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ESTRATTO INDIPENDENZA ITALIANA LUGANO OPEBA GU STAMPATA IN FRANCESE QUANTO PRIMA ANCHE PER INTERO IN ITALIANO. dell R CHE SI PUBBLICHERÀ

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INDIPENDENZA ITALIANA

OPEBA GU’ STAMPATA

IN

FRANCESE

R

CHE

SI

PUBBLICHERÀ

QUANTO PRIMA ANCHE PER INTERO

INITALIANO

ESTRATTO

dell’

LUGANO

1853.

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(3)

ESTRATTO

DALL’ INDIPENDENZA ITALIANA

P. D. DI GKENOBLE

V

LUGANO

lSo5.

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(5)

Le rlvolnzloni

uoii

richiamano che

1baiidiii

che

le

preparano colle opere loro.

Exulibus cxal.

F^ranceseecostrettoa cercare consolazionie simpatie nella stampaitaliana, scrivodislancio perl’Italia.

La bandierache sostienelalibertà allae dirittaèlamia.

Lasituazione presenterichiede principii rettienon transa- zioni bugiarde,azioneenoncodarda rassegnazione. Io pro- clamola solidarietàfra ipopoli nelbene, l’unitàfralena- zionalitàel’eguaglianza tantofra gli individui che fra le nazioni.

uomo

tiranno,nè popolo re; la nazione sia Regina.

Scrivendo perl’Italia,io non scrivocontroil passalo; pro- clamandol’indipendenza d’ Italia, voglio'raddrizzare 1’opi- nionedella mianazione per convincerla cheunpopolo, os- sialamoltitudineche nonsiriduceall’unità,èunaconfu- sione.Sostengodelpariche se l’unità dipendedalla molti- tudine,ilpotere sancitosenza libertà èunatirannia.

L’enumerazionedei tortirecatidallaFrancia all’Italiaè purtroppo vera; e senza cercarne esempi troppo remoti, '

perchè alfatto diBrennonoi potremmoopporrela conqui- stadiGiulioCesare elalunga schiavitùincui

Roma

tennele Gallie, accenneròfattiper concretaresuipresenti bisógni.

L’influenzafatale; che l’Italiamoderna rimproveravaalla Francia,nonfu forseprecedutaduevoltedaquelladi

Roma

su tuttoil

mondo?

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^ »

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)

Ueslandonegliestremidue terminideliaStoriamoderno

,

troviamo laFranciache con LuigiNapoleone ristaurailPa- pato,d’accordocoll’Austriacrededi queU’Inipero.

Questeduefatalidate bastanoaprovare quantosiastata funesta l’azionedella Franciain Italia. La spedizionediRo-

ma

cheha rovesciato lavalorosa giovine repubblica, e le ha impedito d’essereilnucleo dell’unitàitaliana;quella spe- dizione hafatto all’Italia unaferita che sanguina tuttora, e vimantiene controlaFrancia unairritazione profonda che si inunifeslainlamentic inacerbeparole.

È

tempodiprov-

'vedere acheunasiffattairritazione nonvadatroppo in cnon iscaviunabissofrai duepaesi.

La quislioneè stalasoventeagitata fra esuli ItalianieFran- cesi, cheuna stessacausaha riuniti sulla terra straniera.

Per partemia nondifenderòlaFrancia,comelopretendono alcuni, coldirecheil popolo francese non ò responsabile affullodei delittidelsuo governo.

Non

credo cheunanazio- neabbia diritto diaccettare, soltantocol benefiziodeH’invet>- tario, i’ereditàdellasuastoria.SelaFrancia rivendica

come

proprietàsualegrandi cose compiutedallamonarchia odalla repubblica,lacreazionedei comuniedelmedioceto,lecro- ciate,l’unitànazionale elarivoluzioneche ha condottosul campo dell’applicazioneleconquistefattefinoradallospirito umano,c>ssa deve pure rassegnarsiaconfessarelecolpeche r umanitàlerinfaccia.Le nazioni, comegli individui, non sono nòinfallibilinèresponsabili.LaFrancia,nellamiacoo- vinzione, ha dunquedeitortida espiare,e principalmente verso rItalia.

Ma

questi tortisono poituttida ascriversi alla Francia,

e l’Italianon nchaessa lapartesua? .

Nel 1790 l’esercitofrancese banditoredi libertàed’iir- dipendenza mancòalla suamissione,* concludendopacisepa- rate -col papaccogli altri principi italiani, lasciando una uruii partedelpaese schiavocome innanzi.Sidisonorò ven- dendoall’Austria*Venezia, qual compenso del Belgio. La Francia faceva allora lapartedi Brenno. Ma'laFrancia fu

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esistiperfettamente liberadiagirealtrimenti?

Non

iofu,per*

chògliItalianinonerano ancorapreparatia riceverelali- bertàcome unbenefìzio.

Non

lofu, perchè invece di Iro- varli amici ealleati,dovetteda principio combattereunforte esercitopiemontese; perchè gliabitantidel centro, schiavi volontarii delpapato,insorserocostantemente controiFran- cesi;perchè i Venezianisostenneroil propriogoverno tru- cidandoiFrancesiin

modo

barbaro.Rese bensì indipendenti Bologna, MilanoclaLombardia cheavevanovoluto esserlo;

ma

dovetteabbandonarejl restoailorogoverni oalle sorti dellaguerra.Le vittoriedi Bonaparte resero in seguito la Franciaarbitra dell’Italia,equimancò nuovamenteallasua missioneperchèfupreda deliagloria diun

uomo

che fece lasuapatriaschiavadelia suaambizione.

Pur troppo èvero chela Franciaincoraggiòilmolo ita- lianodel1851;

ma

dichièlacolpa?....

Nel 1848laFranciaannunciava ancoraunavolta la libertà al mondo,e ancoraunavolta mancava alia sua missione, accettandol’ateo manifestodiLamartine,vero parto poetico del gallicoPlatone.Entrata la FrancianelleviedeU’egoismo nonsifermò più,e ripetènel1849allaPortaS.Pancrazio l’orgogliosomottodiBrenno.

IlSenato dellagiovineRo-

ma

fudispersoda unignobilepotere;

ma

nel 185! l’As- semblea francesenon trovòunCamilloche la salvasse. Fu giustizia.Peccò,epeccògravementelaFrancia.

Ma

l’Europa, e l’Italiain particolare, non peccarono essepure? La Ger- mania, invecedi compiere lasuaunità, fece alia Francia

ilvisodell’armie schiacciòl’Italia.

La SpagnaelaPo- lonianonsimossero;l’eroica Ungheria perdette un anno nell’interpretazionedella prammatica sanzione; il Piemonte ebbeilsuo>WaterlooaNovara, e Venezia dovette soccom- beredopoimiracolidellasuadifesa.

Eccolastorianostra.

Fummo

tutti egoistioinetti. La-<prepotenza e l’egoismo, l’inerzia el’inconseguenza furonoa,,vicenda causa edeffetto l’uno sull’altro,ela libertàne rimaseschiacciala in Fran- ciaeassai perdentein Italia.

Non

seppimo essere fratelli

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( « )

nella lolla,e siamoenlrambi oggischiavi inFranciaed ni Italia.

La Francia espiaoggi nellapiùprofonda umiliazioneilsuo orgoglio di tantianni;

ma

risorgerà miglioreche nonfu.

Il parlilodemocratico francese comincia a riaversi dallo stuporein cui l’aveva gettato ilcolpo del2 dicembre, ri- conosceisuoierrorie, purificatodalla sventura, siriordi- na esi prepara acombattere. Qualunqueoccasione si pre- senti, neprofitterà,s siatesicuri, Italianifratelli,chenes- sun importanteavvenimento sicompieràall’interno oall’e- stero,senza che intervenga.Vuolesser certo chesarà seguilo daglioppressi di tuttaEuropa, sepel primo dovesse scen- derenell’arena;

ma

dovunqueilmoto abbia principio, la gran battaglia nonsicombatteràsenzadilui.Primi o secon- di checiimporlaanoiFrancesi?Abbiamoperlungotempo preso l’iniziativa, eci troviamooggiaver rifatto a ritroso tutto iospaziopercorso; perchè larifiuteremo da altri, se

»ltrilaprende? Sentiamovivamenteiltortod’avere

momen-

taneamente abbandonalola causa deipopoli, elo sentiamo forseancoradi più quando pensiamoall’Italiatradita. Ogni annunziodi motoodisciagura che viend’Italia, favibrare una cordanel cuoredellaFrancia.

Roma

èilsuo più cocente rimorso,ed hopresentimento che laquestionediRoma,too- catainqualunquesiasi

modo

, faràtraboccare lasuaira.

Senel 1849la Francia assistè indifferente alla compres- sionedelleinsurrezionigermanidieeallainvasionedell’Unghe- ' ria:benchégià innoltrata nelle viedella reazione, l’atten- tatocontro

Roma

lascosse elasua indegnazione contro tanta i

ingiustizia fu, il13giugno, Il 11 per rigeneraree cambiar

|

la facciadell’Europa. !

E perchèla Franciadiede allora quel segnodivita?

|

Perchèi popolisonosolidali,perchè ilbenecomeilmale sono quasicontagiosi, perchè l’eroica resistenza di

Roma

aveva quasirisveglialalacoscienzadellaFrancia.

Parigie

Roma

! ItaliaeFrancia\

j

L’abusodelia forzaha resooggi nemici questiduegrandi.

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)

nomi; unasventuracomune, un comune dovere Itribattez- zeràfraleiii.Larisurrezioneclavittoria saràdi lutti,

ma

acondizionechetutticombatteranno.La libertà di ognuno dev’ essere conquistata consacrificiproprii;sevieneperfatto d’altri,nonè piùun bene, è un’imposizionestraniera. Se maigliItalianisenestessero ancoraindolenti ad aspettare cheuna nuova rivoluzionefrancese venissealiberarli, essi dovrebbero ancora subireleesigenzed’una nuovaconquista

,

comegiàebberoasubire quelladellaRepubblicaedcU’Iiupero.

La lezionedegliultimi COanni dovrebbe bastare a..voi e anoi. Amiamoci,fratelliItaliani! Impalmiamo le destre,e pari in dirittoeindoverecamminiamouniti alla prossima battaglia!... La vittoria dell’Italia e la risurrezione della Franciaèaquesto.patto.

Scrivendo perl’Italia, io non scrivo contro il passato;

proclamando l’indipendenza d’Italiasonoconvintodi fareil

benedella Francia « diservire quella infelice miapatria.

Ogninazionedeve avereuncentrod’unità,comeognicorpo deve avere uncuore edun’anima per sentire e peragire.

. Quando unanazionenonha più liberoilsuo focolare,liìi dirittodiprovvedereaimezzi convenientionde goderne. Dio, la naturaelaragioneglienefannouna legge.Perchèil fo- colared’unanazionepossabrillare aprofitto di tulli,biso- gna che abbia alimentonelcentrod’unpopoloaffinchèognuno possa approfittarnenell’interessedilutti.La forzadellara- gionee laforzadi'unpopolo sonolastessa cosa.Quando un popolo disconoscela suafòrza,operde la ragione, diventa la predad’una forzaqualunqueorganizzalaadispettodella

natura. . . , , ,

Per due volte

Roma

ha dominaloil

mondo

, eper due volteè ricadutasottoilgiogodellostraniero, prosliluendesi aluidopoavere abusalodellasua potenza èd obbliata la pro-

priaorigine. ,

...

Roma

dev’ essere perla,terzavoltalafiaccoladell’.universo, unendosi a Parigi suasorella dipredilezione nei progressi

della civiltà, v . < v. t.. v .-

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( »)

Lanatorahafatto tattoperl’ItaliaeiaPranct«K Gliuominisi sforzanoinvanodirapireaquestedueregina del

mondo

lasupremaziadell’ioleiligenzaeildominiodelia

terra. i.

Parigisiéfallala

Roma

moderna,

Roma

dev’ essereilfocolaredeliaGallia romana.

Quando lascinliiiaelellricaèparalizzataaParigi,lasua luce deve ricomparirea

Roma

con tuttolosplendore delia suamaestà. IlVulcano puòeglicontenerelasua lavaquando l’Etnariposa?!!

^Londrapuò regnare impunemente sullamateria collapo- tenzadella sua organizzazioneecolla formidabilesuaposi- zione mediante l’appoggiodeglielementi;

ma

nonavrà mai la potenza del geniodellacivilizzazione.Lascintilladivina delgran focolare devesemprefiammeggiare a Parigiea

Roma

a dispettodeldespotìsmo insanodell’

uomo

stolloche pretende distruggerela naturaed idonisdel creato.

Vienna,quellaprostitutagermanica,mosaico informecon>

postocolferrodifalsidiamanti senzaleganaturaledinazio- nalitàgermanica,ladi cui leva potente è a BerlinoeaFran- coforte,deve cedereil dominiodellaterrae l’impero det- rintelligenzaallasua germanica proleche fremedi sdegno.

' Pietroburgo anela l’eredità cadutadiAttila, eminacciadi tutto livellare,appoggiandosi sul fanatismode’suoi Titani,

iqualinonconoscono chelaforza deiloromuscoli edilloro numero. Iltempodeimiracolièpassatoi

Pel colosso russo l’invasione è tanto sacra rimpetloallasua barbaratiranniaquantolaresistenzarimpettoall’oppressione nelcuoredell’uomoliberodi Francia'ed’Italia.

Ma

sirisveglil’Europa! Pensi' allacadenteTurchia,tutta lapotenzadellaqualefuopera delfanatismo!

Un

principionon puòdeviaredallasualineacomenoipuò un pianetadallasuaorbita.

Pietroburgo vuol farrisorgerei profeti, e«signoreggiare saideclinanteMaometto schernendosidel cattolicismo.

Ilministi'orussoPotomkin indicòalsuo sovrano ilcaui-

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minoche condace a Goslantinopoli.1RussiIo seguitanoco- stantemente.

Il fanatismohafattoilsuo corsoin Turchia, e nongli rimane altroappannaggio chelasuperstizionesempreimpo*

lentesenza loslanciodelfatalismo.

Il cattolicismoharegnato19 secoli...

Seal tempodiTiberiouna profezia1’avesseprofetizzato a

Roma

,1’oracoloavrebbe ottenuta pocaattenzione.

Nel 1455 una profeziaannunziòallaTurchia che l’impero ottomano doveva durare quattrosecoli; non dovendo il po- polod’IsmaeleregnareaSlainboul che400 anni. La pro- feziadice«

n Cheunpopolo biondo entrerà perlaportad'oroa Co- ttantinopoli. »Egliè per questotimore che iTurchihanno chiusoquellaporta innalzandovi un muro.

Un’altraprofeziadegliSlavidice pure:

V Questa vergine gigantesca

Stava

la di cui tosta trovasi inRussia, inBoemia, inMoravia,inServiaec.ee., posaunode’ suoi piedisul Bosforo, l’altro sull’Adriatico mare,riuniscetuttiipopoliSlavi, Tzechi,Serbi, Russi,Po- lacchi,cosìcomequelliche costeggianol’Elba, il

Weser

e ilReno, inunasolanazione,edopoavere sepoltoiloro odj antichinelle ondediLete,li proclama ilpopolo più potente del mondo, formanteildecimodellapopolazione totale dei globo.

Questanazioneabita,un impero più vastodi qualunque altro.Le sue estremitàsiestendonodall’Athos a 'rerglon

,

dallaServiaaBreslau, da Costantinopoli aPietroburgo,da Ladaga ad Astrackan, daipaesedei Cosacchi aRagusa, da Kamiscliaika al Giappone. Tutto ciò ò paesecsi chiama Panslavia.

V

..'i .. . i.

Sembra cheoggi iMontenegrini spinti? alla ..rivolta dalla perfìdia-dell.’Austriaper insinuazione: dellaRussia,ladi cui influenza domiqa-il movimento,>prepart«o l’:adempimento

delledue'profezie. .

..Si.puòoggirimanereindifferente all’ingordigiadelmostro

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cheminaccia didivorare1’Europa fragliartigli dello Sla- viSmo?

Se ciòcheal presentecostituiscela forza edil progresso dellacivilizzazione, la liberta'di dir luttocdituttocon- frontare,soccombe sotto la,violenza; nonèegli a temersi chelaconcentrazioned’un potere arbitrario senza antago- nismoassorbainEuropaluttoquellocheviformalapotenza del dominiodella terra?

La concentrazione medesima del potereinFrancia, non

'puòessaperlaforzadegliavvenimenti essereilsatellitedello SlaviSmo,siaononsiasecondo i suoi interni divisamenti, edadispetto deicaltoiicismoda luipuntellato',

ma

cadente didecrepitudine?

La Franciae I’Italiapossono essedimenticarechei prin- cipalidirittidell’

uomo

sonodiprovvederealla conservazione della propriaesistenza, mediantela ulerta’?

PuòlaFrancia conquistare lasua libertà senza la ìndi- pendenzad’Italiasuaprediletta sorella maggiore nei pro- gressi della civilizzazione?

Non

ècollaprosperità materialeocollascienza, emollo

meno

ancora,collerivalitàchepuòabbattereildispotismo.

Il mostrononsi abbatte senon colferro e-coll’arte. Più unpopolo progredisce, piùèdebole,senonèdominatodal- rideadeliasuaindipemlenza,apròdella sua dignità na- zionale. Il popolo dev’ essere1’armatadelie idee nuove. I ricchid’iogni tempo nonsono che I’armata.dei Governi.

L'uno si lecluiacollasperanza,glialtrisiriunisconosem- pre perlapaura ilpopolo nonègrande che nell*entu- siasmo.Quandosiraffredda, la suaforzasisvapora; raen- trechèquella delriccocresce inpotenza medianteilcalcolo dell’egoismo chenon ammette giammaile risoluzioni prese dallo slanciodellepassionigenerose.

Lapoliticadeliatirannianonèpersolitochelariflessione d’un potereusurpatocolla violenza che soilga freddamente sulleillusionigenerose,non lavorando chea profitto del-suo orgoglioiopregiudizio!dell’umanitàche si chiama moltitu- dine,mentreessa èsempre nazionecolcuoredelpopolo.

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(

n

)

L’insano potereillimitatonon abdicamai lasua possanza quandoservealla propriaambizione individuale, la di cui seteèsempreinsaziabile quando'non ha per basela mora-

litii, lagiustizia,il benedi unpopolo.

Alcontrario,1’entusiasmo dell’

uomo

è sublime quando prende loslancio nelpopoloperfavoriregli interessi gene- rali, ravvivandone1’anima nel sacro fuocodell’amordella patria.

Non

èpiùcheunsofisma vaho'e puerile quando traggo originedalla leggedei potericostituiticoll’usurpazionee la violenza.

La logicad’un popoloche è minacciatonellasua indipen- denzaèd’interessareilsuo vicino a proteggerlo. Quando rindipendenzagiièrapita, deve intendersi col suo vicino per rivendicarlacon tuttii mezzi che sono in suo potere combattendoconlui perlacomune salvezza.

Il mostro chenon sipuòbattere di fr,pnte, deve essere strettoda ogniiato coll’artedellaguerraecoll’imboscale

,

quando nonsi può domarloin rasacampagna. Se la gloria siacquista lottandocontro il pericolo,sarebbefollìagettarsi nellagola deimostrisenza avereprimaprovvedutocoH’istinto dellaragione che deve porreinoperatutti i mezzi di riu- scitache trovansi nella natura dell’

uomo

quando ha da combattere contro i Ciclopi della specie umana. Vincendo senza pericolo,si trionfasenzagloria;

ma

tanta malìzia e rafTinata astuzia viabbisogna, quantaaudacia per abbattere la tigrechenonsi puòassalireda vicino.Lavittoria della ragionee deicoraggio è sempre il trionfo ^lla giustizia sulla iniquità.

- La politicaofficiale delpotere chetiene sempre due bi- lancie, ammettedi radoloslancio della generosità,perchè nonsaessereumanitariache conservandolasuainviolabilità.

1popoli alcontrarionon sanzionanodopoilloroslanciose nonciò che èilrisultato del ben essere dell’umanità edella gloria dellapatria.

Nell’eroismo d’un popolo havvi semprela speranza; ben

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I

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pocave n’ha nella rassegnazione, la quale mai nulla di grande producealla patria.

Se laforza nascedalladisperazionequando non ha l’af>- poggiodell’opportunità,come l’hanno provatoiS generosi cadutiaMantovail7 dicembre 1852, edirecentipatiboli in seguito della insurrezionedelC febbraioinMilano,serve nulladìmeno a provareche laLombardia non è un popolo apatista comeilToscano.

Perromperelecatenebisognaagire.Lospirito diun po- polo ècome Tacqua:bisogna agitarla per impedire che si corrompa.

li cuore delpopoloèil superbo cuored’Ajace che parh»

a Giove: ferite,eglidice,

ma

inpienogiorno,cioè inpiena libertà; perchèla libertàè perl’uomo dicuore l’ariaela luce della suaesistenza.Il icones’incatena quando dorme:

rugge quandosisente martoriato;e quando lo si atterra, lesue grida scuotono i suoi fratelli. Questoleone èil Ba- rabbamilanese... Codardoa chiinsulta quel leone!!

L’assassino diKleber èun santopressoITuncur...

Il leonelombardochemuoreesfidail carneficepuòegli e«serschernitodall’Italiano?...

10gii do una lagrimadipietà; cd è per questoBarabba cheioscrivo...

11 povero popolanoinermecheoffreil petto alcroato per redimere lasuapatriapuòessereunfanaticocomel’assassino diKleber,

ma

èsempre qualche cosa di megliodiun Ra- vaillacdiscepolodiLojola.

Il popoloLombardo èGhibellino che fremeràsempred’ira sdivendettavedendoisuoi diritti vilipesi. Egliha misurato gfà l’Italia tutta all’anima sua,, edha avuto torto di cre- dereallamagnanimità dei suoi vicini.Ecco'il suofallo.Ecco ilsuo errope..Compiangetelo!.w . ' <

Per unpopoloisuoi principalidirittisonoidiprovvedere allaconservazione dellapropria bsislenzae libertà.Quando èpronosotto lecatene,spelta alvicinodiprenderel’inizia- tivadella sualiberazione.

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L'iniziativanonè(lessa iapadróna<deliecose,'quando<

nelsensodellecosestesse?

Nei tempi estremi, ilgovernoònondidiritto

ma

difallo, inqualunqueluogo lo si afferri colvigore dell’azione pei la salutecomune. Diolascia fare,

ma

lapiù.granvirtù(lei l’

uomo

èsempreil coraggio.

Nell’epocaincui noiviviamo l’azionedelgovernodis|K>

ticoseguendo dappertutto l’azionedellaforza brutale,laleggi del popolodeveseguire in ogni parte,lalegge della circo stanzacheè la leggedellanecessità. .., .

Una idea buona puòbastare a riportareuna vittoria se gnalala. Marcellonondovetteegli lapresa,di Siracusa a<

un soldatooscuro,dicui lastorianonhaneppurconservati

il

uome?

t

,

Laverità nonsideveaitiranni,hadettoRaynal.

Lagiustiziadivina,come laNemesiantica, sostituendo li

coscienzaalle. leggiinique,non dice..essavall’uomo,che 1

giustizia

umana

.diet,tatct«i.dabiferrò st|?anleiro,,.nonè cheun empietà controlaquale

La

diriUoiiid|':insorgere '.per.rivendi caroglioltraggialidiritti?...Seilprimobisogno,dell’uomo<

èquellodipensare alla suaesistenza innanzi<tutto, il pii santo deisuoidoverinonè egli tuttoneU’amor,della patria?..

E

quandoquesta patriaèsottoil giogodellostraniero,dev egliperdersiin vane quereled’individuicomeiofannogl

scrittoriItaliani?... ii :

Quosvult pei'dereDeus, amental.

'

^ . . . . i

Quandolacausacomune’della ragione

umana

ècalpestai sotto ipiedi come lo‘èprescntemciucla Lombardiadalsa tellitestraniero che proclamail suo atroce giogoagli occl maravigliati dell’Europa apatica*,'violando im[)unemenie I

leggedelle

gemi

convaridolieidecreti- che’ordinanoI»rapim laragione<coman(i deli-umanità’JnOirideveiiessotscoelizzar!

controtuiU^scliifosa tiranìiia?lK’\ iLa»cOllero’d’un pc polosisantifica rivendicandordirittidel suovicino col ferr

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aliamano!... Sesoccombe,èvittima iliastre,benedetta da Dioecompiantadagliuomini dabbene. Setrionfa, èimmortale.

Egliètempo,oItaliani,diporreinnoncalelemeschine passioni individuali, onde trasformarvida Sibaritiin veri Spartani per la-gloriadellapatria comune; ['Indipendenza Italiana.

La mia voceumilesiaascoltata! Èla vocediunoscuro, democratico francese che crede inDio ed hafede nelleopere dell’umanitàadispettodei malvagi.

Siatedunque unavoltadegni dei vostriantenati!!...

Siateuniti nelsublime pensiero d’unapatria italiana,e nonvi perdetepiùinfatali recriminazioniperistraziarele vìsceredell’Italiaoltraggiataed insanguinatadalVandaloche

Vampirocrudele,ne succhiailsangue ripetendo conironia sulla scortadellevostrestolte querelel’empiaedesecrabile parola: Voe Viclis.

Ilcroato attentoa trarprofittodituttosorridedi feroce gioia

,perchèsabene chenon può impunementeschiacciarvi senon mercèdeivostripropriidìssidii.

Se l’Inghilterravi hadimira,è peristintodisuapro- priamercatura, ed anche per conservare il superbo mono- poliodelsuoegoisticodominio:giammaiper

amor

d' Italia.

Pensatead esisterecon voiepervoi prima di tutto!....

Se qualchevoltaabbisognano parecchie generazioni per pas- saredauna formadigoverno ad un’altra forma, comepo^

tetevoiconquistarelavostraIndìperuienza senzaunione?!....

Che importa cheilPiemontesiacostituito ed in arme, se rItaliaèschiava?!....Perl’Italia ['Indipendenza ètutto.

Il Piemontesenza l’Indipendenza dell’Italia èal despo- tismo straniero quello chelaSavoia oilBelgio è perlaFran- cia;nonècheun piccolonodo semprefacilea sciogliere col- lasciabolaaprofittodellatirannia.

Nessunopiudi,

me

<ammira questo governo paterno del Piemontechemi sembra unafamigliarettadaunPadre con due Cameresotto il patriarcaleregime costituzionale;

ma

il Piemontepuòessocedersi dinanzia treaquile scortate da

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ordebarbaree disciplinate in spietati satelliti deidespotismo?...

Lapatria italianaèVItalia

Lanaturanon èessa lacoscienza, non è laleggedelle leggi?....

La ragioneelapatria nonsonoforseiduedonidella di<

vioilà? 11barbaropuòegli acapriccio suo inghiottir tutto a profittodelia suabrutalità?

Si,essolo può,elo potràsempre, se l’Italiano contit imaafarestoltamentecomequelliatleti che,colpitiinuna

|)ar(e, viportano la

mano;

sempreoccupatidaicolpi rice- vutinon sanno percuotere con vigore, con risoluzione e con astuzia iloro avversari.

La leggedi unoStatoè laleggedellanatura.

Gli StatiUnitisono potenti perla lorounione.

Epperòessianelano d’impossessarsi ancora diCuba,men- tre laperfida Albionebrama unpretestoperfare delia Si- ciliaunaltro emporiosuocomelofece diMalta.

Lemi- rediLuigi Napoleonesonopalesi. Egli non può governare impunemente un immensopopolo col solo arnitriodel suo volere senzadargliqualche pascolodigloria.

L’insultorecentefattoal Canton Ticino dal governo au- striacoetantebarbare persecuzioni fanno inorridire giù la civileEuropain pieno secoloXIX. LaSvizzeranonècodar- da;essa non puòdimenticareiisuo motto: per tutti etuttiperuno.

Lestragi e lerapine abbiette cheiimalvagiocroato con- verteindecretidegni dellevendettedelgiti» pubblico, vi- gentenellecortid’Àttilaod’Alboìno, sono tante ingiurie chegii uomini punirannoquando la.vendetta di Dio sarà stancadelsangue chegrondadaiporidell’umanitàtrucidata coir iniquo sorriso legale dell’empio straniero spogliatore delievittimeche non hannoaltracolpa.chediavereamala

lapatriacol focosocuore d’antichiRomani.

L’oratremendaèvicina L*artedipredire con certezza non èun vanoprestigioin

me

>èl’artediragionare colla logicafilosofiaisloricadeli’umanità.C^ni governo ches’al?

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lontanadalsacro principiodellanaturapuòesserelegale; egli sarà sempremaledetto daDio;edil suo scopo iniquo avrà fine collasua vergogno.

L’empietàei’iniquitàpossono esse dominare sempre impunemente?Il popolo disprezzalo ed av- vilitocolle infamiedeldespoti nonpuòpiù contentarsidelle semplici protestedei suoigovernanti.Innanzi alla forzapre- potentec brutale vaimegliounacolonnade’suoiprodi ehe lavana enumerazionedi unaverità fatale.

PoveraItalia! InfeliceItalia! Italiasublime, cheinmezzo aquesta accozzaglia d’invasioni c'd’invasori, diconquistes diconquistatori,d’oppressioni)ed’oppressori,ha peròtro^

vato il mezzo, quando sièchiomata 'Venezia oGenova,Pisa o Firenze, Medici o Leone

X,

Raffaele

«

Michelangelo, Pe- trarca0Boccaccio,il Dogeo il Papa, ColombooGalileo, d’aprir strada al mondo, d’inondarlodicapi d’opera edi civilizzazione,dimaravigliarlo, d’incantarlo,diforzarloaU r ammirazione,d’aggrandirlodal> latodel cieloedallatodella terra, diconquistarglinuovi continenti, scienzee filosofieno- velle; inunaparola, d’arricchirlosempre,operajainfatica- bile delle arti, 'dellapoesia edelprogresso!

PoveraItalia!’terradegli Dei divoratadaibarbari

,piùdi

millebattagliesi sono combattutesul tuo suolo,enon una di queste battaglie,nonuno diquesti combattimenti tiha datociò.che li manca,l’Indipendenza!

11 tuomartirologiosaràeglieterno,comeiltuo genio? Sa- rai tusempredivorata nelle*lueviscere'dallo straniero ciu non liporta che laguerra, il ferro,liifuocoed>ipatìboli per istrangolareituoi.figli?!Dovraitu'sempre* dareil.tuo fuoco diPrometeo alPuniversoper riceveraclecatene?L’ iniquità saràessa il sempiterno prezzoideifuocosaoroche.iltuobel cielo fabrillarenelletuevene?!!... Letue libertà,iltuo slancio,iltuogenio,latua vitasarannosempregaroitate im- punemente in disprezzo delia,verità,ea •profitto ideila ti-

rannia?!! J . .

- ' . r*

No

! il delitto dìlesa'udnanità,

P

assassiniodiJesa naziooe odj inisfalUdeiperversicorrottiche fannodeipopoli da pro-

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( 17 )

fanazìoacdelialoro cinpieiànon potranno rimanerepiù iun<

ganicntcimpuniti.

Larivoluzione,comeSaturno

,potrà essasempredivorare successivamente edimpunemente tuttiisuoifigli?!! ^ ->

No

!.i... L’eccessodel maleporterà ilbene!

Laveritàsaràlaluce pertutti. L’uguaglianza.sarà 1’ap- panaggiodell’

uomo

sociale; percliè1’

uomo

nondeve essere punto misuratodallastaturaedallafortuna,dalla forza, dallo spirito,dall’ attività,dall’ industria, dallavoro;

ma

dai di- ritti sacri d’agireedipensare per lasua propria dignità

,

uniformandosiallaleggeconsentilaesanzionatadall’opinione sorta dallavolontà d’unpopolo liberoed illuminato chefa udirela suavocenella pienezzadel suodirittoc della sua indipendenza,liberada ogni influenzaestera,da ogni pri- vilegiodi castaodidinastia.

Un

popolo senza indipendenzanon puòavergiustizia;per- chè laforza brutale,1’ignoranza, la licenzaoildispotismo nonsono chedelitti contro l’umanità chefalsificano la bi-

lancia. «

...

11dispotismo 'paternocessi difarcausacomunecoldispo- tismodei grandi!Lagrande famigliadell’umanitàabbia dap- pertutto uncentrochesiail focolare dellesueaspirazioni!

La naturasialaguidadiciascun popolo!

Roma

siail gran

cnoredell’ Italia!> ^

Ser Europadel 1848 fu l’ideale dell’Indi|)cndenzn dei popoli,il lampocla folgoreche scoppiaronoallora in Italia, nonfurono diquei miragi dell’anima che ingannano me- diante seducenti prospettiveleimmaginazioni àvidedel bene, echesiconvertonoin aviditàesete quando vi si avvicina.

La rivoluzione del1848inItalia non è che il sentimeiìlo della rivoluzionefrancesedell’89,dicuisivorrebberosolTo- careigenerosi istinti.InFranciasicercainvanodifermarne

il corso maestoso,

come

sefossedatoall'

uomo

d’andò re im- punemente controla corrented’unfiume che da tutteparti

straripa. . , u , «i> ii..;

- Se turivoluzione èparalizzata in Francia,'non devoèssa

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C.<8)

traboccareinItalia?! Possono lenubiplàlungamente impe- direairaggidelsoledidardeggiare su questa terra dipro- digi?!Può la menzogna aver più lungamente la potenza dellaverità?! Laragionesuprema dei popoli può essa in- chinarsi davantilavolontà individuale?L’opinionedel

mondo

nonèessa lasolaRegina chedebbed’ora innanzidominare

r

universo?

Iohotracciate lemieidee, edhofede nell’indipendenza deirItalia.Spero cheil miopiccololavoro saràilprecursore dellalibertàdeipopoli.

Non

èeglitempochele massesiscateninoper insegnare ai tiranniche nonpossono più usurpareimpunementeil di- rittosacrodeipopoli praticandolapoliticasullarovinadella libertàeh’ essi schiaccianoa proCltodelloroorgoglio?!

Un

popolo dell’antichità costruiva le sue

mura

tenendo inuna

mano

lacazzuolaenell'altra laspadachedovevadi- fenderle.

L’ Italia,chetuttopossedè per sua naturae pelsuo genio, può essarimanere sepoltane’ suoimusei inforza della scia- bola del barbaro?Scuotail giogoche1’opprime!Sisollevi conunnobile slancio! Lasua indipendenza sarà tanto più bella perchè natafra le tempeste della libertà conquistata colsuo coraggio!

VIA LO STRANIERO!

siail grido che,comenel48, vi ricongiunga. Italianifratelli,nel 55,enonnemandiate più altrofinché essononsiaunarealtàecheilvotodi dodici

'

secolisiaunfattopienamente compiuto!!!

Italiani, non lasciate più lungamente avvilire invoi il

sangue augustodei vincitoridelmondo!

Ascoltatelavoced’un umile.figliodiBrennoche arde di camminare ne' vostri ranghialla conquistadelle libertà del- r umanità, affinchè la sua patria schiava possa esserein brevelasorella di predilezionedelia vostra nazionalità!!

Meviamotutti unitiallaconquista deidiritti dell’

uomo

in

nome

diDio, a profittodella poveraumanità!

La mia penna,interprete fedeledelmiopensiero,ha se-

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V\

(<9)

guUo

lo slaneio(Ipiranimamia.Ha gettatola ina scintilla sul miocamm?l^.\

10 mi fermo! sperandod’avereabbozzato in fretta tutto ciò chepuòinteressaredipiù TIndipendenzadell’ Italiache ioaspettocome 1’èra novellache deve frappocobrillarein favore dell’umanità. Se non homostrato unapenna lette- raria0poetica,almenoholaconvinzione,chenessuno potrà biasimare la miaintenzione, senza farsi il campione del dispotismo.

La miacoscienza mi dicecheil poteredelia società sui*

Tìndividuo non può giammailegittimamente mettersiincon- traddizionecolia funzione assegnata all’

uomo

dalia volontà diDio. Sostengo chela causafinale della societàèd'’ajutare r

uomo

a raggiungerelo scopoche Diogli ha segnato im- molandosi sopraunpatibolo per dargliI’esempiodellafra- tellanza. Io sono convintoche quest’ obbligo che porta seco quellod’ubbidirealleleggiimperiosedelianecessità, faccia pure nascerelasolidarietàumana.

L’interesse può dominareI'

uomo

,

ma

ìsuoi doveri che gli vengonoda Dio, possono essere annullalidaiCesari?

Sipuòforsecontrariare impunemente,invista d’un in- teresseprivato, ilperfezionamentodell’

uomo?

Laproclama- zionedeldispotismo individualeè essa altracosa che Tateismo?

L’ idea diDiononèessa laconseguenza della dignità del- 1'

uomo

? L’impiego brutale dell’

uomo

sull’

uomo

nonè la più iniquadelleimmoralità?

E

come! l’ipocrisia, la forza brutale,l’iniquitàpotrannoesse impunementeproclamarecoi loroatti r apologia dell’esecrabile nottedi S.Bartolomeo? 11 carattere essenzialeefondamentale dellaSocietàpuòri- siedere aldifuori dellasolidarietà?

L’

uomo

nonèeglinato perlapatria eperlasocietà?

La dritta ragionepuòessa volere altra ieg^ all’infuori diquella che spingeal beneesvia dalmale?

Ioconvengocheintempo ordinariola*modestia, la ras- segnazione, la pazienzacl’abnegazione possono esserebelle virtùevangeliche;

ma

io credodelpari chenon visialegge contro il diritto.

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r

(«0 )

!

Gitegii'aristarchideliaDiplomazia disputiuosoiiar„soelta delleparolepercoprireinagnificanientclayu<^zzadelieloro intenzioni,nonèquestochela'conseguetnza delialoro ipo- crisia, laleggeobbligata del tristoche vuolcomparired’es- serevirtuosopermezzo dellamenzogna,per proteggere la sua inviolabilitàavantaggiodelsuo orgoglio, a detrimento dell’umanità.

Ma

nonposso credereall’infallibilità dei Gè-, suiti addobbatid’ermellinoocoperticol mantellodei sacri collegi.Ogniuomo,cheharettosenso,sacheilveronon ha bisogno. d’essere imposto, perchè bastaprodurloinpieno giorno.

DiteciòalSignor Ambasciatore Hii de Bulenval,e vi risponderàconuna parolatronca ridendoviinvoltoo sprez- zandovicomeessofecenelmesedi maggio 1832 in piena LegazioneaTorino.

Si direbbe che questiSignori della Diplomazia apparten- gano all’essenza infallibiledeldirittodivino.Essi si arro- ganoiprivilegiper essereimpunementeinsolenti,coprendosi dell’inviolabilità delianazioneche rappresentano.

Misiapermesso,didomandarloro, seunonesto negoziante cheha passati treni’annidelia suavita modesta in un’al- titudinelaboriosa perfar onore alla sua parola, porgendo un paneonorevoleallasua famiglia, nonètantomeritorio pressolasocietàquantounDiplomatico imperialedi frescadata?

La Diplomazia ingeneraleha dessa provaloa

Roma

, a 3Iilano, aVenezia,aNapoli,aTorino, aFirenze cdap- pertuttod’essereconsacrala agl’ interessi o all’onore della nazione che rappresenta?

Un

oscurointrigante diBurocrazia potràegliusurparesem- preimpunementeleragioni dell’equità?

L’onesi’

uomo

semplice erettosaràsemprelapredadique- sti piccoliSejani chepullulanodappertutto?

Ilrettosenso dei popolodovràsempreinchinarsi davanti l’orgoglio degliintrusid'ungiorno?

L’umanitàsaràsempre usufrulluata dall’intrigo ? Inuna parola,sarà sempresolFocala la-liberlàper oppri- mere il |)opoloaprofittodelle sanguisughechelodivorano?

(23)

( 21 )

QuandoLeonida con trecento prodi conabatleva da eroe una armata disatelliti,eglisapevache doveva vincereomorire;

ma

non ignorava che avevadietro di sèlapatria elaposterità.

Perme,io sono solosullabreccia per combatterela tiran- nia;

ma

la miacoscienza m’inspiracla ragione mi dice cke dietroa

me

vi sonotutti gliuominidicuore, e davanti a

me

Dio chenonini abbandonerà giammai.

Obbligalo dadueunnidiviverelontanodaliamiafamìglia, e costrettodìsoffocarenelmiocuore la tenerezsm pe’miei Agli ed’amoreperunagiovine sposa,non hoavntola forza

di vivercinella rassegnazione,se non colla speranzad’un giorno migliore. Oggilamia coscienzaè piùfortedellamia affezione;perché essami dà il coraggiod’una nobileambi- zioneche innalza lamiaanimaallasublimitàdellasperanza.

Oh

si! iosento<cheilmioslancioèsublime perchèbrilla aprofittodell’umanità!!

Quando unaideaeil sangued’un

uomo

oscuro possine farscintillarelaluce:chesiproduca quest’idea! Essa potrà fare un martire;

ma

questo martire sarà la redenzione novelladelgenereumano.

Quando unaideapuòrialzaregli imperi,dareunapatria all’Italia esalvarelasocietà daliaperfidia degliuomini che pretendononelsecolodecimonono farlaschiavadel lorofolle orgoglioabbeverandola d’iniquità, sarebbe vii cosa sepellire nella coscienza questo lampochepuòfulminarli.

L’uomodicuorenondcv’eglidimenticarese stessoquando èil precursore dell’Indipendenza delle nazioni? Dev’egli temereilpericolo,quandocombattelatiranniaa profitto della razza

umana?

Le lagrime sonoascoltatedaldispotismo?

Laragione ela filosofiapossono vincere il delitto?...Sì!

lo ripeto: nonv’ha chel’intrepidezzadell’animo edilfuoco sacroches’infiamma,alsegnaledella patria in pericolo che possanovendicare idelitti di lesa umanità!

Non

v’ èchela spada che possafarimpallidirel’iniquitàdavantil’onnipotenza della ragionearmata'di tutteleforzedel popoloper piom- bareiperversinelnullae far hrillarelamaestàdella libertà!...

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(22)

Nessunsenlimealo può prevalere sulla coscienza d’una virileintenzione.

Il redelPiemontes’eleviall’altezzadelsuo destino! Sia ilCamillomodernodiquesta beilaItaliache gemeda tanti secoli sottoilpesodellesue catene! Egli hauominiprodi;

avrà dietrodisèl’Umanitàintera.La gloriasaràilsuoiiw- mortale appanaggio, sesacoronarsi lafrontedelpiù bello alloro, proclamando adaltavocel’Indipendenzadell’ Italia.

Egli èprode,egli è soldatogeneroso; può forse esitare nell’istantesupremocheagita lenazioni costernate?!Sfidi la rabbiadeldispotismo!Possono tre aquile divorarel^rmata?- Idestini delienazioni possono esserelapredadi tneuomini?

Imostridellatiranniapossonoinghiottireilgenereumano?

Sehannosatellitidisciplinati, sarà in loro potere d’anni- chilirequest’armatadibraviPiemontesiche dietroasèha ventiquattromilionidianimeche formanola crociata sacra dell’Indipendenza Italiana?Tre Imperatoripossonoimpuae- raeutecollegarsi nel1855perfermareidestini dellenazioni?

L’ egoistaAlbione potrà ancora tradir tuttoa prò del suo mercantelismo?

Timeo Danaosetdonaferentes.

Italianiemigrati, sevoicontate,per conquistarelavostra indipendenza, sulla parolaesullaspadad’un nuovoCesare,' aspettateviil piu crudele disinganno!....

Credeteinvoi, enonispcrate la libertà vostra che da voistessiedallaFranciarestituitaal suo slancio repubbli- cano! Voisietevalorosi:nonsiateciechi:fostetroppo lun- gamentecreduli!...

II Papato a

Roma

elanazionalità italianasonodue fatti inconciliabili. La residenza del Papain

Roma

opprime il

suolo d’Italiad’unaservitùperpetua a favoredello straniero.

Roma

èlacosadelbarbaro,chesostieneil suo dispotismo coltivandoil terrenoabbiettodelcattolicismo.

Non

sitratta solamentediliberarl’Itaiia,

ma

sibbenedi farciòche nonèesistilo mai un giorno solo; creare una

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Italia.Ecco Hproblema.Perrisolverlo, duecondizioni sono dapprima necessarie:abolireildominiotemporale e cacciare 10straniero.Questiduefattisonosolidalil’uno dell’altro, ed è insensata cosa losperarecheilsecondosicompiamai senonsidecidediacconsentirealprimo;perchèlaragione rifiutadi concepirecomel’Italiapossa liberarsi dallo stra- nieromantenendoa

Roma

perSovranoil Papa, vale adire l’eterno straniero, che,seèqualche cosa, è la negazione stessa dell’ideadi patria.

Voivoleteguarireunferitoinpericolodimorte, nongli lasciatealmenoquesto ferro sacronellapiaga.Quando l’ora dell’insurrezione sarà suonata, rammentatevi,Italiani,icon- siglidellavostraStoria;essisonoscrittisullefunebripagine a caratteridisangue.

Non

sonogiàpiùditrecento anniche

11vostro Macchiaveliiviesortaaliberarel’Italiadaibarbari e relegareilPapatofuori dellevostreterre ?Tuttelevostre calamità non provengonoessedall’Imperodelia Chiesa? Il Papatoa

Roma

ela nazionalità italiana nonsonoessi due

fattiinconciliabili? L’Italiaha abbastanzadi gloria:ètempo che riprendaloscettrodell’onorerivendicando lasua indi- pendenzacolferroalla

mano

efraternizzandocoigallorige- neratoal sublimeecodella libertàdelie nazioni.

Seil gallogenerose è condannato araspare lungi dalla sua patria,pernonesseredivorato dailupicervierichela degradano,prenda ilsuo volo versoilCampidoglio per dare

ilsegnaleaiBrennimoderniallavocedeigenerosiCamilli...

Se ilsoldato Francese fuBrenno spietatonel 1849; sia Camillo generoso quandoil gallofaràudire lasuavocesul Campidoglio per vendicarel’oltraggio di cui fu istrumento.

No,Italianiemigrati,nonècoll’oroemolto

meno

collepre- ghiereche

Roma

puòricomprarelasualibertà,

ma

col ferro alla mano,a fiancodelfiero galloravvivato da un nobile slancioallegridadellapatria in allarme; Dio coronerà i vostrisforziel’universointierofunzionerà lavostragloria, seellasa fondarsisull’indipendenza della vostranazione!...

IcontadiniLombardisono prodi Ghibellini che preparano

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nuovefolgori: iToscanifremono sotto il giogo iniquo del Croalo;ilfieroCalabrese e l’indomabileSicilianonon aspet- tano cheil segnaleda Genova oda Torino per vendicare r ignominiadicinqueanuiditradimento,dionta,disangue

cd’empietà.All’armi!... -

1Lazzaroni eiPapistisaranno impotenti. L'ignoranzac ilfanatismosaranno vinti.

Labarraschifosadel dispotismo stranierodarà luogo al nobileslancio dell’entusiasmo dei popoli.La falange sacra deiBrenni edeiCamillisaràinvincibile, efaràscomparire qucH’orda pestifera dicastaempia, per vendicare l’umaniià schiacciandoiperversi,che l’hannocosi lungamenteoltrag- giatacolgiogo più vergognosoepiù degradante. All’armi!...

Egli ètempo che i popoli si sveglinoe chele nazioni credanoalla rivoluzione enonai Cesari usciti daifianchi insanguinalid’una. Repubblicatradita inpienosc'colo

XIX

a

profittod’una dinastiachepretendedi governare nelle te- nebre con satellitiignorantiecorrotti.

Un

brulottoPiemontesesiaillampoche precedalafolgore!

li coraggio non òegli la primadelle eloquenze?

Ho

dello lamia parola. Il miosaccoè preparalo.Migloriod’essere semplice soldatodelia libertà.

.

* '1

^ Audacesfortunajttval!

A

tutti i miei lettorisaluteefratellanza. ' ^

'Marzo, 1853.

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' P...’.

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(liGrenoble,

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INDICE DELLE MATERIE

fMEOJ.’OPERA COMPLETA

L’ INDIPETiDENZA ITALIANA

5ivis pacpmpara bclium.

All'

Armala

Francese.

La

politicaedibisogni dellacivilizzazione.

La

Collera.

L’Anarchia.

Genova

elaragion deifedii.

V

IlaliaelaFrancia.

L* onordell’Austria e l’onordell’ Italia.

Un

glorioso ricordo inonordelbelsesso.

Le

rivoluzioninon richiamanocheibanditi chele-pre paranocolleopere loro

Exulibas exul.

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