I
Indice
Introduzione
CAPITOLO 1
LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA EUROPEA
1. L’analisi storica: dalla Comunità europea all’Unione economica e monetaria
2. L’Unione economica e monetaria
2.1 Le fasi dell’Unione economica e monetaria 3. L’Unione economica e monetaria nei Trattati 4. Il “legame” banche-Stato
CAPITOLO 2
L’UNIONE BANCARIA EUROPEA
1. La proposta per la realizzazione di una European Banking Union
2. Il Single Supervisory Mechanism 3. Gli altri pilastri dell’Unione bancaria 4. Il ruolo della Banca centrale europea
II 5. Il ruolo della Bce nella fluttuazione dei tassi di
interesse CAPITOLO 3 LA TRANSIZIONE VERSO L’UNIONE BANCARIA 1. Progressi ed obiettivi 2. Elementi di criticità
3. I rapporti tra le Autorità europee e le Autorità nazionali
Conclusioni Bibliografia Ringraziamenti
III
Introduzione
L’inizio della crisi finanziaria globale, iniziata negli Stati Uniti, si è ben presto propagata nel resto dei Paesi sviluppati, contagiando l’intera economia.
La crisi ha segnato, anche, un punto di svolta nel processo di integrazione europea per diversi motivi. Da un lato, la crisi del debito sovrano ha contribuito ad aggravare il divario tra paesi debitori e paesi creditori. Dall’altro, ha messo in evidenza le tensioni strutturali all’interno dell’Unione economica e monetaria.
Il progetto di integrazione ha causato l’insorgere di gravi problematiche connesse alle carenze di regole e di controlli che governano l’attività bancaria.
In Europa, nel giugno 2012, è iniziato così un dibattito volto a porre rimedio a questa situazione diventata insostenibile.
In una comunicazione del Presidente del Consiglio europeo Van Rompuy è stato espresso l’impegno delle Istituzioni comunitarie ad avviare un piano di riforme, volto alla costruzione di una “autentica Unione economica e
IV monetaria” che preveda un’unione bancaria, politica, economica e fiscale. Questo lavoro ha lo scopo di sviluppare un quadro finanziario integrato che si sostanzia nella costruzione di un’Unione bancaria europea. Con tale progetto si intende: centralizzare la vigilanza, centralizzare la soluzione delle crisi bancarie, spezzare il circolo vizioso Stato-banche e risanare il sistema bancario dell’Eurozona.
Si è concentrata l’attenzione sui tre pilastri che fondano l’Unione bancaria: un Meccanismo unico di vigilanza, un Meccanismo unico di risoluzione delle crisi e un Sistema di garanzia dei depositi.
Il Meccanismo unico di vigilanza, pilastro fondamentale dell'Unione bancaria, è un sistema a livello europeo per la vigilanza prudenziale degli enti creditizi nella Zone euro. Il suo scopo è quello di garantire una maggiore vigilanza del settore bancario europeo.
Al secondo pilastro, il Meccanismo unico di risoluzione, spettano delle misure qualora si verifichi il dissesto di una banca. Si sono, poi, descritti i pilastri che costituiscono il
V Meccanismo: un’Autorità di risoluzione e un Fondo di risoluzione.
Quanto al Sistema di garanzia dei depositi, esso è stato presentato il 24 novembre 2015. Manca ancora la disciplina della garanzia sui depositi: le proposte in tal senso sono state elaborate da tempo, ma risultano frenate dalle dispute politiche degli Stati membri. Introdotto gradualmente, sarà corredato di salvaguardie e misure rigorose per ridurre i rischi bancari.
Fondamentale è il ruolo che la Banca centrale europea ha assunto nell’Unione bancaria. Un ruolo di primaria importanza rispetto a quello che svolgevano le Autorità nazionali competenti (Anc), esercitando funzioni di vigilanza, ispezione e sanzione nei confronti degli istituti creditizi nei rispettivi Stati membri.
Infine si è cercato di illustrare il lungo processo che porterà definitivamente all’Unione Bancaria, le difficoltà tecniche e politiche che ne stanno rendendo difficoltosa l’evoluzione.
VI L’Unione bancaria è un risultato significativo e, senza dubbio, rappresenta uno dei provvedimenti più importanti verso una maggiore integrazione tra le economie del continente e un obiettivo inevitabile per completare l’Unione economica e monetaria.