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I Processi Termochimici

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Academic year: 2021

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(1)

Lo stato dell’arte della ricerca nel settore della produzione di

energia da biomasse:

I Processi Termochimici

Daniele Cocco

Dipartimento di Ingegneria Meccanica Università degli Studi di Cagliari

cocco@dimeca.unica.it

Cagliari, 25 Novembre 2008

“Energia da Biomasse e Biocombustibili in Sardegna”

(2)

Il Progetto Cluster

FASE A: Progettazione ed attuazione di un’indagine ricognitiva;

FASE B: Definizione delle attività di R&S;

FASE C: Trasferimento tecnologico alle imprese.

Articolazione del progetto Cluster

“Energia da Biomasse e

Biocombustibili in Sardegna”

(3)

La Fase B del progetto

FASE B1: Indagine sullo stato dell’arte della

ricerca scientifica nel settore delle biomasse e dei biocombustibili;

FASE B2: Determinazione delle attività generali da attivare per una efficace ricaduta sul territorio.

Gruppo di Lavoro UNICA:

Prof. Vincenzo Solinas

Dott. Andrea Salis Dipartimento di Scienze Chimiche Dott.ssa Marcella Pinna

Prof. Antonio Lallai Dipartimento di Ingegneria Chimica Prof. Giampaolo Mura e Materiali

Dott.ssa M. Cristina Pinna

Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica Prof. Giorgio Cau

(4)

La Fase A del progetto

Analisi delle tecnologie disponibili per la

produzione di energia da biomassa

Indagine territoriale conoscitiva sulla distribuzione delle biomasse in Sardegna e individuazione dei bacini di

approvvigionamento

Analisi delle potenzialità energetiche in Sardegna sulla base delle biomasse e

delle tecnologie disponibili

(5)

La metodologia di indagine

Costruzione del quadro conoscitivo

Analisi GIS

Analisi della disponibilità di

biomassa a livello locale Studio sulla localizzazione degli impianti

Individuazione delle aree più vocate e dei bacini di approvvigionamento

MAPPE TEMATICHE Database

Indicatori

(6)

Le Coltivazioni Energetiche

Oleaginose

(7)

I Residui Agricoli

Residui da Vite

e Ulivo

(8)

I Residui Agricoli

Sono stati individuati 5 potenziali bacini per l’approvvigionamento di residui agricoli (da vite e ulivo):

B.1 – Sassari;

B.2 – Olbia-Tempio;

B.3 – Nuoro;

B.4 – Ogliastra e Cagliari;

B.5 – Cagliari

B.1

B.2

B.3

B.4

Bacino Residuo prodotto tal B.5

quale (t/anno)

Potenza termica (MWt)

B.1 21.445 10,8

B.2 9.523 4,8

B.3 23.560 11,8

B.4 16.233 8,1

B.5 22.825 11,4

(9)

Le Biomasse Forestali

(10)

Le Biomasse Forestali

B.1 B.2

B.3

B.4

Sono stati individuati 3 potenziali bacini per l’approvvigionamento di biomassa forestale:

B.1 – Carbonia-Iglesias e Cagliari;

B.2 – Oristano, Medio Campidano e Carbonia-Iglesias;

B.3 – Olbia-Tempio;

B.4 – Ogliastra.

Bacino t/anno

(tal quale)

Potenza elettrica MWe

B.1 15.653 1,84

B.2 12.293 1,45

B.3 16.818 1,98

B.4 19.932 2,34

(11)

Residui Industria del Legno

(12)

I Reflui Zootecnici

Allevamenti

Suini e Bovini

(13)

B.1

B.2

B.3

B.4

I Reflui Zootecnici

Sono stati individuati 4 potenziali bacini per la produzione di biogas da reflui zootecnici:

B.1 – Sassari e Oristano;

B.2 – Olbia-Tempio;

B.3 – Nuoro e Ogliastra;

B.4 – Oristano e Medio Campidano;

Bacino

Produzione energia (ktep/anno)

B.1 10,02

B.2 7,15

B.3 5,07

B.4 7,77

(14)

La Fase B del progetto

FASE B1: Indagine sullo stato dell’arte della

ricerca scientifica nel settore delle biomasse e dei biocombustibili;

FASE B2: Determinazione delle attività generali da attivare per una efficace ricaduta sul territorio.

Gruppo di Lavoro UNICA:

Prof. Vincenzo Solinas

Dott. Andrea Salis Dipartimento di Scienze Chimiche Dott.ssa Marcella Pinna

Prof. Antonio Lallai Dipartimento di Ingegneria Chimica Prof. Giampaolo Mura e Materiali

Dott.ssa M. Cristina Pinna

Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica Prof. Giorgio Cau

(15)

Approccio metodologico

1. Ricerca bibliografica su:

Riviste scientifiche del settore;

Atti dei principali congressi nazionali e internazionali;

Linee guida e report di aziende, organizzazioni, enti e centri di ricerca pubblici e privati.

2. Analisi critica della letteratura e sintesi delle

principali linee di ricerca nei diversi settori

di conversione delle biomasse.

(16)

Un approccio alternativo

Yuya Kajikawa, Yoshiyuki Takeda

“Structure of Research on Biomass and Bio-fuels: a citation-based approach”

Technological Forecasting & Social Change (2008) Article in Press

Web of Science: circa 8700 riviste su

oltre 200 discipline

(17)

Il network delle citazioni

(18)

La principali riviste

(19)

I principali settori

(20)

Il network delle bio-energie

(21)

La filiera delle bio-energie

Energia solare

Coltivazione biomassa

Residui

Trasporto

prodotto Conversione

industriale

Energia utile

Combustibili Fertilizzanti,

sementi, ecc.

Emissioni Emissioni Combustibili

Sotto-

prodotti Emissioni Materiali,

ecc.

Combustibili, energia el.

La conversione finale è solo una delle diverse

fasi che concorrono a definire l’intera filiera

per la produzione di energia da biomasse

(22)

Conversione delle biomasse

Biocombustibili Dipartimento di Scienze Chimiche Digestione anaerobica Dipartimento di Ingegneria Chimica Processi termochimici Dipartimento di Ingegneria Meccanica

Energia da biomasse

Bio-

combustibili

•Etanolo

•Olio vegetale

•Biodiesel

Digestione

anaerobica •Biogas

Processi termochimici

•Combustione

•Gassificazione

•Pirolisi

(23)

Attività di ricerca trasversali

Studio dei metodi di coltivazione delle diverse specie in funzione dell’areale;

Valutazione della adattabilità delle colture alle diverse condizioni climatiche e ai

diversi suoli;

Controllo delle malattie e delle infestanti;

Ottimizzazione delle operazioni di taglio, raccolta e stoccaggio delle biomasse;

Valutazione dei bilanci energetici e

ambientali dell’intera filiera di produzione;

Realizzazione di studi di fattibilità

economica di filiera in diverse condizioni.

(24)

Tecniche agronomiche

(25)

Valutazioni economiche

(26)

Studi sulla sostenibilità

26,0

33,8 57,9

65,8

69,8

0 10 20 30 40 50 60 70 80

Biodiesel Fuel System Diesel Power System Steam Power System

Primary energy saving (GJ/ha)

CA SE A CA SE B

Risparmio di energia primaria (GJ/ha) delle

filiere per la produzione di energia da colza

(27)

Studi sulla sostenibilità

Emissioni evitate di gas serra (%) delle filiere per la produzione di energia da colza

54,6

58,2

56,0

58,0

61,1

50 52 54 56 58 60 62

Biodiesel Fuel System Diesel Power System Steam Power System

Avoided GWP (%)

CA SE A CA SE B

(28)

Processi di combustione

Processo di combustione

Energia termica

Energia elettrica (CHP)

•Miglioramento della automazione

•Riduzione delle emissioni inquinanti

•Aumento del rendimento

•Uso di pellets da colture erbacee

•Co-combustione con carbone

•Cicli ORC

•Motori Stirling

•Macchine a vapore volumetriche

•Turbine a gas a combustione esterna

•Motori Diesel ad olio vegetale

Principali linee di ricerca Tecnologia matura

e consolidata

Impianti di taglia

relativamente bassa

(29)

Pellet da colture erbacee

La produzione di pellet da colture erbacee è interessante in quanto consentirebbe di valorizzare i prodotti agricoli

nell’ambito di filiere corte, sostituendo combustibili

pregiati e costosi come gasolio, GPL e anche metano

(30)

Pellet da colture erbacee

Il pellet di legno oggi

commercializzato ha costi di circa 200-350 €/t, corrispondenti a circa 15-25 €/GJ (per confronto il gasolio

da riscaldamento costa circa 30-40

€/GJ, il GPL fino a 50 €/GJ, il metano circa 15-20 €/GJ)

Con rese sul campo di 15-25 tss/ha le colture erbacee trasformate in

agri-pellet darebbero produzioni vendibili di circa 3000-5000 €/ha,

sufficienti a garantire una buona

remunerazione alle coltivazioni

(31)

I motori a vapore

Hammerschmid, A.S., I. Obernberger, et al., Demonstration and Evaluation of an Innovative Small-Scale Biomass CHP Module Based on a 730 kWel Screw-Type Steam Enginein 2nd World Conference and Technology Exhibition on Biomass for

Energy, Industry and Climate Protecion,. 2004: Rome.

(32)

I motori Stirling

(33)

I motori ad olio vegetale

I motori diesel sono una tecnologia

consolidata che consente con l’olio vegetale di conseguire rendimenti globali molto elevati (45-47%), evitando anche la fase di

transesterificazione (in Italia al 2008 risultano installati oltre 700 MWe di motori

Diesel ad olio vegetale).

Attività di R&D:

Recupero termico allo scarico (cicli a vapore, ORC, riscaldamento olio, etc.)

Riduzione emissioni inquinanti

(34)

Processi di gassificazione

Sezione di gassificazione

Sezione di Condizionamento

Sezione di conversione Combustibile

Syngas Syngas

Ossidante Vapore

Ceneri TAR, Polveri,

NH3, etc

Energia elettrica

•Riduzione di TAR e particolato nel gas;

•Migliore automazione e affidabilità;

•Riduzione dei costi.

•Depurazione del syngas a caldo;

•Rimozione del TAR e del particolato;

•Rimozione dei composti alcalini.

•Sistemi di generazione elettrica avanzati (MGT, FC, sistemi ibridi, etc.);

•Riduzione dei costi;

•Produzione di idrogeno

•Produzione di DME, metanolo, FT, etc.

CO H2 CO2 H2O CH4

Principali linee di ricerca

(35)

Il problema del TAR

•Ottimizzazione dei parametri operativi del gassificatore

(temperatura, pressione, ossigeno, vapore, etc.)

•Gassificazione con CO2

•Co-gassificazione con carbone

•Iniezione di additivi (dolomite, ossidi di ferro e di vanadio, etc.)

•Gassificatori a due zone.

SYNGAS

•CO

•H2

•CO2

•H2O

•CH4

•N2

•TAR

•Particolato

•etc.

0,5-100 g/m3

0,05 g/m3 Gassificatore

Depurazione

•Cracking termico ad alta temperatura (900-1200 °C);

•Cracking catalitico con catalizzatori a base di nickel, carbonati, ossidi

metallici, etc. ;

•Scrubbing e recupero del TAR.

(36)

La sezione di potenza

•Turbine a gas con iniezione di vapore (BIG/STIG)

•Microturbine a gas (MGT)

•SOFC e MCFC, eventualmente in configurazione ibrida con MGT

•Produzione di idrogeno o altri

vettori energetici per alimentazione di utenze decentrate

Sezione di gassificazione

Rendimento IGCC da 400-500 MW:42-48%

Rendimento: 80-85%

Ciclo combinato gas/vapore

Rendimento: 55-60%

Per i BGCC le potenze sono al massimo pari a

40-50 MW (ma più spesso 5-15 MW) e un

ciclo combinato non è giustificato

(37)

Processi di pirolisi

Processo di pirolisi

Biomassa

Char Olio

Gas

Energia termica

•Il gas e il char vengono spesso

utilizzati per fornire l’energia termica richiesta dal reattore

•La conversione in olio e gas può essere incrementata aumentando le temperature e la velocità di

riscaldamento (fast e flash pirolisi)

•L’olio è poco stabile e poco miscibile con i combustibili convenzionali

•Massimizzazione delle frazioni combustibili più pregiate;

•Miglioramento della qualità dell’olio pirolitico;

•Sviluppo di sistemi di conversione finale ad elevata efficienza

•Riduzione dei costi

Aree di Ricerca

Utilizzo energetico

(38)

La qualità dell’olio pirolitico

•La sperimentazione ha mostrato che l’olio può sostituire i combustibili fossili in caldaie, motori e turbine a gas;

•Tuttavia, l’olio richiede una adeguata depurazione, deve essere stabilizzato e riscaldato per ridurne la viscosità;

•L’uso dell’olio pirolitico comporta la rivisitazione del sistema di iniezione del motore a causa della presenza di sostanze acide;

•L’olio è poco stabile e poco miscibile con i combustibili convenzionali, a causa dell’elevato contenuto di ossigeno.

•Il trattamento del bio-olio può avvenire con processi di idrodeossigenazione con catalizzatori in ambienti ricchi di idrogeno e in pressione;

•In alternativa sono in fase di sperimentazione processi di cracking catalitico;

•Vengono inoltre attivamente studiate le modalità di produzione di emulsioni stabili con i combustibili liquidi convenzionali.

(39)

La Fase B del progetto

FASE B1: Indagine sullo stato dell’arte della

ricerca scientifica nel settore delle biomasse e dei biocombustibili;

FASE B2: Determinazione delle attività generali da attivare per una efficace ricaduta sul territorio.

Gruppo di Lavoro UNICA:

Prof. Vincenzo Solinas

Dott. Andrea Salis Dipartimento di Scienze Chimiche Dott.ssa Marcella Pinna

Prof. Antonio Lallai Dipartimento di Ingegneria Chimica Prof. Giampaolo Mura e Materiali

Dott.ssa M. Cristina Pinna

Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria Meccanica Prof. Giorgio Cau

(40)

Fase B2- Le Nostre Proposte

Attività trasversali ai diversi settori

• Studi agronomici sulle coltivazioni energetiche più adatte alla nostra Regione;

• Studi sulla caratterizzazione energetica delle biomasse residuali;

• Valutazione delle migliori opzioni di filiera con criteri economici e di LCA;

Attività sui processi termochimici

• Impianti di riscaldamento di piccola taglia alimentati con pellets di bassa qualità provenienti da coltivazioni dedicate;

• Processi di gassificazione integrati con sistemi di generazione elettrica di piccola taglia (meglio se cogenerativi) distribuiti sul territorio;

• Processi di pirolisi integrati con sistemi di generazione elettrica di piccola taglia (meglio se cogenerativi) distribuiti sul territorio;

(41)

Fine

Daniele Cocco

Dipartimento di Ingegneria Meccanica Tel. 070 6755720

Fax 070 6755717

E-mail cocco@dimeca.unica.it

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