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Fra le principali voci di costo troviamo:

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Academic year: 2021

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Fra le principali voci di costo troviamo:

− Spese per il riscaldamento, che comprendono il combustibile e la manutenzione degli impianti;

− Spese per la pulizia ordinaria e di fine anno;

− Spese per l’energia elettrica.

Considerando, come sopra indicato, il ciclo di vita dell’edificio pari a 20 anni possiamo desumere il Costo di Gestione pari a:

- Cge annuo = 95 €/mq X 3257,518 mq = 309.464,21 € - Cge = 309.464,21 € X 20 anni = 6.189.284,2 €

Trascurando gli altri fattori precedentemente elencati, basandoci solo sul valore trovato per i due costi suddetti, troviamo un Costo Globale pari a:

Cg = Cco + Cge = 2.409.292,89 € + 6.189.284,2 € = 8.598.577,09 €

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Capitolo 3: Il Progetto

La stesura del progetto si è svolta in osservanza della normativa italiana scolastica, inerentemente anche a quanto previsto dalla normativa antincendio e dall’abbattimento delle barriere architettoniche, seguendo anche le indicazioni date dal Regolamento Urbanistico del comune di Pisa.

3.1 - PIANO STRUTTURALE DELLA ZONA IPPICA

Articolo 1.1.1.8. – ZONA IPPICA:

1. Nella Zona Ippica sono ammissibili le seguenti trasformazioni, fisiche e funzionali:

a. la manutenzione degli esistenti elementi viari e spazi di sosta per i mezzi di trasporto motorizzati;

b. la realizzazione e la manutenzione di percorsi pedonali e ciclabili, i quali non devono essere asfaltati, né pavimentati con altri materiali impermeabilizzanti;

c. la manutenzione e la realizzazione di reti tecnologiche, quali gli acquedotti, le fognature, i sistemi per il trasporto dell'energia e delle telecomunicazioni, e simili;

d. la manutenzione e la realizzazione di infrastrutture tecniche e di difesa del suolo;

e. la manutenzione, il ripristino, la realizzazione di recinzioni, esclusivamente come muretti in pietra od in mattoni, faccia a vista od intonacati, di altezza non superiore a metri 1,50, ovvero come reticolati radi di pali di legno, ovvero come siepi di

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superiore a metri 1,50, mascherate sui due lati con siepi di essenze arbustive, soltanto a perimetrazione delle aree di pertinenza di edifici;

f. l'installazione ed il mantenimento dei cartelli, di competenza delle pubbliche autorità, recanti le indicazioni toponomastiche e/o segnaletiche, ovvero le prescrizioni derivanti da norme nazionali, o regionali, o provinciali, o comunali, in materia di divieti d'accesso, di tutela della flora e della fauna, e simili, essendo preclusi la posa in opera ed il mantenimento di pannelli pubblicitari, permanenti o provvisori, eccezione fatta per i cartelli recanti l'indicazione della struttura di allevamento, o di ristoro, o di servizio, raggiungibile mediante lo specifico tratto viario;

g. la manutenzione, la ristrutturazione, la realizzazione di maneggi scoperti;

h. le trasformazioni fisiche dei manufatti edilizi esistenti, nel rispetto delle disposizioni di cui ai commi 2 e 3.

2. Degli edifici e degli altri manufatti edilizi esistenti nella Zona Ippica, ove non siano individuati tra le unità di spazio soggette a particolari discipline, sono in ogni caso ammissibili le trasformazioni fisiche rientranti nelle definizioni di:

− manutenzione straordinaria;

− ristrutturazione edilizia, che non comporti aumento della superficie edilizia totale né delle unità immobiliari;

− demolizione e ricostruzione, senza aumento della superficie edilizia totale né delle unità immobiliari.

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3. Esclusivamente degli edifici configurati quali annessi rustici, ovvero strutturalmente conformati per altre funzioni specialistiche, esistenti nella Zona Ippica, sempre ove non siano individuati tra le unità dì spazio soggette a particolari discipline, sono inoltre ammissibili, in connessione con le trasformazioni di ristrutturazione edilizia, o di demolizione e ricostruzione, ampliamenti, per una sola volta, in misura non superiore al 10 per cento della superficie edilizia totale esistente;

4. Nella Zona Ippica sono altresì ammissibili, fermo restando il rispetto di un indice di fabbricabilità territoriale, relativo all'intera zona, e comprensivo dell'edificazione esistente e mantenuta, non superiore a 0,4 mc/mq, le trasformazioni di ampliamento oltre i limiti di cui al comma 3, e di nuova edificazione, eventualmente anche con la modificazione:

− della maglia insediativi;

− della giacitura e della larghezza degli elementi viari, salva espressa diversa disposizione;

− del presente strumento di pianificazione urbanistica;

− dell'impianto fondiario;

− del sistema degli spazi scoperti, nonché dei rapporti tra spazi scoperti, spazi coperti e volumi edificati.

5. Le trasformazioni di cui al comma 4 sono attuate solamente in conformità alla disciplina dettata da un piano attuativo riferito all'interezza della zona ippica, fatta sola esclusione delle parti già ricomprese in precedenti piani attuativi.

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6. Degli spazi scoperti ricadenti nella zona ippica sono compatibili le seguenti utilizzazioni:

− giardinaggio;

− strutture ricreative, limitate a:

− maneggi;

− mobilità pedonale:

− percorsi pedonali;

− percorsi ciclabili;

− mobilità equestre;

− mobilità meccanizzata, limitata a:

− percorsi carrabili;

− spazi di sosta.

7. Degli edifici e degli altri manufatti edilizi ricadenti nella zona ippica sono compatibili le seguenti utilizzazioni:

− zootecnia, soltanto come allevamento o ricovero temporaneo di cavalli;

− strutture ricreative, limitate a:

− maneggi;

− attrezzature tecnologiche.

8. Degli edifici ricadenti nella Zona Ippica sono altresì compatibili, nel limite massimo del 20% della superficie edilizia totale, ed a condizione che le unità immobiliari interessate siano legate da vincolo pertinenziale ai relativi edifici, le seguenti utilizzazioni:

− abitazioni ordinarie;

− abitazioni collettive, limitate a:

− ricoveri, soltanto se destinati al personale addetto;

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− utilizzazioni ricettive, purché convenzionate con il Comune e l'Ente Parco Regionale Migliarino, S.Rossore, Massaciuccoli.

Quindi nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento Urbanistico andiamo a descrivere le scelte progettuali effettuate, dopo aver ben chiaro lo scenario ambientale in cui andrà ad inserirsi il Centro.

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

IL VERDE

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