Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore
“Francesco Ferrara”
Istituto Tecnico Settore Economico e Turistico
Istituto Professionale Settore Servizi Commerciali / qualifica Operatore Amministrativo Segretariale Corsi Serali Sirio
Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane - opzione socio economica
PAI
(Piano Annuale per l’inclusione)
2016/2017
Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore
“Francesco Ferrara”
Istituto Tecnico Settore Economico e Turistico
Istituto Professionale Settore Servizi Commerciali / qualifica Operatore Amministrativo Segretariale Corsi Serali Sirio
Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane - opzione socio economica
PREMESSO CHE
la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e valutare il grado di inclusività della scuola per:
accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”
educativi;
predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;
promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli
CONSIDERATI I SEGUENTI RIFERIMENTI LEGISLATIVI:
Legge 104/92
Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”
Direttiva 27 dicembre 2012 – Circolare ministeriale n. 8 prot. n. 561 del 6 marzo 2013 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica
C.M. n. 2 dell’8 Gennaio 2010
C.M. n. 24 dell’1/3/2006
VIENE REDATTO IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE
Il PAI del nostro Istituto viene redatto nel rispetto e nella consapevolezza dell’eterogeneità delle richieste e dei bisogni dei nostri alunni, al fine di creare un importante passaggio da una scuola finalizzata all’integrazione ad una che propone una didattica inclusiva. Ciò è necessario per adeguare la mission dell’Istituto alle Direttive del MIUR sempre più attente ai Bisogni Educativi Speciali.
Nella letteratura internazionale il concetto di inclusione si applica a tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e di partecipazione.
Così facendo si riesce a rispondere efficacemente ai diritti di individualizzazione di
tutti gli alunni che hanno una qualche difficoltà di funzionamento, con l’obiettivo di creare una scuola che elimini le barriere di apprendimento e garantisca la partecipazione attiva di ognuno.
Già la nostra Costituzione prevede una scuola fondata su princìpi di equità, promozione sociale e valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale, ovvero, come diremmo oggi una scuola profondamente inclusiva (Janes) che però è ancora lontana da una piena realizzazione.
Il processo per la realizzazione di una scuola inclusiva è stato caratterizzato da tre tappe significative:
Inserimento dei soggetti con varie forme di disabilità - Abolizione delle classi speciali L.118/71 art.28;
Integrazione scolastica L.104/92;
Inclusione: DSA- L.170/10; BES D.M. del 27/12/2012 e successive modifiche
Oggi, finalmente, si parla di Bisogni Educativi Speciali come concetto non clinico ma che deriva da una esigenza di equità nel riconoscimento, da parte della scuola, delle varie situazioni di funzionamento che vanno arricchite di interventi speciali, di individualizzazione e personalizzazione (Guida Erikson).
Per realizzare l’inclusione il nostro Istituto intende:
• creare un ambiente accogliente;
• sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando un coinvolgimento educativo di tutti gli attori coinvolti
• promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;
• centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;
• favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
• promuovere politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.
Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.
Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Per BES si intende una macrocategoria che comprende le possibili difficoltà apprenditive ed educative degli alunni.
Per completezza di esposizione è opportuno precisare che la normativa in materia di BES non include gli alunni di cittadinanza non italiana, di recente immigrazione, in quanto sono tutelati da un’apposita normativa (C.M. n.24/2006 e linee guida del C.M. n.2/2010 e successive).
Alunni con disabilità certificati (ex
L.104/92)
Certificazione scolastica rilasciata dall’ASP
Per questi alunni è prevista la figura di un insegnante
specializzato
Redazione del Piano Educativo
Individualizzato
Alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento(D
SA ex L.170/10) (Dislessia,
Disortografia
Disgrafia, Discalculia)
Certificazione scolastica rilasciata dall’ASP
Non è prevista la figura dell’insegnante specializzato
Il C.d.C. ha l’obbligo di redigere il Piano Didattico
Personalizzato
Alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (D.M. del
27/12/12 e C. M. n.8/2013 (Disturbi non previsti nella
L.170/10, DSA in attesa di certificazione, alunni con svantaggio socio economico
e/o socio- culturale)
Non è prevista certificazione scolastica rilasciata dall’ASP
Non è prevista la figura dell’insegnante specializzato
Il C.d.C. ha sua discrezione redige il Piano Didattico Personalizzato
Situazione di difficoltà transitoria
Aspetti organizzativi e gestionali (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
PERSONALE COMPITI
DIRIGENTE SCOLASTICO
Coordina il GLHI
Individua criteri e procedure di utilizzo
“funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione, condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola
Formazione delle classi e designazione dei docenti alle stesse in funzione dei reali bisogni dei discenti
Partecipa ad accordi o intese con servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefettura), finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico, con funzione preventiva e sussidiaria
FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1- POF
Gestione del POF ossia azioni finalizzate all'elaborazione, attuazione e valutazione dello stesso
FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2- ALUNNI
FAMIGLIE E TERRITORIO
1. Orientamento in entrata,intermedio ed uscita:
Rilevazione di situazione di disagio o situazione di studio e proposta di modalita'/strategie didattiche/ di prevenzione / soluzione
Elaborazione portfolio o libretto o dossier dello studente
2. Prevenzione e recupero della dispersione scolastica:
Monitoraggio assenze e ritardi
Promozione ed interventi finalizzati alla prevenzione e recupero degli abbandoni,
Gestione questionario informativo alunni 3. Accoglienza
Gestione accoglienza
Monitoraggio alunni stranieri e rilevazione dei loro bisogni formativi e relazionali
4. Sportello di ascolto
Raccolta e scambio di informazioni riguardo a situaziio disagio
Condivisioe di iniziative per affrontare le difficolta' ed assicurare a tutti gli studenti esperienze di successo formativo
5. Gestione delle attivita' extra-curriculare e gestione dei rapporti con il territorio
Coordinamento e gestione ASL FUNZIONE
STRUMENTALE AREA 3- VALUTAZIONE AZIONI DI MIGLIORAMENTO
1. Gestione del RAV ( Rapporto di Auto Valutazione)
REFERENTE GLI - BES Rapporti con la famiglia e scuola di provenienza
Analisi e controllo della documentazione
Presentazione degli alunni BES alla D.S.
Accoglienza dei docenti di sostegno
Collaborazione con la D.S. per la’assegnazione dell’alunno all’insegnante di sostegno
Supportare i consigli di classe
Incontri periodici con il gruppo di sostegno
Rapporti con l’ASP e gli Enti territoriali
Coordina gli incontri dei GLI Operativi per la revisione e l’aggiornamento dei PEI e ne cura i verbali
Supporto ai docenti curriculari per situazioni problematiche al fine di avviare percorsi personalizzati
Fornisce le indicazioni per la redazione del PDP nell’ambito dei Consigli di classe
Riporta all’interno dei GLI le indicazioni provenienti dai Consigli di Classe.
Attività di aggiornamento continuo
Individuazione di materiali idonei a facilitare l’apprendimento
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (Referenti BES e GLI)
Elabora la proposta del Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni BES
All’inizio dell’anno scolastico propone al Collegio dei Docenti la programmazione degli obiettivi e delle attività del Piano Annuale per l’Inclusione
PERSONALE DI SEGRETERIA
Segnalazione tempestiva al referente GLI dell’alunno BES con certificazione
Archiviazione della documentazione e richiesta di documenti mancanti
Aggiornare il fascicolo dell’alunno
CONSIGLIO DI CLASSE Legge e analizza la certificazione dei BES
Incontra la famiglia per osservazioni particolari
Elabora i PDP e i percorsi individualizzati e personalizzati a favore degli alunni DSA, disabili e delle altre tipologie di BES
Favorisce l’accoglienza, l’inserimento e l’inclusione degli alunni stranieri, valorizzando la lingua e la cultura del paese di origine
COORDINATORE DI CLASSE
Verificare all’inizio dell’A.S. con i referenti GLI e BES e personale di segreteria se nella classe affidata sono presenti alunni BES certificati.
Rilevano i BES non certificati presenti nelle proprie classi, segnalandone la presenza ai Referenti DSA e BES
Presiedono i Consigli di classe e coordinano l’elaborazione dei PDP e dei percorsi individualizzati e personalizzati a favore degli alunni DSA e delle altre tipologie di BES
Informano i colleghi su eventuali evoluzioni del problema convocano le famiglie per la segnalazione di nuovi casi di BES
Partecipano, agli incontri del GLI Operativi
Mantengono i contatti con la famiglia SINGOLO
INSEGNANTE
Segnalare al coordinatore di classe situazioni problematiche per rilevazione BES, fornendo una relazione sull’osservazione sistematica
Per gli alunni con BES: svolgere l’attività didattica nel rispetto di quanto stabilito nel piano educativo, coordinando l’azione educativa con l’insegnante specializzato qualora presente in classe
FAMIGLIA Consegnare in Segreteria la certificazione
Richiedere l’utilizzo (o il non utilizzo) degli strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con BES
Partecipare alla stesura del PDP del BES con il Consiglio di classe e i singoli docenti
Utilizzare gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente
Mantenere i contatti con gli insegnanti
COLLEGIO DEI DOCENTI A fine anno scolastico verifica i risultati del Piano annuale per l’Inclusività
Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità
A. Rilevazione dei BES presenti: n°
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
minorati vista 0
minorati udito 0
Psicofisici 14
2. disturbi evolutivi specifici
DSA 2
ADHD/DOP 0
Borderline cognitivo 0
Altro 0
3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
Socio-economico 0
Linguistico-culturale 0
Disagio comportamentale/relazionale 0
Altro 1
Totali 17
% su popolazione scolastica ?
N° PEI redatti dai GLHO 14
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di
certificazione sanitaria 1
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione
sanitaria 1
B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo
Si
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Assistenti autonomia Attività individualizzate e di piccolo gruppo
No
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
No
Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)
NO
Funzioni strumentali / coordinamento NO
Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)
SI
Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI
Docenti tutor/mentor SI
Altro: NO
Altro: NO
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Attraverso… Sì / No
Coordinatori di classe e simili
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni NO
Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva
NO
Altro:
Docenti con specifica formazione
Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni SI
Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
Altro:
Altri docenti
Partecipazione aL GLI NO Rapporti con famiglie SI
Tutoraggio alunni NO
Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva
SI
Altro:
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione /
laboratori integrati NO Altro:
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
SI
Coinvolgimento in
progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività
di promozione della comunità educante
SI
Altro:
F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità
NO
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili
SI
Procedure condivise di
intervento sulla disabilità SI Procedure condivise di
intervento su disagio e simili
SI
Progetti territoriali
integrati NO
Progetti integrati a livello
di singola scuola si
Rapporti con CTS / CTI SI Altro:
G. Rapporti con privato sociale e volontariato
Progetti territoriali
integrati si
Progetti integrati a livello
di singola scuola SI
Progetti a livello di reti di
scuole si
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe
SI
Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale /
italiano L2 SI
Psicologia e
psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.
Intellettive, sensoriali…)
SI
Altro:
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel
cambiamento inclusivo X
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi X
inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti
all’interno della scuola X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla
promozione di percorsi formativi inclusivi; X
Valorizzazione delle risorse esistenti X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive
utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono
l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
x
Altro:
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
PROTOCOLLO DA SEGUIRE PER ALUNNI CON BES:
Alunni con disabilità certificati (ex L.104/92) ALUNNO IN
ENTRATA
La segreteria alunni prende in carico la documentazione e segnala al referente GLI.
Il referente GLI parla con la famiglia per individuare il percorso più idoneo da far seguire all’alunno.
Il referente GLI presenta il caso alla D.S.
Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di fatto.
Il referente GlI, in base al numero di docenti assegnati all’Istituto, propone alla D.S. la designazione dei docenti agli alunni.
La D.S. incontra i docenti per l’assegnazione dei casi.
Il referente GLI e il docente specializzato assegnato al caso controlla la documentazione.
Il docente specializzato sollecita la segreteria alunni a richiedere l’eventuale documentazione mancante.
Il docente specializzato presenta il caso al C.d.C.
Maggio
Maggio
Maggio
Luglio
Settembre
Settembre
Settembre
Settembre
ALUNNO
FREQUENTANTE
Il referente Gli, in base al numero di docenti assegnati all’Istituto, propone alla D.S. la designazione dei docenti agli alunni.
Settembre
La D.S. incontra i docenti per l’assegnazione dei casi.
Il referente GLI e il docente specializzato assegnato al caso controlla la documentazione.
Il docente specializzato presenta il caso al C.d.C.
Il C.d.C. redige la programmazione dell’alunno, tenuto conto delle osservazioni dell’insegnante specializzato.
Il referente GLI contatta l’ASP per fissare il primo GLI.
Il referente GLI contatta l’ASP per fissare il secondo GLI per redigere il PEI e l’eventuale PDF (2^ e 4^
anno).
Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di diritto.
Il referente GLI richiede alla città metropolitana eventuali servizi integrativi.
Il C.d.C. dell’alunno frequentante il quinto anno redige l’allegato al documento del 15 Maggio.
Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di fatto.
Settembre
Settembre
Settembre
Novembre
Entro Febbraio
Entro Maggio
Entro Maggio
Entro Maggio
Maggio
Luglio
SEGNALAZIONE DI ALUNNO
Il coordinatore di classe, dopo attenta osservazione segnala l’alunno al referente GLI il quale
parla con la famiglia circa l’opportunità di avviare la procedura per la valutazione presso l’ASP di appartenenza.
E ‘ opportuno precisare che per gli alunni certificati il CdC, in base alle potenzialità dell’alunno, può proporre una programmazione per obiettivi minimi,.Oppure una programmazione differenziata. In quest’ultimo caso è necessaria l’autorizzazione da parte della famiglia.
Alunni con disabilità certificati (ex L.170/2010)
ALUNNO IN
ENTRATA
La segreteria alunni prende in carico la documentazione, per conoscenza lo segnala al referente BES e GLI.
Il Coordinatore di classe nell'ambito del controllo dei fascicoli personali degli alunni della classe assegnata, deve fare attenzione all'eventuale presenza di alunni DSA.
Il Coordinatore se lo ritiene opportuno potrà parlare del caso con il referente BES, con la famiglia e con la scuola di provenienza per avere un quadro completo sulla situazione.
Al primo C.d.C. il Coordinatore presenta il caso ai docenti curriculari.
I docenti curriculari nel corso dei primi due mesi dell'A.S.
eseguiranno delle osservazioni sistematiche al fine di redigere una relazione.
Maggio
Settembre
Settembre
Settembre
Novembre
Il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato che dovrà essere firmato dalla famiglia. Il C.d.C.
può in tale fase chiedere supporto al referente BES.
Dicembre
ALUNNO
FREQUENTANTE
Il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato che dovrà essere firmato dalla famiglia. Il C.d.C.
può in tale fase chiedere supporto al referente BES.
Dicembre
SEGNALAZIONE DI ALUNNO
Ipotesi rara nelle scuole di secondo grado
Il coordinatore di classe, dopo attenta osservazione segnala l’alunno al referente BES e GLI i quali parlano con la famiglia circa l’opportunità di avviare la procedura per la valutazione presso l’ASP (l'Aiuto Materno).
E ‘ opportuno precisare che per gli alunni DSA , a partire dall'entrata in vigore della legge del 2010,la certificazione deve essere rilasciata solo da un Ente pubblico.
Alunni con Bisogni educativi speciali non certificati SEGNALAZIONE
SCUOLA O FAMIGLIA O ALTRA STRUTTURA.
(Prima di avviare la procedura è opportuno che l'intero C.d.C. si adoperi ad avviare un periodo di recupero mirato. Solo nel caso in cui persistano le difficoltà riscontrate si avvia la procedura).
I docenti curriculari hanno l'obbligo, sopratutto per le classi prime, di fare un'attenta e sistematica osservazione (somministrazione di un test) comprovante le difficoltà oggettive riscontrate.
Su richiesta del Coordinatore di classe, che può chiedere la partecipazione o parere ai referenti BES e GLI, si riunisce il C.d.C. straordinario per discutere del caso e le strategie da intraprendere.
Qualora si ritenga opportuno far seguire al discente un percorso
personalizzato il Coordinatore, insieme ai referenti BES e GLI, ove lo ritenga opportuno, convoca la famiglia per discutere sulla possibilità di un percorso individualizzato, previsto per un periodo transitorio.
In caso di parere positivo da parte della famiglia, il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che deve essere firmato dal C.d.C., dalla famiglia e dalla D.S.
Novembre
Cosa è stato fatto
Il nostro Istituto, data la sua localizzazione , la sua storia, le peculiarità dell'utenza e la sensibilità verso le varie forme di disagio giovanile ha sempre attuato progetti volti all'inserimento e riqualificazione degli alunni più svantaggiati.
Negli anni sono state realizzati i seguenti progetti:
Alternanza Scuola con il coinvolgimento anche di alunni diversamente abili
Spettacolo di fine anno
laboratorio musicale
Giornalino d'Istituto
Gemellaggio con scuole Straniere
Parlamento multietnico
Progetto sulla legalità
Fixo
Palermo apre le porte
Stage e tirocini
Valorizzazione delle eccellenze : Progetto mobilita' sociale e merito (Coordinato Scuola Superiore Sant'Anna)
Progetto istruzione domiciliare
Orientamento in ingresso ed in uscita
Altri meglio specificati nel POF
Tutti i progetti hanno contribuito alla creazione di un clima sereno ma soprattutto solidale nei confronti dei più deboli, infatti negli ultimi dieci anni si registra un incremento degli alunni diversamente abili. Tale incremento è stato possibile anche
grazie al riconoscimento tributatoci dall'ASP per la dedizione e vocazione mostrata nello svolgimento del nostro lavoro.
Progetti futuri
Al fine della creazione di un clima più inclusivo viene previsto un 'implementazione dei progetti d'Istituto con l'aggiunta di altri che si pongono come obiettivo trasversale l'abbattimento dei preconcetti nei confronti della diversità. Inoltre , allo scopo di creare una maggiore sinergia tra colleghi specializzati e non verranno messe in atto procedure mirate alla diffusione e conoscenza della normativa e delle procedure da seguire in presenza di BES.
Progetti rivolti agli alunni
o Cineforum sulla disabilità e disagio sociale
o Coinvolgimento di esperti in materia di disabilità e disagio
Progetti rivolti ai docenti
o Corsi di formazione da concordare su tematiche specifiche o sportello di consulenza per la gestione dei BES
o creazione di format da utilizzare in caso di BES
o creazione banca-dati di materiale utile per la gestione dei BES o aggiornamento continuo dei docenti specializzati
o catalogazione e implementazione della biblioteca BES con materiale specifico facilitato
La fattibilità di tale piano è resa possibile solo grazie ad un'azione condivisa e corresponsabile di tutto il personale interno alla scuola, le famiglie ed il territorio. Solo se si sviluppa un' efficace sinergia tra tutti gli attori coinvolti si potrà parlare di inclusione.