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Finanziamenti agevolati 2016 donne e giovani, tutte le misure

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Finanziamenti agevolati 2016 donne e giovani, tutte le misure

Autore: Noemi Secci | 23/11/2015

Nove imprese a tasso zero per donne e under 35, Selfiemployment, Smart Start: finanziamenti e agevolazioni attivi nel 2016.

Nonostante la quasi totale cancellazione dei contributi a fondo perduto, che restano in piedi solo per le Start Up innovative, anche se limitatamente, il panorama dei benefici per donne, giovani e disoccupati che vogliono mettersi in proprio è molto interessante: proprio grazie all’abolizione del fondo perduto, difatti,

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sarà possibile erogare prestiti per una platea molto più consistente di destinatari.

Invitalia, l’Ente Gestore ed Erogatore dei finanziamenti pubblici per la creazione d’impresa, offrirà l’accesso, nel 2016, ad un’ampia gamma di finanziamenti a tasso zero: vediamo nel dettaglio le misure principali.

Imprese a tasso zero

Questa nuova agevolazione, nota anche come Bonus Donne e Giovani, sarà operativa a partire dal 13 gennaio 2016.

Nel dettaglio, la misura consiste in un prestito a tasso zero, sino ad un massimo di 200.000 Euro, dedicato a donne e giovani under 35 che intendono avviare una nuova attività in forma di società.

Requisiti Imprese a Tasso Zero

I requisiti richiesti per ottenere il prestito a tasso zero sono:

– costituzione di una piccola impresa o microimpresa;

– costituzione dell’impresa in forma di società, anche cooperativa;

– società composta per la maggioranza da donne o giovani tra 18 e 35 anni;

– costituzione ed iscrizione alla Cciaa della società da non più di 12 mesi, alla data di presentazione della domanda.

Si può comunque domandare il finanziamento anche sotto forma di persona

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fisica, purchè si costituisca la società entro 45 giorni dalla data di eventuale accoglimento dell’istanza.

Imprese a Tasso Zero: investimenti agevolabili I settori di attività agevolabili dal finanziamento sono:

– Turismo;

– Industria, Artigianato, Trasformazione dei prodotti agricoli;

– Servizi;

– Commercio;

– Attività turistico-culturali ed innovazione sociale.

Non sono incentivate la pesca, l’acquacoltura e la produzione primaria di prodotti agricoli (trasformazione esclusa), salvo il caso in cui siano effettuate altre attività, e sia tenuta una contabilità separata per le attività elencate.

Per quanto concerne i programmi d’investimento ammissibili al finanziamento, i requisiti sono:

– importo dell’investimento non superiore a un milione e mezzo di Euro;

–avvio del programma dopo la presentazione della domanda;

-termine del programma entro 24 mesi dal contratto di finanziamento.

Le spese finanziabili, nel dettaglio, sono:

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– macchinari, impianti ed attrezzature nuovi di fabbrica;

– terreni (entro il 10% dell’investimento totale), immobili e ristrutturazioni (entro il 40% dell’investimento totale, entro il 70% per il turismo), opere murarie ed edili (entro il 40% dell’investimento totale, non ammissibili per il turismo);

– software e servizi digitali (nei limiti del 20% dell’investimento totale);

– brevetti, licenze e marchi (entro il 20% dell’investimento totale);

– corsi di formazione specialistica dei soci e dei dipendenti (entro il 5%

dell’investimento totale).

Non sono ammessi il leasing, il leaseback e la locazione finanziaria, né gli acquisti il cui dante causa sia un socio o un suo parente-affine.

Selfiemployment

La nuova misura Selfiemployment, anch’essa operativa da metà gennaio 2016, consiste in un finanziamento a tasso zero, sino a 50.000 Euro, del quale saranno beneficiari, in un primo tempo, solo i Neet (coloro che non studiano e non lavorano) iscritti al programma Garanzia Giovani; in seguito, la platea di destinatari sarà estesa anche ad altri disoccupati ed alle donne.

Si tratta, in particolare, di una misura d’autompiego, che servirà a finanziare le nuove iniziative produttive, offrendo prestiti a tasso zero da un minimo di 5.000 Euro, sino ad un massimo di 50.000 Euro, da restituire in 7 anni, senza garanzie.

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Selfiemployment: attività finanziabili

Potranno essere finanziate, nel dettaglio, le attività di lavoro autonomo, microimpresa e franchising, sotto le seguenti forme di esercizio:

– impresa individuale;

– società (con compagine composta per la maggioranza da Neet);

– associazioni;

– società di professionisti.

Smart Start

Infine, non bisogna dimenticare che nel 2016 sarà ancora attivo uno degli incentivi che ancora conserva la possibilità di erogare contributi a fondo perduto, Smart Start. La sua dotazione, peraltro, è stata recentemente ampliata, arrivando a ben 200 milioni di Euro.

Il beneficio, nel dettaglio, consiste in un prestito a tasso zero, assieme all’erogazione di quote a fondo perduto (per le sole Regioni del Mezzogiorno e le Isole) a favore delle startup innovative: l’agevolazione è attiva in tutte le Regioni Italiane, ed è rivolta sia alle società costituite da meno di 48 mesi , che ai soggetti intenzionati a creare una start-up.

I progetti d’impresa finanziabili tramite la misura Smart Start devono necessariamente possedere un forte contenuto tecnologico e innovativo: sono ammesse , ad esempio, le nuove iniziative inerenti all’economia digitale, o nell’ambito della ricerca. Il massimo importo finanziabile, tra prestito e contributo, è di un milione e mezzo di Euro.

Come presentare la domanda

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Sia per Imprese a Tasso Zero, che per Selfiemployment, che per Smart Start, le domande devono essere presentate online, tramite il sito d’Invitalia: come già esposto, mentre per Imprese a Tasso Zero e Selfiemployment bisognerà attendere la metà di gennaio 2016, per Smart e Start è già possibile compilare i moduli online (che comprendono domanda, autodichiarazioni, business plan).

Non ci sono termini o click day: la procedura è a sportello, e le istanze sono esaminate in ordine cronologico.

Le domande ed i piani d’impresa saranno valutati dall’Agenzia, che offrirà ai beneficiari delle misure anche consulenze e tutoraggio.

Note

Autore immagine: 123rf com

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