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Progetto AHEAD Against Homophobia. European local Administration Devices. Contro l’Omofobia. Strumenti delle Amministrazioni Pubbliche locali dell'Unione Europea.

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(1)

Progetto AHEAD

Against Homophobia.

European local Administration Devices.

Contro l’Omofobia.

Strumenti delle Amministrazioni Pubbliche locali

dell'Unione Europea.

(2)

Kit formativo per il personale

del Centro per le Relazioni e le Famiglie

a cura di Luca Pietrantoni

Documento elaborato con la collaborazione del Servizio LGBT del Comune di Torino

(3)

Presentazione

(4)

Regole d’aula

Sentirsi liberi/e di raccontare esperienze personali

Mantenere la riservatezza quando si parla di altri/e (no nomi)

Mantenere la riservatezza rispetto a tutto ciò che emerge, in specie se personale, durante il corso

È normale avere idee o opinioni diverse

Rispettare punti di vista altrui (e sospensione del giudizio)

Tener presente i limiti di tempo

“Parcheggio” degli argomenti “in sospeso”

Parlare uno/a alla volta

Silenziatori ai cellulari

Pause e orari

(5)

Articolazione dei moduli

Modulo I: Omofobia e transfobia

Modulo II: La formazione dell’identità sessuale

Modulo III: L’esperienza delle coppie e delle famiglie

Modulo IV: Le buone pratiche professionali

(6)

Presentazione

Nome e cognome

Di cosa vi occupate?

Cosa vi aspettate di apprendere da questo corso?

(7)

Risultati analisi dei bisogni

Necessità di conoscere i temi dell’orientamento sessuale e identità di genere in modo più approfondito

Acquisire informazioni sulle molteplici forme di relazioni affettive familiari

Acquisire competenze per orientare i cittadini sulle tematiche LGBT, offrire una buona accoglienza

Acquisire competenze di tipo relazionale sui temi quali inclusione e discriminazione

Perfezionare le abilità nelle consulenze con utenza omosessuale con o senza figli

Incrementare le conoscenza su omosessualità e transessualità, su analogie e specificità dell’utenza LGBT

Implementare le competenze relazionali con utenza LGBT e loro familiari e favorire atteggiamento di collaborazione e rispetto

(8)

OMOFOBIA E TRANSFOBIA

Modulo I

(9)

Contenuti del modulo I Omofobia e transfobia

Stereotipi, pregiudizi, discriminazioni

Omofobia, transfobia

Rappresentazioni sociali

Riduzione dell’omofobia

(10)

Esercitazione

Che cosa sono e in che cosa differiscono stereotipi, pregiudizi e discriminazioni?

(11)

Stereotipo sociale

immagine semplificata di una categoria di persone condivisa socialmente

Pregiudizio

giudizio o opinione a priori, in genere con connotazione negativa, verso gruppi sociali

Discriminazione

trattamento sfavorevole o iniquo di un persona sulla base della sua appartenenza ad un particolare gruppo

(12)

Le persone sviluppano convinzioni e aspettative a proposito delle caratteristiche “tipiche” di un certo gruppo sociale

Ci accorgiamo della loro esistenza quando riguardano il nostro gruppo di appartenenza e hanno valenza negativa

Gli stereotipi

(13)

Esercitazione

Quali sono gli stereotipi e/o i pregiudizi di cui sono

vittime gli/le operatori/rici del Centro per le Relazioni e le Famiglie (educatori, psicologi,…)?

(14)

Gli stereotipi

Gli stereotipi hanno un fondo di verità?

Sono accurati?

POSITIVI E ACCURATI

POSITIVI E INACCURATI

NEGATIVI E ACCURATI

NEGATIVI E

INACCURATI

(15)

Poco Più Meno Più

Donne Uomini Donne Uomini

STEREOTIPO

Gli uomini sono più aggressivi delle donne?

Le donne sono più emotive degli uomini?

Gli uomini gay sono mediamente più effeminati degli uomini eterosessuali?

Le donne lesbiche sono mediamente più mascoline delle donne eterosessuali?

REALTÀ

(16)

Ritenere di non avere pregiudizi è il più comune dei pregiudizi

Nicolas Gomez Davila

(17)

La persistenza di stereotipi e pregiudizi

Si tende a osservare selettivamente quelle

caratteristiche che confermano lo stereotipo che si ha

“Profezia che si autoadempie”: le aspettative sugli altri portano indirettamente l’altro ad agire in modo coerente con le nostre aspettative

(18)

L'ignoranza è meno lontana dalla verità del pregiudizio

Denis Diderot

(19)

Omofobia

Avversione verso ciò che concerne l’omosessualità

Avversione verso ciò che concerne la transessualità

Transfobia

(20)

Omofobia e transfobia:

dall'implicito all'esplicito

Assunzione di eterosessualità/naturalità separazione M/F

Silenzio

Negazione (fenomeno e/o discriminazione)

“Tolleranza”

Discriminazione attiva verbale e “agita”

Insulto

Aggressione

Omicidio

(21)

Eteronormatività ed eterosessismo

Presuppone che l’eterosessualità sia l’unica forma di sessualità “normale” ed accettata in una data società

Può manifestarsi a livello strutturale, istituzionale, sociale e individuale

Costringe le persone lesbiche, gay o bisessuali a

“dichiararsi” ripetutamente e a definire la propria immagine e il proprio orientamento sessuale

È individuabile anche nell’ordinamento giuridico (legge Mancino sui crimini d'odio, articolo 3

Costituzione, aggiornamento legge 164/82, mancato riconoscimento unioni, adozioni)

(22)

Esercitazione

Identikit L

G

B

T

(23)

Si dice che…

Si dice che le persone lesbiche…mascoline, nervose, inaffidabili, false, frustrate, hanno bisogno di essere salvate, litigiose, hanno paura degli uomini

Si dice che le persone gay….sensibili, precisi, creativi, pedofili, sessualmente promiscui, effeminati, vanitosi, fragili, infedeli, tristi, sbagliati, frivoli

Si dice che le persone bisessuali…promiscue, confuse, sessualmente compulsive, indecise, opportuniste, omosessuali repressi/e

Si dice che le persone transessuali….esagerate, pervertite, prostitute, errore di natura, malate di AIDS, uomini che diventano donne, malate di mente

(24)

La rappresentazione sociale dell’omosessualità

L’omosessualità come devianza, patologia, disabilità

L’omosessualità come innaturale e anormale

L’omosessualità come frutto di esperienze negative, sofferenza

L’omosessualità come peccaminosa/disordine morale

L’omosessualità come fatto privato vs. ostentazione

L’omosessualità come promiscua, molesta e predatoria, solo sessuale

L’omosessualità come “non vero amore”, antitesi di famiglia e di coppia

(25)

La rappresentazione sociale della transessualità

Transessualità come devianza, patologia, disabilità

Transessualità come innaturale e anormale

Transessualità come frutto di esperienze negative, sofferenza

Transessualità come peccaminosa/disordine morale

Transessualità come prostituzione

Transessualità come incapacità di essere uomo/donna

(26)

Esercitazione

Transessualità = prostituzione

Stereotipo negativo che associa un gruppo di persone a oggetti di commercializzazione sessuale

Quali spiegazioni?

Quale è il problema di questo binomio?

Dire che «Tizio è stato sorpreso con un transessuale»

che implicazioni ha?

Video «Pregiudizi sulle persone transessuali» di Andrea Pellizzari

(27)

Esercitazione

Il modo in cui si parla di...

Non tanto paura ma avversione-attacco

Non tanto paura ma disgusto

Disagio e imbarazzo

Evitamento di parole

(“loro”, “uno di quelli”, “è anche lei così”, “è diverso”)

(28)

L’omofobia e la transfobia possono avere vari significati

Quali strategie di contrasto, in base alle funzioni che hanno l’omofobia o la transfobia?

Espessione di status e norme

Popolarità, prestigio nel gruppo

Espessione di credenze

Definiscono sistemi di credenze, ideologie, appartenenze

Funzione

“egodifensiva”

Riflettono disagio personale su

atipicità di genere

(29)

Esercitazione

Quali parole conosciamo o abbiamo sentito per nominare le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali?

(30)

RECION CULATTONE

CULANO

BUSONE

ARRUSO – PUPPU BUO –

BUCAIOLO

CAGHINU RICCHIONE

CHECCA RICCHIO' BULICCIO

OREGIA

Linguaggio omofobico

FINOCCHIO

FROCIO

CHECCA

ORECCHIONE

PIGLIAINCULO

ROTTINCULO

INVERTITO

PERVERTITO

CONTRONATURA

EFFEMINATO

DEVIATO

ANORMALE

UNO CHE PENDE

PEDERASTA

SODOMITA

DELL'ALTRA SPONDA

gesto con l’orecchio

(31)

Esercitazione

Pensate alle volte che nel vostro contesto lavorativo o ricreativo avete sentito espressioni del tipo:

“Non mi avrai mica preso per finocchio!” “Non fare il finocchio” o simili

“Non sarai forse diventata lesbica!” “Non fare la lesbica!” o simili

Quali comportamenti o contesti hanno scatenato tali frasi?

(32)

“Non fare il finocchio” “Non fare la lesbica”

Quando uno…

Non esibisce le sue conquiste sessuali

Si fa fregare

Fa apprezzamenti fisici su un uomo

Si veste di rosa o con abbigliamento ricercato

Non segue la maggioranza

Si rimangia le parole

Si dedica ad attività quali aerobica, canto,

Non ha una relazione o non si pronuncia a riguardo

Guarda film LGBT

Quando si litiga

Ha contatto fisico (anche accidentale) con altro maschio o una relazione più emotiva o intima

Difende i diritti delle persone gay

Non prende le difese degli uomini

Quando una…

“Ha le palle”

Non è civettuola

Ha una amica speciale

Gioca a calcio

Porta i capelli corti

Non si trucca, è interessata ai motori

Guarda film LGBT

Non ha una relazione o non si pronuncia a riguardo

Non apprezza uomini famosi

Non trae appagamento sessuale

Difende i diritti delle donne

(33)

Esercitazione

Quanto è accettato nel tuo ambiente di lavoro fare battute sulle persone omosessuali e transessuali?

Come vi sentite voi rispetto a queste battute?

Come reagite?

Cosa scoraggia le persone a essere omofobiche e transfobiche?

(34)

Obiettivi del modulo I Omofobia e transfobia

Riflettere sui pregiudizi e gli stereotipi

Acquisire informazioni su omofobia e transfobia e sulle loro manifestazioni nella società attuale

(35)

LA FORMAZIONE

DELL'IDENTITÀ SESSUALE

Modulo II

(36)

Contenuti del modulo II

La formazione dell’identità sessuale

Le componenti dell’identità sessuale

Il sesso biologico e l’intersessualità

La formazione dell’identità di genere

Transessualismo e transgenderismo

Orientamento sessuale

(37)

Le componenti dell'identità sessuale

(38)

Sesso e genere

 Sesso: termine usato nel campo della biologia e della medicina per definire le persone come

maschio/femmina utilizzando criteri di categorizzazione fondati su dati biologico-naturali (cromosomi e

conformazione genitale)

 Genere: termine usato per indicare, relativamente alla definizione del maschile/femminile, un processo di

costruzione sociale per cui ogni cultura definisce gli attributi che ritiene appropriati per maschi e femmine.

(39)

Il sesso biologico

Sesso genetico o cromosomico

Sesso gonadico

Sesso endocrino

Sesso fenotipico

Differenziazione sessuale del cervello

(40)

Intersessualità

Persone i cui cromosomi sessuali, i genitali e/o i caratteri sessuali secondari non sono definibili come

esclusivamente maschili o femminili

Un individuo intersessuale può presentare

caratteristiche anatomo-fisiologiche sia maschili che femminili. L'ermafroditismo è un tipo di condizione intersessuale.

(41)

 Approccio biologico: le caratteristiche di personalità, le attitudini, i comportamenti, rispettivamente maschili e femminili sono biologicamente determinati

 Approccio socioculturale: la femminilità e mascolinità sono apprese sulla base dell’interiorizzazione di

condizionamenti socioculturali

Approccio biologico e approccio socioculturale

al tema delle differenze sessuali

(42)

Identità di genere e ruolo di genere

 Identità di genere: continuo e persistente senso di sé come maschio o come femmina (Stoller, 1968)

 Ruolo di genere: tutto ciò che una persona dice o fa per evidenziare agli altri o a se stesso il grado della sua

femminilità, mascolinità e ambivalenza (Money, 1975)

(43)

La formazione dell'identità di genere

Il mito di Ifi e Ante (Ovidio, Metamorfosi)

In tutte le epoche storiche e in tutte le culture sono sempre esistite persone con identità di genere diversa dal proprio sesso biologico di nascita

Gli studi hanno dimostrato che la formazione

dell'identità di genere è un processo complesso che coinvolge l'interazione di numerosi fattori e che è diverso per ogni persona

(44)

Transessualità

1949 David Cauldwell conia il termine “transessuale”

Transessualità: condizione di una persona in cui l'identità di genere maschile o femminile non è corrispondente al sesso biologico e che, sovente, persegue l'obiettivo di un cambiamento del proprio corpo, attraverso interventi medico-chirurgici

Transessuale “MtF” e Transessuale “FtM”

(45)

Lo studio del transessualismo in ambito medico-scientifico

Seconda metà dell'800: prime descrizioni e definizioni di persone transessuali in ambito scientifico

Stigmatizzazione e criminalizzazione delle persone transessuali e travestiti

Fallimento dei tentativi di terapia medica (prescrizione di ormoni del proprio sesso biologico) e psicologica

Inizio '900: Hirschfeld e i primi interventi chirurgici (1921, 1930, 1931)

(46)

Mr. Rudolf

(47)
(48)

Esercitazione

Che differenza c'è tra una persona travestita e una persona transessuale?

(49)

Harry Benjamin

“So che, con l'aiuto di Dio e quelli che pensano come te, questo sarà un passo avanti nella comprensione della razza umana. Mi chiedo se ci saranno altri che ci seguiranno in questa battaglia.”

Christine Jorgersen (in una lettera a Harry Benjamin)

1951: intervento di George Jorgersen

Cause prevalentemente genetiche ed endocrine del transessualismo e necessità dell'intervento medico

(50)

Disforia di genere e organizzazione atipica dell’identità di genere in età infantile

Definizione di Disturbo di Identità di Genere (DSM-IV-TR, 2000)

Pubblicazione dei criteri di eleggibilità per il percorso medico

Paradosso della definizione di disturbo psichiatrico e cura medica

(51)

Il DIG in età evolutiva

Raro

Più comune nei maschi

Coinvolge aspetti psicologici, biologici, familiari e sociali

Ha delle conseguenze che non sono facilmente prevedibili

(52)

Esercitazione

Lettura dell' estratto del romanzo per adolescenti

“Luna” di Julie Anne Peters

(53)

Il DIG in età adulta

In alcuni casi proseguimento di DIG in età evolutiva

Altri percorsi di formazione di identità di genere femminile, anche in età successive

Adolescenza periodo critico

Percorso medico: terapia ormonale (estrogeni e

antiandrogeni), riconfigurazione chirurgica dei caratteri sessuali in senso andro-ginico

Le persone transessuali possono intraprendere il percorso medico a qualsiasi età

Orientamento sessuale eterosessuale e omosessuale

(54)

MtF FtM

Maggiore stigmatizzazione e discriminazione sociale

Maggiore prevalenza?

Maggiore visibilità sociale

Buona riuscita chirurgica

Difficoltà a passare per donne

Maggiore psicopatologia

Minore stigmatizzazione e discriminazione sociale

Minore prevalenza?

Minore visibilità sociale

Limiti delle tecniche

chirurgiche “ricostruttive”

Facilità a passare per uomini

Migliore adattamento sociale e psicologico

(55)
(56)
(57)

Le componenti dell'identità sessuale

(58)

Esercitazione

Quale è stata la prima volta che hai capito che eri attratto/a da uomini/donne ?

(59)

Le dimensioni dell’orientamento sessuale

Attrazione erotica (desiderio)

Fantasie

Preferenza affettiva (innamoramento)

Comportamenti sessuali e relazionali

Definizione di sé e identificazione con il gruppo sociale

(60)

Orientamento sessuale come continuum

Eterosessuale Omosessuale

(61)

Orientamento sessuale

L’attrazione affettiva ed erotica per le persone del sesso opposto, dello stesso sesso

o di entrambi i sessi

(62)

Esercitazione

L'orientamento sessuale...

lo scegliamo?

(63)

Esercitazione

Quante persone lesbiche, gay, e bisessuali ci sono a Torino?

(64)

Stime di prevalenza

Persone con orientamento eterosessuale = 92-98%

Persone con orientamento omosessuale = 2-8%

Un maschio adulto su 30.000 e una femmina adulta su I00.000 richiedono interventi chirurgici per

cambiamento di sesso (DSM IV)

(65)

DSM e omosessualità

DSM I (1952). L’omosessualità è classificata ne

“I disturbi sociopatici di personalità”

DSM II (1968). L’omosessualità è considerata una deviazione sessuale

DSM III (1974). L’omosessualità viene rimossa come categoria diagnostica. Prevista la diagnosi di

“omosessualità egodistonica”

DSM III-R (1987). Derubricata l’omosessualità egodistonica

(66)

Dal modello patologico a quello affermativo

Rapporto Kinsey (1948; 1953): il 37% della polazione maschile e il 13% di quella femminile, su 20.000 sogg., hanno avuto esperienze omosessuali

Studi sul comportamento animale e su altre culture (Ford e Beach, 1951)

L’omosessualità non è una categoria diagnostica (esperimento della Hooker, 1957)

(67)

Esercitazione

Cosa si dice sulle origini dell’orientamento sessuale?

(68)

Le origini dell’orientamento sessuale

Le ricerche:

L’orientamento sessuale si forma tramite complesse interazioni di fattori biologici, psicologici e sociali

(Peplau e Garnets, 2000)

(69)

Esercitazione

A che età una persona è lesbica/gay?

(70)

Esercitazione

Ritornate con l’immaginazione alla vostra adolescenza.

Sentite che siete attratti/e esclusivamente da persone del vostro stesso sesso.

Cosa provate?

Cosa pensate?

Lo direste a qualcuno/a?

A chi?

(71)

Obiettivi del modulo II

La formazione dell’identità sessuale

Ricevere informazioni scientifiche sull’orientamento sessuale e l’identità di genere

Ricevere informazioni sull’origine dell’omosessualità e della transessualità

Ricevere informazioni corrette sulla formazione dell’identità sessuale

(72)

L’ESPERIENZA

DELLE COPPIE E DELLE FAMIGLIE

Modulo III

(73)

Contenuti del modulo III

Esperienze di coppie e famiglie

Coming out

Perché si dice, perché non si dice

Avere in famiglia una persona LGBT

Relazioni e coppie omosessuali

Omogenitorialità

L’omofobia interiorizzata

(74)

Modi di fare coming out

Implicito

Lasciare segnali

Disconferme dell’eterosessualità

“Non chiedere-non dire” o asimmetria conversazionale

“Confessionale”

Svelamento intimo

Richiesta di privacy e non comunicazione a terzi

Spontaneo

Riferimento ad un partner dello stesso sesso

(75)

Il processo decisionale del coming out

Preoccupazione per gli effetti dello svelamento sulle relazioni e sulle opportunità personali e professionali.

Di fronte all’implicita assunzione di eterosessualità (es. domanda “Con chi vivi?”), vi sono tre opzioni di comportamento:

1.

Verità (“vivo con una donna”)

2.

Omettere (“non sono affari suoi”)

3.

Mentire (“vivo con un uomo”)

Richiede assertività e auto-regolazione emotiva

Visibilità vs nascondimento tendono ad

autoalimentarsi

(76)

Oggi non riesco a venire al lavoro perché c’è mio

marito che sta male.

Con chi vivo?

Vivo con mio marito Ci siamo sposati nel

2002.

Con chi vivo?

Vivo da sola.

E poi fatti gli affari tuoi!

(77)

“Assunzione di eterosessualità”

Considerare in automatico una persona appena conosciuta come eterosessuale

Motivata da stima realistica della maggioranza eterosessuale

Motivata da omofobia e invisibilità

Es., un uomo ad un altro appena conosciuto: “Hai visto quella bella ragazza? Perché non ci provi con quella?”

(78)

Omosessualità/eterosessualità come dimensione pubblica

L’omosessualità come l’eterosessualità non è un fatto privato anzi è rilevante anche in situazioni “non intime”

Anche in interazioni iniziali e formali in un servizio tra operatori e cittadini, le persone LGB devono decidere se aprirsi o no

Es. un operatore pone una domanda ad una donna:

“Con chi vive?”

(79)

Dalla prima consapevolezza al coming-out

(80)

Svelamento della propria omosessualità

(81)

Svelamento della propria omosessualità a familiari, amici e colleghi

Metà lo ha detto a tutti gli amici

Quasi il 40% lo detto a tutti i familiari

Un quarto lo ha detto a tutti i colleghi di lavoro

(82)

Coming out delle persone transessuali

Disforia di genere più saliente a livello sociale

Gestione dell’identità pubblica prima e dopo la transizione

Test di vita reale prima della transizione (“Real life test”) con la consulenza di medici e psicologi

(83)

Svelamento o coming out in famiglia

Molte persone omosessuali si svelano in tarda

adolescenza o nella prima età adulta, quando sono emotivamente e economicamente indipendenti.

Nella maggior parte dei casi, i figli si aspettano reazioni negative da parte dei genitori

I figli hanno sentimenti di ambivalenza, vogliono svelarsi ma nello stesso hanno paura

(84)

Svelamento o coming out in famiglia

Allontanamento fisico

andare via di casa, diventare “indipendente” e diminuire i contatti con la famiglia

Distanza comunicativa

“zona” in cui si evita di discutere di questioni personali; i genitori rispettano questi confini perché temono di venire a conoscenza di una verità che non vogliono ascoltare

“non chiedere, non dire”

(85)

Reazioni comuni dei genitori

Senso di colpa : “Ti ho rovinato! Dove ho sbagliato?”

Incredulità: “Non è vero!, ma chi te l’ha detto?”

Negazione: “Sarà una fase passeggera!”

Scaricare la colpa ad altri: “Sei stato influenzato da qualche adulto?”

Senso di tradimento: “Perché non me l’hai detto prima?”

Assenza di sorpresa: “L’ho sempre saputo!”

Preoccupazione per la salute: “Non avrai qualche malattia?

Preoccupazione per l’inserimento sociale: “La gente non accetta queste cose, stai scegliendo una vita difficile”

(86)

Esercitazione

“… Sono la madre di una ragazza dolcissima affettuosa e molto brava in tutto ciò che fa. Da circa un anno mi dice che lei prova attrazione sessuale solo per le donne che riesce a provare dei sentimenti (l’amore ) solo per persone suo stesso sesso e dice anche che lei non si sente una donna ma un uomo, per cui per lei è la cosa più naturale del mondo…

Io dal canto mio non vi dico come sono disperata.. al punto tale che anche se mi sforzo di essere quella di sempre non riesco più ad abbracciarla, a baciarla,

perfino quando ascolta canzoni sentimentali che prima per me era la

naturalezza ora anche quelle canzoni mi appaiono viscide vi ricordo inoltre che prima io se qualcuno avesse avuto questo problema l’avrei assolutamente

capito…

Sono una persona molto comprensiva ma mia figlia no!!

Si fa presto a parlare di amore comprensione ecc quando però non ti riguarda da vicino… io vi giuro che la mia vita è molto cambiata ora e che io purtroppo non lo accetterò mai !! mi ha spezzato il cuore ed anche se per lei non è cambiato niente io non riesco più ad essere quella di prima purtroppo…”

(87)

Fattori che incidono

su una buona risoluzione della crisi familiare

Tempo

Adattamento delle aspettative familiari

Ristrutturazione dei valori (“l’amore che prevale”)

Condivisione alla vita sociale e affettiva del figlio/a

Si suggerisce la visione del video “Due volte genitori”

di Claudio Cipelletti

(88)

Esercitazione

Ci sono delle differenze secondo voi nei percorsi di coming out delle persone LGBT di origine etnica minoritaria o di nazionalità non italiana

(es., cinesi, marocchini, rumeni)?

Come la cultura influenza l’individuo?

(89)

Omofobia interiorizzata

Adesione conscia o inconscia da parte di persone lesbiche e gay di pregiudizi, etichette negative e atteggiamenti discriminatori di cui essi stessi sono vittime.

Difficoltà ad accettare serenamente il proprio orientamento sessuale

(90)

Strategie di fronteggiamento

Modalità disfunzionali

isolamento o paure sociali

eccessivo monitoraggio dei propri comportamenti e delle informazioni su di sé,

soppressione dei propri desideri e sforzo di

diventare eterosessuali

compensazione con altre caratteristiche personali

Modalità funzionali

ricerca di nuovi contatti sociali,

desiderio di acquisire maggiori informazioni sull'omosessualità,

trovare figure di sostegno, modelli di ruolo positivi

trovare partner e amici

(91)

Spiegazioni del mancato coming out

“Non l’ho detto ai miei genitori perché non li voglio far soffrire”

“Non posso dirlo ai mie genitori … perché mi

butterebbero fuori casa … perché non mi capirebbero”

“Certo che non lo sanno, sono affari privati, loro non dicono di essere eterosessuali”

“Non ho bisogno di andare a sbandierare a tutti che sono gay”

“I miei colleghi non lo sanno, però forse alcuni lo immaginano”

(92)

Considerazioni sul coming out

Alcune persone omosessuali temono di confrontarsi con la propria vulnerabilità sociale a fronte dell’omofobia

sociale per le emozioni negative associate (es., paura del rifiuto)

Da ciò ne può derivare:

sottostima e negazione della discriminazione sociale (“non sono mai stato discriminato”)

bisogno di controllo verso una situazione esterna su cui non sia ha potere

(“non posso cambiare come la pensano gli altri”)

privatizzazione della propria omosessualità (“sono affari miei”)

(93)

Esercitazione

Qui ci sono due spiegazioni di un mancato coming out. Qual è la differenza?

“Non dico di essere gay perché non voglio/ho paura di essere trattato peggio”

“Non dico di essere gay perché sono fatti

privati”

(94)

Nascondimento, tentativi di spiegazione e negazione dell’omofobia

“Non esibisco

affettuosità con partner perché non voglio

vedermi gli sguardi addosso”

“Non mi bacio con il mio partner perché sono

una persona riservata, non c’è bisogno di

ostentare”

94

(95)

Esercitazione

Anna dice: “Quando i colleghi mi hanno chiesto di portare alla cena qualcuno, ho portato un mio amico

dicendo a tutti che era il mio fidanzato e poi c’era la mia fidanzata ma io ho detto a tutti che era la mia amica.

Sono stata tesa e fredda tutta sera. Lei poi ci è rimasta molto male.”

(96)

Le coppie dello stesso sesso

Nei campioni di persone LGB si trova che:

dal 45 all’80 % delle donne è in coppia

dal 40 al 60 % degli uomini

la maggior parte delle persone lesbiche e gay desiderano fortemente una relazione intima duratura

(97)

Fasi nelle coppie

1. Fase romantica

2. Gestione della

distanza/vicinanza

3. Accettazione delle differenze

4. Ricerca di una “dimora” e progettualità futura

5. Apprezzamento della stabilità e fiducia

6. Senso di sicurezza e ricordo del passato

(98)

Analogie tra coppie

omosessuali vs. eterosessuali

Fonti di problemi o conflittualità

conflitti lavoro-famiglia

distribuzione dei compiti domestici

risorse economiche

gelosia

Reazioni al lutto

(99)

Differenze tra coppie

omosessuali vs. eterosessuali

Più probabile la disapprovazione da parte delle famiglie di origine

Le coppie eterosessuali sposate ricevono più sostegno dalla famiglia di origine e dalla società in genere

Le coppie omosessuali ricevono più sostegno da amici e dai conoscenti scelti in modo selettivo

Meno vincoli sociali, più tendenza alla rottura al

“minimo” problema

(100)

Esercitazione

Giorgia ha deciso di intraprendere un transizione di

genere. Essendo un uomo biologico ha transitato verso il genere femminile. È sposata con Elisabetta e hanno un figlio che si chiama Marco ed ha 15 anni. Sua moglie è molto supportiva ma Giorgia ha problemi di

comunicazione con il figlio.

Quali sono i problemi relazionali che si possono presentare in una famiglia come questa?

(101)

Specificità delle coppie e

famiglie con partner transessuale

Problematiche relative l’accettazione della riattribuzione del sesso da parte del partner

Dover spiegare ai propri figli il gesto del genitore

Reimpostare una relazione intima , affettiva e sessuale.

(102)

Omogenitorialità in Italia: i dati

Circa il 5% della popolazione omosessuale dichiara di avere almeno un figlio/a biologico/a (Modidi, 2006)

Dopo i 40 anni di età, circa il 20% (26% delle donne e il 18% degli uomini) ha almeno un/a figlio/a

Stima di 100.000 figli di genitori omosessuali

(103)

Quali sono le differenze tra

famiglie omosessuali ed eterosessuali?

Rispetto a:

1. Equilibrio psicologico dei figli

2. Sviluppo psicosessuale dei figli

3. Relazioni con i pari e nel mondo scuola

4. Relazioni familiari e cure genitoriali

? =

(104)

1. Equilibrio psicologico dei figli

Nessuna differenza sui parametri principali di salute mentale:

Ansia, depressione, funzionamento emotivo

Abilità cognitive ed intelligenza

Minore benessere nei figli di famiglie omogenitoriali (studio Gottman)

(105)

2. Sviluppo psicosessuale

Identità di genere: non c’è maggiore propensione nei figli di famiglie omogenitoriali ad una confusione identitaria

Ruolo di genere: (alcuni studi) le bambine cresciute in famiglie lesbiche sono più mascoline nei giochi e nelle aspirazioni, i maschi meno aggressivi

Orientamento sessuale: figli di famiglie omogenitoriali non hanno maggiore tendenza a diventare omosessuali (circa 5%)

Atteggiamenti e comportamenti sessuali: (alcuni studi) figli di famiglie omogenitoriali hanno maggiore tendenza ad esplorazione (omo)sessuale

(106)

3. Cure genitoriali e stile di parenting

I genitori omosessuali tendono ad esprimere meno l’affettività fisica col partner di fronte al figlio/a

Le co-madri rispetto ai padri biologici delle famiglie eterosessuali più impegnate nel ruolo di genitore,

coinvolte nelle attività dei figli e meno dedite a compiti di mantenimento rigido della disciplina

Nei genitori omosessuali:

minore tradizionalismo nell’educazione dei figli

preoccupazione di giudizi sociali negativi (es., derisione in ambito scolastico) ed esigenza di “difendere” i figli dagli altri

svelamento dell’omosessualità genitoriale: imbarazzo nel parlare con i figli, timore di rifiuto o incomprensione

(107)

4. Relazioni con i pari

Maggiori episodi di marginalizzazione dei figli delle famiglie omogenitoriali (alcuni studi)

I figli apprendono a “controllare” le informazioni sulla struttura della loro famiglia per evitare di essere trattati peggio

I pari faticano a capire la situazione familiare dei figli di famiglie omogenitoriali

(108)

% di “Sì, ho figli” e di “Sì, desidero avere [altri] figli”

tra le persone in coppia, per classe di età e per genere (Ricerca “Modidi”, 2006)

Che

ha figli Che

desidera avere figli

M F M F

Fino a 24 anni 1,4 1,2 n.d. 68,8

25-29 anni 1,8 1,6 n.d. 71,2

30-34 anni 2,6 3,0 n.d. 56,5

35 anni e oltre 16,0 18,3 n.d. 30,5

(109)

Modalità di concepimento auspicate (%) (solo donne che desiderano [altri] figli,

1.101 intervistate, multiresponse)

Inseminazione artificiale in centri specializzati 45,1

Affido/Adozione 37,3

Inseminazione artificiale auto-gestita 29,8

In coppia etero sex 22,8

Con M eterosex che non faccia da padre 13,3

Con M omo-bisex che faccia da padre 11,3

Con M eterosex che faccia da padre 10,3

Con M omo-bisex che non faccia da padre 8,8

Altro 4,6

(110)

Esercitazione

“Crescere con due mamme è dannoso per la salute mentale del bambino?”

Una delle risposte: “I figli dei genitori omosessuali hanno più probabilità di essere omosessuali”

Qual è l’assunzione implicita in questa risposta?

(111)

Obiettivi Modulo III

L’esperienza delle coppie e delle famiglie

Acquisire conoscenze sul coming out e sulle reazioni che questo può generare

Acquisire conoscenze sulle relazioni nelle coppie omosessuali

Acquisire informazioni e conoscenze sull’omogenitorialità

(112)

LE BUONE PRATICHE PROFESSIONALI

Modulo IV

(113)

Contenuti del Modulo IV

L’intervento con gli utenti LGBT e i loro familiari

Le risorse del territorio

(114)

Esercitazione

Rispetto agli argomenti affrontati nei moduli precedenti, ci sono questioni sospese e domande?

(115)

Esercitazione

Quali situazioni in cui sono coinvolte persone LGBT o loro familiari potreste incontrare nel vostro lavoro?

(116)

Esercitazione

Una donna si rivolge a voi e vi racconta: “Sono sposata da 10 anni con mio marito. Abbiamo due figli. Mi sono innamorata di una mia collega. Non so cosa mi è

successo. Forse sono lesbica.”

(117)

Le risorse LGBT e le risorse istituzionali (a livello nazionale e locale)

Presentazione di due referenti

(118)

Le risorse LGBT a livello nazionale

(119)

ARCIGAY

Fondata nel marzo 1985, è un’organizzazione di volontariato sociale che ha come obiettivi la lotta contro l’omofobia e la promozione dei diritti delle persone omosessuali.

Si articola in comitati provinciali, coordinamenti regionali e associazioni ricreative affiliate.

http://www.arcigay.it info@arcigay.it

sede nazionale: via Don Minzoni 18 – 40121 Bologna

tel. 051 6493055 – orario segreteria lun./ven. 15.00/19.00

(120)

ARCILESBICA

Associazione lesbica nata nel dicembre del 1996 dall’evoluzione di ArciGay-ArciLesbica in due distinti soggetti autonomi ma

federati. È composta esclusivamente da donne.

L’associazione si pone due obiettivi fondamentali: difendere le donne lesbiche dalle discriminazioni e aumentare la loro

visibilità.

http://www.arcilesbica.it info@arcilesbica.it

sede nazionale: via Don Minzoni 18 – 40121 Bologna tel. 051 649268 fax 051 6492684

(121)

AGEDO

Costituita da genitori, parenti e amici di lesbiche, gay, bisessuali e transessuali ed è impegnata ad aiutare le famiglie ad accogliere positivamente

l’omosessualità o la transessualità di un loro familiare.

Offre i seguenti servizi: sostegno, counseling telefonico; interventi educativi e formativi; consulenza bibliografica e specialistica; self-help group; prevenzione disagio-suicidio; manifestazioni nazionali e coordinamenti internazionali.

L’associazione ha prodotto il film “Due volte genitori”, di Claudio Cipelletti col finanziamento della Commissione Europea, Progetto Daphne II “Family matters - Sostenere le famiglie per prevenire la violenza contro giovani gay e lesbiche”

http://www.agedo.org info@agedo.org

sede nazionale: via Bezzecca 4 – 20135 Milano

tel. / fax 02 54122211 – orario segr. giovedì 15.00/19.00

(122)

FAMIGLIE ARCOBALENO

L’ Associazione, nata nel marzo 2005, è composta da coppie o single lesbiche e gay con figli, o che desiderano averne.

Offre i seguenti servizi: sostegno, counseling telefonico; consulenza psicologica e legale; incontri di aggregazione; supporti agli educatori scolastici; produzione e traduzione di testi per bambini e bambine;

azioni finalizzate alla conoscenza delle famiglie omogenitoriali e al loro inserimento nel tessuto sociale.

http://www.famigliearcobaleno.org info@famigliearcobaleno.org

Associazione genitori omosessuali:

tel. 346 8137616 – lun. 15.00/17.00; gio. 18.00/20.00

(123)

GAYLIB

Associazione nazionale dei gay liberali e di centrodestra italiani, nata nel 1997 per operare nel campo della politica e della

cultura delle persone omosessuali.

Compie un’opera di sensibilizzazione nel centrodestra per favorire dibattito e apertura alle tematiche dei diritti civili di lesbiche e gay, anche intervenendo nei casi di discriminazione rivolti verso singole persone

http://www.gaylib.it info@gaylib.it

tel. 335 6622440

(124)

CERTI DIRITTI

Centro di iniziativa politica non violenta, giuridica e di studio per la promozione e la tutela dei diritti civili in materia di

identità di genere e orientamento sessuale. È impegnata contro ogni forma di violenza omofobica, transfobica e di genere.

http://www.certidiritti.it info@certidiritti.it

Sede nazionale: via Torre argentina 76 – 00186 Roma tel. 06 689791 fax 06 68805396

(125)

COORDINAMENTO TRANS SYLVIA RIVERA

Il Coordinamento Nazionale (Italiano) delle Associazioni

Transessuali si è costituito nel 2009 e raccoglie le esperienze di associazioni che:

cercano di dare sostegno a chi desidera affrontare aspetti legati alla propria identità di genere;

difendono i diritti delle persone che hanno effettuato, o desiderano effettuare, un percorso di transizione di genere come riconosciuto dalla Legge 164/1982;

difendono i diritti delle persone che vivono un’identità di genere non riconosciuta legalmente (transgender)

http://coordinamentosyliviarivera.blogspot.com

(126)

www.bullismoomofobico.it

bullismoomofobico.it è promosso dal Dottorato di Ricerca in Studi di Genere, dal Dipartimento di Scienze Relazionali e dal Dipartimento di Neuroscienze dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

(127)

Le risorse LGBT a livello locale

(128)

Servizio LGBT della Città di Torino

Il Servizio LGBT per il superamento delle discriminazioni basate

sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere è stato istituito nel febbraio 2001, con delibera della Giunta Comunale, su proposta del Coordinamento Gay Lesbiche e Transessuali di Torino, con l'intento di:

riaffermare il principio generale di divieto di discriminazione che riguarda ogni persona, anche alla luce delle normative e degli

orientamenti espressi dall'Unione Europea

creare nella Città un clima di accoglienza, rispetto e scambio culturale libero da pregiudizi.

Tel./fax 011 4424040

serviziolgbt@comune.torino.it

www.comunedi torino/politichedigenere

(129)

Finalità del Servizio

Conoscere le condizioni di vita delle persone LGBT, evidenziandone i bisogni per orientare le azioni e gli interventi

Analizzare la percezione sociale dell'omosessualità e della transessualità per impostare azioni di

sensibilizzazione e cambiamento culturale

Sviluppare politiche di inclusione sociale delle persone omosessuali e transessuali e contribuire alla diffusione di buone prassi sul territorio cittadino.

(130)

Ambiti di intervento

Promozione e tutela dei diritti nei diversi aspetti della vita sociale, culturale e lavorativa

Informazione e sensibilizzazione pubblica rivolta a tutta la popolazione

Iniziative culturali finalizzate a favorire il dialogo fra le differenze

Formazione rivolta al personale delle Amministrazioni pubbliche e della Scuola

Attività educative e di contrasto all'omofobia rivolte ai giovani e alle scuole

Azioni per l'inclusione sociale e lavorativa delle persone transessuali / transgender

Collaborazioni con le Associazioni per valorizzarne le attività e sviluppare iniziative comuni

(131)

Gestione del Servizio

Per lo svolgimento delle sue funzioni il Servizio si avvale di due tavoli di confronto:

Il Coordinamento delle associazioni lesbiche, gay e transessuali di Torino

il Gruppo di Pilotaggio, composto da rappresentanti dei diversi Settori dell'Amministrazione comunale

Il Servizio collabora con la Provincia di Torino e la Regione Piemonte ed è stato promotore, insieme al Comune di Roma, della Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti

Discriminazioni per Orientamento Sessuale e Identità di Genere - RE.A.D.Y

(132)

Coordinamento Torino Pride GLBT

Raccoglie le Associazioni a tematica LGBT della Regione, insieme ad Associazioni non LGBT che ne condividono i valori

Progetta e organizza iniziative politiche, sociali e culturali

Dialoga e collabora con le Pubbliche Amministrazioni e con le altre realtà del territorio

Al suo interno è presente il Gruppo Formazione e il Gruppo Accoglienza Internazionale (GAI)

È membro dell'ILGA

La sede del Coordinamento, a rotazione presso le associazioni aderenti, è attualmente presso la Fondazione Sandro Penna:

Via Santa Chiara, 1 - 10122 Torino Tel./fax 011 5212033

segreteria@torinopride.it - www.torinopride.it

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