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Analisi Critica - pag.89 6. Analisi Critica dei Risultati

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Academic year: 2021

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Alessandro Viviani Analisi Critica

Analisi Critica - pag.89

6. Analisi Critica dei Risultati

In questo capitolo saranno analizzati i risultati conseguiti durante lo sviluppo della tesi di laurea, cercando di comprendere in modo critico l’effettivo raggiungimento degli obiettivi prefissati.

Sintetizzando il capitolo precedente, si può affermare che i principali risultati ottenuti durante lo sviluppo dell’attività possono essere sintetizzati in quattro elementi fondamentali:

 Aggiornamento anagrafico della catena di fornitura;

 Mappatura di Rischio dei Fornitori Diretti;

 Mappatura di Rischio dei Sub Fornitori;

 Database di gestione dei Report delle Verifiche Ispettive.

Partendo dal primo punto, è importante fare alcune considerazioni sull’azienda e sulla sua articolazione prima di sviluppare un’analisi critica. Come spiegato in precedenza, la catena di fornitura Gucci è molto grande ed articolata, e comprende differenti tipologie di articoli (dal prodotto finito al packaging ed agli accessori), che hanno un impatto diverso sul business dell’azienda.

La Gucci Logistica, nonostante l’ottenimento della Certificazione Etica, è ancora in una fase di sviluppo per quanto riguarda il Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale. Alcune categorie, ad esempio i fornitori di prodotto finito, sono già completamente gestite per via dell’elevato impatto dell’azienda su di esse, mentre per alte la situazione è più complessa e risulta difficoltoso il coinvolgimento nel rispetto dei principi etici.

Perciò, l’aggiornamento delle anagrafiche non ha potuto comprendere l’intera supply chain, ma solo una parte di essa. Nonostante ciò, l’attività svolta per arrivare a questo risultato è stata molto impegnativa vista la difficoltà nell’ottenere le informazioni dai soggetti coinvolti. Questo per via, da una parte, di una certa diffidenza sempre presente nel concedere dati personali ad un’altra azienda (ad esempio fatturato e relativa percentuale Gucci sul totale), e dall’altra di limiti nella comprensione dell’importanza della Responsabilità Sociale d’Impresa, al pari di altri aspetti più prettamente gestionali.

Nonostante ciò, attraverso un contatto costante con i fornitori stessi al fine di sollecitarli e ricordargli l’importanza strategica della loro collaborazione, è stato possibile aggiornare una notevole parte del primo livello della supply chain, e tutto il secondo livello per quanto riguarda la categoria dei fornitori di prodotto finito.

Perciò, in considerazione dell’attuale fase di implementazione della politica per la Responsabilità Sociale, si può ritenere effettivamente raggiunto questo obiettivo.

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Alessandro Viviani Analisi Critica

Analisi Critica - pag.90

Chiaramente la limitazione nell’ottenimento dei dati ha influito anche sugli altri risultati ottenuti, ovvero la mappatura di rischio dei fornitori e dei sub fornitori.

Tuttavia, per questi due punti risulta importante fare anche ulteriori considerazioni che prescindono dalla completezza dei dati disponibili. Infatti, va tenuto conto della metodologia che si è riusciti a sviluppare.

Nella definizione di quest’indice, non si ottiene una graduatoria di soggetti che rispettano più o meno la normativa SA 8000 e le leggi della Sicurezza sul Lavoro, ma piuttosto un’indicazione degli elementi che necessitano di una maggiore attenzione da parte dell’azienda. Infatti verranno evidenziati i soggetti che, per l’importanza del legame commerciale con Gucci, potrebbero avere un impatto maggiore sull’azienda nel caso di un mancato rispetto dei requisiti di Responsabilità Sociale.

La graduatoria ottenuta è di fondamentale importanza, innanzitutto per fornire evidenza della conoscenza della propria supply chain, cosa che nella realtà risulta molto più difficoltoso di quanto prevedibile.

Inoltre, permette di pianificare i cicli di Verifiche Ispettive, fornendo al Comitato Paritetico adeguate informazioni sulle aree dove concentrare l’attenzione, oltre a riportare i casi in cui risulta già svolta un’azione di auditing.

La maggiore difficoltà maggiore è stata quella di determinare un criterio univoco per le diverse categorie merceologiche, identificando le informazioni comuni a tutti i soggetti e di maggiore rilevanza per il nostro scopo. Si è trattato, poi, di determinare delle categorie di valori per ogni informazione, e di assegnargli un adeguato “peso”, ovvero un punteggio in grado di risaltarne la criticità riguardo il rischio per l’azienda.

Questa metodologia, anche se non è stata applicata all’intera supply chain per i motivi sopra citati, rimane un importante risultato raggiunto, da poter utilizzare anche in futuro quando la maggiore disponibilità di dati permetterà una sua applicazione a tutta la filiera.

L’ultimo step dello sviluppo di questa tesi di laurea riguarda la realizzazione di un database per la gestione dei report delle verifiche ispettive.

Il risultato ottenuto non può, ovviamente, rappresentare lo strumento finale che potrà essere utilizzato anche in futuro per la gestione di queste informazioni, che risultano di enorme importanza e criticità per l’azienda.

Tuttavia, rispetto alle modalità di gestione precedenti, era importante iniziare a sviluppare una modalità di gestione che evitasse il loro mancato sfruttamento, ed in questo il database sviluppato riesce a raggiungere a pieno l’obiettivo.

Infatti, oltre a contenere i dati, permette di monitorare l’intero ciclo di miglioramento continuo da parte del fornitore, che deve compiere una serie di azioni per poter superare le non conformità riscontrare e quindi dimostrare la sua conformità alla normativa SA 8000 ed alle leggi vigenti riguardo la Sicurezza sul Lavoro. Questo risulta di

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Alessandro Viviani Analisi Critica

Analisi Critica - pag.91

fondamentale importanza, perché è solo attraverso questo percorso che la Gucci può effettivamente verificare il comportamento della sua supply chain.

Inoltre, il modello che è stato applicato, proprio per la sua semplicità, può essere adattato a contenere anche le informazioni provenienti da altri organi che operano a stretto contatto con i fornitori e che, quindi, possono fornire indicazioni fondamentali sul loro comportamento che vanno ad integrare quelle ottenute attraverso le verifiche ispettive.

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Alessandro Viviani Conclusioni

Conclusioni - pag.92

7. Conclusioni e Sviluppi Futuri

Il seguente capitolo raccoglie le conclusioni sulla tesi di laurea che è stata sviluppata, insieme ad alcuni spunti sui possibili sviluppi futuri che potrebbero derivare dall’attività svolta.

Dopo aver illustrato le modalità con cui sono applicati i principi di Responsabilità Sociale, e i risultati ottenuti riguardo la gestione della supply chain di Gucci con la finalità di migliorare il suo controllo, è il momento di svolgere un’analisi di livello più generale.

Spesso, infatti, la certificazione riguardo alcune normative (in questo caso la SA 8000, ma vale anche per la ISO 9000) rappresenta solo un tentativo da parte dell’azienda di migliorare la propria immagine, senza apportare nella pratica alcun intervento significativo effettivamente diretto a raggiungere gli obiettivi di certificazione.

In questo caso, però, si può riscontrare come l’impegno di Gucci nel cercare di adempiere ai principi sia importante e tangibile.

Chiaramente il percorso da seguire per diventare a tutti gli effetti un’impresa socialmente responsabile prevede ancora diversi step, però di questo c’è la piena consapevolezza all’interno dell’organizzazione.

L’ottenimento della Certificazione Etica, infatti, non ha rappresentato un traguardo raggiunto ed ormai consolidato, ma solamente il riconoscimento dell’impegno profuso fino a quel momento, ed uno stimolo a mantenerlo nell’ottica del miglioramento continuo che è alla base della SA 8000.

Testimonianza di ciò è anche il fatto che Gucci non abbia pubblicizzato la propria Certificazione, cosa che indubbiamente porterebbe un importante ritorno a livello di immagine, ma abbia deciso di farlo solamente al momento in cui possa dimostrare di aver raggiunto a pieno gli obiettivi che si è prefissata.

A livello interno, è già stato svolto molto per quanto riguarda la Responsabilità Sociale, e si può affermare che ci sia una discreta comprensione dell’importanza dei principi etici da parte di tutta l’organizzazione.

La gestione dell’intera produzione in outsourcing se, da un lato, rende più facile dimostrare la conformità dell’azienda al suo interno, rende sicuramente più difficile coinvolgere tutti i partner esterni nell’impegno verso i principi etici.

Infatti, nonostante siano state sviluppate delle metodologie di controllo della filiera, il coinvolgimento della catena di fornitura è ancora parziale, e limitato principalmente ad alcune aree. Ad esempio il monitoraggio avviene in maniera completa per quanto riguarda i realizzatori di prodotto finito, che operano quasi in esclusiva per Gucci e quindi rispondono prontamente alle sue sollecitazioni.

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Alessandro Viviani Conclusioni

Conclusioni - pag.93

Diverso è il discorso per altre categorie, ad esempio per le materie prime, dove il controllo avviene solo su una piccolissima percentuale, mentre sul resto della filiera la difficoltà è elevata per via del basso impatto economico, dovuto anche al turn-over dei fornitori che porta ad un loro utilizzo saltuario.

Per questo, in ottica futura, Gucci sta cercando di impegnarsi nel coinvolgimento dell’intera filiera al rispetto dei principi etici, cercando di convincere i fornitori al rispetto dei requisiti previsti dalla normativa SA 8000 ed eventualmente rinunciando ai rapporti con i soggetti che presentino gravi non conformità.

Un passo che sarà sicuramente necessario sviluppare in futuro sarà la gestione di un maggior numero di informazioni relativamente ai fornitori. Infatti, sebbene l’audit sia lo strumento migliore per valutare il comportamento dei soggetti sul rispetto della normativa e delle leggi sulla sicurezza sul lavoro, non può essere svolto troppo frequentemente e non può coprire l’intera filiera produttiva.

Per avere un riscontro puntuale e frequente, anche se meno accurato, sarà necessario avere a disposizione informazioni provenienti da altre funzioni aziendali che operano a stretto contatto con la catena di fornitura.

In questo senso, si è avviato il coinvolgimento della security, ovvero dell’ente che si occupa dei controlli sulla produzione relativamente alla possibilità di “parallelo” (ovvero sovrapproduzione rispetto a quanto dichiarato) e contraffazione. Attraverso la formazione di questi ispettori sulle tematiche della Responsabilità Sociale, sarà possibile sfruttare il loro operato per ottenere un elevatissimo numero di informazioni, dato che vengono svolti questi controlli con una frequenza elevatissima.

Una maggiore opera di sensibilizzazione dovrà essere svolta dentro l’azienda, per assicurare una piena comprensione delle tematiche da parte di tutta l’organizzazione ed ottenere quindi la collaborazione da parte di ognuno. Infatti, ad esempio, altre funzioni aziendali come il controllo qualità possiedono una grande quantità di informazioni sui fornitori, che non mettono a disposizione perché poco consapevoli della loro importanza.

Sfruttando queste indicazioni sarà possibile aumentare anche l’incisività delle verifiche ispettive, indirizzandole verso quei soggetti che risultano poco in sintonia con i principi etici a cui Gucci fa ispiramento.

Se, da un lato, gli sviluppi futuri sono legati all’ottenimento di un maggior numero di informazioni per il momento “nascoste”, dall’altro saranno imprescindibilmente legati alla capacità di gestirle ed organizzarle con efficacia.

I tools sviluppati finora rappresentano una fondamentale base di partenza, sia a livello teorico per capire come gestire sia a livello pratico per non perdere tutti i dati a disposizione finora.

Tuttavia, riuscendo ad avere un numero di dati notevolmente più elevato, occorrerà sviluppare uno strumento più articolato in grado di combinarli e di mettere in risalto quelli di maggiore significatività. Inoltre dovrà essere possibile mettere in

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Alessandro Viviani Conclusioni

Conclusioni - pag.94

relazione i diversi settori all’interno della Gucci, identificando i legami e le sinergie tra la pelletteria, le calzature, la gioielleria, etc.

Per questo motivo sarà necessario sviluppare un sistema informativo ad hoc per il Sistema di Gestione per la Responsabilità Sociale. Al suo interno saranno registrate le informazioni relative ai report degli audit, alle segnalazioni sui fornitori provenienti da organi interni e alla mappatura di rischio, che potrà essere così costantemente aggiornata e realizzabile in automatico.

Il ciclo di miglioramento continuo riguardo le verifiche ispettive sarà seguito in modo automatico dal sistema, che potrà così segnalare le scadenze da rispettare da parte dei fornitori. I fornitori stessi interagiranno con il sistema informativo, avendo degli appositi account con cui inserire le informazioni richieste.

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Alessandro Viviani Bibliografia

Bibliografia - pag.96

Bibliografia

Testi:

- “La certificazione etica d’impresa: la norma SA 8000 ed il quadro legislativo” Giuseppe Lepore – Maria Vera D’Alessio

Ed. F.Angeli, 2004

- “Il Bilancio Sociale: Economia, Etica e Responsabilità dell’Impresa” Gianfranco Rusconi

Ed. Ediesse, 2006

- “Guida critica alla Responsabilità Sociale e al Governo d’Impresa” Lorenzo Sacconi – Helen Alford

Ed. Bancaria, 2005 Documenti ufficiali:

- “Libro Verde: Promuovere un quadro europeo per la Responsabilità Sociale delle

Imprese”

Commissione Europea 18/07/2001

- “Le relazioni industriali nella globalizzazione: il caso Gucci” Clemente Tartaglione – Alessandra Lucchese

CGIL, 2000 Tesi di Laurea:

- “Controllo strategico e valutazione della performance nel settore dell’alta moda” Simone Terzani

A.A. 200472005

Università degli Studi di Napoli Federico II Siti Internet:

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Alessandro Viviani Bibliografia

Bibliografia - pag.97

- www.wikipedia.it

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