,\MASENO·
FIstituto Comprensivo o -.a..c..~~~~:.:::.:J
PIANO DI EMERGENZA E EVACUAZIONE Anno Scolastico 2019/2020
D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
Plesso: SCUOLA dell'INFANZIA
Via Umberto l° - AMASENO
Datoredi lavoro: Prof.ssaMarianeveRossi
Rappresentante sicurezza dei lavoratori: Cioè Maurizio
ResponsabileSPP: Dott. Ing. FedericaAntonetti
Ente proprietariodell'edificio: Comunedi Amaseno(FR)
Piano di emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
1
Scuola deIrINFANZIA, Via Umberto l° AMASENO (FR)
INDICE
1- INTRODUZIONE E NORME GENERALI 3
2- POSSIBILI RISCHI. 3
3- COME SI PREVENGONO E SI AFFRONTANO LE SITUAZIONI DI
PERICOLO 4
4- CARATTERISTICHE GESTIONALI. 5
5- ALCUNE NORME DA OSSERVARE PER UN CORRETTO PIANO DI
EVACUAZIONE 6
6- INCARICHI. 8
7- DIFFUSIONE DELL'ORDINE DI EVACUAZIONE 10
8- MODALITA' DI EVACUAZIONE 10
9- CONCLUSIONI. 13
1O-ALLEGATI. 13
11-DISPOSIZIONI SULLA PUBBLICITA' E CONSERVAZIONE DEL PIANO 29
12-RESPONSABILITA' ED AGGIORNAMENTO 29
(ELENCO ALLEGATI: LA CHIAMATA DI SOCCORSO - ORGANIGRAMMA della SICUREZZA DI SEDE E IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE E FIGURE SENSIBILI- MODULO DI EVACUAZIONE - PROCEDURE SPECIFICHE: NORME DI COMPORTAMENTO - ISTRUZIONI DI SICUREZZA ALUNNI - ISTRUZIONI DI SICUREZZA DOCENTI - ISTRUZIONI DI SICUREZZA
PERSONALE NON DOCENTE AMM. VO - ISTRUZIONI DI SICUREZZA PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO - CARTELLO
SULLE NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO E TERREMOTO - DIAGRAMMI DI FLUSSO PER LA DINAMICA DELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA).
Piano di emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
2
1 - INTRODUZIONE E NORME GENERALI
Il piano di emergenza è uno strumento operativo per ogni scuola, attraverso il quale possono essere studiate e pianificate le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti di un edificio.
L'esodo può essere realmente ordinato e sicuro solo se effettuato da persone che "sanno cosa fare" e questo
è
possibile solo con l'informazione e la formazione di tutti gli operatori scolastici.Il presente piano d'emergenza
è
redatto con lo scopo di informare tutto il personale docente e non docente, nonché gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall'edificio scolastico.Attraverso questo documento sono perseguiti i seguenti obiettivi:
• Indicare le procedure da seguire per evitare /'insorgere di un'emergenza;
• Affrontare l'emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti
e
riporiare la situazione in condizione di normale esercizio;• Prevenire situazioni di confusione
e
di panico;• Pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all'interno che all'esterno dell'edificio;
• Assicurare, se necessario, un'evacuazione facile, rapida
e
sicura.Tutto il personale presente negli ambienti scolastici è tenuto a mantenere un comportamento che favorisca la propria sicurezza e quella degli altri.
Agire per il bene della collettività vuoi dire sentirsi coinvolti e collaborare, segnalando situazioni di pericolo ed assumendo comportamenti responsabili.
Fanno parte del seguente piano di emergenza e di evacuazione tutta la segnaletica di sicurezza e informativa presente nella scuola compreso le planimetrie generali della scuola quelle affisse in prossimità della porta di ogni aula o ambiente di lavoro in cui sono indicati il percorso da seguire per raggiungere l'uscita di sicurezza prima e la ZONA DI RACCOLTA dopo e la localizzazione dei presidi antincendio e di primo soccorso.
2 - POSSIBILI RISCHI
La possibilità che si verifichi una situazione di pericolo che renda necessaria l'evacuazione dell'intera popolazione scolastica, o di una parte di essa, dall'edificio scolastico e dagli spazi limitrofi può manifestarsi per le cause più disparate. La tipologia degli incidenti ipotizzabili è infatti piuttosto varia e dipende non 5010 dalla presenza di zone a rischio all'interno della scuola, ma anche dalla sua collocazione nel territorio e dal verificarsi di eventi dolosi o calamità naturali. Gli eventi che potrebbero richiedere l'evacuazione parziale o totale di un edificio, sono generalmente i seguenti:
Pianodi emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
3
• incendi che si sviluppano all'interno dell'edificio scolastico (ad esempio nei rnaqazzmr, nei laboratori, nelle centrali termiche, nelle biblioteche o in locali in cui sia presente un potenziale rischio d'incendio);
• incendi che si sviluppano nelle vicinanze della scuola (ad esempio in fabbriche, boschi, pinete, ecc.) e che potrebbero coinvolgere l'edificio scolastico;
• terremoto;
• crolli dovuti a cedimenti strutturali della scuola o di edifici contigui;
• avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi;
• inquinamenti dovuti a cause esterne, se viene accertata da parte delle autorità competenti la necessità di uscire dall'edificio piuttosto che rimanere all'interno;
• ogni altra causa che venga ritenuta pericolosa dal Capo d'Istituto.
E' vietata la sosta di autoveicoli e motoveicoli nelle aree non espressamente dedicate a tale uso, perché possono creare impedimenti all'esodo e/o agli interventi dei mezzi di soccorso
3 - COME SI PREVENGONO E SI AFFRONTANO LE SITUAZIONI DI PERICOLO
Il panicoIn tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono avere situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali degli utenti. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché non consente il controllo della situazione creatasi, coinvolgendo un gran numero di persone e rendendo difficili eventuali operazioni di soccorso. Questi comportamenti sono da tutti conosciuti con il termine "panico", che identifica il comportamento di persone quando vengono a trovarsi in condizioni di pericolo imminente. Il panico si manifesta con diversi tipi di reazioni emotive: timore e paura, oppressione, ansia fino ad emozioni convulse e manifestazioni isteriche, nonché particolari reazioni dell'organismo quali accelerazioni del battito cardiaco, tremore alle gambe, difficoltà di respirazione, aumento o caduta della pressione arteriosa, giramenti di testa e vertigini. Tutte queste condizioni possono portare le persone a reagire in modo non controllato e razionale. In una situazione di pericolo, sia essa presunta o reale, e in presenza di molte persone, il panico può manifestarsi principalmente in due modi:
• il coinvolgimento delle persone nell'ansia generale, con invocazioni di aiuto, grida, atti di disperazione;
• l'istinto all'autodifesa con tentativi di fuga che comportano l'esclusione degli altri, anche in forme violente, con spinte,
corse,
affermazione dei posti conquistati verso la salvezza.Allo stesso tempo possono essere compromesse alcune funzioni comportamentali quali l'attenzione, il controllo dei movimenti, la facoltà di ragionamento. Tutte queste reazioni costituiscono elementi di grave turbativa e pericolo.
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
4
Il comportamento per superare il panico
I comportamenti di cui abbiamo parlato possono essere modificati e ricondotti alla normalità se il sistema in cui si evolvono
è
preparato e organizzato per far fronte ai pericoli che lo insidiano. Il piano d'evacuazione, con il percorso conoscitivo necessario per la sua realizzazione, può dare un contributo fondamentale in questa direzione consentendo di:• essere preparati
a
situazioni di pericolo;• stimolare la fiducia in se stessi;
• indurre un sufficiente autocontrollo per attuare comportamenti razionali
e
corretti;• controllare la propria emozionalità
e
saper reagire all'eccitazione collettiva.In altre parole tende a ridurre i rischi indotti da una condizione di emergenza e facilita le operazioni di allontanamento da luoghi pericolosi.
Formazione ed informazione
Conoscenza di segnaletica specifica e delle planimetrie della scuola. Conoscere i rischi presenti nella scuola. Conoscere il piano di emergenza e di evacuazione della scuola. Aver assimilato le procedure di comportamento e di evacuazione in caso di pericolo. In ogni aula, nei corridoi e in ogni ufficio
è
affissa una planimetria affinché gli alunni e i lavoratori possano evidenziare su di essa la loro posizione e l'uscita di fuga più vicina.Prevenzione
Sicurezza attiva attraverso lavori, elaborati e simulazione di prove. Ogni anno gli alunni e il personale della scuola saranno familiarizzati con le modalità di abbandono dei locali effettuando due prove di simulazione. AI termine di ogni esercitazione pratica le singole classi effettueranno, sotto la guida dell'insegnante con cui hanno svolto la prova, l'analisi critica dei comportamenti tenuti al fine di individuare e rettificare atteggiamenti non idonei emersi durante l'evacuazione.
4 - CARATTERISTICHE GESTIONALI
Gestione della sicurezza scolasticaLa Gestione della Sicurezza Scolastica implica oggi il coinvolgimento, su di un unico progetto organico, di una pluralità di competenze specialistiche: tecnico-scientifiche e legali. La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell'Istituto scolastico. La sicurezza di tutti si fonda sulla perfetta conoscenza delle procedure da utilizzare per affrontare le emergenze. La responsabilità e la professionalità degli operatori non ammettono comportamenti diversi da quelli che derivano dalla competenza e dalla preparazione.
La politica per la salute e la sicurezza sul lavoro denominata SSL dovrebbe essere definita e documentata dal vertice aziendale nell'ambito della politica generale dell'azienda. La politica indica la visione, i valori essenziali e le convinzioni dell'azienda sul tema della SSL e serve a definire la direzione, i principi d'azione e i risultati a cui tendere ed esprime l'impegno del vertice aziendale nel promuovere nel personale la conoscenza degli obiettivi, la consapevolezza dei risultati a cui tendere, l'accettazione delle responsabilità e le motivazioni. Il SGSL definisce le modalità per
Pianodi emergenza e di EVAcuAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
5
individuare, all'interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Il Capo d'Istituto (o il suo sostituto) prowederà affinchénel corso dell'attività scolastica non vengano alterate le condizioni di sicurezza e venga applicato il piano di emergenza e di evacuazione. Per minimizzare i rischi di incidenti e migliorare la sicurezza negli edifici scolastici si cercherà in particolare di:
• evitare l'accumulo, oltre il consentito, di sostanze facilmente infiammabili (alcool, carte sciolte, involucri di polistirolo espanso, ecc....) o di sostanze che possono, per la vicinanza, reagire tra loro provocando incendi e/o esplosioni;
• evitare accumuli nelle immediate vicinanze delle attrezzature di soccorso (estintori,manichette, azionamenti di emergenza o delle uscite di sicurezza);
• sarà vietato ingombrare le vie di uscita e di circolazione interne con materiali che possano ostacolare l'esodo e costituire pericolo per la propagazione di un incendio,nonché bloccare l'apertura delle uscite di sicurezza;
• verrà controllata l'efficienza delle uscite di sicurezza e delle porte resistenti al fuoco;
• prima dell'inizio di qualsiasi attività all'interno dell'edificio scolastico, verrà controllato il corretto funzionamento degli impianti e delle attrezzature di sicurezza (estintori,manichette, valvole e pulsanti di emergenza, etc....);
• l'utilizzazione delle attrezzature di estinzione incendi sarà sempre assicurata durante le ore di attività da personale in grado di effettuare le operazioni di primo intervento in caso di necessità ( ed all'uopo formate come previsto dal D.Lgs.81/08);
• verranno mantenuti efficienti gli impianti elettrici, in conformità alle normative vigenti;
• verranno presi opportuni prowedimenti di sicurezza in occasione di situazioni particolari,quali manutenzioni e sistemazioni aziendali;
• verrà fatto osservare il divieto di fumare in tutti gli ambienti;
• sarà fatto divieto di gettare fiammiferi o altro materiale incandescente nei cestini dei rifiuti, sul pavimento ed in prossimità degli arredi;
• verrà fatto osservare il divieto di usare fiamme libere, se non quando è indispensabile, e per le operazioni espressamente programmate;
• sarà vietato l'uso improprio degli interruttori e delle prese della corrente elettrica, o collegarvi apparecchi personali di qualsiasi natura;
• sarà fatto obbligo a tutti di usare gli apparecchi elettrici rispettando le modalità d'uso prescritte.
5 - ALCUNE NORME DA OSSERVARE PER UN CORRETTO PIANO DI EVACUAZIONE
E' importante conoscere:- le planimetrie generali della scuola (affisse in ogni piano) e quelle parziali (affisse in prossimità della porta di ogni aula o ambiente di lavoro);
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
6
- Nelle planimetrie è indicato il percorso da seguire per raggiungere l'uscita di sicurezza prima e la ZONA DI RACCOLlA dopo;
(E' importante individuare le caratteristiche spaziali e distributive dell'edificio - ad esempio il numero di piani ed aule per piano - utilizzando le piante e le planimetrie
a
disposizione, integrandole ove ci fossero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti - modifiche nelle destinazioni d'uso, spostamento di muri, chiusura di porte, ecc. -).- La segnaletica, la simbologia dei colori utilizzati nella segnaletica, i numeri utili per le chiamate di soccorso;
- La localizzazione dei presidi antincendio (estintori, naspi, idranti, quadri elettrici) e di primo soccorso.
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
7
6 - INCARICHI
Figure incaricate
Docenti in servizio nelle aule Personale non docente nei Controllo operazioni di corridoi e negli spazi interni ed evacuazione: esterni e negli uffici.
Supervisione delle figure al punto 1.
Addetto al servizio di - collaborare alle attività di prevenzione incendi
- partecipare alla elaborazione ed all'aggiornamento dei piani di
prevenzione e
protezione, pronto intervento e antincendio (Vedere allegato 2) 1
Disabili
(Vedere allegato 2)
emergenza
- conoscere e mantenere in efficienza i sistemi di prevenzione incendi (estintori, sistemi di allarme, uscite d'emergenza, segnaletica di sicurezza ecc.)
FIGURE di Dirigente Scolastico
Collaboratori del D.S.
Coordinatore della sicurezza A.S.P.P.
di Personale non docente
Chi che ha emanato l'ordine di evacuazione;
Personale al centralino;
Personale di segreteria.
Personale non docente
Personale non docente INCARICO
Emanazione ordine evacuazione
(Vedere allegato 2)
2
Diffusione ordine evacuazioneNOTE
Il coordinatore dell'emergenza accentra su di sé l'organizzazione per il controllo e la risoluzione
~ell'emergenza e abbandona l'edificio per ultimo o quandc necessario_Qerla sua incolumità.
Allarme impianto antincendio (se presente), altrimenti 4 suoni della campanella di cui i primi 3 di durata circa 3 secondi e il quarto non inferiore a 30 secondi.
2 suoni prolungati della sirena d'allarme (trombetta da stadio)
A voce aula per aula Sospendere ogni attività;
I docenti prendono il registro di classe e guidano gli alunni lungo il percorso;
gli alunni usciranno in fila indiana secondo le modalità previste.
112 CARABINIERI 115 VIGILI DEL FUOCO 118 PRONTO SOCCORSO 113 POLIZIA
(Vedere allegato 1) 3
4 Chiamate di soccorso (Vedere allegato 2)
Intervenire in caso di incendio infortunio anche allo scopo di evitare che all'infortunato vengano prestate azioni di soccorso non idonee.
Gli addetti nominati dal datore di lavoro non possono rifiutare la designazione se non per giustificati motivi.
Essi devono essere formati adeguatamente e disporre, ove necessario di attrezzature adeguate ai rischi specifici presenti sul luogo di lavoro.
5 Interruzione erogazione Quadri elettrici di piano
Effettua l'assistenza ai disabili in assenza del Docente di Sostegno.
6
Controllo quotidiano della praticabilità delle vie di fuga
7
8 Addetti al primo soccorso (Vedere allegato 2)
Addetto Assistenza 9
Pianodi emergenza e dievsauziooe -Dott. Ing. Federica Antonetti
8
I compiti e gli incarichi suindicati (vedere anche gli allegati) sono assegnati dal Dirigente Scolastico e sono formalizzati mediante sottoscrizione di lettera di nomina contenente sinteticamente le operazioni da svolgere.
Incarichi allievi
E' indispensabile che in ogni classe siano assegnati alcuni incarichi, in particolare:
2 ragazzi apri-fila, coloro che aprono la fila, con il compito di aprire le porte, accertarsi della percorribilità della via di fuga e guidare i compagni verso la zona di raccolta insieme all'insegnante;
2 ragazzi serra-fila, coloro che chiudono la fila, con il compito di assistere eventuali compagni in difficoltà e chiudere la porta dell'aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto indietro;_
Eventualmente 2 ragazzi con il compito di aiutare i disabili ad abbandonare l'aula ed a raggiungere il punto di raccolta.
Tali incarichi vanno sempre assegnati ed eseguiti sotto la diretta sorveglianza dell'insegnante.
Incarichi docenti
Premesso che il docente avrà il compito di intervenire per eliminare situazioni critiche creatasi per il panico, dovrà:
• controllare che gli allievi apri e serra-fila eseguano correttamente i compiti;
• in caso di evacuazione dovranno portare con sé il registro di classe per effettuare un controllo delle presenze ad evacuazione avvenuta.
Una volta raggiunta la zona di raccolta farà pervenire alla direzione delle operazioni (ovvero al Preposto alla Sicurezza) tramite i ragazzi individuati come serra-fila, il modulo di evacuazione con i dati sul numero degli allievi presenti ed evacuati, su eventuali dispersi e/o feriti.
Tale modulo dovrà essere sempre custodito all'interno del registro.
Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe.
Incarichi personale non docente
Come detto sopra ( predisposizione incarichi), alcuni dovranno:
• aprire le porte di sicurezza
Piano di emergenza e di EVACUAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
9
• disattivare gli impianti elettrici, ...
• attivare gli estintori e/o idranti
• controllare che nei vari piani dell'edificio tutti gli alunni siano sfollati
• presidiare le uscite sulla pubblica via e se necessario interrompere il traffico per permettere l'arrivo dei mezzi di soccorso
7 - DIFFUSIONE DELL'ORDINE DI EVACUAZIONE
AI verificarsi di una situazione reale di pericolo, o simulazione dello stesso, il Dirigente Scolastico, il Collaboratore del D.S. o il Coordinatore preposto della sicurezza diramerà l'ordine di evacuazione (uscita fino alle zone di raccolta attraverso i percorsi e le uscite di sicurezza).
IIsegnale di evacuazione dovrà essere diffuso con un suono specifico che dovrà essere ripetuto ad intermittenza (quattro volte), i primi tre di durata 3 secondi e il quarto prolungando la durata del suono per non meno di 30 secondi. Dopo il segnale si darà subito avvio alle operazioni di evacuazione.
In caso di inefficienza dell'impianto elettrico il segnale sarà dato da due suoni prolungati della sirena d'allarme (trombetta da stadio) da parte del collaboratore scolastico della zona.
Qualora la sirena d'allarme sia inefficiente il segnale sarà dato a voce, aula per aula, da parte del collaboratore scolastico della zona.
I docenti ed il personale ATA dovranno provvedere celermente a svolgere compiti loro assegnati.
8 - MODALITA' DI EVACUAZIONE
Appena avvertito l'ordine di evacuazione le persone presenti nell'edificio dovranno immediatamente eseguirlo.
L'INSEGNANTE prenderà il registro di classe e coordinerà le operazioni di evacuazione, invitando gli allievi a mantenere la calma, tralasciando il recupero di oggetti personali (libri, zaini, ecc.), disponendosi in fila, secondo l'ordine assegnato solitamente e nel rispetto delle mansioni (alunno apri-fila, alunno chiudi-fila), evitando il vociare confuso, le grida ed i richiami. Interverrà prontamente laddove si dovessero determinare situazioni critiche dovute a condizioni di panico.
Gli insegnanti di sostegno, con l'aiuto, ove occorra, di altro personale, cureranno le operazioni di sfollamento unicamente dello o degli alunni handicappati loro affidati, attenendosi alle precedenze che il piano stabilisce per gli alunni in difficoltà. Tali prescrizioni vanno definite sulla base del tipo di menomazione, che può essere anche non motoria, e dell'esistenza o meno di barriere architettoniche all'interno dell'edificio. Considerate le oggettive difficoltà che comunque qualsiasi tipo di handicap può comportare in occasione di una evacuazione, è opportuno predisporre la loro uscita in coda alla classe.
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
10
GLI ALUNNI interromperanno immediatamente qualunque attività e, tralasciando il recupero di oggetti personali (libri, cartelle, ecc.), usciranno dall'aula in fila indiana mantenendo l'ordine e l'unità della classe durante e dopo l'esodo evitando il vociare confuso, grida e richiami.
Prima di imboccare il corridoio verso l'uscita assegnata, l'insegnante si accerterà che sia completato il passaggio delle altre classi secondo le procedure stabilite.
Gli studenti dovranno rimanere collegati tra loro, camminando in modo sollecito ed ordinato, senza soste non preordinate, senza correre, senza spingere i compagni, fino ai PUNTI DI RACCOLTA presso i quali gli insegnanti faranno l'appello e compileranno il modulo specifico presente nel registro che è obbligatorio prendere prima di uscire dall'aula per motivi di successivo controllo di eventuali dispersi.
Durante l'intera procedura gli studenti sono tenuti a mantenere la calma, osservare le regole, a dimostrare senso di responsabilità, a collaborare con l'insegnante per controllare le presenze dei compagni prima e dopo lo sfollamento. Si atterranno strettamente a quanto ordinato dall'insegnante stesso nel caso che si verifichino contrattempi che richiedano una improwisa modificazione delle indicazioni del piano.
ALUNNI PORTATORI DI HANDICAP: va prevista, inoltre, una procedura di evacuazione assistita per poter portare all'esterno dell'edificio alunni portatori di handicap o anche temporaneamente impediti.
Per questi, in relazione alla natura dell'handicap e alla stazza fisica, si devono incaricare una o più persone che si occupino di ogni singolo caso; potrà essere il Consiglio di classe a stabilire il numero e le persone necessarie che, nell'ordine, possono essere reperite tra l'insegnante di sostegno, gli alunni della classe, i collaboratori scolastici, gli insegnanti liberi o altro personale.
Il personale che si occupa di portatori di handicap dovrà avere la necessaria formazione e pratica per sapere come comportarsi nei confronti del particolare tipo di handicap (conoscere come afferrarlo, come va sollevato, se può deambulare).
In caso di evacuazione, se nell'ambiente da abbandonare è presente una persona disabile o che momentaneamente (per panico, svenimento, ecc.) non sia in grado di muoversi, si può attuare un trasporto improwisato con uno o più soccorritori e con diversi metodi:
1. METODODELLASTAMPELLAUMANA: Utilizzato per reggere un infortunato cosciente capace di camminare se assistito. Questo metodo non può essere usato in caso di impedimenti degli artisuperiori dell'infortunato. Il soccorritore si deve disporre sul lato leso dell'infortunato.
2. SOLLEVAMENTO INBRACCIO: E' il metodo preferito da usare, quando una persona deve trasportare un'altra che non ha la forza nelle gambe. E' questo un metodo di trasporto sicuro se il trasportato pesa molto meno di chi lo trasporta.
3. METODODELLASLITTA: Consiste nel trascinare l'infortunato al suolo senza sollevarlo. Tale tecnica è da preferire quando la persona ha subito un infortunio che la costringe a terra, infatti hail vantaggio di permettere di scaricare sul pavimento gran parte del peso del trasportato.
4. METODO DEL POMPIERE: Si ricorre a questo metodo, in cui il soccorritore dispone sulle
Piano di emergenza e di EVAcUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
11
proprie spalle la persona da soccorrere, quando il soccorritore vuole mantenere sempre disponibile almeno una mano per compiere altre operazioni durante l'evacuazione (esempio: aprire chiudere una porta,trasportare altri oggetti)
IL PERSONALE ATA dovrà svolgere le mansioni specifiche assegnate (chiudere l'erogazione di energia elettrica, acqua, gas), ed inoltre accertarsi della praticabilità delle uscite di sicurezza, vigilare nelle vicinanze delle scale e corridoi in modo tale da controllare il regolare deflusso degli alunni ed infine accertarsi che tutti i locali siano sgombri, qualora si verificasse il caso dovranno aiutare le persone in difficoltà. Gli addetti alla segreteria e i centralinisti si attiveranno per quanto attiene alle segnalazioni e ai collegamenti con l'esterno (Vigili del Fuoco, Pronto Soccorso, Forze dell'Ordine, mezzi di Pronto Soccorso, genitori, ecc). Gli enti da avvisare sono riportati in allegato 1.
Nell'edificio in cui, dato l'esiguo numero delle classi, manchi il personale di segreteria, o, per qualsivoglia ragione, manchino gli operatori scolastici, i compiti saranno suddivisi tra gli insegnanti del plesso, anche mediante l'accorpamento di più classi. In tale caso le funzioni previste per il Dirigente Scolastico saranno svolte da un insegnante appositamente incaricato.
I GENITORI non devono precipitarsi a prendere i figli con i propri mezzi di trasporto per non rendere difficoltosi gli eventuali movimenti dei mezzi di soccorso e, nel caso siano presenti a scuola durante una eventuale emergenza, devono adeguarsi alle disposizioni Loro impartite dal Personale della scuola secondo le modalità previste dal Piano di Emergenza.
9 - CONCLUSIONI
E' OBBLIGO di tutti i lavoratori presenti nella scuola prendere conoscenza di queste disposizioni, conoscere la segnaletica e le norme di comportamento affisse, segnalare eventuali pericoli, avere specifica formazione ed essere tutelati attraverso la figura di riferimento del Rappresentante dei Lavoratori.
Per garantire lo svolgimento dell'evacuazione in condizioni di maggior sicurezza è necessario anche controllare che siano garantite le seguenti condizioni:
• i banchie la cattedradevono essere disposti in modo da non ostacolarel'esodoveloce dai locali;
• tutte le porte siano apribili con tranquillità;
• i percorsi per raggiungere le uscite di sicurezza, nonché le uscite stesse, siano sgombri da impedimenti (materiale vario come sedie, pacchi, ecc.) che ostacolino l'esodo e che l'apertura delle porte non presenti alcun impedimento.
Chiunque riscontri qualcuna di queste carenze, o altre che ritiene importanti,deve segnarle immediatamenteal RSPP.
Pianodi emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
12
10 - ALLEGATI
ALLEGATO 1: LA CHIAMATA DI SOCCORSO
ALLEGATO 2: IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ALLEGATO 3: MODULO DI EVACUAZIONE
ALLEGATO 4: PROCEDURE SPECIFICHE: NORME DI COMPORTAMENTO ALLEGA TO 5: ISTRUZIONI DI SICUREZZA ALUNNI
ALLEGA TO 6: ISTRUZIONI DI SICUREZZA DOCENTI
ALLEGA TO
7:ISTRUZIONI DI SICUREZZA PERSONALE NON DOCENTE AMM.
VOALLEGA TO 8: ISTRUZIONI DI SICUREZZA PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO ALLEGATO 9: CARTELLO SULLE NORME DI COMPORTAMENTO
ALLEGATO 10: DIAGRAMMI DI FLUSSO PER LA DINAMICA DELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA
SONO PARTE INTEGRANTE DEL PRESENTE PIANO DI EMERGENZA E DI EVACUAZIONE LE PLANIMETRIE, LA CARTELLONISTICA, LA SEGNALETICA E LE ISTRUZIONI DELLA SICUREZZA POSIZIONA TE NEI LOCALI DELLA SCUOLA.
Pianodi emergenza e di EVAcuAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
13
ALLEGATO 1
LA CHIAMATA DI SOCCORSO
EVENTO CHI CHIAMARE N° TELEFONICO Incendio, crollo di edificio
VIGILI DEL FUOCO 115 Fuga di gas, ecc
CARABINIERI 112
Ordine pubblico
POLIZIA 113
Infortunio PRONTO SOCCORSO 118
Seguire il seguente schema per fornire informazioni:
Sono .
(nome e qualifica)
della Scuola dell' INFANZIA di Giuliano di Roma in via Marconi,
il telefono della scuola è .
Nella scuola si è verificato .
(descrizione sintetica dell'evento)
Sono coinvolte .
(indicare le eventuali persone coinvolte)
Chiamare sempre anche il Sindaco (Comune)
V
0775 699016Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
14
ALLEGATO 2
ORGANIGRAMMA della SICUREZZA DI SEDE
SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE E FIGURE SENSIBILI
Dirigente Scolastico Prof.ssa Marianeve ROSSI
R.S.P.P. Dott. Ing. Federica ANTONETTI
R.L.S. Cioè Maurizio
PREPOSTI Giuliana GERARDI
Maria CIPOLLA Addetti emergenze evacuazione e Candida ROTONDI
Antincendio Anna Rita DI GIROLAMO
Anna Rita DI GIROLAMO Addetti al Primo Soccorso Maria CIPOLLA
Candida ROTONDI
Addetti chiamata soccorsi esterni Laura MARZILLI Laura MARZILLI Assistenza Disabili Diana Fiorenza RUGGERI
Piano di emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
15
ALLEGATO 3
MODULO DI EVACUAZIONE
Plesso di
---
Data Ora _
ZONA DI RACCOLTA:
---
CLASSE
ALUNNI PRESENTI ALUNNI EVACUATI
ALUNNI FERITI ALUNNI DISPERSI
OSSERVAZIONI
(N.B. E' importante inserire le osservazione riferite allo svolgimento della prova, allo stato dei luoghi e delle vie di esodo,ecc., al fine di poter correggere le problematiche evidenziate).
Insegnante
Visto: _
Pianodi emergenza e di EVAcuAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
ALLEGATO 4 16
-
-
----
PROCEDURE SPECIFICHE: NORME DI COMPORTAMENTO A - INFORTUNIO I MALORE
Avvertiti dell'emergenza, gli ADDETII AL PRIMO SOCCORSO, coordinati dal Coordinatore o Aiuto Coordinatore devono:
- Se si è in grado di soccorrere la persona:soccorrere la persona in difficoltà seguendo le regole di primo soccorso:
portarsi immediatamente sul luogo dell'emergenza portandosi dietro una cassetta di medicazione;
indossare i guanti in presenza di liquidi fisiologici;
esaminare l'infortunato, ponendo particolare attenzione alla difficoltà o assenza di respirazione, allo stato di coscienza, alla presenza di ferite, emorragie, fratture;
in caso di infortunio causato da sostanze pericolose verificare le indicazioni riportate sulle schede di sicurezza e attenersi alle misure di pronto intervento ivi riportate;
adagiare l'infortunato in posizione di sicurezza supino e tenerlo caldo;
in presenza di sintomi quali vomito o rigurgito mettere l'infortunato sdraiato su un fianco curando di mantenere aperta la bocca;
infondere calma e fiducia all'infortunato cosciente ed impedire che guardi le proprie ferite;
se l'infortunato non è cosciente controllare il respiro ed il battito cardiaco: in caso di assenza di una di queste funzioni vitali intervenire subito, se capaci, con la respirazione bocca a bocca e col massaggio cardiaco.
- Se non si èin grado di soccorrere la persona:
avvertire la centrale operativa della necessità di intervento dei mezzi di soccorso esterni,pronto soccorso sanitario.
B - FUGA DI GAS
Tale evento è probabile in quanto esiste una rete di distribuzione del gas metano che alimenta la centrale termica.
Avvertiti il Coordinatore delle emergenze e Responsabile operativo e gli Addetti questi devono:
portarsi immediatamente sul luogo dell'emergenza nel più breve tempo possibile;
avviare immediatamente le operazioni di evacuazione dell'area;
evitare la formazione di scintille e l'accensione di fiamme libere, spegnere le sigarette e fermate tutte le lavorazioni che comportano la generazione di scintille;
se possibile interrompere l'erogazione di gas dalle valvole di intercettazione più vicine all'area dell'emergenza;
se possibile aprire tutti i portoni e le finestre in modo da aumentare i ricambi d'aria;
respirare con calma e, se necessario frapporre tra bocca, naso e ambiente un fazzoletto preferibilmente umido;
non effettuare alcuna operazione su apparecchiature ed interruttori elettrici;
evacuare l'ambiente seguendo le vie di fuga;
verificare che all'interno del locale non siano rimaste bloccate persone;
presidiare l'ingresso impedendo l'accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza.
AI termine della fuga di gas:
prima di dichiarare la fine dell'emergenza, lasciare ventilare il locale fino a che non sia più possibile percepire l'odore del gas;
il coordinatore dell'emergenza e/o responsabile operativo decreteranno lo stato di fine emergenza;
al termine dell'emergenza, l'RSPP deve redigere un rapporto dettagliato su quanto accaduto
C - ALLAGAMENTI, INONDAZIONI E DANNI DI ACQUA IN GENERE
Se si verificano calamità naturali quali allagamenti, inondazioni o danni da acqua in genere,procedete come segue:
rimante calmi;
allontanarsi dai piani bassi, disporre immediatamente per la disattivazione dell'impianto elettrico generale;
date informazioni sulla natura, sull'esatta ubicazione e soprattutto sulla entità della perdita di acqua o caratteristiche della inondazione, indicandone la causa se identificabile;
indicate eventuali rischi che stanno per coinvolgere valori, documenti od oggetti in mostra;
usate estrema cautela se vi sono apparati elettrici o prese di energia nelle immediate vicinanze della zona allagata; se vi sono rischi concreti, evacuare l'area;
se avete identificato con esattezza la causa della perdita e ritenete di poterla mettere sottocontrollo, Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
17
intervenite, ma procedete sempre con estrema cautela;
favorite l'evacuazione degli alunni e di eventuali utenti presenti, invitandoli a seguirvi indicandogli la via d'uscita più vicina;
in presenza di disabile senza accompagnatore, portate il disabile in luogo sicuro attraverso le uscite di emergenza;
raggiungete il punto di raccolta designato (come risulta dalla planimetria) e non rientratenell'area evacuata sino a quando non verrà fatto l'appello
D - ESPLOSIONI NELLE AREE ESTERNE
Mantenere la calma non affacciarsi alle finestre
attendere istruzioni dagli addetti all'emergenza
E-CROLLO
Se coinvolti nel crollo:
cercare di liberarsi con estrema calma e cautela, in quanto ogni movimento potrebbe far cadere altre porzioni di struttura peggiorando la situazione;
nell'impossibilità di liberarsi, cercare di ricavare una nicchia in cui respirare e risparmiare fiato e forze per chiamare i soccorritori.
Se non coinvolti nel crollo:
nell'impossibilità di portare soccorso ai presenti, abbandonare l'edificio con calma evitando movimenti bruschi, per non provocare ulteriori vibrazioni nelle strutture danneggiate;
allontanarsi dall'edificio e recarsi nel luogo di raccolta previsto.
F IN CASO DI MINACCIA TERRORISTICA E/O SEGNALAZIONE ORDIGNO ESPLOSIVO
Anche se le telefonate vengono filtrate dalla segreteria chiunque potrebbe ricevere una telefonata e/o subire una minaccia terroristica. Le norme da seguire in questi casi sono le seguenti:
quando si riceve una telefonata di minaccia di bomba, restare calmi, essere cortesi al telefono, non interrompere il chiamante;
cercare di ottenere il maggior numero di informazioni dal chiamante tenendolo in linea più tempo possibile;
richiamare l'attenzione dei colleghi vicini con dei segnali convenzionali mentre il chiamante è ancora in linea;
al termine della telefonata informare immediatamente il coordinatore della sicurezza ed il proprio responsabile senza spargere la voce per non diffondere il panico;
cercare di informarsi sulle situazioni ed identificare le maggiori informazioni possibili come suggerito dalla seguente check list: quando esploderà la bomba?, dove è collocata?, a che cosa somiglia?, da dove stava chiamando il terrorista?, come si chiama il terrorista?, perché ha messo la bomba?, il chiamante sembra conoscere bene la zona?, data e ora della chiamata e vostro nome; provare a trascrivere le esatte parole..., caratteristiche di identificazione del chiamante dalla voce: sesso (maschile o femminile) - età stimata (infantile, 15/20, 20/50, oltre 50) - accento (italiano, straniero, dialetto) - tipo di voce ( roca, squillante, forte, debole) - modo di parlare (veloce, normale, lento, altro) - dizione (nasale, neutra, erre moscia, altro) - somigliante a voci note (si, no) - rumori di fondo.
Nel caso in cui venga segnalata la presenza di un ordigno esplosivo,il coordinatore dell'emergenza provvede ad avvisare le Forze dell'Ordine e provvede a far dare l'ordine di evacuazione. Ricevuto l'avviso per l'evacuazione, tutti i presenti sono tenuti a: arrestare tutte le attività, mettendo eventuali apparecchiature in sicurezza; allontanarsi ordinatamente (senza correre) senza creare allarmismi e confusione; raggiungere il punto dì raccolta esterno; non tornare indietro per qualsiasi motivo
Piano di emergenza e di EVACUAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
18
---
-- - ----ALLEGATO 5 ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER GLI ALUNNI
Quelle che seguono sono delle istruzioni di sicurezza che possono ritenersi valide per ogni circostanza:
ALLA DIRAMAZIONE DELL'ALLARME:
a. Mantieni la calma
b. Interrompi immediatamente ogni attività
c. Lascia tutto l'equipaggiamento (non preoccuparti di libri, abiti o altro) d. Incolonnati dietro all'apri-fila
e. Ricordati di non spingere, non gridare e non correre f. Segui le vie di fuga indicate
g. Raggiungi la zona di raccolta assegnata h. Mantieni la calma
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO Se ti trovi in un luogo chiuso:
a. Mantieni la calma b. Non precipitarti fuori
c. Resta in classe e riparati sotto il banco, sotto l'architrave della porta o vicino ai muri portanti d. Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi perché cadendo potrebbero ferirti
e. Se sei nei corridoi o nel vano delle scale rientra nella tua classe o in quella piùvicina f. Dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, abbandona l'edificio senza usare l'ascensore e
ricongiungiti con gli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata Se sei all'aperto:
a. Allontanati dall'edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirti
b. Cerca un posto dove non hai nulla sopra di te; se non lo trovi cerca riparo sotto qualcosa di sicuro come una panchina
c. Non avvicinarti ad animali spaventati NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO
a. Mantieni la calma
b. Se l'incendio sièsviluppato in classe esci subito chiudendo la porta
c. Se l'incendio è fuori della tua classe ed il fumo rende impraticabili le scale e i corridoi chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con stracci possibilmente bagnati
d. Apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso Se il fumo non ti fa respirare filtra l'aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, e sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l'alto.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI NUBE TOSSICA In caso di sviluppo di una nube tossica, intervenite come segue:
• Rimanete calmi
• Mantenetevi al chiuso o rifugiatevi se vi trovate in zone aperte come terrazzi, piazzali esterni etc.
• Chiudete immediatamente porte e finestre se presenti, sigillate gli infissi con scotch o stracci bagnati
• Stendetevi sul pavimento
• Respirate attraverso le apposite mascherine o, in mancanza, ponendo un panno, un fazzoletto o uno straccio bagnato sul naso o sulla bocca.
Piano di emergenza edi EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
19
ALLEGATO 6 ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER I DOCENTI
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO
All'ordine di evacuazione dell'edificio effettuate l'evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura di emergenza;
NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO Se al momento del terremoto siete all'interno dell'edificio:
a. Mantenere la calma;
b. Interrompere immediatamente ogni attività;
c. Non precipitarsi con la classe fuori.
d. Allontanarsi da porte e finestre con vetri o da armadi, perché cadendo potrebbero ferirvi e. Ripararsi sotto il banco o sotto la cattedra
f. Se siete nei corridoi o nel vano delle scale rientrare nella classe o in quella più vicina All'ordine di evacuazione dell'edificio
g. effettuate l'evacuazione della vostra classe, come previsto dalla procedura di emergenza; Se al momento del terremoto ti trovate fuori dall'edificio:
h. Allontanarsi dall'edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirvi;
i. Cercare un posto dove non avete nulla sopra di voi e se non lo trovate cercare riparo sotto qualcosa di sicuro, come una panchina;
j. Non avvicinarsi ad animali spaventati;
k. Dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, raggiungere la zona di raccolta assegnata alla vostra classe.
NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCENDIO Norme generali:
a. Non utilizzare l'acqua per spegnere un incendio di origine elettrica o che si sia propagato in prossimità di impianti sotto tensione, perché potreste prendere una forte scossa elettrica;
b. Non usare acqua per spegnere incendi dovuti a combustione di Liquidi infiammabili perché essi galleggiano sull'acqua e possono, quindi, propagare l'incendio.
In caso di incendio all'interno della classe:
a. Mantenere la calma;
b. Uscire subito dalla classe chiudendo la porta in modo da frapporre fra voi e l'incendio una barriera;
c. Avvisare le classi vicine del pericolo;
d. Allontanati con calma, secondo quanto previsto dal piano di evacuazione;
e. Non usare l'ascensore (ove presente);
f. Portare con sé il registro di classe e, una volta raggiunta l'area di raccolta assegnata e chiamato l'appello, compilare il modulo di evacuazione.
In caso di incendio fuori dalla classe a. Mantenere la calma;
b. Se non potete uscire dall'aula, perché il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati;
c. Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, chiedere soccorso
d. Se il fumo non vi fa respirate, filtrare l'aria attraverso il fazzoletto, preferibilmente bagnato, e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l'alto);
Se gli abiti che indossate prendono fuoco:
a. Non correre perché alimentereste le fiamme;
b. Rotolarsi sul pavimento, sulla strada, sul prato;
c. Strapparsi i vestiti di dosso;
d. Se un alunno/a prende fuoco, soffocare l'incendio con una coperta, con un tappeto o qualche altra cosa simile.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI NUBE TOSSICA
• Mantenere la calma
• Rientrare immediatamente in classe, chiudere repentinamente ed accuratamente porte e finestre, sigillate gli infiss con scotch o stracci bagnati. Stendetevi sul pavimento
• Mantenetevi al chiuso o rifugiatevi se vi trovate in zone aperte come terrazzi, piazzali esterni etc.
• Disattivate sistemi di condizionamento e ventilazione
• Respirate attraverso un panno, un fazzoletto o uno straccio bagnato sul naso o sulla bocca.
• Attendere aiuti ed istruzioni
Pianodi emergenza e di EVAcuAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
20
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO GUASTO ELETTRICO
L'attività didattica si svolge nelle ore antimeridiane, mentre nelle ore pomeridiane possono svolgersi lezioni, incontri didattici, collegio docenti, riunioni con i genitori, etc.
L'istitutoèdotato di luci di emergenza per le vie di fuga che segnalano esclusivamente le vie di esodo.
Se si verifica una mancanza di energia elettrica:
• Rimanete calmi;
• Informate immediatamente il coordinatore dell'emergenza o al caso il collaboratore scolastico di turno
• Fornite assistenza ai visitatori nelle immediate vicinanze od altre persone che possono cominciare ad agitarsi invitandoli a rimanere fermi nella posizione in cui si trovano
• Procurarsi torce elettriche (in dotazione presso gli uffici amministrativi) o, in mancanza, utilizzare la torcia in dotazione nel cellulare ed indicate ai presenti le vie di fuga cercando di indirizzare con calma tutti i presenti nella direzione appropriata
• Evitate di spingere le persone lungo le vie di fuga
• Verifiche per il ripristino della normalità da parte del coordinatore dell'emergenza
• Verificare se il blackout riguarda esclusivamente la scuola
• Verificare se il blackout è dovuto all'intervento dell'interruttore differenziale (salvavita)
• Non effettuare alcun intervento su parti elettriche e contattare un elettricista autorizzato.
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
21
ALLEGATO 7 ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER PERSONALE DI SEGRETERIA
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI PERICOLO All'ordine di evacuazione dell'edificio:
a. abbandonate il vostro ufficio evitando di portare oggetti personali con voi (eventualmente il solo soprabito) b. chiudete la porta e dirigetevi verso il punto di raccolta seguendo l'itinerario prestabilito dalle
planimetrie di piano;
NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI TERREMOTO Se al momento del terremoto siete all'interno dell'edificio:
a. Mantenere la calma;
b. Interrompere immediatamente ogni attività;
c. Non precipitarsi fuori
d. Allontanarsi da porte e finestre con vetri o da armadi, perché cadendo potrebbero ferirvi e. Ripararsi sotto il banco o sotto la cattedra
f. Se siete nei corridoi o nel vano delle scale rientrare nel vostro ufficio o in quello più vicino All'ordine di evacuazione dell'edificio
g. abbandonate il vostro ufficio evitando di portare oggetti personali con voi (eventualmente prendete il solo soprabito);
h. chiudete la porta e dirigetevi verso il punto di raccolta seguendo l'itinerario prestabilito dalle planimetrie di piano;
Se al momento del terremoto ti trovate fuori dall'edificio:
a. Allontanarsi dall'edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle linee elettriche perché potrebbero cadere e ferirv b. Cercare un posto dove non avete nulla sopra di voi e se non lo trovate cercare riparo sotto qualcosa
di sicuro, come una panchina;
c. Non avvicinarsi ad animali spaventati;
d. Dopo il terremoto, all'ordine di evacuazione, raggiungere la zona di raccolta assegnata NORME COMPORTAMENTALI IN CASO DI INCENDIO
Norme generali:
In caso di incendio nel vostro ufficio provvedete a:
a. spegnerlo mediante l'uso di un estintore. Se non siete nella condizione di effettuare questa procedura cercate aiuto;
b. avvertire immediatamente il capo dell'istituto in caso di incendio di vaste proporzioni.
c. Non utilizzare l'acqua per spegnere un incendio di origine elettrica o che si sia propagato in prossimità di impianti sotto tensione, perché potreste prendere una forte scossa elettrica;
d. Non usare acqua per spegnere incendi dovuti a combustione di Liquidi infiammabili perché essi galleggiano sull'acqua e possono, quindi, propagare l'incendio.
In caso di incendio all'interno vostro ufficio a. Mantenere la calma;
b. Uscire subito dalla stanza chiudendo la porta in modo da frapporre fra voi e l'incendio una barriera;
c. avvertire immediatamente il capo dell'istituto
d. Allontanati con calma, secondo quanto previsto dal piano di evacuazione;
e. Non usare l'ascensore (ove presente);_
In caso di incendio fuori dal vostro ufficio:
a. Mantenere la calma;
b. Se non potete uscire dalla stanza, perché il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudere bene la porta e cercare di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati;
c. Aprire la finestra e, senza sporgersi troppo, chiedere soccorso
d. Se il fumo non vi fa respirate, filtrare l'aria attraverso il fazzoletto, preferibilmente bagnato, e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l'alto);
Se gli abiti che indossate prendono fuoco:
a. Non correre perché alimentereste le fiamme;
b. Rotolarsi sul pavimento, sulla strada, sul prato;
c. Strapparsi i vestiti di dosso;
d. Se unta collega prende fuoco, soffocare l'incendio con una coperta, con un tappeto o qualche altra cosa simile.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI NUBE TOSSICA a. Mantenere la calma
b. Rientrare immediatamente nella stanza, chiudere repentinamente ed accuratamente porte e finestre.
c. Attendere aiuti ed istruzioni
Pianodi emergenza e di EVAcuAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
22
ALLEGATO 8
ISTRUZIONI DI SICUREZZA PER PERSONALE NON DOCENTE DI PIANO
All'insorgere di un pericolo:
a. individuate la fonte del pericolo, valutatene l'entità e se ci riuscite cercate di fronteggiarla;
b. se non ci riuscite, avvertite immediatamente il capo d'Istituto e attenetevi alle disposizioni impartite;
All'ordine di evacuazione dell'edificio:
a. togliete la tensione elettrica ala piano agendo sull'interruttore segnalato nella planimetria di piano;
b. favorite il deflusso ordinato del piano (eventualmente aprendo le porte di uscita contrarie al verso dell'esodo);
c. interdite l'accesso alle scale ed ai percorsi non di sicurezza;
d. dirigetevi, al termine dell'evacuazione del piano, verso il punto di raccolta esterno previsto dalle planimetrie di piano.
In caso di incendio ricordarsi di:
a. camminare chinati e di respirare tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato, nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga;
b. non usare mai l'ascensore;
c. non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo;
d. sigillare ogni fessura della porta, mediante abiti bagnati;
e. non aprire le finestre.
Se gli abiti che indossate prendono fuoco:
a. Non correre perché alimentereste le fiamme;
b. Rotolarsi sul pavimento, sulla strada, sul prato;
c. Strapparsi i vestiti di dosso;
d. Se un/a collega prende fuoco, soffocare l'incendio con una coperta, con un tappeto o qualche altra cosa simile
Piano di emergenza e di EVAcUAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti
23
ALLEGATO 9
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO
~ Mantieni la calma.
~ Rimani nella tua aula.
~ Riparati sotto il banco, sotto un tavolo, sotto una trave.
~ Allontanati dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli armadi.
~ Se ti trovi nei corridoi o nel vano scala, rientra nella tua classe o in quella a te più vicina.
~ SUCCESSIVAMENTE, una volta diramato l'ordine di evacuazione*, abbandona l'edificio seguendo le disposizioni impartite e raggiungi il luogo di raccolta assegnato, camminando chinato e respirando tramite un fazzoletto, preferibilmente bagnato.
~ Nel caso vi sia presenza di fumo lungo il percorso di fuga:
• non uscire dalla stanza se i corridoi sono invasi dal fumo;
• sigilla ogni fessura della porta mediante abiti bagnati;
• non aprire le finestre.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
~ Mantieni la calma.
~ Rimani nella tua aula.
~ Riparati sotto il banco, sotto un tavolo, sotto una trave.
~ Allontanati dalle finestre, dalle porte con vetri, dagli
NON CORRERE !
armadi.
~ Se ti trovi nei corridoi o nel vano scala, rientra nella tua classe o in quella a te più vicina.
~ SUCCESSIVAMENTE, una volta diramato l'ordine di evacuazione*, abbandona l'edificio seguendo le disposizioni impartite e raggiungi il luogo di raccolta assegnato.
~ NON TORNARE INDIETRO PER NESSUN MOTIVO
* L'ORDINE DI EVACUAZIONE
èdiramato mediante 4 suoni della campanella, i primi3
di durata di circa 3 secondi ed un successivosuono continuo non inferiore a 30 secondi. Oppure 2 suoni prolungati della sirena d'allarme (trombetta da stadio). Oppure a voce aula per aula.N.B. Ricordati di visionare periodicamente le planimetrie poste nella tua classe e nei corridoi e memorizza i percorsi e le vie di esodo
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
24
ALLEGATO 10 DIAGRAMMI DI FLUSSO PER LA DINAMICA DELLA GESTIONE DELL'EMERGENZA
AI fine di fornire una migliore spiegazione della dinamica delle fasi principali della gestione dell'emergenza, vengono di seguito proposti alcuni diagrammi che evidenziano il percorso dalla diramazione del segnale di allarme, all'attivazione delle figure che si occuperanno di specifiche mansioni quali la lotta antincendio, la chiamata dei soccorsi esterni, ecc.
Il diagramma che segue rappresenta il primo stadio di un'emergenza, durante il quale viene definito il livello di emergenza.
IL COORDINATORE DELL'EMERGENZA ST IMA IL LIVELLO DELL'EMERGENZA
Piano di emergenza e di EVAcUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
25
EMERGENZA DI LIVELLO 1
LE PERSONE DIRET TAMENTE COINVOLTE INTERVENGONO
SECONDO LE PROPRIE CONOSCENZE E RISORSE DISPONIBILI
SE NECESSARIO, METTONO IN SICUREZZA MACCHINE EIO IMPIANTI
SE NECESSARIO RAGGIUNGONO IL PUNTO DI RACCOLTA
Piano di emergenza e di EVACUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
26
EMERGENZA DI LIVELLO 2
ALLA VISTA O NOTIZIA DI UN'EMERGENZA, IL COORDINATORE SI RECA SUL LUOGO DELL'EVENTO
INTERVIENE ElO COORDINA L'INTERVENTO
SE NECESSARIO, ATTIVA O FA ATTIVARE L'ALLARME
DI EVACUAZIONE
SE NECESSARIO, CHIEDE LA MESSA IN SICUREZZA
DEGLI IMPIANTI
SE NECESSARIO, CHIEDE DI GARANTIRE L'ACCESSIBILITA' DEI SOCCORSI ESTERNI
SE NECESSARIO, CHIEDE DI PRESIDIARE L'INGRESSO
ALL'ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI FORNISCE INFORMAZIONI
E SE SERVE COLLABORA
Piano di emergenza e di EVAcUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
27
SE NECESSARIO ATTIVA O FA ATTIVARE L'ALLARME
DI EVACUAZIONE
ATTIVA O FA ATTIVARE I SOCCORSI ESTERNI
EMERGENZA DI LIVELLO 3
ALLA VISTA O NOTIZIA DI UN'EMERGENZA, IL COORDINATORE RACCOGLIE LE
INFORMAZIONI NECESSARIE
INT ERVIENE ElO COORDINA L'INTERVENTO
GLI ADDETTI DELLA SQUADRA SI RECANO AL PUNTO DI RACCOLTA STABILITO
ALL'ARRIVO DEI SOCCORSI ESTERNI FORNISCE INFORMAZIONI
E SE SERVE COLLABORA
SE NECESSARIO, CHIEDE LA MESSA IN SICUREZZA
DEGLI IMPIANTI
SE NECESSARIO, CHIEDE DI GARANTIRE L'ACCESSIBILITA'
DEI SOCCORSI ESTERNI
SE NECESSARIO, CHIEDE DI PRESIDIARE L'INGRESSO
Piano di emergenza e di EVAcUAZione- Dott. Ing. Federica Antonetti
28
DISPOSIZIONI SULLA PUBBLICITA' E CONSERVAZIONE DEL PIANO
Copia del presente documento dovrà essere affisso nelle bacheche di ogni piano, in sala insegnanti, essere a disposizione in segreteria didattica per consultazione degli interessati.
Disposizioni finali
Il presente Piano riprodotto in più copie (anche digitali) viene consegnato alle seguenti persone:
- copia per il Coordinatore dell'emergenza,
- copia per il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, - copia per il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Coloro che manomettono e/o riducono l'efficacia dei sistemi di difesa e di protezione installati perla sicurezza delle persone ed il mantenimento dei beni saranno sottoposti a procedimenti disciplinari commisurati alla gravil della inadempienza, oltre all'azione penale per reati contro la pubblica incolumità.
RESPONSABILITA' ED AGGIORNAMENTO
Le responsabilità dell'applicazione delle presenti istruzioni sono dettate dal D.Lgs. 9 aprile 2008 e successive modifiche. In particolare l'art. 18 prevede che il datore di lavoro designi obbligatoriamente gli addetti alla gestione dell'emergenza. L'art. 34 prevede inoltre che i lavoratori designati non possano rifiutare l'incarico se non per giustificato motivo. Gli addetti all'emergenza sono comunque chiamati ad intervenire in relazione all'informazione e alla formazione ricevute e secondo la normativa vigente.
Qualora intercorressero delle variazioni nella distribuzione degli spazi o nello svolgimento delleattività, sarà necessario aggiornare il presente documento
Dirigente Scolastico Prof.ssa Marianeve ROSSI
R.
S.L.Cioè Maurizio
Il ,~
I I
! \
I I
\ \ lAl--l}--~ I~...,.__\ -
R.S.P.P. (Dott. Ing. Federica Antonetti)
Piano di emergenza e di EVACUAzione- Dott. Ing. Federica Antonetti