Ricerca, Qualità, Promozione per il Turismo in Italia.
Il turismo che verrà
La profilazione dei turisti, l’importanza dei dati e della qualificazione delle imprese turistiche
L'ACCOGLIENZA DEL FUTURO, UNICA E ACCESSIBILE.
IL WEB E LE NUOVE TECNOLOGIE PER RESTARE SUL MERCATO –
16 dicembre 2020
ISNART: CHI SIAMO
Siamo una società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività.
Da oltre 28 anni, in ISNART – Istituto Nazionale Ricerche Turistiche, affianchiamo Unioncamere, le Camere di commercio e le loro Unioni Regionali per sviluppare progetti finalizzati a ridurre le disomogeneità dell’offerta turistica italiana e per favorire l’integrazione dei singoli prodotti turistici.
ISNART è radicata all’interno del Sistema camerale, sviluppa piani di intervento organici che permettano agli Enti camerali di dare corpo alla competenza “Valorizzazione del patrimonio culturale – sviluppo e promozione del turismo”, demandata loro dalla normativa nazionale.
Partner strategico di amministrazioni pubbliche, siamo punto di riferimento per l’osservazione e lo studio delle evoluzioni che interessano il settore e per accompagnare la qualificazione e lo sviluppo delle imprese dell’intera filiera turistica italiana.
La stagione estiva 2020 ha visto importanti e
prevedibili cambiamenti derivanti dall’emergenza Covid.
Sono stati 27 milioni gli italiani che si sono concessi una vacanza tra luglio e settembre 2020 e circa il 96% è rimasto in Italia,
destinazione ritenuta rassicurante. La paura del virus, al quale soltanto il 15% degli intervistati si è dichiarato indifferente, ha caratterizzato e reso incerta la stagione estiva, ma ha anche permesso agli italiani di scoprire e provare un nuovo modo di andare in vacanza.
La spesa turistica, stimata attorno ai 22 miliardi di euro, è di molto inferiore a quella del 2019 ma in linea con l’inasprimento della situazione economica generale e con quanto affermato dal 60% degli intervistati, che ha dichiarato di aver speso meno dell’anno precedente.
Più turismo di prossimità, sport e contatto con la natura
(dati Osservatorio sull’Economia del Turismo delle Camere di commercio – settembre 2020)
IL COVID CAMBIA LE VACANZE DEGLI ITALIANI
IL COVID CAMBIA LE VACANZE DEGLI ITALIANI
Più turismo di prossimità, sport e contatto con la natura
La scelta della destinazione e delle attività svolte parla di un netto cambiamento nello stile delle vacanze degli italiani di una riscoperta e di una rivitalizzazione, sotto il profilo turistico, di una parte rilevante delle cosiddette aree interne e marginali del paese (l’8% dei turisti si è recato in località collinari e rurali), in cui isolamento e integrità ambientale ne hanno notevolmente rafforzato la capacità di attrazione.
Le destinazioni italiane hanno visto aumentare i propri visitatori di quasi il 5% rispetto all’estate 2019; il buon risultato del turismo domestico ha compensato, tuttavia, solo marginalmente il venir meno degli arrivi internazionali.
Il peso relativo di alcune località di vacanza è mutato in maniera significativa: Abruzzo, Molise e Umbria – regioni con modeste dimensioni demografiche, ma fortemente caratterizzate in termini territoriali, ambientali e naturalistici – hanno raddoppiato la loro rilevanza turistica nell’estate 2020 (per esempio, il notevole incremento dei flussi in Abruzzo ha fatto aumentare il peso di questa regione dal 2,6% del 2019 al 5,5%).
IL COVID CAMBIA LE VACANZE DEGLI ITALIANI
Ben oltre la metà dei villeggianti, nella scelta
dell’alloggio, si è indirizzata verso abitazioni (seconde case, appartamenti di proprietà o in affitto, ospite di parenti/amici) e campeggi, a svantaggio delle strutture alberghiere.
Questo cambio di tendenza, così forte in alcune regioni, significa che la scelta della meta per la vacanza,
quest’anno più che nei precedenti, ha avuto come focus la pratica di un particolare sport e il contesto ambientale e naturalistico in cui svolgerlo.
Interessanti i dati degli sport maggiormente praticati ovvero trekking, bicicletta o mountain bike e
immersioni/ snorkeling.
Più turismo di prossimità, sport e contatto con la natura
Tra le innovazioni nelle nostra attività di ricerca, è recente quella dedicata alle nuove tendenze e alle dimensioni dell’esperienza turistica.
Tra queste abbiamo lavorato sulla figura del turista che si riconosce in comunità di persone, unite dalla voglia di vivere esperienze fortemente caratterizzate, tanto da diventare componenti di una vera e propria “società esperienziale”.
Motivazioni, comportamenti, status, espressioni, passioni:
alla base delle scelte di viaggio di questi “gruppi identitari”, riconducibili a vere e proprie tribù, ci sono elementi che ci hanno permesso di disegnarne i profili – gli Avatar – in base alle tipologie di turismo verso le quali sono orientati.
Abbiamo censito i turisti culturali, sportivi, spirituali, enogastronomici, naturalistici, rappresentandoli nell’originale denominazione AVATOUR
delle Tribù del Turismo, con un approfondito lavoro di profilazione di ciascuno di essi.
I TURISMI E LE TRIBU’
IL TURISTA ENOGASTRONOMICO: CHI E’, CHE FA, QUANTO SPENDE?
Nel 2019 il turismo enogastronomico ha rappresentato la principale motivazione di viaggio solamente per il 5,5% dei turisti sul totale.
Solo il 5,5%?
Potrebbe sembrare un dato allarmante ma la spiegazione è molto semplice: l’enogastronomia è un elemento multi- prodotto che può, cioè, essere associato a tutti gli altri prodotti turistici (natura, cultura, sport, ecc…) e che contribuisce, a tutti gli effetti, ad arricchire l’offerta turistica e la notorietà del brand Italia.
Prima però di analizzare l’economia di questo “fenomeno turistico”, è doverosa una precisazione. I turisti enogastronomici si dividono in:
• turisti gourmet, big spender e molto più attenti ad ogni aspetto dell’esperienza turistica,
• foodies ovvero quei turisti che vanno alla ricerca delle più autentiche tradizioni locali
• turisti enologici, che viaggiano per cantine ed enoteche.
I flussi di clientela turistica enogastronomica hanno riguardato più stranieri che italiani (54,4%), indice che l’Italia è un Paese conosciuto e considerato interessante dal mercato del turismo internazionale, sul quale dover di fatto puntare, in particolare da Francia (30,6%), Germania (19,8%) e Regno Unito
(15,9%).
Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte sono state le regioni con il maggior numero di viaggiatori gourmet con rispettivamente il 21%, il 17,1% e l’11,6%.
Ma mentre la componente estera alla ricerca del buon cibo e delle novità culinarie è più giovanile (8,2%), quella italiana è composta maggiormente da le persone già in età adulta (6,7%).
Quasi la metà dei turisti ha prediletto gli alberghi, tra cui spiccano quelli a 3 e 4 stelle ma interessante è il dato relativo ai B&B (24%), preferito dal 28,1% degli stranieri.
Gli italiani, invece, si affidano di più a residenze di amici e parenti (21,5%) così da risparmiare sull’alloggio e destinare, invece, la spesa ad una degustazione di prodotti locali o una buona cena, altre degne attrazioni della destinazione scelta
.
Nel complesso, quasi 9 turisti su 10 si sono reputati soddisfatti dell’esperienza trascorsa in Italia. Tra gli aspetti più apprezzati figurano: la qualità del mangiare e del bere e la ristorazione (voto 8,9 su 10); la cortesia e l’ospitalità della gente (8,8) e la qualità e l’accoglienza nelle strutture di alloggio (8,7).
Il target di clientela che viaggia per motivi enogastronomici si compone principalmente di:
• Coppie senza bambini (58,2%);
• Persone in compagnia di amici (15,4%);
• Viaggiatori in solitaria (9,9%).
Sono le coppie senza figli a viaggiare di più (61,5%) dall’estero, probabilmente richiamati dall’appeal romantico dell’Italia nell’immaginario collettivo; per quanto riguarda gli italiani, interessante il dato dei viaggiatori che hanno scelto di andare in solitaria alla ricerca di nuovi sapori (15,6%).
4 turisti su 10 hanno utilizzato Internet per l’ispirazione e la ricerca della meta ideale, con una prevalenza degli stranieri; a seguire, si sono affidati ai consigli di amici e parenti (29,6%) e al fatto di esserci già stati, quindi di avere avuto un ricordo positivo della
passata esperienza in Italia (28,6%).
Una volta a destinazione ben 6 turisti su 10 hanno utilizzato smartphone e tablet per cercare informazioni relative principalmente a spostamenti sul territorio (53,2%) e recensioni (38,3%) non soltanto sulle attrazioni da visitare ma anche, se non soprattutto, su locali e sui ristoranti.
IL TURISTA ENOGASTRONOMICO: CHI E’, CHE FA, QUANTO
SPENDE?
LA QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE
OSPITALITA’ ITALIANA: UN HUB DI OPPORTUNITA’
PER LE IMPRESE DEL COMPARTO
OSPITALITA’
ITALIANA
QUALITA’ E SICUREZZA
Attestazione (self assessment+audit web di verifica requisiti)
QUALITA’ E SOSTENIBILITA’
Attestazione (self assessment+audit web di verifica requisiti)
QUALITA’ E ACCESSIBILITA’
Attestazione (self assessment+audit web di verifica requisiti)
RATING E CERTIFICAZIONE
OSPITALITA’ ITALIANA NEL MONDO
OSPITALITA’ ITALIANA: UN HUB DI OPPORTUNITA’
PER LE IMPRESE DEL COMPARTO
Nato per fornire alle imprese l’opportunità di poter dimostrare la capacità di coniugare la qualità con le misure adottate per la
prevenzione da covid-19
OSPITALITA’ ITALIANA VARA IL PROPRIO RATING
Il rating aziendale è l’indicatore sintetico dell’affidabilità di un’azienda.
E’ un sistema che permette di ottenere una valutazione competente e indipendente, basato su una misurazione numerica in relazione ad alcuni criteri oggettivi.
Il Sistema delle Camere di commercio ha deciso di mettere a disposizione delle imprese della filiera uno strumento che, sotto forma di rating che integra la certificazione di qualità Ospitalità Italiana, sappia comunicare agli altri soggetti – clienti ma anche istituzioni, fornitori e Pubblica amministrazione - la capacità dell’impresa di essere performante nella propria organizzazione e nell’offerta verso il mercato.
Il Sistema di Rating è volto a certificare e valorizzare l’affidabilità e l’efficienza delle imprese operanti nel settore turistico.
OSPITALITA’ ITALIANA: LE IMPRESE CONTRIBUISCONO ALL’IDENTITA’ TURISTICA TERRITORIALE
Hotel
Ristorante Agriturismo
Bed and breakfast Campeggio
Rifugio escursionistico e alpino Country house
Residenza turistico alberghiera Stabilimento balneare
Agenzia di viaggio incoming
Attività produttiva e commerciale tipica
Con l’assegnazione del marchio e del rating, la destinazione turistica può contare su imprese con codici comportamentali, tipologia di offerta, qualità e concetti identitari assimilabili