Questo numero è dedicoto o||'EIETTR0NICA
ed ol MODEttlSMO stotico e funzionole
MÍIIIETI,ISTI - ARRANGISTI - ARTIÍìIANI!...
NOOO,DUE MAOCHINEIIID INDTSPf,NSABTI-,I AIrI,.A
VOSîRA AnfMTA
rCOMBINATA A.T. 57
L. tó.500
PER TORNIRE . SEGARE
FORARE . FRESARE
UNA INCREDIBILE MERAVIGLIAI
vlBRo - A,T. 53
UNA PORTENTOSA SEGHETTA
DA TRAFORO CONOSCIUTA
E APPREZZATA IN TUTTO
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limsnsioni: cm.
12r2ft23 '
Pmotg, I
L. 15.000
Sono due prodottí
AEREFIEEtsL,A
TORINO . Oorso Sommeillene 24 . Tel. lt7.Z42
Bichiedete il nuovo catalogo Il.
(Non si effettuono spedizioni
2l inviando L. 50
senzc ccporrc)
ANNO IX - N. {
.APRIIE 1957L. 150
lArretroti: L. Z00lAbbonamento annuo L. 1600,_semestrale L. g50 (esteto L, 2000 annuo) DIR,EZIONE, AMMINISTR,AZIONE : ROMA - VlA CICEIONE, 56 - TEIEÎONO 3?5.413
Pubbucità: L. 150 a mm. colon. Blvolger8l a: E. BAGNINI _ Vta Vlva1o, t0 _ MILANO OGNI R,IPRODUZIONE DEL CONTENUTO E' VIETATA A .TER,MINI DI LEGGE
Indlrlzzare rrmeas€
e
corrl'ponde'za,a
cApRroT:u EDrroRE-
VlÀ Olcerooe, 56-
RoEa _o/o
poBt. r/r580r@ara lellore,
tuo patete su questa nuova veste tipogtafica,
Altro argomento tempo hanno com
nirci tlelle lettere
te intrapreso la costruzione di un
._-IL ta.li Iettere, ci viene chiesto, rnoltre, un patete suua convenien_
JJ uue[:lr?@ elettr @naco
f, I tto ch enti
l\l elertio
anuI
ll solo
ica-tissi i che
tal-volta cenlinaia
di
valvole:vi
sono tanti strumenri che pur essendo elet-tronici. possono essere messi insie-
me
ancheda chì
abbia soltanto una semp)ice infarinaluraìn
quan-to
rìguardai
montaggi radio. Tali apparecchi,facili
ed economici da costruire sono anche interessanti da usare, a.causadei
suoni,a
voltecomunissìmi,
a volte insoliti
chesono in
Quest
nfatti unpiccolo mo,
checioè
pu
anci\e inp,osti dove non
vi
sia un ìmpianto eletrìco, dato che ne1 suo internodispone
di un
adatto ,complesso di alimentazione costituìto da una bat- teria per I'accensione dei filamenti eda una per I'anodica.
L'estensione
da
essodi
due ottave, offre laa
chiunquelo
voglia, dcon esso molti sem,_ulici motìvì. Non ha naturalmente
la
pretesadi
esse-re u_no stium3nlo perfettissimo, tra queJlo che importa
è il fatto
che esso forniscedei
suoni abbastanzapuri,
che faranno una buona figu-ra. sia
negìi <<a
solo r> come jn brani d'insieme; alîro eìemento in- teressanteè
che ancheun
bin.rbo sia.in
gradodi
suonarlo dopo po- chissimi. minulidi
prove: dà que-slo
derivaIa
possibiJitàdi
uriliz_zarlo per fare sviluppare nei piccoli LEVÉfTA
PEE LE tJdfF SAITTE
52
LA DIREZIONE
Schema elettrico dello sl'rumento'
gùfa 2).
Quasi irwariabilmente
ii plastica
deli'utensile avràL dei ibordi alquantofacilitarne
il
maneggiamento duran- te I'esecuzione della musica è con- veniente lisciarÌo alquanto con della cartavetro.I
terminali contrassegnati con laoccorre che
coilegati ad ma impedenz so. Nel caso
sia munito
di
una entrata del ge- nere occorre usare come interme-MESSA A PUNTO ED USO
sino
al
centro della sua corsa' sl e si manovrala
manoPola ollegata all'al- orne si è vistoalla
selezionee
la
rotazioneÉSlERNO '.HA9SA tETAL//aA
DEILA SCA 7AL A
a
un
orecchioPer
così dire, musr-scelsono
l€
notee di
un Puìsante con cui si da luogo alla Produzionedei
suoni stessi.Fino a
che taleza del pulsante ofire un'altra Pos-
sibilità:- quelìa
di
'produrre dellenote staccaîe (se
il
pulsante vienelorché
la
levaPosìzione della legate una al-
I'altra, come accade quando, men-
tre la
leva viene sPostata,il
Pul- sante viene semPre mantenuto Pre- muto.COME FUNZIONA
due sole valvole.
La valvola 1G4 è quella che adem-
nie alle funzioni
di
oscillatrice. Lei."ou.nr"
dell'oscillazionee
quindi le note che da essa risultano, sono selezionate Per mezzodel
Poten- ziometroní
icheè
Poi quello sulLui asse è fissita la leva visibile nel-
t82
le foto.
Un
secondo Potenziometro,R3,
serve Per accor'dare10
stru-le valvole.
za ÍnaggroÎe.
OOME S;I COSTRUISCE
ii.sv
Schema pratico ilello strumento musicale. Sono visibili tutte le parti ad eccezione delle due batterie di alimentazione-
che succede
in un
alparecchio areaztoll.e, quando I'avvolgimento di reazione venga collegato €rronea- mente: per rirnediare, basta ìnver-
tire
semp),icementei
terminali delprimario oppure quelli
del
secon-dario: ciò facendo si trasformerà la . reazione
da
negativa cheera,
in positiva, permettendo così I'innesco delle oscjllazioni. Quando, fioalmen-te, si riesce ad udire
il
suono emes- so dall'altoparlanîe, si mantiene pre- mutoil
pulsante 52e si
ruota le levette diRl
alla estr.emità della suacorsa, dalla
paÍe in cui la
nota emessa sia molto bassa.A
questopunto si
deve, sempre premendo 52, manovrare R3 in modo da accor- dare tale suono, ad orechioo
conun diapason od anche con un pia-
noforte, sulla nota Do, centrale, del-
la
tastiera.A questo rpunto 10 strumento potrà considerarsi accordato e pronto per
€sser€ suonato,
sia in
<(a
solo ) chein
esécuzionidi
insieme: dopo pochissime prove,si
riuscirà age- volmente a ricavarne dei motivi, tan-to più
chechi si
accingaa
suo- narlo, conoscala
musica, esso puòsibile ottenere
un
effettodi
( tre-mulo
>
similea
quellodi un
vio-linot pt.
riuscirvi, basta, tenendopremuto
52, ere
ve-iocemonte
e
alla le-niitu
onpi""
vanti edindìetro.
Le note staccate si ottengono in- vece prementlo
il
pulsante soltantodooo che
la
levetta sia stata Por-tata
nella posizjone corrispondente alla nota.IJna ulterjore Yariazione su que- sto strumento la si può otten€r€ rea- lizzandone quattro esempLari ed ac-
chi co ed glio
occorterà credo molta ingistenza per convincere altri
tre
amicidi
buona volontà ad intraprendere insierne le prove per formtl
una specle or re disposìzione genere è quella dano ciascunolato o
da11'allro;co Più Perfezionato inviare le Lrscite di
d una delle entrate
a
quattrovie
(di progetti di mixers ne sono stati pub- Èlicàti anche nelle pag.ine della po- stodi
uno dei numeri della scorsa annata della rivista).Dopo un certo tempo di esercita-
zioni
converrà Procurarsiun
re-gistrator€
a
nastro,allo
scopo di iegistrare qualche esecuzione, poi-vealùta inte sso disposizione delle parti e come
le ba-tterie i" si vàdono sulla destra deu'alto-
;'r;É;"t""';" ii dell'epparecclìio a'l un ampli- esterno'
è
sistema Perà
aîedì
Paricli :
riascoltan-1à
ne cosii:t-
anche
tona-ranno
edi
otrann
cor-sopfat
tutticollegata come triodo.
Si
trattadi
connettere lnsleme 1H.H|C0 PAnll occ0nntllll R1 : Potenziometlo da 50'000 ohm'
fiIo o gtafite
R2 - Eesistenza da 270.000 ohm, l/2 walt
R3 : Potenziometro ala 100.000 ohm filo o grafite
R4 : R.esistenza da 500 ohm, I /Z w^tt
R5 = Resistenza da 500.000 ol..m,
1/Z w^tt
C1 : Condensatote a mica, da 10
mila pF
C2 : Condensatore a cztta, da 20
mila PF
C3 : Condensatore a caúa, ata 100
mila pF
51: Condensatore unipolare a le- vetta
52 : Interruttore unipolale a Pul- sante
Tl = Trasf omatole accoPpiamen- to intervalv. rapipolto 1 a 3 T2 : Trasformatole di uscita Per
valvola 3S4
Vl = Valvola lG4 (oppure lT4, Pel modifiche da aPPortare, veor testo)
V2 : Valvola 3S4
81 : Batteria anodica da 67'5 volt 82 : Batteria fiIamento, da 1'5
volt
1 Chassis o scatola in allumi- nio, vetli testo
I AltoParlante magnetodina- mico da t,5 o ala 10 cm.
2 Boccoli P€r valvole
3 Sttiscette bachelite Porta- terminali
1 Striscetta bacheliie a telmi- nale sinSolo
2 Morsetti isolati, Possibilmen- te di colore diverso.
I Pezzo di tela Per altoPallan- te di adatte dimensioni.
Eat inoltre, minuteria metal- lica, veall testo.
GUNTA A WTI
L'[Ll(CiltAC "fl(Clfru
r ))"
< MATER DOLOROSA, caleone SIHgnoIo alel 1323, scala cm. 75. Costrulto da Di Gennaro Cesate di
Civitayecchia.
SPITFIRE
-
Modelloin
scata I1t44. Fattnin
quetciae
moganoe tifinito
con ttasparenté auanitr6,
_ itr.Ivantol
-
Olanala.tare quale sía
la
difrerenzadi
nrc perfetto, che è stato curato aIIaperlezi t". ríÍir\ìrr",
'pera
di
un modellistaolàndese
,àoiiàz:izion"nei parlîcolari e ríflniture.
,dello,
, ver,nician,doLlo opportu,na,m,ente
con gli
sF'eci,ali
smalti
opachi,forniti
.d,al'l,e stesse ca-secorlbieÍì€
.<
display ù in pta-
e,1lo f,aràE verr,am,ente molto
difiuso nei paesi
sendorari i
.casidi m
neù,1ralo.ro, col'1ezi'on'e m,orl;te de'cine, ,e, talvo,ltLa
molte
centinaia, di modelti di squisita fattura.
Tut_c'IAt.{ETR€ ELICA
rnn 30
GUIDE PER FINESTRT}IO Sc'ORREVOLE
RAOIAîORÉ
FINNEì-].A DI coEtA
IJ
c,fioNeg;1.6/
SCALETIA D,^CCE5SO- IN Ftló D'ÒT-rqN€ PA <2.5nrn.
A
t'--FtLo orroÈJe 9t, -tÉL=É,4ortt
I òl TUBEIToor-roÀrE 4îtxt,5
ALEÎIE A
6o".FRA LORO
RUoì.E Ef
r^l PL,ASllcA 7 ma'
r..f
5o Dr Roîazrc2NE
saz.60
s\
\ì
u ,$
\
dsez. AA
Ss
PA RîI CC)L,AR E.
DEL CAREELLé
5c.ALA
Ii6? <ts.PÉTTo AL VERO
ESECUZIONE DE.L!A F\JSOLIERA
PAR'T(CA!-AQÉ
Aoz.7a e€r
RaroA.E
,gome << n,egative >) che, a,cco,s;tate. alùa fusoli,e,ra
nel punto rel'ativo, indicheranno àve
,iaÀoeventuali difetti di
. .. manico,
d,a cornegg,ersi con vole'nterose c'arrtavetrate.iglio,
d,ei qu,alio
'd',entrat,a) e,d modo da avereItI
mozzodel rot,ore di un
eli,cotteroè
com-,SA LDATOIO PER
TTA\r[IR[ FESAE{t5FI
una iobusta morsà da banco.
A
di-Nella stesso
foto si
Può notare come I'elettrodo di carbone úa stato Dostoin
contatto col pez-zo da sal-àure non nel punto
in cui la
sal-datura dovova essere eseguita, ma dalla parte oPtrosta
di
questa ri- spettoall
del Pezzo: que- sio èun
ccorgimento chepermette
ai due soli Pic- dall'aPParec- quali con'siste emessa dalla carbone, chela
vista 'del-gero ann€
ezzo melal cui esso s
.I'elettrodo
è per
questo quindi c'he conviene ché quést'ulti'mo sia Posatosu
did
è la Rivista sPecializzata degll appassionati di
AER,O NAVI TRENI AUTO
riccamente lllustrata con fotografle e alisegnl.
Richieatetela nelle principall eilicole
0[ttil
MODETTISMO
c€ntrale
e
quelie esteme dolle la- mine sarà quello ohedwrà
acco- gliere l'awolgin-rento del trasforma- tore; è bene chele
misuredi
tale spazìo non siano molto dissimili da quelle indicatein
fig.2, e
questo,se si vuole ovitare di incontrare du- rante I'awolgimento,
dei
problemi particolari.In
generei
pacchi Ia- meìlari, sia se ricavati da materiali surpJus sia se ricuperati da qualche Lrasformatoredi
produzione -nazio_lale, ftrori uso, sono munite
di
una coppia di fiancate,in
ferro odin
al-iuminio, che unitamente
a
due opiù
lunghi bulloni servonoa
ser-do
undi, che scelta, ad un pacco che sia m
rnito
appunto ditali
fiancate;in fig. 3 è
illustrato I'au'totrasformatorefuori uso
dal qualeè
stato ricavatoil
pacco la- mellare per la realizzazionedi
que-sto
accessorio.I-e
figg.4. 5 e
6illustrano invece rispettivamente
ii
nostro trasformator€, ultjmato, vi- sto da1di
dietro,di
fiancoe
daldavanti.
Il
semplice schema elettrico del dispositivo è quello di fig. ?. Perla
realizzazione del nuovo avvolgi- mento che dovrà essere sistematosul
nucleo, occorre pr€parare una somplioe forma dj legno; questa do-vrà
avereun
blooco centrale di dimensioni leggermente maggiori di quell.e della sezionedel
pacco la- meÌlare. Ne1 caso quindi chela
se-zione del pacco sia
di mn.
4Ox 50,le dimensioni del blocco, a sezione
rettangolare, dovranno qssere, ad
esempio,
di
m,m. 45 x 60.La
lun- ghezza del blocco dovrà essere jn- vecedi
circa 63 mm.Il
motivo per le prime due delle dimensionisi
può arguire dalla fi-gura 8.
La
, ovvero7a tetza
d
indicate,deve
essere
riore al-lo
spazio disponibile, nel senso della lunghezza, tra la parte centrale e le parti laterali delle larnine del nucleo,e
questo, per assicurare ta possibi-lità
del montaggio dell'avvolgimentolel
suo nucleo, senza presentare ec- cessiva difficoltà. Un'ideadi
comela
formain
legno possa esser€ r€a-avyot6,/rr, U,UJ| 6l / A PÉR 7R'A S PeRTo 57."/SC/A ACC/A/O 3x2O
scAtulÉ77a ruP7aFlttallE un punto del pzz.o saldato che non
debba rimanere
in
vista.,Per 1a costruzione del trasforma- tore, prima cosa
da
fareè
quelJadi
procurarsi .un vecchio pacco la- mellaredi
adatta grossezzae
oonle
lamine della forma caratteristicaad
< E >>, come quella illustrata in fi,g.2 di
buon ferro dolcee
non ac,ciaioso. IJn paoco del genere può ad esempio, essere ricavato da un veccbio aDtotrasformatore fuori uso, della potenza di 400 o 500 watt, nu- olei del genere è facilissjmo trovarne prosso negoziin
cui viene vend,utodel materiale surpùus
ed
anche sumolte bancarelle
di
oggetti usati. La 'l,arghezza della parte centrale delle lamine deve esseredi 40
mm. edil
quantitativo di lamine deve esserelale.per cui
il
pacco $a esse formato abbra uno spessoredi
non meno di 50 rnm. Come dunqueè
facjle ar- guire,la
sezjonedi
un tal€ nucleo risu terà di (50 x 40), 2000 milli.metri wero di 20 cm. quadrati;tale nrucleo, se
di
buone è
sempre quello rica- vato da materiali surplus, è capacedi
dissiparein
modo continuativo una potenzadi
400 watt. N€l casonostro, dato che
il
funzionamentoal
quale esso verrà chíamato saràdi
genere non continuo, ma inter- mittente, esso potrà fornirei
500\r/att (volt
5 X
amperes 100) senza eccessivo sforzo.Lo
spazio presentetra la
parteDa qu
stató, :
rella,
matore alimentatote di questa fac- cola elettrica.
)ìzzata,
è
indicatain fig. 9
(osser-vare le fiancate ed
jn
particolare le fenditure che sono presentiin
essee che servono per .il passaggio delle cordicelle necessarie per la legatura e qulndi per I'immobilizzazione delle spire dell'avvolgimento, nonchè per
il
passaggio dei terminali dell'awol_gimento stesso).
Si
cominciacon
l'avvolgere sul blocco centrale della forma due stra-ti.di carta s_oeciale p€r trasformatori, od an'che di sottile fela bachelizzata, Si avrà avuta cfra ohe
il
bulone chesi usa per tenere insieme Ie fiancate ed
il
bloccodi
legno, sia alquantopiù
lungo del necessario, in -modo che la sua estremità sporgente pùssaessere stretta
nel
mandrino della testata di un tornio od anche di un trapanoa
motore abbastanza robu- 1to, che serva per rendere più spe-dito e regolare l'awolgi.menio. L'ini-
zio
dell'avvolgimentodel
primario del trasformatore si porta fuori dal trasformatore stessoper
mezzo di un pezzo di conduttore flesempio,
da 15
decimi- mento del primario deltore lo si ese_que con del filo di rame
da
13o
15 decimi, con doppia co- perturadi
ootone. All'inizio dell'av- volgimento sarà naturalmente colle- gatolo
zero della.tensionedi
rete, Per far sì cheil
trasformatore possa,s
cAvETroIAREDA
CAME|O -
rE'V.s/ONz
€aP/cA 8t77€R, SCI]EUA EZ E 7
7R/'O
QE/./U
PPAPA7O
PNZ/' A COCCA.
DRilIo DEI T/- H a-sAra rvE/
DET
@
rAGI/ DEIIAVVOI6/N|FNTO
COPERTURA CO FETTUCC|A DI
nostra esp€rienza si è dimostrato mi- gliore
è
quellodi
raggiungere la iezione voiuta unendopiù
capi di sezione inferiore. Si può far uso difilo a
3,3 mm.,nel
qual caso ne occorreranno quattlo capr, oPpure si potrà usarne di quello da 2,5', ngl qual caso ne occorrerNel primo o nell'altro
si
useranno dovrannolarmente isolati con doppia coper- tura di cotone od essi verranno uniti soltanto alle estremìtà, mediante sal- datura. Ognuno dei capi dovrà avere una lunghezza di circa 4 metri; tutti,
{. o
PETF
FUS/A/LE
INTERR,
aEilFP.
essere alimentato con qualsiasi ten- sione della rete, occolrerà latural- mente munirlo
di
Prese diverse alFare altenzione Perché ogni Presa
adiacenti e determinare qualche cor- to circuito
E'
quindi buona precau- elladi
tutte le,
perl€
limettaadatte
Platila- te e di avvolgere poii
punti scoperti con della fettucciadi
t€la bacheliz-zata
o
sterlingata.Il
sistema Più sald in le
ti
dal primario del trasformatore do- vranno €ssere riconoscibili Per sa- pere a quale tensione esse corrispon- àano, conviene fare sul loro isolantedei segni dai quali
si
Possa subito arguirela
loro posizione all'internodeì
primario. Terminato i'avvolgi- mento, che va eseguito con le sPire bene affiancatee
strett€e
con gli strati ben regolarisi
cercherà di aumentarelt
comPallezzadi
essopercuotendolo con attenzione con un mazzuolo
di
legno doPo avere in-terposto
un'a
legno'Si -dovrà
cer di
far sì cheì'avvo il
mi-IYACIEO
4Ox5O
av/aL7t COTANE
7il77t /
TFR|Vî//VA// DE|/OIVOU'C/RE
DA A/]ES7APARTE
nimo spazio Possibile
e
che quindj oor.u"tt"."
introdotto con facilitàiitto up-io
apposito, Presente nelp d u o
nastro
trat-tenga- di
sipass€r
econ-dario
comesi è visto,
in
questo dovrà circolare un forte amPeraggio (100 amPeres), sarà indispensabiie che esso sia tea- lizzalo con de1filo di
sezione suffi- ciente.Il
sistema più semplice sareb- be queilo di usarè del filo unico di forte sezione, sia circolare che ret-cilmente nel corso dell'avvolgimento, allorché-viene piegato
in
curve piut- toste strette).Un
sistena che alladovran- semmai, spire da
lo
rima-ngere aI-
l'inizio ed alla fine dell'avvolgimento stesso per ùn tratto
di
15 o 20 cm'' che seiviranno peril
fissaggio dello stessoai
terminaliod ai
morsetti'Irnmobilizzare 1'avvolgimento con diversi
giri di tela
bachelizzaÌa eb. '.Aút/ú fiE/tA
FORu4A pER/.Ayyot6/A,tEN70
troduzione delle laminette
di
ferro nella cavità dell'avvolgimento deveessere eseguita
con c
de evitare che gli spìgolidi
n-tr,
possano inciderela
dig
avvolgìrnen-e
luogo a deibbero r'nef_
ficiente I'intero lavoro.
.
Le operazioni che seguono riguar- dano essenzialmentela
rifiniîura: sitratla
di
preparar€ sudi
una tar- ghettadi
bachelite, una morsetîieracon gallettì,
a cui
facciano capo, dalla parte posterìorei
terminali d-eì-I'avvolgimento secondario
a
bassa tensioneed alto
amperaggioe
sul cur davantI possano.-ssere fissatii
co4duttori che portanola
tensìoned
ad unaa
cbe dovP
aldare, e1'
carbone;morsetti a galletto sjano su'fficiente- mente robusti. Dalla parte opposta
de[ trasformatore andià fissaio un altro pannellino che potrà essere sia
in
metallo comein
bachelitee
sulquale andrà fissato l,interruttore ge-
nerale del trasf,ormatore ed
il
cam-bio
tensioni. Sein
metallolo
sipolrà. realizzare addirittura
in
for- madi jn fig.
1Ga;da
un i
detta scatola saràfa
conduttore bi- polare terminanle con una spina concui il
trasformatore dovrà esserecollegato alla presa
di
corrente del_l'impianto domestjco.'
Non
raoco-cul sono montati I'interruttore ed
il
cambio-tensJonì, trova posto un'altra N€llE F/A/YCA7€
c
egatura cond e
robustad
nto andrà pomente solidificato
al
momento di montarlo tirando e logando le estre_mità
deli€ - cordicelle che aìl.iniziosi
erano fatte passare ciascuna in una coppìa di fessure delle fancate della forma in legno. Successivamen_te
I'insieme dell'awolgim_ento può essere.disimpegnato dalla fòrma (perfar
ciò, basta togliere dal tornio ló estremità del buìlone, svitareil
dado e sfilareil
bullone stesso: Ie fiancatedi
logno centrale, dal centr tendonetra un giro e I'altro. Fate attenzione af,finché I'eccessivo spessore del co_
tone non alterj in dirnensioni interne I'avvolgimento, nel
non
potrebbe essenell'apposito spazio nel nucleo.
Ic
dimensioni da rispettare sono quelle jndicare
in fig. 8. Al terminì
di questo lavoro, l'ìntero avvolgimento dovrà essere immersoin un
reci- piente contenente una vernice isolan_te per trasformatori e quindi dovrà
essere
mantenuto
circain un forno all ra
di 100.o
150"C.
ernice stessa venga cotta;in
mancanza di una tale vernicesi
può anche im- merg€re I'avvolgimentoin
una cera fusibile'.a
t€mp€ratura non troppo bassa, liquefatta. Nell'unoo
nell'àl-tro
caso,si
dovrà attendereil
raf- freddamento dell'avvolgimento, dopodi
che si passerà.al
montaggio delpacco lamellare
in
ferro dolce. Sele
dimensìonia
suo tempo dare ele
successive indicazioni saranno ri_il in
questioneabb
voie. S.i tengache
ad<E>
deb_bono essere introdotte, all.ernativa- menle, da una -Darte e dall'altra del- I'apertura presente al centro dell'av- volgimento e che gli elementi diritti
del
nucleo (dettaglioin
basso dì fig. 2) deb;bono trovarsi dìnanzi alle tre cstremità delle lamelle ad.<< E >.Corne
si
vede dalle figure,è
ne-cessario che tutt€ le prese ed
i
ter_minali dell'avvolgirnento affiorino al- I'esterno da uno dei lati minori del rettangolo formato dall'insieme. Se,
infatti, essi spostassero da uno dei
lati
maggiori, verrebbero a trovarsiin
contrasto conjl
nucleo,il
quale non potrcbbe essere n:ontato. L'in-Il
tresformetore quasi cotnpteto, conil nuov nto
glà,al
suoposto, Conviene--protéggete_-con-.un
allo
scopodi
evitate óontatttpocodt tfi i
tetmineuALLOàGTAMEùTO
PEE
TNTERRUT7E CAI'|BlO TENSIONE
il
fusi;bile cheìl
porta,fusibile eranoche
si trova
ine le auto, a
P
deiiti. Arnbedue
ita-t€ potranno quindi essere acquistate
in
un negoziodi
forniture P€r auto ed anche,di
occasione, presso una ofificinadi
demolizionedi
auiomez:zi. lJna
veduta rawicinatarii
tale fusibile si trova nelia parte centrxle della foto 11 (dal fusibile, per chia- rezza,è
stato toùtoi1
sovrastanie coperchiettodi
plastica,il
quale èstato momentaneamente posato, uni- tamenle
ai
due bulloncini necessari peril
suo fissaggio, sul pacco lamel- lare de1 tra'sform4tore). La targheite@
FTSIEILE PER ADATIO AIú- PER/6etO (veor rrsro)
Dlro
Sistema
di
monta-ggiotlel
fusibile perla
prot€zione del Primalio del irasformatore.I fori
sulla talghet-ta tti
basesno filettati
e selvonoper
i
bulloncini alel coperchio.di
supporto del fusibile èin
bache- lite da 10 mm.L'elettrodo
di
carbone, durante l''uso, non può certarnente essere te-nuto direttamente con la nano: Per esso oocorre quindi
un
mcnfaggio.del tìpo di q'uello illu,strato in 1ìg. 12.
IJn manico'
di
legno abibastanza ro- ùusto, eventualrnente ricuperatc daun vecchio saldatoio, serve da im- pugnatuta;
al
centrodi
esso Passain-pezzo
di
barradi
acciaio da 10--.
filettutu ad una delle estremi-tà e
tagliatanel
senso delia lun- ghezza, pet un trattodi
circa 20-22 coPERCt-ilEr_TO /AI BACHE- UTE DA 20
o-
0 FORO PER til7EPRU7-.
I
)p
I
t.
r. G7
RADIO
TELEVISIONE
Una Rivisla graluila Per voi:
IL "BOLLETT!NO TECNICO
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spese,da
f.,arsisul. conto Corrente
Postale;. à7id4óì, inieJtato àri" cnr,OsO S.p.A. Àncrre pei'i cambiamenti d'indirizzo è ne- cessario I'invio della quota d'iscrizione.
È usctro tt BottErrlxo rEcNtco gEloso - N. 67
mm.
all'altra estr€mità.In
questo punto al termine de.lla fendjtura de- ve €ssere praticato un foro, ayente la direzione del diametro della barra efilettato. Tale foro servirà per
il
pas- sagg,iodi
un bulloncinola
cui fun- zjone sarà quelladi
fare avvicinare le d;ue parti della barra separate dal-la
fenditura costringendolea
strin- gete 17 pezzodi
carbonedi
storta.A
proposito,tali
parti debbono es- sere leggermente d,ivaricate,poi
la estre,rnità della barrava
riscaldata al color rosso per farle perdere mo- mentaneamentela
tempera, quindi, 1èparti
divaricate debbono esserecurvate a colpi
di
martello per far loro assumere la formadi
due mez- ze circon'ferenze del diametrodi
12mm. destinate ad accoglìere I'estre-
mità della bacchetta
di
carbone di storta (vedere dettaglìo incasso asinistra,
in fig. I2). Per il
colle-gamento
tra i
morsettidel
secon-dario
del
trasformatoree
rispetti-yamente I'eletirodo
di
carbone e lapinza
a
coccodrillo,si
dovrà fare usodi
treociola bipolare flessìbile jn rame, deÌla sezionedi 4 o 5
mm.lunga circa un metro
o
meglio an-cora sarebbe se
si
facesse uso di due cavetti separati, unipolarì, diquelli che
vengono impiegati neicircuiti ad alta
corrente, delf im- pìanto elettrico delle auto.11 riscaldarnento
fornito dal
di- spositivo può esserg regolatoin
du€modi:
il
prìriro consiste nel portareil
cambio-tensioni su di una posizie ne adatta per una tensione superio.rea
quella che effettivarnenteè
pre-sente nelf impianto domestico (ad esempio,, se la tensione
di
rete è di 160 volt,il
riscal,damento può esse-re
resopiù
doice portandola
spi- netta del cambio tensioni nella po- sizione dei 220 volt).Un
altro siste-ma per
il
controllo del riscaldarnen-to
consiste nel'allungareod
accor- ciareil
tratto della bacchetta di car- bone che statra il
puntoin
cuiessa è tenuta stretta dalla specie di morsetto realizzato
in
cimaal
pez- zodi
barradi
acciaio e l'estremità appuntita del ca.rtrone stesso. Qu,an-to più
questo trattoè
corto, tanto più in enso èil
riscaldamento; vice- versa, maggiore è la lunghezza, della bacchettadi
carbone, rnaggiore è la resistenza che essa opponeal
pas-saggio dell.a corrente e qu.indi infe- riore è
il
riscaldamento da essa pro- dotto"Oltre che
la
saldatura dolce, chepuò
essere eff€ttuaúa contutte
le gradazioni delle leghedi
stagno, èanche possitrile
la
saldatura forte, all'ot one ed all'argento. Anche ope_rando su parti
in
ottone edin
ra- me, dato cheil
calore prodotto dal-la
puntadi
carbone incandescenteè
€str€mamonte localizzato,non
ènemmeno da temere che interven- gano fenorneni
di
ricottura dei me-talli
stessì, come, invec.e potrebbe aocaderes€ si
trattass€di un
ri- scaldamentoa
mezzo della fiam,rna della fiaccola a benzina. Data inol-tre Ia
bassissima tensione(5
volt) presentetra la
pirtzea
coccodrillo che stringeil
pezzoda
riscaldaree la
puntadi
carbone chesi
arro- venta, nonvi è
alcun pericolo chel'operatore possa ricevere delle scos-
se, anche se
le
sue maniod
altre parti del corpo venganoin
contattocon
ta.1ipunti
dell'apparecchiatura.E'
cornunque raocomandabile una prova per vedere se sul secondariosi
verifichino perdite della tensione del pri'mario; su cui, come abbiamo visto, è presente I'int€ra tensione d.i rete. Ad ogni modo, se durante I'av- volgimento edil
successivo montag- gio, delle lamine di ferro del nucleosi
sarà postala
necessaria cura, èmolto improbabile che jnconvenienti del genere possano verificarsi.
L'assorbimento
del
trasfor,rnatore è come si è detto, di circa 500 watt, pertanto per stabilire quale siail
fu- sibìleda
usarea
scopo protettivo sul-primario: per la
tensione di 110 volt,la
corrente no.rtnale saràdi
circa5
amperes, edil
fusibile dovrà essere da7
amperes. per la tensionedi
125 volt,il
fusibile do-vrà saltar,e con una corrente
di
5amperes. Per la tensione
di
140 volt occorrerà un fusibile d,a 4 o 4,5 an- peres, Peri
160 volt oocorrerà cfieil
fusibile sia da4
amperes.per i
22O
volt, inîne, il
fusibile dovrà essere adattoper
saltare con una corr€ntedi
3 amperes,a sinistra, il trasformatore visto dal lato itelra morsettiera ali uscita ttella bassa tensione, -4, destra, lo stesso, ma visto ilal lato OeU'entiaìJiól
cayo di alimentazione del primario.
OAD| DA
BAC1/ETTA CAREONE
D/ sTORrA DA
ó 12 _\--
-:::!!.aJ.-!.' / ;;,;;;,;;; zà\ î , îl*{lx#'
PASSO 8-32
/
PASSO e-32#
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a oned
dí| . onè
ice! " dir
sitratta proprio
di
un senso che non dovrebbe mancatein
cìascuno dei lettori e che porta a valorizzare ognipiù
piccolo oggetto,a
prima vistaprivo di
qualsiasi interesse.I
portasigaretîeda tavolo
illu- strati in questo articolo vogliono ap-punto costituire un esempio,
di
co- mela
valorizzazione possa portare a risultati incoraggianti. lJno sguar-do
basteràa
comprovare ohe essisiano stati realizzafi con dei ritagli
di
vetro ricuperati daun
pannelloper
finestra, rotto,un
pezzelto di plastica e ,qualche rimasugliodi
le- gno, già destinato ad ,alimentare la stufa. Questidue
esemplari sonostati,
è
vero, creati daun
proget-tista
di
gr'ande valore,rfia Ia
lo-ro
tealizzazioneè alla
portata di chiunque.IL
MODELLO RETTANGOLA.RE,
- E'
formato da due fiancatedi
vetro 12), da un coperchio, in ve-tro
(3), da un fondo ugualmente in vetro (1) e da due blocchi-terminali di legno (4). Le parti in vetro vannoFONDO
DE/IA
SCATOTA75xt7S
MASTRO ADESIVO
tagliate nelle- forme
e
nelle misule indicate n€i dettagli del progetto. Peril
tagliodel
vetro occorre servirsidel
diamanteo
de,l tagliavetro in acciaio specìaìe, rispettando quei po-chi accorgimenti che già sulla rivi- sta sono stati più volte segnalati e senza
i
qu,ali molte sonole
proba-bilità di
riuscirein tagli
soltanto mediocri: intendiamo particolarmen-te riferirci al
modo concui il
ta-gliavetro
va
tenutoe
passato sulleparti da separare
e
sul come que- ste debbano esser€ preparate.Una volta sbozzall
i
pezzi, si po- tranno affidare ad un vetraio della zoîa perc}ré ne moli tutti gli spigoli per arrontondarli. Qualora comunque si intenda eseguire da sé anche que- sta operazione, sia pure con mezzì di fortuna,il
sistema è questo; passaresu tutti i
margini,con
pressioneleggera ma costante, una limelta a
grana
molto
fina, anche se molto consumal.a,e
tenuta sempre intrisadi
essenzadi
trementina. Dopo ,le parti in vetro si prepareranno Ie par- ti in legno, che sono due e che sono rappresentatedai
blocchi terminali della scatola.Nel
prototipo, quale€ssenza, è stata impiegata quella di noce (un ritaglio rimasto da prece- denti lavor'azioni).
Qualunque sarà comunque
il
le- gname che si sceglierà, si dovrà fa- rein
modo chei
blocchi che se nericaveranno risultino bene
diritti
e rigorosamente squadrati.Una finitura per le parti ìn legno del portasigarette può essere quel,la, estremamente semplice, che
si
con- ,ferisce trisciandole primacon
della cartavetro motrto fine e poi sfregan- doli con pomice finissima inumiditadi olio di oliva.
Qualora invece, quella che si preferisce è la finituradi
apparenza, per così dire, profes- sionale, è possib'ile realizzare anche questa, trattando prima le parti coni
sistemi già segnalatie poi
com- pletando con tre mani successivo di una vernice da tampone, strofinan- do la prima e Ia seconda mano, al- lorché ben secche, con finissima car- tavetroe
strofinando invecela
ter-za mano con farina fossile (tripoli) inumidita con olio
di
1ino.Il
lustrofinale si conferisce poi con una buo- na ceratura ed una successiva pas- sata con uno straccio dì feltro pu- litissimo
e
so{fice.'Ira
I'applìcazione di una delle tre mani e I'applicazione della successi-va, occorre attendere un tempo non inferiore alle
24
orc,e
questo p€r permettere alla vernicedi
seccarsi co'mpl€tam€nte.A
questo punto avremoa
dispo- sizione tuttele
parti occorrelti peril
montaggio del portasigarette da lavolo, pronte per essere messe in- sieme: si comincia quindi tale ope- razion€ dall'unione delle fiancate inE]L I =s I vttrco
to/30'(
r&
vetro con
i
blocchi terminali,in
le- gno, unione che si realizza facendo esolusivamente uso di un adesivo di ottima qualità e che sia trasparente ed assolutamente incolore, tale che, seccando non deturpi affattoì
puntisu cui sia stato applicato. Nell'attesa che questo adesìvo diventi sufficien- t€mente duro, 1e varie parti saranno trattenute insieme da qualche stri- scia di nastro adesivo del tipo Scotch Tape. 11 manichetto per
il
solleva- mento del coperchio è dettagliato nel particolare(5):
si trattain
sostan- zadi ul
troncodi
piramide molto basso, I'inclinazione del1e pareti la- teraili rispetto alle basiè di
un an-golo
di
circa30
gradi, mentreil
maleriale píù adaîîo per realizzarTo
è la
plastica trasparente: Plexiglas, Lucite, Perspex, ma non stonerà, co- -munqu€, se sarà costitutito da un pezzetÍ.o di legno della stessa essenza usata peri
blocchi terminali.Il
coperchio, poi, dipende con le sue dirnensioni, dal vano che a suaTORNqRE AD t/A/ D/A/+t.É
ièi; i;i ùb" -
Fo^clisposizione rimanga
alla
sommità della scatola stessa: nonè
quindifuori di
caso che esso venga ri a-gliato dopo avere montato
la
scato-ia
stessa ed avere preso con un ca-libro, .]e esatte dimensioni che esso
dovrà avere.
In
fattodi
dimensioniil
coperchio deve esseredi
pochis-simo inferiore
a
quelle dell'apertu- ra, allo scopo di permettere un pocodi
giuoco datutti i lati
(0,2 o 0,3) millimetri.LA
SCATOLA ROTONDA ha, sncor forse più della prima, l'appa- renzadi
un iavoro eseguito con cri-terio
professionale, eppureè
cosìsemplice che
la
sua costruzione èalla
portata dell'arrangista medio, che sappia appena manovrar€i
prin- cipali altrezzi.L'effetto dipende principalmente
íOx l45x t45
dall'uso
di
partiin
legnodi
coloricontrastanti: nel prototipo,
i
legniimpiegati sono stati quelli
di
noc€, e di acero, comunque, qualsiasi altra coppiadi
essenza, purchédi
colori contrastanti potrà essere adottata, con pari successo;_ ha semmai una c€rta importanzail
fatto chei
duglegnami che vengono accoppiati, sia-
no di
durezza non troppo dissimi- le, uno dall'altro, poichéin tal
ca-so sarebbe
un
poco difficile lavo- rarli e rifinirli insieme.Si taglia una striscia
di
noce del-le
dirnensionidi
cm. 50x
2,5x
3ed una
striscìadi
acero delle di- m€nsionidi
cm. 50x
2,5x
0,5, ele
si incollano, quindi, insieme, co- rne illustrato nel dettaglio 1.E'
es-senziale che prima della incollatu- ra,
le
sùperfici che vanno uqite sia-no ben liscìate e che
ú
faccia usodi un buon adesivo, .in modo che ne occorra
il
minimo ìndispensabile per- ché esso possa esercìtarela
suaaztone.
Quando questo ha fatto presa,
il
blocchetto risultante, delle dimensio-
ni di
cm. 50x
3x 4, si
piall.a e sr . scarta,yetracon
uDa certa cura;quindi si
tagJ,iain
quattro partiuguali, lunghe, ciascuna, cm.11,5 (te porzioni
in
eccesso serviramoper
permetterela
rifinitura). Tali qùallro pezzi, poi, si dispongono nel modo jndicatonel
dettaglío2:
setutte
le
facce delle porzioni, com- prese le estr€mità, saranno state be-ne squadrate,' quello che
ne
risul- terà, sarà un blocco delle dimensio-nj di
14,5x
14,5 cm., avente al centro, un foro quadrato,di
cm. 8..
Si
tracciano quindile
diagonalì, rispetto alla base, del bloccò; neiloro
puntodi
incontrosi
troverà esattamenteil
centro ideale del bloc- co stesso. Si fa poi centroin
questo punto con un compasso e con €sso si traccia sul legno dei quattro bloc- chetti,una
circonf€renzadel
tag- gio 'di7
cm.;poi
conun
archetio da trarforosi
segue tale traccia nel rnodo più fedele possibilee si
ret- tificala
circonferenza risultante col tornio oppure anche con una raspa(segue.a pag. 196)
195
PREPARAZIÍ|NE EN U$O IIEI, OAMMAESANO
r r el N.
8/1956di
< Sistema A >>l\l
neìl'anicolo < Erbicidied
in- rI
setticidi),
viene consigliato di mescolareil
D.D.T. con gammaesa-no. In
relazionea ciò e
sapendoche
il
gammaesano non si trova pu-ro in
comrnercio, e chegli
insetti- cidi chelo
contengono sono inspie- gabilmente cari, per tutti coloro che, come me, si dilettano di esperimentì di chimica, indicherà cosa èe
come si preparail
gammaesano.ll
gammaesano (detto anche esa- clorocicloesano, dagli americani 6.6.6.per la formula - (-.H.Cl" -
fu
scoper-to
nel 1825, mafu
usato come in- setticida solo nel 1942.Si ottiene insierne ad
altri 5
iso-meri trattando
il
benzolo con unacorrente
di
cloro alla luce del sole.Unico difetto
di
questo còmposto, che è 15 volte più potente del DDT,è
I'odore lievedi
muffa.Per rendere
più
facile I'esperien- za, spiegh€rò come agire e con qua-lt
mezzí.Occorrono 3 bicchieri,
4
tubicinidi
vetrodi
cui 2 piegati adU
coni
bracci disuguali,e
duedirjtti;
3tappi di
sughero che chiudonoi
bicchieri; come materie
prime:
20c.c.
di
benzolo; pochi grammi di soda caustica (NaCH); 10 gramrnidi
permanganatodi
potassio; 60grammi
di
acido cloridrico (acido muriatico commerc.).I
bicchìeri edi
tubicini dovran- no essere disposti comein
figura 1;il
benzolo dovrà essere postoin
duebicchieri su uno strato
di
acqua epoca soda caustica; nell'altro bic- chiere
si
pone i1 permanganato di- scioltoin
acquae si
versa dal tu- bicino un pocodi
acido cloridrico, se ne versa ogni volta che cessi lo sviluppodi
cloro.Il
cloro che sisviluppa passa attraverso
il
benzolodel
secondo bicchiere, quello nonutilizzato passa nel terzo, ed
il
ri- manente si disperde nell'aria (atten- zione a non respirarlo)- I1 benzolo, così, aurnentadi
densitàe si
de-posita in fondo ai bicchieri. Lascian-
dolo
in
riposo per qualche ora siottiene Lrna massa cristallina che si
ìava con acqua
per
allontanare le sostanze estranee, essaè
costituitadai 6
isomeri dello esaclorocicloe- sano, da cuì si straeil
gammaesano p€r mezzo dell'alcool melilico che discioglie solo quest'ultimo lasciando inalteratoil
resto, evaporando I'al- coolsi oîtiene
I'insetticida puro, pronto ad essere adoperato solo op- purein
unione con i1 D.D.T.Per usarlo da solo si mescola una parte
di
sostanza attiva con díeci di materia inerte (talco), oppure una partein
centodi
petrolio leggeio.Questo insetticida
si
usa special- menteper
esche contro formiche, grilli, cavallette,po si discioglie
in
poco aìcoolcon mezzo litro
con qùesto mezzo chilo di crusca che
si sparge nelle vicinanze dei nidi di questi insetti, che sentono una par- ticolare attrazion€ v€rso i1 gammae-
MODERNI PORTA-SIGARETTE DA TAVOTO
(segue da pac. 195) a taglio molto sottile, manovrata con estrema cautela.
Da una strisc.ia di legno della se-
zione rettangolare
di
cm. 0,3x
2,5,si tagliano qùalIro pezzi lunghi cia- scuno, cm. 7,8 che si sistemano nel foro quadrato,
in
modo da formare uno scalino, come indicato nel det- taglio 5.,Il fondo della scatola è costituito da
tn
pezzodi
legno o di masonite dura,dello
spessor€di 3
mm. edelle dirnensionì
di
cm.8 x
8, in- collata alla faccia inferiore del pez- zo circolare.Il
coperchio, inveceè in
vetro molto spessoe
trasparente, Possi-bilmente del tipo noto col nome di mezzo cristallo, tagliato, o fatto ta- gliare nelle dimensioni
di
cm. 7,8,quadrato.
I
bordidi
esso vanno mo- lati allo scopo di conferir loro quel-la
inclinazione che permettaal
co-perchio
di
tulasuperiore
ntrodi
taleco
unasferetta
di
cir-ca 2,5
cm.
bellis-sime,
con
ure dicolore,
in
Poichéesse
incon
favorepresso
i piccoli,
ese-guono alcuni
dei
Pri-ma di incollarla
c
tirne un pocola
superficie allo scopo di permettere all'adesivodi
fare presa sudi
una zona più ampia e quìndidi
tenere megiio. Ovelo
si preferi-sca, invece
di
una bigliadi
vetro, se ne può usare una di Plastica, od anchedi
legno Pregiato.sano, morendo aPPena I'hanno ln-
seri to.
Nel manipolare l'insetticida biso- gna seguire tutte le precauzioni ado- perate per
il
D.D.T.- Dato poi che tra i
lettoridi '
Sistema A >>vi
sono anche diversi sludenti, come me,in
agra-ria, ed immagino che a questi Pos- sa inleressare qualche dato un poco
più
specifico sull'azionedel
gam-maesano, segnalo alcune esperienze
da rne stessci eseguite
e
che Pensomolte delle quali come
si
sa sono divenute resistential DDT
sempli- ce, soccombono inevitabilmente'ad esso ,quandosia
stato addizionato con d,el Gammaesano.,Con l'applicazione del - ('eHe le
si
hala
distruzionedi
alcune sPe-cie
di
vermi (specie ipogeedi
col-lembola, acari, anguillulidì), che at- taccano le radici
di
piante da giar- dino; dette infestazioni si producono normalmente Per concimazioni con concimi organici poco adatti ed im- maturi. Alcune Piantedi
gardenieposte a1l'aperto
in
grossi vasi, infe- state ,fort€mente alle radici dai pre- detti parassiti tanto da essere quasi secche, furono inna[fiate Per ogni vaso da2
ettolitri, con trentalitri di
aoqua conl'1
per centodi
gam- maesano. Esaminatele
radici doPo24 ore non si notarono Più Paras-
siti vivi e le piante si ripresero per- fettarrìente entro sei mesi.
Si ha una disinfestazione comPle-
ta
di tutti
gli ortaggiin
camPo con1a soluzione anzidetta dell'insettici- da in aoqua.
In
semenzaio specialmente Per le piantinedi
cavolo che sono attacca-te dalla cavolaia e dall'altica
si
di- sinfestano con I'insetticidain
polve- re alla concentrazione e con le mo- dalità che ha raccomandato.I
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ERCO(-E SICILIANO
ViaCavourS-Pistoia
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