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PAI. (Piano Annuale per l inclusione)

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Academic year: 2022

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Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore

“Francesco Ferrara”

Istituto Tecnico Settore Economico e Turistico

Istituto Professionale Settore Servizi Commerciali / qualifica Operatore Amministrativo Segretariale Corsi Serali Sirio

Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane - opzione socio economica

PAI

(Piano Annuale per l’inclusione)

2016/2017

(2)

Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore

“Francesco Ferrara”

Istituto Tecnico Settore Economico e Turistico

Istituto Professionale Settore Servizi Commerciali / qualifica Operatore Amministrativo Segretariale Corsi Serali Sirio

Liceo linguistico, Liceo delle Scienze Umane, Liceo delle Scienze Umane - opzione socio economica

PREMESSO CHE

la C.M. N° 8 del 6 marzo 2013 individua quale priorità la necessità di rilevare, monitorare e valutare il grado di inclusività della scuola per:

accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati”

educativi;

predisporre piani e processi per il miglioramento organizzativo e culturale;

promuovere azioni, tempi e metodologie attente ai bisogni/ aspettative dei singoli

CONSIDERATI I SEGUENTI RIFERIMENTI LEGISLATIVI:

Legge 104/92

Legge 170/2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”

Direttiva 27 dicembre 2012 – Circolare ministeriale n. 8 prot. n. 561 del 6 marzo 2013 Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica

C.M. n. 2 dell’8 Gennaio 2010

C.M. n. 24 dell’1/3/2006

VIENE REDATTO IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

Il PAI del nostro Istituto viene redatto nel rispetto e nella consapevolezza dell’eterogeneità delle richieste e dei bisogni dei nostri alunni, al fine di creare un importante passaggio da una scuola finalizzata all’integrazione ad una che propone una didattica inclusiva. Ciò è necessario per adeguare la mission dell’Istituto alle Direttive del MIUR sempre più attente ai Bisogni Educativi Speciali.

Nella letteratura internazionale il concetto di inclusione si applica a tutti gli alunni come garanzia diffusa e stabile di poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il massimo possibile in termini di apprendimento e di partecipazione.

Così facendo si riesce a rispondere efficacemente ai diritti di individualizzazione di

(3)

tutti gli alunni che hanno una qualche difficoltà di funzionamento, con l’obiettivo di creare una scuola che elimini le barriere di apprendimento e garantisca la partecipazione attiva di ognuno.

Già la nostra Costituzione prevede una scuola fondata su princìpi di equità, promozione sociale e valorizzazione di tutti gli alunni, qualunque sia la loro condizione personale e sociale, ovvero, come diremmo oggi una scuola profondamente inclusiva (Janes) che però è ancora lontana da una piena realizzazione.

Il processo per la realizzazione di una scuola inclusiva è stato caratterizzato da tre tappe significative:

 Inserimento dei soggetti con varie forme di disabilità - Abolizione delle classi speciali L.118/71 art.28;

 Integrazione scolastica L.104/92;

 Inclusione: DSA- L.170/10; BES D.M. del 27/12/2012 e successive modifiche

Oggi, finalmente, si parla di Bisogni Educativi Speciali come concetto non clinico ma che deriva da una esigenza di equità nel riconoscimento, da parte della scuola, delle varie situazioni di funzionamento che vanno arricchite di interventi speciali, di individualizzazione e personalizzazione (Guida Erikson).

Per realizzare l’inclusione il nostro Istituto intende:

• creare un ambiente accogliente;

• sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando un coinvolgimento educativo di tutti gli attori coinvolti

• promuovere l’attiva partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento;

• centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno;

• favorire l’acquisizione di competenze collaborative;

• promuovere politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le componenti della comunità educante.

Obiettivo principale è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.

Sono destinatari dell’intervento a favore dell’inclusione scolastica tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

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Per BES si intende una macrocategoria che comprende le possibili difficoltà apprenditive ed educative degli alunni.

Per completezza di esposizione è opportuno precisare che la normativa in materia di BES non include gli alunni di cittadinanza non italiana, di recente immigrazione, in quanto sono tutelati da un’apposita normativa (C.M. n.24/2006 e linee guida del C.M. n.2/2010 e successive).

Alunni con disabilità certificati (ex

L.104/92)

 Certificazione scolastica rilasciata dall’ASP

 Per questi alunni è prevista la figura di un insegnante

specializzato

 Redazione del Piano Educativo

Individualizzato

Alunni con Disturbi specifici dell’apprendimento(D

SA ex L.170/10) (Dislessia,

Disortografia

Disgrafia, Discalculia)

 Certificazione scolastica rilasciata dall’ASP

 Non è prevista la figura dell’insegnante specializzato

 Il C.d.C. ha l’obbligo di redigere il Piano Didattico

Personalizzato

Alunni con altri Bisogni Educativi Speciali (D.M. del

27/12/12 e C. M. n.8/2013 (Disturbi non previsti nella

L.170/10, DSA in attesa di certificazione, alunni con svantaggio socio economico

e/o socio- culturale)

 Non è prevista certificazione scolastica rilasciata dall’ASP

 Non è prevista la figura dell’insegnante specializzato

 Il C.d.C. ha sua discrezione redige il Piano Didattico Personalizzato

Situazione di difficoltà transitoria

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Aspetti organizzativi e gestionali (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

PERSONALE COMPITI

DIRIGENTE SCOLASTICO

 Coordina il GLHI

 Individua criteri e procedure di utilizzo

“funzionale” delle risorse professionali presenti, privilegiando, rispetto a una logica quantitativa di distribuzione degli organici, una logica “qualitativa”, sulla base di un progetto di inclusione, condiviso con famiglie e servizi sociosanitari che recuperi l’aspetto “pedagogico” del percorso di apprendimento e l’ambito specifico di competenza della scuola

 Formazione delle classi e designazione dei docenti alle stesse in funzione dei reali bisogni dei discenti

 Partecipa ad accordi o intese con servizi sociosanitari territoriali (ASL, Servizi sociali e scolastici comunali e provinciali, enti del privato sociale e del volontariato, Prefettura), finalizzati all’integrazione dei servizi “alla persona” in ambito scolastico, con funzione preventiva e sussidiaria

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 1- POF

 Gestione del POF ossia azioni finalizzate all'elaborazione, attuazione e valutazione dello stesso

FUNZIONE STRUMENTALE AREA 2- ALUNNI

FAMIGLIE E TERRITORIO

1. Orientamento in entrata,intermedio ed uscita:

 Rilevazione di situazione di disagio o situazione di studio e proposta di modalita'/strategie didattiche/ di prevenzione / soluzione

 Elaborazione portfolio o libretto o dossier dello studente

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2. Prevenzione e recupero della dispersione scolastica:

 Monitoraggio assenze e ritardi

 Promozione ed interventi finalizzati alla prevenzione e recupero degli abbandoni,

 Gestione questionario informativo alunni 3. Accoglienza

 Gestione accoglienza

 Monitoraggio alunni stranieri e rilevazione dei loro bisogni formativi e relazionali

4. Sportello di ascolto

 Raccolta e scambio di informazioni riguardo a situaziio disagio

 Condivisioe di iniziative per affrontare le difficolta' ed assicurare a tutti gli studenti esperienze di successo formativo

5. Gestione delle attivita' extra-curriculare e gestione dei rapporti con il territorio

 Coordinamento e gestione ASL FUNZIONE

STRUMENTALE AREA 3- VALUTAZIONE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

1. Gestione del RAV ( Rapporto di Auto Valutazione)

REFERENTE GLI - BES  Rapporti con la famiglia e scuola di provenienza

 Analisi e controllo della documentazione

 Presentazione degli alunni BES alla D.S.

 Accoglienza dei docenti di sostegno

 Collaborazione con la D.S. per la’assegnazione dell’alunno all’insegnante di sostegno

 Supportare i consigli di classe

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 Incontri periodici con il gruppo di sostegno

 Rapporti con l’ASP e gli Enti territoriali

 Coordina gli incontri dei GLI Operativi per la revisione e l’aggiornamento dei PEI e ne cura i verbali

 Supporto ai docenti curriculari per situazioni problematiche al fine di avviare percorsi personalizzati

 Fornisce le indicazioni per la redazione del PDP nell’ambito dei Consigli di classe

 Riporta all’interno dei GLI le indicazioni provenienti dai Consigli di Classe.

 Attività di aggiornamento continuo

 Individuazione di materiali idonei a facilitare l’apprendimento

GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (Referenti BES e GLI)

 Elabora la proposta del Piano Annuale per l’inclusività riferito a tutti gli alunni BES

 All’inizio dell’anno scolastico propone al Collegio dei Docenti la programmazione degli obiettivi e delle attività del Piano Annuale per l’Inclusione

PERSONALE DI SEGRETERIA

 Segnalazione tempestiva al referente GLI dell’alunno BES con certificazione

 Archiviazione della documentazione e richiesta di documenti mancanti

 Aggiornare il fascicolo dell’alunno

CONSIGLIO DI CLASSE  Legge e analizza la certificazione dei BES

 Incontra la famiglia per osservazioni particolari

 Elabora i PDP e i percorsi individualizzati e personalizzati a favore degli alunni DSA, disabili e delle altre tipologie di BES

 Favorisce l’accoglienza, l’inserimento e l’inclusione degli alunni stranieri, valorizzando la lingua e la cultura del paese di origine

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COORDINATORE DI CLASSE

 Verificare all’inizio dell’A.S. con i referenti GLI e BES e personale di segreteria se nella classe affidata sono presenti alunni BES certificati.

 Rilevano i BES non certificati presenti nelle proprie classi, segnalandone la presenza ai Referenti DSA e BES

 Presiedono i Consigli di classe e coordinano l’elaborazione dei PDP e dei percorsi individualizzati e personalizzati a favore degli alunni DSA e delle altre tipologie di BES

 Informano i colleghi su eventuali evoluzioni del problema convocano le famiglie per la segnalazione di nuovi casi di BES

 Partecipano, agli incontri del GLI Operativi

 Mantengono i contatti con la famiglia SINGOLO

INSEGNANTE

 Segnalare al coordinatore di classe situazioni problematiche per rilevazione BES, fornendo una relazione sull’osservazione sistematica

 Per gli alunni con BES: svolgere l’attività didattica nel rispetto di quanto stabilito nel piano educativo, coordinando l’azione educativa con l’insegnante specializzato qualora presente in classe

FAMIGLIA  Consegnare in Segreteria la certificazione

 Richiedere l’utilizzo (o il non utilizzo) degli strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con BES

 Partecipare alla stesura del PDP del BES con il Consiglio di classe e i singoli docenti

 Utilizzare gli stessi strumenti di facilitazione in ambito domestico per supportare lo studente

 Mantenere i contatti con gli insegnanti

COLLEGIO DEI DOCENTI  A fine anno scolastico verifica i risultati del Piano annuale per l’Inclusività

(9)

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti:

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)

 minorati vista 0

 minorati udito 0

 Psicofisici 14

2. disturbi evolutivi specifici

 DSA 2

 ADHD/DOP 0

 Borderline cognitivo 0

 Altro 0

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente)

 Socio-economico 0

 Linguistico-culturale 0

 Disagio comportamentale/relazionale 0

 Altro 1

Totali 17

% su popolazione scolastica ?

N° PEI redatti dai GLHO 14

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di

certificazione sanitaria 1

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione

sanitaria 1

(10)

B. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in…

Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

Si

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti autonomia Attività individualizzate e di piccolo gruppo

No

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

No

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

NO

Funzioni strumentali / coordinamento NO

Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES)

SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni SI

Docenti tutor/mentor SI

Altro: NO

Altro: NO

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C. Coinvolgimento docenti curricolari

Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva

NO

Altro:

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI SI Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

Altri docenti

Partecipazione aL GLI NO Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni NO

Progetti didattico- educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione /

laboratori integrati NO Altro:

(12)

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in

progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività

di promozione della comunità educante

SI

Altro:

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

NO

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di

intervento sulla disabilità SI Procedure condivise di

intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali

integrati NO

Progetti integrati a livello

di singola scuola si

Rapporti con CTS / CTI SI Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali

integrati si

(13)

Progetti integrati a livello

di singola scuola SI

Progetti a livello di reti di

scuole si

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale /

italiano L2 SI

Psicologia e

psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis.

Intellettive, sensoriali…)

SI

Altro:

Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel

cambiamento inclusivo X

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti X

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi X

(14)

inclusive;

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti

all’interno della scuola X

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

X

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano

l’organizzazione delle attività educative;

X

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla

promozione di percorsi formativi inclusivi; X

Valorizzazione delle risorse esistenti X

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive

utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono

l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

(15)

PROTOCOLLO DA SEGUIRE PER ALUNNI CON BES:

 Alunni con disabilità certificati (ex L.104/92) ALUNNO IN

ENTRATA

La segreteria alunni prende in carico la documentazione e segnala al referente GLI.

Il referente GLI parla con la famiglia per individuare il percorso più idoneo da far seguire all’alunno.

Il referente GLI presenta il caso alla D.S.

Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di fatto.

Il referente GlI, in base al numero di docenti assegnati all’Istituto, propone alla D.S. la designazione dei docenti agli alunni.

La D.S. incontra i docenti per l’assegnazione dei casi.

Il referente GLI e il docente specializzato assegnato al caso controlla la documentazione.

Il docente specializzato sollecita la segreteria alunni a richiedere l’eventuale documentazione mancante.

Il docente specializzato presenta il caso al C.d.C.

Maggio

Maggio

Maggio

Luglio

Settembre

Settembre

Settembre

Settembre

ALUNNO

FREQUENTANTE

Il referente Gli, in base al numero di docenti assegnati all’Istituto, propone alla D.S. la designazione dei docenti agli alunni.

Settembre

(16)

La D.S. incontra i docenti per l’assegnazione dei casi.

Il referente GLI e il docente specializzato assegnato al caso controlla la documentazione.

Il docente specializzato presenta il caso al C.d.C.

Il C.d.C. redige la programmazione dell’alunno, tenuto conto delle osservazioni dell’insegnante specializzato.

Il referente GLI contatta l’ASP per fissare il primo GLI.

Il referente GLI contatta l’ASP per fissare il secondo GLI per redigere il PEI e l’eventuale PDF (2^ e 4^

anno).

Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di diritto.

Il referente GLI richiede alla città metropolitana eventuali servizi integrativi.

Il C.d.C. dell’alunno frequentante il quinto anno redige l’allegato al documento del 15 Maggio.

Il referente GLI, a seguito della richiesta da parte del MIUR compila e trasmette la scheda dell’organico di fatto.

Settembre

Settembre

Settembre

Novembre

Entro Febbraio

Entro Maggio

Entro Maggio

Entro Maggio

Maggio

Luglio

SEGNALAZIONE DI ALUNNO

Il coordinatore di classe, dopo attenta osservazione segnala l’alunno al referente GLI il quale

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parla con la famiglia circa l’opportunità di avviare la procedura per la valutazione presso l’ASP di appartenenza.

E ‘ opportuno precisare che per gli alunni certificati il CdC, in base alle potenzialità dell’alunno, può proporre una programmazione per obiettivi minimi,.Oppure una programmazione differenziata. In quest’ultimo caso è necessaria l’autorizzazione da parte della famiglia.

 Alunni con disabilità certificati (ex L.170/2010)

ALUNNO IN

ENTRATA

La segreteria alunni prende in carico la documentazione, per conoscenza lo segnala al referente BES e GLI.

Il Coordinatore di classe nell'ambito del controllo dei fascicoli personali degli alunni della classe assegnata, deve fare attenzione all'eventuale presenza di alunni DSA.

Il Coordinatore se lo ritiene opportuno potrà parlare del caso con il referente BES, con la famiglia e con la scuola di provenienza per avere un quadro completo sulla situazione.

Al primo C.d.C. il Coordinatore presenta il caso ai docenti curriculari.

I docenti curriculari nel corso dei primi due mesi dell'A.S.

eseguiranno delle osservazioni sistematiche al fine di redigere una relazione.

Maggio

Settembre

Settembre

Settembre

Novembre

(18)

Il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato che dovrà essere firmato dalla famiglia. Il C.d.C.

può in tale fase chiedere supporto al referente BES.

Dicembre

ALUNNO

FREQUENTANTE

Il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato che dovrà essere firmato dalla famiglia. Il C.d.C.

può in tale fase chiedere supporto al referente BES.

Dicembre

SEGNALAZIONE DI ALUNNO

Ipotesi rara nelle scuole di secondo grado

Il coordinatore di classe, dopo attenta osservazione segnala l’alunno al referente BES e GLI i quali parlano con la famiglia circa l’opportunità di avviare la procedura per la valutazione presso l’ASP (l'Aiuto Materno).

E ‘ opportuno precisare che per gli alunni DSA , a partire dall'entrata in vigore della legge del 2010,la certificazione deve essere rilasciata solo da un Ente pubblico.

 Alunni con Bisogni educativi speciali non certificati SEGNALAZIONE

SCUOLA O FAMIGLIA O ALTRA STRUTTURA.

(Prima di avviare la procedura è opportuno che l'intero C.d.C. si adoperi ad avviare un periodo di recupero mirato. Solo nel caso in cui persistano le difficoltà riscontrate si avvia la procedura).

I docenti curriculari hanno l'obbligo, sopratutto per le classi prime, di fare un'attenta e sistematica osservazione (somministrazione di un test) comprovante le difficoltà oggettive riscontrate.

Su richiesta del Coordinatore di classe, che può chiedere la partecipazione o parere ai referenti BES e GLI, si riunisce il C.d.C. straordinario per discutere del caso e le strategie da intraprendere.

Qualora si ritenga opportuno far seguire al discente un percorso

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personalizzato il Coordinatore, insieme ai referenti BES e GLI, ove lo ritenga opportuno, convoca la famiglia per discutere sulla possibilità di un percorso individualizzato, previsto per un periodo transitorio.

In caso di parere positivo da parte della famiglia, il C.d.C. redige il Piano Didattico Personalizzato (PDP) che deve essere firmato dal C.d.C., dalla famiglia e dalla D.S.

Novembre

Cosa è stato fatto

Il nostro Istituto, data la sua localizzazione , la sua storia, le peculiarità dell'utenza e la sensibilità verso le varie forme di disagio giovanile ha sempre attuato progetti volti all'inserimento e riqualificazione degli alunni più svantaggiati.

Negli anni sono state realizzati i seguenti progetti:

 Alternanza Scuola con il coinvolgimento anche di alunni diversamente abili

 Spettacolo di fine anno

 laboratorio musicale

 Giornalino d'Istituto

 Gemellaggio con scuole Straniere

 Parlamento multietnico

 Progetto sulla legalità

 Fixo

 Palermo apre le porte

 Stage e tirocini

 Valorizzazione delle eccellenze : Progetto mobilita' sociale e merito (Coordinato Scuola Superiore Sant'Anna)

 Progetto istruzione domiciliare

 Orientamento in ingresso ed in uscita

 Altri meglio specificati nel POF

Tutti i progetti hanno contribuito alla creazione di un clima sereno ma soprattutto solidale nei confronti dei più deboli, infatti negli ultimi dieci anni si registra un incremento degli alunni diversamente abili. Tale incremento è stato possibile anche

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grazie al riconoscimento tributatoci dall'ASP per la dedizione e vocazione mostrata nello svolgimento del nostro lavoro.

Progetti futuri

Al fine della creazione di un clima più inclusivo viene previsto un 'implementazione dei progetti d'Istituto con l'aggiunta di altri che si pongono come obiettivo trasversale l'abbattimento dei preconcetti nei confronti della diversità. Inoltre , allo scopo di creare una maggiore sinergia tra colleghi specializzati e non verranno messe in atto procedure mirate alla diffusione e conoscenza della normativa e delle procedure da seguire in presenza di BES.

 Progetti rivolti agli alunni

o Cineforum sulla disabilità e disagio sociale

o Coinvolgimento di esperti in materia di disabilità e disagio

 Progetti rivolti ai docenti

o Corsi di formazione da concordare su tematiche specifiche o sportello di consulenza per la gestione dei BES

o creazione di format da utilizzare in caso di BES

o creazione banca-dati di materiale utile per la gestione dei BES o aggiornamento continuo dei docenti specializzati

o catalogazione e implementazione della biblioteca BES con materiale specifico facilitato

La fattibilità di tale piano è resa possibile solo grazie ad un'azione condivisa e corresponsabile di tutto il personale interno alla scuola, le famiglie ed il territorio. Solo se si sviluppa un' efficace sinergia tra tutti gli attori coinvolti si potrà parlare di inclusione.

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