Area Territoriale Rete Nord Ovest Sviluppo Rete Area Nord Ovest Centro PL Cagliari
PROGETTO IMPIANTO DI RETE E-DISTRIBUZIONE
LINEE A 15 kV E A 400/230V AEREA E IN CAVO INTERRATO, CABINA MT/BT PER ALLACCIO UTENZA RUBIU R. IN LOC. "SETTILI"
COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI PROGETTO DEFINITIVO
ITER PRESTAZIONE ENELTEL WBS DATA
2147296 D11C200085 028143401 UD11C200055 SETTEMBRE 2020
ELENCO ELABORATI X RELAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE
PROGETTAZIONE Il Tecnico Progettista Il Tecnico Topografo STUDIO ASSOCIATO BCM Dott. Ing. Antonio Luigi Rosa Geom. Alberto Cosso Via Mario Carboni n° 45
07100 - Sassari
Cod. Fisc. 92151490908 P.Iva 02713680904
APPROVAZIONI E-DISTRIBUZIONE
ESEGUITO VERIFICATO APPROVATO
Mameli G. Ruggiero S.
Area Territoriale Rete Nord Ovest Sviluppo Rete Area Nord Ovest Centro PL Cagliari
PROGETTO IMPIANTO DI RETE E-DISTRIBUZIONE
LINEE A 15 kV E A 400/230V AEREA E IN CAVO INTERRATO, CABINA MT/BT
PER ALLACCIO UTENZA RUBIU R. IN LOC. "SETTILI"
COMUNE DI VILLAGRANDE STRISAILI PROGETTO DEFINITIVO
ITER PRESTAZIONE ENELTEL WBS DATA
2147296 D11C200085 028143401 UD11C200055 SETTEMBRE
2020
RELAZIONE D’INCIDENZA AMBIENTALE
Ai sensi dell’articolo 6 del D.P.R. N° 120/2003
INTRODUZIONE E AMBITO DI RIFERIMENTO
Io sottoscritto Geom. Cosso Alberto iscritto all' Albo del Collegio dei Geometri della
Provincia di Sassari con il numero 2277, su incarico conferitomi dall' e-distribuzione S.p.A.
per la stesura del progetto per la realizzazione di una linea aerea ed in cavo interrato MT, una cabina MT/BT, una linea aerea ed in cavo interrato BT per l'allacciamento dell'utenza in loc. “Settili” Comune di Villagrande Strisaili relaziona quanto segue sulle opere da eseguire.
L'area interessata dall'intervento è parzialmente all'interno del Sito di Interesse Comunitario denominato “Monti del Gennargentu” (ITB021103) istituito ai sensi della direttiva
comunitaria Habitat (92/43/CEE), è inserito nel sistema di aree dedicate alla conservazione della biodiversità, appartenenti alla rete ecologica natura 2000. Il Sic ricomprende un’area di 44.733 ettari con una quota altimetrica minima di 600 m e massima di 1829 m ricadente in 10 comuni: Aritzo, Arzana, Desulo, Fonni, Gairo, Sadali, Seui, Seulo, Ussasai,
Villagrande Strisaili. Rientra, inoltre, in un' area compresa nel Piano Forestale Ambientale Regionale Distretto n° 14 (Gennargentu), ed è ubicato nella tavoletta IGM Foglio 531 – Sezione IV (Villanova Strisaili).
Inoltre l'area interessata all'intervento è all' interno della ZPS (Zona Protezione Speciale) denominata "Monti del Gennargentu” con codice identificativo natura 2000 - ITB021103.
CARATTERISTICHE DEL SITO
Il sito comprende la parte più alpestre della Sardegna ed è costituito fondamentalmente da scisti paleozoici, ed in subordine graniti e calcari paleozoici, che danno origine anche alle diverse tipologie del paesaggio vegetale. La parte culminale è costituita da prati alternati a phrygane (Carici caryophyllea-Genistetea salzmannii), con Carlina macrocephala e graminacee endemiche (Poa balbisii, Festuca sardoa, Trisetaria gracilis, Festuca morisiana, Sesleria insularis ssp. barbaricina), che caratterizzano floristicamente le aree aperte e le garighe alto-montane. Queste sono dominate da Juniperus nana var. corsicana con gli arbusti spinosi emisferici delle alte montagne mediterranee (Astragalus genargenteus, Genista pichi-sermolliana, Genista corsica, Santolina insularis, Berberis aetnensis, Rosa serafinii, Daphne oleoides) e sono anche gli ambienti che accolgono un gran numero di specie endemiche e rare (Lamyropsis microcephala, Euphrasia genargentea, Tanacetum audiberti, Paeonia corsica). La vegetazione forestale presenta gli aspetti più mesofili della lecceta, mentre la formazione boschiva più comune è data dalla querceta di Quercus caducifoglie sp, in genere caratterizzata dalla presenza di Ilex aquifolium. Taxus baccata e Ilex aquifolium si ritrovano sporadici ma, lungo i corsi d'acqua vanno anche a costituire interessanti formazioni miste a copertura totale. La formazione forestale che raggiunge le quote più elevata è data dagli ontaneti ad Alnus glutinosa, che si originano sulla rete idrografica con affioramenti di sorgenti perenni, ma soprattutto lungo le aste fluviali dei corsi d'acqua principali. Ginepreti a Juniperus oxycedrus sono nelle aree maggiormente aride e rocciose, mentre gli ericeti delle macchie mesofile a Erica scoparia, sono a legati alle utilizzazioni pastorali e principalmente agli incendi ricorrenti. Rivestono particolare importanza per la loro endemicità le associazioni della Asplenietea trichomanis e Saginetea piliferae, che proprio in questa area hanno le espressioni più significative. L'area è tra i più importanti siti di riproduzione per molte delle specie di interesse comunitario presenti in Sardegna. Inoltre, è da rilevare la presenza di un numero elevato di specie endemiche. Per quanto riguarda la specie Salaria fluviatilis lareale di distribuzione è molto ristretto e coinvolge solamente 3 Siti della Rete Natura 2000 regionale. Questo piccolo blennide, sebbene abbondante in alcuni siti della penisola risulta a rischio di estinzione nel territorio sardo. Sino al 1968 risultava presente e talora abbondante in diversi bacini dellisola (Cottiglia, 1968). Attualmente una popolazione abbondante viene segnala nel rio Mannu di
Lodè nel bacino del rio Posada. Tale area non rientra nella Rete Natura 2000 regionale. La specie è inserita nell'Appendice III della Convenzione di Berna e inoltre è inserita nel piano dazione generale per la conservazione dei pesci d'acqua dolce (Zerunian, 2003). Pur non subendo direttamente l'azione antropica, la diminuzione delle portate e della torbidità dei corsi d'acqua hanno contribuito alla riduzione degli areali in cui la specie vive sino a poterla considerare a rischio estinzione.
FLORA
Per quanto riguarda la flora tra le specie di maggior pregio residenti nel sito citiamo:
• Taxus baccata; • Ilex aquifolium;
• Populus tremula; • Juglans regia;
• Ribes sandalioticum; • Helleborus argustifolius;
• Peonia mascula; • Rhamnus alpina;
• Digitalis purpurea; • Gentiana lutea;
• Daphne oleoides; • Scrophularia umbrosa;
• Ranunculus platanifolius; • Euprhasia genargentea;
• Festuca morisiana; • Lamyropsis microcephala;
• Armeria sardoa; • Astragalus genargenteus;
• Carlina macrocephala; • Ranunculus cymbalarifolius;
• Aquilegia nugorensis; • Euphorbia hyberna;
• Glechoma sardoa; • Santolina insularis;
• Viola corsica; • Juniperus nana;
• Prunus prostrata; • Berberis aetnensis;
• Rosa seraphini;
FAUNA
Per quanto riguarda la fauna, e in particolare l'avifauna, tra le specie di maggior pregio residenti nel sito citiamo:
Anfibi
• Euproctus platycephalus; • Speleomantes imperialis;
• Speleomantes supramontis; • Discoglossus sardus;
• Bufo viridis; • Hyla sarda;
Rettili
• Algyroides fitzingeri; • Archaeolacerta bedriagae;
• Podarcis tiliguerta; • Chalcides chalcides;
• Chalcides ocellatus; • Coluber hippocrepis;
• Coluber viridiflavus • Natrix maura;
• Natrix cettii;
Uccelli
• Gypaetus barbatus; • Aegypius monachus;
• Accipiter gentilis; • Accipiter nisus
• Buteo buteo; • Aquila chrysaetos;
• Falco tinnunculus; • Falco peregrinus;
• Alectoris barbara; • Coturnix coturnix;
• Columba livia; • Columba palumbus;
• Cuculus canorus; • Tyto alba;
• Otus scops; • Athene noctua;
• Caprimulgus europaeus; • Apus apus;
• Apus melba; • Merops apiaster;
• Upupa epops; • Picoides major;
• Picoides minor; • Lullula arborea;
• Alauda arvensis; • Ptyonoprogne rupestris;
• Delichon urbica; • Anthus campestris;
• Anthus spinoletta; • Motacilla cinerea;
• Cinclus cinclus; • Troglodytes troglodytes;
• Erithacus rubecola; • Luscinia megarhynchos;
• Saxicola torquata; • Oenanthe oenanthe;
• Monticola saxatilis; • Monticola solitarius;
• Turdus merula; • Turdus viscivorus;
• Sylvia undata; • Sylvia sarda;
• Sylvia conspicillata; • Sylvia cantillans;
• Sylvia atricapilla; • Regulus ignicapillus;
• Muscicapa striata; • Parus ater;
• Parus caeruleus; • Parus major;
• Lanius collurio; • Garrulus glandarius;
• Pyrrhocorax pyrrhocorax; • Coloeus monedula;
• Corvus cornix; • Corvus corax;
• Sturnus unicolor; • Passer hispaniolensis;
• Passer montanus; • Petronia petronia;
• Fringilla coelebs; • Serinus citrinella;
• Carduelis chloris; • Carduelis carduelis;
• Carduelis cannabina; • Coccothraustes;
• Emberiza cirlus; • Emberiza calandra;
• Picoides minor; • Regulus ignicapillus;
Mammiferi
• Crocidura russula; • Suncus etruscus;
• Lepus capensis; • Eliomys quercinus;
• Glis glis; • Apodemus sylvaticus;
• Rattus rattus; • Mus musculus;
• Vulpes vulpes; • Martes martes;
• Mustela nivalis; • Felis silvestrise;
• Sus scrofa; • Ovis musimon
CARATTERISTICHE DEL PROGETTO
L’articolo 6 del D.P.R. 120/2003 “Regolamento recante modifiche ed integrazioni al Decreto del Presidente della Repubblica n° 357/97, relativo alla conservazione degli habitat naturali, seminaturali, della flora e della fauna selvatica”, prescrive la redazione di una relazione d’incidenza ambientale nei casi in cui le opere insistano in Siti d’Importanza Comunitaria (SIC).
In particolare i contenuti dell'allegato “G” del D.P.R. Sopracitato sono stati applicati e seguendo:
• analisi dell'ambiente allo stato iniziale;
• interazione ed impatti dell'opera proposta;
• proposte e opere di mitigazione per l'attenuazione degli impianti.
Precisamente gli interventi da realizzare all'interno dell'area SIC suddetta sono all'interno del territorio comunale di Villagrande Strisaili e sono i seguenti
REALIZZAZIONE NUOVA LINEA AEREA MT:
La linea aerea MT verrà realizzata in uscita dalla cabina MT/BT esistente per una lunghezza, interferente con le zone SIC e ZPS, di m 824,51 ed il posizionamento di n° 9 sostegni.
A seguito di sopralluoghi sul posto sono stati definiti, nelle varie zone i punti dove dovevano essere ubicati i sostegni e contestualmente è stato individuato l’ambito territoriale all’interno del quale, con l’ausilio della cartografia a disposizione, è stato evidenziato il possibile tracciato dell’elettrodotto. La realizzazione di questo impianto all’interno di un’area segnalata come soggetta a conservazione e tutela comporterà modificazioni del tutto mitigabili e consentirà l'alimentazione di una struttura privata con attività agro-pastorale . Si è ottimizzato il progetto utilizzando sostegni e non tralicci, cercando di sfruttare, compatibilmente con la normativa vigente, zone nelle quali non si ha la presenza di folta vegetazione selvatica.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
La linea aerea, a Media Tensione in progetto , verrà realizzata con cavo ad elica visibile ed i sostegni, a seconda dei casi, saranno in LAMIERA e/o CAC.
Sono previste le seguenti lavorazioni:
• Scavo delle fondazioni;
• Getto del calcestruzzo di fondazione sostegni;
• Posa in opera dei sostegni;
• Tesatura dei cavi aerei.
Si presume che tutti i lavori possano essere ultimati entro alcuni mesi dalla data d’inizio.
Tutti i lavori saranno eseguiti nel pieno rispetto del decreto legislativo 626/94 e del decreto legislativo 81/08 e loro successive modifiche ed integrazioni.
Le opere di scavo, approvvigionamento del calcestruzzo, posizionamento dei sostegni verranno realizzate con l'ausilio di escavatori, autobetoniere e camion-gru evitando di interferire con la vegetazione naturale esistente, limitando il loro transito a terreni coltivati ed ad uso pascolativo. In questi ultimi si transiterà, in alcuni periodi dell'anno, in modo tale da non arrecare danno alle coltivazioni ed al terreno. Pertanto l'intervento non modificherà lo stato naturale attuale, e i sostegni saranno poco percettibili alla visione complessiva dell'ambiente, in quanto saranno pitturati con cromatismi compatibili con il paesaggio circostante.
Nei lavori di costruzione non sono previsti grosse movimentazioni di materiali se non quella relativa agli scavi per le fondazioni, il terreno di risulta dei nuovi blocchi di fondazione, sarà
cosparso in prossimità dello stesso blocco, se di natura vegetale o altrimenti avviato a discarica autorizzata se di natura rocciosa.
Nella fase di costruzione non è prevista la creazione di materiali inerti e tutti gli imballaggi dei materiali saranno conferiti a discarica autorizzata secondo quanto previsto dalle norme vigenti.
INTERFERENZE CON LA VEGETAZIONE
La descrizione delle varietà suddette è prevalentemente relativa all’intera area SIC. Il grado d’incidenza ambientale sugli habitat in questione può ritenersi basso. La scelta di un tracciato consente di eseguire i lavori senza che sia necessario il taglio di alberi ad alto fusto o la costruzione di piste per l’accesso e l’ubicazione dei sostegni.
A lavori ultimati si provvederà, al ripristino della vegetazione preesistente, qualora si dovesse rendere necessario, tramite piantumazione di specie autoctone direttamente prelevate dai vivai dall'Ente Foreste della Sardegna, e in ogni caso in stretta collaborazione e sotto indicazione dell’organo di Vigilanza Ambientale competente per territorio. Sarà nostra cura indicare all’impresa appaltatrice dei lavori che per le zone destinate a deposito attrezzature, materiali e parcheggio automezzi, siano scelte delle aree prive di vegetazione (cortili di aziende agrarie, ovili, stazzi) e servite da strade d’accesso.
INTERFERENZE CON LA FAUNA
La realizzazione della linea, a regime, non comporta sostanziali interferenze con la fauna locale, in quanto i cavi sono posati ad una altezza dal terreno abbastanza contenuta (minimo 5,5 m dal piano di campagna). Inoltre la linea, in presenza di vento non presenta forti oscillazioni dei cavi, di conseguenza sono limitatissimi i rumori. La fauna inoltre può tranquillamente posarsi sul cavo o sui sostegni senza che ad essa siano causati danni da elettrocuzione o altro. Può presentarsi un interferenza da rumore limitatamente alla fase di realizzazione, a causa dell’utilizzo di alcune macchine operatrici. Anche in questa fase si cercherà di limitare l’inquinamento acustico utilizzando mezzi che rispondano a quanto prescritto dalla direttiva macchine in materia di emissione acustica. Al fine di limitare quanto più possibile l'effetto dell'inquinamento acustico sulla fauna presente nel sito, le operazioni di costruzione saranno cadenzate successivamente al periodo di nidificazione;
quanto sopra esposto contribuirà all’attenuazione dei rischi per la conservazione delle specie ornitiche che nidificano, si riproducono o fanno tappa nella zona in questione.
MISURE DI MITIGAZIONE E ATTENUAZIONE DEGLI IMPATTI
LE aree nel loro complesso evidenziano un grande interesse di tutela del patrimonio naturale, pertanto si rende indispensabile di coniugare l'esigenza di garantire la realizzazione delle opere suddette e quella di trovare la migliore soluzione dal punto di vista della riduzione al minimo degli impatti.
A seguito dei sopralluoghi effettuati in loco, la realizzazione dell'opera verrà effettuata adottando misure di attenuazione o mitigazione per ridurre o eliminare totalmente eventuali interferenze sulle componenti ambientali.
Nella fase di costruzione come in quella di progettazione, sono state considerate le possibili ottimizzazioni da effettuare durante la realizzazione dell'opera, verificando che la struttura cantieristica, le localizzazioni e modalità operative siano fatte da ridurre al minimo le interazioni con il sistema ambientale e territoriale interessato. Nello specifico, sono stati seguiti i seguenti criteri:
• esclusione di aree di particolare pregio ambientale dai siti di cantiere e di conseguenza saranno individuate aree accessibili da strade e facilmente utilizzabili quali superfici antistanti agli ovili, stalle, etc…;
• riduzione al minimo delle aree di lavorazione;
• interventi cromatici sulle strutture in maniera da renderle compatibili con l'ambiente circostante e meno visibili;
• inserimento qualora si renda necessario, di specie vegetali definite non prioritarie dalla scheda SIC, in prossimità dei basamenti dei pali se il sistema di riequilibrio non dovesse procedere a una ricompensazione naturale;
Gli interventi di reimpianto, se necessari, saranno effettuate con le dovute precauzioni verso il paesaggio naturale tenendo conto delle caratteristiche dell'area di studio, in modo da non conferire un aspetto di artificialità disponendo le specie in modo non regolare ma esteticamente più efficace.
Il Tecnico
Maggio 2008 Ed.I pag. 3/20 LINEE ELETTRICHE AEREE MT
CON CAVO CORDATO SU FUNE PORTANTE
CAVO IN ALLUMINIO:(3X50)+50Y;EDS=9,70%
TESATURA A TIRO PIENO
DATI CARATTERISTICI DEI CAVI CORDATI SU FUNE PORTANTE PER LINEE AEREE MT
Tabella unificazione DC4390 (Ed.1 – Ottobre 2006)
Matricola 33 22 62 33 22 63 33 22 64 33 22 65
Tipi unificati DC4390/1 DC4390/2 DC4390/3 DC4390/4
Formazione 3x35+50Y 3x50+50Y 3x95+50Y 3x150+50Y
Massa fascio scarico [kg/m] 1,600 1,800 2,400 3,100
Peso fascio scarico [daN/m] 1,5696 1,7658 2,3544 3,0411
Peso ghiaccio [daN/m] 1,3674 1,4335 1,6233 1,7806
Carico verticale totale [daN/m] 2,9370 3,1993 3,9777 4,8217
Diametro del conduttore df [mm] 6,8 7,9 11,2 13,8
Diametro esterno medio fase Df [mm] 22,50 23,65 27,10 30,00
Diametro max fascio [mm] 54,0 56,0 63,0 69,0
Diametro esterno medio fase [mm] 22,5 23,65 27,1 30,0 Diametro max fascio + manicotto [mm] 70,0 72,0 79,0 85,0 Spinta vento a 100 km/h (MSA) [daN/m] 2,2569 2,3405 2,6330 2,8838 Spinta vento a 50 km/h (MSB) [daN/m] 0,7314 0.7523 0,8254 0,8881 Carico risultante in MSA [daN/m] 2,7490 2,9319 3,5321 4,1910 Carico risultante in MSB [daN/m] 3,0267 3,2866 4,0624 4,9028
Diametro fune portante dc [mm] 9,0
Sezione fune portante [mm2] 49,48
Carico rottura min. fune portante [daN] 5980
Modulo elastico fune [daN/mm2] 15200
Coefficiente dilatazione lineare [°C-1] 0,000013 Tabella I
DIREZIONE RETE - SUPPORTO INGEGNERIA L i n e e i n c a v o a e r e o M T T a v o l a
MATERIALI
SOSTEGNI
M8 .2
Ed. 2 Agosto 2004
Sostegni in lamiera saldata a sezione poligonale in due tronchi innestabili
Palo
tipo Matricola Sigla H/tipo/d
H [m]
d [cm]
D [cm]
lt [cm]
Massa [kg]
Tabella
23 73 44 14/D/14 14 14 36,0 728 323
D 23 73 45 16/D/14 16 14 39,5 830 394
23 73 54 14/E/17 14 17 41,2 730 428
E 23 73 55 16/E/17 16 17 44,8 833 520
23 73 64 14/F/17 14 17 47,5 735 478
23 73 65 16/F/17 16 17 47,9 835 611
23 73 66 18/F/17 18 17 53,7 938 748
F
23 73 67 21/F/17 21 17 61,0 1.090 960
23 73 74 14/G/24 14 24 54,5 740 657
23 73 75 16/G/24 16 24 59,6 843 797
23 73 76 18/G/24 18 24 60,0 943 990
G
23 73 77 21/G/24 21 24 67,6 1.095 1.208
23 73 84 14/H/24 14 24 64,0 745 977
23 73 85 16/H/24 16 24 70,5 848 1.195
23 73 86 18/H/24 18 24 77,0 950 1.431
H
23 73 87 21/H/24 21 24 88,0 1.103 1.845
23 73 93 12/J/28 12 28 66,8 648 1.209
23 73 94 14/J/28 14 28 73,5 750 1.499
J
23 73 95 16/J/28 16 28 80,1 853 1.817
DS 3012 (2373 B)
Quote in cm
N.B.: In sede di emissione della specifica può essere opportuno richiedere al fornitore l’estensione della fasciatura fino a 1,0 m.
Enel Distribuzione
SPECIFICA TECNICA
Pagina 16 di 16
Fondazioni per pali in c.a.c., misti e lamiera saldata a sezione ottagonale e poligonale in tronchi
innestabili per linee aeree MT
DF 3014 Ed.0 del 27/06/2011