• Non ci sono risultati.

Parte 1: IL CONTESTO GENERALE Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Parte 1: IL CONTESTO GENERALE Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS"

Copied!
10
0
0

Testo completo

(1)

Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS

Parte 1: IL CONTESTO GENERALE

Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS

Socrates è il programma d’azione comunitaria in materia di istruzione che coinvolge gli Stati membri dell’Unione Europea. L’azione Erasmus del Programma Socrates permette agli studenti universitari di trascorrere un periodo di studio presso un Istituto di Istruzione Superiore di uno dei Paesi partecipanti al programma, garantendo la possibilità di seguire corsi, di usufruire delle strutture universitarie, di ottenere il riconoscimento degli esami sostenuti oppure di preparare la tesi con professori dell’università straniera.

Usufruendo della borsa di mobilità Socrates/Erasmus ho quindi avuto l’opportunità di andare nella Facoltà di Architettura dell’Università di Siegen, dove ho collaborato con la Professoressa di Städtebau, Raumordnung und Landesplanung, Frau Schröteler von Brandt. Trovandomi nella regione della Renania Settentrionale Vestfalia, nelle vicinanze del Bacino della Ruhr, sono venuta in contatto con una lunga esperienza nell’ambito del recupero di aree industriali dimesse. Con la supervisione della professoressa, ho quindi preso in esame il tema della riutilizzazione delle ex industrie tessili dell’area di Radevormwald.

È stato necessario lo studio preventivo della zona e a questo fine ho visitato anche alcune città della Ruhrgebiet, prime nel mondo in questo settore.

Superate le difficoltà iniziali, dovute al fatto di trovarmi da sola in un Paese straniero, di affrontare un lavoro nuovo e soprattutto di dover comunicare con una lingua a me fino ad allora sconosciuta, ho potuto apprendere nuovi metodi per porsi di fronte a problemi di tipo urbanistico ed architettonico.

(2)

Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS

1.1 SIEGEN

La regione del Siegerland gravita attorno alla città di Siegen. Francoforte, il Bacino della Ruhr e Colonia distano tutte circa 100 km dall’area.

Siegen ha stretti legami storici con la casa di Nassau-Oranien (Nassau-Orange), che occupa il trono olandese fin dal 1813. Attorno al 1403 i conti di Nassau che governavano l’area ottennero vasti territori dei Paesi Bassi, e nel 1530 a questi aggiunsero il principato francese di Orange. L’Olanda divenne una monarchia ereditaria nel 1813, e la corona andò a Guglielmo Federico della casa di Nassau-Oranien. A testimonianza di quell’epoca gloriosa rimangono due palazzi ed altri edifici: l’Unteres Schloss, allora costruito per il ramo protestante, è oggi occupata in larga parte da uffici; Oberes Schloss, un tempo dimora dei principi cattolici, oggi il palazzo è sede del Siegerlanmuseum, la cui collezione ha come punto di forza otto dipinti originali di Peter Paul Rubens; nei pressi il telegrafo del XIX secolo ospita adesso il nuovo Museum für Gegenwartskunst, in cui le mostre temporanee allestite ospitano opere realizzate con tutte le tecniche moderne, dalla fotografie, ai video, ai film e alle installazioni; il Markt, il cuore dell’ Altstadt dominato dalla Nikolaikirche, una chiesa tardo romanica la cui sala principale, a pianta esagonale e con corridoi, è unica in Germania.

Per il resto Siegen è una città moderna e un importante centro commerciale della regione. Siegen è anche il luogo di nascita di Peter Paul Rubens (1577-1640).

(3)

Capitolo 1: IL PROGETTO ERASMUS

è chiamata Alter Flecken (letteralmente “vecchio borgo”) ed è sotto tutela ambientale dal 1966.

(4)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

Bacino carbonifero e industriale della Renania Settentrionale Vestfalia, il cui territorio, un tempo coincidente con la valle del fiume Ruhr, copre attualmente tutta l’area compresa tra la Ruhr e la Lippe, estendendosi anche al di là del Reno.

È una delle regioni d’Europa e del mondo a più alta concentrazione di agglomerati urbani e impianti industriali: su una superficie di 4590 km si ha una popolazione di 5.800.000 abitanti, con 2 milioni e trecentomila posti di lavoro,di cui circa 1 milione nell’industria.

La Ruhr corrisponde a uno dei più importanti bacini carboniferi del mondo, le cui riserve sono praticamente inestimabili; al tasso attuale di estrazione la Ruhr è in grado di fornire carbone sicuramente per diversi secoli.

Oggi nella Ruhrgebiet le industrie e le miniere di carbone costituiscono, come i monumenti industriali, una parte significativa dell’eredità culturale. Qui essi sono stati utilizzati ed adibiti a nuovi usi, come musei, centri di svago e luoghi dove poter esprimere la propria creatività artistica.

2.1 LA STORIA

Lo sfruttamento su scala industriale dei giacimenti iniziò a metà del secolo scorso sulla riva destra della Ruhr, nella fascia che va da Essen a Dortmund. Parallelamente prese il via quel processo di popolamento accelerato che porterà la regione dai 400.000 abitanti nel 1850 ai livelli attuali (Essen,

(5)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

medioevo. L’”età delle ferrovie” non farà che accelerare e ingigantire lo sviluppo dell’industria gemellata del carbone e dell’acciaio.

Negli ultimi decenni del secolo scorso la Ruhr fu teatro di un vasto processo di riorganizzazione industriale. Le miniere di carbone, esauritesi le vene superficiali con più bassi costi di estrazione, si spostarono verso nord, nelle valli dell’Emscher e delle Lippe; e nelle zone di primo sfruttamento iniziò un processo di riconversione industriale con la nascita dell’industria meccanica.

Anche la siderurgia spostò i suoi poli, poiché le miniere del Sigerland tendevano ad esaurirsi; il minerale di ferro fu importato via fiume dalla Lorena o via mare dalla Svezia, e quindi i nuovi impianti vennero a concentrarsi lungo il Reno (Duisburg) e a Dortmund. L’articolazione dell’apparato industriale progredì con la nascita dell’industria chimica, che si serviva del carbone come fonte di energia ma anche come materia prima. Anche dal punto di vista finanziario l’industria si riorganizzò: nacquero i “cartelli” (associazioni di produttori di una stessa merce) allo scopo di controllare i prezzi ed evitare la concorrenza: nel 1893 fu costituito il Kohlensindykat. D’altro lato crebbe l’integrazione finanziaria tra industria carbonifera e siderurgia, con la formazione di monopoli (Krupp, Thyssen ecc.) che controllavano interi cicli produttivi.

I venticinque anni che precedettero la prima guerra mondiale videro un accelerato sviluppo: ciò richiamò una forte immigrazione di lavoratori dalla Slesia, dalla Polonia, dall’Olanda, i quali andarono a ingrossare le baraccopoli sorte nei pressi delle miniere o i villaggi cresciuti in pochi anni alla dimensione di grandi città. Da qui il massiccio urbanesimo della regione, che attualmente vede oltre il 60% della popolazione (3 milioni e mezzo di persone ) concentrata in città superiori a 100.000 abitanti.

Alla vigilia della prima guerra mondiale i capisaldi della struttura industriale della Ruhr erano impiantati e il periodo tra le due guerre non vide trasformazioni di rilievo, se non il progressivo articolarsi dei settore produttivi con lo sviluppo dell’industria meccanica e automobilistica nella direttrice Essen-Dortmund, e lo sviluppo massiccio della carbochimica a causa della politica

(6)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

Il secondo dopoguerra, invece, vide la Ruhr ancora una volta teatro di grandi trasformazioni, che sono in parte tuttora in corso. Terminata la ricostruzione degli impianti gravemente danneggiati dalla guerra, negli anni Sessanta scoppiò la crisi carbonifera: il petrolio e il gas naturale prendevano il posto del carbone come fonte di energia. La produzione cadde dai 127 milioni di t nel 1938 ai 90 milioni di del 1971 e gli occupati passarono dai 388.000del 1961 ai 186.000 del 1972. L’unico settore in cui la crisi risultava più limitata era quello del coke, la cui produzione era nel 1971 inferiore solo del 15% rispetto a quella del 1938. La crisi accelerò il disimpegno dal settore dei grandi monopoli e nei 1968 venne costituita una società, la Ruhkohle AG, in cui veniva concentrato il 90% delle attività estrattive della regione.

Progressivamente in questi ultimi decenni i settori del carbone e dell’acciaio hanno perso sempre più di peso rispetto alla meccanica e al settore auto, che sono invece in grande espansione.

Nonostante non abbia conosciuto il crollo verticale di quella carbonifera, anche la siderurgia della Ruhr ha avuto periodi di difficoltà nel corso degli ultimi decenni, a causa dell’ingresso sui mercati internazionali di paesi che hanno costi di produzione più bassi.

In anni recenti è iniziato poi un processo di ristrutturazione che punta ad espandere i settori della metallurgia a più alto contenuto tecnologico (acciai speciali).

La crescita della popolazione sembra essersi arrestata attorno alla metà degli anni Sessanta. Anzi, recentemente la popolazione dei grandi centri ha preso diminuire con ritmo lento ma costante, a causa del trasferimento di nuclei familiari verso la periferia di questa area industriale, troppo congestionata. Tra il

(7)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

I processi storici (nuova dislocazione dello sfruttamento carbonifero, riorganizzazione industriale) e la pianificazione del territorio hanno così portato a una vera e propria articolazione del paesaggio della regione, che oggi può essere divisa in quattro zone: la zona della Ruhr, che a parte qualche stabilimento metallurgico a Hattingen, raccoglie le strutture ricreative (Baldeney See), residenziali e terziare (Essen-Bredeney, Essen-Sud): la zona della Hellweg, caratterizzata dalla presenza delle maggiori città (Duisburg, Dortmund, Bochum) in cui si concentrano le industrie metalmeccaniche e le occupazioni terziarie, ma aperta a un ventaglio di attività sempre più vasto, tipico delle grandi conurbazioni; la zona dell’Emscher che raggruppa, in un coacervo disordinato di centri abitati (Hamborn, Oberhausen, Gelsenkirchen, Herne), la popolazione operaia impiegata nei settori di base (cokerie, stabilimenti chimici, raffinerie di petrolio); e infine la zona delle Lippe, dal volto ancora in gran parte rurale, ma punteggiata di centri minerari.

Nell’imponente processo di sviluppo della regione, un ruolo fondamentale ha svolto l’apparato delle comunicazioni. La Ruhr si trova infatti lungo la direttrice di traffico più importante d’Europa: il Reno, che con la sua sviluppatissima rete di affluenti collega la regione ai grossi centri commerciali della Svizzera meridionale, della Francia e a uno dei maggiori porti del mondo, Rotterdam. A questo asse principale si affiancano le vie d’acqua per il traffico di chiatte. Lungo il Reno avviene il trasporto dei minerali richiesti dall’industria siderurgica e la distribuzione dei prodotti del petrolio. Completano il sistema delle comunicazioni una vasta rete ferroviaria, in funzione dal 1847, dotata di collegamenti celeri, e una importante rete autostradale.

2.2 PERCORSO DI ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

Adesso che la maggior parte delle acciaierie, delle fabbriche e delle miniere di carbone non è più funzionale, la Ruhr ha deciso di accettare e sfruttare la propria tradizione trasformando con intelligenza molte delle sue

(8)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

trasformazione da “storia industriale” a “eredità industriale” ha attratto l’attenzione da tutte le parti del mondo e la regione sta divenendo sempre più una calamita per il turismo. Circa 30 punti più importanti, adibiti a locali, musei e belvedere, sono ora collegati dalla cosiddetta “Route der Industriekultur”, un percorso di cultura e architettura industriale di 400 km che si snoda in gran parte della regione. L’itinerario tocca punti di interesse di grandi città, tra cui Dortmund, Essen, Duisburg e Bochum, e anche centri minori, quali Bottrop, Oberhausen e Hagen. L’Autorità Locale di Trasporto (VRR) ha un’efficiente rete di bus e treni che congiungono la stragrande maggioranza di essi, musei ed altre attrazioni. Durante l’estate, questi sono integrati da battelli lungo il Reno e il Ruhr e dalle locomotive a vapore dei musei ferroviari. Inoltre una estesa rete di piste ciclabili porta a quasi tutti i punti più importanti della regione.

La regione contiene musei a carattere storico-sociale e tecnico, gallerie, teatri e luoghi di intrattenimento culturale. Percorsi tematici offrono ai turisti una visione più dettagliata delle particolari caratteristiche della regione con punti panoramici, dai quali i visitatori possono osservare il paesaggio industriale. Sono presenti ad esempio un serbatoio del gas riadattato e trasformato in uno spazio espositivo all’avanguardia; il locale delle caldaie di una miniera adibito a discoteca; una sala turbine tramutata in un ristorante alla moda; miniere di carbone disegnate da architetti della Bauhaus. Vari artisti hanno reinterpretato molti siti industriali con arti paesaggistiche, sculture o sistemi di illuminazione, permeando questi luoghi di nuove ed uniche caratteristiche diurne e notturne.

Uno dei luoghi di maggior interesse lungo il Percorso di Archeologia Industriale è la ZECHE ZOLLVEREIN XII. Inaugurata, nel 1932, questa miniera

(9)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

Di particolare interesse è il Red Dot Design Museum, allestito in quello che era il locale delle caldaie, magistralmente riadattato da Sir Norman Fosten . Con un perfetto connubio di spazio e funzionalità, questo labirinto a quattro piani espone il meglio del design contemporaneo proprio in mezzo alle vecchie attrezzature: vasche da bagno o caschi da bicicletta in equilibrio su passerelle a grata, rubinetti che penzolano da condotti da riscaldamento serpentiformi, e un intera stanza da letto abbarbicata in cima a un grande forno.

Zeche Zollverein, Essen

Tra i più importanti siti c’è poi l’ex acciaieria della città di Duisburg. Finito l’ultimo turno di lavoro, nel 1985, il vasto complesso è stato recuperato e trasformato in uno spazio per attività sportive unico al mondo, il LANDSCHAFTSPARK DUISBURG-NORD. Oggi si può praticare l’arrampicata libera sulle sue pareti, seguire un corso di immersioni nell’ex gasometro e scalare un altoforno. C’è anche molto verde per le passeggiate e giardini fioriti. Inoltre uno spettacolare gioco di luci creato dall’artista britannico Jonathan Park avvolge gli altiforni.

(10)

Capitolo 2: LA RUHRGEBIET

Landschaftspark, Duisburg-Nord

Riferimenti

Documenti correlati

Nel 2013, nell’ambito del II Congresso nazionale della Corte di Giustizia popolare svoltosi a Rimini, i membri del Dipartimento di Medicina Generale ed Area delle Cure

1 These challenges arise from a host of factors particular to the ongoing patterns of immigration: the unprecedented number of migrants and refugees that have recently

I buddhisti avevano ereditato l’ idea, costante e diffusa a tutti i livelli della società durante l’ epoca Tokugawa, che da una parte gli scambi commerciali con i paesi

Sometimes changing the point of view of the problem could give interesting insights, for instance Ooka and Komamura [21] planned an optimal design method for building energy

I visitatori stranieri accolti alla sua corte, come ad esempio Thomas Roe (m. 1644), l’ambasciatore britannico, lo descrivono come la quintessenza del Gran Mogol 43

Migration socialement valorisée au retour Départs et séjours réguliers Insécurité dans certains pays Recrutement organisé des candidats à la migration circulaire

This paper proposes an alternative causal explanation by establishing a relationship between perceptions of domestic political corruption, mainstream party convergence and citizens’

Come si può capire quindi, mentre in tutti i settori il company store viene visto come uno strumento strategico in grado di rafforzare l’immagine del brand