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DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEL FONDO DI ASSISTENZA PER I FINANZIERI

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SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

DETERMINAZIONE E RELAZIONE

SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA

DEL FONDO DI ASSISTENZA PER I FINANZIERI 2017-2018

Determinazione del 22 dicembre 2020, n. 131

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Relatore: Consigliere Francesca Padula

DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO

ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEL FONDO DI ASSISTENZA PER I FINANZIERI

ESERCIZI 2017- 2018

SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

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Ha collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati

il rag. Michele Catapano

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Determinazione n. 131/2020

SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI

nell'adunanza del 22 dicembre 2020, tenutasi in videoconferenza, ai sensi dell’art. 85, comma 8 bis, del decreto-legge 17 marzo n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, come modificato dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, di conversione del decreto-legge 14 agosto 2020 n. 104, e secondo le “Regole tecniche e operative” adottate con i decreti del Presidente della Corte dei conti del 18 maggio 2020, n. 153 e del 27 ottobre 2020, n. 287;

visto l’art 100, secondo comma, della Costituzione;

visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;

viste le leggi 21 marzo 1958 n. 259 e 14 gennaio 1994 n. 20;

visto il decreto del Presidente della Repubblica del 18 luglio 1964 con il quale il “Fondo di assistenza per i finanzieri” è stato sottoposto al controllo della Corte dei conti;

visti i conti consuntivi dell’Ente relativi agli esercizi finanziari 2017 e 2018, nonché le annesse relazioni del Presidente e del Collegio dei revisori dei conti, trasmessi alla Corte in adempimento dell'art. 4, comma 2, della citata legge n. 259 del 1958;

esaminati gli atti;

udito il relatore Consigliere Francesca Padula e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte dei conti, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento circa il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del predetto Ente per gli esercizi 2017 e 2018;

ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell'articolo 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze i conti consuntivi - corredati delle relazioni degli organi amministrativi e di quelle degli organi di revisione - e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;

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P. Q. M.

comunica, a norma dell'art. 7 della l. n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme ai conti consuntivi 2017 e 2018 - corredati delle relazioni degli organi amministrativi e di quelle degli organi di revisione - l'unita relazione con la quale la Corte riferisce circa il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente stesso.

ESTENSORE

Francesca Padula PRESIDENTE Manuela Arrigucci

DIRIGENTE Gino Galli

depositata in segreteria

(7)

INDICE

PREMESSA ... 1

1. ORDINAMENTO ... 2

2. ORGANI ... 3

3. PERSONALE ... 6

4. ATTIVITA’ ISTITUZIONALE ... 9

4.1 Indennità di buonuscita ... 9

4.2 Interventi di “assistenza” ... 10

4.3 “Attività per conto” e “contabilità speciali” ... 13

5. OBBLIGHI DI PUBBLICITA’ E PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ... 17

6. ATTIVITA’ CONTRATTUALE ... 18

7. RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE ... 20

7.1 Rendiconto finanziario ... 20

7.2 Conto economico ... 26

7.3 Gestione dei residui e situazione amministrativa ... 28

7.4 Stato patrimoniale ... 30

8. CONCLUSIONI ... 34

(8)

INDICE TABELLE

Tabella 1 Spese per gli organi ... 5

Tabella 2 Spese per il personale ... 7

Tabella 3 Spese per commissioni e rup ... 8

Tabella 4 Spese per l’indennità di buonuscita ... 10

Tabella 5 Spese per interventi di “assistenza” ... 10

Tabella 6 Pagamenti per l’una tantum ... 15

Tabella 7 Acquisizione lavori, beni e servizi ... 18

Tabella 8 Rendiconto finanziario ... 21

Tabella 9 Conto economico ... 27

Tabella 10 Residui ... 28

Tabella 11 Situazione amministrativa ... 30

Tabella 12 Stato patrimoniale ... 31

Tabella 13 Titoli ... 32

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PREMESSA

Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 259 del 21 marzo 1958, sulle risultanze del controllo, eseguito in base all'articolo 2 della legge stessa, sulla gestione relativa agli esercizi finanziari 2017 e 2018 del Fondo di assistenza per i finanzieri, e sulle vicende di maggior rilievo intervenute successivamente.

Il precedente referto, avente ad oggetto la gestione dell'Ente per gli esercizi 2015 e 2016, deliberato da questa Sezione con determinazione n. 16 del 15 febbraio 2018, è pubblicato in Atti parlamentari, XVII legislatura, Doc. XV, n. 620.

(10)

1. ORDINAMENTO

Il "Fondo di assistenza per i finanzieri" (di seguito anche Faf, Fondo o Ente) è stato istituito con l’art. 1 della l. n. 1265 del 20 ottobre 1960, modificato dall'articolo unico della l. n. 804 del 2 dicembre 1980 e dall'articolo 105, comma 2, del d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, ed è dotato di personalità giuridica di diritto privato; l’Ente è sottoposto alla vigilanza del Ministero dell’economia e delle finanze (Mef).

Il Fondo attribuisce una “indennità di buonuscita” ai militari che cessano definitivamente dal servizio (ai superstiti, nel caso di decesso in servizio) 1, che viene liquidata in aggiunta a quella corrisposta dal Fondo di previdenza per i dipendenti civili e militari dello Stato incluso nella Gestione dipendenti pubblici dell'Inps (succeduto ex lege all’Inpdap).

L’Ente, inoltre, ai sensi dell’art. 4 dello statuto, provvede all'attribuzione di vari benefici di carattere assistenziale in favore dei militari della Guardia di finanza (di seguito anche G. di f.), in servizio e in congedo, e dei loro familiari (assistenza sanitaria in caso di malattia o infortunio; assistenza agli orfani; prestiti; soggiorni marini e montani). Il Faf eroga, altresì, contributi in favore di enti morali costituiti presso comandi o reparti del Corpo.

L’Ente per l’assolvimento dei propri compiti trae le risorse dalle quote delle sanzioni pecuniarie irrogate e riscosse a seguito dell’attività operativa svolta dai militari del Corpo (cosiddetti “proventi istituzionali”, ex art. 5, comma 2, n. 3, della legge 15 novembre 1973, n.

734 ed art. 1, comma 1, lett. b, della l. 7 febbraio 1951, n. 168), dai redditi patrimoniali e da erogazioni specifiche a carico del bilancio statale.

Le uniche forme di apporto finanziario a carico degli iscritti sono costituite dai contributi, versati, ex artt. 3, comma 1, lett. d), dello statuto, a titolo di eventuale partecipazione alle spese per l’assistenza sanitaria e quelli, su base volontaria, acquisiti dall’Ente mediante ritenute, finalizzati alla assistenza agli orfani.

Il Faf provvede anche all’erogazione ai militari aventi diritto di risorse di cui “ha soltanto la temporanea disponibilità” (art. 18, comma 4, dello Statuto), che affluiscono nelle cosiddette

“attività per conto” e “contabilità speciali”.

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2. ORGANI

Gli organi del Fondo sono il Presidente, il Vicepresidente, il Consiglio d’amministrazione ed il Collegio dei revisori dei conti.

Tutti gli organi durano in carica tre anni; i loro componenti non sono rinominabili, ad eccezione di quelli che integrano il Collegio dei revisori.

Il Presidente è un ufficiale della Guardia di finanza di grado non inferiore a generale di divisione, nominato dal Comandante generale della Guardia di finanza; egli ha la rappresentanza legale dell’Ente, presiede il Consiglio di amministrazione, provvede all'esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di amministrazione, adotta i provvedimenti di urgenza; presenta al Consiglio di amministrazione il progetto del bilancio di previsione e del rendiconto, vigila sulla gestione del bilancio e sull'amministrazione del patrimonio e svolge l'incarico di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

Il Vicepresidente è un ufficiale della Guardia di finanza di grado non inferiore a maggiore, nominato dal Comandante generale del Corpo, sentito il Consiglio centrale di rappresentanza (Cocer); egli sostituisce il Presidente nei casi di impedimento, lo coadiuva nell'assolvimento dei compiti e svolge anche le funzioni di Vicepresidente del Consiglio di amministrazione.

Il Consiglio di amministrazione è costituito, oltre che dal Presidente, da due componenti effettivi e da tre supplenti (per le funzioni degli effettivi e del Vicepresidente), nominati dal Comandante generale tra il personale della Guardia di finanza appartenente a varie categorie, sentito il Cocer. Per la validità delle deliberazioni si richiede la presenza di tutti i componenti ed il voto della maggioranza dei tre quarti dei presenti, con prevalenza, in caso di parità di voti, di quello espresso dal Presidente. Il Consiglio approva il bilancio di previsione ed il rendiconto annuale; delibera l'investimento dei mezzi finanziari eccedenti le occorrenze della gestione annuale; può nominare un consigliere delegato per gli atti di ordinaria amministrazione; può costituire, qualora si renda necessario l'approfondimento di complesse tematiche d'interesse del Fondo, comitati tecnici, con funzioni consultive, senza compensi.

Alle sedute può assistere il Comandante generale della Guardia di finanza.

Il Collegio dei revisori è nominato con decreto del Ministero dell’economia e delle finanze ed è composto da tre componenti, tra i quali due dirigenti del Ministero, designati rispettivamente dal Ragioniere generale dello Stato e dal Direttore generale del dipartimento

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finanze, e un ufficiale superiore in servizio presso il Comando generale designato dal Comandante. Il Collegio elegge tra i componenti il Presidente. Nel caso di dissenso tra il Consiglio di amministrazione e il Collegio dei revisori dei conti, il Presidente del Faf trasmette gli atti al Comando generale della Guardia di finanza per le decisioni.

Prima del 14 giugno 2017 il C.d.a. era un collegio a nove componenti, oltre al Presidente ed al Vicepresidente, ed il Collegio dei revisori era costituito da cinque componenti, compreso il Presidente, secondo le disposizioni del precedente statuto, modificate da quello attuale, approvato con decreto del Mef del 28 dicembre 2016.

Le funzioni del Presidente, dopo la scadenza del 31 dicembre 2015, nelle more dell’emanazione del nuovo statuto, erano state svolte dal Vicepresidente, nominato il 21 ottobre 2015. I nove componenti del C.d.a. erano stati nominati con decreti del Ministro dell’economia e delle finanze del 24 novembre 2014 e 22 novembre 2016. Il 14 giugno 2017 il Comandante generale della Guardia di finanza ha nominato il Presidente, il Vicepresidente ed i componenti del Consiglio di amministrazione (due effettivi e tre supplenti). In data 8 luglio 2020 l’intero collegio è stato ricostituito.

Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 21 giugno 2017 è stato nominato il Collegio dei revisori (tre componenti compreso il Presidente), in precedenza costituito il 12 settembre 2016. In data 3 agosto 2020 l’intero collegio è stato ricostituito.

Al Presidente, al Vicepresidente ed al Presidente del Collegio dei revisori spetta, negli esercizi presi in esame, il medesimo compenso mensile lordo di 383 euro; a ciascun componente del C.d.a. e del Collegio dei revisori è riconosciuto, a titolo di indennità di carica, il compenso mensile lordo di 315 euro (seduta del C.d.a. del 27 luglio 2017, che ha confermato i precedenti compensi).

L’Ente ha applicato, anche per gli esercizi in esame, le riduzioni sui predetti compensi del 10 per cento, ex art. 6, commi 3 e 21, del d.l. n. 78 del 31 maggio 2010 convertito, con modificazioni, in l. n. 122 del 30 luglio 2010, e ss. mm. ii., versando il relativo importo alla Tesoreria dello Stato.

Il gettone di presenza spettante per la partecipazione a ciascuna seduta del Consiglio d’amministrazione ammonta, confermandosi la misura prevista nell’esercizio 2016, ad euro 103, importo cui pure è stata applicata la riduzione del 10 per cento. Per le sedute del Collegio dei revisori non è previsto il gettone di presenza.

Non sono previste spese per rimborsi.

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Si riportano di seguito i compensi lordi impegnati in ciascun esercizio di riferimento. Sono indicati gli importi risultanti dopo la predetta decurtazione del 10 per cento. Si precisa che gli importi iscritti per gettoni comprendono anche quelli a beneficio dei componenti del Collegio dei revisori e del personale di segreteria in caso di partecipazione alle sedute del C.d.a. (nel 2017 e 2018 rispettivamente: euro 2.503 ed euro 3.059 per i revisori; euro 4.542 ed euro 2.410 per il personale). A quest’ultimo riguardo si evidenza l’opportunità, per una corretta e chiara rappresentazione delle voci di spesa, di iscrivere separatamente nei documenti contabili gli oneri sostenuti per gli organi da quelli relativi al personale.

Tabella 1 Spese per gli organi

2016 2017 var.% 2018 var.%

Consiglio di amministrazione

Indennità di carica

Presidente 0 2.261 100 4.133 82,80

Vicepresidente 4.133 4.133 4.133 0

Componenti 24.673 17.573 -28,78 6.799 -61,31

Gettoni 12.144 12.144 0 10.475 -13,74

Totale 40.950 36.111 -11,82 25.540 -29,27

Collegio dei revisori

Indennità di carica

Presidente 3.462 4.133 19,38 4.133 0

Componenti 8.543 8.404 -1,63 6.799 -19,10

Totale 12.005 12.536 4,42 10.931 -12,80

Totale spese organi 52.955 48.647 -8,14 36.471 -25,03 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

Si evidenzia la flessione della spesa dell’8,14 per cento a fine 2017 e di un ulteriore 25,03 per cento nel 2018, in relazione alla riduzione dei componenti degli organi collegiali da giugno 2017.

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3. PERSONALE

Il Fondo non ha un proprio ruolo organico e le assegnazioni del personale vengono disposte dal Comandante generale della Guardia di finanza. Sono previsti compensi mensili integrativi a carico del Fondo.

Un ufficio di segreteria, diretto da un ufficiale superiore della Guardia di finanza, provvede agli adempimenti amministrativi e contabili per la gestione finanziaria e patrimoniale; il medesimo ufficiale svolge anche funzioni di segretario del Consiglio d’amministrazione.

Nel 2017 e nel 2018 hanno prestato la propria opera presso l’ufficio di segreteria trentuno unità (22 ispettori, 3 sovrintendenti e 6 finanzieri), appartenenti alla apposita “sezione di collegamento”.

I compensi unitari mensili sono stati stabiliti nella misura massima erogabile (rispettivamente euro 120, 94 e 75, invariata nel 2017 rispetto al 2016), prevedendosi la corresponsione dell’importo rapportato ai giorni di effettiva presenza (seduta del C.d.a. del 20 ottobre 2017).

Per il personale di cui vi è menzione nello statuto, ossia il segretario, il vicesegretario ed il cassiere, è stato confermato il compenso mensile lordo di euro 383 ciascuno, già erogato nell’esercizio 2016.

A decorrere dal primo novembre 2017 non sono più previsti compensi mensili per il personale (citata seduta del C.d.a. del 20 ottobre 2017, lett. b. n. 3).

Per tutti è stato, inoltre, previsto il gettone di euro 103, in caso di partecipazione alle sedute del C.d.a., spesa iscritta, come si è visto, tra quelle di detto organo.

L’Ente ha applicato, come negli esercizi precedenti, le riduzioni del 10 per cento, in relazione all’art. 6, commi 3 e 21, del citato d.l. n. 78 del 2010 convertito, con modificazioni, in l. n. 122 del 2010.

Nella tabella seguente è riportata la spesa per il personale nel periodo considerato. Se ne evidenzia la riduzione nel 2017 del 15 per cento e l’azzeramento nel 2018; le variazioni discendono dall’essere la percezione dei compensi subordinata all’effettivo svolgimento delle attività demandate per gli addetti all’ufficio e dalla circostanza per cui, da novembre 2017, il personale non percepisce alcun compenso.

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Tabella 2 Spese per il personale

2016 2017 var.% 2018 var.%

Segreteria

Indennità annuale

Segretario 4.133 3.444 -16,67 0 -100

Vicesegretario 3.214 3.444 7,16 0 -100

Cassiere 4.133 3.444 -16,67 0 -100

Addetti all’ufficio di Segreteria 25.499 21.061 -17,40 0 -100

Totale 36.979 31.393 -15,11 0 -100

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

Un’apposita commissione, prevista dall’art. 3 della citata l. n. 168 del 19512, provvede alla distribuzione di “premi” a favore dei militari; un comitato per l’attività sportiva gestisce il fondo assegnato dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) per la promozione dell’attività sportiva agonistica e dilettantistica (per entrambe le attività si veda il paragrafo 4.3).

Il Presidente della commissione premi non è remunerato; per ciascuno dei sei componenti del medesimo organo è previsto il compenso mensile lordo di 173 euro.

Il compenso mensile lordo previsto per il Presidente e per ciascuno dei quattro membri del comitato per l’attività sportiva è stato stabilito in euro 144. Ai due addetti a funzioni di controllo è corrisposto il gettone di presenza. La relativa spesa è appostata nel “fondo Coni”.

Il gettone di presenza spettante per la partecipazione alla commissione ed al comitato è fissato in euro 61.

Resta da aggiungere che il gettone di presenza di 61 euro è previsto anche per i partecipanti alla commissione di aggiudicazione, alla commissione di collaudo ed al rup (responsabile unico del procedimento), per i rispettivi adempimenti di competenza di cui al d. lgs. 18 aprile 2016 n. 50 e ss. mm. e ii., nell’ambito delle procedure contrattuali di approvvigionamento.

Nella tabella seguente è riportata la complessiva spesa a carico del Faf per le predette commissioni e per il rup.

2 La commissione è costituita dal Presidente, che è il Comandante generale della Guardia di finanza; da un magistrato della Corte dei conti; da due dirigenti del Mef e da due ufficiali della G.d.f. di grado non inferiore a tenente colonnello. Il segretario è un funzionario della carriera amministrativa del predetto Ministero o un ufficiale del Corpo.

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Tabella 3 Spese per commissioni e rup

2016 2017 var.% 2018 var.%

Commissioni

Commissione premi – indennità annuale 0 1.866 100 3.670 96,68

Commissione premi – gettoni 0 0 0 982 100

Commissioni di collaudo; commissioni di aggiudicazione;

rup -gettoni 18.415 1.262 -93,14 2.415 91,29

Totale 18.415 3.128 -83,01 7.067 125,89

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

La spesa, in riduzione nel 2017 dell’83 per cento, è più che raddoppiata nel 2018, per effetto dell’avvenuto pagamento di importi relativi all’esercizio precedente.

L’importo dato dalla sommatoria tra le spese per gli organi (48.647 euro nel 2017 e 36.471 euro nel 2018), per la Segreteria (31.393 nel 2017 azzerato nel 2018) e per le commissioni ed il rup (3.128 euro nel 2017 e 7.067 nel 2018), corrisponde all’importo iscritto al bilancio nel capitolo 700.1 “compensi” (83.168 nel 2017 e 43.538 nel 2018). Al riguardo si sottolinea l’opportunità, a fini di chiarezza, di iscrivere separatamente nei documenti contabili l’ammontare della spesa per gli organi, rispetto a quella per il personale dell’ufficio di segreteria, per le commissioni e per il rup. Nella nota integrativa, inoltre, dovrà essere indicato l’ammontare specifico delle spese per indennità annuali e di quelle per gettoni.

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4. ATTIVITA’ ISTITUZIONALE

Seguendo la ripartizione di cui al rendiconto, il Fondo eroga prestazioni nei due ambiti della

“previdenza” e della “assistenza”. Con riferimento al primo eroga agli iscritti l’”indennità di buonuscita”; quanto al secondo attribuisce provvidenze di “assistenza agli orfani” nonché

“sussidi” e svolge “iniziative assistenziali varie”. L’Ente esplica, inoltre, i compiti relativi in

“attività per conto” e “contabilità speciali”.

4.1 Indennità di buonuscita

L’indennità di buonuscita è un beneficio integrativo, rispetto alla ordinaria liquidazione effettuata dall’INPS, prevista in favore dei militari del Corpo che abbiano maturato almeno nove anni di servizio effettivo e cessino definitivamente dal servizio.

Il Consiglio di amministrazione determina la misura dell’indennità spettante, in base agli anni di servizio effettivo prestato dai militari cessati ed all’indennità media del triennio precedente.

Il calcolo è effettuato dividendo il sessantacinque per cento delle entrate correnti annuali costituite da redditi patrimoniali e da proventi istituzionali [art. 18, comma 2, lettere a) e b) dello statuto] per il totale degli anni di servizio maturati dai militari cessati dal servizio nell’esercizio medesimo. Nel calcolo della percentuale non si tiene conto, dunque, dei contributi da impiegare nell’attività sanitaria e delle “entrate eventuali e diverse…derivanti da disposizioni che prevedono la loro devoluzione all’Ente” [art. 18, comma 2, lettere c) e d), dello statuto].

Al fine di consentire la ricostituzione delle riserve finanziarie dell’Ente e per la continuità delle erogazioni, è previsto che, se il predetto quoziente, maggiorato, a decorrere dal primo gennaio 2012, della somma derivante dall’applicazione dei tassi d’inflazione europea rilevati dall’Eurostat nei tre esercizi precedenti compreso quello in cui è avvenuto il congedo, risulti superiore al quoziente medio degli ultimi tre esercizi, la parte eccedente il 20 per cento sia destinata al fondo di riserva. I valore eventualmente inferiore all’anzidetta media di oltre il 10 per cento sarà incrementato mediante ricorso al fondo di riserva, nei limiti del trenta per cento di quest’ultimo. Qualora, inoltre, il quoziente risulti inferiore di oltre il 30 per cento della media del triennio precedente, si prevede che l’importo così determinato sia attribuito a titolo provvisorio, salvo conguaglio da corrispondersi ricorrendo alle eventuali eccedenze registrate

(18)

nei tre esercizi successivi, in mancanza delle quali l’indennità già percepita assumerebbe carattere definitivo.

Per l'esercizio 2017 il quoziente è risultato superiore dello 0,99 per cento a quello medio del triennio precedente, determinandosi la quantificazione a titolo definitivo dell’importo annuo di euro 461,71; nel 2018 esso, invece, è risultato inferiore del 74,81 per cento al quoziente medio del triennio precedente, conseguendone il ricorso al fondo di riserva suindicato e la determinazione della somma annua di euro 384,28.

La tabella che segue indica il numero dei militari cessati dal servizio e la spesa impegnata per l’erogazione dell’indennità. Si evidenzia l’incremento dell’importo da 7.711.973 euro nel 2016, a 16.503.873 nel 2017 ed a 27.709.566 euro nel 2018, determinato dall’aumento delle cessazioni dal servizio (da 718 nel 2016 a 832 nel 2017 ed a 1.465 unità).

Tabella 4 Spese per l’indennità di buonuscita

Destinatari 2016 2017 2018

Numero militari beneficiari 718 832 1.465

Impegni 7.711.973 16.503.873 27.709.566

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

4.2 Interventi di “assistenza”

Le spese per gli interventi istituzionali di “assistenza” sono incluse nella tabella seguente.

Tabella 5 Spese per interventi di “assistenza”

2016 2017 2018

Assistenza agli orfani 300.000 450.000 531.562

Sussidi 250.000 169.125 181.675

Iniziative assistenziali varie 3.500.000 3.239.369 2.203.135

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

La voce più rilevante è rappresentata dalle "iniziative assistenziali varie” (euro 3.239.369 nel 2017 ed euro 2.203.135 nel 2018), in cui sono iscritte, nella quasi totalità, erogazioni a supporto delle attività del Servizio sanitario del Corpo.

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Nella circolare del Comando generale della G. di f. del 2 gennaio 1997 sono stati indicati i beneficiari (personale G. di f. e alcuni familiari) delle prestazioni e consulenze mediche specialistiche, rese nei poliambulatori costituiti presso le sedi di alcuni Comandi regionali; a ciascuno di detti poliambulatori è preposto un coordinatore, dipendente funzionalmente dal comando regionale (ufficiale medico dirigente del servizio sanitario regionale o personale medico civile preferibilmente dirigenziale, incaricato dal Faf annualmente sulla base di convenzioni, su proposta del comando).

I coordinatori propongono all’Ente la sottoscrizione di convenzioni con i professionisti, indicando i relativi nominativi. La circolare ha previsto, altresì, che lo stanziamento nel bilancio del Fondo sia oggetto di un programma annuale sulla base delle esigenze prospettate dal coordinatore, anche in ordine alla manutenzione dei beni presenti nelle strutture.

Le spese a carico del Fondo riguardano prestazioni mediche specialistiche, consulenze mediche e fornitura di beni e servizi per il funzionamento dei poliambulatori costituiti nel territorio nazionale (apparecchiature sanitarie, servizi di riparazione e manutenzione delle stesse, servizi di personale paramedico con annessa polizza sanitaria etc.).

La materia è stata di recente oggetto di rivisitazione.

L’art. 34, comma 1, lett. qq), del d.lgs. n. 95 del 29 maggio 2017 ha aggiunto al citato art. 64 del d.lgs. n. 69 del 2001 il comma 2 bis, con cui, premesso che il servizio sanitario del Corpo provvede “all'assistenza sanitaria e alla tutela della salute del personale in servizio … anche a favore del personale in congedo e dei rispettivi familiari”, è stata confermata la possibilità di stipulare convenzioni con esterni per le esigenze nel settore sanitario.

Si è rimessa ad un decreto del Ministro dell'economia e delle finanze l’emanazione delle

“conseguenti disposizioni tecniche attuative dell'ordinamento del servizio sanitario del medesimo Corpo e dei rapporti con il predetto Fondo”.

In data 10 maggio 2018 è stato emesso il decreto da ultimo indicato, che ha disposto che alla gestione dell’attività di assistenza sanitaria e di tutti presidi sul territorio provvede direttamente il Servizio sanitario del Corpo, anche con le risorse del Fondo di assistenza per i finanzieri. Ha previsto specificamente che le convenzioni con i professionisti esterni vengano stipulate dal Comando generale. Ha poi demandato ad apposita convenzione la definizione dei rapporti tra la Guardia di finanza ed il Fondo.

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La convenzione è stata sottoscritta il 13 novembre 2018; essa ha individuato la tipologia delle prestazioni erogabili e i soggetti fruitori; ha stabilito che d’intesa tra il Comando generale e il Faf venga elaborato un piano sanitario triennale; ha determinato le risorse finanziarie che il Faf dovrà annualmente versare alla G. di f. (su un apposito capitolo dello stato di previsione del Mef), salvi “casi eccezionali determinati da eventi non prevedibili” (55 per cento delle entrate destinate all’assistenza, al netto dei contributi di partecipazione, delle somme imputabili ad esercizi diversi da quelli in riferimento e degli accantonamenti ai fondi di riserva); la convenzione ha, inoltre, disposto l’attribuzione dei beni strumentali all’attività sanitaria in comodato d’uso gratuito al Comando generale. Restano a carico del Faf gli oneri di ordinaria e straordinaria manutenzione dei beni che concorrono alla determinazione dell’importo che annualmente il Fondo è tenuto a versare alla Guardia di finanza.

La polizza sanitaria a favore di tutto il personale della G.di f. in servizio dalla data della sua scadenza naturale (il 1° ottobre 2016) non è stata rinnovata nel periodo in esame.

Tra le “iniziative assistenziali varie” sono iscritte anche le “altre iniziative” (euro 15.338 nel 2017 ed euro 84.798 nel 2018), tra le quali insistono spese per attività a carattere formativo e ricreativo a favore dei figli e degli orfani di militari del Corpo per il campus durante la stagione estiva ed invernale; contributi in favore di associazioni e manifestazioni di interesse; spese per la rivista del Corpo.

I “sussidi” vengono erogati, a domanda o su proposta dei comandanti del Corpo, ai militari in servizio, estensibili a quelli in congedo, esclusi quelli collocati a domanda, che abbiano prestato almeno 20 anni di effettivo servizio o che siano stati riformati per malattia dipendente da causa di servizio. Essi sono previsti anche in favore dei coniugi superstiti e degli orfani e, in casi eccezionali, ad altri congiunti. L’ammontare massimo è stabilito dal Consiglio di amministrazione in sede di delibera di approvazione del bilancio di previsione.

Nel 2017 sono stati impegnati per sussidi ai superstiti complessivi euro 126.665 e per sussidi relativi allo stato di necessità complessivi euro 42.460; nel 2018, rispettivamente, euro 142.175 ed euro 39.500.

Nella voce “assistenza agli orfani” (impegnati euro 450.000 nel 2017 ed euro 531.562 nel 2018) sono inclusi gli importi destinati a favorirne l’istruzione e la formazione civica, subordinati allo stato di disagiata condizione economica dei predetti e dei congiunti tenuti per legge alla somministrazione degli alimenti; trattasi di erogazioni per l’iscrizione a scuole e convitti. Detti

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interventi cessano al conseguimento della maggiore età. I predetti importi confluiscono come entrata nella contabilità speciale di cui si dirà nel successivo paragrafo, che raccoglie, per i medesimi obiettivi, gli apporti volontari dei militari.

Tra le entrate e le spese in conto capitale sono inclusi i valori dei prestiti pluriennali, concessi a tassi agevolati, quale sostegno finanziario in caso di spese improvvise (impegnati euro 2.682.076 nel 2017 ed euro 2.988.100 nel 2018).

4.3 “Attività per conto” e “contabilità speciali”

Tra i compiti dell’Ente si annoverano gli interventi relativi alle “attività per conto” e

“contabilità speciali”. Le relative poste di entrata e uscita sono esposte nei documenti contabili, come stabilito nello statuto, separatamente, ma in corrispondenza con le relative poste di uguale natura, con i conseguenti effetti sulle risultanze finali del consuntivo (artt. 18, comma 4, e 19, comma 6, dello statuto).

Le “attività per conto” hanno ad oggetto, distintamente, la distribuzione, effettuata dalla apposita già citata Commissione, di “premi” in denaro agli accertatori delle violazioni e l’assicurazione professionale del personale della Guardia di finanza.

La prima attività concerne l’utilizzazione di determinate percentuali degli introiti provenienti dalle sanzioni pecuniarie per illeciti in materia tributaria e doganale (artt. da 1 a 5 della citata l. n. 168 del 1951; art. 5, comma 2, n. 4, della l. n. 734 del 15 novembre 1973; art. 30, comma 3, del d.P.R. n. 148 del 31 marzo 1988), che la Commissione provvede a distribuire “tenendo presenti le proposte delle autorità gerarchiche” (art. 4 della l. n. 168 del 1951). L’erogazione è effettuata in favore dei militari che si siano distinti in servizi “di eccezionale importanza”, ovvero “per condotta esemplare, zelo e attaccamento al servizio”, “per lunga permanenza in località disagiate o in servizi gravosi” (ibidem).

Nel periodo preso in esame non sono stati erogati premi, determinandosi il residuo passivo complessivo della gestione di euro 18.979.777 nel 2017, aumentato ad euro 20.601.373 nell’esercizio successivo.

Per quanto attiene alla assicurazione professionale, si premette che l’art. 1 quater del decreto- legge 31 marzo 2005, n. 45, convertito dalla legge 31 maggio 2005 n. 89, ha demandato al Faf l’impiego delle somme di cui agli articoli 39 e 62 del decreto del Presidente della Repubblica 18 giugno 2002, n. 164, per la copertura della responsabilità civile “per gli eventi dannosi non

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dolosi causati a terzi” nello svolgimento dell’attività istituzionale, compreso l’uso o il maneggio di armi da fuoco. Affluiscono all’Ente, per le specifiche finalità, le somme stanziate sul pertinente capitolo dello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze.

Tra le “contabilità speciali” sono ricomprese le entrate e le spese definite una tantum (queste ultime dal 2017), quelle relative alle “oblazioni orfani”, quelle inerenti ai “fondi Coni” e, infine, le poste in entrata ed in uscita concernenti le "integrazioni personali polizza assicurativa".

L’attribuzione dell’una tantum trae origine da specifiche disposizioni legislative.

In estrema sintesi, l'art. 12 del decreto-legge n. 79 del 28 marzo 1997, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 140 del 28 maggio 1997, e successive modificazioni, ha stabilito l’attribuzione di somme in favore del personale dell'amministrazione finanziaria mediante costituzione di appositi fondi, per potenziare le attività di contrasto dell'evasione fiscale. Ivi è previsto che con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze siano fissate le misure percentuali sulle somme riscosse in via definitiva correlabili ad attività di controllo fiscale, sulle maggiori entrate realizzate con la vendita degli immobili dello Stato e con i risparmi di spesa per interessi, da destinare alle finalità suindicate.

L’art. 67, comma 1, del d.l. 25 giugno 2008, n.112, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2008, n. 133, ha poi stabilito che le risorse determinate, per l'anno 2007, ai sensi del citato art. 12 del d.l. n. 79 del 1997, sono ridotte del 10 per cento ed un importo pari a 20 milioni è destinato al Fondo di assistenza per i finanzieri.

L’art. 9, comma 33, del d.l. n. 78 del 31 maggio 2010, convertito, con modificazioni, in legge 30 luglio 2010, n. 122, ha infine disposto, a fini di contenimento della spesa, che, ferma restando la riduzione prevista dall'art. 67, comma 3, del citato d.l. n. 112 del 2008, la quota del 10 per cento delle risorse determinate ai sensi dell'articolo 12 del d.l. n. 79 del 1997 è destinata, per metà, al Fondo di assistenza per i finanzieri di cui alla legge 20 ottobre 1960, n. 1265 e, per la restante metà, al Fondo di previdenza per il personale del Ministero delle finanze.

La risorsa viene erogata, su richiesta documentata, in forma di rimborsi delle spese sostenute dal militare e da alcuni familiari, nell’ambito della finalità assistenziale di elevazione della crescita culturale e psicofisica dei militari della Guardia di finanza, ai sensi dell’art. 2, comma 2, lett. a, dello statuto (acquisto di libri e testi scolastici, strumenti tecnologici, iscrizioni ad asili e corsi vari, tasse scolastiche e universitarie, iscrizioni a circoli ricreativo-sportivi, prestazioni sanitarie etc.). Annualmente viene determinata con decreti ministeriali l’assegnazione delle

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risorse relative all’anno precedente; segue la circolare del Comando generale, con cui vengono stabiliti l’importo massimo erogabile e l’anno di riferimento dell’entrata cui attingere.

Le spese impegnate sono riferite nel 2017 (euro 48.203.665) a quella degli anni dal 2014 al 2017, e nel 2018 (euro 29.587.782) alle risorse per le annualità 2016 e 2017.

Dal 2018 è stato attivato un conto corrente dedicato alla predetta attività.

Nella tabella seguente, esposta nella nota integrativa, vengono indicate le somme, per anno di assegnazione, complessivamente riscosse e pagate al 31 dicembre 2018, con relativi residui passivi.

Tabella 6 Pagamenti per l’una tantum

Importo riscosso Importo pagato rimasto da pagare al 31.12.2018

Anno 2008 20.000.000 20.000.000 0

Anno 2009 15.000.000 15.000.000 0

Anno 2010 16.092.000 16.092.000 0

Anno 2011 11.849.100 11.832.532 16.568

Anno 2012 15.156.150 15.124.477 31.673

Anno 2013 15.488.750 14.878.201 610.549

Anno 2014 14.121.826 13.646.074 475.752

Anno 2015 16.092.000 15.675.691 416.309

Anno 2016 14.690.072 14.270.598 419.474

Anno 2017 (acconto 20%) 3.299.766 3.299.766 0

Anno 2017 (saldo 80%) 13.199.065 12.870.800 328.265

Anno 2018 16.388.716 1.638.872 14.749.845

Totali 171.377.445 154.329.010 17.048.435

Fonte: dati dell’Ente

Nel corso del 2018 è stato attivato un applicativo informatico di gestione della procedura, finalizzato a superare, attraverso la riduzione dei tempi operativi, il disallineamento tra il periodo di acquisizione delle risorse e quello di erogazione ai destinatari, reso evidente dalla suesposta tabella. Sul punto si veda il paragrafo 7.4.

Per quanto riguarda le “oblazioni orfani”, trattasi di gestione della contribuzione su base volontaria, versata dai militari mediante ritenute sulle somme di loro spettanza; tali risorse finanziarie, come già evidenziato, si aggiungono a quelle proprie che l’Ente impiega a beneficio degli orfani. Sono state impegnati euro 973.915 nel 2017 ed euro 1.046.100 nel 2018.

Con riferimento ai “fondi Coni”, sulla base di apposite convenzioni con il Comando generale della Guardia di finanza, detto ente, unitamente al Comitato italiano paralimpico ed alle

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Federazioni sportive, eroga contributi annuali destinati all’attività sportiva ed al programma per la costruzione e la manutenzione dei relativi impianti del Corpo; fino a tutto il 2017 i contributi sono confluiti nella contabilità speciale del Faf, fermo restando che la programmazione dell’attività e degli interventi infrastrutturali, in conformità alle convenzioni attivate con varie amministrazioni, è stata curata dal Comando generale.

A decorrere dall’esercizio finanziario 2018, in applicazione dell’art. 3, comma 19, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e dell’art. 3, comma 19, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, le risorse messe a disposizione dal Coni affluiscono direttamente a uno specifico capitolo del bilancio del Corpo. In via transitoria i contributi provenienti dal Comitato italiano paralimpico e dalle Federazioni sportive restano accreditati in favore del Faf per l’esercizio 2018.

Nel corso dell’esercizio 2019 si è provveduto alla chiusura definitiva dei conti correnti bancari accesi dal Faf per tale attività.

Sono stati impegnati euro 498.958 nel 2017 ed euro 613.345 nel 2018.

Infine, tra le contabilità speciali sono iscritti i premi, a totale carico del militare, relativi alla sottoscrizione volontaria dell'estensione della polizza assicurativa professionale (alla responsabilità amministrativa e contabile). Non sono stati effettuati impegni di spesa per il periodo di riferimento.

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5. OBBLIGHI DI PUBBLICITA’ E PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

Sul sito del Fondo risultano pubblicati i bilanci preventivi, i rendiconti generali, corredati delle note integrative, delle relazioni del Presidente e di quelle del Collegio dei revisori, i Piani annuali degli indicatori e risultati attesi di bilancio, in applicazione dell'art. 29 del d. lgs. n. 33 del 14 marzo 2013, come modificato dall'art. 8, comma 1, lettere a), b) e c), del d.l. n. 66 del 24 aprile 2014, convertito con modificazioni dalla legge n. 89 del 23 giugno 2014, ed i prospetti concernenti l'indicatore della tempestività dei pagamenti (calcolato per il 2017 in giorni 49 e per il 2018 in giorni 14), come previsto dall'art. 8, comma 1, lettere b) e c), del predetto d.l. n.

66 del 2014. Sono, inoltre, pubblicati i precedenti referti di questa Corte, tenuto conto dell’art.

31 del d.lgs. n. 33 del 14 marzo 2013.

L’Ente pubblica, altresì, il piano triennale di prevenzione della corruzione, della trasparenza e integrità (l’ultimo è relativo al periodo 2020-2022), secondo quanto previsto dalla legge 6 novembre 2012, n. 190, come modificata e integrata dal d.lgs. n. 97 del 25 maggio 2016.

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6. ATTIVITA’ CONTRATTUALE

Con riferimento alle procedure contrattuali per l’acquisizione di lavori, beni e servizi, attivate nel corso degli esercizi finanziari 2017 e 2018, l’Ente ha comunicato (nota del 10 dicembre 2020) i dati esposti nella seguente tabella.

Tabella 7 Acquisizione lavori, beni e servizi

2017 2018

Acquisizione lavori, beni e servizi (d. lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii. sino al d. lgs. n.

56/2017)

Numero

procedure Importo complessivo Numero

procedure Importo complessivo

Artt. 59 e ss. (procedure

ordinarie)

-procedure aperte (art. 60) 0 0 1 569.850

-procedure ristrette (art. 61) 2 229.657 0 0

-procedura competitiva con

negoziazione (art. 62) 0 0 0 0

-procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara

(art. 1 276.434 0 0

63)

-dialogo competitivo (art. 64) 0 0 0 0

-partenariato per l'innovazione (art.

0 0 0 0

65)

Totale 2 506.091 1 569.850

Art. 36 (sotto soglia)

-affidamento diretto (comma 2, lett.

a): 9 111.882 12 62.041

-procedura negoziata previa consultazione di più operatori

economici (comma 2, lett. b e c) 1 2.850 1 156.748

-procedure ordinarie (comma 2, lett.

d) 0 0 0 0

-mercato elettronico (comma 6) 0 0 0 0

Totale 10 114.732 12 218.789

Totale complessivo 12 620.823 13 788.639

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L’Ente ha specificato di avvalersi, nei casi di utilizzo del mercato elettronico ai sensi dell’art.

36, comma 6, del d. lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 e ss. mm. ii., nel testo vigente ratione temporis, della Consip S.p.a. quale gestore del servizio telematico.

Il Fondo ha altresì rappresentato che, nell’apposita sezione dell’area “Amministrazione trasparente”, viene pubblicato avviso pubblico per la ricerca delle imprese interessate a ricevere l’invito a presentare l’offerta, così consentendosi il rispetto del principio di rotazione degli operatori economici, di cui al predetto art. 36, comma 1, del d. lgs. n. 50 del 2016 e ss.mm.ii.

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7. RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE

Il rendiconto generale del Faf è costituito dal conto consuntivo della gestione finanziaria, di competenza e di cassa, dal conto economico, dallo stato patrimoniale e dalla nota integrativa.

Sono inclusi (d.lgs. n. 91 del 31 maggio 2011 e d.P.R. 4 ottobre 2013, n. 132 e ss.mm.ii.) il prospetto riepilogativo delle spese per missioni e programmi, il piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio ed i prospetti di conciliazione dei capitoli di bilancio del Fondo con il piano integrato dei conti.

I documenti contabili relativi agli esercizi 2017 e 2018, assunti nelle sedute del C.d.a., rispettivamente, del 15 giugno 2018 (oltre il termine statutario del 30 aprile) e del 18 aprile 2019, sono stati approvati dal Comando generale il 26 giugno 2018 e 10 maggio 2019, e dal Mef (con raccomandazioni) il 25 settembre 2018 ed il 24 gennaio 2019.

7.1 Rendiconto finanziario

Nella tabella seguente sono esposte le poste finanziarie di entrata e di spesa del Faf connesse all’attività ordinaria, alle “attività per conto” ed alle “contabilità speciali”.

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Tabella 8 Rendiconto finanziario

2016 2017 Var. %

(2016/2017) 2018 Var. %

(2017/2018) ENTRATE CORRENTI

Redditi patrimoniali

Interessi attivi 2.097.054 1.458.953 -30 485.566 -67

Canoni di locazione 1.856.409 1.856.409 0 1.856.408 0

Proventi istituzionali

Quote dei proventi dalle sanzioni pecuniarie 14.388.174 19.336.231 34 16.438.662 -15

Proventi ex lege n. 734/73 e ss.mm. ii. 1.763.081 1.763.081 0 1.763.081 0

Proventi diversi

Entrate eventuali e diverse / sopravvenienze attive 16.126.576 5.632 -100 2.509.764 44.463

Totale entrate correnti 36.231.294 24.420.306 -33 23.053.481 -6

ENTRATE IN CONTO CAPITALE

Riscossione titoli 0 0 0 0 0

Alienazione beni patrimoniali 0 0 0 0 0

Riscossione prestiti concessi ai militari 4.857.879 2.682.076 -45 2.988.100 11

Totale entrate in conto capitale 4.857.879 2.682.076 -45 2.988.100 11

ENTRATE PER PARTITE DI GIRO

Ritenute acconto e Irap 2.765.194 2.260.943 -18 2.990.823 32

Recupero somme anticipate dal cassiere 516 516 0 516 0

Recupero di anticipazioni 40.102 5.919 -85 54.323 818

Somme trattenute per conto terzi 18.261.441 2.809.609 -85 50.779.068 1707

Totale partite giro 21.067.753 5.076.987 -76 53.824.730 960

ATTIVITA' PER CONTO

Quote dei proventi da distribuire in premi ex lege

734/73 e ss.mm.ii. 1.159.980 887.335 -24 856.268 -4

Quote dei proventi dalle sanzioni pecuniarie da

distribuire in premi (ex lege n. 168/51) 1.222.510 2.786.971 128 764.097 -73

Quote dei proventi dalle sanzioni pecuniarie da

distribuire in premi (ex dPR n. 148/88) 1.355 1.579 17 1.230 -22

Somme depositate temporaneamente presso il fondo

per irreperibilità degli aventi diritto 68 0 -100 0 0

Copertura assicurativa personale del Corpo 540.000 540.000 0 540.000 0

Totale attività per conto 2.923.913 4.215.885 44 2.161.595 -49

CONTABILITA' SPECIALI

Risorse una tantum 0 17.989.838 100 29.587.782 64

Fondi assegnati dal Coni per l'attività sportiva e

contributi vari 476.736 486.719 2 244.106 -50

Oblazioni orfani del Corpo 829.879 973.915 17 1.046.099 7

Integrazioni personali polizza assicurativa 0 0 0 0 0

Totale contabilità speciali 1.306.615 19.450.472 1389 30.877.987 59

TOTALE ENTRATE 66.386.954 55.845.726 -16 112.905.893 102

./.

(30)

2016 2017 Var. %

(2016/2017) 2018 Var. %

(2017/2018) SPESE CORRENTI

Previdenza

Indennità di buonuscita 7.711.973 16.503.873 114 27.709.566 68

Assistenza

Assistenza agli orfani 300.000 450.000 50 531.562 18

Sussidi 250.000 169.125 -32 181.675 7

Iniziative assistenziali varie 3.500.000 3.239.369 -7 2.203.135 -32

Iniziative assistenziali una tantum 15.488.750 0 -100 0 0

Spese generali

Spese d'amministrazione 129.211 94.421 -27 72.875 -23

Imposte tasse e contributi 2.211.043 1.641.793 -26 1.251.914 -24

Manutenzione e riparazione beni mobili, impianti,

attrezzature e macchinari 8.500 9.861 16 7.780 -21

Gestione dei beni immobili 299.909 248.620 -17 221.579 -11

Interessi passivi finanziamenti 6.638 0 -100 0 0

Versamenti al bilancio dello Stato 72.012 45.358 -37 40.729 -10

Totale spese correnti 29.978.036 22.402.420 -25 32.220.815 44

SPESE IN CONTO CAPITALE

Quota destinata al fondo di riserva speciale per

indennità di buonuscita 0 0 0 0 0

Acquisto titoli 0 0 0 0 0

Interventi straordinari sugli immobili 660.111 422.149 -36 220.247 -48

Concessione prestiti ai militari 4.857.879 2.682.076 -45 2.988.100 11

Acquisto immobili 0 0 0 0 0

Acquisto beni mobili, impianti attrezzature e

macchinari 50.909 11.289 -78 0 -100

Restituzione finanziamenti c/capitale 6.302.517 525.428 -92 0 -100

Totale spese in c/capitale 11.871.416 3.640.942 -69 3.208.347 -12

SPESE PARTITE DI GIRO 2016 2017 Var. %

(2016/2017) 2018 Var. %

(2017/2018)

Ritenute acconto e Irap 2.765.194 2.260.943 -18 2.990.823 32

Somme anticipate al cassiere 516 516 0 516 0

Anticipazioni 40.102 5.919 -85 54.323 818

Restituzione depositi cauzionali 0 0 0 0 0

Restituzione somme trattenute conto terzi 18.261.441 2.809.609 -85 50.779.069 1707

Totale spese partite di giro 21.067.253 5.076.987 -76 53.824.730 960

ATTIVITA' PER CONTO

Premi dai proventi ex lege 734/73 e ss.mm.ii. 1.159.980 887.356 -24 856.269 -4

Premi dai proventi delle sanzioni pecuniarie (ex lege

168/51) 1.222.510 2.786.949 128 764.097 -73

Premi dai proventi delle sanzioni pecuniarie ex dPR

148/88) 1.355 1.580 17 1.230 -22

Somme depositate temporaneamente presso il fondo

per irreperibilità degli aventi diritto 68 0 -100 0 0

Copertura assicurativa personale del Corpo 540.000 540.000 0 540.000 0

Totale attività per conto 2.923.913 4.215.885 44 2.161.596 -49

./:

(31)

2016 2017 Var. %

(2016/2017) 2018 Var. %

(2017/2018)

CONTABILITA' SPECIALI

Fondi assegnati dal Coni per l'attività

sportiva 447.423 498.958 12 613.344 23

Oblazioni orfani militari del Corpo 829.879 973.915 17 1.046.100 7

Iniziative assistenziali una tantum 2014 0 14.121.826 0 0 -100

Iniziative assistenziali una tantum 2015 0 16.092.000 0 0 -100

Iniziative assistenziali una tantum 2016 0 14.690.072 100 0 -100

Iniziative assistenziali una tantum 2017 0 3.299.767 0 13.199.066 300

Iniziative assistenziali una tantum 2018 0 0 0 16.388.716 100

Integrazioni personali polizza assicurativa 0 0 0 0 0

Totale contabilità speciali 1.277.302 49.676.538 3.789 31.247.226 -37

TOTALE SPESE 67.117.920 85.012.772 27 122.662.714 44

Avanzo/disavanzo finanziario -730.966 -29.167.046 426 -9.756.821 -36

Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati dell’Ente

Le entrate correnti presentano andamento decrescente, riducendosi del 33 per cento (da euro 36.231.294 nel 2016 ad euro 24.420.306 nel 2017) e di un ulteriore 6 per cento nel 2018, quando ammontano a 23.053.481 euro. Nel 2016, come accennato, le entrate e le spese relative alle attribuzioni una tantum erano classificate tra le entrate istituzionali (nell’ambito dei proventi diversi, tra le “entrate eventuali e diverse”); la collocazione tra le “contabilità speciali” ha determinato la riduzione registrata nel 2017 dei proventi diversi, residuando l’importo (euro 5.632 nel 2017 ed euro 2.509.764 nel 2018) relativo a sopravvenienze attive (nel 2018 somme derivanti soprattutto dalla devoluzione effettuata dalla Commissione ex art 3 della l. n. 168 del 1951 per euro 2.153.748).

Ha inciso sulla riduzione delle entrate correnti anche il minor importo degli interessi attivi, derivanti dai depositi presso istituti di credito, dagli investimenti per stacco cedole; dalla restituzione anticipata di prestiti a tasso agevolato; da recuperi crediti. Essi (euro 2.097.054 nel 2016) si riducono del 30 per cento nel 2017 e di un ulteriore 67 per cento nel 2018, assestandosi ad euro 485.566.

Stabili risultano gli introiti dai canoni di locazione di cinque immobili, che ammontano a 1.856 euro nel periodo di riferimento. L’Ente è proprietario di sette immobili, sei a Roma ed uno a Genova. Permane, come segnalato nei precedenti referti di questa Corte, la mancata messa a reddito di un immobile sito in Roma di oltre 24.000 mq. Nella relazione del Presidente per l’esercizio 2018 si rappresenta che sono in atto le procedure di evidenza pubblica per la conseguente alienazione e che sono stati avviati gli adempimenti tecnici per effettuare i necessari interventi di adeguamento impiantistico. Detti interventi sono ancora in corso.

(32)

Questa Corte ribadisce l’esigenza, più volte rappresentata, di porre in essere effettive iniziative, da parte del Fondo, per la regolarizzazione di tale situazione e per la messa a reddito dell’immobile, anche tenendo conto dei costi di gestione; si evidenzia al riguardo che la spesa per “gestione immobili”, per euro 248.620 nel 2017 ed euro 221.579 nel 2018, è riconducibile quasi totalmente al predetto immobile in termini di vigilanza, servizi ed utenze (rispettivamente euro 233.235 ed euro 218.319).

I proventi istituzionali, che, come si è riferito, sono calcolati in percentuale sulle sanzioni tributarie, risultano oscillanti, e si attestano nel 2018 ad euro 16.438.662 (euro 14.388.174 nel 2016 ed euro 19.336.231 nel 2017).

Le entrate in conto capitale sono costituite, nel periodo di riferimento, dalle riscossioni dei prestiti, che, quasi dimezzati nel 2017 rispetto al 2016 (da euro 4.857.879 ad euro 2.682.076), flettono di un ulteriore 11 per cento nel 2018, assestandosi ad euro 2.988.100, in collegamento con il calo delle richieste.

Tra le partite di giro, gli importi più elevati sono riconducibili ai trasferimenti di disponibilità finanziarie tra conti correnti intestati all'Ente (euro 2.000.000 nel 2017 ed euro 50.310.491 nel 2018).

Con riferimento alle “attività per conto” di cui si è detto, si evidenzia che l’andamento delle entrate (euro 4.215.885 nel 2017 ed euro 2.161.595 nel 2018) è discontinuo, riscontrandosi l’aumento del 44 per cento nel 2017 ed il quasi dimezzamento nell’esercizio successivo.

Le “contabilità speciali” registrano l’aumento delle entrate da euro 1.306.615 ad euro 19.450.472 nel 2017; nel 2018 i complessivi importi sono cresciuti del 59 per cento e ammontano ad euro 30.877.987. L’incremento del 2017 è collegato principalmente agli importi dell’una tantum (euro 17.989.838), inclusi nel precedente esercizio, come si è visto, tra i proventi diversi; anche nel 2018 l’aumento è derivato per la maggior parte dalla consistenza di dette risorse (euro 29.587.782).

Le entrate complessive (euro 55.845.726 nel 2017 ed euro 112.905.893 nel 2018) risultano, rispettivamente, in riduzione del 16 per cento e più che raddoppiati nel 2018, in relazione, soprattutto, alle partite di giro ed alle poste una tantum.

Le spese correnti presentano un andamento discontinuo; esse si riducono del 25 per cento nel 2017 e aumentano del 44 per cento nel 2018; ammontano rispettivamente ad euro 22.402.420 e ad euro 32.220.815 (euro 29.978.036 nel 2016).

(33)

Le variazioni sono riconducibili sostanzialmente, per il 2017, agli azzerati impegni per le una tantum, come detto inclusi, a decorrere da detta annualità, tra le contabilità speciali, e, per il 2018, al maggiorato importo delle indennità di buonuscita, come evidenziato nell’apposito capitolo della presente relazione.

Le spese di amministrazione (euro 94.421 nel 2017 ed euro 72.875 nel 2018) comprendono i compensi complessivi di cui si riferito (euro 83.168 nel 2017 ed euro 43.538 nel 2018), oltre a spese bancarie, notarili, di cancelleria, per la rivista ed altre.

Sono stati effettuati versamenti allo Stato relativi a risparmi di spesa per euro 45.358 nel 2017 ed euro 40.729 nel 2018, in applicazione, come indicato nelle rispettive note integrative, dell’art.

8, comma 3, del d.l. 6 luglio 2012 n. 95, convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n.

135 e dell’art. 6, commi 3, 8 e 21, del citato d.l. n. 78 del 2010.

Le spese in conto capitale si riducono ad euro 3.640.942 nel 2017 (euro 11.871.416 nel 2016), assestandosi ad euro 3.208.347 euro nell’esercizio successivo. La variazione nel 2017 è conseguente alla riduzione degli importi dei prestiti e delle restituzioni dei finanziamenti, voce, quest’ultima, che riguarda un'apertura di credito finalizzata alla ristrutturazione del patrimonio immobiliare del Fondo.

Le spese per le “attività per conto” pareggiano le entrate.

Quanto alle “contabilità speciali”, risulta il significativo aumento delle spese complessive da euro 1.277.302 nel 2016 ad euro 49.676.538 nell’esercizio successivo, ridotte nel 2018 del 37 per cento.

Si osserva che, al fine di superare il significativo disallineamento temporale tra l'accertamento delle una tantum ed i correlati impegni di spesa, l'Ente ha proceduto, nel corso del 2017, ad impegnare consistenti risorse accertate nei pregressi esercizi finanziari.

In detta annualità, infatti, come reso evidente dal rendiconto finanziario e secondo quanto già esposto nel capitolo dedicato, gli impegni complessivi per una tantum, relativi ad accertamenti effettuati dal 2014 al 2017, assommano ad euro 48.203.665, su entrate di competenza di euro 17.989.838, con un saldo negativo di euro 30.213.827. Si è così determinato nel 2017 (anche tenuto conto del saldo negativo per euro 12.239 relativo ai fondi Coni) il disavanzo complessivo delle “contabilità speciali” di euro 30.226.066, che ha sostanzialmente determinato il disavanzo complessivo di competenza di euro 29.167.046.

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