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REGIONE MOLISE. Provincia di Isernia COMUNE DI MACCHIAGODENA

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Academic year: 2022

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REGIONE MOLISE

Provincia di Isernia

COMUNE DI MACCHIAGODENA

PROGETTO ESECUTIVO

Comune di Macchiagodena -Ufficio Tecnico-

Progettazion

e Esecutiva marzo 2020

ELABORATO

RG - 1

SCALA DATA

RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO

AMMINISTRAZIONE COMUNALE

RECUPERO IDROGEOLOGICO E MESSA IN SICUREZZA DI AREE IN FRANA SUL TERRITORIO COMUNALE

Arch. Gennaro Giancola

PROGETTISTA

STRUTTURISTA

GEOLOGO

ASSISTENZA AL RUP

RILIEVI TOPOGRAFICI E RESTITUZIONE GRAFICA

Ing. Liberato Notte

Dott. Giancarlo De Lisio Avv. Angelica Barile

Geom. Emiliano Perrella

CONTABILIZZAZIONE

REPONSABILIE SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE

REPONSABILIE SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE

Arch. Gennaro Giancola

Geom. Nicola Notte

Geom. Paolo Di Froscia

RELAZIONE GENERALE

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PREMESSA

La presente relazione costituisce la relazione generale del progetto di “recupero idrogeo- logico e messa in sicurezza delle aree in frana sul territorio comunale”.

La progettazione e la realizzazione dell’intervento rientrano tra attività del comune di Mac- chiagodena incentrate alla salvaguardia del territorio da eventi meteorologici di ecceziona- le intensità ed i conseguenti dissesti (alluvioni, frane, nevicate eccezionali ecc.) che sem- pre con maggior frequenza si verificano negli ultimi decenni.

Il territorio comunale è stato interessato nel corso degli anni da diversi eventi di carattere calamitoso e meteorologicamente eccezionali, in particolare sono da rilevarsi:

- esondazioni di tipo “fiumara” del torrente Valle Fredda interessanti la località Brecciara di Macchiagodena avvenute nell’anno 1921;

- eventi tellurici rilevanti del 1805;

- eccezionali precipitazioni atmosferiche “23-24-25 gennaio 2003”;

- eccezionali eventi pluvio-nivali del 5-6 marzo 2015, 2017 e seguenti.

L’intervento è finanziato nell’ambito del programma di interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio relativo al decreto del Capo del Diparti- mento per gli Affari interni e territoriali del Ministero dell’Interno di concerto con il Capo del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell’economia e delle fi- nanze del 30.12.2019.

Il progetto consiste in un intervento di recupero idrogeologico e di messa in sicurezza del- le aree in frana sul territorio comunale per la riduzione del rischio idrogeologico.

L’intervento è finalizzato alla mitigazione del rischio idraulico delle aree Vallefredda S.Lorenzo-Centro Capoluogo, S. Maria in Pantano, Carapone, Caporio e Brecciara inte- ressate dall’attraversamento dei canali dei torrenti Rio Secco, S. Leonardo, Fosso San Pietro e Fosso San. Biase, mediante: l’adeguamento della sezione idraulica, nei punti più critici, per prevenire rischi di esondazione, la regimentazione delle acque, con apposite opere d’arti, nei pressi dei ponticelli stradali per la salvaguardia delle infrastrutture pubbli- che presenti (strade, illuminazione e a rete) e la ripulitura dei canali per il corretto deflusso della piena.

Nelle aree oggetto di studio infatti, sia per insufficienza idraulica in diverse sezioni dei principali impluvi idraulici che a causa di delicati nodi di confluenze, si verificano esonda-

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zioni frequenti.

Dal progetto si evince che l’intervento localizzato in diversi punti cruciali del territorio co- munale tende alla mitigazione del dissesto idrogeologico, alla riduzione del rischio alluvio- ni nella zona circostante, al ripristino di un ecosistema più naturale e meno minacciato da eventi eccezionali e, in ultimo, ad un utilizzo più razionale del suolo e una maggiore facilità ed efficacia delle attività di manutenzione del fosso a cielo aperto.

AGGIORNAMENTI RISPETTO AL PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA

Come richiesto, dal documento preliminare alla progettazione approvato con delibera di giunta comunale n. 35 del 20/03/2003 e dal progetto preliminare approvato con delibera di G.C. n. 59 del 17/06/2005 e i suoi aggiornamenti ed evoluzioni in sede di progettazione definitiva dell’intervento, sono stati attivati contatti con i professionisti incaricati della ste- sura degli studi: geologici-idraulici, cartografici e strutturali nell’ambito del “recupero idro- geologico e messa in sicurezza delle aree in frana sul territorio comunale” al fine di effet- tuare il coordinamento degli studi e condividere la metodologia di indagine.

La finalità di questo intervento non è tanto quello di de-perimetrare la pericolosità idraulica, ma di mitigare il rischio idraulico in aree antropizzate che si è dimostrata quella effettivamente più vulnerabile nei confronti di eventi meteorici estremi e imprevedi- bili. Il target progettuale, come successivamente illustrato, è quello di eliminare le alluvioni frequenti (Tr 30 anni) dall’area e di mitigare gli effetti delle alluvioni poco frequenti (Tr 200 anni), riducendo comunque il rischio residuo.

Come indicato nella relazione geologica ed idraulica sono stati effettuati degli approfondi- menti tecnici sulla modellazione idrologica ed idraulica, in particolare nella modellazione idrologica dei bacini dei Fossi Vallefredda e S.Leonardo che sono stati considerati nella loro interezza.

Per l’analisi idraulica sono state utilizzate sezioni trasversali dei Fossi ricavate da rilievo topografico di dettaglio ricavato con metodologia accoppiata GPS e stazione totale, verifi- cando la congruenza altimetrica delle sezioni. Negli elaborati grafici di stato attuale sono riportate l’ubicazione delle sezioni rilevate e la loro geometria; sono stati verificati i valori di scabrezza del suolo secondo l’effettivo uso del suolo presente in sito.

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Non essendo presenti passanti idraulici eventuali esondazioni si accumulano e ristagna- no nei punti più depressi imponendo come condizione al contorno di uscita secondo la pendenza del terreno.

Le modellazioni idrauliche sono state condotte geologo dott. Giancarlo De Lisio e sono consultabili nell’apposita sezione della relazione gelogica-idrologica

Relativamente alle soluzioni proposte:

- alla località Vallefredda e S.Lorenzo vanno riprofilati i canali di scolo rispettivamente a Vallefredda nell’area di valle nel pianoro detto “Piscina” dove i detriti provenienti dai corsi montani hanno completamente ostruito quelli di valle, in località Vallefredda sarà inoltre ristrutturata con opere idonee tutta l’area in prossimità dei bottini di presa dell’acquedotto comunale e sostituiti gli insufficienti tombini di attraversamento stradale con nuovi di ade- guate dimensioni e fattura.

Alla località S.Lorenzo in prossimità del centro capoluogo le varie infrastrutture realizzate nel corso dei decenni (strade, aree verdi parcheggi ecc.) hanno eroso gli spazi destinati ai canali di deflusso idrico e quindi la necessità della riprofilatura degli stessi con sezioni a- deguate.

Alla località Caporio va completato il canale con base in c.l.s e sponde con gabbionate per circa ml. 40 fino all’esistente briglia in pietra in quanto questo scorcio di canale ancora in terra, e data la natura ghiaiosa del sottosuolo, disperde l’acqua del ruscello nel sottosuolo compromettendo gli immobili circostanti; inoltre si provvederà alla ristrutturazione del vec- chio ponte in pietra della bretella di strada provinciale dismessa per destinarlo ad area pedonale attrezzata.

In località S.Maria in Pantano opere di consolidamento e regimentazione idraulica vanno eseguite ai ponticelli stradali e ai canali a monte e va valle degli stessi ponticelli, Fosso S.Biase, Santamaria Cappella, Cicconi e Fosso Mulino, così pure in località Carapone ai ponticelli ed ai canali in località Serelle e Fosso S.Pietro.

In località Brecciara verranno sostituiti gli insufficienti tombini di attraversamento stradale con nuovi tombini di adeguate dimensioni e fattura.

Infine alla località Carapone lungo l’omonima strada andranno consolidati con paratie di pali due movimenti franosi (che mettono a rischio la circolazione stradale) uno in prossimi- tà della località Colle Ciocchi e uno in prossimità della località Lago Antonelli

Saranno infine attuati interventi di mitigazione lungo il canale esistente in c.l.s. che attra- versa l’abitato in località Caporio, che hanno la finalità di mascherare, per quello che è

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possibile alla percezione visiva da terra e aria, l’opera impattante sia per dimensioni che per i tipo di materiali utilizzati per la realizzazione. Sono state ipotizzate due tipologie di mitigazione sulle fasce spondali: • arbustiva a macchia unifilare lungo la parte in terra; è stato previsto un sesto di impianto pari a 1 pianta ogni 5 m.. così pure lungo i canali in ter- ra in località Vallefredda e geostuoie rivedibili sulle parti in terra di canale al di sopra delle opere d’arti mediante la sagomatura, la posa in opera di terreno vegetale e successiva geostuoia di consolidamento e idro-semina finale.

Per quanto riguarda in nuovo canale in c.l.e in località S. Lorenzo questo sarà interamente rivestito in scozza di pietra naturale così pure tutte le parti in c.ls a vista delle briglie di re- gimentazioni.

Per completezza si ritiene che sono state sviluppate tutte le verifiche idrauliche rela- tive allo stato di progetto. Tutte le simulazioni sono state effettuate per eventi con Tr 30 e 200 anni, in modo da delineare un quadro esaustivo sugli effetti attesi dalla realizzazione dei lavori e per dimostrare il non aumento del rischio nelle aree limitrofe.

INQUADRAMENTO TERRITORIALE-STORICO-AMMINISTRATIVO

Il territorio del Comune di Macchiagodena si estende su una superficie di 36 kmq, fra un'altitudine minima di 450 m e una massima di 1300. Il territorio comunale presenta una notevole varietà geomorfologica, con tratti collinari e pianeggianti nella parte meridionale alternati ad aree caratterizzate da variazioni altimetriche più brusche, in particolare nella parte occidentale, al confine con i comuni di Carpinone e Santa Maria del Molise. Presen- ta diversi habitat: rimboschimenti di conifere, macchie di boschi cedui, ripide pareti roccio- se, dolci declivi a prato pascolo sui versanti dei colli. La LIPU, ha costituito una riserva in- torno al selvaggio vallone Vallefredda, inserito nella zona Sic “La Montagnola”.

Il centro capoluogo conserva ancora i suoi caratteri medievali, con le case arroccate intor- no al castello, di origine longobarda, costruito su uno sperone di roccia calcarea.

Altre località, frazioni e nuclei abitati, Caporio, Centomani, Collesorbo, Fosso San Biase, Gauta, Gauta Di Lollo, Guadovito, Santa Iusta Pisano, Santa Iusta San Matteo, Santa Ma- ria In Pantano, Santo Ianni, Santo Ianni Narducci, Santo Janni Marinelli, Terriaca

Macchiagodena, sono poste sul versante settentrionale della piana di Bojano.

Coordinate Geografiche sistema sessagesimale 41° 33' 38,88'' N

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14° 24' 31,32'' E

Gli insediamenti archeologici finora individuati in agro di Macchiagodena sono due: quello sito in località ValleFredda e quello di località Fosso Pampalone.

Essi legano la loro presenza al territorio per le numerose sorgenti di acqua, come nel caso del tempio italico di Vallefredda, posto nei pressi dell’omonima sorgente lungo il braccio del tratturello che collegava l’Alto Molise al tratturo Pescasseroli-Candela

Gli interventi previsti si inseriscono perfettamente nel contesto urbanistico della zo- na, migliora il contesto paesistico-ambientale e non presenta problematiche né alla viabi- lità nella zona di valle dei corsi d’acqua, né alle aree a monte né a quelle occupate da ter- reni agricoli.

VINCOLI E CLASSIFICAZIONI CHE INTERESSANO L’AREA

Inquadramento generale dell’area.

Dal punto di vista della tutela ambientale l'area ricade nel Plano Territoriale Paesistico Ambientale di Area Vasta (PTPAAV) n.4, denominato La Montagnola - Colle dell’Orso, re- datto ai sensi della L.R. Molise n.24 dell’01/12/1989.

Detto piano, individuato nelle tavolette IGM di Isernia Fg.161 (l" N-O), Frosolone Fg.161 (l° N-

E), Macchiagodena Fg. 161 (I° S-E), Pescolanciano Fg. 154 (IIl° S-E), Trivento Fg. 153 (Ill° N-O),

Comprende un territorio di circa 25.000 Ha. _ I comuni interessati dal PTPAAV n. 4 sono:

Carpinone Chiauci

Civitanova del Sannio Frosolone

Macchiagodena Sant’Elena Sannita Sessano del Molise S. Maria del Molise

Isola Amm.va di Pescolanciano

Dal punto di vista sismico l’area è classificata S1.

Gli strumenti urbanistici del comune di Macchiagodena sono rappresentati dal Programma

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di Fabbricazione.

DESCRIZIONE DELLO STATO ATTUALE

Nella località Vallefredda, nell’area di valle nel pianoro detto “Piscina”, i detriti provenienti dai corsi montani hanno completamente ostruito quelli di valle, inoltre all’estuario della val- le dove insistono due opere di presa dell’acquedotto comunale (uno di recente realizza- zione e uno più vecchio) si sono verificati dei dissesti a causa della insufficienti dimensioni delle opere d’arti, tali opere sono insufficienti pure lungo la strada che dalla località Valle- fredda conduce alla Montagna di Macchiagodena dove i frequenti straripamenti del vicino torrente causano la difficile praticabilità della strada.

Alla località S. Lorenzo, in prossimità del centro capoluogo, le varie infrastrutture realizza- te nel corso dei decenni (strade, aree verdi parcheggi ecc.) hanno eroso gli spazi destinati al canali di deflussi idrico.

Alla località Caporio un tratto di canale in terra e ghiaia disperde l’acqua del ruscello nel sottosuolo compromettendo gli immobili circostanti, il vecchio ponte in pietra della bretella di strada provinciale dismessa risulta in condizioni di degrado mentre il canale Riofreddo, ristrutturato dalla Regione Molise circa 30 anni or sono in parte in c.l.s. a sezione trape- zoidale ed in parte con fondo in c.l.s. e sponde con due ricorsi di gabbionate, risulta de- gradato, in particolare l’area in terra e misto di circa ml 2 al di sopra della opere d’arti in c.l.s. o gabbioni.

Gran parte dei ponticelli stradali che attraversano i canali dei torrenti Rio Secco, S. Leo- nardo, Fosso San Pietro e Fosso S. Biase risultano erosi da acqua alla base delle fonda- zioni con pericoli di instabilità dei manufatti.

Lungo la strada comunale Carapone due movimenti franosi, uno in prossimità della locali- tà Colle Ciocchi e uno in prossimità della Località lago Antonelli, hanno interessata la se- de stradale e mettono in pericolo la stessa circolazione stradale.

Alla località Brecciara nella zona pianeggiante dove sbocca il torrente fosso S. Pietro il canale è completamente ostruito da materiale arenario ed i due ponticelli di attraversa- mento stradali risultano in parte ostruiti ed in parte cadenti.

Le verifiche idrauliche di stato attuale hanno mostrato l’insufficienza del reticolo, con abbondanti esondazioni anche per eventi frequenti e per tutte le durate di piog- gia considerate, sia in condizioni di sbocco libero che rigurgitato.

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DESCRIZIONE STATO DI PROGETTO

In località Vallefredda sarà realizzato un tratto di canale in calcestruzzo rivestito in pietra tra i due bottini di presa dell’acquedotto cittadino in prossimità della estuario della valle, l’area dei predetti bottini di presa idrica sarà recintata e messa in sicurezza altre opere minori quali tombini cunette e manutenzione delle strade di servizio andranno a completa- re il sistema generale di razionalizzazione e regimentazione delle acque e la messa in si- curezza delle infrastrutture esistenti.

In località S. Lorenzo il canale che va dalla strada comunale Pietrarina all’area verde del centro capoluogo sarà realizzato, con sezione adeguata, in Calcestruzzo rivestito con pie- tra, con soletta in c.a. per l’attraversamento stradale, inoltre sarà effettuata la manuten- zione straordinaria alla strada laterale di servizio e sarà effettuata la manutenzione straor- dinaria al ponticello sulla S.P. Macchiagodena Frosolone in prossimità dell’area verde.

In località Caporio verrà prolungato il canale costituito da fondo in c.ls e entrambe le sponde rinforzate con due orditure di gabbionate, le sponde degli esistenti canali in c.l.s, che attraversano l’abitato della omonima frazione, previa ripulitura, saranno rivestite con georeti rinverditili e la posa in opera di alberature lungo le sponde, infine sarà ristrutturato l’esistente vecchio ponte in pietra con soletta in c.a. per destinarlo a passeggiata con bel- vedere.

Tutti i ponticelli stradali di attraversamento dei canali in località S.Maria (Manella, S.Maria Cappella, Cicconi e Fosso Molino) saranno oggetto di manutenzione straordinaria e ver- ranno realizzate opere di regimentazione idraulica con una briglietta a monte e una a val- le, rivestite in pietra a circa ml 6 dall’infrastruttura stradale, una soletta di fondo in c.a e gabbionate a due o tre ricorsi sulle sponde laterali, così pure saranno trattati i ponticelli di attraversamento stradale in località Carapone.

In località Brecciara oltre al risezionamento e alla rinaturalizzazione delle sezioni a cielo aperto, saranno ricostruiti i due attraversamenti stradali, con tubazioni d’acciaio tipo arma- co di adeguate dimensioni poggianti su soletta in c.a. di fondo fosso con pendenza di circa il 5% con brigliette rivestite in pietra a circa 4 mt a monte e a valle e gabbionate di rinforzo delle sponde del canale. I Canali che vanno dal Ponticello sulla S.P Caporio Centomani fino alla confluenza con il torrente Rio verso il comune di Cantalupo nel Sannio avranno sezione trapezoidale.

La strada comunale Carapone in due diversi punti, in prossimità della località Colle Cioc-

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chi ed in prossimità della località Lago Antonelli sarà consolidata mediante la bonifica con paratie di pali di diametro e lunghezze appropriate completamente incassati ivi compreso la trave di collegamento.

Gli alvei dei torrenti Rio Secco, S. Leonardo, Fosso San Pietro e Fosso S. Biase, saranno disboscati e ripuliti nei punti nevralgici ed in prossimità dei centri abitati.

Tutte le nuove opere in c.l.s. a vista saranno rivestite con sozze di pietra locale mentre sa- ranno piantate (ove mancano) delle adeguate alberature sulle sponde dei canali riprofilati per la stabilizzazione delle sponde.

Le opere saranno verificate in sede esecutiva con riferimento ad eventi con tempo di ritorno Tr 30 anni e per eventi con diverse durate di pioggia, al fine di ottimizzar- ne il funzionamento tanto per i valori di picco della portata che per le durate che massimizzano l’invaso in termine di volumi; la sua attuazione comporta l’assenza di eson- dazioni TR 30 anni nell’area di studio, mentre per eventi con Tr 200 anni residuano esondazioni ma con un livello di rischio accettabile, come successivamente illustrato.

Le verifiche idrauliche sono state ripetute inserendo le opere previste nello step 1 di pro- gettazione.

Questi interventi portano ad una notevole riduzione delle esondazioni rispetto allo stato at- tuale, che di estensione degli allagamenti, sia per Tr 30 anni che per Tr 200 anni.

Si rimanda agli elaborati grafici per una miglior descrizione geometrica degli interventi previsti.

CONCLUSIONI

Sia considerando complessivamente i singoli interventi che considerandoli separatamen- te, si può affermare che l’ipotesi progettuale è stata valutata in riferimento al consegui- mento degli obiettivi e delle finalità programmatiche dell’Amministrazione Comunale.

Il ripristino dei Fossi a cielo aperto e la sistemazione della confluenza del corso d’acqua nei pressi dei ponticelli stradali consentono la messa in sicurezza idraulica delle infrastrut- ture da eventi di pioggia trentennali; per eventi con Tr 200 anni gli interventi consen-

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tono di ridurre lo scenario di rischio R2, conseguendo una classe di magnitudo i- draulica moderata.

Si precisa infine che ulteriori dettagli saranno valutati in sede esecutiva anche a seguito dei suggerimenti che verranno dall’esito della conferenza di servizio e/o dai pareri dei sin- goli enti interessati

Macchiagodena, lì Giugno 2020

IL PROGETTISTA Ufficio tecnico comunale Arch.j Gennaro GIANCOLA

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