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COMUNE DI NORMA PIANO FINANZIARIO TARI 2016

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COMUNE DI NORMA PIANO FINANZIARIO

TARI 2016

1 ‐ Premessa

Il presente documento riporta gli elementi caratteristici del Piano Finanziario TARI “tributo comunale sui rifiuti” anno 2014, nuovo tributo relativo alla gestione dei rifiuti urbani, previsto dall’art. dell’articolo 1 della Legge n. 147 del 27.12.2013 (Legge di Stabilità 2014):

‐ comma 639 . A decorrere dal 1° gennaio 2014 è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti (TARI), a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni.

- comma 654, il quale prevede che la TARI deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio, ricomprendendo anche i costi dello smaltimento dei rifiuti nelle discariche (ad eccezione dei costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento provvedono a propria cura e spese i produttori);

‐ comma 682. Con regolamento da adottarsi ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, il consiglio comunale determina la disciplina per l’applicazione del tributo, concernente tra l’altro:

a) i criteri di determinazione delle tariffe;

b) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione rifiuti;

c) la disciplina delle riduzioni tariffarie;

d) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni, che tengono conto altresì della capacità contributiva della famiglia, anche attraverso l’applicazione dell’ISEE.

‐ comma 683. Il consiglio comunale deve approvare, entro il termine fissato da norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione, le tariffe TARI, in conformità al piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, redatto dal soggetto che svolge il servizio stesso ed approvato dal Consiglio Comunale o da altra autorità competente a norma delle leggi vigenti in materia.

Visto l’art. 8 del Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158, il quale testualmente recita:

Art. 8. Piano finanziario

1. Ai fini della determinazione della tariffa ai sensi dell'art. 49, comma 8, del decreto legislativo n. 22 del 1997 , il soggetto gestore del ciclo dei rifiuti urbani di cui all'art. 23 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22 , e successive modificazioni e integrazioni, ovvero i singoli comuni, approvano il piano finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani, tenuto conto della forma di gestione del servizio prescelta tra quelle previste dall'ordinamento.

2. Il piano finanziario comprende:

a) il programma degli interventi necessari;

b) il piano finanziario degli investimenti;

c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all'utilizzo di beni e strutture di terzi, o all'affidamento di servizi a terzi;

d) le risorse finanziarie necessarie;

e) relativamente alla fase transitoria, il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto

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alla preesistente tassa sui rifiuti.

3. Il piano finanziario deve essere corredato da una relazione nella quale sono indicati i seguenti elementi:

a) il modello gestionale ed organizzativo;

b) i livelli di qualità del servizio ai quali deve essere commisurata la tariffa;

c) la ricognizione degli impianti esistenti;

d) con riferimento al piano dell'anno precedente, l'indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e le relative motivazioni.

4. Sulla base del piano finanziario l'ente locale determina la tariffa, fissa la percentuale di crescita annua della tariffa ed i tempi di raggiungimento del pieno grado di copertura dei costi nell'arco della fase transitoria; nel rispetto dei criteri di cui all'articolo 12, determina l'articolazione tariffaria.

Pertanto il Piano Finanziario degli interventi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani deve individuare, in particolare, i costi del servizio e gli elementi necessari alla relativa attribuzione della parte fissa e di quella variabile della tariffa, per le utenze domestiche e non domestiche.

Pertanto al 31.12.2013 cessa l’applicazione della (TARES)

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2 ‐ Gli obiettivi di fondo dell’amministrazione comunale

Il piano finanziario costituisce lo strumento attraverso il quale i comuni definiscono la propria strategia di gestione dei rifiuti urbani. É quindi necessario partire dagli obiettivi che il Comune di NORMA si pone.

Questi ultimi sono formulati secondo una logica pluriennale (tipicamente tre anni) di cui l’esercizio di riferimento rappresenta il primo periodo .

‐ Obiettivo d’igiene urbana

Lo Spazzamento e lavaggio delle strade e piazze nel territorio comunale viene effettuato dal comune /società, con frequenza media giornaliera, con l’impiego dei sotto elencati mezzi in dotazione :

n. 1 spazzatrici meccaniche;

n. 1 autocarro ……….., n. 1 altri mezzi.

L’obiettivo è di migliorare il livello di pulizia delle strade e del contesto urbano in generale.

‐ Obiettivo di riduzione della produzione di RSU

L’obiettivo di riduzione della produzione di RSU si dovrà raggiungere attraverso una campagna di sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini per una maggiore differenziazione dei rifiuti (separazione carta, vetro, ecc). Il raggiungimento di tale obiettivo, oltre alla riduzione complessiva del rifiuto prodotto dall’intera comunità, consentirà all’amministrazione di attuare una più equa applicazione della tassazione.

‐ Obiettivo di gestione del ciclo dei servizi concernenti i RSU indifferenziati

Obiettivo per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti indifferenziati è di ridurre la quantità di prodotto indifferenziato da raccogliere, per il quale si devono sostenere costi sempre maggiori nel servizio di trasporto e smaltimento, e di incrementare la quantità da differenziare e conferire alla piazzola ecologica

a) Modalità di raccolta trasporto smaltimento rifiuti indifferenziati.

La raccolta indifferenziata è realizzata mediante la raccolta domiciliare porta a porta.

Il servizio di raccolta – trasporto e smaltimento dei rifiuti indifferenziati è gestito dalla Società INDECO s.r.l., la quale opera con proprie strutture operative e decisionali e conferisce i rifiuti prevalentemente presso la discarica di B.go Montello.

‐ Obiettivi di gestione del ciclo della raccolta differenziata a) Raccolta differenziata

La raccolta differenziata verrà realizzata attraverso:

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‐ Raccolta domiciliare per vetro, bottiglie di plastica e lattine, definiti, imballaggi in materiali misti;

‐ Raccolta domiciliare di carta e cartone.

‐ Raccolta domiciliare dell’umido presso utenze domestiche e non domestiche.

‐ Raccolta rifiuti differenziati ingombranti presso l’isola ecologica comunale.

b) Trattamento e riciclo dei materiali raccolti

Tutti i materiali della raccolta differenziata (ferro, alluminio, carta, plastica, vetro, verde, umido ecc) sono conferiti ad aziende specializzate che provvedono al recupero degli stessi.

Obiettivo economico

L’obiettivo economico stabilito dalla normativa vigente per l’anno 2015, che pertanto l’Amministrazione Comunale è tenuta a rispettare, è il seguente :

‐ copertura del 100% dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni (sicurezza, illuminazione, manutenzione delle strade ecc.) .

Obiettivo sociale

Il Comune, secondo i propri programmi d’intervento socio – assistenziali e alla disponibilità finanziaria, potrà accordare a soggetti che si trovano in condizione di grave disagio sociale ed economico, un riduzione/esenzione della tariffa.

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3 ‐ Relazione al piano finanziario

L’art. 1 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 smi, prevede l’introduzione del tributo comunale sui rifiuti (TARI) le cui caratteristiche essenziali sono le seguenti:

a) creare una correlazione tra costi del servizio ed effettiva produzione dei rifiuti solidi urbani;

b) coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani;

La norma sopra citata demanda la modalità applicativa del nuovo tributo ad apposito regolamento, che il consiglio comunale dovrà adottare, ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, concernente tra l’altro:

a) la classificazione delle categorie di attività con omogenea potenzialità di produzione di rifiuti;

b) la disciplina delle riduzioni tariffarie;

c) la disciplina delle eventuali riduzioni ed esenzioni;

d) l’individuazione di categorie di attività produttive di rifiuti speciali alle quali applicare, nell’obiettiva difficoltà di delimitare le superfici ove tali rifiuti si formano, percentuali di riduzione rispetto all’intera superficie su cui l’attività viene svolta;

e) i termini di presentazione della dichiarazione e di versamento del tributo.

Il comma 16 dell’art. 53 della legge 23 dicembre 2000, n. 388, stabilisce che il termine per deliberare le aliquote e le tariffe dei tributi locali, compresa l’aliquota dell’addizionale comunale all’IRPEF di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360, recante istituzione di una addizionale comunale all’IRPEF, e successive modificazioni, e le tariffe dei servizi pubblici locali, nonché per approvare i regolamenti relativi alle entrate degli enti locali, è stabilito entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. I regolamenti sulle entrate, anche se approvati successivamente all’inizio dell’esercizio purchè entro il termine di cui sopra, hanno effetto dal 1° gennaio dell’anno di riferimento”.

L’art.1, comma 381 della legge 24 dicembre 2012, n. 228 “disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello stato (legge di stabilita' 2014)” stabilisce che, per l’anno 2014 è differito al 30 aprile 2014 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali di cui all’articolo 151 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali approvato con decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 ;

La redazione del piano finanziario è necessaria per la determinazione del costo del servizio da coprire con il gettito della tariffa determinata con metodo normalizzato, ed è costituito dai seguenti elementi:

a) il piano finanziario degli investimenti;

b) il programma degli interventi necessari;

c) la specifica dei beni, delle strutture e dei servizi disponibili, nonché il ricorso eventuale all’utilizzo di beni e strutture di terzi, o all’affidamento di servizi a terzi;

d) le risorse finanziarie necessarie;

e) il grado attuale di copertura dei costi afferenti alla tariffa rispetto alla preesistente tassa rifiuti (TARSU/TIA)

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Tali informazioni vengono ricavate descrivendo:

1. il modello attuale del servizio e dei risultati relativi;

2. gli obiettivi di qualità del servizio previsti per il triennio 2014/2016

3. il Piano dei costi e degli interventi necessari a conseguire gli obiettivi prefissati;

4. Descrizione del modello gestionale ed organizzativo

La gestione dei rifiuti solidi urbani è tipicamente definita come la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti sia in discarica che presso gli impianti di smaltimento.

Il Comune di NORMA conta, al 31 dicembre 2015, n. 3949 abitanti.

MOVIMENTO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE ANNO 2014

MASCHI FEMMINE TOTALE FAMIGLIE

POPOLAZIONE AL 01/01/2015 1949 2091 4040 1786

NATI 12 17 29

MORTI 28 31 59

ISCRITTI 54 20 74

CANCELLATI 68 67 135

POPOLAZIONE AL 31/12/2015 1919 2030 3949 1755

DIFFERENZA TRA NATI E EMORTI + o - -16 -14 -30

DIFFERENZA TRA ISCRITTI E

CANCELLATI + o - -14 -47 -61

INCREMENTO/DECREMENTO + o - -30 -61 -91

% INCREMENTO/DECREMENTO -2,001% -2,91% -2,52% -1,73%

La tabella seguente riporta il dettaglio delle modalità e frequenza delle attività previste nella gestione del ciclo RSU gestite dalla società Servizi Industriali s.r.l. come da contratto stipulato in data 11/02/2010 repertorio N. 1050.

FLUSSO DI RACCOLTA FREQUENZA MODALITÀ ATTUAZIONE

Raccolta Indifferenziata n. 2 viaggi

settimanali Raccolta domiciliare Rifiuti organici Umido n. 3 viaggi settimanali Raccolta

domiciliare Carta e Cartone n. 1 viaggi settimanali Raccolta domiciliare

Vetro, alluminio. Plastica……. n. 1 viaggi settimanali Raccolta domiciliare

Rifiuti ingombranti n. 1 viaggio al mese Conferimento presso

isola ecologica

Batterie e accumulatori Bidoni

Farmaci Bidoni

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4.Tabella delle quantità di rifiuti raccolti nel periodo Gennaio 2014 – Dicembre 2014

CALCOLO PERCENTUALE DI RACCOLTA DIFFERENZIATA

Tipologia rifiuti kilogrammi

rifiuti differenziati netti - RD netta 1.111.759,00

scarti e sovvalli - S.V. ====

rifiuti indifferenziati - R. indifferenziata 351.160,00

raccolta urbana totale - R.U. totale 1.462.919,00

PERCENTUALE RACCOLTA DIFFERENZIATA 76,00%

Con il modello gestionale ed organizzativo operativo nel corso dell’anno 2014 il Comune di NORMA è stato in grado di raccogliere in modo differenziato 1.111.759,00 Kg di rifiuti solidi urbani, pari al 76,00 % del totale dei rifiuti (1.462.919,00 Kg).

La restante parte dei rifiuti solidi urbani prodotti, in quantità pari a 351.160,00,00 kg e corrispondenti al 24,00 % del totale di rifiuti urbani prodotti, è stata smaltita in modo indifferenziato.

5. Obiettivi di gestione del ciclo della raccolta differenziata per il periodo 2016

In considerazione del livello di raccolta differenziata raggiunto, il Comune di NORMA ha fissato il raggiungimento del 80,00 % al 31/12/2016 anche attraverso una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo della nuova isola ecologica.

6. Analisi e determinazione dei costi relativi al servizio e piano finanziario

Dopo aver descritto il modello gestionale ed organizzativo adottato dall'Ente sono stati valutati analiticamente i costi di gestione del Servizio da coprire con la tariffa calcolata con metodo normalizzato.

Per una corretta valutazione dei costi bisogna tener conto di due aspetti:

a) la qualità del servizio che si intende fornire alla comunità b) l'obbligo di assicurare l'integrale copertura dei costi

c) considerare adeguatamente la maggiorazione della tariffa per i costi dei servizi indivisibili dei comuni ‐ “alla tariffa determinata dal Comune si applica una maggiorazione standard di euro 0,30 al mq (quota fissa stato – attraverso riduzione fondo sperimentale di riequilibrio e fondo perequativo) con possibilità per il comune di deliberare un ulteriore aumento fino ad un massimo di ulteriori euro 0,10 al mq (quota di competenza comunale) fino ad un massimo complessivo di 0,40 euro il mq.

I costi così valutati sono classificati, aggregati ed indicati nel presente Piano Finanziario secondo le categorie di cui all'allegato I del metodo normalizzato.

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La struttura dei costi è articolato nelle seguenti macrocategorie:

a) CG => Costi operativi di gestione b) CC => Costi comuni

c) CK => Costo d'uso del capitale

ciascuna delle quali è a sua volta suddivisa in una o più categorie.

Di seguito i costi di gestione del servizio sono esposti in tabelle riassuntive.

COSTI DI GESTIONE (CG)

Sono i costi relativi al servizio di raccolta, trasporto e trattamento oggetto del servizio di igiene urbana; possono esser divisi in:

Costi di gestione dei servizi afferenti la raccolta indifferenziata CGID = CSL + CRT + CTS + AC

dove

CSL = costo di spazzamento e lavaggio strade (pulizia strade e mercati, raccolta rifiuti esterni) CRT = costi di raccolta e trasporto

CTS = costi di trattamento e smaltimento (discarica o impianto di trattamento rifiuto indifferenziato) AC = altri costi

CRT ‐ COSTI RACCOLTA E TRASPORTO RIFIUTI € 47.841,00

CSL ‐ COSTI SPAZZAMENTO E LAVAGGIO STRADE E PIAZZE PUBBLICHE € 114.870,00

CTS ‐ COSTI TRATTAMENTO E SMALTIMENTO RIFIUTI € 92.011,00

AC ‐ ALTRI COSTI € 608,00

Costi di gestione della raccolta differenziata CGD = CRD + CTR

dove

CRD = costi raccolta differenziata CTR = costi di trattamento e riciclo

CRD ‐ COSTI DI RACCOLTA DIFFERENZIATA PER MATERIALE € 168.243,00

COSTI COMUNI

Importi riferibili ai servizi non direttamente attinenti all’esecuzione della raccolta dei rifiuti;

CC = CARC + CGG + CCD dove

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CARC = costi amministrativi e di accertamento, riscossione e contenzioso CGG = costi generali di gestione

CCD = costi comuni diversi 6.3 Costo d'uso del Capitale (CK) CARC = costi amministrativi e di accertamento, riscossione e

contenzioso € 5.169,00

CGG = costi generali di gestione € 25.777,00

CCD = costi comuni diversi 6.3 Costo d'uso del Capitale (CK) € ======

Il metodo normalizzato richiederebbe, infine, di calcolare il costo d'uso del capitale (CK), ricavato in funzione degli ammortamenti (AMM), accantonamenti (ACC) e remunerazione del capitale investito (R), calcolata in base alla formula ivi riportata:

Rn = rn(Kn1 +In + Fn )

Il costo d'uso del capitale (CK) è composto dagli ammortamenti, dagli accantonamenti e dalla remunerazione del capitale investito e vanno sommati, secondo la formula :

CK = Amm(n) + Acc(n) + R(n) dove:

‐ Amm(n) = AMMORTAMENTI PER GLI INVESTIMENTI DELL'ANNO "2015"

gli ammortamenti sono riferiti all'anno 2015 per gli investimenti relativi alla gestione dei rifiuti (impianti, mezzi attrezzature, servizi);

‐ Acc(n) = ACCANTONAMENTI

accantonamenti del gestore effettuati nell'anno 2015 per il pagamento di agevolazioni e riduzioni per l'anno 2013;

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‐ R(n) = REMUNERAZIONE

remunerazione del capitale calibrata dal prodotto tra tasso di remunerazione indicizzato all'andamento medio annuo del tasso dei titoli di Stato aumentato di 2 punti percentuali e capitale netto investito (valore del capitale iniziale meno ammortamenti) aumentato dei nuovi investimenti. Si tratta della remunerazione del capitale (interessi) che viene investito per la realizzazione di impianti ed acquisto attrezzature. E' da intendersi come un costo in quanto rappresenta un mancato introito.

Il tasso di remunerazione è calcolato in funzione del:

‐ capitale netto contabilizzato nell'esercizio precedente quello cui si riferisce il piano =>E' ricavato dal valore delle immobilizzazioni materiali relative ad attrezzature, macchinari e impianti del servizio di gestione RSU ;

‐ Investimenti programmati nell'esercizio => E' ricavato dall'ammontare degli investimenti previsti per l'anno oggetto di pianificazione;

‐ Fattore correttivo => E' determinato dalla correzione (variazione in aumento o diminuzione) effettuata per i valori degli investimenti previsti nel piano

PARTE FISSA E PARTE VARIABILE

Stabiliti i costi di gestione del servizio di igiene urbana, il passaggio successivo è l’individuazione della natura di tali valori:

a) fissi : CSL + CARC + CGG + CCD + AC + CK b) variabili : CRT + CTS +CRD + CTR

La parte fissa della tariffa è destinata alla copertura delle componenti essenziali del servizio, la parte variabile è correlata alla effettiva produzione di rifiuto.

(11)

COSTI TARIFFA FISSA

CSL

Costi di spazzamento e lavaggio

strade € 116.593,05

CARC

Costi amministrativi e di accertamento, Riscossione e

Contenzioso € 5.246,54

CGG Costi Generali di Gestione € 26.163,66

CCD Costi Comuni Diversi € 0,00

AC Altri Costi € 617,12

CK Costi d'uso del Capitale € 0,00

Totale netto € 148.620,36

IVA € 0,00

Totale lordo € 148.620,36

COSTI TARIFFA VARIABILE

CRT Costi di Raccolta e Trasporto € 48.558,62

CTS

Costi di Trattamento e

Smaltimento € 93.391,17

CRD

Costi di Raccolta Differenziata

per materiale € 170.766,65

CTR Costi di Trattamento e di Riciclo € 0,00

Totale Netto € 312.716,43

IVA € 0,00

Totale Lordo € 312.716,43

TOTALE COSTI FISSI (parziale)

148.620,36

TOTALE COSTI VARIABILI (parziale al netto

dei proventi)

312.716,43

TOTALE COSTI (parziale)

461.336,79

Percentuale costi fissi sul totale dei

costi 32,22%

Percentuale costi variabili sul totale dei

costi 67,78%

TOTALE COSTI DI RIDUZIONE

AAC (Costi Riduzione) € 9.855,83

IVA COSTI RIDUZIONE

-

Ripartizione dell'IVA AAC

Parte

Fissa

Parte

Variabile

-

-

Ripartizione del totale AAC

Parte Fissa

Parte

Variabile

€ 3.175,07 € 6.680,76

(12)

TOTALE COSTI FISSI (al lordo IVA)

151.795,43

TOTALE COSTI VARIABILI (al lordo IVA)

319.397,19

TOTALE COSTI (al lordo di IVA)

471.192,62

PERCENTUALE COSTI UTENZE NON DOMESTICHE (da

Delibera Comunale) 12,00%

PERCENTUALE COSTI UTENZE DOMESTICHE (da

Delibera Comunale) 88,00%

COSTI FISSI UTENZE NON DOMESTICHE (al

lordo IVA) € 18.215,45 Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze

NON Domestiche COSTI FISSI UTENZE DOMESTICHE (al

lordo IVA)

133.579,98

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze Domestiche

TOTALE

151.795,43

COSTI VARIABILI UTENZE NON

DOMESTICHE (al lordo IVA) € 38.327,66

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze NON Domestiche

COSTI VARIABILI UTENZE DOMESTICHE

(al lordo IVA)

281.069,52

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze Domestiche

TOTALE

319.397,19

TOTALE COSTI FISSI (al netto IVA)

151.795,43 TOTALE COSTI VARIABILI (al netto IVA)

319.397,19

TOTALE COSTI (al netto di IVA)

471.192,62

COSTI FISSI UTENZE NON DOMESTICHE (al

netto IVA) € 18.215,45

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze NON Domestiche

COSTI FISSI UTENZE DOMESTICHE (al

netto IVA)

133.579,98

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze Domestiche

TOTALE

151.795,43

COSTI VARIABILI UTENZE NON

DOMESTICHE (al netto IVA) € 38.327,66

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze NON Domestiche

COSTI VARIABILI UTENZE DOMESTICHE

(al netto IVA)

281.069,52

Calcolati in base alla percentuale Costi Utenze Domestiche

TOTALE

319.397,19

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PROPOSTA TARIFFE TARI ANNO 2016

UTENZE DOMESTICHE

PROPOSTA TARIFFE TARI

ANNO 2016

Famiglie

QUOTA FISSA

MEDIA DELLA QUOTA FISSA PER

ABITAZIONE QUOTA

VARIABILE per FAMIGLIA

QUOTA VARIABILE per

PERSONA

TARIFFA MEDIA

Valida solamente per fini statistici

Valida solamente per fini statistici

Valida solamente per fini statistici

Euro/m2 Euro/m2 Euro/Utenza Euro/ Persona Euro/Utenza

Famiglie di 1 componente € 0,51 € 38,97 € 66,11 € 66,11 € 105,08

Famiglie di 2 componenti € 0,58 € 51,63 € 119,00 € 59,50 € 170,63

Famiglie di 3 componenti € 0,65 € 67,68 € 152,06 € 50,69 € 219,73

Famiglie di 4 componenti € 0,69 € 80,59 € 171,89 € 42,97 € 252,48

Famiglie di 5 componenti € 0,73 € 76,67 € 191,73 € 38,35 € 268,39

Famiglie di 6 o più

componenti € 0,76 € 95,84 € 224,78 € 37,46 € 320,62

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UTENZE NON DOMESTICHE

PROPOSTA TARIFFE TARI ANNO2016

Categorie di attività

QUOTA FISSA

QUOTA VARIABILE

TARIFFA TOTALE Valida solamente per fini

statistici Q. Fissa + Q. Variabile

Euro/m2 Euro/m2 Euro/m2

1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto € 0,48063 € 1,01277 € 1,49

2 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi € 0,61899 € 1,29751 € 1,92

3 Stabilimenti balneari € 0,45150 € 0,95691 € 1,41

4 Esposizioni, autosaloni € 0,35683 € 0,74967 € 1,11

5 Alberghi con ristorante € 1,08506 € 2,27964 € 3,36

6 Alberghi senza ristorante € 0,61899 € 1,30291 € 1,92

7 Case di cura e riposo € 0,69910 € 1,47771 € 2,18

8 Uffici, agenzie, studi professionali € 0,79377 € 1,66693 € 2,46

9 Banche ed istituti di credito € 0,38596 € 0,81454 € 1,20

10 Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta

e altri beni durevoli € 0,80105 € 1,69036 € 2,49

11 Edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze € 0,87387 € 1,83633 € 2,71

12 Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro,

elettricista € 0,72823 € 1,53899 € 2,27

13 Carrozzeria, autofficina, elettrauto € 0,86659 € 1,82011 € 2,69

14 Attività industriali con capannoni di produzione € 0,64084 € 1,35157 € 1,99

15 Attività artigianali di produzione beni specifici € 0,72823 € 1,53538 € 2,26

16 Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub € 3,64842 € 7,66970 € 11,32

17 Bar, caffè, pasticceria € 2,78911 € 5,86040 € 8,65

18 Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi,

generi alimentari € 1,39091 € 2,91939 € 4,31

19 Plurilicenze alimentari e/o miste € 0,82290 € 1,73001 € 2,55

20 Ortofrutta, pescherie, fiori e piante € 4,79173 € 10,08089 € 14,87

21 Discoteche, night club € 0,72823 € 1,53358 € 2,26

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