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Treno Verde: su Mobility Magazine l’intervista a Serena Carpentieri di Legambiente

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Legambiente, Treno Verde: uno strumento per sensibilizzare le nuove generazioni alle problematiche dell'inquinamento ambientale

magazine

mobility press

Treno Verde 2016: torna la campagna di Legambiente e FSI Pubblicato il decreto Madia su servizi pubblici locali.

38 articoli, entro 180 giorni piani mobilità

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numero 45 - 2 marzo 2016

Editoriale

Pubblicato il decreto Madia su servizi pubblici locali. 38 articoli, entro 180 giorni piani mobilità

E’ stato pubblicato sul sito del Dipartimento della Funzione Pubblica (http://www.

funzionepubblica.gov.it/) l’ultimo degli 11 decreti attuativi della riforma Madia della Pubblica Amministrazione, che reca il testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale. Il provvedimento si compone di 38 articoli, di cui gli ultimi tre relativi alle “disposizioni transitorie e finali”, e - in particolare – l’articolo 35 contiene le

“disposizioni in materia di trasporto pubblico locale per la pianificazione e finanziamento della mobilità urbana sostenibile”.

L’articolo 35 prevede che, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, “il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con proprio decreto, previa intesa con la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, definisce nuove linee guida per la redazione dei Piani urbani di mobilità sostenibile, con specifico riferimento, per le città metropolitane, le province e i comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti”: in questo provvedimento, saranno contenute le linee guida per lo sviluppo di sistemi di trasporto integrati, delle politiche di ZTL e road pricing, di sistemi innovativi di mobilità condivisa e finalizzate alla progressiva introduzione di mezzi a basso impatto inquinante.

Nei primi articoli, il decreto dichiara le sue

di investimenti in innovazione tecnologica, concorrenza nell’affidamento dei servizi, sussidiarietà, anche orizzontale, e trasparenza”;

in particolare, si sottolinea che le disposizioni del decreto “promuovono la concorrenza, la libertà di stabilimento e la libertà di prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi pubblici locali di interesse economico generale”.

Il titolo II contiene le regole per l’assunzione e gestione del servizio, mentre nel titolo III viene contenuta la “Disciplina delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni essenziali”. Nel titolo IV, sono contenute le norme su “Organizzazione e allocazione dei poteri di regolazione, vigilanza e controllo”, con disposizioni che riguardano – in particolare – gli “ambiti territoriali ottimali”

(art. 13), i “bacini e livelli adeguati dei servizi di trasporto pubblico locale e regionale” (art.14), mentre un altro Capo riguarda le “competenze delle Autorità indipendenti”: l’Autorità per l’Energia diventa l’”Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA), con competenze anche sui rifiuti, mentre vengono modificate alcune competenze dell’Autorità di regolazione dei Trasporti (art. 17).

Nel titolo V del decreto Madia sui servizi pubblici locali trovano spazio le disposizioni su “Contratto di servizio, tariffe, trasparenza e tutela dei consumatori”: viene affermato che, nei contratti di servizio, devono essere indicati

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L’articolo 22 contiene gli “obblighi contrattuali e disposizioni per l’innovazione del trasporto pubblico locale”, con cui si prevede che “i contratti di servizio stipulati successivamente al 31 dicembre 2017 non possono prevedere la circolazione di veicoli a motore adibiti al trasporto pubblico regionale e locale appartenenti alle categorie M2 ed M3, alimentati a benzina o gasolio con caratteristiche antinquinamento EURO 0 e 1” e che “i veicoli per il trasporto pubblico locale, devono essere dotati di sistemi elettronici per il conteggio dei passeggeri, ai fini della determinazione delle matrici origine/

destinazione, e che le flotte automobilistiche utilizzate per i servizi di trasporto pubblico regionale e locale siano dotate di sistemi satellitari per il monitoraggio elettronico del servizio”; il comma 3 prevede poi che “al fine di favorire il rinnovo del materiale rotabile, lo stesso può essere acquisito dalle imprese di trasporto pubblico locale anche ricorrendo alla locazione per quanto riguarda materiale rotabile per il trasporto ferroviario e alla locazione senza conducente per veicoli di anzianità massima di 12 anni adibiti al trasporto su gomma e per un periodo non inferiore all’anno”. Vengono poi previsti l’obbligo di un Piano economico e finanziario e l’applicazione dei costi standard, oltre a varie altre disposizioni, che rappresentano

in parte il cuore di provvedimenti di riforma del TPL che dovranno essere recepita nei contratti di servizio stipulati dagli enti locali.

Altro articolo importante è l’articolo 23, che contiene la “Modifica dei criteri di riparto del Fondo per il concorso finanziario dello Stato al trasporto pubblico locale”: vengono previsti meccanismi per attribuire una quota pari sostanzialmente al 20 per cento del Fondo secondo criteri di premialità per l’efficienza delle gestioni delle Regioni del TPL, e il progressivo abbandono della suddivisione basata esclusivamente sul criterio della “spesa storica”.

Gli articoli seguenti riguardano la Carta dei servizi, le Tariffe, la Lotta all’evasione tariffaria, la Tutela dell’utenza nel TPL, la Vigilanza sulla gestione, il Programma dei controlli, le Sanzioni amministrative e norme su verifica del rispetto del CdS, nonché una sezione relativa a “Incentivi e premialità”. Infine, le disposizioni finali con la previsione del decreto del MIT con le norme sulla mobilità sostenibile.

A.D.

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LA RIFORMA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE IN CALABRIA

Investimenti strutturali, orizzonti di riorganizzazione e sviluppo della mobilità e del territorio

Una vera e propria rivoluzione per il si- stema complessivo dei trasporti pubbli- ci locali calabresi è quanto si prospetta all’orizzonte della mobilità collettiva, e non solo, della regione Calabria.

E’ questo il senso generale emerso dall’importante convegno tenutosi a fine febbraio all’Università della Cala- bria di Rende sulla riforma del TPL in Calabria organizzato dalla società Fer- rovie della Calabria.

Il primo a parlare di rivoluzione è sta- to il presidente della Regione, Mario Oliverio, che ha così definito la legge regionale di riordino del “ ll nostro pia- no sarà una rivoluzione del trasporto pubblico locale che ci consentirà di ri- organizzare tutto il trasporto pubblico locale attraverso un’opera di razionaliz- zazione e ammodernamento del siste- ma, nonché di ridurre i volumi di traf- fico su gomma. Il nostro piano prevede tra l’altro il progetto di collegamento tra l’aeroporto e i territori. Progetto che per ora si fonda sulla mobilità su gomma, ma che pensiamo di modifi- care, perché secondo noi la ferrovia deve trovare nell’aeroporto di Lamezia Terme un punto di interscambio, quin- di pensiamo che la stazione ferroviaria debba essere dislocata in prossimità dell’aeroporto.

Massimo Roncucci, il presidente di As- stra, nel suo intervento al Convegno di Rende ha messo insieme i diversi pezzi del puzzle costituito dai decreti Madia sulle partecipate e sui servizi pubblici locali, per quello che ad oggi è dato di sapere di questi interventi di legge, che insieme costituiranno buona parte dell’ennesima riforma del TPL a livel- lo nazionale. Roncucci ha focalizzato i punti deboli ma anche le opportunità che si prospettano da questa riforma in corso e ha ribadito l’esigenza prima- ria per le aziende di TPL , soprattutto quelle partecipate dagli enti territoria- li, di avere un quadro di regole chiare e funzionali alla creazione di un siste- ma di imprese che non solo devono ma soprattutto vogliono stare sul mercato.

Ha anche espresso un parere positivo

sulla legge della regione Calabria per

il riordino del TPL, tenuto conto della

necessità di recuperare le sofferenze

economiche patite dal sistema di TPL

per le politiche del passato. Roncucci

ha manifestato infine un apprezzamen-

to particolare al progetto di tramvia di

Cosenza, un progetto che ha tutti i con-

notati per cambiare profondamente

l’assetto trasportistico della città, nel

solco dell’integrazione e della sosteni-

bilità ambientale della rete di trasporto

pubblico.

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numero 45 - 2 marzo 2016

Focus

Treno Verde 2016: torna la campagna di Legambiente e FSI

E partito il 23 febbraio il convoglio ambientali- sta in viaggio per l’Italia: 11 tappe, da Novara a Cosenza, per parlare di rigenerazione urbana e smart city, monitorare l’inquinamento at- mosferico e acustico, sensibilizzare i cittadini e rilanciare tante buone pratiche anti-smog.

Nella lotta ai cambiamenti climatici e all’in- quinamento le città hanno un ruolo centrale.

L’Italia non dimentichi gli impegni presi alla Cop21 di Parigi. Nei primi 50 giorni del 2016 le concentrazioni di PM10 sono tornate a sa- lire. Diversi centri urbani italiani si avvicinano ormai al famigerato limite dei 35 giorni annui di superamento consentiti come: Venezia (28), Frosinone (28), Treviso (27), Torino (27) e Pa- dova (26)

Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e sti- li di vita. Sono questi i quattro temi principali ma anche le quattro sfide che il Treno Verde 2016, lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con la par- tecipazione del Ministero dell’Ambiente e Tute- la del Territorio e del Mare, rilancerà durante il suo viaggio dal 26 febbraio al 9 aprile per la

Penisola. Dopo l’edizione speciale dello scorso anno dedicata all’agricoltura di qualità in occa- sione di Expo Milano, quest’anno il convoglio ambientalista tornerà ad occuparsi di inqui- namento atmosferico e acustico attraverso un nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento atmosferico) per informare i cit- tadini sul tema; ma anche per promuovere tan- te buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog. Se il 2015 è stato un anno da “co- dice rosso” per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno.

Come rileva la campagna di Legambiente

“PM10 ti tengo d’occhio”, nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di “bonus”

a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/

anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili): Venezia e Frosinone hanno raggiunto rispettivamente 28 giorni di supe- ramento, seguite da Treviso (27), Torino (27), Padova (26), Mantova (22), Asti (22). Ed ancora Novara (20), Pavia (19), Rovigo (19), Como (19),

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Milano (19), Alessandria (19), Verona (18), Bre- scia (18), Bergamo (18), Modena (18) e Biella (18). I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di supe- ramenti, a partire dai dati disponibili sui siti del- le Regioni, delle Arpa e delle Provincie. Anche se non è stata superata la soglia limite dei 35 giorni/anno, la situazione rimane preoccupante e dimostra l’urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall’emergenza smog, sempre più cronica.

In attesa di un deciso cambio di passo nelle poli- tiche della mobilità, nelle 11 tappe del suo viag- gio, da Novara a Cosenza, il Treno Verde 2016 racconterà e darà spazio alle esperienze virtuo- se anti-smog messe in atto intanto da quei co- muni che hanno avuto il coraggio di scommet- tere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile.

C’è ad esempio Pesaro con la sua bicipolitana (circa 78 km di piste ciclabili e 11 itinerari pedo- nali) o la green station di Potenza (che da sta-

zione impresenziata, grazie ad un progetto di recupero ambientale e sociale promosso da Le- gambiente e dal Gruppo Ferrovie dello Stato Ita- liane), è tornata a vivere diventando un luogo di incontro e socialità, ma anche un centro per la sostenibilità e l’educazione ambientale, un pre- sidio culturale e sociale e una fucina dell’econo- mia civile). A bordo del convoglio ambientalista non mancheranno, infine, approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e su smart cities ed ecoquartieri, entrambi caratterizzati da una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, da servizi più adeguati e un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed efficiente. In Italia l’esperienza, ad esempio, di Milano e quella delle sorelle europee stanno di- mostrando come gli ecoquartieri siano un mo- dello per il futuro delle città europea.

La campagna Treno Verde 2016 è stata pre- sentata la scorsa settimana a Roma nella sala conferenza della Stazione Termini (Binario 1) dalla Presidente nazionale di Legambiente Ros- sella Muroni, insieme a Gioia Ghezzi, Presiden- te Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, Renato

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numero 45 - 2 marzo 2016

Mazzoncini, Amministratore Delegato Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e da Barbara De- gani, sottosegretario Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Tra gli al- tri presenti anche Roberto Pella, vicepresidente ANCI.

“Le città – ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni - sono il centro della sfida climatica in tutto il mondo, perché è nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni ed è qui che l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi sta determinando danni crescenti, mettendo in pericolo vite umane e provocando gravi danni a edifici e infrastrutture. Per questo è indispen- sabile ripartire dai centri urbani avviando una riqualificazione urbana, energetica e antisismi- ca del patrimonio edilizio esistente, ripensando al sistema della mobilità, facendo scelte inno- vative per farle uscire dall’immobilismo attuale in cui si trovano e affrontare i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana. Il Governo, sulla base degli impe- gni presi a livello internazionale con la Cop21, intraprenda dunque interventi mirati per stare al passo delle altre città europee, ma soprattut- to delinei una strategia nazionale per la qualità dell’aria, un piano per la mobilità nuova in cit- tà accompagnato da studi accurati sulle fonti di emissione, eseguiti su scala locale e urbana.

Non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di città più vivibili, sostenibili, all’avanguardia e li- bere dallo smog”.

“La giornata inaugurale del Treno Verde 2016 – ha dichiarato Gioia Ghezzi, presidente del

urbana in cui FS Italiane si candida ad avere un ruolo primario. Il treno, il mezzo green per ec- cellenza, deve essere il fulcro di un sistema di trasporto sostenibile, di cui fanno parte bici pie- ghevoli, auto elettriche, car e bike sharing, piste ciclabili e interscambio con bus e metro nelle grandi città”.

“Anche quest’anno supportiamo la campagna del Treno Verde – ha dichiarato Renato Maz- zoncini, amministratore delegato del Gruppo FS Italiane – per ribadire il nostro impegno nel creare un sistema di trasporti efficiente e amico dell’ambiente. Ben 17 miliardi di euro, stanzia- ti attraverso le Leggi di Stabilità 2015 e 2016 e il decreto Sblocca Italia, aiuteranno il Paese a dotarsi di infrastrutture innovative e sicure, per migliorare l’efficienza degli spostamenti quoti- diani e cambiare l’esperienza di viaggio di milio- ni di persone. Con la riforma del TPL e un qua- dro regolatorio stabile, attualmente allo studio del Governo, potremo presentare un piano industriale che riassegni al trasporto regionale la priorità che si merita. Nel frattempo continu- iamo l’opera di rinnovo dei convogli, con 365 nuovi treni consegnati dal 2009 ad oggi e una maxigara da 4,5 miliardi per l’acquisto di 500 nuovi treni per i pendolari”.

Novità 2016 - Quest’anno il viaggio del Treno Verde partirà da Novara (26, 27, 28 e 29 febbra- io) per poi proseguire a Pavia, Treviso, Piacen- za, Modena. Ed ancora tappa a Pesaro, Roma (Termini), Salerno, Barletta, Potenza (Centrale) e Cosenza. In questo viaggio, il convoglio am- bientalista si avvarrà di una nuova collaborazio- ne, quella con VALORIZZA brand di Studio SMA

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gio ambientale, georeferenziarle e farle conflu- ire poi in una mappa interattiva. La mappatura realizzata sarà, quindi, la base da cui partire per ragionare sulle criticità e le soluzioni per miglio- rare la qualità dell’aria, la mobilità e il benesse- re, ma anche definire le priorità degli interventi urbani utili alla pianificazione e progettazione di smart cities.

Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Ver- de per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognu- no dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini.

La prima carrozza è dedicata al mondo: qui il visitatore potrà leggere e scoprire i tanti plani- sferi interattivi, installati sulle pareti del vagone, per capire insieme i fattori legati ai mutamenti climatici e le conseguenze che causa il surriscal-

damento globale. La “città” sarà, invece, il tema della seconda carrozza incentrata sui centri ur- bani per parlare di quelle città che hanno rac- colto la sfida della rigenerazione urbana e han- no puntato su energia pulita, mobilità dolce, edilizia sostenibile. Dalle città agli ecoquartieri il passo è breve, per questo la terza carrozza e la quarta carrozza saranno dedicate rispettiva- mente ai quartieri a basse emissioni e ad alta qualità di vita e ai condomini, dove i cittadini sono sempre più smart. In particolare, agli stu- denti sarà riservato uno speciale percorso di- dattico sui mutamenti climatici, realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La mostra sarà aperta dalle 8,30 alle 14.00 per le classi prenotate e dalle 16,00 alle 19,00 per il pubbli- co. La domenica sarà visitabile dalle 10,00 alle 13,00. L’ingresso è gratuito.

Legambiente

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“Incroci”, presentato qualche settimana fa per la prima volta all’Auditorium Parco della Musica di Roma, è un divertissement tra il reale e l’immaginario che, mettendo in scena personaggi come

Incroci

Karl Drais, inventore della bicicletta, incontra sulle rive del lago di Ginevra Mary Shelley, creatrice del mostro di Frankenstein. Bertha Benz, moglie di Karl, inventore dell’automobile e pioniera lei stessa del nuovo mezzo, si imbatte nell’uomo che diventerà Jack lo Squartatore.

Batman e Robin inseguono il Joker che ha trafugato i piani di una rivoluzionaria automobile che potrebbe sconvolgere l’economia mondiale, ma rimangono intrappolati nel traffico di una megalopoli americana e per portare a termine la missione devono rivolgersi a … Superman. Infine Leonardo da Vinci, il genio visionario che ha precorso i tempi e le tecnologie, è condannato a vedersela con aspetti del progresso che neanche lui aveva previsto.

Una storia quasi vera della mobilità in quattro quadri e un epilogo

con il contributo di Metro Brescia – gruppo Brescia Mobilità in occasione del terzo anniversario dalla messa in esercizio della metropolitana leggera automatica di Brescia

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Mobility Magazine ha intervistato Serena Carpentieri, Legambiente

E’ stata presentata nei giorni scorsi l’iniziativa del Treno Verde 2016. Tra i temi di quest’anno Smart cities, ecoquartieri, mobilità nuova e sti- li di vita. Può spiegarci meglio che cosa inten- dete con questi quattro concetti e in generale cosa prevede l’iniziativa?

Il primo anno in cui è partito il Treno Verde era il 1986 e allora le autorità competenti a fornire i monitoraggi della qualità dell’aria non erano disponibili per questo, avendo a disposizione un laboratorio mobile in grado di andare a mo- nitorare i livelli di smog e di inquinamento acu- stico, abbiamo contribuito non solo ad una pri- ma mappatura dell’inquinamento urbano ma a dare un decisivo segnale dell’importanza di monitorare per poi intervenire con strumenti in grado di risolvere alcune situazioni più critiche.

A tutt’ora uno degli obiettivi della campagna è sicuramente la divulgazione scientifica che negli anni ci ha permesso di accumulare migliaia di dati per tutte le città in cui il Treno Verde ha fat- to tappa. Quest’anno abbiamo rinnovato l’ap-

proccio metodologico allo studio di questi dati, in ogni città in cui facciamo tappa facciamo dei monitoraggi di PM10 e PM2.5, che è la frazio- ne ancora più sottile delle famigerate polveri, e dell’inquinamento acustico utilizzando delle strumentazioni portatili. Quindi passiamo da un approccio della centralina fissa, che comunque rimane in un punto monitorando quello che si respira in quel punto preciso, ad un monitorag- gio diffuso e capillare sul territorio. In ogni città tappa, individuiamo un quartiere che vogliamo monitorare e i nostri tecnici fanno dei percor- si a piedi utilizzando questi strumenti. Si tratta quindi di un monitoraggio capillare in un’area campione. In questo modo il monitoraggio di- venta smart, per questo motivo in diversi Paesi del nord Europa questi dati vengono già utiliz- zati dalle istituzioni perché sono importanti per studiare i livelli di inquinamento di un dato ter- ritorio.

La campagna del Treno Verde giunge quest’an- no alla ventottesima edizione per cui è una campagna più che storica che portiamo avanti insieme alle Ferrovie dello Stato Italiane con cui viaggiamo e portiamo avanti diverse iniziative legate ai temi scelti a bordo di questo specia- le treno al cui interno ospitiamo una vera e propria mostra itinerante e interattiva sui temi dell’ambiente. Ogni anno viene scelto un tema diverso, ovviamente il nostro pallino fisso è quello della mobilità sostenibile e, in modo par- ticolare, quest’anno parliamo della rigenerazio- ne urbana.

Il treno verde attraversa ogni anno circa 10 cit- tà e le città sono proprio il luogo dove vengono contestualizzati i temi scelti di anno in anno.

All’indomani della riunione COP21, la Confe- renza tenutasi a Parigi il dicembre scorso sui cambiamenti climatici, abbiamo pensato che i mutamenti climatici dovessero essere il centro della nostro iniziativa di quest’anno per questo

Legambiente, Treno Verde: uno strumento per sensibilizzare le nuove

generazioni alle problematiche dell'inquinamento ambientale

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numero 45 - 2 marzo 2016

a bordo del treno abbiamo allestito una mostra dedicata alle sfide che devono raccogliere i centri urbani a livello mondiale per ridurre la Co2 e per pianificare in modo strategico la vita e la mobili- tà delle nostre città. Per questo motivo ritenia- mo che nei centri urbani si giochi la partita più consistente per il conseguimento degli obiettivi che sono usciti fuori dalla Conferenza sul clima.

Partendo da questo presupposto arriviamo nel cuore dei quartieri perché vogliamo raccontare come, attraverso la partecipazione dei cittadini, delle associazioni e dei comitati, si possa arrivare ad una definizione della città più a misura d’uo- mo.

La mostra allestita a bordo del Treno Verde viene visitata ogni giorno da centinaia di bambini che assistono, insieme alle loro classi, ad una visita del tutto particolare organizzata dagli educatori di Legambiente che, grazie alla loro esperienza, riescono a far toccare con mano le problematiche che affliggono le nostre città e le soluzioni che ab- biamo a disposizione per migliorare i nostri centri abitati.

Pensa che l’educazione delle nuove generazioni possa garantire una sensibilizzazione dell’opinio- ne pubblica e quindi un miglioramento della si- tuazione ambientale e dei trasporti pubblici?

Assolutamente si, è una delle attività che Legam- biente conduce da moltissimi anni. Quello che possiamo dire è che nei bambini e negli studenti in generale, rispetto a qualche anno fa, l’educazio- ne e la sensibilizzazione ambientale è più svilup- pata. Qualcosa sta cambiando a livello culturale ma c’è ancora molta strada da fare. Nei bambini troviamo dei grandi allegati e capita spesso che i bambini che hanno visitato il treno tornino nel

Anche quest’anno sono stati resi noti i dati re- lativi alla presenza di PM10 nelle città di tutta Italia. Sono stati fatti passi avanti da parte delle amministrazioni pubbliche oppure l’Italia soffre ancora di “Mal’aria”?

Specialmente quest’inverno, anche se ogni inver- no si ripete la stessa storia, si continua a parlare di emergenza smog anche se in realtà è il risul- tato di una mancata programmazione delle città per contrastare questo fenomeno. Sicuramente il problema smog, le polveri sottili e le PM10 è un problema che riguarda trasversalmente tutta l’Italia, è un grande tematica nazionale sulla qua- le non vediamo una politica strategica a livello nazionale ma solo provvedimenti spot ed emer- genziali che poi non consentono di sradicare il problema. Incentivare la mobilità sostenibile a scapito delle auto private è banalmente il primo tassello da mettere in un puzzle delle città più vivibili, diciamo che ci troviamo in un momento in cui non ci sono più scuse perché anche grazie alle nuove tecnologie e agli esperimenti che sono stati fatti alcune volte in Italia e altre volte in Eu- ropa, la città ideale sotto il profilo della mobilità sostenibile esiste. Non basta solo pedonalizzare alcune aree serve incentivare il trasporto pubbli- co, l’intermodalità, la mobilità sostenibile deve diventare un’offerta concorrenziale dal punto di vista dei tempi e dal punto di vista economico per garantire ai cittadini il diritto di spostarsi senza utilizzare il proprio mezzo privato. In molte realtà a tutt’oggi mancano di fatto le alternative che per incentivare a lasciare l’auto a casa.

Quali iniziative Legambiente ha in programma nei prossimi mesi collegate alla mobilità urbana

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sioni che lavorano quotidianamente per miglio- rare le condizioni di vivibilità dei centri urbani e, al contempo, cerchiamo di fare delle proposte a livello nazionale per incentivare i piani antismog che ci facciano uscire da questa perenne emer- genza.

Il primo anno che è partito il treno verde era il 1986 e non aderivano ancora i monitoraggi del- la qualità dell’aria da parte delle autorità com- petenti e quindi noi per primi siccome avevamo un laboratorio mobile per andare a monitorare i livelli di smog e dell’inquinamento acustico dicia- mo che il Treno Verde ha contribuito non solo ad una prima mappatura dell’inquinamento urbano ma ha dato un decisivo segnale dell’importanza di monitorare per poi intervenire con gli stru- menti in grado di risolvere alcune situazioni più critiche. Quindi uno degli obiettivi della campa- gna è sicuramente la divulgazione scientifica e l’abbiamo condotto per diversi anni accumulan- do migliaia di dati per tutte le città in cui il tre- no verde ha fatto tappa. Quest’anno abbiamo rinnovato l’approccio metodologico allo studio di questi dati, in ogni città in cui facciamo tappa fac- ciamo dei monitoraggi di PM10 e PM2.5 che è la frazione ancora più sottile delle famigerate polve- ri e dell’inquinamento acustico utilizzando delle strumentazioni portatili. Quindi passiamo da un approccio della centralina fissa che comunque rimane in un punto monitorando quello che si re- spira in quel punto preciso ad un monitoraggio

diffuso e capillare sul territorio quindi noi, in ogni città tappa, individuiamo un quartiere che voglia- mo monitorare i nostri tecnici fanno dei percorsi a piedi utilizzando questi strumenti, si tratta di un monitoraggio capillare in un’area campione e questi strumenti sono in grado di comunicare in tempo reale ad una centralina e andare a geore- ferenziare i livelli di smog e rumore su questi stes- si percorsi. Quindi il monitoraggio diventa smart e che nel nord europa viene già utilizzato dalle istituzioni perché è importante andare a vedere nel particolare i livelli di smog di un determinato tipo di percorso urbano. abbiamo sviluppato que- sto progetto per comunicare un tipo di approc- cio che ci possa dare delle linee guida per inter- pretare i dati e per fare delle proposte che siano contingenti e mirati per individuare ad assolvere i provvedimenti necessari che prendono le isitut- zioni locali. Nel nord europa questi dati sono a di- sposizione dei cittadini che possono contribuire anche nei loro percorsi casa-scuola casa-lavoro possono partecipare collettivamente al monito- raggio sulla qualità ambientale.

S.S.

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numero 45 - 2 marzo 2016

Milano: il primo toilet bus d'Europa per i grandi eventi e le occasioni di richiamo

Campania: al via la gara per l'acquisto di 47 nuovi autobus ecologici

Campania: sbloccati dalla Regione i fondi per riavviare lavori sulla Linea metro 6

Bari: telecamere a bordo di tutti gli autobus cittadini. Confermati i controlli interforze Parma: stretta anti evasori sui bus TEP. Da

marzo controllori in borghese sui mezzi

Lazio: Giunta regionale approva agevolazioni

tariffarie per il 2016 a favore di pendolari

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Palermo: ad AMAT la presidenza del consorzio gestori circuito nazionale car sharing

In arrivo il bando per istituire il servizio di car sharing a Bergamo. Definite le linee guida

Torino: Consiglio comunale approva mozione per sperimentazione scooter sharing Roma, car sharing: Sharen'go arriva nella

Capitale, disponibili 50 vetture elettriche Bari: primo mese di car sharing GirAci.

Effettuate 250 corse con le 30 autovetture Palermo, BiciPa: il bike sharing si espande e nascono 4 nuove ciclostazioni

Bike sharing a Roma, la pubblicità potrebbe

rilanciare il servizio. Primo lotto da 800 bici

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numero 45 - 2 marzo 2016

Centostazioni al fianco dei giovani designers con il bando "Nuove ecologie urbane"”

Alta Velocità, FS Italiane riceve il "Premio dei Premi" per l'Innovazione

Fondazione FS insieme a Trenitalia Cargo e RFI per il recupero di carri e automotrici d'epoca

Lfi: in arrivo nuovi treni e collegamenti per Firenze per rispondere a crescente domanda mobilità Museo ferroviario di Campo Marzio:

obiettivo è riqualificazione e uso turistico

Piastra servizi di Roma Termini: conclusa fase

realizzativa, pronta area di circa 3mila metri quadri

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Mobility Magazine

Periodico informativo sulla mobilità nel- le città e tra le città italiane a cura della redazione di www.ferpress.it

Direttore responsabile Gisella Pandolfo FerPress e MobilityPress sono trasmesse da Roma

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Lazio: per gli abbonati Metrebus dalla Regione 150 euro per l'acquisto di una bici

Piano nazionale della Ciclabilità, pronti 91 milioni di euro. Tanti i progetti in programma Bari: rastrelliere in città, negli ultimi due

mesi realizzati 163 posti bici. A breve altri 65

Torna "La nuova fiaba della bicicletta" con

l'edizione 2016 di BIMBIMBICI

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Riferimenti

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