PROVINCIA DE CASTEDDU
RASSEGNA STAMPA 26 MAGGIO
Prime pagine Pag. 2
Taccuino avvenimenti Pag. 4
Provincia di Cagliari Pag. 6 Speciale elezioni Pag. 14 Cronaca e politica regionale Pag. 27
La rassegna stampa è stata ultimata alle ore 7.45.
PROVINCIA DI CAGLIARI
TACCUINO AVVENIMENTI DI OGGI
- "Orientamento e scelte dei diplomati" e' il tema del convegno nazionale organizzato da Almadiploma e Almalaurea per presentare il nuovo Rapporto sulla condizione occupazionale e formativa dei diplomati (Sassari - aula magna Universita' - Piazza Universita' 21 - ore 9)
- Presidio di protesta dei lavoratori precari dell'Inps in concomitanza con la mobilitazione a Roma davanti al ministero del Lavoro proclamata dalle segreterie nazionali di categoria (Cagliari - davanti alla prefettura - Piazza Palazzo - ore 9.30)
- L'assessore all'Ambiente della Provincia di Cagliari presenta alla stampa l'iniziativa
"Giornata dell'Oasi Castiadas-Sette Fratelli" in programma domenica prossima (Cagliari - Sala Riunioni Provincia - quinto piano - via Cadello - ore 10.30)
- Inaugurazione del servizio territoriale di Nefrologia e dialisi dell'ospedale San Marcellino di Muravera alla presenza del direttore generale della Asl di Cagliari, Emilio Simeone. Nell'occasione verra' anche presentato il progetto "Dialisi a vacanza" che verra' avviato nel periodo estivo nelle principali localita' turistiche (Muravera - ospedale San Marcellino - ore 10.30)
- Cerimonia di consegna delle chiavi dei nuovi locali del 118 di Tempio alla presenza dei direttori generale, amministrativo e sanitario della Asl di Olbia (Tempio - Ospedale Paolo Dettori - ore 10.30)
- Conferenza stampa dei senatori Antonello Cabras e Francesco Sanna e del segretario del Pd Silvio Lai sulle iniziative del Partito democratico per la vicenda Tirrenia (Cagliari - sede Pd - via Emilia 39 - secondo piano - ore 11)
- Conferenza stampa del vice segretario nazionale del Pd Enrico Letta assieme al segretario regionale del partito Silvio Lai, al candidato sindaco di Cagliari Massimo Zedda e ai parlamentari e consiglieri regionali del Pd (Cagliari - sede Pd - via Emilia 39 - secondo piano - ore 11)
- Presentazione alla stampa del rapporto "Congiuntura 2010 del credito in Italia, al Sud e in
Sardegna" del servizio studi e ricerche di Intesa Sanpaolo (Cagliari - sala consiglio Banca di Credito Sardo - Palazzo Cis - sesto piano - viale Bonaria - ore 11)
- Viene presentata alla stampa, alla presenza dell'assessore regionale allo Turismo Luigi Crisponi, del presidente della Camera di commercio di Nuoro e dei sindaci dei territori interessati, l'edizione 2011 dell'X Terra Italy World Tour in programma dal 29 maggio al 4 giugno organizzato dalle societa' Island Group (Orosei - Comune - via Santa Veronica 5 - ore 11.30)
- Il sindaco di Oristano e l'assessore all'Urbanistica illustrano, in occasione della sottoscrizione, la convenzione tra il Comune e la Spisa per la realizzazione a Torre Grande di un programma integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia e ambientale (Oristano - sala Giunta - Palazzo Campus Colonna - ore 12)
- Iniziano i lavori dell'XI congresso nazionale dell'Associazione Italiana di Miologia (Santa Margherita di Pula - Hotel resort Flamingo - ore 14.30)
- Secondo incontro del corso di formazione per genitori di bambini autistici "Autismo: la rete fa la forza" organizzato dai servizio territoriale di neuropsichiatria infantile della Asl di Nuoro (Nuoro Ufficio formazione - via Collodi 3 - ore 16)
- Si riunisce il Consiglio comunale di Nuoro (Nuoro - sala consiliare Comune - ore 16) - Il sindaco di Tempio presenta alla stampa la giornata commemorativa del 150 anniversario dell'Unita' d'Italia in programma il 4 giugno (Tempio - salone di rappresentanza del Comune - ore 17)
- "Diritti del turista" e' il tema del primo appuntamento del ciclo di seminari organizzati dal Movimento consumatori nell'ambito del progetto "Universita' dei consumatori" (Cagliari - Istituto europeo di design - Villa Satta - viale Trento 39 - ore 17)
- "Nati per la musica e l'educazione musicale per i bambini in Sardegna. Condizioni e prospettive" e' il titolo della tavola rotonda organizzata nell'ambito del progetto "Nati per la musica" promosso dalla Biblioteca provinciale Ragazzi (Cagliari - sala conferenze Biblioteca Ragazzi - Parco di Monte Claro - via Cadello 9/b - ore 17)
- Prosegue con la conferenza "San Saturnino, lontano dai rumori della citta'" di Marco Cadinu il ciclo di incontri del Giovedi' in Pinacoteca su "Il Medioevo in Sardegna: architettura e arti figurative in un crocevia del Mediterraneo" organizzato dalla Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Cagliari e Oristano (Cagliari - Pinacoteca nazionale - Piazza Arsenale - ore 17)
- Iniziano i lavori de "Linkontro Nielsen 2011", la tre giorni di dibattiti con la partecipazione di 400 manager per fare il punto su economia e consumi (Santa Margherita di Pula - Forte Village Resort - ore 17.15)
- Convegno di presentazione del "Dossier primarie, radiografia dell'elettorato di centrosinistra", organizzato dalla rivista bimestrale di politica e cultura "Chimera" (Sassari - sala convegni Villino Ricci - viale Dante 2 - ore 18)
- Giocatrici e dirigenti della "Janas Volley - Scuola di pallavolo" incontrano l'amministrazione comunale di Quartu per festeggiare la salvezza nel campionato nazionale di serie B2 femminile (Quartu - aula consiliare Comune - via Eligio Porcu - ore 18)
- Prosegue con l'incontro "E-leggere il sindaco. Analisi di una campagna elettorale" il ciclo
"Aperitivi culturali" organizzato dall'associazione Itzokor (Cagliari - sede Itzokor - via Lamarmora 123 - ore 19)
- Il vice segretario nazionale del Pd Enrico Letta partecipa a una manifestazione pubblica a sostegno della candidata sindaco di Iglesias Marta Testa (Iglesias - piazza Municipio - ore 20) (AGI) Sol/Cog
TACCUINO AVVENIMENTI DI CULTURA E SPETTACOLO
- Prove aperte dello spettacolo "Anima e coru - Omaggio alla burattineria italiana" che la
compagnia Is Mascareddas portera' in scena domenica prossima a Cinisello Balsamo per la rassegna
"Parcoteatro 2011" (Monserrato - teatro MoMoTi - via 31 Marzo 1943, 20 - ore 18)
- Presentazione del libro di Pietro Pani "Tra storia e ricordi, i Bainzini" (Porto Torres - Libreria Koine' - ore 18.30)
- Proiezione del film "La bella e la bestia" di Jean Cocteau per la rassegna "Les jeudis du cinema"
organizzato dall'Alliance Francaise di Cagliari in collaborazione con la Societa' Umanitaria- Cineteca Sarda (Cagliari - salone Societa' Umanitaria - viale Trieste 126 - ore 20.30)
- Il concerto di Mauro Palmas "Il colore del Maestrale" apre l'European Jazz Expo 2011 (Cagliari - piccola Arena - parco di Monte Claro - ore 21) (AGI) (AGI) - Cagliari, 25 mag. -
- Si conclude con la proiezione del film "Sciarada" di Stanley Donen la retrospettiva "I capolavori di Alfred Hitchicock" (Sassari - Cinema Moderno - viale Umberto - ore 18 e ore 21)
- Concerto degli allievi dei corsi ordinari e della masterclass della Scuola civica di Musica
"Antonietta Chironi" in occasione dell trentennale della sua fondazione (Nuoro - Teatro Eliseo - ore 21)
- Prosegue con lo spettacolo "La Classe" della Scuola d'arte drammatica di Cagliari, la "Stagione 1 Euro Festival" organizzata dal teatro stabile Akroama (Cagliari - teatro delle Saline - via La Palma - ore 21)
- Il concerto di Andrea Padova apre la rassegna dedicata al "Pianoforte" della Stagione
concertistica 2011 organizzata dall'associazione Amici della Musica di Cagliari (Cagliari - teatro Massimo - via De Magistris - ore 21)
- Concerto di Elena Pau (voce), Roberto Deidda (chitarra), Diego Deiana (violino e fisarmonica) in "La canzone intelligente" per la rassegna "Capricci d'attrice tra poesia, musica e teatro con Elena Pau" organizzata da La Fabbrica Illuminata (Cagliari - Ritual Cafe' via Universita' 33 - ore 21.30) (AGI) Sol/Cog
PROVINCIA CAGLIARI: IN CONSIGLIO EROSIONE COSTIERA NORA
(AGI) - Cagliari, 25 mag. - Approdera' presto in Consiglio provinciale il problema dell'erosione costiera di Nora che sta compromettendo l'intera area archeologica, in particolare il tempio di Eusculapio e le Terme. E' quanto emerso, questa mattina, durante i lavori della commissione provinciale Cultura, presieduta da Claudio Uccheddu, che gia' due volte ha effettuato dei
sopralluoghi nell'area archeologica per verificare la gravita' della situazione e che oggi ha incontrato Marco Minoja, Soprintendente dei Beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano.
"Abbiamo convocato in commissione il Soprintendente - spiega Uccheddu - per acquisire ulteriori informazioni e capire con quali progetti si sta cercando di arginare il preoccupante fenomeno
dell'erosione che mette a serio rischio la sopravvivenza del sito punico-romano. La soprintendenza, con 100 mila euro, ha avviato i lavori per rendere piu' stabile il Tempio di Eusculapio e le terme a mare, sta restaurando alcuni mosaici e sta posizionando nuove passerelle per rendere piu' fruibile l'area. Ma sono necessarie ulteriori risorse per realizzare interventi piu' strutturali per tutta l'area archeologica. Porteremo percio' il problema in consiglio provinciale con un ordine del giorno che richiami l'attenzione di tutti gli enti interessati, in particolare la Regione sarda e i ministeri della Cultura e dell'Ambiente".
Tra i problemi emersi durante l'incontro, anche la presenza dei gabbiani che rischia di vanificare gli interventi che la Soprintendenza sta realizzando. Nella seduta odierna, c'e' stata l'audizione in commissione dell'assessore provinciale alla Cultura, Francesco Siciliano, che ha rilanciato l'idea di una consulta degli assessori alla Cultura di tutte le amministrazioni comunali che rientrano nella Provincia di Cagliari per trovare delle linee guida che permettano di avviare progetti culturali frutto di una programmazione condivisa. (AGI) Com-Cog
AMBIENTE: IMPEGNO PROVINCIA CAGLIARI PER EROSIONE COSTE NORA CAGLIARI
(ANSA) - CAGLIARI, 25 MAG - Approderà presto in Consiglio provinciale il problema
dell'erosione costiera di Nora che sta compromettendo l'intera area archeologica, in particolare il tempio di Eusculapio e le Terme. E' quanto emerso, questa mattina, durante i lavori della
Commissione provinciale Cultura, presieduta da Claudio Uccheddu, che già due volte ha effettuato sopralluoghi nell'area archeologica per verificare la gravità della situazione e che oggi ha incontrato Marco Minoja, soprintendente dei Beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano.
"Abbiamo convocato in Commissione il Soprintendente - ha spiegato Uccheddu - per acquisire ulteriori informazioni e capire con quali progetti si sta cercando di arginare il preoccupante fenomeno dell'erosione che mette a serio rischio la sopravvivenza del sito punico-romano. La Soprintendenza, con 100 mila euro, ha avviato i lavori per rendere più stabile il Tempio di Eusculapio e le terme a mare, sta restaurando alcuni mosaici e sta posizionando nuove passerelle per rendere più fruibile l'area. Ma sono necessarie ulteriori risorse per realizzare interventi più strutturali per tutta l'area archeologica. Porteremo perciò il problema in Consiglio provinciale con un ordine del giorno che richiami l'attenzione di tutti gli enti interessati, in particolare la Regione sarda e i Ministeri della Cultura e dell'Ambiente". Fra i problemi emersi durante l'incontro, anche la presenza dei gabbiani che rischia di vanificare gli interventi che la Soprintendenza sta realizzando.
(ANSA).
Nora, erosione delle coste all'attenzione della Provincia di Cagliari
Approderà presto in consiglio provinciale a Cagliari il problema dell'erosione costiera di Nora che sta compromettendo l'intera area archeologica, in particolare il tempio di Eusculapio e le Terme. E' quanto emerso, questa mattina, durante i lavori della commissione provinciale Cultura, presieduta da Claudio Uccheddu, che già due volte ha effettuato dei sopralluoghi nell'area archeologica per verificare la gravità della situazione e che oggi ha incontrato Marco Minoja, Soprintendente dei Beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano.
CAGLIARI - “Abbiamo convocato in commissione il Soprintendente – spiega Uccheddu – per acquisire ulteriori informazioni e capire con quali progetti si sta cercando di arginare il
preoccupante fenomeno dell'erosione che mette a serio rischio la sopravvivenza del sito punico- romano. La Soprintendenza, con 100 mila euro, ha avviato i lavori per rendere più stabile il Tempio di Eusculapio e le terme a mare, sta restaurando alcuni mosaici e sta posizionando nuove passerelle per rendere più fruibile l'area. Ma sono necessarie ulteriori risorse per realizzare interventi più strutturali per tutta l'area archeologica. Porteremo perciò il problema in consiglio provinciale con un ordine del giorno che richiami l'attenzione di tutti gli enti interessati, in particolare la Regione sarda e i Ministeri della Cultura e dell'Ambiente”.
I problemi. Tra i problemi emersi durante l'incontro, anche la presenza dei gabbiani che rischia di vanificare gli interventi che la Soprintendenza sta realizzando. Nella seduta odierna, c'è stata l'audizione in commissione dell'assessore provinciale alla Cultura, Francesco Siciliano, che ha rilanciato l'idea di una consulta degli assessori alla Cultura di tutte le amministrazioni comunali che rientrano nella Provincia di Cagliari per trovare delle linee guida che permettano di avviare progetti culturali frutto di una programmazione condivisa.
Sardegna
del Nord
COMMISSIONE PROVINCIALE CULTURA SU EMERGENZA EROSIONE COSTE A NORA
Notizie dalla Sardegna - Provincia di Cagliari
Cagliari, 25 maggio 2011 - Approderà presto in consiglio provinciale il problema dell'erosione costiera di Nora che sta compromettendo l'intera area archeologica, in particolare il tempio di Eusculapio e le Terme. E' quanto emerso, questa mattina, durante i lavori della commissione provinciale Cultura, presieduta da Claudio Uccheddu, che già due volte ha effettuato dei
sopralluoghi nell'area archeologica per verificare la gravità della situazione e che oggi ha incontrato Marco Minoja, Soprintendente dei Beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano.
“Abbiamo convocato in commissione il Soprintendente – spiega Uccheddu – per acquisire ulteriori informazioni e capire con quali progetti si sta cercando di arginare il preoccupante fenomeno dell'erosione che mette a serio rischio la sopravvivenza del sito punico-romano. La Soprintendenza, con 100 mila euro, ha avviato i lavori per rendere più stabile il Tempio di Eusculapio e le terme a mare, sta restaurando alcuni mosaici e sta posizionando nuove passerelle per rendere più fruibile l'area. Ma sono necessarie ulteriori risorse per realizzare interventi più strutturali per tutta l'area archeologica. Porteremo perciò il problema in consiglio provinciale con un ordine del giorno che richiami l'attenzione di tutti gli enti interessati, in particolare la Regione sarda e i Ministeri della Cultura e dell'Ambiente”.
Tra i problemi emersi durante l'incontro, anche la presenza dei gabbiani che rischia di vanificare gli interventi che la Soprintendenza sta realizzando.
Nella seduta odierna, c'è stata l'audizione in commissione dell'assessore provinciale alla Cultura, Francesco Siciliano, che ha rilanciato l'idea di una consulta degli assessori alla Cultura di tutte le amministrazioni comunali che rientrano nella Provincia di Cagliari per trovare delle linee guida che permettano di avviare progetti culturali frutto di una programmazione condivisa.
Pag. 24
Erosione costiera, il caso Nora
Sarà affrontato in consiglio provinciale dopo i sopralluoghi della commissione Cultura nell’area archeologica
CAGLIARI. Approderà presto in Consiglio provinciale il problema dell’erosione costiera di Nora che sta compromettendo l’intera area archeologica, in particolare il tempio di Eusculapio e le Terme.
È quanto emerso, ieri mattina, durante i lavori della Commissione provinciale Cultura, presieduta da Claudio Uccheddu, che già due volte ha effettuato sopralluoghi nell’area archeologica per verificare la gravità della situazione e che ieri ha incontrato Marco Minoja, soprintendente dei Beni archeologici per le Province di Cagliari e Oristano.
«Abbiamo convocato in Commissione il Soprintendente - ha spiegato Uccheddu - per acquisire ulteriori informazioni e capire con quali progetti si sta cercando di arginare il preoccupante fenomeno dell’erosione che mette a serio rischio la sopravvivenza del sito punico-romano. La Soprintendenza, con 100 mila euro, ha avviato i lavori per rendere più stabile il Tempio di Eusculapio e le terme a mare, sta restaurando alcuni mosaici e sta posizionando nuove passerelle per rendere più fruibile l’area. Ma sono necessarie ulteriori risorse per realizzare interventi più strutturali per tutta l’area archeologica. Porteremo perciò il problema in Consiglio provinciale con un ordine del giorno che richiami l’attenzione di tutti gli enti interessati, in particolare la Regione sarda e i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente».
Fra i problemi emersi durante l’incontro, anche la presenza dei gabbiani che rischia di vanificare gli interventi che la Soprintendenza sta realizzando.
Pag. 23 Sp 17
A rischio il bar di Geremeas nella litoranea a senso unico
Il bar di Geremaes rischia di chiudere, a causa della nuova viabilità nel litorale: sarebbe un brutto colpo non solo per i titolari, che ci lavorano da oltre vent'anni, ma anche per gli automobilisti che lì hanno sempre trovato un punto di ristoro apprezzato lungo il viaggio per Villasimius o nel ritorno a casa. L'assessore provinciale ai Lavori pubblici, Paolo Mureddu, l'altro giorno ha fatto un
sopralluogo con i tecnici proprio per una verifica della situazione, dopo le proteste che si sono levate dai pendolari, ma anche dopo l'ipotesi di chiusura del locale dove si vendono anche tabacchi e giornali.
«Nell'area di fronte al bar», dice Mureddu, «è impossibile ricavare parcheggi. Stiamo invece studiando la possibilità di ricavare aree per la sosta breve, consentendo così agli automobilisti di bere un caffè e ripartire subito. È l'unica soluzione possibile, a mio parere può soddisfare tutti in attesa del ripristino del doppio senso di marcia sulla litoranea».
Il caso si è verificato appena è stato imposto il senso unico tra la rotatoria di Is Canaleddus e quella di Geremes, lungo la litoranea. Chi arriva da Villasimius deve svoltare sulla nuova Orientale sarda, e il bar è rimasto tagliato fuori. Hanno protestato gli automobiliti e il gestore del locale, i cui affari improvvisamente si sono ridotti praticamente a zero. Il bar rischia di chiudere, mandando sul lastrico chi ci lavora e privando di un servizio gli automobilisti. L'ipotesi dell'assessore Mureddu potrebbe essere quella più facilmente attuabile, ma i tempi stringono.
Antonio Serreli
Pag. 19
Nati per la musica
Inizia oggi alle 17 con una conferenza alla biblioteca per ragazzi di Monte Claro “Nati per la musica”, il progetto che mira ad accostare precocemente il bambino al mondo dei suoni e alla musica.
Pag. 39
Cagliari, grande anteprima stasera alle 21 nel Parco di Monte Claro
«Il colore del Maestrale» di Palmas debutta all’European Jazz Expò
WALTER PORCEDDA
CAGLIARI. Grande anteprima questa sera alle ore 21 nel Parco di Monte Claro, per l’imponente happening dell’European Jazz Expò. Nello spazio della Piccola Arena sarà la prima assoluta de progetto «Il colore del maestrale», nuova opera del compositore e musicista Mauro Palmas che si presenterà al pubblico accompagnato da un robusto ensemble orchestrale da camera diretto dal maestro Riccardo Leone, comprendente sette violini (Primi violini: Simone Soro, Elsa Paglietti, Sara Meloni e Amalia Fenu. Secondi violini: Monica Orofino, Noemi Loi e Diego Ortu), due viole (Sara Solanas e Chiara Moccia), un violoncello (Nicoletta Pintor), un contrabbasso (Francesco Sergi), un corno inglese e oboe (Francesca Viero) e un clarinetto (Angelo Vargiu). Con Palmas il settetto con il quale ha registrato il disco fresco di stampa omonimo e che oltre allo stesso
compositore alle mandole vede Silvano Lobina, al basso, Alberto Pisu alla batteria, Andrea Ruggeri alle percussioni, Marcello Peghin alle chitarre, Salvatore Bonafede al pianoforte e Gavino Murgia al sax. Special guest il maestro di launeddas Luigi Lai e l’attrice Lia Careddu. Un’imponente
produzione che dal vivo amplificherà le emozioni e le suggestioni di un’opera immersa
completamente nell’humus sonoro del Mediterraneo, a contatto con le atmosfere oblique del jazz.
Un affresco musicale di spessore che in undici capitoli mostra il campionario di idee e di prospettive di un musicista impegnato da tempo nella elaborazione di una musica sarda contemporanea, ricca di incroci e trame che hanno la loro base proprio nel cuore forte della
tradizione. Una tradizione riletta non in termini nostalgici e passatisti ma, al contrario assolutamente dentro il proprio tempo. L’opera sarà così l’introduzione nel segno della Sardegna e del
Mediterraneo alla manifestazione che quest’anno ha traslocato dalla sua tradizionale location della Fiera e dal periodo autunnale privilegiando una soluzione open space nella bella cornice del parco provinciale di Monte Claro. Da domani così le migliaia di aficionados di quella che è la più blasonata manifestazione jazz della Sardegna si troveranno immersi dentro uno spazio
completamente ridisegnato. Popolato dalle vele bianche ideate dall’architetto Stefania Vola e gli air objects dell’artista tedesco Frank Fierke, celebre in Europa per i suoi oggetti e installazioni
fluttuanti, come «Musik 4 kids», installazioni sonore di Michael Bradke pensate per gli ascoltatori più piccoli per scoprire le basi della musica e sperimentare, giocando, il mondo dei suoni. Il tutto tra otto palchi diversi dotati di impianti audio e luci destinati ad accogliere oltre 50 concerti in tre giorni, da domani sino a domenica. Ogni giorno non stop dalle ore 17 alle ore 24.
Pag. 5
Perché Cagliari non è una vera capitale
Ecco cosa il resto dell’isola si attende dal futuro sindaco del capoluogo regionale CAGLIARI. Il ballottaggio di domenica e lunedì a Cagliari sceglierà tra il centrodestra del
riformatore Massimo Fantola e il centrosinistra del giovane di Sel Massimo Zedda. Quale influenza avrà l’elezione del nuovo sindaco nel resto dell’isola? Ne parlano in interviste parallele il sette volte presidente della Regione Pietro Soddu, sostenitore di Zedda, e il più giovane parlamentare sardo, Bruno Murgia, del Pdl, sostenitore di Fantola. Su un punto Soddu e Murgia sono d’accordo:
Cagliari non è mai riuscita a diventare la vera capitale della Sardegna. E, come i sindaci del Nord dell’isola, mettono sotto accusa il «cagliaricentrismo» della Regione.
PIETRO SODDU
Il 7 volte presidente invita a votare Zedda
- Pietro Soddu, da Sassari chi sceglierebbe come sindaco di Cagliari?
«Massimo Zedda, ho apprezzato subito la sua candidatura».
- C’è chi dice che sia troppo giovane.
«Anzi, da tempo invito gli under 35 a prendersi il potere. Ho trovato un bel clima all’Azuni a Sassari e allo scientifico di Nuoro».
- Che clima?
«Rispetto alle generazioni precedenti, più avvolte attorno a un consumismo che sembrava eterno, ho trovato negli studenti una nuova sensibilità politica, più voglia di prendersi il futuro in mano».
- E’ il vento del cambiamento?
«Guardi, alla fine dico che è stata una fortuna che Zedda abbia battuto Cabras alle primarie».
- Perché?
«Con lui il centrosinistra ha potuto intercettare meglio questo clima nuovo».
- Si parla molto del ruolo di Cagliari a favore della Sardegna. Cosa deve fare il futuro sindaco?
«Guardare oltre le mura, cosa che Cagliari non fa quasi mai».
- Le piace lo slogan Cagliari capitale?
«Se vuole la leadership deve diventare la guida dell’isola esprimendo una politica generale e non solo locale. Cosa che sinora non ha fatto».
- E’ sempre stato così?
«Quasi sempre. Le racconto una cosa. Quando si parlava del progetto del palazzo del Consiglio regionale in via Roma, di fronte al mare, io ero tra i contrari e fui confortato da un cagliaritano d’adozione, Giovanni Lilliu».
- Cosa le disse?
«Che mettendolo lì, la Regione avrebbe avuto la Sardegna alle spalle. Proprio come Cagliari».
- Sassari, oltre lei, ha espresso altri presidenti della Regione. Ha avuto problemi nel rapporto con Cagliari?
«Le dico innanzitutto che a Sassari e anche a Nuoro guardiamo a Cagliari senza dover voltare le spalle. E’ per questo che vediamo meglio la Sardegna».
- E il dualismo?
«Non lo avvertivo. Davo per scontato che c’era un capoluogo regionale ma sentivo che eravamo una Regione e per essa lavoravamo».
- Condivide l’accusa di Regione matrigna?
«No. Il processo di regionalizzazione è inevitabile ormai in tutti i settori, dall’acqua all’energia. dai rifiuti ai trasporto. Il problema è la formula del cagliaricentrismo».
- Quale formula le piace di più?
«Regione reticolare».
- Nel senso di una diffusione capillare?
«Certo, l’amministrazione e la politica devono come seguire l’innovazione tecnologica».
- E il trasferimento degli assessorati secondo la richiesta della Lega di spostare i ministeri da
Roma?
«E’ uno dei problemi, ma il federalismo interno va discusso con più serietà».
- Ad esempio?
«La concentrazione è essenziale. E’ la classe dirigente che deve pensare contemporaneamente a tutta l’isola. Altrimenti non serve né a Cagliari né alla Sardegna».
- La giunta Cappellacci ha inaugurato il metodo delle riunioni nel territorio, a Nuoro, a Sassari.
Cosa ne pensa?
«E’ una cosa indecorosa. Sembrano visite pastorali nelle periferie dell’impero».
- C’è il rischio di un neo-campanilismo?
«Certo, se non si intrecciano la Regione, i Comuni, le Università, le imprese, eccetera, ciascuno si rifugia nei propri confini».
- Torniamo ai candidati. Un pregio di Zedda?
«Per la comunicazione di oggi ha una faccia pulita e accattivante. E ha saputo mettere insieme sinistra storica e sinistra moderata. Non era facile».
- Fiducioso nell’avanzata dei giovani?
«Chi ha il potere non lo molla. Ma la regola della vita è il ricambio».
- Cosa pensa di Fantola?
«E’ una persone perbene, un moderato, ma non se se sia l’uomo giusto per l’oggi. E poi è in contraddizione tra riforme e fondazione di un ennesimo partitino».
BRUNO MURGIA
Il deputato del Pdl sponsorizza Fantola
- Bruno Murgia, da Nuoro chi voterebbe come sindaco di Cagliari?
«Massimo Fantola».
- Per ragioni di schieramento?
«Non solo, ci mancherebbe. Lo conosco da tanti anni e l’ho sempre stimato. Puà fare cose positive e concrete».
- Politicamente non siete stati sempre in sintonia.
«Lasciamo stare le storie dei nostri partiti. Fantola è un riformista autentico, con lui ho lavorato sui referendum, sulle proposte per le primarie e per la nuova politica anche fuori dagli schemi
tradizionali».
- Non fa parte, però, del centrodestra doc.
«Appunto. E’ un arricchimento, apre a nuovi mondi, guarda con convinzione alla Chiesa, al volontariato, all’università».
- Il voto di Cagliari è un test politico per la giunta Cappellacci?
«Peserà molto».
- E’ un rischio?
«Chi governa rischia sempre più degli altri. E’ stato lo stesso Berlusconi a dirlo».
- Cosa pensa del cagliaricentrismo?
«Non mi piace».
- Perché?
«Come politico delle zone interne dico che troppe decisioni riguardano Cagliari».
- Il sindaco di Alghero, Tedde, ha detto che è colpa anche dei politici del resto dell’isola.
«Ha ragione. Sta a noi cercare di riequilibrare».
- C’è il rischio di un neo-campanilismo?
«La formula è il riequilibrio. Il cagliaricentrismo non fa bene alla Sardegna e, vista la crisi, neanche a Cagliari».
- La Lega chiede lo spostamenti di alcuni ministeri a Milano. E’ d’accordo?».
«Assolutamente no».
- E lo spostamento di assessorati regionali?
«Ancora di meno».
- Non servirebbe per il riequilibrio?
«Contano le teste, non le sedi. E non parlo solo dei politici».
- E di chi altro?
«Della classe dirigente in generale. Le nomine riguardano quasi sempre cagliaritani. E ci si muove
sempre in quell’acquario».
- Si stava meglio quando ad esprimere i presidenti della Regione erano Sassari e Nuoro?
«All’epoca c’era più politica, ora prevale il peso economico».
- Cosa pensa di Cagliari capitale?
«Dico che non lo è».
- Perchè no?
«Se lo fosse verrebbe percepita come tale».
- Cosa dovrebbe cambiare?
«Va rotto in maniera dinamica lo storico rapporto tra sindaco di Cagliari e presidente della Regione».
- Quale dovrebbe essere il compito del sindaco?
«Per la forza che rappresenta dovrebbe essere una sorta di controparte della Regione.
Guadagnerebbe sul campo la leadership».
- Lei sostiene Fantola. Sarebbe in grado di svolgere quel compito?
«Sì, ha statura, esperienza, capacità tecniche e intellettuali e la libertà di fare politiche oltre gli schieramenti».
- Cagliari che interesse ha ad agire anche per gli altri Comuni?
«Se, come dice, vuole diventare una delle capitali del Mediterraneo deve prima diventare la capitale riconosciuta della Sardegna».
- Il primo turno non è stato positivo. Fantola è in grado di recuperare?
«Sì e lo sta facendo. La coalizione è più forte e più compatta».
- Fantola, che ha sempre combattuto la partitocrazia, rischia di venirne travolto?
«Auspico che rompa gli schemi anche stavolta e sia davvero autonomo nel formare la giunta».
- Cosa mi dice della crisi del centrodestra?
«Intanto aspettiamo i ballottaggi. In ogni caso è già emersa, in tutta Italia e in Sardegna, l’esigenza del Pdl di riorganizzare politiche e programmi. Serve una riflessione profonda».
- Cosa pensa di Zedda?
«Può apparire più attraente perché giovane, sta interpretando bene la voglia di cambiamento, ma non mi ha fatto certo una impressione eccezionale».
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Il titolare dell'Ambiente fiducioso su Cagliari e Iglesias
L'assessore Oppi (Udc): «Fantola e Perseu vincono»
Sui suoi voti il sole non tramonta mai. Giorgio Oppi, assessore regionale all'Ambiente e segretario dell'Udc, reduce dalle quasi mille preferenze ottenute a Iglesias (il suo partito, alle comunali, ha doppiato il Pdl), calcolatrice alla mano è fiducioso sul risultato dei ballottaggi: «Vinciamo noi, sia a Cagliari che nel Sulcis».
Come spiega il risultato inatteso di Cagliari, con Zedda che ha superato di poco Fantola al primo turno?
«Per me è stata una sorpresa, lo dico sinceramente, vista l'evidente differenza di preparazione e autorevolezza tra i due candidati. Naturalmente a vantaggio di Fantola. Credo possa anche aver pagato la concorrenza di un candidato forte come Ignazio Artizzu».
Perché tanti voti disgiunti?
«È un fenomeno che è in crescita, attraverso il quale l'elettorato manda dei segnali, manifesta il suo disagio. Fantola lo ha certamente subito, ma credo che non si debba dare troppa importanza a quanto successo dieci giorni fa. Ora la scelta è tra due persone, due programmi e due idee».
Quali sono i segnali che arrivano dal vostro elettorato, tradizionalmente allergico ai ballottaggi?
«Devo dire che tutti i partiti si stanno impegnando strenuamente, Pdl e Udc in testa. Ognuno di noi deve sforzarsi di ricontattare gli elettori e spiegare qual è la posta in palio. Cagliari non può
permettersi di affidarsi a questa sinistra».
Sa che i maligni dicono che voi potreste anche allearvi con Zedda, in caso di sua vittoria?
«Lo scriva a caratteri cubitali: non c'è alcuna possibilità che questo succeda. Noi vinceremo il ballottaggio, se dovessimo perderlo valuteremo cosa fare solo una volta che sarà chiara la
composizione del Consiglio: se Zedda avrà la maggioranza faremo opposizione, se ce l'avremo noi lavoreremo per mandarlo a casa».
Tutto il centrodestra si sta impegnando allo spasimo?
«I primi che hanno l'interesse a farlo sono i consiglieri più votati. Pensate al Pdl: in caso di vittoria piazzerà almeno cinque assessori e dunque altrettanti candidati che oggi sono non eletti
subentreranno nell'assemblea civica. Lo stesso discorso vale per l'Udc: Chessa e Carta saranno assessori, perché non dovrebbero battersi alla morte per sostenere Fantola?».
Il caso Iglesias è diverso da quello di Cagliari?
«Il nostro candidato non è stato eletto al primo turno per una manciata di voti ma vincerà domenica e lunedì prossimi. I miei concittadini sanno bene che la nostra comunità non può permettersi un altro anno di commissario. Perché questo succederebbe se malauguratamente dovesse imporsi Marta Testa. Che, comunque, ha riscosso un discreto successo personale. Questo bisogna riconoscerlo».
Sul voto sardo ha pesato la situazione politica nazionale?
«Governare non è facile per nessuno, specie in tempi di crisi. Credo che l'appannamento dei consensi per quel che riguarda al centrodestra possa aver avuto conseguenze anche nell'Isola.
Tuttavia la realtà sarda ha una sua specificità, che dobbiamo tutelare e valorizzare».
Cosa risponde all'ex premier D'Alema, che ha definito vergognosa l'alleanza dell'Udc col centrodestra sardo?
«Credo che avrebbe fatto meglio a risparmiarsi quel giudizio. Anzitutto perché rischia di precludere un dialogo futuro e poi perché forse non è stato informato di realtà come Capoterra, Villacidro e Sinnai, nelle quali noi eravamo alleati col centrosinistra».
Si aspettava la sconfitta di Nizzi a Olbia?
«Si è giocato tutto, con coraggio, e ha perso. Credo che il risultato delle urne vada accettato
democraticamente. E lo dico anche per me, visto che la base dell'Udc ha preferito seguire gli amici che si sono alleati col centrosinistra piuttosto che la nostra lista ufficiale, che era apparentata con Nizzi».
Anthony Muroni
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Il consigliere regionale: avviso di sfratto per Cappellacci
Cuccu (Pd): «Sarà vincente la freschezza di Zedda»
«C'è un vento nuovo, a Cagliari si respira l'aria fresca del cambiamento e presto arriverà la svolta anche alla guida della Regione». Giuseppe Cuccu, consigliere regionale del Pd attivo soprattutto tra il Sulcis e il Medio Campidano, scommette sull'elezione di Massimo Zedda e intravede «l'inizio di una stagione positiva», anche se «il mio partito e tutto il centrosinistra» devono ancora cercare «un aumento di consensi».
Domenica e lunedì nell'Isola ci saranno tre test importanti.
«Al ballottaggio dobbiamo confermare quanto di buono siamo riusciti a ottenere al primo turno. Ce la faremo a Cagliari, a Sinnai vincerà il candidato del Pd, mentre a Iglesias tenteremo l'impresa di far arrivare Marta Testa davanti a Perseu».
Sul voto di Cagliari c'è grande attesa anche a livello nazionale.
«C'è un'attenzione particolare perché appare come il laboratorio del cambiamento. E vincerà Zedda per diversi motivi».
Li spieghi.
«C'è l'aspetto locale, quasi un effetto “stanchezza” davanti a vent'anni di governo del centrodestra.
C'è poi l'aspetto nazionale, con un'onda lunga che sta finalmente offuscando la luce di Berlusconi. E poi c'è l'elemento freschezza di un candidato giovane che si sta dimostrando capace di trascinare gli elettori».
Il Pd quanto lo sta sostenendo?
«Il Pd sta mettendo in campo tutto l'impegno possibile per arrivare al risultato. E cioè quello di avere un sindaco di Cagliari espresso dal centrosinistra».
Alle primarie del capoluogo avete perso un'occasione?
«Alle primarie il Pd si è messo in discussione. C' stato uno sforzo di condivisione nel centrosinistra ed è arrivata una sintesi che ha premiato Zedda. Il partito si è subito impegnato in nome di questa candidatura condivisa».
Il Pd se l'è cavata bene al voto di dieci giorni fa?
«In tutta la Sardegna abbiamo ottenuto circa il 20 per cento. Dev'essere solo l'inizio».
Perché? «Perché il Pd ha le carte per arrivare a numeri ben più consistenti. Il 20 per cento non può bastare, è giusto la base di partenza. Sarà fondamentale far crescere l'attenzione attorno a noi, se vogliamo chiudere questa pagina oscura del governo regionale».
In fretta quanto? «Ci auguriamo che la stagione del governo Cappellacci possa chiudersi quanto prima. Altrimenti ci prepareremo per il voto del 2014. Ma, ripeto, serve un'approfondita autocritica per allargare il consenso del centrosinistra. A tal proposito, il voto di Cagliari parla chiaro: la coalizione si è fermata al 38 per cento».
Le ricette? «Quella di Olbia, per esempio, dove tutta la coalizione si è messa in discussione, ha presentato un candidato esterno e ha vinto le elezioni alla grande».
Guarderete al centro o a sinistra? «Il Pd ha diverse anime e devono essere capaci di catturare l'elettorato che può identificarsi nei nostri valori e nei nostri progetti. In questa fase di malcontento nei confronti del governo nazionale e di quello regionale, dobbiamo farci trovare pronti con
un'alternativa valida e credibile. Si devono cogliere i segnali che stanno arrivando».
Quali segnali? «Quelli di Cagliari, ma anche quelli di Milano e di Napoli. È la dimostrazione che i cittadini cercano di identificarsi in qualcosa di nuovo. E noi dobbiamo essere capaci di
rappresentare quel nuovo». Domenica e lunedì sarete in pista anche a Sinnai.
«A Sinnai c'è stato un altro buon esempio di ragionamento allargato. Il candidato - Barbara Pusceddu - è espresso dal Pd, ma è frutto di un ragionamento condiviso». Ben più complicata l'operazione Iglesias.
«Il candidato del centrodestra è arrivato a un soffio dall'elezione al primo turno, ma faremo il possibile per ribaltare il risultato». G. Z.
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Vendola suona la carica: «Zedda batterà il Golia dei poteri forti»
CAGLIARI. Settemila persone circa ieri sera in piazza del Carmine alla manifestazione per Massimo Zedda sindaco di Cagliari ribattezzato leader del cambiamento da un trascinante Nichi Vendola. Che ha invitato la piazza a lottare non solo «per sconfiggere politicamente Berlusconi, ma per sconfiggere culturalmente il berlusconismo», intriso di ossessioni epperò per nulla preoccupato della n’drangheta che penetra nelle istituzioni, dei «giovani all’ergastolo della precarietà». O delle telefonate mai fatte «per salvare le aziende sarde comprate dai russi».
Vendola ha tirato il filo tra la Sardegna e il resto dell’«Italia che è uscita fuori dalla pubblicità e ha ripreso in mano la realtà». Ha dichiarato la sua gratitudine a Massimo Zedda: quando lui, Vendola, cominciava a decidere di mollare la politica l’arrivo di persone come il giovane candidato sindaco di Sel lo avevano convinto «che una speranza c’era». «Ricevo telefonate - raccontava ieri alla folla - che mi chiedono com’è questo énfant prodige che ha capovolto i pronostici e dato scacco matto alle famiglie potenti di questa città. Io spiego che c’è un segreto: esiste una generazione che non è stata incantata e sedotta da vent’anni di corruzione berlusconiana, ha usato il telecomando per spegnere quella tv e crescere culturalmente... Mi è cara questa città, qui sono venuto quando cominciai il giro delle periferie italiane, andai a Sant’Elia: è vero che è una periferia cresciuta male per il patto tra proprietari dei terreni e costruttori, ma lì ho visto energie e talenti che vanno portati al centro...
Massimo Zedda può far diventare Cagliari una città policentrica, Cagliari era una perla che è stata sfregiata da una destra affarista e arruffona. Lunedì Cagliari parlerà all’Italia e dirà che il vento è cambiato». Dopo il presidente della Provincia Graziano Milia ha parlato per una decina di minuti anche Zedda, che ha ringraziato la piazza: «Una bella piazza, tutti avete aiutato per questo risultato e, in mancanza di altre risorse, proprio questa è la nostra forza...».
Il tasto più battuto è stato Berlusconi e Vendola, sceso dall’aereo a Elmas, non ha mandato a dire perché così doveva essere: «La verità di queste elezioni amministrative è che si sta battendo il berlusconismo. Non sono Moratti e Lettieri a perdere le elezioni, ma Berlusconi che ha sovrapposto la sua faccia su tutti i problemi locali. Mi piace che tutte le residenze del premier siano state
espugnate: Olbia come Arcore tornano a respirare un’aria di libertà. A parte qualche discussione locale, ovunque il centrosinistra sta battendo il centrodestra. E quel che succede a Cagliari ha una sua poesia particolare: davvero qui c’è il Davide che batte Golia, con un vero figlio di questa terra, non un giovane rampante, ma un giovane preparatissimo e con un volto pulito». Gli elettori hanno dato a Zedda 7, 8 punti in più «rispetto al centrosinistra che è in affanno», e il centrosinistra ora sta guardando ai moderati: «Tutti stiamo facendo la nostra parte per contribuire ad allargare la
coalizione. I moderati non sono a loro agio in una situazione dove la coalizione di governo attacca frontalmente tutto e tutti, come succede in queste ore con i vescovi che denunciano l’esplosione della rabbia dei poveri... mentre il dolore sociale è cresciuto, improvvisamente l’Istat rivela la geografia delle povertà e il ministro Tremonti critica l’Istat. Adesso si sente dire che il centrodestra ha scelto male i candidati, ma la verità è che la responsabilità è tutta di Berlusconi, la sconfitta l’ha voluta lui a furia di sottrarsi agli obblighi della legge, a litigare su tutto... Invece di parlare di
questo, perché non si parla di chimica di base, per restare in Sardegna? Perché dobbiamo parlare dei ministeri da trasferire al Nord come prima si è parlato di Ruby? Io credo che questa volta si sia creata una diffusa renitenza alla leva obbligatoria berlusconiana. Certo è impressionante vedere il Nord che chiede l’elemosina, che crede di potersi salvare portando qualche ministero, siamo finiti all’accattonaggio. Ma la vera discussione resta su un fatto - ha concluso Nicky Vendola prima di andare a Iglesias -: il ciclo berlusconiano è finito».
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Ieri sera bagno di folla e lungo concerto in Piazza del Carmine
Vendola benedice Zedda
Il candidato sindaco: governeremo per tutti
Piazza del Carmine piena. Bagno di folla e bandiere per la convention elettorale di Massimo Zedda, candidato del centrosinistra alle prossime comunali. Con lui, sul palco, il presidente della Provincia Graziano Milia e il leader di Sinistra e Libertà, e presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola. La piazza si riempie da subito. Famiglie, studenti, consiglieri comunale, provinciali e regionali e poi i singoli partiti con le bandiere: Pd, Rossomori, Idv, Federazione della Sinistra e, naturalmente, Sel. E poi le associazioni ambientaliste. Defilato anche l'ex presidente della Regione Renato Soru.
A RUBA LE T-SHIRT A ruba le t-shirt con lo slogan “Ora tocca a noi”. «Ne abbiamo venduto “un millino”», racconta una volontaria del partito. Alle 18 le prime note dal palco dove si alternano Samuel Tanca, Alberto Sanna, i Sunflower Quartet, gli Almamediterranea e Andhira, presentati dall'attore cagliaritano Elio Turno Arthemalle che poco dopo le 20, 30 avverte le famiglie: «È or'e cenai. Tenete lontano i bambini che qui è pieno di comunisti». Per Zedda i saluti del neo sindaco di Torino Piero Fassino e dei candidati di Napoli e Milano Luigi De Magistris e Giuliano Pisapia.
«POSSIAMO GOVERNARE» Verso le 21 gli applausi sono tutti per Zedda, Vendola e Graziano Milia. Il presidente della Provincia è il primo a parlare: «Per la prima volta la sinistra può governare Cagliari. Abbiamo avuto in mano la Regione, ma senza il capoluogo governare la Regione è
difficile. Massimo», ha aggiunto Milia, «ha avuto il merito e la capacità di coinvolgere i giovani».
Per il presidente anche una citazione di Che Guevara dedicata a Cicu e Delogu.
«CI SIAMO RIVOLTI A TUTTI» Poi gli occhi vanno tutto su Zedda «l'enfant prodige della politica italiana che sta dando scacco alle famiglie del potere cagliaritano», come l'ha definito Vendola. Lo schermo dietro il palco amplificava l'emozione chiaramente visibile negli occhi del giovane
candidato. «Ci siamo rivolti a tutte le Cagliari che ci sono», ha spiegato Zedda, «alle vecchiette che hanno paura delle strade cittadine, ai lavoratori del Lirico in difficoltà, agli operatori del mercato di San Benedetto che vogliono lavorare senza il terrore di vedersi le fogne saltare». Spazio anche agli attacchi al centrodestra «hanno cambiato il colore del Poetto» e a Fantola, «ha attaccato Pisa, dimenticandosi che le mura e le torri di Cagliari sono pisane».
«LE FALSITÀ DELLA DESTRA» Un breve excursus alle polemiche che hanno accompagnato la campagna elettorale. «La destra è arrivata a dire di tutto», ha ricordato il candidato del
centrosinistra, «che ho figlie segrete, che non ho mai lavorato e che sono fidanzato con la figlia di qualche politico sardo importante. In realtà sono single. E non è nemmeno vero che ho padrini romani: i miei unici padrini sono miei nonni e mio cugino, di cresima e battesimo. Siamo alla fine di un ciclo», ha concluso Zedda, riferendosi al governo del centrodestra in città, «ma come disse Churchill dopo El Alamein, non è la fine. Non è neanche il principio della fine. Ma è, forse, la fine del principio». Dopo Zedda musica fino a mezzanotte con il concerto di Simone Cristicchi.
Ennio Neri
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Il leader nazionale di Sel
«Massimo batterà i poteri forti»
«Il voto cagliaritano ha una sua poesia particolare: più che in altre realtà è davvero l'immagine di Davide contro Golia». Davanti a migliaia di sostenitori di Massimo Zedda, in piazza del Carmine, Nichi Vendola sfodera il meglio del suo eloquio forbito ed efficace. «L'outsider Massimo Zedda, figlio verace di questa terra, persona splendida, preparata, militante di tante battaglie di libertà batterà i poteri forti di questa città, quei poteri che non soltanto hanno manipolato e devastato Cagliari ma che hanno prodotto tanta rassegnazione. Oggi invece Cagliari sa che ha a disposizione un gancio per cambiare e quel gancio non lo perderà». Per il leader nazionale di Sel «il vento sta cambiando, il centrosinistra batterà il centrodestra. Berlusconi sta scaricando sui candidati la responsabilità di una sconfitta che è tutta sua. Non perde la Moratti, non perde Lettieri, perderà Berlusconi che ci ha messo la faccia. È la fine del ciclo berlusconiano» ha aggiunto il presidente della Regione Puglia, «la fine di un quindicennio il vero tema di questa campagna amministrativa.
Lo ha voluto lui, è sempre lui che sovrappone il suo volto alla dimensione dei problemi di una città, di un territorio, ma questa volta il referendum gli è andato male». Vendola si è poi soffermato sul futuro dello schieramento di centrosinistra, che in città come Milano e Cagliari vede come
candidato sindaco esponenti del suo partito, Sel, ma strizza l'occhio ai moderati. «Stiamo cercando di costruire una coalizione più larga possibile. È difficile per un moderato oggi rivolgersi ad un centrodestra prigioniero cultura razzista, violenta che attacca frontalmente anche la Chiesa cattolica, che litiga su tutto. Oggi il voto dei moderati ed il voto di tutti gli italiani e le italiane che non ne possono più di vivere prigioniero di quest'incubo che è diventato il berlusconismo, voteranno per il centrosinistra». Matteo Vercelli
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In tv gli ultimi appelli in vista del ballottaggio tra anatra zoppa, Equitalia e Poetto
Su Sky un match che non si infiamma
CAGLIARI. Dal calcio alla politica, anche il secondo match cagliaritano su Sky nel giro di quattro giorni finisce pari. E come Cagliari-Parma, neanche Zeddea-Fantola riserva magie e colpi da ko. Al teatro Massimo come durante la campagna elettorale, tra i due Massimo c’è grande rispetto. I tifosi delle due fazioni un po’ inquieti, ma il clima resta sotto controllo. Come gli sfidanti. Cauti per esempio sulla Giunta. «Ci penserò martedì - ha detto Fantola - ci saranno molti giovani e donne». E Zedda scherza: «Il quaranta per cento delle quote sarà riservato agli uomini». L’argomento big, e soprattutto Berlusconi, riesce un po’ a scaldare avversari e platea. «Ho parlato con lui - ha rivelato Fantola - e gli ho detto che dopo il voto ni rivolgerò a lui per fargli precise richieste su Cagliari». I due parlano di disoccupazione, di Equitalia, di Poetto, di spiaggia dei Centomila. Apparentamenti, dichiarazioni d’amore, simpatie, tirate di giacchetta? Zedda: «Non faccio appello agli elettori di un partito, faccio l’appello a tutti i cagliaritani: votarmi è una necessità nell’aria». E Fantola: «Cagliari con il 53 per cento ha scelto di rimanere una città moderata. Noi abbiamo progetto, idee e class dirigente». Appena sfiorato l’argomento minacce, chiusura sull’anatra zoppa: «Ci sono sentenze che parlano chiaro - ha detto Zedda -, il problema non esiste». Domani ultimo faccia a faccia su Rai3.
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Il faccia a faccia su Sky
Fantola attacca: «Basta calunnie dalla sinistra»
I fari sparati sul viso e l'assenza di un condizionatore d'aria, sul palco del teatro Massimo, tolgono il fiato in attesa del primo confronto pre-ballottaggio, organizzato da Sky. Prima di prendere posto ai lati della postazione occupata dal moderatore Gianluca Semprini i due salutano i “tifosi”, che si dividono i posti in platea.
LA CLAQUE Più indisciplinati e “carichi” quelli di Fantola: la tensione si vive sin dall'inizio, quando dalle poltrone del centrodestra si contesta il fatto che a parlare per primo debba essere il Massimo dei Riformatori, che ha vinto il sorteggio con monetina, scegliendo l'aquila nella moneta da due euro.
IL DIBATTITO Massimo Fantola ha mostrato grinta e concretezza, entrando di più nello specifico dei programmi. Zedda, dal canto suo, è sembrato sin troppo sicuro del suo vantaggio e si è mostrato più distaccato. Tanto veemente il candidato del centrodestra, quanto tagliente il suo avversario.
I TEMI Si inizia parlando di lotta alla disoccupazione («la combatteremo rivoluzionando quattro settori-chiave», ha detto Fantola, «nuove tecnologie, porto canale, commercio e turismo») e precarietà del lavoro giovanile («bisogna invertire la tendenza, sfruttare meglio la legge 37 e i contributi de minimis, snellire la burocrazia», ha replicato Zedda) e si prosegue analizzando il voto disgiunto: «Mi bastano i voti che ho già preso», dice il consigliere regionale di Sel, «sono in vantaggio, se qualcuno si vuole aggiungere è ben accetto». Fantola ribatte sostenendo «che il voto del primo turno, con il 53% al centrodestra, conferma la vocazione moderata di Cagliari». Lettura confermata dal conduttore Semprini, con Zedda che abbozza: «In effetti questo è un nostro punto di debolezza».
EQUITALIA Netto Fantola su Equitalia: «Sono degli strozzini, stanno uccidendo l'economia, come primo atto da sindaco revocherò il servizio di riscossione a quella società e lo farò gestire in
maniera autonoma dal Comune». Zedda concorda ma avverte che l'atteggiamento di Equitalia («anch'io ho avuto a che fare con le famigerate cartelle verdi, per una questione Irpef del 2002») non può indurre a essere meno severi sulle multe (come aveva appena detto il suo avversario): «C'è un modo per far evitare le contravvenzioni ai cittadini: realizzare parcheggi e potenziare il trasporto pubblico».
POETTO E POTERI FORTI Accordo sul futuro del Poetto («serve una regia unica, col Comune di Quartu») ma divergenze sul passato: «Il centrodestra l'ha distrutto col ripascimento», ha attaccato Zedda. «Ma quell'intervento lo aveva programmato la sinistra», ha ribattuto Fantola. Che sul presunto sostegno dei poteri forti è stato netto: «Sfido chiunque a citare un solo atto, nella mia vita pubblica o privata, che sia andato contro gli interessi dei cittadini. La verità è che si tratta delle calunnie dei soliti quattro cialtroni della sinistra».
L'ANATRA ZOPPA Lo spettro di una maggioranza contraria a Zedda, in caso di sua elezione, è stato evocato per ben due volte dal conduttore: «Io non ne voglio parlare», ha detto Fantola, «non voglio che i cittadini votino sotto ricatto». E Zedda: «La legge è chiara, se sarò eletto avrò la maggioranza». Il conduttore Semprini rimane della sua idea: «In verità non è chiarissima, il dubbio resterà sino all'ultimo».
A. Mur.
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Sfida in tv, prime idee sulla Giunta
Fantola: «Molte donne e giovani». Zedda: «Le migliori professionalità»
Fantola Ho parlato con il premier: dopo il voto gli farò richieste su Cagliari STEFANO AMBU
CAGLIARI.La seconda partita a Cagliari su Sky nel giro di quattro giorni. Dal calcio alla politica, in tv finisce anche lo scontro tra Massimo Fantola, centrosinistra, e Massimo Zedda, centrosinistra.
Come Cagliari-Parma, niente magie e colpi da ko. Zedda: «Votate per cambiare: una necessità nell’aria». Fantola: «Noi abbiamo progetto, idee e classe dirigente».
Massimo il teatro, Massimo il nome dei due candidati. E massimo rispetto l’uno dell’altro: è finita non con una, ma con due strette di mano, tra Fantola e Zedda. I tifosi, separati a destra e a sinistra da un corridoio, si sono fatti sentire (e richiamare dal moderatore) a colpi di applausi, «bravo Massimo», e commenti a voce alta. Situazione comunque sotto controllo.
Molto controllati anche i due sfidanti. Ad esempio sulla Giunta. Tutti cauti, solo indicazioni. «Ci penserò martedì - ha detto Fantola - ci saranno molti giovani e donne. Gli assessori li sceglierò io sulla base della loro capacità e onestà». Non si è sbilanciato nemmeno Zedda: «Il quaranta per cento delle quote - ha scherzato - sarà riservato agli uomini. Nella Giunta ci saranno le migliori
professionalità di Cagliari». L’argomento big, e soprattutto Berlusconi, riesce un po’ a scaldare avversari e platea.«Renzi? - risponde Zedda a una domanda sul sindaco di Firenze - è uno che governa bene. Andare da Berlusconi? Per le richieste si va dai ministeri». Fantola prima se la prende con i big della sinistra a sostegno di Zedda: «D’Alema con Cagliari - avvisa - non c’entra nulla?».
Ma poi, stuzzicato dal moderatore, parla anche del premier? «Io in questi giorni ho parlato con Berlusconi - ha rivelato - e gli ho detto che dopo il voto ni rivolgerò a lui per fargli precise richieste su Cagliari».
Lo stesso Fantola annuncia una clamorosa svolta sui rapporti con Equitalia: «Chiuderemo ogni rapporto - ha detto - sarà il Comune a occuparsi direttamente di tutto». Sulla questione Equitalia d’accordo anche Zedda: «Un problema serissimo - ha aggiunto - sono tanti gli imprenditori che non possono accedere al credito».
Poetto? «Il giorno dopo le elezioni - annuncia Fantola - ci sarà un’unicà Autorità, neo ho già
parlato con il sindaco di Quartu Contini. Sono d’accordo, non si devono abbattere ora i chioschi bar, ma lasciare finire la stagione». Zedda invece smonta tutto. Non i chioschetti, ma l’Autorità: «Il Poetto deve essere considerato un unicum - spiega - ma un’Autorità non serve: basta che Cagliari, Quartu e Provincia si mettono d’accordo». Poi vecchi rancori sulla spiaggia dei Centomila: «L’ha rovinata il centrodestra», ha attaccato Zedda. «No - ha ribattuto Fantola - l’intervento era stato programmato prima». La disoccupazione è stato il primo argomento trattato dai due candidati:
«Come la malaria - ha ricordato Fantola - e le medicine sono le nuove tecnologie, il Porto canale, il commercio e il turismo». Zedda ha iniziato con un quadro della situazione: «Ventimila giovani - ha spiegato - sono dovuti andare a vivere nell’hinterland. Disoccupazione e precarietà: bisogna
investire nuove risorse sulla de minimisi per le piccole imprese. La macchina amministrativa deve mettersi in moto per dare opportunità: bisogna abbattere la Tarsu e l’Ici sulla seconda casa. E non sprecare». Apparentamenti, dichiarazioni d’amore, simpatie, tirate di giacchetta? «Non faccio appello agli elettori di un partito - ha detto Zedda rispondendo a una domanda sugli attestati di stima extra centrosinistra - faccio l’appello a tutti i cagliaritani». Fiducioso Fantola: «Cagliari - ha detto riferendosi al voto delle liste - con il 53 per cento ha scelto di rimanere una città moderata».
Appena sfiorato e, subito chiuso, l’argomento minacce e intimidazioni.
Si è parlato anche di anatra zoppa: «Ma io - ha detto Fantola - ho subito detto che non si deve parlare di questo: le scelte devono essere fatte su altre basi. Ma prendo atto che sul tema ci sono due posizioni differenti». Che invece diventano una sola per Zedda: «Ci sono sentenze che parlano chiaro - ha replicato il candidato di centrosinistra - il problema non esiste».
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Le condizioni dell'esponente indipendentista: dalla guerra contro Equitalia alle aree militari
I 10 punti di Claudia Zuncheddu
«Ho detto: non andremo mai con la destra. Ma i miei elettori sono liberi»
Ribadisce che «noi indipendentisti non andremo mai con la destra». Ma chiarisce che «il nostro elettorato è composto da gente libera che si esprimerà con la partecipazione al voto chiedendo un impegno su alcuni punti». Claudia Zuncheddu detta le condizioni per un apparentamento ideale col candidato a sindaco che si senta affine a questi progetti politici e voglia riconoscerne validità e priorità. Eccoli: un progetto “Sardigna fuedda sardu” impegnando risorse utili al recupero e alla valorizzazione della nostra lingua; interrompere la convenzione con Equitalia come ha fatto il sindaco di Bari: un piano di valorizzazione, risanamento e bonifica di Tuvixeddu; restituzione delle aree militari; bonifica degli edifici pubblici dall'amianto; chiarezza e informazione
sull'inquinamento dell'aria; solenne celebrazione in Consiglio Comunale di Sa Die de sa Sardigna e valorizzazione di fatti e figure patriottiche; riprendere l'estrazione del sale a Molentargius con la ripresa dell'occupazione in quel settore e con un nuovo sostentamento eco-turistico al Parco di Molentargius; ristrutturazione e messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e comunale;
rimettere in discussione la partecipazione comunale ad Abbanoa e creazione di un nuovo consorzio d'ambito per l'“acqua pubblica -bene comune”.
FANTOLA «Siamo un partito autonomista, sardo e con la testa in Sardegna», ha detto Massimo Fantola. Che anche su altre battaglie, come quella contro Equitalia, è stato netto: «Appena diventerò sindaco disdirò l'accordo tra Comune ed Equitalia il cui modo di operare», ha detto il candidato sindaco del centrodestra, «è strozzinaggio legalizzato».
ZEDDA Anche Zedda ha evidenziato i punti programmatici di contatto: «Sui temi identitari e in materia di tutela dell'ambiente, risanamento e bonifica delle aree compromesse del territorio cittadino; sulla valorizzazione degli episodi della storia della città che hanno contribuito alla formazione del carattere identitario dei sardi, sull'utilizzo sociale e produttivo il patrimonio
immobiliare ex militare. Buona parte della crescita e dello sviluppo economico di Cagliari dipende dalla piena valorizzazione delle aree umide, da un progetto di riqualificazione urbana, di
sistemazione e ristrutturazione degli edifici, pubblici e privati».
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Da Floris l'apprezzamento per le bozze di delibera presentate nei giorni scorsi
«Fantola? Bravo e concreto»
Il sindaco rilancia le proposte su turismo e 5 per mille Un vertice per mettere a punto gli ultimi giorni di campagna elettorale e per concordare su una linea politica che, attraverso la sintesi di Massimo Fantola, cerca di coniugare la continuità con l'amministrazione di Emilio Floris e l'alto tasso di innovazione che il candidato a sindaco dice di voler portare avanti. È questo il senso del messaggio che esce fuori dal confronto sulla strategia per il ballottaggio, conclusosi a tarda notte, tra Floris e Fantola.
IL PROGETTO TURISMO Al sindaco uscente sono piaciute molto le idee concrete («le ho trovate nero su bianco, con tanto di proposta di delibera e copertura finanziaria») messe sul tavolo dal candidato per il quale anche il Popolo delle libertà fa il tifo: «La sfida per il turismo lanciata da Fantola è intrigante, innovativa e può profittare del fatto che la mia Giunta gli consegna una città che da tutti gli osservatori esterni viene definita infinitamente più bella, pulita e decorosa rispetto a vent'anni fa - racconta Emilio Floris, che ha sotto braccio la bozza di delibera predisposta dallo staff tecnico del comitato elettorale di centrodestra - l'investimento in promozione, per attirare a Cagliari 100 mila turisti in più all'anno, con la collaborazione delle compagnie aeree low cost è dunque da condividere e supportare in toto».
Il riferimento è ai riflessi economici (quantificabili in circa 50 milioni di euro, con il giro d'affari che verrebbe prodotto da una maggior presenza di visitatori stranieri), del quale ha parlato Massimo Fantola: «Ecco, quando si parla di innovazione si può certamente fare riferimento al progetto presentato nei giorni scorsi nel corso della conferenza stampa all'aeroporto», aggiunge il primo cittadino uscente, che è anche coordinatore del Pdl a Cagliari.
«Mi sembra un piano che si inserisce, nel solco della continuità, con il metodo di governo che per dieci anni abbiamo portato avanti sulla città turistica, all'insegna dell'ospitalità, cercando di farla diventare il punto nevralgico degli scali dei low cost e hub principale al centro del Mediterraneo».
LA KARALIS CARD Apprezzamento, da Floris, anche per l'idea della “Karalis card”, con particolare riferimento al consorzio da creare in collaborazione con i commercianti, gli operatori della ristorazione, gli albergatori e il Ctm, per quel che riguarda i trasporti: «Come si fa a mettere in concorrenza un candidato che presenta idee che possono essere operative sin da subito con uno che parla solo per slogan e non ha mai amministrato nemmeno un condominio?» è la domanda, retorica, che il sindaco offre all'interlocutore.
SPORT E PARROCCHIE «Nel corso del colloquio con Fantola ho avuto modo di approfondire anche la sua proposta sui fondi da reperire per finanziare sport, cultura, parrocchie e centri di aggregazione, attraverso il meccanismo delle Onlus, deviando su Cagliari il 5 per mille versato dai contribuenti», aggiunge Emilio Floris. «Non posso far altro che ripetere il discorso precedente:
l'idea di chiedere ai cagliaritani di indirizzare parte delle loro tasse al Comune di residenza invece che alle casse dello Stato è, allo stesso tempo, semplice e geniale. E la scelta di destinare quei soldi ad associazioni sportive e culturali, oltre che agli oratori non può che rendermi felice e confermarmi che l'operato della mia amministrazione, da sempre in prima linea su quei temi, è giudicato
positivamente da chi mi dovrà succedere».
EMERGENZA LAVORO Fantola ascolta e interviene, oltre che per ringraziare Floris per le belle parole, per ribadire un concetto che intende ripetere negli ultimi giorni di campagna elettorale: «La vera emergenza è il lavoro e noi sappiamo come fare per affrontarla: anzitutto tamponeremo la situazione attuale con un potenziamento dei servizi di assistenza nelle disponibilità del Comune. E poi getteremo le basi per costruire un sistema-Cagliari che sia capace di creare lavoro vero e di qualità, sconfiggendo quanto più possibile la malapianta del precariato».
Anthony Muroni
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CONSIGLIO. La sentenza
Il Tar “elegge” Mariani (Pd): se ne va Inzaina
Il Tar gli riconosce sei voti in più: Roberto Mariani, consigliere comunale del Pd già nella precedente legislature, rientra nell'assemblea civica di via Porcu. A quasi un anno dalle elezioni amministrative, è arrivata la sentenza che ridisegna le posizioni nella lista del Partito democratico.
Assegna proprio a Mariani, ex presidente della commissione Attività produttive, il nono
piazzamento a danno di Gianni Inzaina, anch'esso consigliere durante l'amministrazione precedente.
Quest'ultimo, tra l'altro, aveva varcato le porte dell'assemblea civica appena cinque mesi fa: aveva preso il posto dell'ex assessore alle Politiche sociali della Giunta Ruggeri, Stefano Delunas, che si era dimesso per concentrare la propria attività politica come capogruppo del Pd in Consiglio provinciale.
IL RICORSO Lo scorso 31 maggio, alla chiusura delle urne, a Mariani non tornavano i conti: nel seggio numero 13 era certo di aver ottenuto i sei voti determinanti per conquistare la nona
posizione. Eseguite le verifiche, il Tribunale amministrativo gli ha dato ragione: da 259 è passato a 265 preferenze, superando Inzaina. «È stata ripristinata la verità dell'urna», commenta soddisfatto Mariani, «a tutela dei voti realmente espressi dai cittadini». Il ritorno in aula, però, non è stato possibile fissare già per la seduta di ieri, interamente dedicata alla domande a risposta immediata.
QUESTION TIME Nei giorni scorsi sono state presentate nove interrogazioni, tutte del centrosinistra (Pd e Italia dei Valori): dagli spettacoli estivi al bando per le povertà estreme, passando per il progetto della metropolitana.
ALBO PRETORIO ONLINE Prosegue anche la polemica sulla mancata attivazione dell'albo pretorio online nel sito istituzionale del Comune. Il sindaco Mauro Contini prevede che il servizio sia attivato entro luglio. «Abbiamo purtroppo accumulato un grave ritardo», spiega il primo cittadino, «perché siamo potuti intervenire solo dal momento in cui abbiamo approvato l'assestamento di bilancio. Chi ci ha preceduto non aveva previsto le risorse necessarie».
Giovanni Manca di Nissa
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L'assessore dei Trasporti Solinas alla conferenza Stato-Regioni. Oggi incontro a Palazzo Chigi
Tirrenia, guerra tra Regione e Cin
«Gli armatori si ritirano? Non lasceranno 72 milioni all'anno»
La vendita di Tirrenia e il varo della flotta sarda entrano in collisione. L'iniziativa della Regione che vuole far partire i collegamenti con la Penisola ha innescato la reazione degli armatori impegnati nell'acquisto dell'ex compagnia di Stato. L'unica società rimasta in gara, la Cin (Compagnia italiana di navigazione) minaccia di ritirarsi dalla procedura (operazione che costerebbe svariati milioni di euro alla società).
REGIONE Pronta la risposta dell'assessore dei Trasporti Christian Solinas: «Quando ci si appella alla liberalizzazione dei mercati per anni, non ci si può poi scandalizzare perché contrastiamo una politica tariffaria che metterebbe in ginocchio un'intera area», ha detto da Roma dove si trovava per assistere alla Conferenza delle Regioni. L'investimento di 380 milioni di euro messo in campo da Cin, inoltre, è poco se confrontato con le potenzialità di Tirrenia che «porta con sé un contributo pubblico di 72 milioni di euro l'anno per 8 anni. Tirrenia ha 700 milioni di euro di naviglio in patrimonio», ha aggiunto. «Nessun imprenditore privato può abbandonare un'ipotesi del genere». E intanto la Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta dell'assessore sardo: il presidente Vasco Errani scriverà al Governo per chiedere il pagamento dei crediti vantati dalle compagnie di navigazione (11,5 milioni per la Sardegna).
REAZIONI Il ritiro di Cin dalla procedura di vendita ha qualche aspetto positivo. «È un'occasione per la Regione che può mettersi in corsa per acquisire Tirrenia», dice Giovanni Matta della Cisl sarda. «Il diritto alla mobilità dei sardi non può essere addebitato interamente alla collettività regionale». E proprio dell'interesse della Regione nella partita Tirrenia si è discusso ieri a Roma in un nuovo vertice con il Governo e le compagnie, che dovrebbe continuare oggi. Per la Uilt, con la marcia indietro di Cin, «c'è il rischio di un intervento della Ue sul Governo per la privatizzazione», scrive Giulio Verrascina. Il sindacalista auspica che «la Regione riconvochi gli armatori per trovare una via di uscita». Le organizzazioni coordinate in Rete Impresa Italia (ma Confartigianato
Sardegna si dissocia), invece, apprendono con stupore le dichiarazioni di Cin e di Vincenzo Onorato
«che pongono una minaccia non solo all'amministrazione regionale ma all'intero popolo sardo». Le associazioni difendono l'iniziativa della Regione. «Gli armatori ci hanno privato fino ad oggi di oltre 100 mila arrivi di turisti», si legge in una nota, «ovvero 600 mila presenze in meno nei primi 5 mesi del 2011». Sulla stessa linea la Federazione dei sari residenti in Svizzera che sostiene la flotta sarda «che interromperebbe il vergognoso regime di oligopolio speculativo controllato dalle grandi compagnie». ( an. ber. )