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RICONVERSIONE DELLE INFRASTRUTTURE MILITARI CON POTENZIALED UTILIZZO CIVILE NELLA REGIONE SAN GOTTARDO

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Academic year: 2022

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RICONVERSIONE DELLE INFRASTRUTTURE MILITARI CON

POTENZIALED’UTILIZZO CIVILE NELLA REGIONE SAN GOTTARDO

Istituto di Management Turistico Committente: Direzione del Progetto San Gottardo

Viale S.Franscini 32, CH-6500 Bellinzona

www.imat.ch

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Indice

1. MANDATO E METODOLOGIA ... 3

1.1. Fasi del mandato IMAT ... 3

1.2. Obiettivi del mandato IMAT ... 3

2. INTRODUZIONE ... 4

2.1. Il turismo militare... 4

2.2. Alcuni esempi di parchi militari in Europa ... 5

2.3. Cenni sull’evoluzione in Svizzera ... 6

2.4. Le infrastrutture militari nel ridotto alpino: la situazione attuale ... 8

3. ANALISI DELL’OFFERTA E DELLA DOMANDA ... 10

3.1. Introduzione ... 10

3.2. Criteri per la valutazione sulle potenzialità di sviluppo ... 11

3.3. Creazione di una banca-dati delle strutture con potenzialità di successo ... 13

3.4. L’utilizzo delle infrastrutture legate alla banca-dati ... 13

3.5. La banca-dati qualitativa degli oggetti valutati ... 14

3.6. Criteri utilizzati ... 14

3.7. Osservazioni ... 16

3.8. Ricerca sulle potenzialità dal punto di vista della domanda ... 19

4. IL PROGETTO DI ARMEE-PARK SAN GOTTARDO ... 22

4.1. Introduzione ... 22

4.2. Mind-map dell’Armee-Park San Gottardo ... 23

4.3. Da singoli oggetti a sistema parco ... 24

4.4. La messa in scena dell’esperienza vissuta ... 24

4.5. Scenografia e coinvolgimento emotivo... 25

4.6. Spazi di esperienza ... 26

4.7. Concetto di gestione ... 28

4.8. Concetto di accoglienza ... 31

4.9. Tipologia della domanda e dell’offerta del futuro Armee-Park San Gottardo ... 32

5. CONCLUSIONI ... 39

6. PROSSIMI PASSI ... 40

7. SCARICO ... 41

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1. MANDATO E METODOLOGIA

Il Progetto San Gottardo ha affidato all’Istituto di Management Turistico (detto in seguito IMAT) il mandato di analizzare e valutare le possibilità concrete di utilizzo / riutilizzo delle strutture di proprietà dell’esercito svizzero situate nella Regione San Gottardo. La delimitazione geografica risulta dal progetto San Gottardo medesimo (Cantoni Uri, Vallese, Grigioni e Ticino); la priorità viene data alle offerte e alle strutture nella zona attorno al Passo del S.Gottardo (il cosiddetto “nucleo”) e nelle quattro vallate che formano il rombo della Regione San Gottardo: quindi a Sud fino a Biasca; a Nord fino a Amsteg; a Ovest fino a Münster; a Est fino a Disentis. La fase di analisi e valutazione si concluderà con proposte concrete di utilizzo futuro a scopi culturali, scientifici, formativi e turistici. Il mandato tiene inoltre conto degli obiettivi e dei risultati intermedi del progetto “Gottardo 2020”

del mese di novembre 2009, in particolare quelli presentati dal gruppo di lavoro “difesa”.

1.1. Fasi del mandato IMAT

Fase 0

Fase preliminare.

12.10.2009 – 19.01.2010

Fase 1

Analisi e valutazione ponderata delle offerte, in base agli obiettivi e alle priorità del progetto SG, le opportunità e potenzialità di mercato e la sostenibilità economica.

febbraio – maggio 2010

Fase 2

Ricerca di mercato per l’indivuazione della domanda potenziale Proposte concrete di utilizzo / riutilizzo / riposizionamento, in sintonia con gli obiettivi e le priorità del progetto SG.

giugno-ottobre 2010 a. Riunioni con il committente.

b. Elaborazione e inoltro offerta.

c. Verifica, approvazione e firma del contratto di mandato.

a. Interviste, raccolta, interpretazione e analisi dati e documenti.

b. Analisi di confronto, analisi ponderata SWOT.

c. Elaborazione di possibili scenari.

d. (ev.) workshop con gli interessati in loco.

a. Visite in loco

b. Ottimizzazione offerte esistenti

c. Proposte concrete e valutazione della priorità secondo le potenzialità delle offerte e dei prodotti,

d. Redazione rapporto finale, presentazione, validazione.

Si prende atto che il rapporto finale consolidato e validato dal committente sarà consegnato entro il 15.11.2010.

1.2. Obiettivi del mandato IMAT

Far sì che il riutilizzo delle infrastrutture militari e il progetto di creazione di un “Armeepark” vengano fatti propri e messi nel catalogo delle azioni di prima priorità da parte della Direzione del Progetto San Gottardo.

 Creare una banca-dati contenente la lista degli impianti militari nella Regione San Gottardo che hanno il maggior grado di potenzialità per un uso civile (tenendo conto delle proprietà esistenti del Dipartimento Federale della Difesa e degli oggetti già gestiti da enti pubblici (fondazioni e associazioni).

 Dimostrare il grado di potenzialità da parte della domanda a livello globale.

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2. INTRODUZIONE

2.1. Il turismo militare

Chi ha partecipato di persona a eventi bellici, ha svolto periodi di servizio militare o è semplicemente un appassionato a livello storico di questi fatti, rivisita periodicamente i luoghi delle battaglie o dove si sono svolti fatti importanti legati alla difesa di un territorio. Forti, fortezze, cimiteri bellici, postazioni di artiglieria, porti, eccetera sono annualmente visitati da milioni di turisti.

Nel Regno Unito il parco Bletchley1 è un esempio interessante, legato agli eventi della seconda guerra mondiale: viene ricreata la particolare atmosfera di quel periodi con eventi, esposizioni, visite guidate, spettacoli teatrali, conferenze, presentazioni multimediali, eccetera. Negli Stati Uniti l’ente federale dei parchi nazionali2 gestisce oltre 60 parchi legati a tematiche storiche (guerra d’indipendenza degli USA, guerra civile) e decine di milioni di visitatori si affollano ogni anno a visitare i luoghi, partecipano a eventi o visite guidate. Uno dei punti caratteristici negli Stati Uniti è la rivisitazione storica (historical reenactment) delle battaglie, molto amate dai visitatori.

Purtroppo in molte regioni del mondo i teatri di battaglie o le infrastrutture di difesa vengono trascurate o lasciate cadere in disuso per mancanza di fondi per la sistemazione e la gestione, oppure perché si trovano in zone attrattive per strutture commerciali. Uno dei motivi di questo disimpegno è anche dato dal fatto che i luoghi sono spesso isolati e non in rete fra di loro, oppure manca l’interesse in quanto le generazioni direttamente coinvolte sono già scomparse. Con alcune eccezioni (il Trentino e la Valle del Piave, le fortificazioni delle Ardenne) le strutture legate alla 1.guerra mondiale sono cadute nel dimenticatoio, perché manca l’interesse da parte dei visitatori.

In Europa, restano di sicuro interesse il Vallo Atlantico e le zone di sbarco degli alleati in Normandia, che riescono ad attrarre un pubblico eterogeneo, composto anche da molti giovani e scolaresche. I grandi cimiteri di guerra per contro resistono di solito all’usura del tempo soltanto perché i rispettivi paesi di riferimento ne finanziano la manutenzione.

Alla situazione in Svizzera si accenna più avanti in questo capitolo, con alcuni esempi. A mo’ d’introduzione, va comunque detto che l’area tematica

“difesa” dovrebbe rappresentare una delle linee direttrici importanti del progetto San Gottardo (oltre che il turismo scientifico, la mobilità sostenibile, la creazione di una destinazione turistica, e via elencando). La Regione del San Gottardo si presta più di ogni altra (data l’unicità a livello mondiale dell’insieme delle infrastrutture militari presenti) a rappresentare miti e valori legati al patrimonio storico-culturale della Svizzera. “Il Gottardo è il vero mito della Svizzera”, affermano infatti a tale proposito sia il dott. Helmut Stalder sia Dick Marty, presidente della Fondazione Pro San Gottardo.

1www.bletchleypark.org.uk 2www.nps.gov/history

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L’idea di creare attorno al Passo del San Gottardo un parco storico-culturale legato alla difesa delle Alpi (riferito in particolare al ridotto nazionale della II Guerra Mondiale) è già stata lanciata nell’ambito dell’avamprogetto “Gottardo 2020”. Essa rappresenta una visione forte che potrebbe, a giusto titolo, essere inserita in futuro nel patrimonio mondiale UNESCO.

2.2. Alcuni esempi di parchi militari in Europa

OFIECHOV ARMY PARK, REPUBBLICA CECA

La più grande attrazione di questo genere nella Repubblica Ceca si trova presso il parco dell'esercito di Ofiechov nella regione di Brno. Il parco è stato creato partendo da una base militare dell’aviazione e della contraerea dell’esercito cecoslovacco durante il regime comunista.

Il parco Ofiechov è caratterizzato dalla tecnologia che data del periodo dalla fine della 2.Guerra mondiale fino al 2003 (quando la base è stata definitivamente messa in disuso dall’esercito). L'esposizione militare storica si estende su una superficie di ca. cinque ettari. Gli utenti possono esplorare le gallerie e i cunicoli di difesa, informarsi sui prodotti della guerra chimico-biologica e sui dispositivi contro la guerra atomica e biologica.

Durante i fine-settimana viene organizzata una vasta gamma di eventi tematici, con gli ospiti che possono seguire battaglie simulate, partecipare a visite guidate, scoprire la storia dell’esercito nel relativo museo, ascoltare produzioni musicali di fanfare militari o condurre veicoli militari storici (autocarri, e persino carri armati). Annualmente esso è visitato da oltre 50'000 persone.

LA LINEA MAGINOT, ALSAZIA (FRANCIA)

In Alsazia, l’insieme dei siti legati alla linea Maginot costruita dall’esercito francese per impedire l’invasione della Francia da parte dell’esercito tedesco all’inizio della 2.Guerra mondiale attira più di 100.000 persone (2004). La linea Maginot rimane ancora oggi una vera attrazione turistica per la regione. Circa il 60% dei visitatori sono cittadini tedeschi (legati per filo diretto o indiretto alle vicissitudini della 2.Guerra mondiale), che sono più numerosi degli stessi francesi. Ma sempre più l’utenza sta diventando internazionale, negli ultimi anni, soprattutto dall’Inghilterra, dove fra l’altro esiste una moltitudine di tour-operator specializzati in “turismo militare” (vedi allegato), e dall'Europa dell'Est (dopo l’apertura delle frontiere). Un sondaggio dei gestori delle infrastrutture ha rivelato che il 32% degli utenti percorre più di 150 km per visitare la linea Maginot. Molti arrivano pure da oltre-oceano: Stati Uniti, Giappone, Cina per esempio. La più importante testimonianza oggi ancora esistente della “Ligne Maginot” rimane il complesso di Schoenenbourg, che può essere visitato in mezza giornata. Nel 2004 l’hanno visitato oltre 40'000 persone. Presso il Fort Schoenenbourg sono disponibili visite guidate per gruppi di almeno venti persone. La visita è possibile anche individualmente.

LE TESTIMONIANZE LEGATE ALLO SBARCO IN NORMANDIA DEL 1944

Lo sbarco degli alleati in Normandia del 6 giugno 1944 lungo le coste a nord di Bayeux, resta ad oggi la più grande operazione militare della storia.

Sulle spiagge di Omaha, Juno, Gold, Utah e Sword, sbarcarono 135.000 soldati alleati. Oggi, tra colline e dune, bunker tedeschi abbandonati sbriciolati dalle cannonate e dal tempo, carri armati, mezzi anfibi arrugginiti dalle maree rimangono quali testimonianze di quel periodo, insieme a

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musei, percorsi informativi, cimiteri di guerra, villaggi teatro di combattimenti. Lo spazio storico dello sbarco è come un grande museo a cielo aperto;

una volta raggiunta la costa, i visitatori possono percorrere un itinerario ad anello che tocca tutti i principali siti bellici.

IL MUSEO ALL’APERTO DELLA GRANDE GUERRA NEL TRENTINO ALTO-ADIGE

Sono trascorsi quasi novant'anni da quando sulle montagne di Cortina d'Ampezzo migliaia di uomini, italiani e austro-ungarici, si affrontarono nell’immane scontro armato della prima Guerra Mondiale. Per tener viva la memoria di quegli avvenimenti, il Comune di Cortina d'Ampezzo, con i partner austriaci del Comune di Kötschach-Mauthen e l'Alt-Kaiserjägerclub di Innsbruck, ha trasformato in un monumento aperto al pubblico ciò che gli alpini italiani e i Kajserjäger austriaci costruirono sulle montagne tra il 1914 e il 1918.

Il risultato di questa gigantesca operazione di archeologia bellica e di restauro, cui hanno partecipato anche gli eserciti dei paesi che novant'anni fa si sono combattuti su queste stesse montagne, è un immenso museo all'aperto della Grande Guerra visitabile in ogni stagione dell'anno. Lungo i sentieri e le piste da sci, a pochi passi dai rifugi e dalle palestre di roccia nel cuore delle Dolomiti è oggi possibile visitare le gallerie di guerra del Lagazuoi, le trincee e le postazioni all'aperto delle Cinque Torri, il restaurato Forte di Valparola, trasformato nel Museo della Grande Guerra sulle Dolomiti. Il monte Lagazuoi è un vero e proprio "castello di roccia", con guglie, torrioni e basi militari nascosti nelle sue viscere. Nel corso della Grande Guerra gli eserciti italiano e austro - ungarico scavarono al suo interno ricoveri per uomini e armi, trasformandolo in un' impenetrabile fortezza del XX secolo. Oggi si possono visitare gallerie, trincee e postazioni di mitragliatrici restaurate.

Il museo è raggiungibile a piedi o con la veloce funivia. Grazie ai percorsi didattici, si conoscono i retroscena di una guerra drammatica combattuta ad alta quota, unica nella storia dell’uomo. Grazie alla funivia del Lagazuoi, il museo è parzialmente aperto anche d’inverno.

2.3. Cenni sull’evoluzione in Svizzera

Con la fine della guerra fredda e le conseguenti anche molto recenti (ristrutturazioni dell’esercito svizzero (vedi Esercito 21 e gli ulteriori progetti di ridimensionamento contenuti nella bozza del “Rapporto sull’esercito”, ancora “fresco di stampa), molte opere militari sono state chiuse, sono cadute in disuso o addirittura abbandonate a se stesse, perché ritenute a Berna ormai obsolete e/o non più prioritarie per le nuove mssioni dell’esercito svizzero. Di conseguenza, molte di esse si stanno lentamente degradando. Tuttavia continuano ad avere una loro immagine misteriosa colma di fascino (in certi casi piuttosto nostalgico), ma soprattutto testimoniano ancora oggi la volontà di difesa della Svizzera in momenti decisivi della sua storia, nel solco del proverbio latino “si vis pacem, para bellum”. Nel corso degli anni molte di esse sono addiruttura divenute, come i castelli medievali, parte integrante del paesaggio. Ciò di per sé dovrebbe costituire un motivo sufficiente per conservare e trasmettere alle future generazioni e aprire alle visite pubbliche e alla loro scoperta un numero seppur limitato fra quelle più prestigiose ed importanti.

Parecchie strutture – grazie a fondazioni, associazioni o altri enti pubblici – hanno potuto mantenere una funzione pubblica, con visite guidate, eventi, musei, eccetera. Citiamo quali esempi il Forte Airolo al Motto Bartola, il Museo Forte Ospzio sul Passo del San Gottardo, ma soprattutto la fortezza di Crestawald nella zona di Sufers, valle del Reno posteriore (che a giusto titolo può essere considerata oggi come una specie di “show-room”, perché si tratta della struttura meglio restaurata in Svizzera e che offre molto più delle altre al numeroso pubblico (oltre 56'000 visitatori l’anno).

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Altre strutture sono invece state vendute a promotori commerciali, in realtà con alterne fortune. Per esempio, nell’Oberland Bernese, vicino a Saanen, un’istallazione militare sotterranea (K20) è stata venduta a una società che l’utilizza per depositare e tenere al sicuro dati confidenziali3. Nel Canton Uri, vicino ad Attinghausen, il complesso che ospitava fra le altre cose anche il bunker del Consiglio Federale nel ridotto (K7), è stato venduto alla società Deltalis, che lo utilizza come cassaforte per immagazzinarvi dati e oggetti sensibili. A ridosso del Passo del San Gottardo, nel 2003, l'artista (fotografo e specialksta della “messa in scena” di oggeti nel territorio, Jean Odermatt, aveva realizzato un'oasi unica nell'ex-forte militare San Carlo, un albergo sotterraneo per soggiorni e seminari, nel cuore della montagna4.

Come detto, oggi altri impianti sotterranei già smobilitati, come quelli di Vitznau e Crestawald, offrono alloggi semplici negli accantonamenti e danno ai visitatori la possibilità di partecipare a eventi speciali come le notti svizzere dell'esercito (“Swiss army nights”), dove i partecipanti “sopravvivono”

una notte sulle cuccette, consumando pasti militari in gamelle, come ai tempi del ridotto alpino. Questi eventi riscontrano a detta dei responsabili un discreto successo. Secondo Véronique Känel, di Svizzera Turismo, è facile capire perché la gente si interessa ancora all’idea dei bunker sotterranei.

“L'esercito e i bunker sono concetti ancora profondamente ancorati nella nostra tradizione e nella storia della Svizzera”, spiega. Diversi bunker sono di notevoli dimensioni: all'interno del Mueterschwandenberg a Ennetmoos (nel Ct.Nidwaldo) per esempio, vi è la fortificazione d'artiglieria più grande in Svizzera. Il bunker si sviluppa su tre piani, e può ospitare più di 800 soldati. Alla fortezza appartiene anche una funicolare lunga tre piani per un’altezza di 230 metri. Spesso le ex-fortezze e fortificazioni oggi aperte al pubblico, sono collegate ad un museo, dove visitatori e scolaresche scoprono per esempio come operavano i soldati svizzeri durante il servizio attivo. In queste infrastrutture militari, lo spettatore vede quando e con quali mezzi i suoi antenati erano pronti alle sfide e che tecniche di armi utilizzavano. Ricordiamo a proposito il serial televisivo che la televisione pubblica svizzera di lingua tedesca ha mandato in onda nel 2009 (con un serial “reality-show” al limite del posticcio e perlomeno di dubbio gusto), con la trasmissione “Vita nel ridotto”. Sicuramente interessante il tentativo di creare un’esperienza vissuta (“gelebtes Erlebnis”, in coerenza con un trend sempre più in voga nella nostra società), meno credibile il risultato, che ha in parte portato a una spettacolarizzazione farcita di errori e banalizzazioni (a detta di eminenti storici e testimoni che hanno vissuto di persona il servizio attivo).

Oggi, a livello di domanda e di interesse (cosa confermata dal numero delle visite a strutture del genere, come dimostrato dalla nostra mini-inchiesta presso quelle strutture), le fortificazioni continuano a destare un grande interesse; forse perché, più di altre, esprimondo concretamente il mistero legato ai segreti militari dei decenni precedenti: dalle massicce fortificazioni di pietra in superficie della 1.Grande Mondiale alle fortezze sotterranee del “ridotto alpino“ della 2.Guerra Mondiale fino a quelle più sofisticate (con l’avvento dell’elettronica durante la giuerra fredda e della programmazione digitale oggi). Alcune leggende – che circolano ancora oggi - parlano addirittura di “infrastrutture di enormi proporzioni, presenti sotto terra che collegavano mezza Svizzera” e “chi mai è stato in esse, ha dovuto accettare il silenzio”.

3www.swissfortknox.ch

4In realtà non si può non ricordare come quest’operazione sia nata fra molte difficoltà, che l’hanno portata già due volte al fallimento, l’ultimo recentissimo. Il che sta a dimostrare che gestire una struttura ex-novo, dandole un vestito e dei contenuti completamente diversi da quelli originali per cui era stata costruita, e per di più in una zona difficilmente accessibile, per nulla segnalata e con una stagione turistica molto corta, risulta assai difficile, specie se si agisce da soli e non in rete con altre strutture e/o organizzazioni.

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Attualmente, ci sono ca. 25 fortificazioni di artigileria di grosse dimensioni che non vengono più utilizzate per scopi militari. Esse sono state costruite tra il 1890 e il 1939 e continuamente adattate alle esigenze, in parte fino a pochi mesi fa. Vi sono però ancora molte fortificazioni della Svizzera che non sono aperte al pubblico per questioni di sicurezza. Di questo aspetto parliamo più in dettaglio nel capitolo successivo legato alla banca-dati che abbiamo elaborato.

2.4. Le infrastrutture militari nel ridotto alpino: la situazione attuale

Dalla fine degli anni ‘90, in Svizzera le cosidette “opere di combattimento e di condotta” sono state gradualmente declassate. Secondo la sezione logistica di Armasuisse (il settore del DDPS che funge da proprietario delle infrastrutture), in Svizzera ci sono 15.000 oggetti (la metà dei 30'000 ancora esistenti in tutto il paese), per i quali l’esercito sta concretamente riflettendo sul loro abbandono5. Una buona parte degli oggetti è comunque tutelato a livello ambientale tramite piani regolatori e altri interventi (monumenti protetti, ecc.). Altri impianti, per contro, non compaiono già più in queste liste, perché sono già stati declassificati e ceduti nell’ambito della riforma dell'esercito 21.

Un progetto pasrticolare: Il Sass da Pigna (Sasso San Gottardo)

Tra le iniziative private, il progetto Sasso San Gottardo merita un cenno specifico, in virtù del concetto su cui si basa. Esso nasce dall’idea di trasformare in uno spazio tematico l’opera fortificata fuori servizio “Sasso da Pigna”. Lo spazio, concepito in modo molto innovativo, intende mettere in scena i temi inerenti al san Gottardo così da farne scaturire forti esperienze e riflessioni. Attualmente in fase di realizzazione, la struttura potrebbe fungere, dalla sua apertura e sino al termine dell’evento, anche da spazio informativo e promozionale per Gottardo 2020. Il progetto prevede la trasformazione dell'ex forte d'artiglieria in un parco tematico e di ricerca.

La fortificazione "Sasso da Pigna" è la più grande del suo genere. Realizzata durante la seconda guerra mondiale, é stata chiusa nel 1999 e attualmente non adempie più alcuno scopo militare. Uno studio ordinato dal DDPS (Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport) in vista di una rivalutazione di questa fortificazione prevede un suo nuovo utilizzo nell'ambito dei beni culturali esistenti nella regione del Passo. Le singole parti della fortificazione saranno rese accessibili da un trenino pneumatico ultramoderno e da un ascensore obliquo. Il "Wasserschloss" Gottardo (impianto termale sotterraneo), ne rappresenterà la maggior attrazione. Al visitatore saranno inoltre offerte delle esposizioni tematiche da scoprire individualmente, che gli permetteranno di avvicinarsi in modo moderno ai temi relativi all'acqua, all'energia, al traffico, al clima, al tempo atmosferico e alla sicurezza (che sono i temi di sviluppo principali nella regione del San Gottardo). Il percorso sotterraneo sarà completato da laboratori di ricerca di istituzioni private e universitarie, come pure da opere esterne.

5Vedi la recente pubblicazione del Progetto di “Armeebericht”, sul quale nelle scorse settimane i media hanno versato fiumi di inchiostro e che nel Parlamento ha già provocato un acceso dibattito, con vivaci polemiche partitiche)

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Terminiamo questo capitolo con un’analisi qualitativa della Regione San Gottardo dal punto di vista della riconversione delle infrastrutture militari. La situazione attuale viene valutata tramite un’analisi SWOT. In una prima parte vengono evidenziati punti forti e punti deboli della situazione attuale (Ist- Zustand).

PUNTI FORTI PUNTI DEBOLI

Facile accessibilità, grazie allo sviluppo dei trasporti pubblici, sia in

inverno sia in estate (con l’eccezione dell’inverno nella zona dei Passi) Frammentazione degli spazi e dispersione delle strutture Infrastrutture adatte per diversi segmenti di clientela (gruppi, individuali,

da ogni parte del mondo, differenti classi di età e di reddito)

Non ancora chiarite le questioni legate alla proprietà futura e alla gestione futura.

Bellezza del paesaggio e sua preservazione Stagione troppo breve nel nucleo della Regione del Passo del San Gottardo

In una seconda parte, al fine di valutare le potenzialità future, vengono valutati opportunità e rischi in base alle tendenze di mercato rilevanti (Soll- Zustand).

OPPORTUNITÀ RISCHI

Le infrastrutture legate al ridotto alpino sono uniche al mondo; esse (fino a poco tempo fa segrete o ancora in parte non accessibili) irradiano un fascino particolare

La memoria storica diretta del concetto di ridotto si indebolisce col tempo; la generazione che ha vissuto il servizio attivo direttamente sta scomparendo.

Le infrastrutture militari si prestano idealmente per il concetto di

“Erlebnis-Setting”, molto ricercato e seguito nel turismo oggi odierno (fare esperienze più che vedere / osservare passivamente)

Un parco dell’esercito (“Armeepark”) potrebbe attirare clientela indesiderata (estremisti di destra, skinheads, ecc.)

Il progetto Sawiris crea nuova clientela, che vorrà attività diversificate.

L’analisi SWOT mette in evidenza l’opportunità più grande, legata all’unicità a livello mondiale delle strutture legate al ridotto alpino; per quel che riguarda i rischi occorrerà tener conto anzitutto del declino della memoria storica diretta legata al concetto di ridotto: fra qualche anno queste

generazioni non ci saranno più, il che impone non soltanto un riposizionamento dell’offerta (strutture, attività), ma anche e soprattutto della domanda (potenziali visitatori, mercati di provenienza).

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3. ANALISI DELL’OFFERTA E DELLA DOMANDA 3.1. Introduzione

La riconversione a scopi e utilizzi civili (turistici, culturali, scientifici, formativi) delle infrastrutture militari presenti nella regione del San Gottardo per scopi diversi da quelli originali, comporta il superamento di ostacoli di varia natura:

l’esistenza di sufficienti risorse a disposizione per l’acquisto, per la trasformazione e per la futura gestione;

l’esame di impatto ambientale necessario per dimostrarne la fattibilità a livello di protezione dell’ambiente e della natura circostante (accessi, posteggi, energia, fonti idriche, ecc.).

 a livello di piani regolatori comunali, spesso questi impianti (sotterranei e all’aria aperta) sono inseriti nelle cosiddette “zone a pianificazione speciale”, circondate da zone verdi, zone boschive, o zone agricole (dove ogni intervento risulta difficile a livello pianificatorio).

D’altra parte, il fatto di mantenere aperte e vive alcune di queste strutture, porta comunque diversi benefici:

 per la Confederazione, la possibilità di diminuire i propri costi fissi, legati al mantenimento di strutture che non vengono più utilizzate

 per i visitatori interessati, la possibilità di scoprire (o riscoprire) strutture un tempo segrete e che comunicano un fascino particolare al nucleo della regione del SG

per l’economia locale, la possibilità di creazione di indotto e posti di lavoro grazie a queste nuove offerte

Il dibattito su ciò che dovrebbe accadere ai cosiddetti “buchi neri nella montagna”, bunker mimetizzati, fortezze e fortificazioni, è stato lanciato già parecchi anni fa. L’esercito vorrebbe venderle al più presto, per non doversi sobbarcare dei costi di gestione / di manutenzione che vuole liberare per poterli utilizzare in altri modi e perché i fondi a disposizione per la difesa si stanno sempre più assottigliando. Inoltre, in alcuni luoghi per alcune strutture ci può essere una certa pressione dell’economia privata per la riconversione delle zone di PR a edificabili oppure commerciali. In mezzo al tutto si trovano coloro (associazioni, fondazioni, gruppi di interesse e, si auspica vivivamente, lo stesso Progetto San Gottardo) che vorrebbero evitare corse speculative e promuovere il mantenimento e lo sviluppo di quelle che offrono un alto grado di potenzialità a livello pubblico, partecipando in questo modo alla sostenibilità finanziaria, socio-culturale ed economica della Regione San Gottardo, già precaria e fragile di propria natura.

In sostanza, in futuro andrà valutato e ponderato ciò che più costa alla comunità e ai residenti a medio e lungo termine: lo smantellamento degli impianti ed il conseguente abbandono (con evidenti conseguenti carichi ambientali) o la loro riconversione. La Confederazione, infatti, nel corso di questo decennio, intende eliminare circa 15.000 installazioni militari quali forti di artiglieria, funivie, sbarramenti, rifugi, posti di comando e accantonamenti. Il rischio è che solo pochi sopravvivranno quali musei, se non si procede già da subito a promuoverne lo sviluppo futuro: “agire oggi

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ed evitare che sia troppo tardi domani”, afferma a proposito il col. Carlo Mani, responsabile del gruppo di lavoro “difesa” nell’ambito del progetto

“Gottardo 2020”.

La sezione della logistica di Armasuisse ha messo a disposizione del nostro gruppo di lavoro una lista di infrastrutture basata sulla banca-dati in vutilizzata finora dall’esercito, che però contiene unicamente criteri e fattori quantitativi (ubicazione, volumetria, tipologia, ecc.). Onde rispondere ai quesiti legati al nostro mandato, il nostro esame ha dovuto partire con un approccio diverso. Abbiamo dunque iniziato con l’elaborazione di una serie di criteri – sopratuttto qualitativi - nell’ottica della domanda piuttosto che dell’offerta: ovvero con lo sguardo del futuro acquirente / gestore o utilizzatore, piuttosto che con lo sguardo del proprietario attuale. Il nostro obiettivo è di mettere in evidenza quelle strutture che più delle altre mostrano un alto potenziale di sviluppo in relazione alla loro riconversione per scopi civili e turistici. Questi criteri si trovano alla pagina successiva per la valutazione ponderata e a pagina 19 di questo rapporto. In seguito, abbiamo richiesto alla sezione logistica di Armasuisse di procedere ad una prima selezione della lista in loro possesso, utilizzando i nostri criteri (da loro approvati).

Purtroppo questa selezione non ha dato un risultato che potesse servire allo scopo prefissato, in quanto (almeno questa è la nostra interpretazione) il sistema utilizzato all’interno di Armasuisse si rifà unicamente al punto di vista del proprietario stesso ed è legato a dati puramente quantitativi. Di conseguenza, il nostro gruppo di lavoro ha elaborato in modo autonomo una lista di 25 oggetti, che sono poi stati suddivisi e classificati secondo i criteri (quantitativi e qualitativi) di cui appunto a pagina 19. Infine, ogni infrastruttura è stata valutata in modo ponderato (“gewichtet”), mediante criteri di ponderazione e coefficienti d’importanza. Questi criteri di ponderazione vengono elencati qui di seguito.

3.2. Criteri per la valutazione sulle potenzialità di sviluppo

Le potenzialità di sviluppo delle varie infrastrutture variano a dipendenza del tipo di oggetto, dalle sue condizioni e dai possibili investimenti futuri da operare. È dunque necessario anzitutto porsi una serie di domande per valutare queste potenzialità:

- gli edifici esistenti sono adatti per i nuovi usi ipotizzati?

- gli edifici esistenti possono essere rinnovati con le risorse a disposizione?

- gli edifici sono sotto tutela?

Se le infrastrutture prese in considerazione rappresentano un vantaggio o uno svantaggio per la conversione, ciò dipende in gran parte dall’utilizzo previsto. Una parte dei terreni ex-militari veste in cattive condizioni e alcuni spazi potrebbero essere riconvertiti più in zone agricole che zone di attrazione. Onde valutare concretamente il potenziale delle singole infrastrutture sono stati elaborati una serie di criteri (definiti qui di seguito “fattori di successo”), che vengono valutati tramite un sistema di ponderazione6.

6nell’allegato, la valutazione ponderata (gewichtet) per ogni oggetto

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Fattori di successo Ponderazione (coefficiente)

Consapevolezza dello spazio 2

Opportunità di utilizzo dell’oggetto per eventi fino a ca. 300 persone 3

Opportunità di utilizzo dell’oggetto per seminari, scolaresche (fino a ca. 50 persone) 3

Accessibilità con auto private o veicoli 4x4 2

Accessibilità e posteggio per bus (50 persone) 3

Accesso trasporti pubblici (l’oggetto può essere raggiunto entro 30 minuti a piedi dalla stazione) 2

Corrente disponibile 3

Acqua disponibile 3

WC disponibile 3

Comunicazione (internet, tel,…) disponibile 2

Servizio ristorante disponibile 2

Cucina disponibile 2

Possibilità di alloggio (pernottamento) 2

Minimo 10 posteggi per auto private 2

Norme di sicurezza, secondo il BFU 2

Legenda ponderazione: Legenda valutazione assoluta: Legenda valutazione ponderata:

1= non molto importante 1 = male = valutazione assoluta x coefficiente

2 = importante 2 = sufficiente

3 = molto importante 3 = buono

4 = ottimo

I risultati di questa valutazione ponderata – eseguita per ogni singolo oggetto facente parte della banca-dati qualitativa che il nostro gruppo di lavoro ha elaborato - si trovano nell’allegato.

(13)

3.3. Creazione di una banca-dati delle strutture con potenzialità di successo

Da secoli la regione del San Gottardo è stata dotata di infrastrutture di interesse nazionale ed internazionale (linee ferroviarie, infrastrutture stradali, opere militari in superficie (caserme, accantonamenti, funivie) e opere militari sotterranee (fortificazioni, depositi, eccetera). Queste strutture hanno generato effetti importanti, sia a livello della loro missione principale (difesa del territorio), sia a livello diretto e indiretto per l’economia regionale (creazione di indotto per la costruzione, manutenzione, rifornimento, ecc.). Esse hanno però anche creato un impatto ambientale non indifferente (interventi sul paesaggio, vie d’accesso, ecc.). Talvolta l’inserimento di queste infrastrutture nel paesaggio non è ottimale; anzi, talvolta esso ha provocato un peggioramento visibile delle potenzialità naturalistiche della zona. In alcuni casi, le opere edili venivano realizzate seguendo criteri giudicati oggi inaccettabili, se paragonati ai parametri di tecnica di costruzione di cui disponiamo oggigiorno.

I cosiddetti spazi di esperienza dovranno generare interesse, conoscenza, emozione ed esperienza. Per alcuni spazi particolari, inoltre, vi sarà una full-immersion, con aspetti ludici e attività interattive. Ad esempio, è immaginabile pensare ad allestimenti di video-arte, rappresentazioni sceniche (molto interessante e riuscito ad Andermatt l’utilizzo della scenografia del paesaggio antropico e costruito per le rappresentazioni teatrali estive

“open-air”, che riscuotono un grande successo), concerti, esposizioni in strutture militari in disuso (fortificazioni, gallerie, postazioni di artiglieria, ecc.), grazie alla riconversione di questi spazi. La Claustra (alloggio e ristorazione in una ex-fortificazione militare appena a Nord del Passo del San Gottardo, in zona San Carlo) sarebbe certamente un esempio interessante, seppur finora gestito in modo inadeguato (marketing poco evidente, mancanza di coordinamento, iniziative episodiche).

3.4. L’utilizzo delle infrastrutture legate alla banca-dati

L’utilizzo può essere definito in senso lato nel seguente modo:

a) Visite e visite guidate

b) Uso temporaneo per eventi, per alloggi e/o aree/spazi per attività

c) Uso continuo per attività scientifiche, culturali, formative, storiche e turistiche Alcuni luoghi di visita sono già esistenti e gestiti da organizzazioni private e associazioni.

La banca-dati contiene le infrastrutture che secondo il nostro gruppo di lavoro offrono il più alto grado di potenzialità per un uso turistico futuro. Esse si trovano coerentemente all’interno del “rombo” ristretto secondo la visione del progetto San Gottardo e del progetto Gottardo 2020, a cui il nostro gruppo di lavoro fa sempre riferimento.

(14)

3.5. La banca-dati qualitativa degli oggetti valutati

Dapprima, il nostro gruppo di lavoro ha elaborato una serie di criteri che potessero permettere una prima selezione degli oggetti, con l’obiettivo di mettere in risalto quelli che si prestano per il Progetto di “Armee-Park San Gottardo” (gruppo A) e quelli che invece si prestano

maggiormente a trattative singole fra interessati, creandone un’apposita banca-dati (gruppo B).

A banca-dati consolidata, un ente o organizzazione dovrebbe garantirne il funzionamento, fungendo da piattaforma di comunicazione fra futuri proprietari e/o gestori da una parte e proprietari attuali (logistica Armasuisse) dall’altra. Idealmente, anche in questo caso dovrebbe trattarsi del Progetto San Gottardo medesimo.

Segue la legenda con tutti i criteri di cui abbiamo tenuto conto nelle nostre valutazioni. La lista completa degli oggetti valutati si trova in allegato a questo rapporto.

3.6. Criteri utilizzati

Regione: Possibilità di utilizzo a fine turistico:

1 = Passo del S.Gottardo Ev) Eventi fino a ca. 300 persone

2 = GR (Surselva fino a Trin, Regioni del Lucomagno, Gole Rofla/Viamala) Se) Seminari da 10 a 50 persone 3 = UR (Valle dell’Orsera fino a Amsteg + Andermatt-Hospental-Realp) Ga) Gastronomia

4 = TI (Airolo, Bedretto, Leventina) Üb) Pernottamento per gruppi

5 = VS (Goms, fino a Briga) Inf) Visite individuali, visite guidate

Wi) Scienza, istruzione, ricerca

Importanza secondo l’inventario delle strutture militari: Azzonamento (disposizioni sulla pianificazione territoriale):

Nat = internazionale, nazionale Na) riserva naturale

Reg = regionale Gr) zona verde

Lok = locale Wa) bosco

In) zone per infrastrutture pubbliche Re = zona residua

Proprietà / gestione:

K1: è momentaneamente e a lungo termine ancora utilizzato dall’esercito (periodo di tempo +/- 10-15 anni) K2: è ancora utilizzato dall‘esercito, ma a breve termine (1-4 anni) verrà declassificato e “dato libero”

B: è di proprietà del governo federale, ma non è più gestito / mantenuto; è vuoto Z: è già utilizzato in ambito civile, gestito e mantenuto da fondazioni / associazioni

(15)

Fattori importanti per l‘ambiente: Tipologia di utilizzo:

Fl = Flora, Fauna, Biotopi A = Progetto Armeepark San Gottardo

Ge = significato storico generale B = Banca-dati PSG per richieste / offerte per singoli oggetti Mi = significato storico militare

Te = aspetti tecnici rilevanti

Durante le nostre giornate di ispezione sul posto (18-19 ottobre 2010), il nostro gruppo di lavoro ha potuto visitare le seguenti istallazioni:

B03037: BWE – 1346 GA: Mensa (Passo dell’Oberalp)

B03524, BWE – 1346 GQ: insieme dell’infrastruttura, in particolare la cucina (Passo dell’Oberalp) BWE-1347 KC: Deposito sotterraneo (Göschenen)

B04995: BWE – 1346 GV Accantonamento di alta montagna (Göschenen, Gütsch) B0298, BWE – 1346 UH Vecchio forte (Göschenen, Gütsch)

B02659 / 60 - Stazione di partenza della funivia Z 302, sala macchine (Göschenen, Gütsch) B02522 - Caserma (Andermatt, Bäzberg)

A08660 - Forte d’artiglieria (Andermatt, Bäzberg)

B0332 - Blockhaus Brückwaldboden (Schöllenen, Göschenen) A08689 - Accantonamento di alta montagna (Andermatt) A08653 - Posto di comando di reggimento (Hospental)

A08385 - Forte d’artiglieria Sasso da Pigna (Passo del San Gottardo) B02978-BWE-1343 - accantonamento Forte Ospizio (Passo S. Gottardo) A08399 - Accantonamento di alta montagna (Passo del San Gottardo) A08370 - Forte d’Artiglieria Foppa Grande (Motto di Dentro, Airolo) AXXYY - Caverna per aerei e centro logistico (Aerodromo di Ambrì) A08160 - Posto di comando di reggimento (Pollegio)

Queste visite sono servite a completare la banca-dati e a rendersi conto sul posto e visivamente delle effettive potenzialità, parlando anche con i responsabili delle infrastrutture ed hanno permesso di aggiungere anche delle considerazioni generali su ogni oggetto visitato.

(16)

3.7. Osservazioni

Numero dell’oggetto

Tipo / Località dell’oggetto Osservazioni in base alle ispezioni del 18-19.10.2010

1 (BWE-1347

KC)

Lagergebäude

Tunneldepot Göschenen

Idealer Knotenpunkt für Umsteigen von Zug auf Zug oder Ankunft mit Autobahn und „Einstieg“ in die Andermatt-Gotthard-Region und Armeepark Gottardo. Zukünftige Parkplätze für Ankunft

Nostalgiezüge Gotthard-Strecke (Wilhelm-Tell / Gotthardbahn bis nach Andermatt; dann Transfer in Furka-Dampfbahn oder Glacier-Express mit Panoramawagen). Bestehendes Bundesgebäude als Restaurant oder Eventhalle? Risikofaktor: Überschneidung mit aktuellem Bahnhof Göschenen mit Umsteigen von Zug auf Zug. Nebenbei 4 Kavernen mit je 100 x 15m für Lagerungen ideal.

2 (B02658)

BWE Nr.

3962 GY

Truppenlager Gütsch Wird mittelfristig freigegeben, wird momentan noch vom VBS benützt. Eignet sich nicht als Bergrestaurant. Besser in höherer Lage, auf dem „Stöckli“ (270 Grad-Aussicht auf Oberalp, Andermatt, bis Furka, 2'330 m.ü.M.). Stöckli-Anlage ist bereits im Dispo-Bestand, also für Verkauf offen. Idealer Käufer wären zukünftige Bergbahn-Organisation oder Sawiris-Resort.

4 (B02659-

60) WE Nr.

33955 GL Z00302 WE Nr.

32056 BB (B02983) BWE–1346 UH

Seilbahn Göschenen- Gütsch +

Seilbahn

Artilleriefort Gütsch

Seilbahn in guten Zustand (Türen müssen den Vorschriften angepasst werden), Platz für 12 Passagiere; kann jederzeit betrieben werden. 10 Minuten Fahrzeit zur höchstgelegenen Festung Europas (USP - Highlight des Armeeparks). Parkplätze in Göschenen vorhanden. Ist als

„Nebeneingang“ für Parcours Armeepark unverzichtbar. Ermöglicht Jahresbetrieb Armeepark in der Höhe und bringt direkt ins Skigebiet Nätschen-Gütsch (in Zukunft wahrscheinlich mit Oberalppass- Rueras-Sedrun verknüpft). Liegt ausserhalb der Lawinenzone.

Risikofaktor: Windböen während der Fahrt.

5 (A08665)

BWE 35724

Flankiergalerie Andermatt

Eignet sich als „Antenne“ des Museums in der Kaserne Andermatt (zu Fuss vom Info-Zentrum erreichbar). Risikofaktor: seit mehreren Jahren nicht benützt, in prekärem Zustand.

6/7 (B03037)

BWE – 1346GA

Truppenlager Oberalppass

Befindet sich ausserhalb der Lawinenzone. Ideal für Sportlager in Höhenlage. Sehr gute Anbindung an Schneesportanlagen Oberalp-Rueras-Sedrun und in unmittelbarer Nähe Bahnstation RhB.

Risikofaktor: Infrastruktur z.T. bereits in schlechtem Zustand, Sanierung problematisch und

Investitions-Volumen hoch (Sanitäre Anlagen und Schlafsaale nicht „marktgerecht“). Eher für Verkauf und kommerziellen Betrieb geeignet. Dépendance für hochalpine „Sport-Mekka“ Andermatt ?

(17)

Numero

dell’oggetto Tipo / Località dell’oggetto Osservazioni in base alle ispezioni del 18-19.10.2010

10 (B03524)

WE Nr. 3957 GM

Truppenlager Rossmetteln

Ideal für Bergrestaurant mit wunderbarer 180-Grad-Aussicht auf Oberalp, Andermatt, Hospental, Furkapass und Gotthardpass. Sehr gut erhaltene Bausubstanz. Ideal für Jugendlager, Team-buildung, Reintegration (Zusammenarbeit mit Anstalten).

9 Unterkünfte in unmittelbarer Nähe, Total Schlafplätze für 140 Personen.

Kein Strom mehr (Freileitung kaputt und Besitzer will nichts mehr investieren); da Sonnenhang ideal für Solargarten. Problematische Anfahrt, da Armee-Seilbahn nicht mehr existent. Kein Winterbetrieb möglich, da innerhalb Lawinenzone. Schönes Wandergebiet (Urschner Höhenwanderung). VBS wird Zufahrtsstrasse wahrscheinlich nicht mehr unterhalten.

11 (A08660)

(A08667) WE Nr.

33123 AA

Artilleriefort Bäzberg Konstruktion und Technik teilweise 1.Weltkrieg, 2.Weltkrieg und Kalter Krieg. Einige Teile

(Minenwerfer-Anlage) werden vom VBS noch heute gebraucht, sind also noch (und bleiben langfristig) K1, stehen also nicht zur Verfügung. Jedoch wird Unterhalt und Betrieb Zufahrtsstrasse vom VBS bis zu K1-Anlage garantiert. Pluspunkte: technische Vielfalt (seinerzeit Pilotanlage für neues System während des kalten Kriegs), Bauart einzigartig und einmalig. Maschinen erst 10.Oktober 2010 stillgelegt, also noch funktionsfähig. Ideal für Besucher, die sich leidenschaftlich für technische und militärhistorische Aspekte interessieren.

Einzige (visionäre) Möglichkeit: Anbindung an Gütsch / Nätschen-Region mittels Hängebrücke?

13 (B02978

BWE-1343)

Einquartierung Forte Ospizio

Einziger potentieller Käufer wäre Kanton Tessin und einziger potentieller Betreiber wäre die Fondazione San Gottardo, damit die Anlage „Museo Forte Ospizio“ eine Einheit werden kann.

14 ( A08370)

WE Nr.

33992 AA

Artilleriefort Foppa Grande

Schon jetzt zum Teil als Museum konzipiert. Ist (und bleibt voraussichtlich) im Besitz von Armasuisse, wird jedoch von einer kleinen Gruppe von Pionieren für Gruppen (Voranmeldung erforderlich) zur Verfügung gestellt. Risikofaktor: Nachfolger, wenn Pioniere nicht mehr aktiv sind. Kann theoretisch ganzjährlich betrieben werden, Zufahrtsstrasse ist jedoch in Lawinenzone. Gegenüber moderne Struktur, die vom VBS noch betrieben wird und in nächster Zeit deklassifiziert wird (K2). Dieser neue Teil hat militärhistorisch und technisch wichtige Aspekte.

17 (A08160)

WE Nr.

14048 AA

KP Pollegio Platz für ca. 120 Personen, komplette Infrastruktur (Schlafen, Essen, Arbeiten). Ideal für kommerzielle Nutzung (Datensicherungen; Glasfaserverkabelung vorhanden!). Parkplätze in der Nähe vorhanden.

Erfolgsfaktor: diskreter Eingang. Nähe Autobahnausfahrt A2 Biasca.

18 (A08653)

WE Nr.

14051 AA

KP Hospental Keine Unterkünfte, nur Büros. Eignet sich für Datenlagerungen, Archive für zivile Nutzung.

(18)

Numero

dell’oggetto Tipo / Località dell’oggetto Osservazioni in base alle ispezioni del 18-19.10.2010

24 (B03014.01)

WE Nr. 3958 GC

Altchilch Kaserne Andermatt

Ideal für Info-Zentrum, Museum, Shop des zukünftigen Armeeparks. Wird möglicherweise in Zukunft als Denkmal geschützt. Ideale Anbindung an öffentlicher Verkehr (unmittelbare Nähe Bahnstation), Parkplätze vorhanden; liegt direkt beim Sawiris-Resort.

27 (A07833)

(A07837) WE Nr.

33099 AA

Artilleriewerk Museum von nationaler Bedeutung im Bereiche der Wehrtechnik aus den zweiten Weltkrieg.

Geeignet für Events und Seminar Möglichkeiten bis 50 Personen

Gute technische und räumliche Voraussetzungen für Wechselausstellungen 28 (8721/.22) Gebirgsunterkunft

Festungsminenwerfer 12cm

Einstiegspforte zum Park Adula

Übernachtungsmöglichkeiten im 1 Sternhotel zum Familienpreis

31 (A08717)

(A08711-16) WE Nr.

35950 AA

Bat KP mit einem Fest Mw 8,1 cm und GPH sowie Inf Bkr

Von lokaler Bedeutung mit Anlagen aus dem zweiten Weltkrieg und aus der Zeit des kalten Krieges Verbund mit dem Wanderweg der historischen Holzbrücke in Val Sumvitg

Infanteriebunker nach dem Tarnungsprinzip der falschen Chalet.

34 (A08399)

WE Nr.

37010 AA

Gebirgsunterkunft Passo San Gottardo

Einziger potentieller Käufer wäre Kanton Tessin und einziger potentieller Betreiber wäre die

Fondazione San Gottardo; damit können Events und Gastronomie, welche von der FPSG organisiert werden, problemlos durchgeführt werden. Total 300 Sitzplätze mit Tischen (100 Saal + 200

Lagerhalle). Für Events, Platz für 300 Personen (22 x 12 m); 150 Schlafmöglichkeiten.

35 (B03032)

WE Nr. 3956 GC

Blockhaus Brückwaldboden

Ideal für Apéros, Events. 120 Jahre alt. In der Nähe Schiessscharten aus dem 1.Weltkrieg (in Kurve der Strasse eingebaut). Freie Aussicht auf die Schöllenen und Andermatt. Problemfaktoren: kein Wasser, keine WC.

(19)

Armasuisse non ha potuto calcolare i costi energetici i quali, sempre secondo Armasuisse, non offrono informazioni sufficientemente attendibili, dato che gli stessi dipendono fortemente dal grado di occupazione da parte delle truppe e quindi devono essere relativizzati.

Vi é inoltre da considerare, secondo Armasuisse, che per alcuni degli oggetti elencati sono già in corso trattative con Cantoni, Comuni, associazioni, ecc., ed inoltre ogni cambiamento di utilizzo deve essere coordinato con i relativi gestori del portafoglio. Le competenze sono fissate nel modo seguente:

Cantoni VS + TI

Gestore del portafoglio: Florence Perret-Gentil, florence.perret-gentil@ar.admin.ch , tel. +41 31 324 50 10

Canton UR

Gestore del portafoglio: Simon Flückiger, simon.flueckiger@ar.admin.ch , tel. +41 31 323 06 87

Canton GR

Gestore del portafoglio: Dario Viel, dario.viel@ar.admin.ch , tel. +41 31 324 46 27

3.8. Ricerca sulle potenzialità dal punto di vista della domanda

Alfine di poter valutare l’interesse potenziale da parte del mercato verso un futuro utilizzo culturale, divulgativo e turistico di queste infrastrutture militari, è stata svolta una ricerca su quanto viene attualmente offerto e sulle potenzialità legate alla Regione del San Gottardo. Da una sommaria ricerca su Internet, emerge che “tour” legati alla storia militare e alla visita di fortezze, fortificazioni, cimiteri di guerra o altri punti di interesse particolari, vengono promossi da una moltitudine di tour operator, soprattutto in Gran Bretagna, Germania, Vietnam e Stati Uniti. La maggior parte di questi tour sono legati alle guerre napoleoniche, alla prima e seconda guerra mondiale (o, nel caso del Vietnam, ovviamente agli anni di quel particolare conflitto) e offrono la riscoperta di luoghi storici in cui si sono succeduti particolari avvenimenti (es. battaglie, sbarco in Normandia, ecc).

Questi tour comprendono anche visite guidate a infrastrutture un tempo adibite a scopi militari, visite a musei, cimiteri militari, ecc.

Quale esempio, e per dimostrare il notevole interesse e la domanda legati a questi prodotti, riportiamo l’elenco dei tour-operator inglesi che offrono dei pacchetti e tour specializzati in questo settore17, guidati da esperti che hanno una relazione diretta con quegli avvenimenti oppure da storici o ancora da collaboratori specializzati degli enti turistici.

17 Le descrizioni delle attività sono lasciate in inglese perché fedeli a quanto riportato sul rispettivo sito web.

(20)

- Anglia Battlefield Tours: Schools & groups battlefield tours to Europe. A range of different tours covering different conflicts, including poetry tours to WWI sites such as the Somme & Ypres studying the works of Siegfried Sasson and Wifred Owen.

- Bartletts Battlefield Journeys: specialised in WW1 battlefield sites in France and Belgium, but they also covered the 60th anniversary of the WW2 Normandy Landings in 1944.

- Battlefield Tours: Operating name for the War Research Society which specialises in taking pilgrims, veterans, widows and children to visit the battlefields, memorials and last resting places of the fallen, combined with guided historical tours of the areas of the First and Second World Wars in Northern France, Belgium, and Italy.

- Cooper's Waterloo Tours: Tours led by expert, Graham Cooper, to Napoleonic battlefield sites across Europe (his speciality), and also WW1 and WW2 (Normandy) battlefield sites.

- Dr Thomson's Tours: Small-scale (one-man) tour operator. Dr Thompson is a historian & guide based in Canterbury, he takes private tours to battlefield and historic sites on both sides of the Channel Tunnel, ie. Kent & Sussex (castles, gardens, history), Northern France & Belgium (WWII & WWII) battlefield sites. In 2004 he has two 'space & rocketry' coach tours going to Peenemunde, Berlin, the European Space Technology Centre (ESTEC) at Noordwijk, and the European Space Operations Centre (ESOC) at Darmstadt.

- European Military Tours: Small group tours to WW1 & WW2 sites in Europe for American, Australian, British, Canadian and other Commonwealth Forces and Families, Friends, History Buffs etc. Part of Ipswich-based Destinations Europe.

- Flanders Tours: WWI (mostly) and WWII battlefield tours and remembrance visits.

- Galina International Battlefield Tours: Battlefield tours in Europe focused on WWI & WWII but also Agincourt & Waterloo.

- Holts Battlefield Tours: Well-established (25 years) operator, and probably the best known, specialising in history & battlefield tours with expert guides. A huge range of expert-guided battlefield tours worldwide.

- Leger: Small programme of 1st & 2nd WW battlefield tours in Europe.

- Lindum Heritage: small programme of history short breaks and day tours in the UK of which their Runways to War tour is hugely popular, visiting five WW 2 Bomber Command bases in East Anglia including the home of the legendary Dambusters squadron, and a chance to get inside a Lancaster bomber.

- Matt Limb Battlefield Tours: Matt Limb OBE is himself a Commanding Officer of a specialist Territorial Army regiment. He takes battlefield tours to 1st &

2nd WW sites on the Continent.

- Midas Tours: Longstanding specialist with a wide range of battlefield tours throughtout Europe and further afield, now incorporated into Holts (see above).

- Middlebrook Hodgson Battlefield Tours: Small group tours to 1st World War sites

- Old Country Tours: Anglo-American specialist tour operator offering history and battlefield tours in Europe and the USA.

- Perception Travel: Tour planners/organisers for visiting the WW2 Normandy landing sites. They also operate air tours of the area by private light aircraft.

- Richardson & Gray: Specialise in group tours to WWI & WWII battlefield sites, also for visiting American, Australian and Canadian groups.

- Skylark Battlefield Tours: WWI & WWII battlefield tours for colleges, schools and small private groups. They also offer 'Living History' presentations to school classes in the UK.

- Remembrance Travel: Remembrance is the Royal British Legion's specialist agency operating two kinds of tours: pilgrimages to cemeteries, memorials and war graves in Europe, Africa and the Far East, and battlefield tours to Europe and South Africa (Boer War sites). They have also been calling themselves 'Poppy Travel' in 2007, though the Remembrance name stays on their website.

- Reveille Battlefield Tours: Owner-led, in-depth small group visits by minibus to major sites of WW1 and WW2 - Somme Battlefield Tours: Expert-led and self-drive tours of the Somme & Ypres WWI battlefields.

(21)

- Spider Holidays: Small programme of mainly WWI & II battle site tours in Europe but also a Waterloo tour and Falklands war tour.

- Tours with Experts : Wide range of battlefield tours with experts in Europe Africa & the USA.

- Travel & Learn: Guided battlefield tours for schools. Travel and Learn is The Royal British Legion’s specialist organiser of visits for schools to battlefields and war cemeteries in many parts of the world, currently their programme features Ypres, The Somme, Normandy, Arnhem, Monte Casino and Berlin.

- Waterloo Battlefield Tours: Specialist guided tours to Waterloo.

Nessuno di questi operatori include finora programmi legati alla Svizzera e/o al ridotto alpino.

Alcune offerte sono legate alla “ricostruzione” e “messa in scena” di attività militari e offrono al visitatore la possibilità di vivere un’esperienza legata a simulazioni di battaglie o vita da soldato. Questi tour possono variare da visite giornaliere a tour settimanali e avvengono principalmente nel periodo autunnale ma anche in estate e in primavera. Luoghi di attrazione attorno alla regione del Passo del San Gottardo non mancano e il potenziale dal punto di vista della domanda neppure. Vanno incentivate visite guidate a infrastrutture militari, musei e luoghi legati ad avvenimenti particolari. Questi aspetti verranno ampliati nei prossimi capitoli.

(22)

4. IL PROGETTO DI ARMEE-PARK SAN GOTTARDO

4.1. Introduzione

Le costruzioni della difesa sul massiccio del San Gottardo si prestano particolarmente per essere organizzate in spazi di esperienza, itinerari e, su suggerimento dell’Esercito svizzero, in un Armee-Park San Gottardo che rimarrà anche dopo Gottardo 2020.

Il progetto di Armee-Park San Gottardo ruota attorno all’idea di aprire al pubblico le installazioni militari ancora in uso (coerentemente con le disposizioni in materia di sicurezza e confidenzialità) e quelle già riconvertite. A queste si aggiungerebbe tutta la catena logistica che le lega.

Il progetto di Armee-Park San Gottardo prevede di creare dei luoghi di interesse, tenendo in considerazione gli oggetti presenti dell’esercito svizzero e le organizzazioni e le associazioni private esistenti. È opportuno, in virtù della rilevanza dell’area e del tipo e della molteplicità degli oggetti militari del passato o del futuro, fare di questa zona un parco militare a livello nazionale, rendendo l’area accessibile al pubblico. Già oggi organizzazioni e associazioni private gestiscono alcuni di questi luoghi di interesse.

Si tratta quindi, nella regione fra Airolo e Andermatt, di un’esposizione complessiva sulla difesa che permetterà ai visitatori una visione d’insieme prima di inoltrarsi nella montagna alla scoperta dei segreti militari del passato (il “ridotto alpino”).

La Regione del San Gottardo sembra essere predestinata a rappresentare la storia del valore della Svizzera quale Armee-Park San Gottardo (museo all’aperto) d’importanza nazionale e in futuro sotto il marchio “patrimonio dell’umanità” UNESCO, proprio per la sua assoluta unicità al mondo e per la missione di difesa della neutralità e dei valori ad essa legati, che possono certamente essere ancora oggi definiti appunto “patrimonio dell’umanità”. Soprattutto al giorno d’oggi risulta essere di grande importanza che l’organizzazione di sicurezza più grande, più affidabile e più sostenibile in Svizzera, resti ancorata alla popolazione non solo del nostro paese, avvicinandola in maniera attrattiva, seguendo ancora una volta un motto il cui valore rimane universale: “si vis pacem, para bellum”.

A tale proposito, abbiamo voluto dapprima raccogliere le idee mediante un mind-map, che riportiamo fedelmente alla pagina successiva:

(23)

4.2. Mind-map dell’Armee-Park San Gottardo

(24)

4.3. Da singoli oggetti a sistema parco

Le offerte dei parchi tematici e la gestione dei loro prodotti negli ultimi anni sono cambiati radicalmente. Da semplici oggetti fruibili passivamente dal pubblico sono diventati delle attrazioni animate inserite in percorsi tematici e vengono di conseguenza promossi dalle destinazioni turistiche e dalle organizzazioni di marketing territoriale in modo più coerente verso le testimonianze autentiche (storiche, culturali, militari) che rappresentano la situazione allorquando erano ancora in attività le diverse infrastrutture. Da consumo passivo si passa all’esperienza vissuta (« Erlebnis »), che viene messa in scena (« Inszenierung ») mediante supporti diversi (guide, pannelli, visite, percorsi, esperienze multimediali). In generale, questi prodotti hanno un ampio successo, sia a livello di pubblico (visitatori, turisti, scolaresche, curiosi, eccetera), sia a livello di addetti ai lavori (aziende del ramo, scuole, istituti, università e associazioni di categoria).

4.4. La messa in scena dell’esperienza vissuta

Spesso si afferma che uno dei rischi dello sviluppo dei prodotti turistici del 21.secolo è un’eccessiva „turistizzazione„ e massificazione dell’offerta, specialmente se gli stessi sono situati a ridosso di grandi agglomerati urbani. In questo senso, il nuovo concetto di « Erlebnis-Setting » cerca di prevenire questi rischi, favorendo l’allestimento di esperienze che tengano conto delle caratteristiche di originalità ed autenticità. In ogni modo, per poter « mettere in scena » un nuovo prodotto turistico quale l’Armee-Park San Gottardo, il presupposto è di poter far sperimentare nel modo più autentico possibile: vedere, toccare e rivivere in modo virtuale le attività del passato.

Come generare esperienze a effetto duraturo

Ambiente Individuo Esperienza Emozione Atmosfera

Messa in scena

Argomento

Attrazioni / Attività

Ospiti/

visitatori

Scenario Benessere Guida dei

visitatori

Concetto della messa in scena

I punti-chiave del concetto di messa in scena dell’offerta turistica secondo il Prof. Dr. Hansruedi Müller, Direttore del FIF *, sono i seguenti:

- Organizzare e garantire il flusso dei visitatori per evitare il “crowding” e i tempi d’attesa morti

- Soddisfare il bisogno di benessere soggettivo (p.es.

servizi, sicurezza, pulizia, comodità, accessibilità, ecc.) - Mettere in risalto attrazioni (infrastrutture/oggetti) e

attività (seminari, eventi, visite) con la necessaria drammatizzazione (senza cadere nel posticcio e nel kitsch)

- Garantire il rispetto e la salvaguardia della scenografia e del paesaggio circostante (aspetti ambientali)

- Mettere a disposizione dei visitatori strumenti e materiali per la visita (cartine, prospetti, audioguide, pannelli informativi)

(25)

4.5. Scenografia e coinvolgimento emotivo

Tappa Attività

1. Creare le attrazioni (offerte) e renderle accessibili al pubblico (prodotti)

 Valutare la lista di infrastrutture/oggetti che possono avere una rilevanza nell’ambito del concetto di Armee-Park San Gottardo (interesse dal punto di vista storico, culturale, tecnico,…)

2. Modellare la scenografia  Rivalorizzare le attrazioni tramite la creazione di una scenografia storica.

3. Concetto di

organizzazione del flusso dei visitatori

Garantire un livello qualitativamente alto dell’informazione e dell’orientamento, creando punti di riferimento (tappe) attrattivi; elaborare il concetto delle tavole informative e accompagnamento multimediale (virtuale) delle visite guidate. Le tavole sinottiche e le cartine dovranno essere in 4 lingue (italiano-tedesco-francese-inglese).

 Evitare troppi visitatori in tempi di grande affluenza (gestione del“crowding”) 4. Aumentare il benessere

soggettivo

 Garantire la sicurezza e il decoro dell’Armee-Park San Gottardo (recinzione, chiusura notturna, sorveglianza)

 Mettere in atto misure per garantire e sviluppare la qualità del servizio 5. Coinvolgere attivamente i

visitatori

 Organizzare attività di scoperta e ricerca del passato con visite guidate, giornate delle porte aperte ed eventi / seminari tematici

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