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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO “Caschi Bianchi per lo sviluppo rurale in ETIOPIA, KENYA e GUINEA BISSAU” Codice progetto: PTCSU0002921012168EXXX

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SCHEDA ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO

“Caschi Bianchi per lo sviluppo rurale in ETIOPIA, KENYA e GUINEA BISSAU”

Codice progetto: PTCSU0002921012168EXXX

Ente attuatore all’estero Paese estero Città Cod. ident.

sede

N.

op. vol. per sede

CEFA KENYA NANYUKI 139908 2

SEDI DI RIFERIMENTO IN ITALIA:

OSVIC - Via Goito n°25 - ORISTANO SETTORE E AREA DI INTERVENTO:

Settore: promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all'estero e sostegno alle comunità di italiani all'estero.

Area di intervento: Cooperazione allo sviluppo, anche con riferimento alla promozione della

democrazia partecipativa e ai settori dell’assistenza, del patrimonio culturale, dell’ambiente e dell’aiuto umanitario alle popolazioni vittime di catastrofi.

DURATA DEL PROGETTO: 12 Mesi

CONTESTO SPECIFICO DEL PROGETTO:

La zona di intervento del progetto è Nanyuki, una cittadina di circa 34 mila abitanti, circondata da oltre 30 villaggi (delle vere e proprie baraccopoli) in cui vivono più di 80 mila persone.

Nanyuki, è il capoluogo del Laikipia County, si trova nella Rift Valley Province. E’ attraversato dall’Equatore nella zona meridionale, nei pressi del centro urbano di Ha una superficie di 9.693 km2, prevalentemente distribuita lungo un altipiano semiarido che si estende dalle falde delle catene montuose Aberdares ai piedi del Monte Kenya. Il Laikipia County conta circa 410.000 abitanti

In linea con la situazione a livello nazionale, l’agricoltura è la principale fonte di sostentamento anche dell’economia del County. Il 44% della popolazione dell’area vive al di sotto della soglia di povertà. Un nucleo familiare può arrivare ad essere composto da 8-10 persone e spesso comprende bambini orfani di genitori morti di AIDS. La prevalenza dell’HIV nella contea è del 2,8%, i bambini colpiti sono 1.400 pari al 14 %. Conseguente a questo fenomeno è la marcata criticità della situazione sociosanitaria dei minori e degli affetti da HIV/Aids. La povertà dei suoli, inoltre, e la carenza d’acqua per l’approvvigionamento idrico (anche a causa dell’assenza di interventi pubblici e privati) sono alcuni dei principali fattori che determinano un’agricoltura di sussistenza e l’insicurezza alimentare di quest’area.

L’alta percentuale della popolazione che si trova sotto la soglia di povertà, influisce enormemente sulla qualità della vita, soprattutto se analizzato assieme ad altre importanti problematiche, quali la malnutrizione e la diffusione delle malattie endemiche.

Per quanto riguarda la malnutrizione, il settore agricolo deve scontrarsi con numerose problematiche.

Innanzi tutto, i mutevoli andamenti climatici, quali siccità, inondazioni, processi di desertificazione, hanno ridotto, negli ultimi tempi, la percentuale di terre coltivabili, sfavorendo notevolmente la condizione degli agricoltori locali. Nel rapporto dedicato al cambiamento climatico, l’UNDP ha evidenziato il delicato equilibrio idrico del Kenya, che è uno dei Paesi al mondo con il più alto rischio di siccità e ciò significa, ad esempio, che i bambini al di sotto dei 5 anni hanno tra il 36% e il 50% di probabilità di essere malnutriti. Questo è un dato di importante rilievo, in una società già afflitta dalla diffusione di malattie quali hiv+, tubercolosi e malaria. Le Strategie di Sviluppo Nazionali riconoscono l’agricoltura come una delle principali leve per l’agro-industrializzazione del Paese e per il raggiungimento della sicurezza alimentare.

Negli ultimi anni l’irregolarità climatica ha accentuato i problemi legati all’approvvigionamento idrico e di conseguenza anche alla produzione di cibo, mettendo ulteriormente a rischio la produzione familiare.

Con una precipitazione media annuale di ca.550 mm l’area di intervento sta attraversando una delle più gravi siccità degli ultimi anni. Ciò determina dipendenza dagli aiuti alimentari e interventi governativi straordinari, nonché conflitti locali per l’uso delle risorse. Questa situazione ha determinato l’aumento

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della migrazione interna dalle zone rurali verso le città e la crescita della tendenza a migrare da parte dei giovani in cerca di lavoro. Le donne e i bambini, ma soprattutto le adolescenti, sono costrette a percorrere una media di 6 km al giorno per reperire l’acqua. Ciò può influire sulla scolarizzazione delle ragazze perché sottrae tempo all'istruzione, le espone al rischio di abusi e le costringe a portare pesanti carichi sulla testa, sulla schiena o sulle spalle. Si prevede nei prossimi anni un aumento della malnutrizione; le proteine consumate normalmente da un adulto sono inferiori alla media. Questa carenza si aggrava nella stagione secca quando la disponibilità di cibo non soddisfa la richiesta alimentare. Una dieta povera, unita a un limitato accesso a fonti sicure di acqua, aumenta il rischio di contrarre malattie.

In considerazione di questa situazione, è stato deciso di intervenire per attenuare gli effetti dell’irregolarità climatica che ha un grande impatto sulla disponibilità di alimenti e quindi sulla sicurezza alimentare dei piccoli coltivatori, che vivono grazie ai prodotti di orti familiari o comunitari.

Bisogni/Aspetti da innovare

Il Progetto si rivolge principalmente a soggetti a rischio povertà estrema in zone povere di acqua e con carenza di sistemi di approvvigionamento idrico per l’irrigazione dei campi. In particolare si rivolge a coltivatori bisognosi, spesso donne, di famiglie, gruppi, comunità e villaggi della zona di Nanyuki.

Un’attenzione specifica sarà rivolta agli studenti delle scuole, che spesso non hanno la possibilità di avere un pasto scolastico e a soggetti sieropositivi, particolarmente esposti al rischio di malnutrizione a causa non solo della povertà ma anche della fragilità dovuta alla malattia. Da ciò si evince che principali problemi che caratterizzano la città di Nanyuki e il Distretto di Laikipia, e che sono oggetto del presente intervento, si possono riassumere come segue:

 Un alto numero di coltivatori delle comunità non sono informati e formati sul buon uso delle risorse naturali, sull’utilizzo dei sistemi installati e sulle tecniche agricole scarsa. Vi è inoltre una carente conoscenza nella trasformazione di prodotti agricoli da parte delle donne;

 Vi è un’alta percentuale di famiglie e gruppi di donne che non hanno accesso all’acqua dei serbatoi installati presso scuole o comunità e ai sistemi idrici in disuso ripristinati in comunità o villaggi e a servizi di assistenza sanitaria e scolastica

 Elevato numero di minori orfani sieropositivi quindi in precarie condizioni socio-sanitarie

PRECEDENTE ESPERIENZA DELL’ENTE:

L’OSVIC è un Organismo di Volontariato Internazionale, nato ad Oristano nel 1981, è di ispirazione cristiana, non ha scopo di lucro e si mette a servizio delle popolazioni più bisognose. E’ una Organizzazione non Governativa, riconosciuta idonea dal 1986 dal Ministero degli Affari Esteri. l’OSVIC da anni è impegnato a realizzare Progetti di Cooperazione internazionale nei Paesi in via di Sviluppo (PVS), sensibilizzare, informare, educare la cittadinanza ai problemi del sottosviluppo, della giustizia, della promozione della pace e della solidarietà tra i Popoli. Dal 2006 tramite progetti di cooperazione e di Servizio civile, invia giovani volontari, che danno una preziosa collaborazione al personale espatriato, nelle attività che riguardano soprattutto il settore della Promozione della pace, della non violenza, della difesa non armata e la promozione e tutela dei diritti umani. Nei progetti di Servizio civile, ad oggi, sono stati coinvolti circa 26 giovani volontari.L’Osvic, dal 1992, è presente nelle aree più depresse del Kenya (Ngaremara, Marsabit, Isiolo e Nanyuki), nel corso di questi anni ha maturato la profonda conoscenza del territorio e delle dinamiche socio-culturali locali, dimostrandosi sempre attento e sensibile alle problematiche delle fasce sociali più deboli ed emarginate, come i portatori di handicap, le donne e i bambini profughi delle guerre, i giovani orfani sieropositivi. Il Programma di intervento che l’Osvic promuove è frutto del rapporto d’intensa collaborazione con l’Arcidiocesi di Nieri e con il District Children Officer del Tribunale di Nanyuki e si inserisce pienamente nel quadro degli indirizzi del Governo keniano in tema di sanità, istruzione e sviluppo e di quello del servizio civile di Educazione e promozione della pace, dei diritti umani, della nonviolenza e della difesa non armata della Patria.

Contestualmente alla progressiva e costante crescita del “Tumaini Children’s Home”, sia in termini di infrastrutture che di capacità gestionali, si è cercato di aprire il partenariato internazionale a sostegno delle iniziative legate al Centro. verso soggetti istituzionali di diverse tipologie con l’obiettivo di arricchire il bagaglio di competenze specifiche e di allargare la base sociale da coinvolgere nelle attività di informazione e sensibilizzazione in Sardegna. Da qui, l’ingresso nel Partenariato del Dipartimento di Economia e Sistemi Arborei (DESA) dell’Università degli Studi di Sassari, come centro di ricerca con esperienza nella realizzazione di progetti di cooperazione internazionale e in qualità di organo consulente nell’ambito della produzione e didattica agricola. Nel 2013 la Diocesi di Nyeri, partner anche dei progetti Servizio Civile, ha richiesto all’Organismo di proseguire le attività di Cooperazione allo

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sviluppo vista la situazione di grande povertà e di emergenza sociale in cui ancora si trova il territorio.

L’Osvic ha perciò deciso di implementare una iniziativa, dal titolo “Giovani in crescita: istruzione, formazione e avviamento professionale” con attività dirette al potenziamento delle attività educativo- formative nei confronti dei ragazzi e delle adolescenti orfani e sieropositivi, In secondo luogo, si è realizzato il rafforzamento degli attori locali nella lotta alla povertà e alle malattie endemiche .Dal 2014 ad oggi l’Osvic realizza il progetto Incubatore di impresa sociale per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) a vantaggio di giovani sieropositivi nel territorio di Nanyuki, Contea di Laikipia.

Nel 2017/2019 progetto di promozione e tutela dei diritti umani “Scuola per il futuro: sostegno scolastico ai ragazzi vulnerabili della zona di Nanyuki, Kenya. L’obiettivo generale raggiunto dai Progetti di cooperazione e di servizio civile presentati e realizzati è aver contribuito ad assicurare la salute e il benessere e, quindi, a migliorare la qualità della vita della popolazione del Distretto di Laikipia, in particolare dei ragazzi e giovani per prevenire l’esodo migratorio verso altri Paesi. Inoltre è stato garantito un livello di educazione e istruzione scolastica che ha incrementato le opportunità di inserimento sociale e lavorativo di giovani vulnerabili della zona di intervento. Con i progetti di Servizio Civile sinora svolti si sono raggiunti importanti risultati: Miglioramento delle condizioni socio-sanitarie di 80 adolescenti di Nanyuki su (248) sieropositivi e in precarie condizioni socio-sanitarie presi in carico dal Centro che hanno usufruito di assistenza sanitaria e di visite specialistiche mensili e l’erogazione giornaliera di vitto e alloggio. Inoltre hanno potuto beneficiare di supporto scolastico e attività ludico ricreative e sportive. Sono stati avvicinati e informati 3300 studenti in cinque diverse Scuole della Contea di Laikipia, con la promozione di un Programma di sensibilizzazione e di informazione sulla prevenzione contro l’AIDS. Riducendo sul territorio di ameno 400 unità il numero degli studenti disinformati sulla prevenzione dell’HIV. Attraverso attività di supporto scolastico e sostegno economico si è fronteggiato l’abbandono scolastico di almeno 100 minori sieropositivi (su 432) in età scolastica di Nanyuki che non frequentava la scuola o l’aveva abbandonata per motivi familiari, sociali e per difficoltà economiche. 100 famiglie residuali degli orfani HIV+ sono state beneficiate da un programma di formazione e assistenza domiciliare socio-sanitaria. In questo contesto si inserisce l’operato dell’OSVIC, la volontà di continuare a far fronte a queste problematiche ha condotto alla identificazione e presentazione del Progetto su richiesta specifica dell’Arcidiocesi di Nyeri. Si inquadra inoltre come iniziativa di lotta all’AIDS e si pone l’obiettivo di migliorare la qualità di vita dei giovani sieropositivi. con particolare attenzione alle bambine e bambini sieropositivi orfani dell’AIDS

PARTNER ESTERO:

l’Arcidiocesi di Nyeri

OBIETTIVO DEL PROGETTO:

Il presente progetto contribuisce alla realizzazione del programma “Recupero e valorizzazione delle piccole comunità e sviluppo di quelle rurali anche attraverso l'utilizzo degli strumenti dell'agricoltura sociale” ponendosi come obiettivo generale quello di contribuire a mitigare gli indici di denutrizione e malnutrizione, aumentare la sicurezza e la sovranità alimentare delle fasce più vulnerabili della popolazione.

OSVIC intende contrastare l’insicurezza alimentare ed attenuare gli effetti della pandemia dell’AIDS nel territorio della Città di Nanyuki, Contea di Laikipia in Kenya.

Obiettivo Specifico

 Rafforzare l’educazione scolastica per almeno 50 minori inserendoli nelle attività scolastiche della scuola primaria e nelle attività educative e formative delle scuole secondarie di Nanyuki

 Incrementare l’accesso all’acqua e la disponibilità di attrezzature a sostegno della produzione agricola per garantire la sicurezza alimentare a livello familiare e comunitario;

 Realizzare azioni di informazione/formazione delle comunità locali per l’uso delle attrezzature installate e sulle tecniche produttive

ATTIVITÁ D'IMPIEGO DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

L’affiancamento e la collaborazione dei due volontari in servizio civile con il personale locale impegnato prevede lo svolgimento delle seguenti attività:

 Supporto nel servizio di accoglienza dei minori orfani sieropositivi all’interno della Tumaini

 Collaborazione nella pianificazione della programmazione dell’assistenza sanitaria e visite specialistiche mensili dei minori ospiti del Centro Tumaini;

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 Appoggio scolastico pomeridiano della durata di 3 ore al giorno ai minori che frequentano le scuole pubbliche;

 upporto alla programmazione e realizzazione di 2 incontri mensili per l’organizzazione delle attività educative e di animazione sportive, di socializzazione e di svago

 Collaborazione nell’organizzazione e implementazione di 4 laboratori ludici, 5 di attività teatrali/musicali;

 Supporto alla elaborazione e stampa di materiale didattico per il sostegno scolastico;

 Collaborazione nella ricerca di dati per la programmazione di 4 Incontri (1 per bimestre) per la prevenzione e cura delle malattie più comuni presenti sul territorio (malaria, HIV/AIDS, TBC

 Collaborazione nell’organizzazione di 4 laboratori per combattere l’abbandono scolastico (Corsi di recupero, appoggio psicologico…ecc);

 Supporto nella pianificazione dei percorsi di sostegno e supporto didattico

 Supporto nell’organizzazione delle attività ricreative (musica e teatro) per i ragazzi

 Affiancamento nella pianificazione e realizzazione di 3 percorsi per consentire

l’accesso alla formazione scolastica di giovani orfani HIV in un percorso di scolarizzazione superiore

 Supporto alla programmazione e esecuzione di laboratori ludico ricreativi

 Collaborazione nelle visite domiciliari di sensibilizzazione delle famiglie

 Supporto negli incontri di monitoraggio, valutazione e riprogrammazione

SERVIZI OFFERTI:

I volontari saranno ospitati presso la struttura abitativa TUMAINI CHILDREN’s HOME - NANYUKI PO BOX 1038. Nella stessa struttura abitativa alloggia l’OLP e gli altri operatori di Progetto. Il vitto e l’alloggio verrà erogato dall’ Osvic presso la struttura che è anche Sede del Progetto. La struttura è fornita di sistemi di allarme di sicurezza moderno e vi è sempre la presenza del guardiano notturno e diurno

GIORNI DI SERVIZIO SETTIMANALI ED ORARIO Giorni di servizio: 5 giorni a settimana

Orario di servizio: 25 ore settimanali

NUMERO DI MESI DI PERMANENZA ALL’ESTERO, MODALITÀ E TEMPI DI EVENTUALI RIENTRI Gli operatori volontari permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.

Il progetto Caschi Bianchi prevede la possibilità di un rientro in Italia all’incirca a metà progetto, ai fini di una valutazione dell’andamento delle attività, della crescita personale del volontario e della

disseminazione del progetto sul territorio nazionale. L’eventuale rientro intermedio sarà concordato tra l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il Tutor in Italia di ogni singolo intervento.

Qualora la sede non prevede di realizzare nel progetto il rientro intermedio del volontario, questa informazione sarà comunicata al volontario prima dell’avvio del progetto.

I tempi di realizzazione del progetto saranno quindi:

- Inizio servizio

- Formazione Generale e Formazione Specifica in Italia, preparazione documenti (Visti, Biglietti Aerei, Vaccini) tra i 20 e i 40 giorni

- Partenza per l’estero

- Formazione Specifica in loco entro i primi 90 giorni

- Eventuale viaggio intermedio all’incirca per metà progetto per realizzare il monitoraggio delle attività svolte.

- Rientro finale in Italia durante l’ultimo mese di servizio.

MODALITÀ E MEZZI DI COMUNICAZIONE CON LA SEDE ITALIANA

Per ciascuna delle sedi previste dal presente progetto è prevista e garantita la possibilità ai giovani volontari di comunicare con la sedi italiane attraverso i consueti mezzi di comunicazione: e-mail, Skype, telefono. A tale scopo si farà riferimento sia agli uffici delle sedi di realizzazione del progetto sia, ove possibile, presso la struttura stessa di residenza all’estero dei volontari.

È prevista, inoltre la figura di un referente in Italia che accompagnerà i volontari durante la formazione in Italia e farà da ulteriore riferimento e accompagnamento durante la permanenza all’Estero

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EVENTUALI PARTICOLARI CONDIZIONI ED OBBLIGHI Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:

 elevato spirito di adattabilità;

 flessibilità oraria;

 eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;

 attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;

 comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la di quelli già programmati e previsti dal progetto;

 partecipazione a situazioni di vita comunitaria;

 abitare nelle strutture indicate dall’Ente;

 rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;

 partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;

 partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l’estero.

 Rientrare in Italia al termine del servizio

 partecipare alla valutazione progettuale finale

Prima della partenza per l’estero è obbligatoria la vaccinazione Anti Covid-19 per tutti gli operatori volontari selezionati.

PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO

Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:

 il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;

 il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi…)

 il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

 il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato.

EVENTUALE ASSICURAZIONE INTEGRATIVA NO

EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI:

DESCRIZIONE DEI CRITERI DI SELEZIONE:

Il sistema di selezione degli operatori volontari per i progetti SCU FOCSIV che si compone di 2 parti:

l’analisi della domanda/Curriculum Vitae e l’incontro con il Candidato. Il totale di punti ottenibile dalla selezione di 110 punti, di cui 50/110 ottenibili dall’analisi del CV e 60/110 ottenibili dall’incontro con il candidato. Nell’incontro con il candidato, al colloquio che consente di ripercorrere insieme al candidato le principali tappe del suo percorso personale (studi ed esperienze) e di analizzare le sue motivazioni al SCU e il progetto prescelto, può essere aggiunto un “assessment center”, con prove di selezione individuali/di gruppo, per osservarne le caratteristiche personali). Nell’incontro con il candidato sono presenti soglie minime di idoneità relativamente alle aree di indagine delle caratteristiche personali e quella delle motivazioni: un punteggio sotto soglia in queste due voci rende il candidato automaticamente non idoneo (in graduatoria accanto la non idoneità corrisponde a zero punti).

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ANALISI DELLA DOMANDA/CURRICULM VITAE DEL CANDIDATO Coefficiente Punteggio MAX

PRECEDENTI ESPERIENZE

Precedenti esperienze c/o ente che

realizza il progetto Mese/frazione

mese > O = a 15gg (max 12 Mesi)

1,25 15

Precedenti esperienze nel settore di impiego cui il progetto si riferisce c/o altri enti

0,75 9

Precedenti esperienze in analoghi

settori a quello del progetto 0,50 6

TITOLO DI STUDIO

Laurea specialistica (o vecchio

ordinamento) si valuta il

titolo più elevato

10

Laurea triennale (o equivalente) 8 10

Diploma 6

ESPERIENZE AGGIUNTIVE

Esperienze diverse da quelle valutate precedentemente che possono avere una coincidenza positiva relativamente alle attività del progetto di impiego

Da 0 a 5 punti 5

ALTRE

CONOSCENZE

Altre conoscenze (es. corsi di formazione, master, conoscenze linguistiche, informatiche, altre

competenze attinenti al progetto, ecc.)

Da 0 a 5 punti 5

Nell’analisi del CV non è prevista alcuna soglia minima necessaria per superare la

selezione 50

ANALISI DELL'INCONTRO CON IL CANDIDATO/COLLOQUIO Punteggio soglia

Punteggio MAX CONOSCENZA

DELL’ENTE DI IMPIEGO E DEL SUO AMBITO DI ATTIVITÀ

Livello di conoscenza dell’Ente promotore del progetto, della sua mission e dei suoi obiettivi, conoscenza relativamente alle problematiche di cooperazione e solidarietà internazionale,

dell’educazione alla pace e alla mondialità e degli interventi di cooperazione tra i popoli.

no 5

IMPEGNO NEL VOLONTARIATO

Approfondimento della visione del candidato del volontariato e della sua sensibilità verso l’impegno sociale e l’aiuto al prossimo nelle sue diverse forme.

Se con esperienza precedente, qualità e grado di impegno del candidato in questo settore.

no 5

COINCIDENZA TRA IL PROFILO DEL CANDIDATO E ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO

Valutazione in termini di vicinanza tra le conoscenze, le competenze ed eventuali esperienze del candidato in relazione all’ambito di progetto, coincidenza degli interessi personali rispetto al ruolo da ricoprire, anche in un’ottica di valorizzazione professionale post-servizio.

no 10

CARATTERISTICHE PERSONALI

Caratteristiche personali del candidato considerate particolarmente utili ai fine della positiva

realizzazione dell’esperienza e delle attività del progetto.

si 20

MOTIVAZIONI ALLA ESPERIENZA SCU E AL PROGETTO DI IMPIEGO

Conoscenza relativa al SCU, conoscenza dell’istituto, motivazioni rispetto al servizio civile; comprensione e condivisione degli obiettivi del progetto; disponibilità nei confronti delle condizioni richieste;

consapevolezza delle problematiche specifiche connesse con il contesto di azione.

si 20

Per superare la selezione occorre sperare la soglia minima, in caso contrario si è

giudicati NON IDONEI al progetto 60

CARATTERISTICHE COMPETENZE ACQUISIBILI:

(7)

Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, ai giovani coinvolti nel presente progetto, sarà rilasciato un “Attestato Specifico” sottoscritto sia da FOCSIV (Ente Proponente il Progetto, sia dall’Ente di accoglienza che ELIDEA Psicologi Associati (ente che da statuto si occupa di bilancio di competenze, gestione di servizi per il lavoro e servizi alla persona consistenti nella informazione, nell’orientamento di primo livello, nell’orientamento specialistico o di secondo livello, nell’incontro tra domanda e offerta e nell’accompagnamento al lavoro, secondo le seguenti aree funzionali: accoglienza e prima informazione, orientamento di primo livello; orientamento specialistico o di secondo livello; incontro domanda/offerta di lavoro e accompagnamento al lavoro) (cfr Allegati).

L’attestato Specifico conterrà i seguenti elementi:

 dati anagrafici del volontario (nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita);

 dati degli enti (denominazione dell’ente proponente, denominazione dell’ente di accoglienza);

 titolo del Programma e del progetto;

 indicazione del superamento delle prove selettive;

 data di inizio e fine servizio;

 sede di servizio;

 settore ed area di impiego.

 le conoscenze che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso la formazione generale e la formazione specifica sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di servizio civile ai sensi del Dlgs 81/2008 e s.m.i.;

 le conoscenze e le capacità che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile, e cioè: la conoscenza dell’ente e del suo funzionamento, la conoscenza dell’area d’intervento del progetto, la migliore conoscenza del territorio in cui si realizza il progetto e la capacità di gestione del tempo in relazione all’orario di servizio.

 le “competenze sociali e civiche”, che il volontario ha avuto l’opportunità di maturare attraverso lo svolgimento del servizio civile.

 Le competenze maturate durante la realizzazione delle specifiche attività che lo hanno visto impegnato nell’ambito del progetto. In particolare: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire ed interpretare l’informazione.

Inoltre verrà messo a disposizione di tutti i volontari la piattaforma “EASY” (http://www.easy-

softskills.eu), di proprietà della FOCSIV, per la misurazione e rilascio di un passaporto delle competenze trasversali maturate durante l’esperienza all’estero.

FORMAZIONE GENERALE DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione generale dei volontari in servizio civile universale, strutturata su 50 ore, sarà realizzata in apposita struttura identificata dall’ente sul territorio nazionale e comunicata ai volontari selezionati prima dell’avvio del servizio.

FORMAZIONE SPECIFICA DEGLI OPERATORI VOLONTARI:

La formazione specifica dei volontari in servizio civile, della durata totale di 75 ore, avverrà sia nelle sedi accreditate in Italia degli organismi associati a FOCSIV che hanno aderito a questo progetto, sia nelle singole sedi di realizzazione del progetto all’estero.

Moduli di formazione comuni a tutte le sedi

Tematiche di formazione Modulo 1 – Presentazione progetto

- Presentazione dell’Ente: storia e stile di intervento, come e dove opera - Presentazione del progetto

- Informazioni di tipo logistico - Aspetti assicurativi

- Modalità di comunicazione e relazione con la sede in Italia, - Presentazione degli strumenti di monitoraggio dell’esperienza;

Modulo 2 - Presentazione del paese e della sede di servizio

- Presentazione della cultura, della storia e della situazione socioeconomica dell’Etiopia, Guinea Bissau, Kenya e delle sedi di servizio,

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- Presentazione del partenariato locale - Conoscenza di usi e costumi locali;

Modulo 3 – Presentazione settore e coinvolgimento degli operatori volontari

- Presentazione dell’esperienza dell’ente di invio nel territorio di realizzazione del progetto - presentazione delle dinamiche del settore di intervento,

- presentazione delle attività di impiego e del ruolo specifico dei volontari Modulo 4 - Sicurezza

- Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nel progetto di servizio civile sulla sede (presentazione dei rischi presenti e indicazione delle misure di prevenzione ed emergenza adottate, secondo quanto previsto dal Piano della Sicurezza Paese)

- Presentazione del manuale di sicurezza FOCSIV per gli operatori all’estero contenente ulteriori indicazioni utili da seguire per gestire il tema della sicurezza anche nei comportamenti quotidiani Moduli di Formazione Specifica nella sede di KENYA – NANYUKI (139908)

Tematiche di formazione

Modulo 5D Presentazione del percorso didattico-educativo per il sostegno allo studio dei minori e di attività ludiche e sportive del Centro Tumaini

Modulo 6D Conoscenza della gestione e organizzazione dell’accoglienza nella Casa Tumaini dei minori orfani HIV +;

Modulo 7D Pianificazione della attività di monitoraggio sulla situazione sanitaria e nutrizionale nel territorio ed elaborazione di percorsi formativi per il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie

TITOLO DEL PROGRAMMA CUI FA CAPO IL PROGETTO:

Valorizzazione delle piccole Comunità e Sviluppo Rurale in AFRICA, EST EUROPA e MEDIO ORIENTE

OBIETTIVO/I AGENDA 2030 DELLE NAZIONI UNITE Obiettivo 1: SCONFIGGERE LA POVERTA':

- ampliando e sistematizzando le attività agropastorali per generare reddito e migliorare la nutrizione;

- contribuendo alla riduzione della persone che vivono in povertà;

Obiettivo 2: SCONFIGGERE LA FAME:

- favorendo la sicurezza alimentare attraverso lo sviluppo di nuovi sistemi produttivi agroalimentari;

- contribuendo alla creazione di sistemi di produzione alimentare sostenibili e all’applicazione di pratiche agricole resilienti;

- favorendo l’aumento del reddito e l’occupazione di giovani produttori rurali;

- realizzando azioni formative e di sensibilizzazione a favore delle comunità rurali sui temi della sicurezza alimentare, malnutrizione e denutrizione infantile;

Obiettivo 4: ISTRUZIONE DI QUALITA':

- aumentando l’accesso dei minori più vulnerabili a servizi di inclusione sociale e scolastica;

- accrescendo la formazione professionale dei giovani più vulnerabili;

Obiettivo 5: PARITÀ DI GENERE:

- promuovendo l'empowerment femminile per la piena ed effettiva partecipazione e pari opportunità di leadership a tutti i livelli;

- promuovendo l’inserimento lavorativo qualificato delle donne;

Obiettivo 11: CITTÀ E COMUNITÀ SOSTENIBILI:

- promuovendo un modello di convivenza pacifica, inclusiva e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale;

Obiettivo 12: CONSUMO E PRODUZIONE RESPONSABILI:

- promuovendo modelli di produzione agricoli sostenibili;

Obiettivo 13: LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO:

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- rafforzando le capacità di resilienza e di adattamento delle comunità locali ai cambiamenti climatici;

Obiettivo 15: VITA SULLA TERRA:

- combattendo la desertificazione ripristinando terreni degradati colpiti da siccità ed inondazioni;

AMBITO DI AZIONE DEL PROGRAMMA:

Il presente programma sarà realizzato all’interno dell’ambito d’azione “Recupero e valorizzazione delle piccole comunità e sviluppo di quelle rurali anche attraverso l'utilizzo degli strumenti dell'agricoltura sociale”

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