualora sia stata acquisita evidenza di mancata conformità alla normativa sui materiali e oggetti a contatto con gli alimenti.

Nei casi di esigenze peculiari si utilizzano stoviglie monouso biodegradabili e compostabili conformi alla norma UNI EN 13432.

I contenitori usati per la conservazione degli alimenti a temperatura ambiente o in refrigerazione devono essere riutilizzabili; i contenitori isotermici per l'eventuale trasporto devono essere completamente riciclabili e, per il congelamento o la surgelazione i sacchetti devono essere in polietilene a bassa densità (PE-LD) o in materiale compostabile e biodegradabile conforme alla predetta norma UNI EN 13432.

Verifica: oltre alle pertinenti verifiche presso il centro di cottura e di refezione, il direttore dell'esecuzione del contratto potrà far eseguire verifiche a campione, sottoponendo i MOCA in uso ad analisi presso laboratori accreditati per l'esecuzione dei test di prova di migrazione globale e specifica, eseguite con le metodiche indicate nel regolamento (UE) n. 10/2011 (o di altra normativa pertinente, se trattasi di altri oggetti o materiali, quali, ad esempio il regolamento (UE) n. 321/2011 e la direttiva n. 2011/8/UE che regolamentano i biberon.

5. Prevenzione e gestione dei rifiuti.

Le tipologie e le fonti di rifiuti prodotti devono essere analizzate per delineare ed attuare procedure per prevenirne la produzione. L'aggiudicatario deve scegliere, ove disponibili, prodotti ricaricabili o che utilizzano imballaggi «a rendere» o costituiti da materiali riciclabili, riutilizzabili, biodegradabili e compostabili o a ridotto volume. Non devono inoltre essere utilizzate le confezioni monodose e le monoporzioni ove non altrimenti imposto ex lege oppure ove non motivato da esigenze tecniche legate a menu o a esigenze specifiche (per celiaci, etc.).

La raccolta differenziata dei rifiuti e il relativo conferimento devono essere attuate coerentemente con le modalità individuate dall'amministrazione comunale competente. Gli oli e grassi alimentari esausti, in particolare, devono essere raccolti in appositi contenitori, conformi alle disposizioni ambientali vigenti in materia di recupero e smaltimento e conferiti nel rispetto della normativa ambientale vigente, vale a dire ad imprese autorizzate o nel sistema di raccolta comunale, se attivo.

6. Tovaglie, tovaglioli.

Si può effettuare una scelta tra le seguenti opzioni:

tovaglie oleo ed idrorepellenti plastificate riutilizzabili o in tessuto conformi ai CAM per le forniture di prodotti tessili ed in possesso dei mezzi di prova ivi previsti o con il marchio di qualità ecologica Ecolabel (UE) o equivalenti etichette ambientali conformi alla UNI EN ISO 14024, o con l'etichetta Oeko-tex standard 100 o «Global Organic Textile Standard» o equivalenti.

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tovagliette monoposto eventualmente usate per determinate specifiche esigenze organizzative temporanee ed i tovaglioli monouso in carta tessuto devono essere in possesso del marchio di qualità ecologica Ecolabel UE o equivalenti etichette ambientali conformi alla ISO 14024, oppure del marchio Programme for Endorsement of Forest Certification schemes (PEFC®) o equivalenti.

Tali prodotti in carta tessuto devono essere privi di colorazioni o stampe e, se disponibili, costituiti da cellulosa non sbiancata.

Verifica: il direttore dell'esecuzione del contratto attua la verifica attraverso sopralluoghi per la presa in visione dei prodotti, delle scorte e dei relativi imballaggi primari.

7. Pulizie dei locali e lavaggio delle stoviglie e delle altre superfici dure.

Per la pulizia dei locali e delle altre superfici dure e nei lavaggi in lavastoviglie devono essere usati detergenti con l'etichetta di qualità ecologica Ecolabel (VE) o equivalenti etichette ambientali conformi alla UNI EN ISO 14024 o, nel caso di pulizia delle superfici dure, conformi alle specifiche tecniche dei CAM pertinenti, muniti dei mezzi di prova ivi previsti.

Prima di procedere al lavaggio ad umido, i condimenti grassi e oleosi devono essere rimossi a secco dalle stoviglie, pentole e dalle altre attrezzature.

Verifica: il direttore dell'esecuzione del contratto attua la verifica attraverso sopralluoghi nei centri di cottura ed in sala mensa per la presa in visione dei prodotti, delle scorte e dei relativi imballaggi primari ove richiesto, deve essere trasmessa ulteriore documentazione probatoria pertinente. In caso di utilizzo di detergenti conformi ai CAM sarà richiesto l'invio dei rapporti di prova rilasciata da laboratori accreditati UNI EN ISO 17025.

8. Formazione e aggiornamenti professionali del personale addetto al servizio.

L'aggiudicatario impiega personale formato sugli argomenti previsti dalla normativa e, a seconda delle mansioni svolte, su argomenti specifici, quali:

per gli addetti alla sala mensa e alla cucina: la porzionatura dei pasti, attraverso il giusto numero di pezzi e attraverso l'uso di appropriati utensili quali mestoli, palette o schiumarole di diverse misure appropriate alle porzioni da servire in base all'età per garantire la porzione idonea con una sola presa, ciò anche per prevenire gli sprechi alimentari;

per gli addetti alla cucina: le tecniche di cottura per conservare i parametri originari di qualità nutrizionale e per consentire risparmi idrici ed energetici, le procedure per la minimizzazione dei consumi di acqua e di energia nella preparazione e nella conservazione dei pasti e per lo scongelamento.

Verifica: l'aggiudicatario deve trasmettere il programma di formazione del personale eseguito e l'elenco dei partecipanti. Analoga documentazione deve essere trasmessa per il personale assunto in corso di esecuzione contrattuale.

9. Acquisto o fornitura di frigoriferi, congelatori e lavastoviglie per uso professionale ed altre apparecchiature connesse all'uso di energia dotate di etichettatura energetica. (Si applica laddove venga offerta la fornitura di apparecchiature connesse all'uso di energia. I relativi costi debbono essere quantificati in offerta).

Le apparecchiature che ricadono nell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 1369/2017, dotate pertanto di etichettatura energetica, devono appartenere alla piu' elevata classe di efficienza energetica disponibile sul mercato o a quella immediatamente inferiore per la rispettiva categoria di apparecchio.

I frigoriferi e i congelatori professionali, che ricadono nel campo di applicazione dei regolamenti delegati (UE) n. 1094/2015 sull'etichettatura energetica e (UE) n. 1095/2015 sull'ecodesign, non possono inoltre contenere gas refrigeranti con potenziale di GWP maggiore o uguale a 150. A decorrere dal 1° gennaio 2023 il periodo e' sostituito con: «I frigoriferi e i congelatori professionali omissis...., non possono contenere gas refrigeranti con potenziale di GWP maggiore o uguale a 4 e, se reperibili nel mercato di riferimento, devono impiegare gas naturali non brevettati».

Le lavastoviglie professionali devono avere le seguenti caratteristiche tecniche:

sistemi di recupero di calore o, in alternativa, capacità di uso diretto di acqua calda di rete; «doppia parete»; possibilità di effettuare prelavaggi integrati.

(10)

Verifica: in sede di consegna l'aggiudicatario deve fornire il libretto di istruzioni e le schede tecniche dai quali si evincano l'identificazione dell'attrezzatura (numero di serie), l'appartenenza alla classe di efficienza energetica richiesta, nonchè le ulteriori caratteristiche tecniche ed ambientali previste dal criterio.

ART. 4 – DIMENSIONE PRESUNTA DELL’UTENZA

I pasti devono essere preparati per tutti gli iscritti (massimo 30 bambini) e per le educatrici presenti al momento del pasto. E’ a carico della ditta appaltatrice il costo del pasto per gli operatori impiegati nel presente appalto aventi diritto a consumarlo nel corso del servizio.

ART. 5 – RIDUZIONE DELLE PRESTAZIONI

Il Comune si riserva la facoltà di ridurre in qualsiasi momento il complesso delle prestazioni oggetto dell’appalto, nel caso dovessero mutare le esigenze o le dimensioni dell’utenza, con riduzione proporzionale del corrispettivo.

E’ esclusa qualsiasi forma di indennizzo, compenso o risarcimento alla ditta aggiudicataria, fermo l’obbligo della stessa di eseguire le prestazioni come dovute in misura ridotta.

ART. 6 - REQUISITI RICHIESTI

Servizio analogo svolto negli ultimi tre anni.

Oggetto sociale che prevede lo svolgimento di servizi identici o analoghi a quello oggetto del presente capitolato.

Iscrizione nel registro della C.C.I.A.A.

Possesso certificazione di qualità ISO 9001 per la progettazione ed erogazione di servizi identici o analoghi a quelli oggetto dell’appalto, in corso di validità, rilasciata da enti accreditati per legge.

ART. 7 - DURATA CONTRATTO

Anni tre dall’1.9.2021 (o dalla data di effettivo inizio del servizio qualora le operazioni di gara non potessero concludersi con l’aggiudicazione entro l’01.09.2021) e fino al 31.8.2024.

Il Comune si riserva la facoltà di richiedere alla ditta aggiudicataria la disponibilità alla proroga del contratto, alle medesime condizioni in essere, per il tempo necessario all’espletamento della nuova gara ed al conseguente affidamento del servizio e comunque per un periodo non superiore a quattro mesi. La Ditta aggiudicataria comunica la propria disponibilità alla proroga entro il termine assegnato, impegnandosi in tale eventualità, ad accettare la proroga alle condizioni del contratto vigenti alla data di naturale scadenza dell’appalto, nessuna esclusa.

ART. 8 - VALORE DELL’APPALTO

Il valore di stima dell’appalto finalizzato all’individuazione del corrispondente regime normativo è stato calcolato in via presuntiva e meramente indicativa in Euro 303.670,21. = IVA esclusa.

L’importo degli oneri della sicurezza non soggetto a ribasso è pari a € 1.050,00 per tutta la durata dell’appalto.

ART. 9 - PREZZO A BASE DI GARA – OFFERTA

(11)

Il prezzo giornaliero stabilito, in via presuntiva, come base di gara, corrisponde a € 435,00.- (quattrocentotrentacinque/00), IVA esclusa, di cui Euro 1,71 (uno/71) quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso.

Non sono ammesse offerte al rialzo o in aumento rispetto al prezzo posto a base di gara.

Le offerte dovranno essere presentate in conformità a quanto previsto dalla lettera d’invito.

L’offerta non dovrà contenere né riserve, né condizioni, pena l’invalidità.

Il corrispettivo giornaliero si intende comprensivo di tutti i servizi e accessori indicati nel presente capitolato, ivi incluso quanto previsto dall’offerta tecnica presentata.

E’ richiesta l’elaborazione di un progetto tecnico del servizio da presentare in sede di gara con le modalità indicate nella lettera d’invito.

Il progetto dovrà specificare in non più di 20 pagine (10 se fronte/retro) e nell’ordine di seguito indicato, ai fini della valutazione:

- la gestione delle emergenze

- il piano di monitoraggio e disinfestazione da blatte, formiche, insetti e striscianti compresa la disinfestazione dell’area esterna dalle zanzare

- le modalità di relazione e collaborazione con il committente

- le ore aggiuntive di presenza del personale per interventi straordinari di sanificazione, ad esempio prima dell’apertura di settembre, durante le vacanze natalizie e pasquali, pulizie periodiche di vetri, infissi, rivestimenti lavabili, sistemazione locali prima e dopo incontri e feste

- impegno ad attuare iniziative di comunicazione efficaci ed adatte all’utenza per veicolare informazioni sulle misure di sostenibilità ambientale del servizio, per incentivare corrette abitudini alimentari, per invogliare al consumo del proprio pasto - proposte di menu tese a soddisfare il modello nutrizionale denominato dieta mediterranea

- l’integrazione o sostituzione di arredi ed attrezzature o altri interventi migliorativi, ivi inclusa eventualmente l’informatizzazione della gestione presenze con un sistema interfacciato al nodo unico dei pagamenti ed integrato a Spid e App Io

- le iniziative per ricorrenze particolari, compresi allestimento, riordino, presenza di un addetto per tutta la durata delle iniziative per il ricevimento e porzionamento di prodotti portati dai partecipanti La realizzazione del progetto tecnico costituisce obbligazione contrattuale. In mancanza, si procederà secondo quanto previsto dall’art. 14, fatte salve le modifiche eventualmente concordate.

L’Amministrazione si riserva di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida, che, esaminata, dovesse risultare vantaggiosa per l’Amministrazione Comunale.

L’Amministrazione Comunale si riserva altresì, a suo insindacabile giudizio, la facoltà di non procedere ad alcuna aggiudicazione.

ART. 10 - MODALITÀ DI AGGIUDICAZIONE

L’aggiudicazione avverrà con procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara (art. 63 del D. Lgs. 50/2016), e con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (art. 95 D. Lgs. 50/2016).

Per la valutazione delle offerte, si prevedono:

70 punti per l’offerta tecnico/qualitativa

(12)

30 punti per l’offerta economica.

Ai fini dell’attribuzione del punteggio all’offerta tecnica, si terrà conto dei seguenti criteri e sub- criteri di valutazione:

1) sistema organizzativo del servizio Max 30 punti

1.1) gestione delle emergenze max 5 punti 1.2) piano di monitoraggio e disinfestazione

da blatte, formiche, insetti e striscianti

compresa la disinfestazione dell’area esterna dalle zanzare max 5 punti 1.3) modalità di relazione e collaborazione

con il committente max 8 punti 1.4) ore aggiuntive di presenza del personale per interventi

straordinari di sanificazione, quali pulizie prima dell’apertura di settembre, durante le vacanze natalizie e pasquali, pulizie periodiche di vetri, infissi, rivestimenti lavabili, sistemazione

locali prima e dopo incontri e feste max 12 punti 2) elementi migliorativi Max 40 punti

2.1) impegno ad attuare iniziative di comunicazione efficaci ed adatte all’utenza per veicolare informazioni sulle misure di sostenibilità ambientale del servizio, per incentivare corrette abitudini alimentari, per invogliare

al consumo del proprio pasto max 8 punti 2.2) Proposte di menu tese a soddisfare

il modello nutrizionale denominato dieta mediterranea max 8 punti 2.3) integrazione o sostituzione di arredi ed

attrezzature o altri interventi migliorativi ivi inclusa eventualmente l’informatizzazione della gestione presenze con un sistema interfacciato

al nodo unico dei pagamenti ed integrato a Spid e App Io max 12 punti 2.4) iniziative per ricorrenze particolari, compresi

allestimento, riordino, presenza di un addetto per tutta la durata delle iniziative per il ricevimento e

porzionamento di prodotti portati dai partecipanti max 12 punti

Le proposte migliorative non dovranno modificare le modalità di effettuazione del servizio, ma solo integrarlo, senza che ciò comporti oneri aggiuntivi per il Comune.

In relazione ad ogni offerta tecnica, ciascun componente della Commissione di gara esprime la propria valutazione sui criteri e sub-criteri sopra esposti, assegnando un coefficiente di apprezzamento, tenendo conto dei seguenti parametri motivazionali:

Coefficiente Livelli di apprezzamento assegnabili 0,0 Insufficiente

0,1 Minimo 0,2 Limitato 0,3 Evolutivo

(13)

0,4 Significativo 0,5 Sufficiente 0,6 Discreto 0,7 Buono 0,8 Eccellente 0,9 Ottimo

1,0 Massimo/Pieno

I livelli di apprezzamento assegnabili dovranno tener conto delle seguenti specifiche:

1 Sistema organizzativo del servizio

1.1) Gestione delle emergenze: sarà valutata l’adeguatezza del piano nel caso di guasti e/o imprevisti che possano compromettere il normale espletamento del servizio.

1.2) Piano di monitoraggio e disinfestazione da blatte, formiche, insetti e striscianti compresa la disinfestazione dell’area esterna dalle zanzare: sarà valutata l’efficacia del piano di monitoraggio e disinfestazione da blatte, formiche, insetti e striscianti, compresa la disinfestazione dell’area esterna dalle zanzare e le modalità con cui l’offerente provvederà ad informare l’amministrazione comunale in merito agli interventi da eseguire ed eseguiti.

1.3) Modalità di relazione e collaborazione con il committente: La valutazione terrà conto delle modalità e delle tempistiche di comunicazione in merito a ciascun obbligo informativo previsto dal presente capitolato.

Potrà essere predisposta una tabella in word o excell in cui inserire gli obblighi informativi ricavabili dalla lettura del capitolato e per ognuno di essi le modalità e le tempistiche proposte.

1.4) Ore aggiuntive di presenza del personale per interventi straordinari di sanificazione, ad esempio prima dell’apertura di settembre, durante le vacanze natalizie e pasquali, pulizie periodiche di vetri, infissi, rivestimenti lavabili, sistemazione locali prima e dopo incontri e feste: Verrà valutato il monte-ore offerto per ciascuna tipologia di intervento, in aumento rispetto allo standard minimo previsto dal capitolato.

2 Elementi migliorativi

2.1) Impegno ad attuare iniziative di comunicazione efficaci ed adatte all’utenza per veicolare informazioni sulle misure di sostenibilità ambientale del servizio, per incentivare corrette abitudini alimentari, per invogliare al consumo del proprio pasto: La valutazione terrà conto dell’idoneità dei messaggi proposti. Vanno descritti il progetto di comunicazione e le informazioni che si intendono veicolare.

2.2) Proposte di menu tese a soddisfare il modello nutrizionale denominato dieta mediterranea:

verranno valutate le proposte volte a introdurre periodicamente nel menu prodotti ricchi di fibre, con limitazione nel consumo di carni rosse e zuccheri semplici, secondo le indicazioni fornite dall’Ats di Pavia, in attuazione del D.L. 104/2013.

2.3) Integrazione o sostituzione di arredi ed attrezzature o altri interventi migliorativi ivi inclusa eventualmente l’informatizzazione della gestione presenze con un sistema interfacciato al nodo unico dei pagamenti ed integrato a Spid e App Io: L’integrazione o la sostituzione di arredi ed attrezzature e gli eventuali altri interventi saranno valutati in base alla funzionalità ed alle caratteristiche, alla tempistica di integrazione/sostituzione/realizzazione. Come previsto dai CAM, i costi devono essere quantificati nell’offerta economica.

(14)

2.4 Iniziative per ricorrenze particolari: In relazione a iniziative promosse dalle insegnanti per particolari ricorrenze (festa di natale, festa di carnevale, pasqua, giornata aperta, festa di fine anno ...), si valuteranno il numero delle iniziative per le quali la ditta è disponibile a collaborare per la loro realizzazione e le modalità attraverso le quali si concretizzerà tale collaborazione.

I punteggi saranno assegnati alle singole ditte per ciascun sub criterio, a giudizio insindacabile dei commissari, mettendo in comparazione i vari progetti, secondo la seguente formula:

C(a) = Σn [ Wi * V(a) i ]

dove:

C(a) = indice di valutazione dell’offerta (a), cioè punteggio ottenuto dalla ditta (a) per l’offerta tecnica;

n = Numero totale dei requisiti (sub-criteri);

Wi = punteggio massimo attribuito al requisito (i);

V(a)i = coefficiente della prestazione relativo all’offerta (a) rispetto al requisito (i), variabile tra zero e uno;

Σn = Sommatoria

I coefficienti V(a)i sono determinati attraverso la media dei coefficienti attribuiti discrezionalmente dai singoli commissari.

Ciascun commissario formula la propria valutazione attribuendo un coefficiente (tenendo conto della rispondenza dell’offerta per ogni singolo sub criterio) secondo i livelli di apprezzamento assegnabili.

Si calcola la media dei coefficienti attribuiti (dai commissari) ad ogni proposta per ogni sub-criterio.

Successivamente si trasformano le medie in coefficienti definitivi (V(a)i).

Si moltiplica il coefficiente V(a)i per il punteggio massimo attribuibile (Wi), ottenendo così il punteggio specifico per il sub-criterio considerato, da riportare nella formula sopra rappresentata.

La sommatoria di tutti i punteggi ottenuti nei singoli sub-criteri darà l’indice di valutazione dell’offerta (C(a)) e cioè il punteggio ottenuto dalla ditta (a) per l’offerta tecnica.

Tutti i punteggi assegnati ai criteri/sub-criteri, le relative medie elaborate dalla Commissione ed i punteggi finali ottenuti saranno arrotondati al al centesimo di punto, in quanto la piattaforma Sintel richiede al massimo due decimali.

Qualora un partecipante non raggiunga almeno il 60% (pari a 42 punti) dei 70 punti previsti, verrà escluso dal procedimento di aggiudicazione, in quanto non coerente con gli standard funzionali e qualitativi minimi attesi dall’Amministrazione appaltante.

Valutazione economica max punti 30

All’offerta economicamente più bassa verrà attribuito il massimo punteggio, alle altre offerte verrà attribuito un punteggio proporzionalmente inferiore calcolato con la seguente formula:

Qi = _Pmin_ x 30 Pi

dove:

(15)

Qi = punteggio attribuito al prezzo in esame Pi = prezzo in esame

Pmin = prezzo più conveniente tra tutti

ART. 11 - CORRISPETTIVO DELL'APPALTO

Per l'esecuzione del servizio il Comune corrisponderà alla ditta appaltatrice il prezzo giornaliero risultante dall’offerta.

Il corrispettivo per l’espletamento del servizio è vincolante per tutta la durata dell’appalto, fatto salvo quanto previsto dall’art. 12.

ART. 12 – MODIFICHE AL CONTRATTO E REVISIONE PREZZI

Le modifiche al contratto durante il periodo della sua efficacia sono regolate dall’art. 106 del D. Lgs.

50/2016 e s.m.i.

Ai sensi dell’art. 106, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii. vengono previste le seguenti clausole di revisione del prezzo:

1) Il prezzo complessivo definito in sede di aggiudicazione per il servizio oggetto del presente appalto si intende fisso e invariabile per il primo anno di vigenza del contratto. A decorrere dal secondo anno, potrà essere soggetto a revisione con riferimento alle variazioni dei prezzi e dei costi standard, ove definiti.

In assenza della definizione dei prezzi e dei costi standardizzati per tipo di bene e servizio prescritta dalla normativa vigente, il prezzo potrà essere aggiornato in conformità alle variazioni dell’Indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), prendendo come riferimento le variazioni percentuali del mese di agosto rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

La richiesta di revisione dei prezzi dovrà pervenire esclusivamente per iscritto. E’ prevista un’istruttoria condotta dal Responsabile del procedimento. La ditta appaltatrice dovrà produrre la documentazione atta ad indicare le motivazioni e i documenti giustificativi che inducono la stessa a richiedere l’aumento del prezzo. La revisione disposta con determina del responsabile del procedimento si applica a decorrere dal primo giorno del mese in cui la predetta richiesta viene presentata. In ogni caso l’adeguamento Istat non si applica alle componenti di prezzo di seguito indicate:

- oneri della sicurezza non soggetti a ribasso quantificati dalla stazione appaltante - costo della manodopera indicato nell’offerta economica.

Non è considerata circostanza imprevedibile di cui all’art. 1664 del Codice Civile la sottoscrizione di nuovi contratti collettivi di lavoro o di altri accordi territoriali o aziendali in sostituzione di quelli scaduti.

2) Nell’ipotesi di ritorno ad una situazione pre-covid, si provvederà ad una revisione del prezzo che tenga conto del possibile decremento nell’utilizzo di prodotti adibiti alla sanificazione dei locali, al decremento nell’utilizzo di dispositivi per la protezione individuale e al venir meno della necessità di utilizzo di piatti monouso con coperchio.

ART. 13 – GARANZIE PER LA PARTECIPAZIONE ALLA PROCEDURA

Ai sensi dell’art. 1, comma 4, del D.L. 16 luglio 2020, n. 76, convertito con modificazioni, dalla Legge 11/09/2020, n. 120, non è richiesta la garanzia provvisoria di cui all’art. 93 del decreto legislativo n. 50 del 2016.

(16)

L'appaltatore per la sottoscrizione del contratto deve costituire una garanzia, denominata "garanzia definitiva" a sua scelta sotto forma di cauzione o fideiussione con le modalità di cui all'articolo 93, commi 2 e 3, pari al 10 per cento dell'importo contrattuale. Al fine di salvaguardare l'interesse pubblico alla conclusione del contratto nei termini e nei modi programmati in caso di aggiudicazione con ribassi superiori al dieci per cento la garanzia da costituire è aumentata di tanti punti percentuali quanti sono quelli eccedenti il 10 per cento. Ove il ribasso sia superiore al venti per cento, l'aumento è di due punti percentuali per ogni punto di ribasso superiore al venti per cento. La cauzione è prestata a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni del contratto e del risarcimento dei danni derivanti dall'eventuale inadempimento delle obbligazioni stesse, nonché a garanzia del rimborso delle somme pagate in più all'esecutore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, salva comunque la risarcibilità del maggior danno verso l'appaltatore. La garanzia cessa di avere effetto solo alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione. La stazione appaltante può richiedere al soggetto aggiudicatario la reintegrazione della garanzia ove questa sia venuta meno in tutto o in parte; in caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all'esecutore. Si applicano le riduzioni previste dall'articolo 93, comma 7, del D.

Lgs. 50/2016.

La stazione appaltante ha il diritto di valersi della cauzione, nei limiti dell'importo massimo garantito, per l'eventuale maggiore spesa sostenuta per il completamento dei servizi nel caso di risoluzione del contratto disposta in danno dell'esecutore e ha il diritto di valersi della cauzione per provvedere al pagamento di quanto dovuto dall'esecutore per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori comunque presenti nei luoghi dove viene prestato il servizio. La stazione appaltante può incamerare la garanzia per provvedere al pagamento di quanto dovuto dal soggetto aggiudicatario per le inadempienze derivanti dalla inosservanza di norme e prescrizioni dei contratti collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, protezione, assicurazione, assistenza e sicurezza fisica dei lavoratori addetti all'esecuzione dell'appalto.

La mancata costituzione della garanzia definitiva determina la decadenza dell'affidamento. La stazione appaltante aggiudica l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria.

La garanzia fideiussoria a scelta dell'appaltatore può essere rilasciata dai soggetti di cui all'articolo 93, comma 3. La garanzia deve prevedere espressamente la rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale, la rinuncia all'eccezione di cui all'articolo 1957, secondo comma, del codice civile, nonché l'operatività della garanzia medesima entro quindici giorni, a semplice richiesta scritta della stazione appaltante.

La garanzia è progressivamente svincolata a misura dell'avanzamento dell'esecuzione, nel limite massimo dell'80 per cento dell'iniziale importo garantito. L'ammontare residuo della cauzione definitiva deve permanere fino alla data di emissione del certificato di regolare esecuzione. Lo svincolo è automatico, senza necessità di nulla osta del committente con la sola condizione della preventiva consegna all'istituto garante, da parte dell'appaltatore, degli stati di avanzamento dei lavori o di analogo documento, in originale o in copia autentica, attestanti l'avvenuta esecuzione. Tale automatismo si applica anche agli appalti di forniture e servizi. Sono nulle le pattuizioni contrarie o in deroga. Il mancato svincolo nei quindici giorni dalla consegna degli stati di avanzamento o della documentazione analoga costituisce inadempimento del garante nei confronti dell'impresa per la quale la garanzia è prestata.

(17)

Il pagamento della rata di saldo è subordinato alla costituzione di una cauzione o di una garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa pari all'importo della medesima rata di saldo maggiorato del tasso di interesse legale applicato per il periodo intercorrente tra la data di verifica di conformità e l'assunzione del carattere di definitività dei servizi prestati.

Le garanzie fideiussorie e le polizze assicurative previste dal codice sono conformi agli schemi tipo approvati con decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e previamente concordato con le banche e le assicurazioni o loro rappresentanze.

In caso di raggruppamenti temporanei le garanzie fideiussorie e le garanzie assicurative sono presentate, su mandato irrevocabile, dalla mandataria in nome e per conto di tutti i concorrenti ferma restando la responsabilità solidale tra le imprese.

ART. 14 - PENALITA'

La Ditta aggiudicataria, nell’esecuzione del servizio previsto dal presente capitolato, avrà l’obbligo di uniformarsi a tutte le disposizioni di legge e di regolamento concernenti il servizio stesso.

Gli impegni assunti con la presentazione dell’offerta tecnica sono vincolanti anche ai fini della verifica della regolare esecuzione del contratto ed alla rilevazione di eventuali inadempimenti.

Quest’ultima può aversi, da parte dell’Amministrazione:

a) nell’ambito delle attività di verifica e di controllo sulla regolare esecuzione dell’appalto;

b) a seguito di verifiche specifiche, condotte sulla base di segnalazioni prodotte da soggetti fruitori dei servizi oggetto del presente appalto;

c) a seguito di reclami circostanziati, formulati per iscritto da soggetti fruitori dei servizi oggetto del presente appalto.

Sarà considerato sanzionabile dal committente il mancato pagamento delle retribuzioni al personale.

Le violazioni degli obblighi a carico dell’appaltatore, compresi gli obblighi derivanti dall’offerta tecnica presentata in sede di gara e/o comunque gli inadempimenti e/o i ritardi nello svolgimento del servizio, e/o la violazione delle disposizioni del presente capitolato e nell’esecuzione del contratto saranno motivo di richiamo scritto.

Eventuali controdeduzioni dovranno pervenire entro 10 giorni dal ricevimento del richiamo stesso.

Se entro tale termine la ditta aggiudicataria non fornirà alcuna controdeduzione, giustificazione o presenterà giustificazioni ritenute non accoglibili, il Responsabile del servizio procederà nel termine di 30 giorni alla definizione del procedimento sanzionatorio, valutata la gravità dell’inadempienza, le circostanze di fatto e le eventuali giustificazioni e controdeduzioni prodotte nei termini dalla ditta aggiudicataria, applicando le penalità previste dal presente articolo, di importo non inferiore a euro 50,00 e non superiore a euro 500,00 come di seguito indicato:

a) Euro 100,00 per omessa comunicazione avvicendamento del personale

b) Euro 50,00 per mancata comunicazione sostituzione temporanea del personale c) Euro 500,00 per mancato pagamento emolumenti al personale

d) Euro 300,00 per mancato rispetto delle norme sul personale

e) Euro 50,00 per mancato invio elenco personale in servizio prima dell’inizio dell’anno scolastico e per la mancata comunicazione del nominativo del coordinatore

f) Euro 300,00 mancato invio programma formazione/aggiornamento del personale

g) Euro 50,00 per mancato rispetto degli orari, nel caso in cui il ritardo non sia giustificato da impedimenti oggettivi e dimostrabili

h) Euro 200,00 per impiego di personale privo dei requisiti richiesti

(18)

i) Euro 500,00 per mancato invio documentazione per verifica applicazione CCNL, anche nel caso in cui l’affidatario si opponesse alla trasmissione, appellandosi alla normativa sulla privacy dei propri dipendenti, essendo sufficiente acquisire l’assenso degli stessi

j) Euro 500,00 per ritardi/inadempienze nell’esecuzione dei servizi

k) Euro 250,00 per il mancato rispetto della fornitura di prodotti biologici certificati

l) Euro 250,00 per la mancata predisposizione del piano gestionale e delle risorse destinate all’assolvimento delle funzioni di pulizia degli ambienti e preparazione/distribuzione dei pasti m) Euro 300,00 per violazione degli obblighi derivanti dall’offerta tecnica.

In caso di evento non esplicitato nella casistica sopra menzionata, ove possibile, l’Amministrazione si riserva la facoltà di applicare la sanzione seguendo il principio dell’assimilazione.

Il Responsabile del servizio, valutate la natura e la gravità dell’inadempimento, le circostanze di fatto e le controdeduzioni e giustificazioni eventualmente comunicate dalla ditta aggiudicataria, potrà graduare l’entità della penalità da applicare fino al massimo come sopra stabilito, sulla base degli esiti della valutazione stessa. In caso di mancata presentazione o accoglimento delle controdeduzioni, l’Amministrazione Comunale procederà all’applicazione delle penali negli importi sopra individuati.

Si procederà al recupero della penalità da parte del Comune a mezzo ordinativo di riscossione a valere sul corrispettivo dovuto all’aggiudicatario per l’esecuzione del servizio, ovvero, in difetto, avvalendosi del deposito cauzionale, che dovrà, in tal caso, essere immediatamente reintegrato.

L’aggiudicatario prende atto che l’applicazione delle penali non preclude il diritto dell’Amministrazione di chiedere il risarcimento degli eventuali maggiori danni.

Il Comune si riserva la facoltà di risolvere il contratto qualora, dopo l’applicazione di tre penalità e successiva diffida per iscritto ad adempiere, anch’essa comportante penalità, i servizi non fossero eseguiti con la massima cura e puntualità.

ART. 15 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO

L’Amministrazione Comunale può richiedere la risoluzione del contratto nei seguenti casi:

per motivi di pubblico interesse, in qualunque momento;

in qualunque momento dell’esecuzione, avvalendosi della facoltà consentita dall’art. 1671 del codice civile;

nel caso di frode, di grave negligenza di contravvenzione nella esecuzione degli obblighi contrattuali;

nel caso in cui siano state inflitte alla Ditta appaltatrice tre penalità;

per comportamenti tenuti dal personale della Ditta aggiudicataria di gravità tale da sconsigliare la continuazione del rapporto contrattuale;

nel caso di impiego di personale non dipendente della ditta aggiudicataria;

nel caso di mancato rispetto dei contratti collettivi di lavoro giudizialmente e definitivamente accertato;

nei casi di cessione del contratto e di subappalto anche parziale del servizio;

in caso di cessazione di attività, oppure di concordato preventivo, di fallimento, di stato di moratoria e di conseguenti atti di sequestro o di pignoramento a carico della Ditta;

in caso di morte di qualcuno dei soci nelle Ditte costituite in società di fatto o in nome collettivo, o di uno dei soci accomandatari nelle società in accomandita, se l’amministrazione non ritenga di continuare il rapporto contrattuale con altri soci;

per mancata reintegrazione del deposito cauzionale;

in caso di abbandono dell’appalto anche parziale;

in tutti i casi previsti dal nuovo codice dei contratti, sebbene qui non menzionati.

(19)

E’ fatto comunque salvo il diritto dell’Amministrazione al risarcimento di ogni ulteriore danno patito, senza limitazione dell’ammontare di cui alla penale convenuta all’art. 14.

ART. 16 - ESECUZIONE D'UFFICIO

Verificandosi deficienze od abusi nell'adempimento degli obblighi contrattuali ed ove la Ditta appaltatrice, regolarmente diffidata, non ottemperi agli obblighi ricevuti, l'Amministrazione Comunale avrà la facoltà, trascorsi 5 giorni dalla notifica della diffida, di ordinare e far eseguire d'ufficio tutto quanto necessario al regolare andamento del servizio.

ART. 17 - CONTROLLI E RILIEVI

La vigilanza sull'espletamento dei servizi compete all'Amministrazione Comunale per tutto il periodo di affidamento in appalto con le più ampie facoltà e nei modi ritenuti più idonei.

Il Comune potrà conseguentemente disporre, in qualsiasi momento, ed a sua discrezione e giudizio, l'ispezione nelle strutture e la verifica delle modalità operative del servizio, al fine di accertare l'osservanza di tutte le norme stabilite nel presente capitolato ed il rispetto degli impegni assunti con la presentazione dell’offerta tecnica.

A tal fine la Ditta è tenuta a fornire al personale degli Uffici Comunali tutta la collaborazione necessaria, fornendo i chiarimenti richiesti e la relativa documentazione.

La Ditta dovrà provvedere all'immediata sostituzione del personale che si renda responsabile di grave negligenza ovvero ritenuto inidoneo, ad insindacabile giudizio dell'Amministrazione Comunale, allo svolgimento del servizio, senza che ciò possa costituire motivo di maggiore onere a carico della stazione appaltante.

ART. 18 - CONTROVERSIE

Le eventuali controversie saranno di competenza del Foro di Pavia.

ART. 19 - INFORTUNI E DANNI

L'appaltatore risponderà direttamente dei danni alle persone o alle cose comunque provocati nell'esecuzione del servizio, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa o di compensi da parte del comune, salvi gli interventi in favore del prestatore da parte di società assicuratrici.

ART. 20 - COOPERAZIONE

L'appaltatore ed il personale dipendente dovranno segnalare immediatamente al competente servizio tutte quelle circostanze e fatti che, rilevati nell'espletamento del loro compito, possono impedire il regolare svolgimento del servizio.

ART. 21 – REFERENTE DEL COMUNE

Il Comune di San Genesio ed Uniti individua nel Responsabile del Servizio Tributi, Assistenza, Istruzione il proprio referente comunale. Responsabile del Procedimento è lo stesso Responsabile del Servizio: Gabriella Cervi – telefono 0382 586023 interno 3 – fax 0382 586163 - mail [email protected]

Riferimenti

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