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(1)INTRODUZIONE Lo scopo di questa tesi è quello di dare uno sguardo al delicato e complesso tema della valutazione da differenti punti di vista

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Academic year: 2021

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INTRODUZIONE

Lo scopo di questa tesi è quello di dare uno sguardo al delicato e complesso tema della valutazione da differenti punti di vista. In particolare nel nostro studio analizzeremo la valutazione della e nella scuola andando a vedere, nello specifico, le tante variabili che entrano in gioco quando i docenti di lingua sono chiamati a valutare e verificare le competenze linguistiche dei propri alunni.

In questi ultimi anni il sistema formativo italiano è stato oggetto di attenzione da parte dell'opinione pubblica e dei governi. L'interesse per il tema della formazione e della valutazione scolastica ha fatto sì che studiosi, ricercatori e politici entrassero direttamente in campo per migliorare e cambiare il nostro sistema di istruzione. Il Prof. Gaetano Domenici, direttore del Dipartimento di scienze della formazione di Roma, che da anni si occupa della valutazione in ambito scolastico, ci spiega, come vedremo, come raramente essa venga considerata nella sua giusta dimensione poiché c'è una tendenza a sottovalutarne l'importanza, che invece è fondamentale.

Nel primo capitolo del nostro lavoro descriveremo la valutazione di sistema per andare a vedere come funziona, in generale, il sistema scolastico e le sue singole unità operative, quali le scuole, gli istituti ecc. In una società come la nostra, sviluppata e pronta ad aprirsi alle nuove esigenze dei cittadini, assicurare un sistema scolastico che sia efficiente nel suo funzionamento diventa un fatto imprescindibile. Daremo, quindi, uno sguardo alle principali indagini internazionali, come la IEA, o il PISA, che attuano una valutazione di sistema in ambito comparativo, indagandone finalità e strumenti. Queste indagini fanno riferimento ai contesti economici, sociali, demografici, alle risorse disponibili ed impiegate dai vari sistemi scolastici. I dati che si ottengono permettono di avere informazioni utilissime sulle caratteristiche peculiari di un dato fenomeno che si vuole conoscere o di alcuni aspetti di esso. In Italia tali indagini sono condotte dall'INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione) che ha il compito di valutare l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso, e nelle singole unità scolastiche. Più che descrivere

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nel dettaglio le operazioni di rilevazione che opera l'INVALSI (facilmente accessibili a tutti attraverso il sito ufficiale www.invalsi.it) discuteremo, nello specifico, le prove che l'istituto propone alle scuole ogni anno, per valutare sia il livello di istruzione dei ragazzi sia il tipo di proposta formativa che ogni scuola offre. Vedremo come queste prove siano al centro di molteplici controversie, che di fatto ne limitano l' efficacia. In un momento di profonda crisi come quello che stiamo vivendo, è giusto che la scuola spenda più di 6 milioni di euro per la somministrazione di tali prove? Cercheremo di rispondere a questa e ad altre domande.

Nel secondo capitolo, dalla valutazione di sistema ci sposteremo alla valutazione in ambito didattico, iniziando a fare una distinzione tra i termini verifica, valutazione e misurazione, e descriveremo le pratiche, più o meno corrette e adeguate seguite dai docenti per valutare e verificare le competenze linguistiche dei loro studenti. Ci muoveremo propriamente nell'ambito glottodidattico, presentando diversi tipi di valutazione (soggettiva ed oggettiva), descrivendone caratteristiche e limiti, fino a mostrare quali sono nel concreto le prove utilizzate dal docente. Parleremo anche delle tante problematiche che si relazionano al tema della valutazione, che si configura come uno dei nodi più complessi all'interno della scuola e delle classi.

Nel terzo capitolo descriveremo un tipo di verifica delle competenze che opera all'esterno dell'ambito scolastico ovvero quello delle certificazioni linguistiche, sistema che di fatto sta diventando sempre più frequente anche all'interno delle scuole medie-superiori, perchè sinonimo di garanzia e attendibilità. Parlare delle certificazioni ci permette anche di osservare il Quadro Comune Europeo di Riferimento, uno strumento che nella società in cui viviamo si propone non solo come un ponte tra differenti culture, ma anche come spazio condiviso dove trovare una nuova identità sociale.

Infine, nel quarto capitolo, riporteremo alcuni esempi concreti, andando a vedere cosa succede nelle classi, come i ragazzi vivono il momento della valutazione e cosa pensano delle prove che ogni giorno si trovano a sostenere.

Cercheremo di capire, in particolare, quali sono i bisogni e le aspettative di un ragazzo di 17 anni, che studia lingue ad un liceo. Abbiamo considerato l'ascolto

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come il primo momento dell'incontro con l'altro, il primo passo per creare uno spazio comune per permettere ai ragazzi di esprimersi senza la paura dell'errore, del giudizio o del voto.

Oltre ai ragazzi, ascolteremo anche alcuni professori che hanno deciso di mettersi in gioco, che hanno descritto in maniera aperta e sincera cosa pensano della verifica e della valutazione, dal proprio punto di vista, descrivendo gli strumenti che utilizzano, le difficoltà e i disagi che incontrano durante il momento dell'insegnamento.

L'esperienza diretta che riporteremo, dentro la scuola, permette di rendere

“reale” ciò che abbiamo scritto in teoria nei primi tre capitoli. In una scuola, che da tempo ormai è in crisi, che spesso è vista come inadeguata da sola a definire un processo di apprendimento solido e significativo, gli insegnanti, nel ruolo di valutatori devono fare la differenza. Di fronte ad alunni che spesso pensano che le materie insegnate abbiano poca importanza e significatività, che non sia possibile studiare una lingua seduti su un banco di scuola, i docenti devono poter, anche grazie alla “valutazione”, cambiare questa situazione.

In questa tesi si fanno numerosi riferimenti al libro, “Lettera ad una Professoressa” scritto da Don Milani e dai suoi ragazzi alla scuola di Barbiana, la cui lettura mi ha accompagnata durante la stesura di questo lavoro. Ed è proprio partendo da questa lettura che ho cercato di vedere cosa rimanga oggi, nelle nostre scuole di quella“Lettera”scritta nel 1967. Mi è bastato poco per capire che

“Barbiana” non esiste più ma che può rimanere ancora come punto di riferimento in alcuni angoli della scuola, nelle aule e nelle parole di molti alunni che si sentono, oggi, inadeguati a stare a scuola.

Questa tesi ha la scopo di riflettere proprio sulla scuola, una scuola che diventa comunità, dove docenti, alunni e genitori possano interagire tra loro. La valutazione, in tutto, questo, non è un qualcosa di estraneo, è anzi il punto di contatto tra i protagonisti sopra elencati. Solo quando verrà riscoperto il suo ruolo di “dare valore”, solo quando si inizierà a considerare gli alunni non solo attraverso il rendimento scolastico ma anche attraverso le loro storie, i loro vissuti ed emozioni, allora si potrà rivedere sotto una diversa ottica, l'intero processo di insegnamento/apprendimento che potrà, lo auspichiamo, portare ad un reale e

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complessivo rinnovamento del nostro sistema scolastico.

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