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Academic year: 2022

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Ministero dell’Istruzione

Dipartimento per il Sistema Educativo di Istruzione e Formazione

Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico

LINEE GUIDA

SPORTELLO AUTISMO PROVINCIALE

DICEMBRE 2020

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Il presente documento è stato redatto in una prima fase dal gruppo di docenti operatori degli Sportelli Autismo e dei Centri Territoriali di Supporto individuati dal Ministero dell’Istruzione con Decreto Dipartimentale n.5 del 24/03/2020 con il coordinamento del Dott. Raffaele Ciambrone, Dirigente Tecnico del Ministero dell’Istruzione – Direzione Generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico.

REGIONE PROVINCIA DOCENTE INDIVIDUATO MI - DD 5/2020

CALABRIA COSENZA Caputo Fiorella

CALABRIA COSENZA Leva Carolina

EMILIA ROMAGNA FERRARA Difonzo Maria Antonietta LOMBARDIA MONZA – BRIANZA Banfi Elena

SICILIA AGRIGENTO - FAVARA Collura Lucia

TOSCANA PRATO Vannucchi Stefania

VENETO VICENZA Munaro Claudia

Il documento è stato successivamente condiviso con i Dirigenti Scolastici e i docenti operatori degli Sportelli Autismo aderenti alla rete nazionale di libera aggregazione Sportelli Autismo Italia (SAI) e dalla rete regionale degli Sportelli Autismo dell’Emilia Romagna per definire una proposta organizzativa e metodologica che può essere adattata alle diverse realtà territoriali.

Tale azione è stata effettuata grazie al coordinamento di un docente operatore referente per ciascuna delle quindici regioni italiane coinvolte.

REGIONE PROVINCIA DOCENTE REFERENTE

BASILICATA BASILICATA Casamassima Vito Domenico

CALABRIA CROTONE Benincasa Elisa

CAMPANIA NAPOLI Scoppetta Alessandra

EMILIA ROMAGNA BOLOGNA Mazzocchi Grazia

FRIULI VENEZIA GIULIA TRIESTE - USRV Vulici Gabriella

LAZIO ROMA Puglisi Maria

LOMBARDIA SONDRIO Balzamo Giovanni Battista

MARCHE ASCOLI PICENO - FERMO Morganti Paola

PIEMONTE TORINO FRANCESCA Bosia

PUGLIA TARANTO Mennella Giusi

SARDEGNA ORISTANO Chessa Emilio

SICILIA AGRIGENTO Misuraca Anna Rosalia

TOSCANA SIENA Toninelli Carla

VALLE D'AOSTA AOSTA Pavarini Marina

VENETO VERONA Tutone Lara

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Sommario

STORIA DEGLI SPORTELLI AUTISMO IN ITALIA ... 3

VISION E DESTINATARI ... 4

GOVERNANCE ... 5

RESPONSABILE ISTITUZIONALE E FIGURE COINVOLTE ... 5

OBIETTIVI ... 7

AZIONI PER IL FUNZIONAMENTO INTERNO ALLO SPORTELLO AUTISMO ... 7

AZIONI RIVOLTE ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA PROVINCIALE ... 8

MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DELLO SPORTELLO AUTISMO ... 10

VERIFICA E VALUTAZIONE ... 11

DISPOSIZIONI FINALI ... 11

BIBLIOGRAFIA ... 13

NORMATIVA DI RIFERIMENTO...13

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STORIA DEGLI SPORTELLI AUTISMO IN ITALIA

Il modello di intervento e aiuto scolastico dello Sportello Autismo (di seguito denominato SpA), nasce da una sperimentazione iniziata nel 2007 nella provincia di Vicenza con il sostegno dell’Ufficio Scolastico, dei Centri Territoriali per l'Integrazione (CTI), del Centro Territoriale di Supporto Nuove Tecnologie (CTS) e con la collaborazione attiva dei Servizi Sanitari e delle Associazioni Familiari del territorio vicentino.

Con il Decreto Ministeriale n. 453 del 16 giugno del 20151, il Servizio è stato istituito dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che ha accolto quanto pronunciato dalla 7^

Commissione Permanente del Senato della Repubblica nella Risoluzione approvata il 31 luglio 20142.

Il Decreto riconosce, per la prima volta nel panorama legislativo, lo Sportello Autismo come un'organizzazione da valorizzare e da attivare presso i centosei CTS presenti nel territorio italiano, assegnando loro stanziamenti specifici come punto di arrivo di una sperimentazione che ha coinvolto negli a.s. 2015/16 tredici Istituti Scolastici individuati come sedi degli Sportelli3: Torino, Monza e Brianza, Bergamo, Vicenza, Prato, Siena, Cortona, Roma, Salerno, Napoli e Palermo (queste ultime con due Sportelli ciascuna).

Lo SpA, dunque, è un servizio istituzionale del Ministero dell’Istruzione, soggetto alla normativa italiana per l’inclusione4 scolastica; è coordinato da figure di sistema della scuola e offerto da docenti operatori formati per un servizio di consulenza e di supporto.

1 MIUR, Decreto Ministeriale 435 del 16/06/2015, Criteri e parametri per l’assegnazione diretta alle Istituzioni Scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, art.1, c.2.

https://www.istruzione.it/allegati/2016/DM435.pdf (ultima consultazione 11/10/2020).

2 Risoluzione della 7ª Commissione Permanente (Istruzione pubblica, beni culturali, ricerca scientifica, spettacolo e sport), Atti parlamentari, p. 5 Doc. XXIV, n. 32. http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/799524.pdf (ultima consultazione 11/10/2020).

3 Scuola Cottolengo di Torino, Liceo Artistico Valentini di Monza, Istituto Comprensivo De Amicis di Bergamo, Liceo Statale “Corradini” di Thiene (Vi), Istituto Comprensivo Gandhi di Prato, Istituto Comprensivo Cecco Angiolieri di Siena, Direzione Didattica 1° Circolo di Cortona (AR), Istituto Comprensivo Via Montezebio di Roma, Istituto comprensivo 80° Berlinguer di Napoli, Istituto comprensivo Cariteo di Napoli, Istituto Comprensivo Marconi di Palermo, Istituto Magistrale Regina Margherita di Palermo, Istituto Comprensivo Calcedonia di Salerno.

4 Da INDEX per l’Inclusione: [...] In Italia, in questi anni, il vocabolo «inclusione» ha cominciato gradualmente a sostituire nei documenti e nei discorsi formali e informali quello tradizionale di «integrazione» [...]. L’idea di inclusione si basa [...] sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti. Se l’integrazione tende a identificare uno stato, una condizione, l’inclusione rappresenta piuttosto un processo, una filosofia dell’accettazione, ossia la capacità di fornire una cornice dentro cui gli alunni — a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale — possono essere ugualmente valorizzati, trattati con rispetto e forniti di uguali opportunità a scuola” (Booth T, Ainscow M. 2008, pp. 11-12).

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VISION E DESTINATARI

Lo SpA è un servizio scolastico di supporto organizzativo, educativo e didattico con sistema peer to peer, rivolto al personale della scuolacompresi tutti i professionisti coinvolti nel Gruppo di Lavoro Operativo (GLO), alle bambine e ai bambini, alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti con disturbi nello spettro dell’autismo e alle loro famiglie. Il sistema peer to peer ha lo scopo di incoraggiare la cooperazione tra docenti, con scambio di buone pratiche, di esperienze, di conoscenze: dal punto di vista organizzativo si concretizza in un gruppo di docenti competente, capace di incontrare e accompagnare le scuole per promuovere azioni utili a migliorare l’inclusione degli alunni5 con disturbi nello spettro dell’autismo.

Lo SpA riconosce questo disturbo come condizione pedagogicamente complessa, caratterizzata da difficoltà nella interazione e comunicazione sociale, spesso congiunta a interessi ristretti, rigidi e ripetitivi, difficoltà cognitive, di apprendimento, di linguaggio, problemi sensoriali e comportamentali, che perdurano spesso per tutta la vita compromettendone la qualità.

Lo SpA offre un servizio gratuito di consulenza e supporto alle realtà scolastiche della provincia in cui è istituito poiché l'inclusione di alunni e studenti con disturbi dello spettro autistico richiede un’organizzazione educativa e didattica strutturata e una specifica formazione rivolta a tutto il personale scolastico, secondo gli approcci Evidence-Based, riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione e dalla Comunità Scientifica Internazionale6.

Gli SpA sono parte integrante dei Centri Territoriali di Supporto (CTS) di cui all’art. 9 del D.Lgs 66/2017, delle Scuole Polo Inclusione Provinciali (SPIP), dei Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI), o collaborano con essi. Sono in rete con le Scuole Polo per la Formazione (SPF), con i Servizi psico-socio-sanitari, gli Enti Locali e le Associazioni dei Genitori e altri stakeholder (ad esempio associazioni Sportive ecc.) che condividono le linee di indirizzo psico-pedagogiche riconosciute a livello nazionale e internazionale. La costruzione di una rete caratterizzata da raccordo e collaborazione con tutti gli Enti e le Associazioni presenti sul territorio, che a vario titolo si occupano di inclusione, risulta essere, quindi, uno degli obiettivi primari dell’azione dello SpA.

Eventuali collaborazioni esterne sono possibili in caso di necessità, ma l’azione prioritaria è quella dei docenti in funzione di peer-teaching e peer tutoring.

I docenti operatori dello SpA, assumono funzione di tutor verso i loro colleghi e tutto il personale scolastico coinvolto per promuovere la riflessione condivisa sugli aspetti principali dell'azione formativa, al fine di sviluppare buone pratiche nella loro e altrui comunità scolastica.

Il Servizio, inoltre, supporta l’applicazione delle nuove tecnologie alla didattica e incoraggia la cooperazione tra docenti, con la documentazione, lo scambio e diffusione di buone pratiche e di conoscenze all’interno dell’istituzione scolastica.

5 Il termine alunno è qui inteso con accezione ampia a indicare nel contempo, le bambine e i bambini, le alunne e gli alunni, le studentesse e gli studenti che sono accolti nelle nostre scuole nel rispetto del loro genere e fase di sviluppo.

6 Istituto Superiore di Sanità (2011). Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti.

Linea Guida 21, Sistema Nazionale per le Linee Guida, Ministero della Salute http://old.iss.it/binary/auti/cont/LG_autismo_ISS.pdf (ultima consultazione 13/10/2020)

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GOVERNANCE

Lo SpA è un servizio la cui natura è esclusivamente pedagogica ed operativa - non clinica né di mediazione relazionale. Esso si inserisce nel sistema della governance di supporto all’inclusione scolastica del Ministero dell’Istruzione che garantisce il Servizio con finanziamenti specifici e continuativi. Interviene a livello provinciale per le scuole nel territorio in cui ha sede, coordinandosi con gli interventi a favore dell’inclusione scolastica dei propri Uffici Scolastici Regionali e di Ambito Territoriale.

Lo SpA è inserito in un sistema di relazioni e di collaborazioni formali con le Istituzioni Scolastiche, i Servizi Sanitari, gli Enti Locali e soprattutto con le famiglie di alunni con autismo e può collaborare con gli stakeholders (associazioni, privato sociale, ecc.) del territorio per progetti specifici, ad esempio sportivi, artistici, per il tempo libero ecc.

Lo SpA opera con tre tipologie di intervento da adottare singolarmente o in maniera congiunta a seconda della tipologia di azioni definite nel proprio protocollo di funzionamento:

- intervento di consulenza in presenza presso la sede stessa. I docenti operatori, su specifica richiesta di un istituto scolastico, organizzano incontri presso la sede dello Sportello;

- intervento di supporto in presenza presso altri istituti scolastici. I docenti operatori si recano presso la scuola che ha effettuato la richiesta per incontri o attività;

- intervento di consulenza e supporto online attraverso piattaforme condivise. Gli operatori SpA si collegano con i docenti richiedenti.

Le modalità sopra descritte possono essere concordate con i docenti, i genitori dell’alunno con autismo e tutte le figure coinvolte nel progetto di vita per definire in modo coordinato e funzionale le linee di intervento, valorizzando in particolar modo il contributo delle famiglie per la personalizzazione degli obiettivi.

RESPONSABILE ISTITUZIONALE E FIGURE COINVOLTE

Il responsabile dello SpA è il Dirigente Scolastico dell’Istituto sede del Servizio.

Tale figura ha un ruolo importante e strategico in quanto:

- assume la guida e la gestione amministrativa dello SpA;

- individua i docenti operatori dello SpA e formalizza l’incarico a ciascuno di essi, previa autorizzazione dei Dirigenti delle altre scuole ove prestano servizio;

- individua un docente per coordinare le attività dello Sportello e per rappresentarlo come suo delegato negli incontri di progettazione con le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni del territorio;

- gestisce la comunicazione con i Dirigenti delle altre scuole e i dati personali e particolari degli alunni seguiti dal Servizio, assicurando il corretto svolgimento delle attività dello Sportello, nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy (DGPR 679/2016);

- si interfaccia con gli altri Uffici Amministrativi (Ministero dell’Istruzione, Ufficio Scolastico Regionale e Territoriale), anche per promuovere e partecipare a tavoli di lavoro interistituzionali per il confronto attivo con servizi e associazioni del territorio.

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6

Il Dirigente e il Coordinatore hanno il compito di valorizzare le differenze tra le risorse umane disponibili consentendo a ciascun docente operatore di esprimersi professionalmente, in accordo con il team, secondo le proprie esperienze ed attitudini, non solo ai fini dell’ottimizzazione del lavoro, ma anche e soprattutto per offrire all’utenza un servizio efficace.

Lo SpA può essere composto da un gruppo ampio ed eterogeneo di docenti operatori del territorio provinciale, specificamente formati sui disturbi dello spettro autistico, appartenenti ai diversi ordini di scuola e rappresentativi degli insegnamenti curricolari e della didattica speciale.

Il monitoraggio sistematico delle azioni dello Sportello da parte del Dirigente Scolastico assicura l’eventuale ridefinizione del gruppo, in relazione al numero degli operatori coinvolti e alle loro competenze.

L’assegnazione dell’incarico tiene conto del percorso professionale e delle esperienze pregresse di inclusione dei docenti, con particolare riguardo alle esperienze nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico, accertate con diverse possibili procedure: bando pubblico, chiamata diretta, autocandidatura ecc.

I docenti individuati come operatori dello SpA svolgeranno le attività in orario di servizio scolastico, in caso di esonero o semiesonero dall’insegnamento, o riceveranno un compenso orario e/o forfetario, come da normativa contrattuale, per l’attività aggiuntiva svolta.

Sarà cura del Dirigente Scolastico effettuare un’azione costante di monitoraggio, verifica e valutazione dell’efficacia dell’operato dei docenti nelle risposte ai bisogni e alle richieste della comunità scolastica, assicurando la partecipazione di ciascuno a specifici percorsi di formazione e ricerca, a garanzia del mantenimento di un livello elevato di competenze all’interno del gruppo.

I docenti dello SpA operano in modo collegiale sia negli incontri presso la sede dello Sportello o presso altre sedi, sia negli interventi di consulenza e di supporto educativo-didattico nelle scuole, oltre che nella stesura delle relazioni, report, progetti di attività.

Tutti gli incontri si svolgono alla presenza di almeno due operatori, in modo da assicurare una efficace conduzione dell’attività e/o incontro e la verbalizzazione, ove necessario, e la raccolta dati.

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OBIETTIVI

L’attivazione dello SpA al servizio della comunità scolastica provinciale consente di:

- supportare le scuole per migliorare l’efficacia e la qualità dell’inclusione scolastica di tutti e di ciascun alunno con disturbo dello spettro autistico;

- svolgere attività di consulenza, informazione, formazione e supporto operativo, con la metodologia del peer teaching, per i docenti del territorio di appartenenza;

- promuovere la didattica inclusiva e il peer tutoring nella pratica professionale;

- formare la Comunità Scolastica sui temi dell’inclusione di alunni con disturbi nello spettro dell’autismo;

- informare e sostenere con specifica formazione l’applicazione di strumenti, strategie, proposte operative, tecnologiche (App, software specifici, supporto on-line), metodologiche e didattiche secondo i principi dell’Universal Design for Learning 7;

- accogliere, informare e orientare le famiglie degli alunni con autismo all’accesso ai servizi scolastici, socio-sanitari, degli Enti e Associazioni del territorio per la realizzazione del Progetto di vita della persona con autismo;

- sostenere l’alleanza educativa tra Scuola, Servizi, Famiglia e Associazioni di genitori del territorio;

- sostenere la continuità educativa tra i diversi ordini di scuola e l’orientamento pre- lavorativo;

- informare e sensibilizzare la comunità sociale sui temi della diversità e dei bisogni educativi e sociali promuovendo la cultura dell’inclusione delle persone con disturbi nello spettro autistico;

- promuovere nel territorio azioni coordinate e sinergiche con le associazioni (di genitori, sportive, del tempo libero, ecc.) e le diverse agenzie educative e servizi socio-sanitari che si occupano delle specifiche esigenze degli alunni con disturbi dello spettro autistico;

- promuovere accordi con la pediatria di base e i Servizi di Neuropsichiatria dell'età evolutiva per la diffusione negli asili nido e nelle Scuole dell'Infanzia di strumenti per la rilevazione precoce di comportamenti predittivi di anomalie di sviluppo e il relativo intervento educativo.

AZIONI PER IL FUNZIONAMENTO INTERNO ALLO SPORTELLO AUTISMO

Il modello cooperativo di lavoro tra gli insegnanti con scambio di pratiche e supporto organizzativo peer to peer, prevede di:

- identificare la figura di sistema del docente Coordinatore con il compito di organizzare le attività, in relazione agli obiettivi prefissati;

7Universal Design for Learning (UDL) è un modello di riferimento per la progettazione educativa e didattica particolarmente interessante per il discorso e le pratiche di inclusione, in quanto accompagna gli insegnanti nella messa a fuoco delle caratteristiche di tutti i componenti della classe (e non solo degli alunni con BES) e nella realizzazione di proposte didattiche coerenti e coinvolgenti l’intero gruppo. Le linee guida dell’UDL si concentrano su 3 aspetti fondamentali: i molteplici mezzi di rappresentazione, di azione e di espressione e di coinvolgimento attraverso cui gli insegnanti possono costruire un ambiente di apprendimento inclusivo.

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8 - prevedere all’interno dello SpA incontri sistematici di confronto funzionali alla

pianificazione strutturata delle azioni, in termini organizzativi, metodologici e didattici;

- identificare modalità di comunicazione immediata e funzionale tra gli operatori degli SpA:

messaggistica, mailing list, videocall ecc. ;

- elaborare un protocollo strutturato di intervento, comprensivo della modulistica, da condividere con tutti i docenti operatori;

- sostenere l’azione dei docenti dello SpA con percorsi formativi comuni in un’ottica di apprendimento permanente generale e specifico per definire linee di intervento educativo-didattiche condivise;

- progettare e/o condividere, quando possibile, le proposte formative interne e gli eventi di sensibilizzazione rivolti alla comunità con gli SpA della propria regione, limitrofe e nazionali;

- diffondere conoscenze e informazioni tramite un sito web dedicato o sezioni di altri siti di servizio dell’Amministrazione scolastica provinciale (UAT, CTS, SPIp, CTI), che osserveranno scrupolosamente le prescrizioni sull’accessibilità (Legge 9 gennaio 2004, n.

4, Dm 8 luglio 2005 come aggiornato dal decreto 20 marzo 2013; Cfr. anche Circolare n.

61/2013 Agenzia per l’Italia Digitale). La creazione e l’aggiornamento costante degli spazi web va affidato ad un docente operatore dello SpA su specifico incarico da parte del Dirigente che lo amministra, secondo le norme della gestione dei dati personali e particolari;

- raccogliere e registrare i dati quantitativi e qualitativi inerenti alle attività dello Sportello (numero accessi alunni, famiglie, scuole, docenti e operatori scolastici, ecc.);

- svolgere attività di ricerca-azione sull’inclusione degli alunni con disturbo dello spettro autistico;

- identificare altri Istituti Scolastici con funzione di sedi periferiche facenti capo alla sede centrale nelle province con territori particolarmente estesi o con siti difficilmente raggiungibili;

- collaborare con l’Ufficio di Ambito Territoriale, le Scuole Polo Formazione (SPF), il Centro Territoriale di Supporto (CTS), la Scuola Polo Inclusione provinciale (SPIp) i Centri Territoriali Inclusione (CTI), per la pianificazione e promozione della formazione del personale scolastico delle scuole del territorio.

AZIONI RIVOLTE ALLA COMUNITÀ SCOLASTICA PROVINCIALE

Le azioni messe in atto dai docenti operatori dello SpA contribuiscono a implementare l’inclusione, il benessere e il successo formativo degli alunni e a diffondere processi metodologici e didattici attraverso la formazione del personale scolastico. Queste azioni si concretizzano attraverso le seguenti modalità:

- diffusione di informazioni e promozione di iniziative attraverso il sito web dedicato dello SpA;

- predisposizione di modalità efficaci di comunicazione con gli utenti che accedono al servizio degli SpA: mail, telefono, videocall ecc.;

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9 - consulenza e supporto organizzativo-educativo-didattico in presenza e/o in videoconferenza mediante l’approccio di intervento peer teaching: confronto e condivisione di percorsi educativi in relazione al contesto territoriale; tale azione si può concretizzare con incontri di consulenza presso la sede dello SpA e interventi di supporto presso le scuole richiedenti;

- organizzazione di attività formative presso le scuole, in base alle specifiche situazioni di contesto; in tale azione lo SpA può avvalersi, se necessario, della collaborazione del Medico Pediatra, del Neuropsichiatra Infantile, dello Psicologo e/o di altre figure professionali;

- formazione per il personale scolastico e gli alunni delle classi che accolgono compagni con autismo per attivare esperienze di tutoring organizzate e coordinate dai docenti di intersezione/team/consigli di classe in collaborazione con i docenti operatori dello SpA;

- supporto agli Istituti Scolastici nella definizione di un protocollo di accoglienza e di inclusione degli alunni con disturbo dello spettro autistico nel rispetto dei bisogni specifici e complessi;

- sostegno al Gruppo di Lavoro Operativo (GLO) nella costruzione condivisa del progetto educativo-didattico e il confronto attivo con tutte le figure coinvolte nella realizzazione del progetto di vita dell’alunno;

- promozione della ricerca metodologica anche sulla Didattica Digitale Integrata (DDI) e sull’e-learning che sia efficace per alunni con disturbo dello spettro autistico, tenendo conto dei diversi livelli di funzionamento cognitivo, emotivo e sociale;

- sostegno alla continuità educativa tra ordini di scuola e alle esperienze di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO - ex Alternanza Scuola Lavoro) per favorire il passaggio degli alunni verso l’università o l’inserimento lavorativo in collaborazione con i Servizi del territorio;

- individuazione e formazione, per ogni Istituto Scolastico della provincia, di Referenti per l’autismo (figura di sistema che può corrispondere al Coordinatore per l’Inclusione) come punti di riferimento e di collegamento tra lo SpA, i colleghi e gli alunni con disturbo dello spettro autistico nella loro sede;

- organizzazione di momenti di formazione e confronto, di eventi provinciali, regionali e/o nazionali rivolti alla comunità scolastica e sociale;

- partecipazione a tavoli di lavoro interistituzionali per il confronto attivo con i servizi e le associazioni del territorio promossi dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR), dall’Ufficio di Ambito Territoriale e da reti di scuole;

- collaborazione alla costituzione di una rete fra gli SpA, promuovendo incontri di coordinamento al fine di ottenere un servizio il più possibile omogeneo e funzionale a livello regionale e nazionale;

- promozione e partecipazione ad eventi territoriali e nazionali in cui diffondere la cultura dell’inclusione scolastica e sociale della persona con autismo.

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MODALITÀ DI ORGANIZZAZIONE DELLO SPORTELLO AUTISMO

La modalità di attivazione di uno Sportello Autismo è caratterizzata dalle azioni di seguito descritte.

A. Il Dirigente Scolastico dello SpA acquisisce per ogni docente operatore l’autorizzazione del Dirigente Scolastico della sede di servizio per svolgere attività presso lo SpA e ne formalizza l’incarico;

B. il Dirigente Scolastico della sede amministrativa dello SpA, all’inizio di ogni anno scolastico, invia una nota informativa a tutti gli Istituti Scolastici del proprio territorio con indicazioni dei servizi offerti e le modalità per la richiesta di accesso;

C. Il Dirigente dell'Istituto Scolastico richiedente il supporto dello SpA invia la richiesta alla segreteria della sede amministrativa dello SpA, con i contatti di un docente di riferimento;

D. Il docente operatore coordinatore dello SpA contatta il docente di riferimento indicato nella richiesta e fissa la data del primo incontro;

E. I docenti operatori comunicano al Dirigente scolastico della sede dello SpA gli eventuali interventi di supporto presso la sede dello SpA o la scuola richiedente (luogo, data, ora).

N.B. I docenti delle Istituzioni scolastiche afferenti ad uno SpA possono chiedere anche direttamente consulenza, informazioni e supporto ai colleghi operatori degli Sportelli.

Qualora sia coinvolta la scuola stessa, o per sopralluoghi in sede o per condivisione di documentazione degli alunni/studenti, la richiesta è formalizzata dal DS o dal Docente Coordinatore delegato.

DIAGRAMMADIFLUSSO-MODALITÀORGANIZZAZIONESPORTELLOAUTISMO

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VERIFICA E VALUTAZIONE

Lo SpA deve prevedere modalità sistematiche di monitoraggio, di verifica e di autovalutazione dei risultati delle azioni per rimodulare la progettualità in funzione dei bisogni rilevati nelle istituzioni scolastiche del territorio.

Nello specifico questo processo sarà realizzato tramite:

- moduli per la raccolta dati, partecipazione e gradimento delle azioni da parte delle scuole richiedenti la consulenza e il supporto;

- moduli per il monitoraggio intermedio e finale delle azioni e dei progetti;

- questionari per la verifica e valutazione dei risultati conseguiti nei vari progetti sulla base degli obiettivi iniziali;

- report periodici per la misurazione quantitativa dell’incremento annuale di adesioni ai progetti, degli accessi al servizio di consulenza e supporto e alla pagina web dedicata;

- questionari, relazioni, report per l’autovalutazione dei docenti operatori dello SpA per il miglioramento del servizio e la rendicontazione sociale;

- questionario del Rapporto di Autovalutazione (RAV) per l'individuazione da parte dell'Istituto Scolastico, sede amministrativa dello SpA, dei punti di forza e di debolezza del funzionamento organizzativo del servizio provinciale e il relativo Piano di Miglioramento (PdM) per l’incremento dell’efficacia del servizio.

Ciascuno Sportello Autismo si impegna altresì a rispondere ai questionari ed ai monitoraggi condotti dagli Uffici Scolastici Regionali e dall’Amministrazione centrale, in particolare dalla Direzione generale per lo Studente, l’Inclusione e l’Orientamento scolastico.

DISPOSIZIONI FINALI

Le presenti Linee Guida dello SpA, elaborate tramite il confronto e la condivisione nazionale, sono aggiornate periodicamente nel rispetto delle linee di indirizzo emanate dal Ministero dell’Istruzione e dal Ministero della Salute, sulla base dell'evoluzione delle conoscenze scientifiche accreditate, in accordo con le buone pratiche nazionali ed internazionali.

Gli SpA facenti parte del sistema nazionale di Istruzione, pur nel rispetto delle proprie peculiarità territoriali, sottoscrivono e adottano le presenti Linee Guida nell’intento di promuovere l’inclusione scolastica degli alunni con disturbo nello spettro dell’autismo in maniera omogenea ed efficace su tutto il territorio italiano.

Qualora si presenti la necessità di condividere documenti contenenti dati sensibili, è d’obbligo seguire le procedure previste, con l’approvazione da parte dei genitori del minore o degli esercenti la responsabilità genitoriale.

Per gli spostamenti fuori sede dei docenti operatori degli SpA, in orario di servizio, si rinvia alle norme vigenti.

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In merito agli ultimi due punti (privacy e spostamenti fuori sede), nell’Appendice sono contenute indicazioni di dettaglio, aggiornate alla più recente normativa, tenuto conto dell’esperienza consolidata degli SpA.

Nel portale nazionale sull’Inclusione scolastica del MIUR (www.bes.indire.it), è inserita un’apposita sezione dedicata agli Sportelli Autismo riconosciuti dall’Amministrazione scolastica, con tutti i riferimenti utili (Dirigente Scolastico responsabile, docenti operatori, localizzazione, recapito telefonico, eventuale sito web).

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BIBLIOGRAFIA

Le note bibliografiche relative alle opere e alle norme citate nel testo sono riportate a piè di pagina.

Per una bibliografia sui disturbi dello spettro autistico, si rimanda, per comodità di consultazione, al testo edito dal Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (2019), Buone prassi per l'autismo, Quaderni CNOP, n.3., consultabile su https://www.psy.it/buone-prassi-per-lautismo.html, pp.

125-141 (link diretto su https://d66rp9rxjwtwy.cloudfront.net/wp- content/uploads/2019/04/ordine-degli-psicologi-libro-TERZA-USCITA.pdf )

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

 Legge 5 febbraio 1992, n. 104, «Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate».

 Legge 8 novembre 2000, n. 328, «Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali».

 LEGGE 3 marzo 2009, n. 18, «Ratifica ed esecuzione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, con Protocollo opzionale fatta a New York il 13 dicembre 2006 e istituzione dell'Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità».

 Legge 18 agosto 2015, n. 134, «Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie».

 Risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. A/RES/67/82 del 12 dicembre 2012, sui bisogni delle persone con autismo.

 Legislatura Commissione permanente - Resoconto sommario n.116 del 31/07/2014 - http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=17&id=7 98385

 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (2001), Nota 3390 del 30 novembre 2001 - Assistenza di base agli alunni in situazione di handicap.

 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 23 aprile 2008, Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

 Ministero della Salute (2008), Tavolo Nazionale di lavoro sull’Autismo: Relazione Finale.

 Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (2009), Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità.

 Ministero della Salute (2011), Sistema Nazionale per le linee guida: Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti. Linea guida 21.

 Ministero della Salute (2012), Linee di Indirizzo Nazionali per la promozione e il miglioramento della qualità e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel settore dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo (DPS), con particolare riferimento ai disturbi dello spettro autistico.

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 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2012), Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, sezione generale «la scuola nel nuovo scenario».

 Senato della Repubblica (2014), XVII Legislatura, 7ª Commissione permanente, Risoluzione approvata dalla commissione sull’affare assegnato n. 304, Doc. XXIV, n. 32.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2014), Decreto Dipartimentale 23 dicembre 2014, n. 1057, Costituzione del Gruppo di Lavoro con compiti di consulenza nonché di individuazione, selezione e validazione del materiale informativo e formativo sul tema di diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi nello spettro dell’autismo, con particolare riguardo al progetto “Sportelli Autismo”.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2015), Decreto Ministeriale 16 giugno 2015, n. 435, Criteri e parametri per l’assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche.

 Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 gennaio 2017, Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Nota n. 495 del 23 marzo 2017, Giornata Mondiale della consapevolezza sull’Autismo. 2 aprile 2017.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Decreto Dipartimentale 5 aprile 2019, n. 458 Criteri e modalità di individuazione delle scuole polo per l’inclusione, nonché le specifiche tecniche per la realizzazione delle attività di cui all’art. 10, c. 1 del D.M. 28 febbraio 2019, n. 174.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Decreto Dipartimentale 5 aprile 2019, n. 479, Criteri e modalità di individuazione delle scuole-polo per l’inclusione.

 Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollo n. 1392 del 02 aprile 2019, Accordo tra MIUR e Associazione Nazionale Genitori Soggetti con Autismo,

 Ministero dell’Istruzione, Decreto Dipartimentale 24 marzo 2020, n. 5, Istituzione Gruppo di Lavoro con compiti di supporto alla gestione delle attività connesse con la pagina denominata “L’inclusione via web” pubblicata sul sito del Ministero in occasione dell’emergenza coronavirus.

 Ministero dell’Istruzione, Decreto Dipartimentale 25 giugno 2020, n.717, Costituzione Comitato paritetico per la realizzazione dell’articolo 5 dell’Accordo recante “Comitato attuativo paritetico” che prevede la costituzione di un Comitato paritetico e affida allo stesso il compito di pianificare gli interventi e le azioni previste dall’Accordo, coordinato da un rappresentante della Direzione generale.

 Ministero dell’Istruzione, Decreto Dipartimentale 10 novembre 2020, n. 1607, Integrazioni membri Comitato paritetico del Decreto Dipartimentale n. 717 del 25.06.2020.

 Ministero dell’Istruzione, Decreto Dipartimentale 6 ottobre 2020, n. 71 Avviso finalizzato all’individuazione di istituzioni scolastiche in grado di pianificare e organizzare su scala

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soluzioni operative in materia di sportelli di consulenza per l’autismo e per favorire o migliorare la realizzazione di ulteriori attività specifiche di didattica a distanza.

 Ministero dell’Istruzione, Decreto Dipartimentale 4 novembre 2020, n. 2845, Monitoraggio nazionale degli Sportelli per l’Autismo (SpA).

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