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Portici di Carta 2018: il

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Academic year: 2022

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Portici di Carta 2018: il programma di domenica 7 ottobre

Sabato 6 e domenica 7 ottobre tornerà Portici di Carta, la libreria più lunga del mondo sotto i portici del centro di Torino con i tradizionali due chilometri di bancarelle in via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice.

Portici di Carta è un progetto della Città di Torino e della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, realizzato da Fondazione per la Cultura Torino, con il sostegno di Regione Piemonte e la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

Quest’anno saranno presenti complessivamente 123 librai di Torino e provincia ed editori provenienti da tutto il Piemonte a cui si aggiungono in piazza Carlo Felice i bouquinistes del Libro Ritrovato. I portici di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice saranno suddivisi in 19 tratti tematici che raggrupperanno in modo omogeneo le librerie e le case editrici a seconda delle rispettive specializzazioni.

La XII edizione sarà caratterizzata da una grande novità:

Aspettando Portici.

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PERCORSI TEMATICI

Quest’anno le bancarelle di Portici di Carta saranno 123. A queste si aggiungono i bouquinistes di piazza Carlo Felice: 75 librerie indipendenti e di catena di Torino e provincia. Con loro, grazie al sostegno della Regione Piemonte, saranno presenti 48 piccoli e medi editori piemontesi.

Il percorso storico di via Roma, piazza San Carlo e piazza Carlo Felice è suddiviso in 19 tratti tematici. Da piazza Castello lato sinistro verso Porta Nuova si incontreranno in ordine: spiritualità; voci di donne; lingue; storia locale;

fumetti; bambini e ragazzi; remainders; editori piemontesi 3.

In piazza Carlo Felice dall’antiquariato al fuori catalogo (Associazione Culturale Sulla Parola). Riprendendo via Roma verso piazza Castello: culture orientali; viaggi; gialli;

narrativa 2; letterature; editori piemontesi 2; narrativa 1;

passioni; storia e società; arti espressive; editori piemontesi 1.

PORTICI DI CARTA 2018 È DEDICATA A PIPPI CALZELUNGHE

Il libro di Astrid Lindgren è datato 1945, ma la prima edizione italiana, per Vallecchi, tradotta da Annuska Palme e Donatella Ziliotto, con le illustrazioni di Ingrid Vang Nyman,

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è del 1958. Ricorrono dunque i 60 anni di Pippi Calzelunghe, così com’è stata battezzata nel nostro Paese, mentre in giro per il mondo ha altri nomi, nelle novantasei lingue in cui è stata tradotta. In Svezia, dov’è nata, si chiama Pippilotta Viktualia Rullgardina Krusmynta Efraimsdotter Langstrump.

Per chi è nato negli anni 60, ma anche per le generazioni successive, Pippi Calzelunghe, grazie anche a una fortunata serie televisiva, ha rappresentato la libertà, l’indipendenza, il coraggio, la scelta di vivere in una dimensione che non conosce la paura. Questa strana bambina – che vive sola a Villa Villacolle, con un baule pieno di monete d’oro, col cavallo a pois e la scimmietta signor Nilsson, senza genitori, senza scuola, cui non interessa l’aspetto fisico, dotata di una straordinaria forza, carismatica e generosa con gli amici, che beve pozioni per non crescere e sa autogestirsi in ogni situazione -, ha affascinato migliaia di piccoli lettori, attraversando più generazioni, dal primo dopoguerra agli anni delle ribellioni giovanili, fino ai giorni nostri. Ha resistito all’avvento dei giochi elettronici e ha contribuito certamente ad anticipare e incoraggiare la rivoluzione femminista. Una bambina diversa da tanti altri protagonisti della letteratura d’infanzia e, quindi, non buona, non sottomessa ai maschi, anzi più sveglia di loro, capace di cavarsela senza l’aiuto degli adulti, rimane un modello di femminilità, non solo infantile, impensabile sessant’anni fa e forse ancora oggi.

Da Magenta al Colle di Superga per entrare nel Mi-To

La 99a Milano-Torino NamedSport partirà dalla città alle porte di Milano per terminare, come gli ultimi anni, a Superga dopo

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200 chilometri. Le ultime due edizioni sono state vinte da corridori colombiani, Miguel Angel Lopez (2016) e Rigoberto Uran (2017).

Mi-to

Sarà Magenta nell’area Città Metropolitana di Milano ad ospitare la partenza della corsa più antica del calendario Internazionale, la Milano-Torino NamedSport. L’arrivo è previsto dopo 200 chilometri sul Colle di Superga, salita che verrà ripetuta due volte come negli ultimi anni.

Percorso

Il percorso si svilupperà nella prima parte su strade pianeggianti, larghe e rettilinee la pianura Padana con una lunga progressione attraverso i territori di Abbiategrasso, Vigevano e la Lomellina fino al Monferrato, Qui il profilo altimetrico della corsa comincia a muoversi con i dolci saliscendi e alcuni strappi per le località poste in vetta alle colline (come Lu, Altavilla Monferrato, Alfiano Natta) che portano al circuito finale.

Dopo San Mauro Torinese si costeggia il Po in Corso Casale per salire alla basilica di Superga una prima volta (si devia 600

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m prima dell’arrivo) per poi scendere su Rivodora con una discesa impegnativa che riporta a San Mauro e quindi risalire fino all’arrivo con pendenze anche oltre il 10%.

Da sinistra: Stefano Allocchio, Chiara Calati e Luca Aloi

Ultimi km

Ultimi 5 km (che si ripetono due volte salvo i 600 m finali) che da Torino in Corso Casale, dove inizia la salita, portano alla Basilica di Superga. La pendenza media è 9.1% con una punta attorno a metà salita del 14% e lunghi tratti al 10%. A 600 m dall’arrivo svolta a U verso sinistra per affrontare la rampa finale all’8.2% e quindi ultima curva a 50 m dall’arrivo.

DICHIARAZIONI

Il Sindaco di Magenta, Chiara Calati ha dichiarato: “Come Sindaco, come cittadina e amante dello sport è un onore e un piacere accogliere a Magenta una delle corse che hanno fatto la storia del ciclismo, un grande evento sportivo e di intrattenimento in grado di accendere ancora una volta i

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riflettori sulla nostra Città. E’ un impegno preciso della mia Amministrazione quello di favorire la promozione e l ’ a t t r a t t i v i t à d e l t e r r i t o r i o a n c h e a t t r a v e r s o l’organizzazione di grandi eventi di carattere culturale, sportivo e musicale in grado di valorizzare la centralità di Magenta e le sue peculiarità. Portare a Magenta la partenza di una delle grandi classiche del ciclismo, di fama nazionale e internazionale, è la ciliegina sulla torta di un anno già ricco di novità in tema di eventi. Sono sicura che questo prestigioso evento potrà valorizzare anche le diverse realtà operative cittadine e del territorio”.

Stefano Allocchio, Direttore di Corsa di RCS Sport, ha sottolineato come: “Questa è la classica più antica, di livello internazionale, che anche negli ultimi anni ha visto nel suo albo d’oro inserirsi nomi di corridori di primissimo piano. La novità di quest’anno è questa bella partenza da Magenta, una città ricca di storia, cultura e tradizione ciclistica che ha sposato da subito il nostro progetto.

L’arrivo sarà sotto la Basilica di Superga, luogo consacrato allo sport. Sono certo che sarà una corsa combattuta e spettacolare, come del resto negli ultimi anni, che vedrà un vincitore di altissimo profilo”.Magenta si conferma al centro del territorio non solo per la storia, e per la famosa Battaglia del 4 giugno 1859, ma anche per lo sport. La nostra Città e il territorio hanno saputo esprimere molti campioni dello sport in diverse discipline. Proprio negli ultimi anni, in ambito ciclistico, due giovanissimi campioni si stanno distinguendo sulla scena nazionale, cosa che fa ben sperare in un importante futuro per loro. Come Amministrazione abbiamo da subito lavorato per rilanciare e valorizzare le ormai quasi 60 associazioni sportive che operano in Città ed eventi di valore e visibilità come la storica Milano-Torino possono, da una parte, evidenziare questa grande vivacità associativa e, dall’altra, quanto Magenta sia ricettiva e abbia tutte le carte in regola per accogliere grandi manifestazioni”, ha dichiarato l’Assessore allo Sport del Comune di Magenta, Luca

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Aloi.

LE SQUADRE

99a Milano-Torino – mercoledì 10 ottobre (21 formazioni: 15 UCI WorldTeams e 6 UCI Professional Continental Teams)

ASTANA PRO TEAM BAHRAIN – MERIDA BMC RACING TEAM BORA – HANSGROHE GROUPAMA – FDJ LOTTO SOUDAL

MITCHELTON – SCOTT MOVISTAR TEAM

QUICK – STEP FLOORS

TEAM EF EDUCATION FIRST – DRAPAC P/B CANNONDALE TEAM KATUSHA ALPECIN

TEAM SKY TEAM SUNWEB

TREK – SEGAFREDO

ANDRONI GIOCATTOLI – SIDERMEC

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BARDIANI CSF

ISRAEL CYCLING ACADEMY

NIPPO – VINI FANTINI – EUROPA OVINI TEAM FORTUNEO – SAMSIC

WILIER TRIESTINA – SELLE ITALIAUAE TEAM EMIRATES PHOTO CREDIT: LaPresse

Il Torino Short Film Market (22-25 novembre 2018)

La terza edizione del Torino Short Film Market avrà luogo tra il 22 e il 25 novembre 2018. Tutte le call per partecipare al mercato con progetti e opere sono aperte. Deadline: 10 settembre 2018. La fee per partecipare a ogni singola call è di € 10,00.

Di seguito, le 5 call aperte del 3° Torino Short Film Market:

Digita!

Digita! è una tavola rotonda, incontri one-on-one con distributori invitati e una sessione di pitching per società di produzione nazionali e internazionali e autori indipendenti con comprovata esperienza di digital media.

Distributors meet buyers

Distributors Meet Buyers è una sessione di pitching per rappresentanti di Compagnie di Distribuzione. I partecipanti selezionati avranno 7 minuti per presentare il loro Catalogo di Distribuzione su un palco di fronte a una platea.

Oltrecorto

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Oltrecorto è una sessione di pitching per registi e/o sceneggiatori. I partecipanti selezionati avranno 7 minuti per presentare il loro progetto di Film di Lungometraggio o Serie TV basato su un cortometraggio precedentemente completato su un palco di fronte a una platea.

Pitch Your Fest!

Pitch Your Fest! è una sessione di pitching per organizzatori di Festival che prevedono Cortometraggi in programma. I partecipanti selezionati avranno 7 minuti per presentare il loro evento Festivaliero su un palco di fronte a una platea.

Screenings and Video Library

TSFM 2018 Screenings + Video Library presenta proiezioni di mercato e una video library per la promozione di nuovi cortometraggi. La libreria è curata dai programmatori del Torino Short Film Market che hanno il compito di valutare tutti i film inviati e di compilare Curated Programme specifici. Questi programmi sono presenti a scopo promozionale nella libreria per gli utenti – buyers, distributori, rappresentanti dei festival e altri professionisti del cinema.

Inoltre, la libreria presenta una selezione di Guest Programme curati da enti terzi – come Istituti Cinematografici, Festival, Società di Distribuzione, ecc. I film non selezionati per i Curated Programme sono ancora elencati nella libreria e disponibili per la visione e possono essere ricercati. I film nella library possono anche essere selezionati per le proiezioni di mercato, accessibili solo con un accredito Torino Short Film Market 2018.

L e c a l l s o n o a c c e s s i b i l i a l l ’ i n d i r i z z o : http://tsfm.centrodelcorto.it/it/bandi

Info

Torino Short Film Market

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tsfm.centrodelcorto.it

office@tsfm.centrodelcorto.it

Altravelocità: dal 29 giugno al 1 luglio ad Avigliana (To) in Piemonte, il Festival dedicato al bene comune

Anche la Compagnia dei Cammini parteciperà alla grande festa

“Altravelocità” che si terrà in Val di Susa ad Avigliana (To) dal 29 giugno al 1 luglio. La Festa nasce dalle numerose esperienze che, in Italia ed in Europa, stanno da tempo costruendo una società indirizzata al bene comune. Alcune di queste esperienze concrete hanno scelto di ritrovarsi ed invitare le altre perché questa impresa diventi veramente coinvolgente grazie alla costruzione di un soggetto plurale.

Per questo ad Avigliana si ritroveranno tante realtà diverse che potranno ​scambiarsi esempi, pratiche, teorie ed esperienze sul lavoro già svolto dalle diverse reti ed organizzazioni, ma anche definire la strada futura per ripartire tutti insieme e nuovamente.

Per arrivare ad Altravelocità nel suo stile la Compagnia dei Cammini ha organizzato una camminata evento aperta a tutti che porterà alla festa a piedi. Il viaggio partito oggi in Piemonte da Chiomonte e Venaus (To) attraverserà l’alta valle di Susa in tutta la sua storia da raccontare per arrivare al Festival il 29 giugno. Accompagnati da un valligiano che ha vissuto la lotta, passo dopo passo, i camminatori scenderanno

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a valle, da Susa alla Sacra di San Michele, tra boschi, natura, laghi, antichi luoghi sacri, fino ad arrivare ad Avigliana, in tempo per iniziare la festa. La camminata di 5/6 ore al giorno (difficoltà due orme) è libera ed aperta a tutti. Chiunque potrà unirsi all’evento pagando solo la quota di un rimborso per la guida. (Informazioni su www.cammini.eu).

La Compagnia dei Cammini parteciperà ad Altravelocità con un appuntamento dedicato al Viaggiare con lentezza. Venerdì 29 giugno dalle ore 15:00 alle ore 16:45 l’incontro partirà dalla convinzione che viaggiare a piedi sia uno strumento di conoscenza, politico e sociale per arrivare a costruire una rete di progetti sociali e civili collegati da cammini. Con un cammino, infatti, si possono collegare realtà agricole, ecovillaggi e realtà virtuose legate al cambiamento. Il tavolo di lavoro coordinato dalla guida Laura Ciaghi prevede un intervento audio di Wu Ming 2.

Le organizzazioni che al momento promuovono la festa sono:

Worcup!, Etinomia,Galline Felici, Usine-à-Gas (Francia), GAStorino, RES.TO (Rete Gas TO-Ovest), Italia/Piemonte che cambia, Gas Chiomonte, Portalgas, REES Marche, Gas Pinerolo Stranamore, Praticare il Futuro, Solidarius Italia, Cooperativa Iris, Social Business World, Terra Nuova, Comune- info, LoFaccioBene, Scenari di Futuro, Smarketing, Alekoslab, Rete di Reti, Compagnia dei Cammini, RETICS, Movimento, Terra Contadina, Campagna Popolare per l’Agricoltura Contadina.

La scena del crimine,

personale di Andrea Villa,

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dall’1 al 30 giu.alTeatro di Palazzo Saluzzo Paesana di Torino.

LA SCENA DEL CRIMINE, a cura di Enrico Debandi, è una mostra antologica di tutti i lavori di Andrea Villa: soprannominato

“Il Bansky torinese”, è un giovane artista dall’approccio fortemente ironico e cinico verso i fatti di attualità che reinterpreta in chiave satirica.

La mostra presenta, nell’ex Teatro di Palazzo Saluzzo Paesana, dai primi manifesti realizzati nel 2014 fino a quelli più recenti, così come alcune opere scultoree stampate in 3D di diversi “prodotti” pubblicizzati nei suoi stessi manifesti: i profumi “Eau Di Nolfi” e “Acqua di Giova”, le scatole di preservativi “Duxlex” e le confezioni di psicofarmaci “Xanalx”

sponsorizzati da Bill Cosby.

L’esposizione inaugura giovedì 31 maggio alle ore 18.30 e apre al pubblico dall’1 al 30 giugno (ingresso da Via Bligny 2 – Torino).

“Andrea Villa – spiega il curatore Enrico Debandi – è lo pseudonimo di un giovane artista a cui è stato attribuito questo nome. Il vero Andrea Villa è una persona qualsiasi, che per primo aveva pubblicato su Twitter uno dei finti manifesti oggetto della mostra. Il nome venne ripreso dal quotidiano

‘Libero’ ed è rimasto ‘incollato’ all’artista. Manifesti, dunque, anonimi, che da quattro anni appaiono a Torino mettendo alla berlina il mondo della politica, assieme ai suoi personaggi e ai fenomeni sociali a loro connessi. In ogni singolo lavoro c’è un fotomontaggio, un remix di concetti e immagini che destruttura i significati, mischiando il colto con il trash, in una sorta di ‘street art’ 2.0. Questo detournement di elementi estetici, per certi versi simile al

‘situazionismo’ degli anni Sessanta, utilizza il collage e il

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fotomontaggio di matrice dadaista come linguaggio globale e democratico, ma al tempo stesso ‘alto’, citando in ciascuna opera elementi tratti dalla storia dell’arte. Questo ‘modus operandi’ si riscontra fin dal primo striscione di 6mx3m realizzato nel 2014 e appeso sul cavalcavia di Corso Unità d’Italia, dal titolo “Il Quinto Stato” (dedicato al celebre dipinto di Pelizza da Volpedo), in cui a corredo di una parata di personaggi politici, campeggia lo slogan ‘Solo chiacchiere e vitalizio’.

Attraverso 23 finti manifesti pubblicitari in mostra, Andrea Villa stravolge il significato del messaggio o dello slogan, inserendo di volta in volta opere emblematiche di grandi artisti. È il caso dell’“Eau Di Nolfi”, che rimanda al celebre

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profumo “La Belle Haleine”, ready-made a due mani realizzato da Marcel Duchamp. Di citazione in citazione, si passeggia in una sorta di galleria virtuale dove si evocano le Polaroid di Andy Warhol e in particolare il “Self Portrait in Drag”

utilizzato assieme a una citazione di Honoré de Balzac che stride non poco con l’immagine di un noto personaggio politico. Oppure la celebre “Merda d’artista” di Piero Manzoni, trasformata in barattolo di acciughe per l’ex sindaco di Torino Piero Fassino. Marie Le Pen, Matteo Salvini e Donald Trump diventano così testimonial di rasoi da barba, suggerendo il tipico “moustache” dadaista che compare anche sulla Gioconda di Leonardo da Vinci reinterpretata da Duchamp nel ready-made “L.H.O.O.Q.”.

Tra le avanguardie storiche, insieme al dadaismo, vengono evocati il surrealismo di Dalì con il celebre profumo

“Aphrodite”, e riciclato in una fantomatica “Acqua di Giova” e ancora il futurismo di Fortunato Depero in una falsa réclame della Campari, dove troviamo Maurizio Belpietro, giornalista e conduttore della trasmissione “Dalla vostra parte”.

Non mancano elementi derivati dai grandi maestri della storia dell’arte, come nel caso di Obama, associato a Bernini per il manifesto “Apple” o quello di Amnesty International, che associa i capricci di Goya e in particolare “Il sonno della ragione genera mostri”, dove i “nuovi mostri” sono Erdogan e Kim Jong-un, Razzi e Salvini, Putin e Trump.

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L’arte contemporanea è invece rappresentata dagli scatti di Salgado e Steve Mc Curry, utilizzati in manifesti a carattere xenofobo, passando dalla pietà iperrealista dello scultore Sam Jinks, o da “Toilet Paper” di Cattelan, nascosto sulla maglia indossata dalla nipote di Mussolini, che diventa così testimonial di contraccettivi. Ancora Cattelan viene omaggiato con la sua recentissima installazione “Eternity”, inaugurata quest’anno alla Accademia di Belle Arti di Carrara, reinterpretata con il titolo di una delle opere più celebrate di Joseph Beuys: “La rivoluzione siamo noi”, ultimo tra i manifesti comparsi ad annunciare il prossimo tesseramento del Partito Democratico.

“I lavori di Andrea Villa – prosegue il Enrico Debandi – vogliono riprendere il contatto con la società dal punto di vista visivo, come nella tecnica del “brandalism”, partendo cioè dall’idea che la strada sia luogo di comunicazione appartenente ai cittadini e alla comunità. Le opere sono state

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collocate di volta in volta in spazi per affissioni pubblicitarie e hanno acquistato significato non tanto per essere manifesti in sé, quanto perché sono state fotografate e condivise su internet attraverso vari canali social, spesso mal interpretati o addirittura confusi con veri. L’intento dell’artista sembra essere quello di creare una situazione sociale simile alla ‘banalità del male’, descritta nel libro di Hannah Arendt, rendendo ironici ed empatici i protagonisti e i fatti raffigurati nelle sue opere, così che le persone si m e t t a n o a r i d e r e , c r e a n d o u n a s i t u a z i o n e l u d i c a e dimenticandone i potenziali risvolti. Attraverso l’utilizzo di un linguaggio pubblicitario non convenzionale, Villa cerca di trasformare l’arte da un prodotto di nicchia a un prodotto di massa, così come aveva profetizzato Andy Warhol, e ci invita a riflettere su quale sia il limite dell’informazione e della pubblicità.

“Il suo lavoro restituisce così all’arte quella capacità di lucida visione e graffiante ironia della realtà, che ci permette di sorridere delle assurdità e delle ossessioni che agitano la società contemporanea, ricordandoci in definitiva che, come recita lo slogan dell’anarchico Michail Bakunin,

‘sarà una risata che vi seppellirà’.”

ORARI VISITE:

LA SCENA DEL CRIMINE è visitabile da venerdì 1 giugno fino a domenica 30 giugno 2018, dalle ore 15.00 alle ore 20.00 (ultimo ingresso ore 19.15). Ingresso libero (chiusura lunedì e martedì).

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SoundFrames Days #2 19 maggio

| Cinema Massimo TORINO

Sabato 19 maggio, SEEYOUSOUND International Music Film Festival torna in sala con SoundFrames Days #2 e questa volta lo farà a passo di danza, con 3 film uniti da questo filo conduttore che smuoveranno la sala 3 del Cinema Massimo, da pomeriggio a notte, passando dalla disco alla techno, fino all’infinita varietà di ritmi che ad ogni latitudine fanno ballare persone di ogni genere ed età.

Alle 17.00 Ja Gagarin di Olga Darfy (Francia/Russia 2017, 60’) ricostruisce la scena techno della Mosca dei primi anni ’90 quando, al momento del crollo dell’Unione Sovietica, alcuni DJ si buttarono alla scoperta di questo genere. Un amarcord in cui la regista ricorda i cambiamenti della città in quel periodo e la sua gioventù̀.

A seguire, alle 19.00, MOVE! Dance your life di Fanny Jean- Noël (Francia 2017, 76’) è un viaggio attorno al mondo seguendo i ritmi e i passi più incredibili. Ogni cultura, ogni luogo ha diverse danze e questo documentario ne racconta l’incredibile energia, dai balli tradizionali irlandesi sull’altare di una chiesa, alla troika russa sulla neve, dai ritmi africani dei tamburi fatti con secchi di plastica nel deserto a un mimo giapponese sui binari del treno di notte.

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ITALO DISCO

La prima serata vedrà ospite Pietro Anton, regista dell’ultimo film proposto alle 21.00, Italo Disco Legacy (Italia/Germania 2017, 82’). Un documentario che grazie a interviste e filmati d’archivio con tutti i più noti protagonisti dell’epoca, da The Hacker a DJ Hell Intergalactic Gary, da Beppe Loda ad Alexander Robotnick, mostra i diversi volti di un filone che dai primi anni ’80 si è sviluppato in modo naïf. Quando la disco americana si trova sul viale del tramonto e la new wave e il synth pop sdoganano i suoni artificiali, alcuni musicisti italiani cominciano a inserire le prime tessere di uno dei mosaici più coinvolgenti della storia musicale nazionale, con una libertà creativa svincolata da imposizioni ed esigenze commerciali.

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MOVE

Il secondo appuntamento dei SoundFrames Days non può non concludersi a ritmo di disco con Italo-Disco Party / I-Robots DJ set e cocktail offerto da Compagnia dei Caraibi.

I-Robots aka Gianluca Pandullo è sinonimo di una ricerca senza taboo nell’ambito della musica elettronica, esplora le radici e le interconnessioni tra generi come funk, techno, house, electro e dub, fornendo anche delle moderne reinterpretazioni tramite l’arte del remix. Pandullo ha reso omaggio all’Italo Disco nel 2002 con l’apprezzata compilation dal titolo I- Robots, Italo Electro Underground Disco Classics (Irma Records), frutto del suo incessante fluttuare tra le diverse sonorità che ha saputo sapientemente rilanciare il genere a livello europeo.

Programma SoudFrames Days #2 | 19 maggio, Cinema Massimo (Via Verdi 18 Torino)

h. 17.00 Ja Gagarin di Olga Darfy (Francia/Russia 2017, 60’) h. 19.00 MOVE! Dance your life di Fanny Jean-Noël (Francia 2017, 76’)

h. 21.00 Italo Disco Legacy di Pietro Anton (Italia/Germania 2017, 82’) – ospite il regista

h. 22. 30 ITALO-DISCO PARTY / I-ROBOTS DJ SET

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Ingresso singolo: intero 7€, ridotto 5€; formula doppietta:

intero 10€, ridotto 8€.

IL PREMIO MATTADOR AL 31°

SALONE DEL LIBRO DI TORINO CON “SCRIVERE LE IMMAGINI.

QUADERNI DI SCENEGGIATURA”

Il Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador sarà al 31° Salone del Libro di Torino e sabato 12 maggio 2018 alle ore 17.30 presso il Padiglione n.1 – Stand B13 Regione Friuli Venezia Giulia terrà un incontro moderato dal giornalista Antonio Liberti dal titolo “Dai giovani sceneggiatori under 30 agli effetti speciali di Dolly“. Insieme infatti alla presentazione della collana “Scrivere le Immagini. Quaderni di sceneggiatura” ideata e curata da Mattador ed edita da EUT si parlerà di sceneggiature tradizionali ad opera di giovani autori e di testi disegnati coi linguaggi della creatività visiva manuale e digitale.

All’incontro parteciperanno il direttore artistico Fabrizio Borin che anticiperà i contenuti del 7° volume della collana insieme allo script doctor e tutor Alejandro De La Fuente, presenti i vincitori Sceneggiatura Premio Mattador 2017 Lorenzo Ongaro e Vincenzo Cascone e il vincitore Dolly Premio Mattador 2017 William Perera, mentre in collegamento Skype da Los Angeles ci sarà il concept designer Daniele Auber che è stato il tutor di William nel corso dell’ultimo anno.

Per l’occasione presso lo stand FVG saranno disponibili i

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volumi della collana “Scrivere le immagini. Quaderni di sceneggiatura” e “I set cinematografici nell’esempio della FVG Film Commission” oltre ai DVD di CORTO86.

Informazioni sul sito: www.premiomattador.it Andrea Forliano

Il Patto della Montagna va in sala a Torino il 2 maggio, al Cinema Massimo h. 20,30.

Il Patto della Montagna è il primo atto in Europa con cui si stabilisce la parità salariale tra uomo e donna. Avviene nel 1944, durante la seconda guerra mondiale, a Biella, il più antico distretto tessile italiano, quando imprenditori, operai e partigiani si riunirono segretamente per firmare un accordo che di fatto anticipò di molto conquiste che divennero legge a fine anni ’60. Dalle passerelle dell’alta moda di Milano un g i o v a n e s t i l i s t a v a a B i e l l a p e r c a p i r e i l p e r c h é dell’eccezionale qualità dei tessuti che usa nelle sue

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c o l l e z i o n i . I n c o n t r a i l u o g h i, i prodotti e i protagonisti, come Nino Cerruti e Argante.

Il primo è lo stilista e imprenditore famoso nel mondo, figlio di chi firmò allora il Patto; il secondo è il comandante partigiano testimone di ciò che avvenne. I tessuti più fini al mondo sono ancora prodotti a Biella. Tutti gli stilisti internazionali comprano tessuti a Biella, dove sono nati marchi come Cerruti, Ermenegildo Zegna, Loro Piana, Barbera e molti altri. Il senso del film è che la qualità dei prodotti è r a d i c a t a n e l l a qualità immateriale delle relazioni tra le persone, qualcosa

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che non si può delocalizzare facilmente. Una metafora per l’oggi che, in ben altra crisi, deve ritrovare il senso del futuro e del patto sociale.

Protagonisti: Nino Cerruti (stilista internazionale e imprenditore), Argante Bocchio (comandante partigiano), Christian Pellizzari (giovane stilista), Sara Conforti (attivista moda sostenibile)

SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO 2018 TORINO

Il 31° Salone Internazionale del Libro di Torino è in programma da giovedì 10 a lunedì 14 maggio 2018 nei padiglioni 1, 2 e 3 di Lingotto Fiere e nel Padiglione 5. Come lo scorso anno la manifestazione è aperta dalle 10.00 alle 20.00.

Il programma della 31a edizione è stato presentato al Sermig – Arsenale della Pace di Torino giovedì 19 aprile 2018 dal Presidente della Cabina di Regia del Salone, Massimo Bray, dal Presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, dalla Sindaca di Torino Chiara Appendino e dal Direttore editoriale Nicola Lagioia.

Il Salone è un progetto della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura promosso da Regione Piemonte e Città di Torino. Con il Protocollo d’Intesa siglato il 14 dicembre 2017, l’organizzazione e realizzazione della 31a edizione sono state affidate alla Fondazione Circolo dei lettori e alla Fondazione per la Cultura Torino, che si avvalgono, per le attività organizzative, del personale della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, opportunamente distaccato.

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I l

Salone Internazionale del Libro 2018 è realizzato grazie al sostegno di Compagnia di San Paolo; Mibact; Centro per il Libro e la Lettura; Miur; Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino; Fondazione Crt;

Associazione delle Fondazioni di Origine Bancaria del Piemonte; Ita – Ice, e Direzione Cinema del Ministero per i beni e le attività culturali e il turismo.

Partner del Salone 2018 è Intesa Sanpaolo. Main Sponsor del Salone 2018 è Lavazza. Sponsor del Salone 2018 sono FCA, Ferrero, Smat, Reale Mutua, Carioca, Valmora, Guido Gobino, Burgo, Api, Crai, GiEmme e Yogi Tea. Main media partner è la Rai.

Biglietti, espositori, Paesi e Regioni

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Sono aperte le biglietterie online sul sito salonelibro.it.

Con il servizio messo a disposizione da GL events Italia – Lingotto Fiere attraverso il circuito VivaTicket è possibile saltare le code e acquistare fin d’ora il proprio biglietto per il Salone. Immutate le tariffe: 10,00 euro l’intero, 8,00 il ridotto. Con una novità: il biglietto Ridotto Giovani Web a 8,00 euro, fino allo scorso anno riservato fino ai 18 anni, quest’anno viene esteso fino ai 26 anni di età.

Grazie a una convenzione con Trenitalia, quest’anno potranno godere dell’ingresso ridotto speciale a 7,00 euro alle casse del Lingotto i possessori di biglietti Trenitalia Le Frecce e I n t e r c i t y u t i l i z z a t i e convalidati con arrivo a Torino nei giorni del Salone o nei due giorni antecedenti, i possessori di biglietti Trenitalia Regionali con destinazione Torino convalidati in giornata e di abbonamenti Trenitalia validi per il territorio del Piemonte.

Tutti i dettagli sul sito salonelibro.it, area Info e Ticket.

E veniamo alle novità sugli espositori. Cresce del 28% la superficie commerciale netta venduta, con 13.482 m2 rispetto ai 10.557 del 2017. Un positivo overbooking determinato non soltanto dal ritorno dei grandi gruppi e di molti nuovi editori, ma anche dal considerevole aumento della superficie espositiva media richiesta da

molti di essi.

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Dieci le Regioni italiane presenti con proprio stand istituzionale: Piemonte, Valle D’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia (con Pordenonelegge.it), Toscana, Marche, Umbria, Calabria, Puglia, Sardegna. Oltre alla Francia, Paese Ospite d’onore, i Paesi presenti al Salone con un proprio spazio sono Azerbaigian, Cina, Romania (con l’Istituto Culturale Romeno), l ’ E m i r a t o A r a b o d i S h a r j a . T r e n t a d u e g l i e d i t o r i internazionali da tutto il mondo, presenti con proprio stand.

Sono 10 le case editrici appena nate che quest’anno debuttano al Salone nello spazio Incubatore: Edizioni Effetto (Torino), Chance Edizioni (Roma), Edizioni il Galeone (Roma), Associazione Culturale Davide Lajolo (Vinchio, At), Autori Riuniti (Torino), Caffè Orchidea (Eboli, Sa), Pulci Volanti ( T e r n i ) , E d i z i o n i A n f o r a (Milano), Poppy (Torino), Le Fate editore (Ragusa). Con un segnale incoraggiante per la giovane editoria italiana:

numerose case editrici presenti all’Incubatore 2017 hanno scelto di fare il salto da startup al «libero mercato» del Salone accanto ai grandi editori, senza attendere lo scadere dei 3 anni a condizioni agevolate.

Tra i progetti speciali che debuttano al Salone 2018, l’Area Games nel Padiglione 1 in partnership con Lucca Comics&Games:

un’area dedicata a quell’ampia fetta di mercato editoriale che è quella dei giochi da tavolo, un mondo attento alla dimensione narrativa e legato a saghe e personaggi che trovano la loro declinazione nelle produzioni librarie. Hanno aderito al progetto gli editori Asmodee, Giochi Uniti, Da Vinci, Gametrade, Creativamente, Giochi Briosi.

Confermate le popolari sezioni che hanno debuttato al Salone 2017: la Piazza dei Lettori, lo Spazio Biblioteche con la Torre di François Confino, l’area Music&Books dedicata

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a l l ’ e d i t o r i a m u s i c a l e , i l Superfestival.

La serata introduttiva alle Ogr e l’inaugurazione al Lingotto Il 31° Salone apre i suoi battenti la mattina di giovedì 10 maggio, ma già la sera di mercoledì 9 è in programma – come da consuetudine – l’evento di pre-inaugurazione.

Quest’anno si tiene alle Ogr, lo storico complesso di archeologia industriale recuperato e rilanciato come spazio artistico e culturale dalla Fondazione Crt. Aprirà le danze alle 19.30 (con replica alle 20.00 e alle 20.30) un reading a ingresso libero di Paolo Cognetti. Il più recente Premio Strega inaugurerà la Mostra sulle cinque domande che quest’anno contrassegnano l’edizione all’insegna del tema «Un giorno, tutto questo»: «Chi voglio essere?»; «Perché mi serve un nemico?»; «A chi appartiene il mondo?»; Dove mi portano spiritualità e scienza?»; «Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?».

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A b b i a m o

chiesto, attraverso cinque domande, ad alcune delle menti più brillanti sparse in giro per il pianeta – e dunque a tanti scrittori, scienziati, economisti, filosofi, registi, disegnatori, artisti, musicisti… – di riflettere sul mondo in cui viviamo e sul mondo che ci aspetta, e la cui forma dipenderà evidentemente anche da noi, perché il futuro non è scritto. Le tantissime risposte arrivate, così diverse tra di loro (alcune già ora appaiono ogni domenica su La Stampa), hanno dato vita a un grandioso mosaico, a un concerto di voci, a una ricchissima costellazione osservando la quale si può riuscire forse a capire qualcosa in più sul mondo e sul tempo nel quale ci troviamo a vivere.

Le risposte animeranno una mostra nel Duomo delle Ogr aperta dal 9 al 20 maggio. Una decina di contributi diventeranno podcast audio grazie alla collaborazione con Audible (www.audible.it), che affiderà alla voce dei suoi narratori professionisti la lettura di alcune risposte. Oltre che in m o s t r a , i f i l e p o t r a n n o e s s e r e a s c o l t a t i s u l s i t o www.5domande.it e sul sito di Audible Italia.

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L a s t e s s a sera, sempre alle Ogr, subito dopo l’inaugurazione della mostra, è in programma una lettura-spettacolo inedita di Fabrizio Gifuni dedicata ad Aldo Moro. Il 9 maggio 2018 cadono i quarant’anni precisi dall’assassinio di Moro. Perché ancora oggi si parla di lui in modo così intenso nel dibattito pubblico? Non solo perché rappresenta un cadavere insepolto della nostra storia repubblicana, ma perché nei 55 giorni del suo sequestro si consumò anche una lotta tra le parole: quelle dei comunicati dei brigatisti, le dichiarazioni della politica, le lettere di Moro, che insieme al suo memoriale costituiscono un testo unico per leggere il senso non solo della nostra storia recente ma anche della nostra identità.

Sabato 14 aprile Cinema Massimo (Torino), SEEYOUSOUND

Il percorso che conduce alla V edizione di SEEYOUSOUND International Music Film Festival – primo festival in Italia dedicato al cinema internazionale a tematica musicale –sarà

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come sempre costellato di numerosi appuntamenti all’insegna dell’unione di cinema e musica, ma con un nuovo taglio: i SoundFrames Days.

I SoundFrames Days nascono in collaborazione con Museo Nazionale del Cinema e, una volta al mese per tutto il 2018, prevedono tre film per ogni giorno di programmazione, a comporre un trittico dedicato ogni volta a un tema diverso, esplorato attraverso le immagini e i suoni dei film proposti al Cinema Massimo di Torino (Ingresso singolo: 7,5/5€; doppio 10/8€; “all day” 15/12€).

I SoundFrames Days si inaugurano sabato 14 aprile alle ore 17 con Festiwal di Tomasz Wolski e Anna Gawlita la cui camera segue libera lo svolgimento di un festival di musica classica tra preparativi e fan nel backstage, e ultime prove che si riallacciano al processo di creazione artistica. Il documentario sarà anticipato dalla presentazione del libro

“Eterni – Vite brevi e romantiche di grandi compositori”

pubblicato da Vololibero Edizioni, da parte dell’autrice Elisa Giobbi. Alle 19 segue Monterey Pop di D. A. Pennebaker, maestro del documentario musicale che per primo immortalò un evento rock, proprio in questo film, la tre giorni della Summer of Love del 1967.

Si chiude con Let’s Get Lost di Bruce Weber, presentato alle

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21 da Giorgio Li Calzi, jazzista e direttore del Torino Jazz Festival, che ha scelto questo film proprio a ideale anticipazione della nuova edizione del TJF che si svolgerà dal 23 al 30 aprile. Nello struggente Let’s Get Lost, Bruce Weber ritrare arte e vita di Chet Baker, seguendo per oltre un anno questo geniale quanto sregolato musicista jazz, poco prima della scomparsa avvenuta 30 anni fa.

I SoundFrames Days accompagneranno la mostra #SoundFrames visitabile alla Mole Antonelliana fino al prossimo 7 gennaio e ci condurranno direttamente alla V edizione di Seeyousound (25 gennaio – 3 febbraio 2019).

Seeyousound – che in quattro anni dalla prima edizione ha visto moltiplicarsi i giorni di programmazione, la partecipazione del pubblico e le iniziative collaterali – è organizzato dall’Associazione Choobamba in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema, con il patrocinio di Regione Piemonte e il contributo di Fondazione CRT e Città di Torino.

Programma SoudFrames Days #1

Sabato 14 aprile, Cinema Massimo (Via Verdi 18 Torino)

h. 17.00 – Presentazione del libro “Eterni – Vite brevi e romantiche di grandi compositori” (Vololibero Edizioni), da parte dell’autrice Elisa Giobbi

Festiwal di Tomasz Wolski, Anna Gawlita (Polonia, 2017, 84’, col.)

h. 19.00 Monterey Pop di D. A. Pennebaker (USA, 1968, 79’, col.)

h. 21.00 – Il film sarà presentato in sala da Giorgio Li Calzi

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Let’s Get Lost di Bruce Weber (USA, 1988, 119’, col.) Ingresso singolo: Intero 7,5€, ridotto 5€

Formula doppietta: Intero 10€, ridotto 8€

Formula all day: Intero 15€, ridotto 12€

INFO: www.seeyousound.org | info@seeyousound.org | +393358183191

Press SYS ​. ​LETIZIA CASPANI . +39 3276815401 . press@seeyousound.org

Sabato 14 aprile, h. 17.00

Festiwal di Tomasz Wolski, Anna Gawlita (Polonia, 2017, 84’, col.)

Un festival di musica classica è in pieno svolgimento. La camera si muove libera, dando un’occhiata al backstage, catturando le ultime prove, seguendo il lavoro dei tecnici, i preparativi in costume e le ultime battute tra i musicisti.

Dietro le quinte, i fan stanno raccogliendo autografi e scattando fotografie con i loro artisti preferiti. Il palcoscenico sembra essere da qualche parte, lontano: il processo di creazione musicale e la commozione che lo accompagna è più importante.

Sabato 14 aprile, h. 19.00

Monterey Pop di D. A. Pennebaker (USA, 1968, 79’, col.)

A 50 anni dalla prima proiezione a New York, torna in versione restaurata quello che viene considerato il primo film a documentare sistematicamente (e favorevolmente) un evento rock, girato dal maestro del genere D. A. Pennebaker e capace di immortalare sul palco della tre giorni di musica di Monterey del 1967 alcuni tra i più grandi artisti rock della Summer of Love.

Sabato 14 aprile, h. 21.00 – Il film sarà presentato in sala da Giorgio Li Calzi

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Let’s Get Lost di Bruce Weber (USA, 1988, 119’, col.)

A 30 dalla sua realizzazione, e dalla morte del suo protagonista, la versione restaurata dello struggente capolavoro di Bruce Weber riporta sul grande schermo l’arte, la vita, l’esperienza di Chet Baker, uno dei più grandi musicisti jazz di ogni tempo. Onesto fino alle lacrime, il film ebbe una lavorazione travagliata a causa delle condizioni di Baker ma riesce a raccontare una storia unica e indimenticabile.

C.L.

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