I trattamenti di fine servizio e di fine rapporto.
La previdenza
complementare
INPS
Direzione centrale pensioni
Area normativa e procedure per l’erogazione del TFS, del TFR, dell’indennità dell’ASV e per la gestione della previdenza complementare
Giorgio Grappa – Responsabile Team Normativa, consulenza interna ed
esterna e procedure dei Trattamenti di Fine Rapporto in favore dei dipendenti pubblici
1
Indennità premio servizio
Indennità di anzianità Indennità di buonuscita
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
2
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO I lavoratori in regime di TFS
I dipendenti pubblici assunti a tempo
indeterminato prima del 1° gennaio 2001
3
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Rimane in ogni caso in regime di TFS il
personale cosiddetto
“non
contrattualizzato”
4
Che cos’è:
consiste in una somma di denaro
“una tantum” corrisposta al
dipendente dopo la cessazione dal servizio (a condizione che l’iscritto abbia almeno un anno di iscrizione al fondo)
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
5
Normativa di riferimento:
D.P.R. 29/12/73, n. 1032 e s.m. (Testo unico delle norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei dipendenti civili e militari dello Stato), il cui articolo 2 stabilisce gli elementi di diritto, l’articolo 3 gli elementi di misura e l’articolo 37 gli elementi di finanziamento
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
6
Destinatari:
riguarda i dipendenti delle amministrazioni dello Stato, ivi
comprese forze di polizia, arma dei carabinieri, guardia di finanza, forze
armate e dipendenti di Senato, Camera, Segretariato del
Presidente della Repubblica L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
7
Retribuzione di riferimento:
Elementi fissi e continuativi della retribuzione che la legge prevede quali voci
utili
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
8
Limiti retributivi
D.L. 201/2011, artt. 23bis e 23ter e s.m.
Il trattamento economico di chiunque riceva a carico delle finanze pubbliche
emolumenti o retribuzioni non può
superare quello del primo presidente della Corte di Cassazione (messaggi Hermes
nn. 2666 del 19/02/2014,4698 del 16/05/2014 e circolare n. 153/2015)
9
Limite retributivo per il 2012 301.320,29
Limite retributivo 01/01/2013 – 30/04/2014 311.658,53
Limite retributivo per le anzianità contributive dal 01/05/2014 240.000
10
Limiti retributivi
D.L. 201/2011, artt. 23bis e 23ter e s.m.
Finanziamento:
contribuzione la cui misura è pari al 9,60% (2,50 a carico del
lavoratore e 7,10 a carico del datore di lavoro) dell’80% della
retribuzione di riferimento
(retribuzione contributiva utile).
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
11
Calcolo:
consiste nella seguente operazione:
1/12 dell’80% della retribuzione mensile dell’ultimo giorno di servizio
comprensiva di 13a e rapportata ad anno, moltiplicato per gli anni utili fino alla cessazione (ivi compresi quelli
riscattati),
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
12
Calcolo:
la frazione di anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale o inferiore)è
computata ad anno intero
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
13
A chi spetta in caso di decesso in servizio : (Beneficiari iure proprio)
nell’ordine:
- Coniuge e figli;
- Genitori
- Collaterali, se viventi e a carico dell’iscritto - Eredi testamentari
- Eredi legittimi
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
14
A chi spetta in caso di
decesso dopo la cessazione dal servizio :
eredi testamentari o legittimi
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
15
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Che cos’è:
consiste in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al dipendente dopo la cessazione dal servizio (a condizione che l’iscritto abbia almeno un anno di iscrizione al fondo)
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
16
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Normativa di riferimento:
legge 8/3/68, n. 152 e s.m.i.
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
17
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Destinatari:
dipendenti degli EE.LL. e del Ssn (dipendenti di Regioni, Province, ASL, Consorzi comunali,
provinciali e Comunità montane e di ogni altro Ente che possa classificarsi come Ente
Locale)
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
18
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Retribuzione di riferimento:
Elementi fissi e continuativi della retribuzione che la
legge prevede quali voci utili
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
19
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Finanziamento:
contribuzione la cui misura è pari al 6,10% (2,50 a carico del lavoratore e 3,60 a carico del datore di lavoro) dell’80% della retribuzione di
riferimento (retribuzione contributiva utile).
20
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Calcolo:
1/15 dell’80% della retribuzione di
riferimento dell’ultimo anno precedente la cessazione moltiplicato per gli anni utili (ivi compresi quelli riscattati)
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
21
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Calcolo:
la frazione di anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale)
è computata ad anno intero L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
22
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
A chi spetta in caso di decesso in servizio
(BENEFICIARI «IURE PROPRIO») nell’ordine:
- Coniuge - Figli
- Genitori
- Collaterali, se viventi a carico dell’iscritto;
- Eredi testamentari - Eredi legittimi
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
23
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
A chi spetta in caso di decesso dopo la cessazione dal servizio:
eredi testamentari o legittimi
24
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
L’indennità di anzianità
Che cos’è:
consiste in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al dipendente dopo la
cessazione dal servizio
25
L’indennità di anzianità
Normativa di riferimento:
Legge 20 marzo 1975, n. 70
26
L’indennità di anzianità
Destinatari:
dipendenti degli enti pubblici non economici
(c.d. parastato)
27
L’indennità di anzianità
28
Retribuzione di riferimento:
Elementi fissi e continuativi della retribuzione che la legge prevede quali voci
utili
L’indennità di anzianità
29
Finanziamento:
A totale carico del datore di lavoro con annuale copertura in bilancio del
relativo onere
L’indennità di anzianità
30
Calcolo:
1/12° del 100% delle voci utili per gli anni di servizio ivi compresi quelli riscattati lasciando
all'autonomia regolamentare dei singoli enti l'eventuale disciplina della facoltà per il
dipendente di riscattare, a totale suo carico, periodi diversi da quelli di effettivo servizio
L’indennità di anzianità
31
A chi spetta in caso di decesso in servizio e dopo la cessazione dal
servizio:
eredi testamentari o legittimi
Per gli iscritti ex INADEL ed ex ENPAS è esclusa dalla base imponibile (art. 19 del Tuir) una quota pari al rapporto tra il contributo previdenziale a carico del lavoratore e l’aliquota complessiva del contributo versato all’ente previdenziale
32
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Tassazione
La detrazione forfettaria o esenzione
- 26,04% per gli iscritti all’ex ENPAS
(2,50/9,60)
33
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Tassazione
La detrazione forfetaria o esenzione
- 40,98% per gli iscritti
all’ex INADEL
(2,50/6,10)
34
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
L’imponibile è diminuito di un importo pari ad euro 25,8225 (309,87/12) per
ogni mese di servizio effettivo.
Sono compresi i mesi di riscatto ( ma non i mesi di riscatto convenzionale o di
anzianità convenzionale)
Tassazione
La RIDUZIONE (art. 19, comma 2bis TUIR – DPR 917/1986)
L’imposizione separata il reddito di riferimento
Imposta applicata
separatamente ai Tfs, che non rientrano nel reddito
assoggettato a imposizione ordinaria (artt.17 e 19 del
Tuir).
35
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
L’imposizione separata il reddito di riferimento
Da cui la formula del reddito di riferimento
RR = ammontare netto/ mesi fiscali *144
(Ammontare netto = prestazione lorda – esenzione)
36
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Tassazione
L’imposizione separata - l’aliquota media
Per determinare l’aliquota media, si individua l’aliquota associabile al reddito di riferimento sulla base degli scaglioni vigenti nell’anno di maturazione del diritto (anno di cessazione).
Il rapporto tra questa ed il reddito di
riferimento, percentualizzato, determina l’aliquota da applicare all’imponibile.
Aliquota media = (Aliquota scaglioni Irpef RR/
RR)*100 = x%
37
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
38
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
L’imponibile è determinato
sottraendo dall’ammontare lordo del TFS gli importi della
RIDUZIONE e della ESENZIONE
Tassazione L’IMPONIBILE
Imponibile * aliquota media – eventuale
riduzione art. 2, comma 514, legge 244/2007 (per RR <=30.000)
39
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
Tassazione L’IMPOSTA
NOVITA’ SULLA TASSAZIONE TFS DOPO IL DL 4/2019
L’aliquota dell’imposta, per imponibili fino a 50.000 euro, è ridotta in proporzione al tempo di attesa che intercorre tra il momento in cui sorge il diritto alla prestazione (cessazione del rapporto di lavoro) ed il termine di decorrenza della prestazione nelle seguenti misure:
40
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
NOVITA’ SULLA TASSAZIONE TFS DOPO IL DL 4/2019 - 1,5 punti per i Tfs pagati decorsi 12 mesi dalla
cessazione;
- 3 punti per i Tfs pagati decorsi 24 mesi dalla cessazione;
- 4,5 punti per i Tfs pagati decorsi 36 mesi dalla cessazione;
- 6 punti per i Tfs pagati decorsi 48 mesi dalla cessazione;
- 7,5 punti per i Tfs pagati decorsi 60 mesi o più dalla cessazione.
41
I TRATTAMENTI DI FINE SERVIZIO
42
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
Esempio di calcolo BUONUSCITA Dipendente assunto l’1/12/2000
16 aa e 4 mm
Cessato il 31/03/2017
Periodi riscattati: 3 aa
Totale 19 aa e 4 mm
Totale anni utili:
19 aa
43
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
80% di 29.049,79
(retrib. annua utile)/ 12 * 19
= 36.796,40
(lordo complessivo BU)
44
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
IMPONIBILE:
36.796,40 – 8.068.87 – 5.990,82 = 22.736,71
Importo lordo BUONUSCITA
tassazione perché finanziata
26,04% esenzione
Quota di prestazione NON soggetta a
tassazione perché finanziata dal lavoratore
NON soggetta a tassazione per legge
riduzione
Quota di prestazione NON soggetta a tassazione
per legge
45
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
22.736,71
(imponibile)* 23%
(aliquota media)=
5.229,44 (
IRPEF lorda)
5.229,44 – 59,92 = 5.169,52
detrazione legge 244/2007
(Irpef)
46
L’INDENNITA’ DI BUONUSCITA
36.796,40 (BU lorda) – 5.169,52 (Irpef) =
31.626,88
(netto a pagare)
Dipendente assunto l’1/12/2000
16 aa e 4 mm
Cessato il 31/03/2017
Periodi riscattati: 3 aa
Totale 19 aa e 4 mm
Totale anni utili:
19 aa
47
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
Esempio di calcolo IPS
80% di 29.049,79
(retrib. annua utile)/ 15 * 19
= 29.437,12
(lordo complessivo IPS)
48
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
IMPONIBILE:
29.437,12 – 10.158,60 – 5.990,82 = 13.287,60
49
40,98% esenzione
Quota di prestazione NON soggetta a
tassazione perché finanziata dal lavoratore
riduzione
Quota di prestazione NON soggetta a tassazione
per legge
Importo lordo IPS
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
13.287,60
(imponibile)* 23%
(aliquota media)=
3.056,15 (
IRPEF lorda)
3.056,15 – 65,64 = 2.990,51
detrazione legge 244/2007
(Irpef)
50
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
29.437,12 (IPS lorda) – 2.990,53 (Irpef) =
26.446,60
(netto a pagare)
51
L’INDENNITA’ PREMIO SERVIZIO
Dipendente assunto l’1/12/2000
16 aa e 4 mm
Cessato il 31/03/2017
Periodi riscattati: 3 aa
Totale 19 aa e 4 mm
Totale anni utili:
19 aa
52
Esempio di calcolo IdA
L’indennità di anzianità
2.420,82
(retrib. mensile utile)* 19
= 45.995,58
(lordo complessivo IdA)
53
L’indennità di anzianità
IMPONIBILE:
45.995,58 – 0,00 – 5.990,82 = 40.004,76
54
40,98% esenzione
Quota di prestazione NON soggetta a
tassazione perché finanziata dal lavoratore
riduzione
Quota di prestazione NON soggetta a tassazione
per legge
Importo lordo IdA
L’indennità di anzianità
40.004,76
(imponibile)* 23%
(aliquota media)=
9.201,10 (
IRPEF lorda)
9.201,10 – 50,00 = 9.151,10
detrazione legge 244/2007
(Irpef)
55
L’indennità di anzianità
45.995,58 (IdA lorda) – 9.151,10 (Irpef) =
36.844,48
(netto a pagare)
56
L’indennità di anzianità
Consente la valutazione di periodi o servizi NON
coperti da contributo previdenziale
obbligatorio
57
IL RISCATTO
E’ subordinato al pagamento di un contributo a totale carico dell’interessato determinato sulla base di un coefficiente applicato ai seguenti elementi:
- retribuzione annua percepita alla data della domanda;
- età del dipendente;
- età del collocamento a riposo per limiti di età prevista per la qualifica o per il grado rivestito;
- periodo di riscatto concesso.
58
IL RISCATTO
59
Il RISCATTO AI FINI TFS
IL RISCATTO
60 Il RISCATTO AI FINI TFS
IL RISCATTO
61
Il RISCATTO AI FINI TFS
84.505,76 / 39 * 6 = 13.000,88
IL RISCATTO
Effetto del periodo riscattato sul calcolo
Che cos’è:
consiste in una somma di denaro corrisposta al dipendente dopo la risoluzione del rapporto di lavoro il cui diritto sorge al termine di un
rapporto di lavoro di durata pari ad almeno 15 giorni continuativi in un mese.
62
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Disciplina di base:
Regolato dagli artt.2120 c.c. e
seguenti così come modificati dalla legge 29/05/1982, n. 297
“In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il
prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto”
63 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Destinatari:
i dipendenti del settore privato
64 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Il Tfr dei lavoratori del settore privato
Natura Retributiva
Conto individuale costituito da accantonamenti di una quota della retribuzione e dalla loro rivalutazione
A totale carico del datore di lavoro
65 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Calcolo
Per ciascun anno di servizio si somma una quota pari
all’importo della retribuzione
dovuta per l’anno stesso divisa per 13,5.
66 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Calcolo
Tale trattamento con esclusione
della quota maturata nell’anno è incrementato al 31/12 di ogni anno dell’1,5% in misura fissa e del 75%
dell’aumento dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo delle famiglie degli operai e degli impiegati .
67 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Calcolo
Salvo diversa previsione contrattuale la retribuzione annua da prendere a base di calcolo comprende
tutte le somme corrisposte in
dipendenza del rapporto di lavoro
68 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Calcolo
Dall’importo totale è detratto un contributo pari allo 0,50%,
commisurato alla retribuzione
imponibile ai fini pensionistici, ex art.3 legge 297/82 e destinato al finanziamento del Fondo pensioni lavoratori dipendenti
69 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex art. 2120 c.c.
TFR dei lavoratori del settore privato
Legge Delega 421/1992
Riordino del sistema previdenziale dei lavoratori privati e pubblici … con lo scopo di:
stabilizzare al livello attuale il rapporto tra spesa
previdenziale
e prodotto interno lordo
garantire, sulla base
dell’art. 38 della Costituzione, trattamenti pensionistici
obbligatori omogenei favorire la costituzione su base volontaria, collettiva
o individuale di forme di previdenza per la
erogazione dei trattamenti pensionistici complementari
70
La riforma del sistema
pensionistico e complementare
Art. 1, commi 6 e 12:
Per tutti i lavoratori assunti a decorrere dal 1/1/1996, il computo della pensione avviene
con il sistema “contributivo”
Art. 2, commi 5 e 8
Per i dipendenti delle PP. AA. è disposta la trasformazione del TFS in TFR in base all’art.
2120 del codice civile
71
L. 8/8/1995, n. 335
La riforma del sistema
pensionistico e complementare
Legge 27 dicembre 1997 n. 449, art.59, comma 56 Legge 23 dicembre 1998 n. 448, art. 26, comma 18
Accordo quadro ARAN/OO.SS. del 29 luglio 1999 (pubblicato in G.U.
27/8/99 - n. 201
DPCM 20 dicembre 1999 (G.U. 111 del 15 maggio 2000)
Legge 23dicembre 2000, n. 388 art. 74 e art. 78 comma 33 DPCM 2 marzo 2001 ( G.U. 118 del 23 maggio 2001)
72
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Destinatari
I dipendenti a tempo
determinato con contratto in corso al 30/05/2000
ovvero assunti
successivamente
73
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Destinatari
I dipendenti a tempo
indeterminato a decorrere
dal 1°/1/2001 (con esclusione del personale cosiddetto
“non contrattualizzato”).
74
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Destinatari
I dipendenti pubblici già in
regime di Tfs che, aderendo ad un fondo di previdenza complementare,
trasformano il proprio Tfs in Tfr.
75
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Destinatari
76
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Circolare n. 30 del 01/08/2002
Conservano il diritto al TFS tutti i dipendenti assunti a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione entro il 31/12/2000, anche in caso di successivo passaggio – a qualsiasi titolo – da un Ente ad un altro purché tale passaggio avvenga senza soluzione di continuità e sempre con contratto a tempo indeterminato.
Caratteristiche 77
Natura retributiva
Rivalutazione del montante in costanza
di rapporto
di parte della retribuzione Conto individuale
costituito da accantonamenti di parte della retribuzione
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
78
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Che cos’è:
consiste in una somma di denaro corrisposta al dipendente dopo la risoluzione del rapporto di
lavoro il cui diritto sorge al
termine di un contratto della
durata pari ad almeno 15 giorni
continuativi in un mese.
79
Il calcolo
Accantonamenti annui di quote del 6,91% della retribuzione utile
annualmente contabilizzati
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Gli accantonamenti del 6,91%,
con esclusione della quota maturata incrementati al 31/12 di ogni ann
dell’indice ISTAT
Gli accantonamenti del 6,91%,
con esclusione della quota maturata nell’anno,
sono incrementati al 31/12 di ogni ann dell’1,5% in misura fissa
e del 75% dell’aumento dell’indice ISTAT
80
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Il calcolo
81
Il calcolo
La retribuzione di riferimento è composta dalle stesse voci che compongono quella utile ai fini TFS.
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
82
Il calcolo
La contrattazione
collettiva di comparto può aggiungere ulteriori voci salvaguardando
l’andamento della finanza pubblica
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Ente erogatore
Il Tfr dei dipendenti pubblici è erogato dagli stessi enti che provvedono ad erogare i trattamenti di fine servizio al personale assunto prima del 1° gennaio 2001:
- INPS gestione dipendenti pubblici per i dipendenti degli enti iscritti all’ex Enpas ed all’ex Inadel
- datori di lavoro per i dipendenti degli enti che erogano l’indennità di anzianità
83
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Il Tfr dei lavoratori dei dipendenti pubblici Peculiarità
Obblighi di iscrizione e contribuzione
L’obbligo dell’iscrizione all’INPS gestione dipendenti pubblici del lavoratore a tempo determinato sorge con la data di decorrenza del contratto.
84
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Il Tfr dei lavoratori dei dipendenti pubblici Peculiarità
Obblighi di iscrizione e contribuzione
Le Amministrazioni sono tenute al versamento del contributo anche per contratti di durata inferiore ai 15 giorni.
Il contributo va calcolato e versato per il periodo di pagamento della retribuzione.
85
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Contribuzione
A totale carico del datore di lavoro:
• 6,10% per i dipendenti degli Enti Locali e sanità
• 9,60% per i dipendenti dello Stato
Da calcolare con riferimento alla retribuzione imponibile ai fini TFS (che sconta la riduzione all’80%)
86
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Contribuzione
Sulle voci ulteriori individuate dalla contrattazione,
l’aliquota indicata
dall’Istituto previdenziale, pari al 6,91%
87
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Abolizione del contributo del lavoratore e riduzione della retribuzione lorda
E’ soppresso il contributo del 2,50%
a carico del lavoratore, ma lo si converte in una decurtazione di pari importo della retribuzione lorda, assicurando, in tal modo, l’invarianza della retribuzione netta, dell’imponibile fiscale e della retribuzione utile ai fini previdenziali rispetto a chi è in regime TFS.
88
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Abolizione del contributo del lavoratore e riduzione della retribuzione lorda
La sentenza n. 213 del 22/11/2018 della Corte Costituzionale, respingendo la questione di
legittimità costituzionale della legge
448/1998 sollevata dal Tribunale di Perugia, ha definitivamente stabilito che la trattenuta
del 2,5% sullo stipendio dei dipendenti pubblici in regime di TFR è legittima
89
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Assunto a tempo ind. il 31/12/2000 Regime TFS
Stipendio 1.000 euro
Contributi
90 euro pensione
5 euro fondo credito
20 euro cassa previd. ex Inadel
IRPEF
200Netto = 685 euro
Assunto a tempo ind. l’1/1/2001 Regime TFR
Stipendio 1.000 euro -
Diminuzione TFR euro 20 = 980 Contributi
90 euro pensione
5 euro fondo credito
IRPEF
200Netto = 685 euro
TFS
TFS TFR TFR
Diminuzione dello stipendio lordo
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Abolizione del contributo del lavoratore e riduzione della retribuzione lorda
Ne deriva che sulla retribuzione di riferimento:
- ai fini del versamento contributivo l’amministrazione paga il 9,60% o il 6,10% sull’80%;
- ai fini dell’accantonamento il lavoratore è titolare del 6,91% su base 100 delle voci utili.
91
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Anticipazioni
Possibili ma solo quando e alle condizioni previste dalla
contrattazione
Le anticipazioni per i congedi parentali e formativi: si attende il
DM
92
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
«Anticipo» del Tfs e del Tfr – una cessione a tasso agevolato per chi cessa con diritto a pensione
L’art. 23 del DL 4/2019 dispone che, per i
dipendenti pubblici che cessano dal servizio accedendo al pensionamento (secondo i
requisiti “quota 100” ovvero quelli di cui all’art.
24 del DL 201/2011) è possibile chiedere un
prestito ad un istituto finanziatore, cedendo una parte o l’intera indennità di fine servizio
maturata (se di importo non superiore a 45.000 euro netti).
93
Il prestito è garantito oltre che dalla cessione della prestazione anche da un fondo di garanzia da istituirsi presso l’Inps. Gli interventi del fondo a loro volta assistiti da garanzia dello Stato.
94
Anticipo» del Tfs e del Tfr – una
cessione a tasso agevolato per
chi cessa con diritto a pensione
Il prestito agevolato è erogato dagli istituti finanziatori che
aderiscono all’apposita
convenzione Mef, MinLavoro, Inps ed Abi.
95
Anticipo» del Tfs e del Tfr – una
cessione a tasso agevolato per
chi cessa con diritto a pensione
beneficiari in caso di decesso
Decesso in servizio (iure proprio):
• coniuge
• figli
• parenti entro il terzo grado a carico
• affini entro il secondo grado a carico.
Se, presenti, spetta a tutti secondo il bisogno di ciascuno
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IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
beneficiari in caso di decesso
Decesso dopo la cessazione dal servizio:
Agli eredi testamentari o legittimi
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IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Riscatto dei servizi
Solo il personale in servizio a tempo determinato alla data del
30/05/2000 può chiedere il riscatto dei periodi di servizio svolti in
precedenza a tempo determinato che non hanno dato luogo a
iscrizione previdenziale all’ex INPDAP o a liquidazione
98
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Riscatto dei servizi
99
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Le modalità sono le stesse previste
in regime TFS
La tassazione
La normativa che regola la disciplina fiscale del TFR è dettata dai decreti legislativi
n. 47/00 e n. 168/01 che hanno modificato quella vigente fino al 31.12.2000.
100
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
La tassazione
101
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
per le somme maturate fino al 31.12.2000 la base imponibile è costituita dall’importo lordo della prestazione ridotto di un importo pari ad € 309,87 per ogni anno utile. Tale
riduzione è proporzionata in caso di servizi part-time o ad orario ridotto. Per
queste somme, la tassazione è
separata in via definitiva (art 17 e 19
TUIR).
102 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
La tassazione
per le somme maturate a partire dal 01.01.2001 la base imponibile
è costituita dall’importo lordo della prestazione ridotto delle sole rivalutazioni ex art. 2120 c.c.
già assoggettate all’imposta
sostitutiva annua dell’17%.
Per i rapporti di lavoro a tempo
determinato non superiori a due anni va detratto dall’IRPEF dovuta un
importo annuo di € 61,97.
Tale detrazione d’imposta va
proporzionata al minor numero di ore lavorate in caso di rapporti di lavoro
part-time o ad orario ridotto
103
Detrazioni ex art. 11, comma 5, D.lgs. 47/2000 e/o art 19, comma 1-ter, TUIR
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
104 IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
La tassazione
per le somme maturate a partire dal 01.01.2001tassazione separata in via provvisoria da parte del sostituto e
liquidazione dell’imposta a cura dell’
AdE, entro tre anni, basata sull’aliquota media Irpef degli ultimi cinque anni
precedenti la cessazione del rapporto di
lavoro (ex D.Lgs. 47/2000)
105
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Esempio di calcolo TFR
Periodo utile
106
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
Importo lordo TFR
Importo lordo TFR
107
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
IMPONIBILE
39.024,92 – 6.213,21 – 25,82 =
(lordo TFR rival. netta riduzione)
32.785,89
108
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
IRPEF
(32.785,89 * 23%) – 53,80 =
( imponibile aliquota media detrazione L.244/2007)
7.486,95
109
IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO ex DPCM 20/12/99 e s.m.i.
TFR dipendenti pubblici
NETTO A PAGARE 39.024,92 – 7.486,95 =
(TFR lordo IRPEF)
31.537,97
110
Riscatto ai fini TFR
IL RISCATTO
111
28.628,48 *80% = 22.902,78 / 12 = 1.908,56 / 12 * 117 = + 3.980,34 rivalutazione monetaria
Riscatto ai fini TFR
Trasformazione dei mesi riscattati in quota TFS
18.608,51
IL RISCATTO
Comparazione
TFS – TFR dpcm 20/12/99
TFS/Ips assunto il 30/12/2000 – cessato il 31/12/2001
80% 30.000 (retr. ultimo anno di servizio) / 15 * 1 (periodo utile) = 1.600 (importo lordo) (5,33%)
1.600 (importo lordo) – 655,68 (esenzione) – 309,87 (riduzione) = 634,45 (imponibile) * 23% = 145,92
(IRPEF)
1.600 – 145,92 = 1.454,08 (IPS netta)
112
Comparazione
TFS – TFR dpcm 20/12/99
TFS/BU assunto il 30/12/2000 – cessato il 31/12/2001
80% 30.000 (retr. ultimo anno di servizio) / 12 * 1 (periodo utile) = 2.000 (importo lordo) (6,66%)
2.000 (importo lordo) – 520,8 (esenzione) –
309,87 (riduzione) = 1.169,33 (imponibile) * 23%
= 268,94 (IRPEF)
2.000 – 268,94 = 1.731,06 (BU netta)
113
Comparazione
TFS – TFR dpcm 20/12/99
TFS/IdA assunto il 30/12/2000 – cessato il 31/12/2001
30.000 (retr. ultimo anno di servizio)
2.500 * 1 (periodo utile) = 2.500 (importo lordo) (8,33%)
2.500 (importo lordo) – 309,87 (riduzione) = 2.190,13 (imponibile) * 23% = 503,73 (IRPEF)
2.500 – 503,73 = 1.996,27 (IdA netta)
114
Comparazione
TFS – TFR dpcm 20/12/99
TFR assunto il 01/01/2001 cessato il 31/12/2001
6,91% 30.000 (retr. annua) = 2.073 (importo lordo) (6,91%)
2.073 (importo lordo) * 23% = 476,79 (IRPEF)
2.073 – 476,79 = 1.596,21 (TFR netto)
115
116
TFS
quota esente del 26,04% (IBU) o del 40,98% (IPS)
defiscalizzazione di € 309,87 (£
600.000) per ogni anno di servizio o frazione di anno
tassazione in funzione del reddito di riferimento
TFR
rendimenti annui tassati del 17%
(11% fino al 2013)
applicazione dell’aliquota media Irpef degli ultimi 5 anni sulla
prestazione lorda (tassazione separata in via provvisoria da parte del sostituto e poi
conguagliata dall’Agenzia delle Entrate)
Per i rapporti a tempo determinato inferiori a 2 anni c’è una
detrazione di € 61,97 annui, da scomputare direttamente dall’irpef lorda
REGIME FISCALE TFS TFR DPCM
20/12/99 E S.M.I. A CONFRONTO
117
a partire dalle cessazioni intervenute dal 31/5/2010 sono state introdotte
nuove modalità
riguardanti l’accesso al pagamento.
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Le modalità di pagamento del TFS/TFR dal 2014
L’art. 1, commi 484 e 485, delle legge 147/2013 (stabilità 2014) con riferimento a coloro che maturano il diritto a pensione dopo il 2013 prevede una
diversa modulazione delle rate.
118
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Le modalità di pagamento del TFS/TFR dal 2014
Se la prestazione dovuta ha un importo lordo massimo di 50.000
€ viene erogata in un’unica soluzione e seguendo la scadenza già prevista per la generalità dei casi
Nel caso in cui la prestazione superi l’importo lordo di 50.000 € ma sia inferiore a 100.000 €, fermo restante il pagamento del primo acconto nei modi sopra stabiliti, la seconda rata è
erogata dopo 12 mesi dalla decorrenza del diritto al primo pagamento
Nel caso in cui la prestazione superi l’importo lordo di 100.000 €, fermi restanti i pagamenti dei primi due acconti nei modi sopra stabiliti, la terza ed ultima rata è erogata dopo 24 mesi dalla decorrenza del diritto al primo pagamento
119
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Con l’art. 1, commi 22 e 23, del DL 138/2011, conv. dalla L. n.148/2011 e con l’art. 1, commi 484 e 485, della legge n. 147/2013 (stabilità 2014) nuove scadenze di pagamento delle prestazioni di fine lavoro con modifica ai termini dell’ art. 3 del DL 79/97, conv.
dalla L. 140/1997.
120
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Per chi cessa dal servizio dopo il 31 dicembre 2013 e matura dopo questa data il diritto a pensione.
121
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Termine breve: entro 105 giorni (15 + tre mesi)
- Inabilità - Decesso
122
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Termine di 12 mesi
- Raggiungimento limiti di età o per risoluzione unilaterale da parte del datore di lavoro
- Cessazione servizio per termine contratto a tempo determinato
123
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
Termine di 24 mesi
Tutti gli altri casi di cessazione e, quindi, per:
- Dimissioni volontarie
- Recesso da parte del datore di
lavoro (licenziamento, destituzione dall’impiego )
124
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO
DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
125
TERMINI E MODALITA’ DI PAGAMENTO DEI TFS E DEL TFR DPCM 20/12/99 E S.M.I.
L’erogazione dei TFS/TFR
Termini di pagamento TFR su TFS
126
aspettativa
TFS TFS
TFR
31/08/2016 Coll. a rip.
«dimissioni»: Per termine di pagamento a
24 mesi 30/06/2011
Cessazione per
«Fine incarico»:
termine di pagamento entro 105 giorni con decorrenza
31/08/2016
Termini di pagamento TFS del personale appartenente al comparto sicurezza, difesa e
soccorso pubblico
127
128
Termini di pagamento TFS del personale
appartenente al comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico
:
APE sociale: dal compimento dell’età per la pensione di vecchiaia
RITA: dalla data di maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia
Pensione anticipata per i lavoratori precoci (41 anni di contribuzione):
dal raggiungimento del diritto teorico a pensione in base all’art. 24 del DL 201/2011 se si fosse rimasti al lavoro (42 anni e 10 mesi, uomini, 41 e 10 mesi, donne, per l’anticipata; età pensionabile per la pensione di vecchiaia)
4. Pensione maturata con il cumulo contributivo: dal compimento dell’età per la pensione di vecchiaia
5. Pensione anticipata con «quota 100» (62 anni di età e 38 di contributi):
dal raggiungimento del diritto teorico a pensione in base all’art. 24 del DL 201/2011 se si fosse rimasti al lavoro (42 anni e 10 mesi, uomini, 41 e 10 mesi, donne, per l’anticipata; età pensionabile per la pensione di
vecchiaia) 129
PARTICOLARI TERMINI DI PAGAMENTO TFS e TFR (art. 1, legge 232/2016, legge 205/2017, art. 23 DL 4/2019)
Prescrizione del diritto
130
TFS e TFR
Per le indennità di fine servizio comunque denominate il termine per la prescrizione quinquennale decorre dalla data di cessazione dal servizio, alla quale vanno aggiunti 6, 12 o 24 mesi (a seconda di quando la prestazione è divenuta esigibile) oltre, naturalmente, i 3 mesi a disposizione dell’Istituto per gli adempimenti istruttori previsti dalla norma.
Prescrizione del diritto
131
TFS e TFR
Solo in caso di risoluzione del rapporto di lavoro per decesso o
inabilità del lavoratore il termine
prescrizionale decorre dopo 5
anni e 105 giorni dalla cessazione
Prescrizione del diritto
132
TFS e TFR
Le rate successive alla prima si prescrivono
decorsi 5 anni dalla scadenza del relativo
pagamento
Prescrizione del diritto
133
TFS e TFR
Per le riliquidazioni, occorre verificare il motivo che ha dato luogo ad un
successivo pagamento, dal momento che possono considerarsi interruttivi della prescrizione i mandati di pagamento delle riliquidazioni solo nel caso in cui le stesse
contengano voci retributive già valutate in
precedenti liquidazioni.
Prescrizione del diritto
134
TFS e TFR
Se la riliquidazione inserisce una voce retributiva non valutata in
precedenza, il relativo mandato non interrompe i termini; se trattasi di riliquidazione per rideterminazione di
una voce già valutata, il mandato
interrompe i termini
Prescrizione del diritto
135
TFS e TFR
Nell’ipotesi in cui il diritto alla
riliquidazione derivi dall’applicazione di una disposizione legislativa o di una norma contrattuale che entra in vigore successivamente al collocamento a riposo
del dipendente, il termine prescrizionale inizia a decorrere dalla data d’entrata in
vigore della norma o di adozione del
contratto in parola
Flusso Uniemens – Lista PosPA (ex DMA)
La Denuncia mensile analitica è un modello che l’ente datore di lavoro deve compilare
mensilmente indicando i dati anagrafici, retributivi e contributivi dei propri dipendenti. Dal 2005 tutti
gli enti sostituti di imposta iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici devono trasmettere per via telematica questo modello all'Istituto, entro e non
oltre l'ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento. Tale obbligo è stato introdotto dall'articolo 44, comma 9 della legge 326 del
novembre 2003.
136
137
Correttezza, completezza e puntualità degli accantonamenti strettamente connesse al flusso dei dati che perviene all’Istituto tramite la DMA.
A seguito della soppressione dell’Inpdap, nell’ambito del processo di integrazione in atto delle funzioni dell’istituto nell’Inps il flusso della DMA confluisce nel flusso UNIEMENS.
Nell’imminenza, inoltre, della contestuale adozione della nuova modalità di denuncia (cosiddetta DMA 2) sono stati unificati gli interventi. Nel nuovo flusso UNIEMENS, pertanto, viene fatta
confluire direttamente la DMA2, adottata dal 1° novembre
2012, a far tempo dalle denunce mensili riferite ad ottobre 2012 (vedi circolare Inps n. 105 del 7 agosto 2012) e con la nuova denominazione di ListaPosPA.
Flusso Uniemens – Lista PosPA (ex
DMA)
Le norme di riferimento
Decreto legislativo 21 aprile 1994, n. 124
Legge 8 agosto 1995, n. 335, art. 2, commi 5-8
Legge 27 dicembre 1997, n. 449, art. 59, comma 56
Legge 23 dicembre 1998, n. 448, art. 26, commi 18 e 19
Legge 13 maggio 1999, n. 133 – Legge delega di riordino della disciplina fiscale
Accordo quadro nazionale tra Aran Organizzazioni
sindacali del 29 luglio 1999, in materia di trattamento di fine rapporto e previdenza complementare per i
dipendenti pubblici
Dpcm 20 dicembre 1999, come successivamente modificato dal Dpcm 2 marzo 2001, in materia di trattamento di fine rapporto e di istituzione dei fondi pensione dei pubblici dipendenti
138
LA PREVIDENZA
COMPLEMENTARE
Le norme di riferimento
Decreto legislativo 18 febbraio 2000, n. 47 – Riforma della disciplina fiscale della previdenza complementare
Legge 23 dicembre 2000, n. 388 – Misure per la
stabilizzazione della finanza pubblica (articoli 74 e 78)
Legge 23 agosto 2004, n. 243 – Norme in materia pensionistica e deleghe al governo nel settore della previdenza pubblica, per il sostegno alla previdenza complementare … (delega art. 1, comma 2, lett. p)
Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 – Disciplina
delle forme pensionistiche complementari (art. 23, comma 6)
Legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018)
Legge 30 dicembre 2018, n, 145 (legge di bilancio 2019)
139
LA PREVIDENZA
COMPLEMENTARE
I dipendenti pubblici possono aderire a:
140
fondo pensione negoziale
(ai sensi del decreto legislativo
se previste dalla contrattazione
collettiva (con possibilità di recesso), ferme restando le particolarità del Dpcm 20.12.1999 (virtualità)
fondo pensione negoziale
(ai sensi del decreto legislativo n. 124/93 e
da altre norme speciali)
istituito dalla contrattazione di comparto o categoria.
per gli assunti dal 2019
con forme di adesione tacita, se previste dalla contrattazione
collettiva (con possibilità di recesso), ferme restando le particolarità del Dpcm 20.12.1999 (virtualità)
forme pensionistiche
e del contributo datoriale)
forme pensionistiche individuali
(Fondo aperto e Pip) ,
mediante contribuzione volonta a totale carico
dell’aderente
(in questo caso al pari di un privato cittadino
ferma restando l’impossibilità di devoluzione del Tfr
e del contributo datoriale)
LA PREVIDENZA
COMPLEMENTARE
Le regole della previdenza
complementare dei dipendenti pubblici che aderiscono ad un fondo negoziale sono differenti rispetto a quelle di lavoratori
del settore privato: ai primi si applica il
124/1993 ed altre norme speciali (anche se le recenti norme hanno in gran parte
armonizzato); ai privati si applica il 252/2005.
141