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DIEC 3.0 Un’esperienza tra reale e virtuale

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Academic year: 2023

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DIEC 3.0 Un’esperienza tra reale e virtuale

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Ai miei genitori che hanno sempre creduto in me

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Prima parte pag. 9 Storia del primo sito web

User experience design e User interface design Seconda parte pag. 37

Struttura siti web

Analisi siti web delle università italiane Analisi siti web delle università straniere Analisi comparata siti web delle università Analisi dipartimento di economia

Terza parte pag. 106 Il metaverso

L’università nel metaverso

I vantaggi che il metaverso offre alle università Le regole nel metaverso

Luglio 2022, Università di Genova si apre nel metaverso: l’idea, ANSA Intervista

DIEC 3.0

Dizionario pag. 171

Bibliografia e sitografia pag. 177 Ringraziamenti

Indice

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Prima dell’Internet moderno c’era Arpanet, questa prima rete è stata sviluppata per consentire a più computer di condividere dati su vaste distanze geografiche.

La rete Arpanet è stata finanziata alla fine degli anni ’60 da una branca dell’esercito militare chiamata The Advanced Research Projects Agency (ARPA), con lo scopo originale di consentire ai ricercatori di diverse università di usare le loro risorse di calcolo in modo più efficiente e funzionale.

Il passaggio cruciale per la nascita del World Wide Web è stato il 12 marzo 1989 con la creazione del protocollo di trasferimento ipertestuale, l’http. A progettare tutto questo è uno scienziato del Cern di Ginevra, il britannico Tim Berners-Lee, che nel suo paper Information management immagina un sistema di documenti interconnessi che avrebbero contenuto una serie di link, utilizzabili per pas- sare da uno all’altro.

Questi documenti sarebbero stati visualizzati usando un’applicazione browser, aprendo il potenziale di inter- net a chiunque fosse dotato di un computer e dell’appo- sito software. Nel giro di un anno, Berners-Lee mette per iscritto le tre tecnologie che sono le fondamenta del web:

l’html ovvero il linguaggio per la formattazione e l’impa- ginazione di documenti ipertestuali, la url che è l’indiriz- zo unico che permette di identificare ogni singola risorsa presente in rete e il protocollo http che permette di recu- perare tutte le risorse linkate.

Nasce così il 6 agosto 1991 il World Wide Web, appare il primo sito internet della storia, progettato dallo stesso Ber- ners-Lee e che, su un’interfaccia grafica estremamente semplice, divulga qualche informazione tecnica e i primi dettagli sul funzionamento dello stesso web.

All’epoca, ovviamente, le uniche persone a possedere gli strumenti per navigare la nascente rete erano proprio Ber-

Storia del primo sito web

ma a fornire uno strumento leggero di navigazione  multimediale  per  Inter- net al fine di fornire servizi informativi nel momento in cui l’accesso a Inter- net si stava espandendo rapidamente al di fuori dei precedenti ambiti ac-

i pulsanti di avanti, indietro e aggior- namento della pagina e altro ancora.

Un anno dopo nel 1994 all’interno del MIT, Massachusetts Institute of Technology, Berners-Lee fonda il World Wide Web Consortium (W3C) Primo sito web della storia, Credits CERN

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sfruttato solo se questa tecnologia fosse stata gratuita e accessibile a tutti: “Se la tecnologia fosse stata proprieta- ria e sotto il mio totale controllo, probabilmente non sareb- be decollata. La decisione di rendere il web un sistema aperto fu necessaria per renderlo universale. Non puoi proporre qualcosa come uno spazio universale e al tem- po stesso mantenere il controllo su di esso”. La scelta di dare vita a un open web, aperto e slegato da logiche com- merciali, ne cambia per sempre la storia. Trasformandolo in uno strumento accessibile a tutti e consentendo così quell’ondata di innovazione che ha reso la rete uno stru- mento universale e decentralizzato, a cui chiunque può prendere parte. Il risultato è un universo di informazione libero, aperto e caotico. A questo caos, provano a mettere un po’ di ordine i primissimi motori di ricerca. Nel 1994 nasce il deposito di link con cui i due studenti David Filo e Jerry Yang che navigando su internet per ore, si rendono conto della difficoltà di trovare indirizzi interessanti. Così realizzano la Guida di Jerry e David per il World Wide Web, sito dal software semplificato che presenta gli indi- rizzi dei siti suddivisi per tema.

Usano il server dell’università e in pochi mesi migliaia gli studenti si servono del sito per archiviare gli indiriz- zi Internet preferiti. Era il gennaio del ’95, il sito vantava già 1 milione di clic. Il trend continua dopo il “secondo battesimo”, con il nome Yahoo! acronimo di “Yet Another Hierarchical Officious Oracle”, scelto, in base ai resoconti dei due fondatori per il significato che la parola ha nella lingua inglese: rude, non sofisticato e selvaggio/sgraziato.

Uno strumento che, nella sua veste originaria, diventa sempre più difficile da aggiornare e utilizzare a causa dell’esplosione di un numero immenso di siti online. La risposta a questo problema arriva con il lancio di Google, questo motore di ricerca nasce il 27 settembre 1998, pa- dri della creatura che avrebbe rivoluzionato il World Wide Web sono Larry Page e Sergey Brin.

I due ragazzi sono ancora degli studenti presso l’Univer- sità di Stanford quando sviluppano la teoria secondo cui un motore di ricerca basato sull’analisi matematica delle

Tim Berners-Lee, Credits CERN

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pagine citate con un maggior numero di link siano le più importanti e meritevoli, decidono di approfondire la loro teoria all’interno dei loro studi, ponendo di fatto le basi per quella che sarà la loro attività futura. In origine il mo- tore di ricerca utilizzava il sito web della Stanford con i do- mini google.stanford.edu e z.stanford.edu.

Il dominio google.com venne registrato il 15 settembre 1997. Incorporarono formalmente la loro azienda, Google, il 4 settembre 1998 nel garage dell’amica Susan Wojcicki a Menlo Park, in California.

Il motore di ricerca di Google attrasse un seguito fedele nel crescente numero di utenti di Internet, a cui piacque il suo design semplice. Nel 2000 Google iniziò a vendere annunci associati a parole chiave di ricerca. Gli annunci erano basati su testo per mantenere un design della pa- gina privo di ingombri e per massimizzare la velocità di caricamento della pagina, alla fine di quell’anno Google risponde a 100 milioni di interrogazioni al giorno.

Yahoo! e Google sono due dei pionieri che danno via al boom economico della rete.

Gradualmente, però, inizia anche a perdersi qualcosa dell’idea di open web degli inizi. Con la nascita dei primi colossi digitali, e poi con l’arrivo dei social network, l’in- ternet decentralizzata, immaginata da Tim Berners-Lee, diventa sempre più dominata dalle grandi piattaforme commerciali, che rinchiudono nei loro recinti (in ingle- se, walled garden) una parte crescente dei contenuti e dell’informazione che prima circolava caotica ma libera, sfruttandola invece a fini commerciali.

Oggi ci sono nel mondo oltre un miliardo di siti e quasi 3,5 miliardi di utenti. Un vero e proprio boom c’è stato tra il 2011 e il 2012, quando il numero dei siti e’ passato da

circa 350mila a quasi 700mila. Il traguardo del miliardo di La Guida di Jerry e David, Credits ilsole24ore.com

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Dalla nascita del primo sito web ad oggi sono passati circa trent’anni; nei primi anni i siti erano molto caotici e confusionari ma ad oggi, per programmare un buon sito, bisogna tener conto di due cose: della user experience design (UX) e user interface design (UI).

L’user experience design comprende quei processi ri- volti ad aumentare la soddisfazione degli utenti miglio- rando la  facilità di navigazione  e rendendo più intuitiva la consultazione delle pagine web. Il termine UX è stato coniato negli anni ‘90 da Donald Norman per indicare un insieme di aspetti che riguardano l’interazione con un prodotto o servizio. Norman è un professore di psicologia e scienze cognitive e direttore dell’istituto per la Scien- za Cognitiva dell’Università della California, è laureato in ingegneria elettronica presso il Massachusetts Institute of Technology, dove è professore emerito, e ha un master e un dottorato di ricerca presso l’Università della Pennsyl- vania. Nel 1995, ha ricevuto una laurea honoris causa in psicologia dall’Università di Padova. Attualmente insegna alla Northwestern University ed è consulente del Nielsen Norman Group, un’azienda di consulenza alle imprese per la realizzazione di servizi e prodotti centrati sull’uomo.

L’UX design, dunque, “detta le regole” per la corretta implementazione delle funzioni e degli elementi che un sito o un’applicazione dovrebbero avere per incontrare il gradimento del pubblico (SEO, social media marketing, produzione di contenuti, ecc). È quindi una disciplina va- riegata che oscilla tra marketing, design, project manage- ment e psicologia.

Difatti è un aspetto molto importante, perché la prima im- pressione che l’accesso a un sito o a un’app suscita nel- lo spettatore, può incidere sulle probabilità di portare a compimento le  conversioni. Lo UX design ci guida ver-

User experience design e user interface design

Donald Normann, Credits magazine.unibo.it

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Questa è fondamentale, per esempio, negli e-commerce, per aiutare gli uti- lizzatori a trovare risposta nel più bre- ve tempo possibile alle proprie esi- genze, come nel trovare rapidamente i modelli dei prodotti, risolvere i pro-

invitante per gli utilizzatori. Essa com- prende varie discipline:

• psicologia ovvero i fattori psicologici che conducono ad apprezzare o a ri- fiutare un elemento scelto;

• interaction design;

UX

L’ obiettivo dell’ UX Designer è di creare prodotti usabili che lascino gli utenti soddisfatti dell’esperienza avuta con il prodotto:

• non inventa i bisogni ma studia i problemi e trova delle soluzioni migliori;

• non ragiona in termini di disegno ma di funzioni;

• non adotta soluzioni che piacciono ma cerca soluzioni che funzionano;

• adotta metodologie di ottimizzazione dell’usabilità e dell’efficacia;

• crea e disegna prodotti che rispondano ai reali bisogni delle persone e siano soddisfacenti da utilizzare;

• analizza i competitors, i mercati, le necessità ed infine le potenzialità;

• sviluppa ed analizza le meccaniche di utilizzo di un de- terminato prodotto.

L’user interface design è la “costola visual” dell’UX de- sign e comprende essenzialmente il modo con cui il pro- dotto web si presenta, in primis l’interfaccia dal punto di vista visivo.  L’UI design studia l’interazione tra uomo e dispositivo ed ha lo scopo di rendere più invitante la navigazione, in accordo con lo stile e la comunicazione del brand. Questa comprende gli elementi che fungono da interfaccia tra l’uomo e il contenuto (come le finestre per l’inserimento dei dati) e ispira alla loro realizzazio- ne in un’ottica coerente e ragionevolmente prevedibile dal punto di vista dell’utente. Inoltre spinge a prendere le scelte migliori a livello di linguaggio e di stile e a ren- derle coerenti all’identità del brand. Questa disciplina ci guida, per esempio, nell’adozione di font e colori piace- voli ed efficaci per gli utenti, al collocare gli elementi nelle posizioni più facilmente individuabili e al rendere il repe- rimento delle informazioni rapido e intuitivo. La modella- zione degli elementi visivi permette di incidere sulle pos- sibilità di conversione, guidando l’utente a trovare ciò che

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di stile aziendali. Un sito dove si possono vedere questi principi è il sito della Apple.

L’ obiettivo dell’UI designer è quello di curare il lessico grafico assicurandosi che questo sia coerente con il target di riferimento e con gli obiettivi di business prefissati:

• disegna un sito web o un’applicazione in accordo alle logiche definite dall’User experience designer;

• si occupa di definire il linguaggio grafico del sito web;

• si occupa di costruire i layout ed adattarli al sito web.

La UI è “la faccia” mentre la UX “il corpo” e insieme for- mano l’intera entità, ovvero il sito o l’applicazione in que- stione e ciò che concerne il suo utilizzo. La UX è l’espe- rienza che l’utente vive e costituisce un vero e proprio modo di pensare e di agire. La UI riguarda “l’interfaccia”

che si pone tra l’oggetto e l’utilizzatore e le sue imposta- zioni contribuiscono a formare la user experience nel suo complesso. Mentre la UX design contempla capaci- tà di sviluppo front end, l’UI design richiede essenzial- mente capacità grafiche per adeguare l’aspetto visivo a quanto desiderato, ma anche psicologiche per indirizzare l’utilizzatore verso esperienze piacevoli e positive. UI e UX devono quindi operare congiuntamente  per rende- re un’applicazione sia funzionale a livello operativo che attraente dal punto di vista estetico. Perciò, la cura di un progetto web richiede di potenziare e di portare avanti nel tempo entrambi gli aspetti, sia visivi che funzionali, per venire incontro alle esigenze delle persone e favorire i propri obiettivi di conversione. Un’analisi di dati da Goo- gle Analytics, consente di analizzare delle dettagliate sta- tistiche sui visitatori di un sito web, ci permette di studiare il comportamento delle persone per comprendere se ri- spondono positivamente alla grafica e alle funzionalità del sito. I principi della user experience e user interface negli anni sono stati utilizzati nei principali siti istituzionali come

UI

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Sito del governo italiano a novembre 2015

Nuovo sito del governo italiano

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Sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a marzo 2016

Nuovo sito del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

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Sito del ministero e Sviluppo Economico a gennaio 2017

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Portale della regione Sardegna a luglio 2016

Nuovo portale della regione Sardegna

(16)

Sito comune di Biella a luglio 2016

Nuovo sito comune di Biella

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Sito comune di Eraclea a gennaio 2017

Nuovo sito comune di Eraclea

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Anche i siti delle università sono cambiati durante il corso del tem- po, adattandosi ai principi della UX e UI.

Sito università degli studi di Genova nel 2014

Nuovo sito università degli studi di Genova

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Il layout di home page maggiormente in voga per la pro- grammazione di siti web universitari è composto solita- mente da sei elementi principali disposti in un ordine ben preciso. Vediamo quindi quali sono gli elementi principali che compongono il layout di home page:

1 HEADER

In qualunque pagina si trovino i visitatori devono poter sapere sempre, con assoluta certezza, che sito stanno vi- sitando e devono potersi muovere in modo agevole all’in- terno di esso. A tale riguardo, l’header gioca ovviamente un ruolo fondamentale. Dare particolare rilevanza al logo, al brand o altri elementi grafici distintivi è un passo fonda- mentale. Accanto ad esso, o comunque inglobato nell’he- ader, trova spazio il cosiddetto “menu” o “barra di naviga- zione”. Lo scopo della barra di navigazione è ovviamente quello di agevolare i visitatori nella consultazione dei con- tenuti desiderati o aiutarli a consultare a fondo le singole sezioni che compongono il progetto.

Questo presuppone che tutte le informazioni vengano or- ganizzare in maniera logica a priori, prima ancora di pen- sare a come rappresentarle graficamente.

Inoltre in questa sezione si pone in risalto anche l’accesso ai social network e profili vari collegati al sito e l’eventuale selettore per il cambio della lingua di consultazione.

2 MAIN CLAIM

Con “Main Claim” si tende ad identificare l’area del conte- nuto emozionale e comunicativo di maggior risalto. Spes- so quest’area viene utilizzata per dar risalto a case history, campagne di comunicazione stagionali, eventi o prodotti ai quali dedicare particolare attenzione. Tra gli aspetti im- portanti c’è l’efficacia dei contenuti da destinare all’area

Struttura siti web

2 1

3

(21)

3 MAIN BOX

Se il nostro sito è ricco di informazioni e alcune di esse meritano un particolare risalto, l’area denominata “Main Box” è il luogo ideale. Nella “Main Box” possono trovar spazio gli eventi in primo piano, il focus su un prodotto di punta o “nuovo nato”.

4 SUB BOX

Se il nostro sito è ricco di informazioni, lo spazio dei “Main Box” non sarà sufficiente. Quindi bisogna “duplicare” lo spazio denominato Main Box. È bene definire quali con- tenuti destinare all’area “Main Box” e quali alla “Sub Box”.

5 FOOTER

Nel “Footer” vengono inserite le informazioni relative al contenuto delle pagine quali copyright, data ultimo ag- giornamento, info privacy, indirizzo, dati societari e indi- rizzo di posta elettronica che, per quanto necessarie, non giocano un ruolo determinante per la maggior parte dei visitatori del sito.

6 DEEP SITE LINKS

Non sempre presente, la “Deep Site Links” risulta mol- to utile laddove la struttura e di conseguenza i contenuti del sito, siano effettivamente molto articolati. Esplicitare quindi i link sotto forma di sitemap, oltre che agevolare gli utenti nella consultazione delle pagine, comporta in- dubbiamente vantaggi anche per aspetti quali il SEO e

l’indicizzazione presso i motori di ricerca.

5

6

4

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HEADER Logo;

menù di navigazione con: studenti, laureati, docenti, personale e contatti.

MAIN CLAIM

Collegamenti con card di: porte riaperte alla Sapienza di Roma, corsi e iscrizioni, la ricerca scientifica, internazio- nale, terza missione e ateneo;

barra di ricerca.

SUB BOX

Sezione notizie, sezione eventi e sezione social media.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a corsi e iscrizioni, internazionale, ricerca scientifica e collegamenti all’ateneo.

Università degli Studi di Roma

“La Sapienza”

Dopo queste considerazioni sulla costruzione dei siti web analizziamo i contenuti dei siti delle Università Italiane e straniere. Per fare questa analisi ci baseremo sulla ricer- ca fatta dal Ministero dell’Università che stila la classifica delle università Italiane pubbliche per numero di studenti.

Analisi dei siti web delle

università italiane

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HEADER Logo;

menù navigazione con: cerca, rubrica, servizi online, internet d’ateneo e il mio portale;

secondo menù con: ateneo, didattica, ricerca, terza mis- sione, internazionale, e servizi.

MAIN CLAIM

Collegamenti con: lasciati coinvolgere dall’università di Bologna, preparati alla scelta del tuo corso di studio, borse di dottorato di ricerca, 5x1000 il filo della ricerca ci avvicina, l’università di Bologna per la pace in Ucraina e Patrick Zaki.

SUB BOX Sezione notizie;

eventi;

in evidenza;

verso il mondo del lavoro;

un menù con icone per: collegio superiore, istituto di studi avanzati, Bologna business school, archivio storico, cusb, e almacube;

sezione instagram.

DEEP SITE LINKS Collegamenti a contatti;

menù verticale con: alma orienta, job placement, alumni e unibostore.

FOOTER

Copyright, via e partita iva.

Università di Bologna

(24)

HEADER Logo;

menù con: studenti, docenti e personale;

secondo menù con: home, chi siamo, ateneo, didattica, ricerca, terza missione, f2magazine, international, myfe- dericoII e cerca nel sito.

MAIN CLAIM

Collegamenti con diverse notizie: terra next, selezionate prime 8 startup, nuovo appuntamento con cosa farò da grande, intesa sanpaolo rafforza il sostegno alla ricerca universitaria e operazioni talenti seconda edizione.

MAIN BOX

Collegamenti a notizie in primo piano, unina internatio- nal, seguici su e unina video.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ad amministrazione, contatti e aiuto.

FOOTER

Via, numero di telefono, e-mail certificata, codice fiscale e iban.

Università degli Studi di Napoli

Federico II

(25)

HEADER Logo;

menù navigazione con: informazioni per, come fare per, strutture e login;

barra di ricerca;

secondo menù di navigazione con: ateneo, didattica, ricerca, università e lavoro, internazionalità e servizi.

MAIN CLAIM

Collegamenti con varie notizie: scegli l’università di Tori- no nella dichiarazione dei redditi, la risposta di UniTo alla crisi internazionale dell’Ucraina e mostra visitabile fino al 22 luglio.

MAIN BOX

Collegamenti alle novità, gli eventi e offerta formativa.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a seguici sui social, portale, studenti, riferi- menti e amministrazione.

FOOTER.

Via, numero di telefono, e-mail certificata, partita iva e codice fiscale.

Università degli Studi di Torino

(26)

HEADER Logo;

menù con: unirai, segreterie, Ariel, biblioteche, chi e dove, webmail, lastatale@work e info per;

secondo menù con: corsi, studiare, ricerca, terza missio- ne, ateneo e internazionale,

icona ricerca;

menù hamburger con sotto menù.

MAIN CLAIM

Collegamento a test per l’iscrizione, ammissioni a lauree triennali e magistrali.

MAIN BOX

Collegamenti a “La Statale Live”, Informazioni per, facoltà e scuole, i corsi in statele, studiare e la ricerca.

SUB BOX

Link a scopri la Statale.

DEEP SITE LINKS

Link a strutture, servizi, concorsi, selezioni e gare.

FOOTER

Via, numero di telefono, codice fiscale, e-mail, partita iva e copyright.

Università degli Studi di Milano

“La Statale”

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HEADER

Menù con: uniweb, area stampa, dipartimenti, scuole, webmail, rubrica, SIT, sostieni Unipd, 5x1000 e 800 anni;

logo;

secondo menù: future matricole, studentesse e studenti, laureate e laureati,personale, cittadinanza e territorio.

MAIN CLAIM

Collegamenti al 5x1000, notturno in eco, 8 storie per 8 secoli, identità e città e la scuola galileiana.

MAIN BOX

Collegamenti con corsi, 800 anni, diritti, parità, inclusio- ne, ricerca, terza missione, ateneo governance, sedi e unipd nel mondo.

SUB BOX

Collegamenti a ilboLive.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti con l’università degli studi di Padova.

FOOTER

Copyright, numero di telefono, e-mail certificata, partita iva e codice fiscale.

Università degli Studi di Padova

(28)

HEADER Logo;

menù con: cerca nel sito, cerca chi, servizi online e sele- ziona lingua;

Secondo menù con: ateneo, didattica, ricerca, terza missione, internazionalizzazione, unifiorenta, iscrizioni, servizi agli studenti, vivere l’università e unifi comunica.

MAIN CLAIM

Collegamenti a Unifi per la pace, studiare a Firenze, venerdì 8 Luglio e ciclo del dottorato di ricerca.

MAIN BOX

Collegamenti a news, informazioni per futuri studenti, studenti, studenti internazionali, laureati e aziende, enti;

sezione avvisi.

SUB BOX

Avvisi, reclutamento e assunzioni, accesso rapido, unifiMagazine, sistema bibliotecario di ateneo, sistema museale di ateneo, guide pocket per conoscere le scuole e Firenze University press.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti al sito e ai social.

FOOTER

Via, numero di telefono, e-mail certificata, partita iva e

Università degli Studi di Firenze

(29)

HEADER Logo;

menù ad hamburger;

info per strumenti;

cerca;

lingua.

MAIN CLAIM

Collegamenti a pride week 2022, atleti polimi ai mon- diali di nuovo paralimpico, polimifest 2022 e il 5x1000 al politecnico di Milano.

MAIN BOX

Notizie in evidenza, eventi e social.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti all’amministrazione.

FOOTER

Via, partita iva, e codice.fiscale.

Politecnico di Milano

(30)

HEADER Logo;

barra di ricerca;

menù con: ateneo, studenti, ricerca, internazionale, terri- torio, imprese e personale.

MAIN CLAIM

Collegamento a dottorato unipi, elezioni del Rettore, i corsi di laurea dell’unipi e l’università di Pisa a sostegno della pace.

MAIN BOX

Unipi eventi e unipi news;

menù laterale con: studenti, didattica a distanza, qualità e valutazione, ricerca, personale, bandi, concorsi e

area comunicazione.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ai social e contatti.

FOOTER

Via, partita iva e codice fiscale.

Università di Pisa

(31)

HEADER

Menù con: servizi online, esse3, rubrica, webmail, app uniba, infoper, cerca in uniba e seleziona lingua;

logo;

secondo menù con: ateneo, organizzazione, ricerca, didattica, studenti, internazionale, servizi e opportunità.

MAIN CLAIM

Collegamenti UniBa sapere senza confini, dottorato di ricerca 38 ciclo, corsi di formazione per il sostengo, con- corsi per l’ammissione a corsi per numeri programmati e Cambridge University test.

MAIN BOX

Collegamenti in evidenza, notizie, eventi e comunicati.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ad altri link, ufficio amministrativo e rela- zioni con il pubblico.

FOOTER

Via, partita iva, numero di telefono, e-mail certificata e codice fiscale.

Università degli studi di Bari Aldo Moro

(32)

HEADER Logo;

seguici sui social;

menù con: ateneo, didattica, ricerca, terza missione, internazionale, multimedia e informazioni per.

MAIN CLAIM

Collegamenti come immatricolarsi ai corsi, scegli il tuo corso, portale studenti: nuova interfaccia e UNICT per la pace in Ucraina.

MAIN BOX

Notizie, servizi e agenda.

SUB BOX

Collegamenti ai dipartimenti e altre strutture didattiche.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a seguici su, amministrazione e link utili.

FOOTER

Via, e-mail certificata, codice fiscale, partita iva e numero di telefono.

Università di Catania

(33)

HEADER

Menù con: ateneo, didattica, ricerca, mobilità internazio- nale, spid, e cerca;

logo;

Secondo menù con: segreterie studenti, dipartimenti, scuola di medicina e chirurgia, poli territoriali, bibliote- che e archivio storico.

MAIN CLAIM

Collegamenti a dona il 5x1000 alla ricerca scientifica, rilevazioni opinioni studenti, guida allo studente, test per l’accesso ai corsi di laurea a programmazione locale;

menù futuri studenti, studenti, laureati, international stu- dents, personale e imprese.

MAIN BOX

In evidenza, news, avvisi, eventi, strutture e ricerca.

SUB BOX

Link politica per la qualità di ateneo, orientamento, tuto- rato, sport universitario, app myUnipa e UniPa Comunica.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ad accessibilità, orientamento, credits, note legali, privacy e seguici sui social media.

FOOTER

Via, codice fiscale, e-mail certificata, partita iva e nume- ro di telefono.

Università degli studi di Palermo

(34)

HEADER Logo;

menù con: ateneo, corsi, ammissione, facoltà e portali;

cerca.

MAIN CLAIM

Collegamenti a iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche della disabilità, le armonie dei saperi per la solennità del Sacro Cuore, area matricole e orientamento universitario e summer school.

MAIN BOX

Area matricole, cosa vuoi studiare all’università, info covid-19 ed eventi.

SUB BOX

Perché scegliere l’università Cattolica, secondo tempo, centenario e i campus.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a link, strumenti, social, @unicatt e secon- do tempo.

FOOTER Via e privacy.

Università Cattolica del Sacro Cuore

(35)

HEADER Logo;

menù con icone di: servizi on line, cerca nel sito, cerca persona, profili, site map e scegli la lingua.

MAIN CLAIM

Collegamenti all’ateneo di Salerno, unisa orienta in tour e immatricolazioni;

menù con: ateneo, Unisa a distanza, didattica, ricerca, terza missione, international, vivere il campus e servizi.

MAIN BOX

Notizie in primo piano, bacheca, prossimi eventi;

menù a sinistra di profili, home e strutture.

SUB BOX

Card con collegamenti immatricolazioni unisa, offerta formativa unisa e il centro universitario sportivo.

DEEP SITE LINKS

Contatti, e-mail certificata, urp e altri vari collegamenti.

FOOTER

Via, partita iva e codice fiscale.

Università degli studi di Salerno

(36)

HEADER Logo;

menù con: dipartimenti, biblioteca, comunicazione, dove siamo, lavora con noi, rubrica, cerca e accedi;

secondo menù con: ateneo, didattica, ricerca, internazio- nalizzazione e servizi.

MAIN CLAIM

Manù con: futuri studenti, studenti immatricolati, studenti internazionali, dopo la laurea, alunni;

collegamenti sei uno studente dell’ateneo, falling walls lab Italy e diritto allo studio.

MAIN BOX

Collegamenti aree disciplinari.

SUB BOX

Card con scopri di più, approfondisci, unimib English version, leggi Bnews, soft skill, bicocca sostenibile e altre news.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti social, note legali e privacy.

FOOTER

Copyright, via, pec e partita iva.

Università degli studi Milano-Bicocca

(37)

HEADER Logo;

menù con: scoprire l’ateneo, didattica e studenti, il mondo della ricerca, innovazione per le imprese e cam- pus internazionale.

MAIN CLAIM

Collegamenti corsi di laurea aperte le iscrizioni, il po- litecnico per l’emergenza Ucraina, posizione aperte al Politecnico, chiamate dirette per docenti ordinari e associati.

MAIN BOX

Collegamenti eventi, notizie, accesso rapido, avvisi e scadenze.

SUB BOX

Collegamento a poliflash.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti social e privacy.

FOOTER

Via, partita iva e codice fiscale.

Politecnico di Torino

(38)

HEADER Logo;

menù con: ateneo, didattica, ricerca, terza missione, studenti, internazionale, dipartimenti e scuole.

MAIN CLAIM

Collegamenti iscriviti a Roma Tre, Pace, Open day, Care- er service, Progresso e studiare all’estero.

MAIN BOX

Secondo menù lauree, lauree magistrali, dottorati, post lauream, portale dello studente e collegamenti in prima pagina.

SUB BOX

Collegamenti prossimamente a RomaTre e altri progetti in evidenza.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti social media, biblioteche, albo pretorio e alloggi per gli studenti.

FOOTER

Copyright, e-mail certificta, codice fiscale, partita iva, privacy e note legali.

Università degli studi Roma Tre

(39)

HEADER Logo;

menù con: futuri studenti, studenti, laureati, internaziona- le, ricerca, imprese, territorio e chi siamo.

MAIN CLAIM

Collegamenti Samsung innovation campus, pre-immatri- colazioni, IANUA arricchisce la tua formazione e dona il 5x1000 all’Università di Genova.

MAIN BOX

Trova il tuo corso con barra di ricerca e secondo menù lauree, lauree magistrali, lauree in inglese, dottorati e post laurea;

collegamenti notizie unige, eventi unige e unige stories.

SUB BOX

Collegamenti ai futuri studenti, internazionale, ricerca e chi siamo;

menù futuri studenti, studenti, laureati, internazionale, ricerca, imprese e territorio, chi siamo, amministrazione, biblioteche ed editoria, studenti con disabilità e DSA.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti social, atti di notifica, pubblicità legale ac- cesso generalizzato e amministrazione trasparente.

FOOTER

Via, numero, e-mail, partita iva, copyright, cookie policy e feedback.

Università degli studi di Genova

(40)

HEADER Logo;

menù verticale con: offerta formativa, orientamento, futuri studenti, studenti, scuola di dottorato, oltre la laurea, per- sonale di ateneo, segreterie, biblioteche e servizi.

MAIN CLAIM

Secondo menù con: ateneo, didattica, ricerca, imprese e territorio, amministrazione, internazionale e vivi l’ateneo Tor vergata.

MAIN BOX

I numeri di Tor Vergata.

SUB BOX

Collegamenti a news, eventi e avvisi.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a campus, amministrazione, contattaci e formazione insegnanti.

FOOTER

Via, partita iva e codice fiscale.

Università degli studi di Roma

Tor Vergata

(41)

HEADER Logo;

menù con: campus, didattica, ricerca, internazionale, innovazione e società e organizzazione.

MAIN CLAIM

Collegamenti al tuo 5x1000 a unical, continuare gli studi a unical, scopri in pochi passi unical e l’offerta universita- ria formativa.

MAIN BOX

Collegamenti a notizie, unical magazine, social, app e prossimi eventi.

SUB BOX

Collegamenti ad avvisi.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ai social, unical per gli studenti, unical online e vivere il campus.

FOOTER

Via, pec e codice fiscale.

Università della Calabria

(42)

Per quanto riguarda le università straniere abbiamo dei dati tramite i dati forniti dal sito della Università Jiao Tong di Shanghai.

Analisi dei siti web delle università straniere

HEADER Logo;

ricerca;

menù hamburger con accademici, città universitaria, visitare e notizie.

MAIN CLAIM

Collegamenti letture estive.

MAIN BOX

Collegamenti a incontra gli autori.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti Harvard business school, biblioteche di Harvard, sicurezza marchio, sito web e contatto con noi.

FOOTER

Copyright e collegamenti ai social.

Harvard University

(43)

HEADER

Menù con: notizia, eventi, accademici, ricerca, assistenza sanitaria, vita universitaria e ammissione.

MAIN CLAIM Esplora Stanford.

MAIN BOX

Collegamenti a notizie, accademici, ricerca, assisten- za sanitaria, atletica, eventi, ammissione e a proposito dell’università di Stanford.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a scuole, dipartimenti, ricerca, assistenza sanitaria, apprendimento online, a proposito di Stanford, ammissione e risorse.

FOOTER

Copyright, privacy e diritti d’autore.

Stanford University

(44)

HEADER Logo;

ricerca;

menù ad hamburger con: studio universitario, studio post-laurea, alunni, affari e impresa, studenti Cambridge e notizie.

MAIN CLAIM

Welcome to Cambridge.

MAIN BOX

Collegamenti a notizie, eventi, prospettive degli studenti, Cambridge su instagram e seguici sui social.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti studia a Cambridge e tutte le informazioni riguardo l’università.

FOOTER Copyright.

University of Cambridge

(45)

HEADER Logo;

menù con: formazione scolastica, ricerca, innovazione, ammissioni più aiuti, vita universitaria, novità, alunni e riguardo MIT.

MAIN BOX

Collegamenti alle migliori risorse e le notizie sull’univer- sità del MIT.

FOOTER

Via, contatti, collegamenti ai social media.

Massachusetts Institute of Technology

(46)

HEADER

Menù con: studenti, facoltà e personale, genitori, ex alun- ni, dare, carta geografica, directory, bConnesso e notizia;

logo;

menù a tendina con: ammissioni, accademici e la vita universitaria a Berkeley.

MAIN CLAIM

Collegamenti Importante decisione della Corte Suprema.

MAIN BOX

Collegamenti ad eventi e notizie.

SUB BOX Scopri Berkeley.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a visitare, lavori, notizia, blog ed eventi.

FOOTER

Copyright e diritti.

University of California, Berkeley

(47)

HEADER Logo;

primo menù con: notizie, eventi, lavora a Princeton, col- legamenti per e ex alunni;

secondo menù con: incontra Princeton, accademici, ricerca, una comunità e ammissione.

MAIN CLAIM

Collegamenti a letture estive.

MAIN BOX

Collegamenti a venture forward, notizie di ateneo e pros- simi eventi.

SUB BOX

Collegamenti a studia a Princeton.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti ai social, contattaci, biblioteca e calendario accademico.

FOOTER

Copyright, violazione del diritto d’autore, informativa sulla Privacy.

Princeton University

(48)

HEADER Logo;

primo menù con: indice AZ, e-mail, facoltà, studenti, personale e ex alunni.

secondo menù con: ammissioni, accademici, ricerca, vita universitaria.

MAIN CLAIM

Collegamenti a incontra la classe del 2022, campus in città e sessione estiva della Columbia 2022.

MAIN BOX

Collegamenti a esplorare, notizie, risorse del campus covid-19, innovazione alla Columbia, più visitati, video correlati ed eventi.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti a scuole, scuole affiliate e risorse.

FOOTER Copyright.

Columbia University in the City of

New York

(49)

HEADER Logo;

primo menù: visitare, carriere, accesso, link veloci, di- rectory, Caltech oggi ed ex alunni;

hamburger menù con: ricerca, accademici, ammissioni, vita ed eventi del campus.

MAIN CLAIM

Collegamenti ad articoli.

MAIN BOX

Collegamenti ad eventi in primo piano, notizie e la vita al Caltech.

SUB BOX

Collegamenti a centri e istituti, studenti e docenti, divisio- ni accademiche e connettiti con noi.

FOOTER

Informativa della privacy e copyright.

California Institute of Technology

(50)

HEADER Logo;

primo menù con: ammissioni, ricerca, notizie ed eventi, secondo menù con: covid19, personale, studenti di Oxford, ex alunni e comunità.

MAIN CLAIM

Collegamenti a corsi brevi part-time a Oxford e online, preparati per le applicazioni post-laurea quest’autunno e domande per corso di laurea.

MAIN BOX

Collegamenti a notizie, eventi, scoprire e studiare a Oxford.

DEEP SITE LINKS

Connettiti con noi, informazioni su, informazioni per e link veloci.

FOOTER

Copyright, contattaci, legale e impostazioni dei cookie.

University of Oxford

(51)

HEADER Logo;

primo menù con: calendari, dare e directory;

secondo menù con: a proposito di Yale, accademici, ammissioni, ricerca e collezioni e la vita a Yale.

MAIN CLAIM

Collegamenti ai riflettori della scuola, eventi e le ultime news sull’università.

MAIN BOX

Collegamenti ad uno sguardo più vicino all’università per i curiosi.

DEEP SITE LINKS

Collegamenti utili, visita a Yale e collegamenti ai social.

FOOTER

Copyright, tutti i diritti riservati e contatta l’editor web.

Yale University

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Analizzando i contenuti dei siti delle università italiane e straniere si può vedere come i punti in comune siano, quasi nella maggior parte dei casi, un header compren- sivo di logo e menù esteso con le principali informazioni.

Solo in uno dei siti analizzati, quello della Harvard Univer- sity, lo spazio dedicato al menù viene ridotto ad una scelta ad “hamburger” per dare più spazio alle notizie del main claim. Qui ci sono sia collegamenti a iscrizioni, master che notizie sull’università. Tutte le informazioni aggiuntive vengono inserite nella seconda parte del sito, il main box che può estendersi fino a sub box, anche in questo caso sia università italiane che internazionali scelgono sempre di inserire, notizie, articoli, ed eventi. Anche footer e deep site links hanno le stesse caratteristiche.

Tra i siti analizzati ci sono alcuni che non rispecchiano, per contenuti e grafica, quelli italiani, sono quello di Har- vard e quello del Massachusetts Institute of Technology.

Il sito di Harvard è pulito nei contenuti e nella grafica e si concentra principalmente nelle letture estive che ven- gono consigliate agli studenti, favorendo incontri con gli autori. Mette quindi in secondo piano il menù per le infor- mazioni sui corsi di studio, master, le informazioni per gli studenti e quelle per i docenti e personale.

Il sito del MIT è diverso per grafica infatti si divide in due bande, una fissa e una a scorrimento. In quella fissa si tro- vano le principali informazioni per studenti, futuri studen- ti, docenti, genitori e personale e in quella a scorrimento si trovano informazioni sulla comunità del MIT.

Nessuna delle università internazionali analizzate ha una linea in comune con quelle italiane Cattolica del Sacro Cuore o l’università degli studi di Milano La Statale in cui i siti sono divisi con fasce bianche, blu e grige alternate

Analisi comparata dei siti web

delle università

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Anche il sito del Dipartimento di Economia (DIEC) segue le linee analizzate.

HEADER Logo;

collegamenti ai social;

menù con: chi siamo, didattica, ricerca, orientamento, stage e tirocinio, internazionale e albo.

MAIN CLAIM

Collegamenti a corsi di laurea, bilancio di missione,

#SMARTtogheter #DIECnonsiferma e summer school.

MAIN BOX

Insegnamenti e programmi dell’anno accademico 2021/2022 e tirocini per studenti.

SUB BOX

Articoli più recenti ed eventi.

FOOTER

Collegamenti ai social network, ateneo di Genova e pia- no di emergenza.

Analisi dipartimento di economia

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1957 Nasce Arpa

1967 Nascita rete Arpanet

1986 L’Italia si connette

1987 HTTP HTML

1989 Nasce il World Wide Web

1994 Guida di Jerry e David

1996 Primo cellulare connesso ad internet 2021 Metaverso

2000 Blog e web 2.0

2004 Facebook e social networks

2018 Gdpr e dati sensibili

Rappresentata da questa linea del tempo, si può vedere in maniera schematica come dal 1957 si sia evoluto in- ternet fino ad arrivare nel 2021 a parlare pubblicamente per la prima volta di metaverso. Nel futuro si dovrà tenere conto dell’esponenziale crescita evolutiva della “materia- lizzazione“ dei siti web e della percezione di siti come ambienti realistici in cui svolgere le funzioni più disparate.

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L’etimologia della parola metaverso aiuta a comprender- ne il significato. Meta significa “all’interno, dentro”, men- tre  verso  è l’abbreviazione di “universo”. Così nasce la definizione di universo parallelo, una realtà distaccata ri- spetto al mondo reale.

Il Metaverso si sviluppa nel digitale, la sua materia è composta dai dati e dalle informazioni, in stretta cor- relazione con l’universo dell’oggettivo, la sua struttura è spazio-temporale, la stessa dell’universo fisico. È una struttura composta da lunghezza, larghezza, profondità e tempo: il cyberspazio, sostanzialmente un universo creato e alimentato dalle reti globali di comunicazione.

Ogni utente sarà in grado di teletrasportarsi  come un ologramma in modo tale da essere ovunque si desideri pur rimanendo a casa. Il metaverso si presenta come un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi, in cui gli

“abitanti” possono svolgere moltissime delle attività quo- tidiane senza doversi muovere da casa. A descrivere per la prima volta il concetto di  metaverso  è stato  Neal Ste- phenson  nel suo romanzo  Snow Crash  scritto nel 1992, dove del metaverso veniva fatta una descrizione distopica e non positiva.

Il contributo alla popolarità del concetto è poi arrivato an- che grazie al romanzo Ready Player One di Ernest Cline, in seguito trasformato in un film diretto da Steven Spiel- berg. A farlo diventare un termine sempre più familiare però, possiamo dire essere stata la decisione di  Mark Zuckerberg che nell'ottobre 2021 ha cambiato il nome Fa- cebook, uno dei più popolari social network al mondo, trasformandolo in Meta. Un metaverso è un universo 3D virtuale e digitale formato dalla fusione di vari tipi di spazi virtuali, dove persone reali comunicano tra loro e vivono esperienze attraverso i loro avatar, ovvero delle ricostru-

Il metaverso

telligenza artificiale, i social media e la valuta digitale.

Nonostante il metaverso sia un mon- do virtuale, è bene chiarire come per l’utente che vi accede l'individualità è sempre mantenuta e come al suo

della proprietà. Relativamente al me- taverso non esiste nessun singolo for- nitore che possiede lo spazio, tuttavia sempre relativamente al concetto di proprietà, al suo interno è possibile acquisire delle proprietà, con tanto Ready Player One, Credits cinematografo.it

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spiegate nella lettera aperta scritta da Zuckerberg in cui annuncia: “Nel me- taverso, sarai in grado di fare quasi tutto ciò che puoi immaginare, stare insieme con amici e familiari, lavo- rare, imparare, giocare, fare acquisti e creare, oltre a esperienze comple- tamente nuove che non si adattano

nimento di vantaggi nell’ambito della vita professionale ma anche legati alla sostenibilità ambientale: “In questo futuro sarai in grado di teletrasportar- ti istantaneamente come ologramma per essere in ufficio senza fare il pen- dolare, a un concerto con gli amici o nel soggiorno dei tuoi genitori per re- Mark Zuckerberg, Credits forbes.it

tempo nel traffico e ridurre la tua im- pronta di carbonio”.

Proiettandoci nell’immediato futu- ro troveremo interi mondi virtuali, a partire dai bar, ai ristoranti fino alle strutture pubbliche come le universi- tà e, pensando in grande magari un domani ci potranno pure essere enti Progettare il mondo, Credits wikipedia.it

ti comodamente da casa, senza fare file, senza inquinare, quando la pre- senza fisica non è realmente necessa- ria. Ad oggi lo SPID per accedere agli enti pubblici è quasi obbligatorio, an- che per le persone più anziane, quin- di in un futuro potrebbe essere quasi la normalità entrare con il computer

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Ci sono tre fattori chiave che faranno sentire le interazioni nel metaverso più simili a quelle che abbiamo nella vita quotidiana e queste sono: effimerità, forma di realizzazio- ne e immersione.

Effimerità: nel mondo fisico, la maggior parte delle no- stre comunicazioni quotidiane sono effimere: parliamo, la gente ci sente e non esiste un record a lungo termine di ciò che abbiamo detto.

Al contrario, le e-mail, i messaggi di testo e i post scritti sui social media sono spesso persistenti, creando un re- cord che dura nel tempo e che può essere ispezionato, rivisto, modificato o cancellato. Il metaverso costituirà uno spostamento verso una comunicazione dal vivo e basata sul parlato che spesso sembrerà transitoria come le con- versazioni faccia a faccia. Proprio come nel mondo fisico, questo tipo di comunicazione effimera esisterà insieme a messaggi e comunicazioni persistenti, ma è probabile che sia molto più comune.

Forma di realizzazione: nel metaverso saremo in grado di comunicare non solo digitando su una tastiera o guar- dando uno schermo, ma attraverso la nostra fisicità.

Gli avatar rifletteranno i nostri veri movimenti corporei.

Questo ci permetterà di comunicare in modo più espres- sivo, di usare le nostre mani per creare e manipolare oggetti digitali e di interagire con il nostro ambiente 3D virtuale. Questa sincronicità 3D in tempo reale è una diffe- renza cruciale con il modo in cui interagiamo su Internet di oggi.

Immersione: nel metaverso, comunicheremo in modi che ci faranno sentire come se fossimo effettivamente in uno spazio specifico con altre persone, ambienti condivisi in cui l’interazione sociale sembra naturale, come una con- versazione con gli amici in una caffetteria, in un ristorante

Le prove empiriche di innumerevoli studi di ricerca sulle scienze sociali confermano questa nozione che le forme di comunicazione non verbali/

incarnate sono cruciali per la colti- vazione della fiducia sociale e per lo Avatar e virtual realuty, Credits lavocedinewyork.com

attraverso il discorso, piuttosto che at- traverso la scrittura, e quindi le inter- facce funzionali basate sul discorso rappresentano un miglioramento nel modo in cui comunichiamo online.

Questi attributi, effimeratalità, incar-

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Il metaverso è un concetto che è entrato sempre più nella mente degli imprenditori che cercano di rendere le loro operazioni a prova di futuro. Per questo viene sempre più utilizzato, sono sempre di più le aziende che in qualche modo ne sfruttano le potenzialità e sempre di più i brand che vi presenziano includendolo nella propria strategia di marketing, così come sono sempre in numero maggiore le aziende che decidono di investire in questa visione del futuro diverse migliaia di dollari. Di seguito un elenco di aziende che hanno deciso di investire nel metaverso.

MetaPrima tra tutte le aziende, arriva Meta che solo per il 2022 lo scorso anno aveva previsto di spendere 10 milioni di dollari  nell’acquisizione e nello sviluppo di hardware e software da utilizzare per fornire funzionalità VR all’inter- no del metaverso ed è fra le aziende che più di tutte crede nello sviluppo del metaverso, ormai punto focale della vi- sione del suo fondatore Zuckerberg.

Per rendere ciò possibile l’azienda lavora incessantemen- te e ha realizzato strumenti utili allo scopo come ad esem- pio visori, fondamentali per l’uso della realtà aumentata.

Microsoft

Microsoft che già nel 2016 aveva lanciato degli occhiali intelligenti per realtà mista chiamati HoloLens, ha dichia- rato che nel 2022 rilascerà Mesh per Microsoft Teams, un servizio innovativo attraverso cui gli utenti di Teams situati in diverse posizioni fisiche potranno organizzare riunioni virtuali in cui partecipare grazie a esperienze olografiche collaborative e condivise. Grazie a Mesh gli utenti potran- no stabilire una presenza virtuale usando un avatar perso- nalizzato utilizzabile su qualsiasi dispositivo. Nel gennaio 2022 inoltre, Microsoft ha chiuso un accordo da 70 miliardi di dollari che nei prossimi anni consentirà all’azienda di sviluppare giochi e software supportati da Microsoft all’in- terno del metaverso, grazie all’acquisizione di Activision Blizzard, sviluppatore ed editore di videogiochi.

attraverso diverse scelte imprendito- riali utili a garantire all’azienda il suo posto in questo nuovo mondo digi- tale. La pianificazione del futuro del brand fatta dal gigante dell’abbiglia- mento sportivo può essere riassunta in questi passaggi:

•ottobre 2021 Nike ha presentato un fondo di private equity  per tutti i

progetti sul metaverso.

L’amministratore delegato dell’azien- da, Sundar Pichai, ha discusso più volte rispetto all’interesse di Google nei confronti della realtà aumentata, tanto che potrebbe anche inserire servizi come Maps e YouTube nel Occhiali HoloLens 2, Credits spheregen.com

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che si occupa della creazione di pro- dotti digitali e utilizza la tecnologia blockchain per garantirne l’autentici- tà dei prodotti;

•a novembre 2021, ha debuttato con Nikeland, il mondo del brand nel

McDonald's

McDonald's intende investire nel me- taverso e si sta preparando ad aprir- ci un negozio e ciò è presumibile dal fatto che la catena globale di fast food, ha presentato domande all'Uffi- Nikeland, Credits makerfairerome.eu

in pratica vuole offrire ai suoi clienti, attraverso il metaverso, un nuovo ed alternativo modo per ordinare cibo online, grazie al proprio avatar, che sarà consegnato nel mondo fisico come se fossi davanti al negozio.

di gioco PWR per creare Pixel Point, un'isola personalizzata nella moda- lità creativa di  Fortnite  dove chi la raggiunge può giocare ai minigiochi basati sul brand. Inoltre di recente ha rinnovato il suo investimento nel me- Coca Cola Byte, Credits marcasmais.com

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gio 2022. Oana Vlad, senior director of strategy di Coca-Cola spiega così la scelta: "Volevamo creare un gusto innovativo ispirato alla giocosità dei pixel, radicato nelle esperienze che il gioco rende possibili”.

Heineken

al suo interno che cambiano le cose.

L’azienda olandese ha creato que- sto temporary bar, è stato aperto dal 7 al 10 aprile 2022, dopo aver pre- sentato la sua nuova birra “Heineken Silver”, pensata esclusivamente per il metaverso. Ad accogliervi al bar c’è un addetto al door selector sotto for-

DJ e sala da ballo.

Samsung

Samsung nel gennaio 2022, ha lan- ciato il suo primo negozio nel meta- verso a Decentraland, una piattafor- ma decentralizzata che dà vita ad un mondo digitale che gli iscritti posso-

gozio fisico a 837 Washington Street, New York City.

All’interno gli utenti possono:

• costruire la propria avventura;

• interagire con altri personaggi;

• fare missioni.

Gucci

Heineken Silver Metabar, Credits techprincess.it Gucci inaugura un quartiere nel metaverso, Credits pambianconews.it

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primi brand di moda che offre:

• esperienze nel mondo digitale con collaborazioni di vi- deogiochi online;

• la versione digitale del suo Gucci Garden su Roblox, un gioco dove si possono creare i mondi virtuali e creare il proprio mondo tramite il linguaggio di programmazio- ne Lua Script;

• la possibilità di  acquistare capi Gucci con cui vestire i propri avatar grazie alla partnership stipulata con l’appli- cazione Zepeto.

Balenciaga

Il brand guidato dal designer Demna Gvasalia ha lanciato dei capi su Fortnite, il celebre gioco multi-piattaforma. In questa realtà virtuale Balenciaga ha permesso di acquista- re vari abiti. La collaborazione è stata proprio ufficializzata dai canali della casa di lusso francese e degli sviluppatori del gioco. Si tratta di un progetto di largo respiro che pre- vede una serie di creazioni sia all’interno che all’esterno del gioco, con “set fit” dedicati ai personaggi. Balenciaga aveva già collaborato con Epic Games, la società degli sviluppatori di Fortnite, per lanciare la collezione autunno 2021 nel videogioco Afterworld. Da lì a Fortnite il passo è stato breve, e dal virtuale al reale altrettanto, perché Balenciaga ha lanciato una nuova linea di abbigliamento Fortnite da distribuire fisicamente nei negozi.

Prada

Prada che ha da poco annunciato una collaborazione mol- to speciale con adidas. I due brand hanno creato qualco- sa di mai visto, dal nome adidas for Prada re-source, che prevede opere artistiche pensate dagli utenti che hanno unito moda, design e crittografia. Il nuovo e originale metaverso si pone come obiettivo quello di avvicinare il

Prada sceglie un virtual testimonial nel metaverso, Credits pambianconews.it

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Internet ha già trasformato il modo in cui impariamo. I mo- tori di ricerca rendono il fact-finding praticamente istan- taneo. Portiamo in giro una biblioteca infinita nelle nostre tasche su dispositivi più sottili di un libro tascabile. Le le- zioni possono essere tenute tramite videoconferenza o li- ve-streaming. Il metaverso promette di rendere l'appren- dimento più attivo. Saremo in grado di imparare facendo e non solo assorbendo passivamente le informazioni. Sa- remo in grado di imparare in 3D, portando in vita lo studio dell'architettura, o della storia, o anche della geometria di base in modi in modi in cui le lavagne bianche e gli schermi piatti non potrebbero mai.

L'apprendimento non sarà limitato dalla posizione geo- grafica: uno studente di Mumbai potrebbe partecipare a un seminario ospitato da un professore a Francoforte; una classe di scuola media nel Wyoming potrebbe fare una gita a Stonehenge o alle Piramidi di Giza. In effetti, po- trebbero sperimentare questi punti di riferimento come sarebbero stati ai tempi dei Druidi e dei Faraoni.

Meta sta anche fornendo cuffie VR per tutti gli studenti da utilizzare durante il corso che stanno prendendo. Que- sto tocca un punto importante sull’accesso al metaverso.

Ovviamente, tutto ciò che dipende dall’hardware ha un costo, e tutto ciò che ha un costo lo renderà più difficile, anche proibitivo, per alcune persone a basso reddito. Ci saranno molti punti di ingresso a basso costo nel metaver- so, anche attraverso i telefoni cellulari, ma per acquistare cuffie VR un certo livello di costo sarà inevitabile. Come parte degli sforzi di Meta per garantire che stia attivamen- te considerando la diversità, l’equità e l’inclusività mentre lavora per aiutare a costruire il metaverso, sono determi- nati a rendere le cuffie il più convenienti possibile. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un interesse crescente nei confronti del metaverso, sempre più aziende e privati analizzano con interesse la possibilità di investirvi.

L’università nel metaverso

ché a spingerle a prediligere spesso di utilizzare i suoi servizi a discapito di quelli tradizionali; è questo il caso anche dell’istruzione che, volente o nolente, ha registrato un aumento nelle adesioni dei corsi online. Ora abbiamo le prime avvisaglie di quel- lo che potrebbe essere il futuro del

St. Louis School di Milano e il metaverso, Credits university2business.it

degli Stati Uniti, e sembra che stia pianificando per il futuro il lancio di classi virtuali nel metaverso.

Stando infatti ad alcuni  documen- ti  presentati all’ufficio brevetti statu- nitense sembra che l’università abbia fatto sette richieste di variazione del proprio nome, da utilizzare in ambi-

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possono interagire per scopi ricreati- vi, di svago o di intrattenimento, non- ché per scopi educativi“. L’interesse dell’università nei confronti del mon- do virtuale è sicuramente giustificato, almeno in parte, dai numeri del seme-

Rendering dell’esperienza Dreamscape Learn, Credits ASU

intenzione, di sperimentare l’utilizzo di  NFT  per l’autenticazione di docu- menti, come i diplomi o i biglietti per gli eventi universitari. L’ateneo non è nuovo all’utilizzo della tecnologia, nel 2020 infatti ha fatto uso della tecnolo-

siva per gli studenti più lontani. Per la prima volta in Italia, un’università applica in maniera sistematica la di- dattica partecipata e laboratoriale, in realtà mista all’interno dei propri cor- si di laurea. La Federico II è il primo

Rendering dell’esperienza Dreamscape Learn, Credits ASU

didattica a distanza in particolare, ha messo in primo piano le sconfinate possibilità che l’incremento della ge- stione della conoscenza digitale può generare, sia in termini di accesso a contenuti innovativi, di esperienze e

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integrano e coesistono in modo non convenzionale, dando vita a percorsi innovativi dalle maggiori potenziali- tà di contenuti. In questo scenario si sintetizza il modello Hybrid Learning Spaces, basato su vere e proprie aule virtuali immersive che consentono di introdurre un nuovo modello educa- Università Federeico II di Napoli, Credits today.it

prise, che occorre  mettere a disposizione di realtà pub- bliche e private soluzioni basate sul cloud per realizzare il metaverso, con l’obiettivo di abilitare esperienze condivi- se tra il mondo fisico e digitale.

“Le nuove tecnologie, i device intelligenti e l’approccio ibrido permettono agli istituti d’istruzione di rispondere al cambio di paradigma in corso con un modello espe- rienziale interattivo e multidisciplinare in grado di porre lo studente al centro, coinvolgendolo in prima persona e stimolando il suo spirito di iniziativa”, spiega  Antonio Squeo, cio di Hevolus Innovation, digital company specia- lizzata in phygital customer experience , “Siamo convinti che questo progetto sviluppato insieme a Microsoft possa aiutare il settore istruzione e formazione ad avvicinarsi in modo nuovo ai giovani anche fornendo competenze spe- cifiche sulle tecniche di team collaboration fondamentali nel mondo del lavoro”.

C’è anche chi, in Italia, è riuscito a laurearsi nel metaver- so, infatti Edoardo Di Pietro, 25 anni di Colle Val d’Elsa, iscritto all’Università di Torino al corso di studi magistra- li in Comunicazione, Ict e Media ha discusso la sua tesi nel metaverso, o meglio il suo avatar l’ha fatto. Edoardo è arrivato al Campus Einaudi di Torino e nella stanza sulla piattaforma Spatial.io, che ha creato a forma di arena, ha discusso la sua tesi “Tra presente e futuro: l’impatto del metaverso sulla società.  Analisi e applicazioni del caso studio Tembo su Minecraft”, dove ha mostrato il lavoro di un anno, partendo dalla storia dei primi universi virtua- li fino a un’analisi delle più recenti soluzioni del mondo digitale e le loro possibili applicazioni. Anche all’Istituto Marangoni tocca piantare la propria bandierina sul meta- verso, si tratta infatti della prima Scuola di Moda a entrare in questo mondo parallelo, con lo scopo di dare una di- mensione nuova alla visibilità dei progetti degli studenti, ospitando allo stesso tempo talk, fashion show e progetti in partnership con le aziende, in una modalità innovativa.

Il progetto, The Talent District Istituto Marangoni’s Meta- verse Revolution nasce infatti per parlare ad un pubblico giovane utilizzando un linguaggio immersivo ad esso fa- e probabilmente fra i primi a livel-

lo internazionale, a sperimentare la soluzione negli ambiti didattici, sia scientifici sia umanistici. È facilmente intuibile la potenzialità rivoluzionaria di questa esperienza che nella sua facile scalabilità apre le porte ad una vera e propria rivoluzione accade-

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tore, totalmente personalizzabile. Gli spazi visitabili sono l’Infopoint, che contiene tutte le informazioni sui corsi at- tivi presso Istituto Marangoni, divisi per le tre macro-aree accademiche: Fashion, Design e Art;l’Exhibition Pavillion, con i progetti dei migliori studenti dei corsi della Scuo- la, raccontati in prima persona dagli avatar stessi degli studenti che li hanno realizzati; Il Theatre che ospiterà le conferenze, le lectures e le talk che da sempre sono uno dei valori aggiunti dell’esperienza accademica di Istitu- to Marangoni; la Partners’ House, che conterrà i proget- ti realizzati dagli studenti della Scuola per aziende esterne all’interno del format I’M Corporate Lab; e l’Archive che si propone come una memoria storica dei progetti e delle atti- vità dell’Istituto.

Per realizzare il progetto del metaverso, Istituto Marangoni ha stabilito una partnership con Igoodi, la prima Company Italiana specializzata in Avatar fotorealistici di persone reali.

L’altro partner importante per il progetto è Monogrid, la digi- tal interactive agency con base a Firenze che sviluppa piat- taforme di altissimo livello tecnologico. «The Talent District è uno fra i primi metaverse dedicati al settore dell’istruzione.

Un progetto innovativo senza precedenti in grado di rispec- chiare il lato estetico e avanguardistico di Istituto Marangoni.

Questa piattaforma navigabile e interattiva è molto più di uno spazio espositivo, è un ambiente digitale in continua evolu- zione pronto a ospitare i lavori degli studenti e i visitatori che vorranno immergersi in questo universo.» spiega Francesco Bernabei, Founder di MONOGRID.

«Portare il nostro corpo nel digitale fa sì che si possa ren- dere il sistema della moda più personalizzato e sostenibile.

Per fare questo partiamo dalla fonte...dai designer del futuro e quindi dalla prima scuola di moda al mondo, l’Istituto Ma- rangoni. Tutto questo permetterà ai designer di espandere la loro creatività al di fuori di ogni limite» fa sapere Billy Ber- lusconi, CEO & Co-Founder di Igoodi. «The Talent District,

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I vantaggi che il metaverso offre alle università

1. Rende le risorse educative accessibili a tutte le per- sone che vogliono iscriversi ad un corso di studi.

I college stanno affrontando vincoli di budget e mancano di accesso alle risorse necessarie per l'apprendimento. Il metaverso può aiutarli a superare tali vincoli. Ad esem- pio, la Fisk University con sede a Nashville, nel Tennes- see, non ha acquistato cadaveri a causa di costi elevati e sfide di manutenzione. L'università sta migliorando il suo programma pre-med con cadaveri di realtà virtuale, che sono un'alternativa più conveniente.

Nel laboratorio di realtà virtuale, un cuore umano può essere estratto dalla cavità toracica di un cadavere. Crea la sensazione che gli studenti possano sentire il peso del cuore nelle loro mani ed esaminarlo, possono ingrandirlo.

La classe vede e tocca le pareti del ventricolo. Gli studen- ti possono confrontare cuori diversi per capire i risultati delle decisioni di salute che gli esseri umani hanno pre- so quando erano vivi. Si impegnano in una discussione e concordano sulla diagnosi corretta. La Fisk University sta usando cadaveri virtuali per il suo programma pre-med, infatti questi non si degradano e sono facili da mantene- re. Ulteriori funzionalità, come le procedure chirurgiche e l'apprendimento comparativo tra esseri umani e animali, possono essere aggiunte nel tempo.

2. Migliora le prestazioni degli studenti all’università.

La formazione virtuale fornisce un mezzo efficace per di- mostrare visivamente i concetti con istruzioni passo-pas- so per illustrare le attività. L'immersione nei giochi può au- mentare il coinvolgimento nelle attività di apprendimento.

Il Morehouse College di Atlanta ha pilotato una metaver- sità che coinvolge corsi di storia del mondo, biologia e chimica. Il college ha scoperto che le lezioni di realtà vir- tuale hanno aumentato la soddisfazione, il coinvolgimento

rispetto alla stessa classe con un in- segnamento tramite Zoom e faccia a faccia l'anno precedente.

3. Rende le interazioni virtuali simili a quelle reali.

Internet funziona bene per l'invio di e-mail, fogli di calcolo e PDF da un

di tipo da persona a persona, spe- cialmente con molti partecipanti. Allo stesso modo, gli spazi virtuali come Zoom consentono per lo più una sin- gola conversazione. Negli eventi fi- sici, i partecipanti possono spostarsi fluidamente da una conversazione all'altra. Alcune università stanno uti- Laboratorio virtuale, Credits fisk.edu

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colmano il divario tra la vita reale e le interazioni virtuali consentendo alle persone di interagire in modo più naturale. Professori e studenti dell'U- niversità di Chicago e dell'Università della Pennsylvania usano lo spazio

sentire agli utenti che stanno incon- trando altri studenti e professori nel- la sala. Gli utenti vedono e ascoltano i feed video e audio dei partecipanti vicino a loro. Quando si allontanano, i suoni non possono essere ascoltati Laboratorio virtuale, Credits morehouse.edu

tica e informatica dell'Università della Pennsylvania ha utilizzato Gather per ricreare Levine Hall, che ospita il di- partimento. Il layout dell'edificio vir- tuale imita aule, laboratori, ascensori, scale e altre caratteristiche di Levine

Ci sono sei spazi virtuali che corri- spondono ai sei piani dell'edificio.

I piccoli gruppi possono ramificarsi in sottogruppi per lavorare sui compiti o impegnarsi in una conversazione.

L’ufficio del Gather in azione, Credits medium.com

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