DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE n. 28 del 13.03.2017 Pagina volume N. Ver. 9.6
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COMUNE DI PERUGIA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE
N. 28 DEL 13.03.2017
L'anno DUEMILADICIASSETTE il giorno TREDICI del mese di MARZO, alle ore 16,52, nella consueta sala delle adunanze di Palazzo dei Priori, convocato nelle forme e nei termini di legge, si è riunito il Consiglio Comunale. Risultano presenti e assenti, alla deliberazione in oggetto, i consiglieri:
Pres. Ass. Pres. Ass.
ROMIZI ANDREA (Sindaco)
1 VARASANO LEONARDO 17 PITTOLA LORENA
2 CASTORI CARLO 18 MIGNINI STEFANO
3 LUCIANI CLAUDIA 19 NUCCIARELLI FRANCO
4 CENCI GIUSEPPE 20 LEONARDI ANGELA
5 FRONDUTI ARMANDO 21 MORI EMANUELA
6 PERARI MASSIMO 22 BORI TOMMASO
7 CAMICIA CARMINE 23 VEZZOSI ALESSANDRA
8 TRACCHEGIANI ANTONIO 24 BORGHESI ERIKA
9 SORCINI PIERO 25 MICCIONI LEONARDO
10 NUMERINI OTELLO 26 MIRABASSI ALVARO
11 VIGNAROLI FRANCESCO 27 BISTOCCHI SARAH 12 MARCACCI MARIA GRAZIA 28 MENCARONI DIEGO
13 SCARPONI EMANUELE 29 ARCUDI NILO
14 FELICIONI MICHELANGELO 30 ROSETTI CRISTINA 15 DE VINCENZI SERGIO 31 GIAFFREDA STEFANO 16 PASTORELLI CLARA 32 PIETRELLI MICHELE
Presiede la seduta il PRESIDENTE Dr. LEONARDO VARASANO, con l’assistenza del SEGRETARIO GENERALE Dr. FRANCESCO DI MASSA.
Scrutatori designati i Signori Consiglieri . La seduta è PUBBLICA CON VOTAZIONE PALESE.
IL CONSIGLIO COMUNALE
Su proposta della G.C. n. 5 del 01.02.2017 Premesso che:
- con D.C.C. n.12 del 02.02.2015 è stato approvato il progetto definitivo della ro- tatoria all’intersezione tra Via Corcianese, via Tecchi e Via Quasimodo in località Santa Sabina, con adozione di variante al PRG, Parte Operativa e apposizione del vincolo espropriativo;
- a seguito della pubblicazione dell’atto è pervenuta un’osservazione (prot.
94130/2015) concernente l’apposizione del vincolo espropriativo con la quale l’osservante avanzava una proposta di corresponsione dell’indennità di espro- prio mediante compensazione con cubatura a destinazione Spr;
- la proposta dell’osservante è stata valutata dall’Amministrazione e considerata non proporzionale all’effettivo valore di esproprio; pertanto è stata elaborata, una diversa ipotesi di compensazione (attribuzione, in sostituzione del paga- mento del valore dei beni, di quantità edificatorie) formalizzata con nota della
PROT. n. del
---
Al l e g a t i VARI (in apposito registro)
OGGETTO:
ADOZIONE VARIANTE AL PRG, PARTE OPERATIVA, AI SENSI DELL'ART. 32 C.5 DELLA L.R. 1/2015, CONSEGUENTE ALL'ACCORDO DI COMPENSAZIONE DELL'INDENNITA' DI ESPROPRIO PER REALIZZAZIONE ROTATORIA IN LOC.SANTA SABINA E CESSIONE VOLONTARIA.
SETTO RE _____ - U.O.
_____A DOZIO NE VARIA NTE AL PRG, PARTE OPERA TIVA, AI SENSI DELL'A RT. 32 C.5 DELLA L.R.
1/2015, CONS EGUE NTE ALL'AC CORD O DI COMP
Dichiarata immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134, comma 4°, D.Lgs.
18.08.2000 n. 267
Pubblicata all'Albo Pretorio a decorrere dal 22.03.2017
Divenuta esecutiva ai sensi dell'art.134, comma 3°, D.Lgs. 18.08.2000 n.267, il
PUBBLICATA ALL’ALBO PRETORIO:
dal al
RIPUBBLICATA ALL’ALBO PRETORIO:
dal al
PERUGIA, li
C o d i c e A rc hi v. ne Documenti non allegati
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Foglio 2 di 6 U.O. Mobilità e Infrastrutture, prot. 128691 del 14.7.2016, sulla base:
dei presupposti normativi stabiliti dalla L.R. 12/2013 e recepiti dalla L.R. 1/2015 in materia di perequazione, premialità e compensazioni; in particolare dell’art. 46 della predetta legge 1/15 che stabilisce che: “la quantità edificatoria compensativa è pari al corrispondente valore pecuniario che spetta in caso di corresponsione dell’indennità monetaria di esproprio” (art 46, comma 2); in caso di accettazione della compensazione “è rico- nosciuto un aumento del 30%, come premialità, rispetto al valore complessivo come determinato (art 46, comma 3);
dei valori determinati, sulla base delle suddette disposizioni normative, dal Consiglio Comunale con atto del n.18 del 10.03.14, per regolamentare le modalità operative e i criteri in base ai quali attivare meccanismi com- pensativi, anche a fronte di procedure espropriative;
di una specifica stima della indennità di esproprio e determinazione delle quantità edificatorie compensative redatta dalla U.O. Urbanistica, sulla base delle normative e principi sopra richiamati, con la quale viene quanti- ficato il valore complessivo delle aree oggetto di esproprio per la realizzazione della rotatoria in località Santa Sabina pari ad € 36.902,10 da cui si ottiene una cubatura pari a mc 264 da incrementare del 30% ai sensi dell’art. 46, c. 3, della L.R.1/15 per complessivi mc. 343 ;
- rispetto a tale proposta l’osservante, con nota prot. 134214 del 22.7.2016, si è espresso favorevolmente, fermo re- stando l’onere a carico del Comune, già computato nel progetto, del ripristino di tutte le opere (recinzione, cancelli, serbatoio ecc. ) che verranno demolite per la costruzione della rotatoria;
Dato atto che:
- i cespiti oggetto di acquisizione sono identificati, salvo frazionamento, al C.T. del Comune di Perugia, foglio n.263, con le particelle nn. 97/parte (per mq. 330), 98/parte (per mq. 636), 567 (per mq. 185), 1916/parte (per mq. 151) e 1528/parte (per mq. 19);
- l’ipotesi compensativa sopra descritta è stata formalizzata in data 3.11.2016 prot. 0202428 con la sottoscrizione dell’allegato “Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria ex art. 39 e 46 della L.
1/2015 e del DPR 327/2001” (All.1) fra il Comune di Perugia in qualità di Autorità espropriante e i soggetti esproprian- di;
- in particolare, i contenuti dell’accordo sono così riassunti:
le parti convengono di accettare e condividere l’indennità di esproprio, relativa agli immobili necessari alla rea- lizzazione della rotatoria in loc. Santa Sabina definita in corrispondenti quantità edificatorie ai sensi degli artt.
39 e 46 della L.R. 1/2015 e dei criteri indicati dalla DCC 18/2014:
viene dato atto che l’accettazione dell’indennità, a termini dell’art. 20 c.5 del DPR 327/2001 è irrevocabile;
l’accettazione e la quantificazione dell’indennità resta confermata anche a fronte di eventuali modeste varia- zioni di superficie in sede di frazionamento catastale degli immobili;
viene dato atto che l’attribuzione delle volumetrie compensative/premiali definite per complessivi mc. 343, co- me determinate da apposita stima allegata all’accordo stesso, è da intendersi quale ristoro omnicomprensivo dell’esproprio di cui trattasi e comporta, a termini dell’art. 39 della L.R. 1/2015, la stipula dell’atto di cessione
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Foglio 3 di 6 volontaria con il quale vengono trasferiti i beni oggetto di esproprio a favore del Comune di Perugia ed acqui- site le relative volumetrie;
viene dato atto che la fattibilità della modalità compensativa sopra indicata resta subordinata al preventivo as- senso del Consiglio Comunale in ordine alla proposta urbanistica stessa;
- in sede di approvazione della variante (già adottata con il richiamato atto C.C. n. 12/15) il Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 164 del 19.12.2016 si è espresso favorevolmente all’ipotesi compensativa sopra illustrata dando atto che, in base alla richiamata deliberazione consiliare n. 18/2014, la modalità compensativa indicata in sosti- tuzione del procedimento espropriativo dovrà essere oggetto di una apposita variante al PRG con cui definire la su- perficie di “atterraggio” sulla quale allocare le quantità edificatorie attribuite a titolo di compensazione;
Considerato che:
- il ricorso alla suddetta procedura compensativa, prevista dal richiamato art. 46 della L.R. 1/2015, è sicuramente con- veniente per l’Amministrazione in quanto consentirà di acquisire, senza oneri i sedimi privati necessari per la realizza- zione della rotatoria di Santa Sabina;
- le proprietà espropriande (Rossi Renzo, Rossi Giada, Rossi Francesco e società Effe Erre srl) hanno previsto in ac- cordo con questo Ente, di allocare le quantità edificatorie a ciascuno spettanti in ragione dei diritti singolarmente dete- nuti, su terreno di proprietà della sola società Effe Erre srl, censito al C.T. del Comune di Perugia al foglio 263, parti- cella 1916, destinato dal PRG vigente a B2, sul quale sarà dunque trasferita la cubatura (compensativa e premiale) pari a mc. 343, complessivamente spettante a tutti gli istanti;
- il terreno individuato sul quale allocare la suddetta cubatura ricade già in un comparto edificatorio di completamento dotato delle infrastrutture necessarie;
- si rende quindi necessaria una variante al PRG, meglio descritta nell’allegata Relazione illustrativa (All. 2), che pre- vede le seguenti modifiche:
la riclassificazione di una porzione del lotto di terreno posto in località Santa Sabina, sul quale allocare la quantità edificatoria complessiva (compensativa e premiale) pari a mc. 343, da zona B2 a “B2*;
l’introduzione di una prescrizione particolare volta a consentire nella zona B2* in località Santa Sabina una vo- lumetria aggiuntiva compensativa, ai sensi dell’art. 46 della L.R. 1/2015, pari a mc. 343;
- le modifiche proposte dalla variante in esame attengono al PRG, Parte Operativa, pertanto la procedura da utilizzare per l’approvazione della variante è quella indicata all’art.32, comma 5, della LR 1/15;
Precisato che:
- la proposta, così come illustrata, è subordinata all’approvazione da parte del Consiglio comunale della variante urba- nistica compensativa sopra descritta;
- al perfezionamento della variante il Comune procederà all’acquisizione delle particelle in premessa descritte, anche ai sensi e per gli effetti previsti dall’art. 39, comma 3 della Lr 1/2015, secondo cui “l’attribuzione della quantità edifica- toria derivante da compensazione operata nell’ambito di un procedimento espropriativo comporta la consegna dei beni oggetto di cessione volontaria in favore del Comune”;
Accertato che:
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Foglio 4 di 6 - la variante in oggetto non rientra nella casistica prevista dagli articoli 6, c. 2 e 3 del D.Lgs. n.152/06 e s.m.i. e art. 3 c.2 della L.R. n.12/2010 in quanto non riguarda alcun intervento da sottoporre a procedura di VIA (realizzazione di progetti elencati negli allegati II, III e IV alla parte seconda del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) né interessa ambiti delimitati dal PRG come siti di interesse comunitario (SIC) ;
- non è conseguentemente necessario attivare la procedura di verifica di assoggettabilità a VAS ai sensi dell’art. 3, comma 4 lett. e) della L.R. 12/2010 e della DGR 423/13 e dell’art. 239 comma 2 della L.R. 1/2015, in quanto la pre- sente variante al PRG, Parte Operativa, non comporta impatti significativi sull’ambiente ed è esclusa dal campo di ap- plicazione della VAS;
Accertato altresì che:
- l’art. 43 della Lr 1/2015 stabilisce che l’applicazione di quantità premiali e compensative ammette l’incremento delle previsioni edificatorie fino al 30% del limite stabilito dall’art. 95, c. 3 della medesima legge;
- la presente variante si configura come l’applicazione di una premialità di natura compensativa ai sensi dell’art. 39,c.2 della Lr 1/2015 e pertanto l’incremento delle previsioni edificatorie in oggetto rientra nell’ambito contemplato nel sud- detto articolo 43 della Lr 1/2015;
Accertato inoltre che:
- l’art. 32 comma 7 della L.R. n. 1/2015 stabilisce che il Comune, in sede di adozione delle varianti di cui ai commi 2, 3, 4, 5, e 6 e tenuto conto della relazione geologica, idrogeologica e idraulica, relativa alle aree interessate, nonché degli studi di microzonazione sismica di dettaglio nei casi previsti dalle normative vigenti, esprime parere ai fini dell’art.
89 del D.P.R. 380/2001 ed ai fini idrogeologici e idraulici, sentito il parere della Commissione Comunale per la qualità architettonica ed il paesaggio;
- la presente proposta di variante è stata sottoposta, ai sensi degli artt.32 c. 7 e 28 c. 10 e 11 della L.R. 1/15, al pare- re della Commissione per la Qualità Architettonica ed il Paesaggio la quale, nella seduta del 25.01.2017, ha espresso parere favorevole per quanto previsto dall’art. 89 del D.P.R. n. 380/2001 in relazione agli aspetti geomorfologici, non- ché in relazione agli aspetti idraulici ed idrogeologici;
- la presente variante non comportando variazioni significative delle vigenti previsioni urbanistiche stante la modesta entità della stessa, non necessita di relazione di previsione di clima acustico come risulta dal parere espresso dall’Area Risorse Ambientali, Smart City e Innovazione prot. 13538 del 10.01.2017;
Richiamato l’Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria ex art. 39 e 46 della L.
1/2015 e del DPR 327/2001 fra il Comune di Perugia in qualità di Autorità espropriante e i soggetti espropriandi sotto- scritto in data 3.11.2016 prot. 0202428;
Dato atto che:
- il Consiglio Comunale con deliberazione n. 164 del 19.12.2016 si è espresso favorevolmente in merito alla proposta compensativa descritta in narrativa e oggetto dell’accordo sopra richiamato, in conformità a quanto dettato sul punto con DCC 18/2014;
Dato atto altresì che:
- la spesa presunta di euro 5.000,00 necessaria al perfezionamento dell’acquisto è a carico del Capitolo 41801/58 del Bilancio 2017 e che l’impegno di spesa sarà assunto con successiva determinazione dirigenziale da parte dell’ufficio competente;
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Foglio 5 di 6 - l’acquisizione immobiliare comporta variazione dello stato patrimoniale dell’Ente che sarà rilevata dalla competente U.O. Patrimonio e Acquisti;
VISTA la L.R. 21/01/2015, n.1;
VISTO il TU degli Enti locali;
RICHIAMATA la DCC 10/03/2014, n.18;
VISTI i pareri di regolarità tecnica favorevole espressi, ai sensi dell’art. 49 del T.U. n. 267/2000, dal Dirigente dell’U.O.
Urbanistica Arch. Franco Marini e dal Dirigente dell’U.O. Mobilità e Infrastrutture Ing. Leonardo Naldini;
VISTO il parere di regolarità contabile favorevole espresso, ai sensi dell’art. 49 del T.U. n. 267/2000, dal Dirigente dell’Area Servizi Finanziari, Dott. Dante De Paolis;
Dato atto del parere espresso dalla III Commissione Consiliare Permanente, competente per materia;
Udita la relazione del Presidente della III Commissione Consiliare Permanente, gli interventi e le dichiarazioni di voto;
. . .O M I S S I S . . .
Con 20 voti favorevoli (Bistocchi, Castori, Felicioni, Luciani, Mencaroni, Mignini, Nucciarelli, Pittola, Sorcini, Varasano, Borghesi, Cenci, Leonardi, Marcacci, Miccioni, Mirabassi, Pastorelli, Scarponi, Tracchegiani, Vignaroli), 3 astenuti (Giaffreda, Rosetti, Pietrelli) espressi con sistema di votazione elettronico dai 23 Consiglieri presenti e votanti;
D E L I B E R A
- di approvare l’allegato “Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria ex art. 39 e 46 della L.1/2015 e del DPR 327/2001” sottoscritto in data 3.11.2016 fra il Comune di Perugia in qualità di Autorità espropriante e i soggetti espropriandi (all.1) in base al quale i soggetti privati hanno accettato l’indennità offerta me- diante quantità edificatorie compensative;
- di dare atto che il Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 164 del 19.12.2016 si è già espresso favorevol- mente in merito alla predetta modalità compensativa, come descritta in narrativa ed oggetto del suddetto accordo;
- di esprimersi favorevolmente, tenuto conto del parere favorevole della competente Commissione Comunale per la Qualità Architettonica e il Paesaggio, espresso in data 25.01.17, in merito alla compatibilità delle previsioni della pre- sente variante con le condizioni geomorfologiche del territorio nonché ai fini idrogeologici ed idraulici (art. 89 del DPR n. 380/01 e art. 32 c.7 e 28 c.10,11 della L.R. n. 1/2015);
- di adottare la variante al PRG, parte operativa, conseguente all’accordo di compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione della rotatoria in località Santa Sabina e cessione volontaria, così come riportato negli allegati di seguito indicati che vengono a formare parte integrante e sostanziale del presente atto, ai sensi dell’art. 32 comma 5 della Lr 1/2015:
Relazione tecnica (all.2);
TUNA (stralcio) - vigente e variante (all.3);
Tav. 2/3 in scala 1:5.000 (stralcio) - vigente e variante (all.4);
Relazione geologica microzonazione sismica ed aspetti idraulici (all.5);
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Foglio 6 di 6 - di dare atto che, ai sensi dell’art. 39, comma 3 della Lr 1/2015 “l’attribuzione della quantità edificatoria derivante da compensazione operata nell’ambito di un procedimento espropriativo comporta la consegna dei beni oggetto di ces- sione volontaria in favore del Comune” e pertanto, in subordine all’efficacia della presente variante, il Dirigente della U.O. Urbanistica procederà a disporre l’acquisizione delle particelle oggetto di esproprio, ad interruzione dell’avviato procedimento espropriativo, il cui corrispettivo è costituito dall’attribuzione della quantità edificatoria;
- di autorizzare, per l’effetto, l’acquisizione al patrimonio dell’Ente, dei terreni oggetto di esproprio identificati, salvo fra- zionamento, al C.T. del Comune di Perugia, foglio n.263, con le particelle nn. 97/parte (per mq. 330), 98/parte (per mq. 636), 567 (per mq. 185), 1916/parte (per mq. 151) e 1528/parte (per mq. 19);
- di dare atto che le spesa presunta di euro 5.000,00, necessaria al perfezionamento dell’acquisto è a carico del Capitolo 41801/58 del Bilancio 2017 e che l’impegno di spesa sarà assunto con successiva determinazione dirigenziale da parte dell’ufficio competente;
Escono dall’aula i Consiglieri Miccioni e Sorcini, entra il Sindaco Andrea Romizi. I presenti sono 22.
______________________________________________________________________________________________
Indi, attesa l’urgenza, su proposta del Presidente con 19 voti favorevoli (Bistocchi Castori, Felicioni, Luciani, Mencaroni, Mirabassi, Pastorelli, Romizi, Tracchegiani, Vignaroli, Borghesi, Cenci, Leonardi, Marcacci, Mignini, Nucciarelli, Pittola, Scarponi, Varasano), 3 astenuti (Giaffreda, Rosetti, Pietrelli), espressi con sistema di votazione elettronico dai 22 Consiglieri presenti e votanti, dichiara l’atto immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, D. Lgs. 267/2000 per la necessità di dare corso nei tempi più brevi agli adempimenti conseguenti l’adozione della variante in oggetto.
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COMUNE DI PERUGIA
Area Governo e Sviluppo del Territorio U.O. Urbanistica
Variante al PRG Parte operativa
Conseguente all’accordo di compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione
di una rotatoria in loc. Santa Sabina e cessione volontaria
(ai sensi dell’art. 32, comma 5 della L.R. n. 1/2015)
RELAZIONE
arch. Valter Gosti geom. Paolo Giovagnoli dott.ssa Francesca Sacco Dirigente.
arch. Franco Marini gennaio 2017
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1. Contenuti generali.
Oggetto della relazione è la proposta di variante al PRG Parte operativa, ai sensi dell’art. 32, comma 5, della L.R. 1/2015, conseguente all’accordo di compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione di una rotatoria in loc. Santa Sabina attraverso cessione volontaria.
Il Comune di Perugia con deliberazione C.C. n. 12 del 02.02.2015 approvava, nell’ambito degli interventi infrastrutturali previsti nel “PIU’ sicurezza2”, il progetto definitivo della rotatoria all’intersezione tra Via Corcianese, Via Tecchi e Via Quasimodo in Loc. Santa Sabina. La stessa delibera adottava, ai sensi dell’art. 18, comma 4, della L.R. n. 11/2005, la variante al vigente PRG Parte operativa, necessaria alla realizzazione del progetto sopra indicato e disponeva l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, in quanto trattasi di viabilità di PRG, con contestuale dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, ai sensi della L.R. n. 7/2011.
Nella fase di pubblicazione dell’atto non sono pervenute osservazioni e repliche relativamente alla variante adottata; mentre è pervenuta, nei termini di legge, n. 1 osservazione, acquisita al prot. n.
94130 del 29.05.2015, concernente l’apposizione del vincolo espropriativo, con la quale l’osservante avanzava una proposta di corresponsione dell’indennità di esproprio mediante compensazione con cubatura a destinazione Spr –Zone per servizi di interesse privato (art. 104 del TUNA).
La proposta dell’osservante, valutata dall’Amministrazione è stata considerata non proporzionale all’effettivo valore di esproprio; pertanto è stata elaborata, una diversa ipotesi di compensazione (attribuzione, in sostituzione del pagamento del valore dei beni, di quantità edificatorie) formalizzata con nota della U.O. Mobilità e Infrastrutture, prot. 128691 del 14.7.2016, sulla base:
dei presupposti normativi stabiliti dalla L.R. 12/2013 e recepiti dalla L.R. 1/2015 in
materia di perequazione, premialità e compensazioni; in particolare dell’art. 46 della predetta legge 1/15 che stabilisce che: “la quantità edificatoria compensativa è pari al
corrispondente valore pecuniario che spetta in caso di corresponsione dell’indennità monetaria di esproprio” (art 46, comma 2); in caso di accettazione della compensazione“è riconosciuto un aumento del 30%, come premialità, rispetto al valore complessivo
come determinato (art 46, comma 3); dei valori determinati, sulla base delle suddette disposizioni normative, dal Consiglio
Comunale con atto del n.18 del 10.03.14, per regolamentare le modalità operative e i criteri in base ai quali attivare meccanismi compensativi, anche a fronte di procedure espropriative;
di una specifica stima della indennità di esproprio e determinazione delle quantità
edificatorie compensative redatta dalla U.O. Urbanistica, sulla base delle normative e principi sopra richiamati, con la quale viene quantificato il valore complessivo delle aree oggetto di esproprio per la realizzazione della rotatoria in località Santa Sabina pari ad € 36.902,10 da cui si ottiene una cubatura pari a mc 264 (derivanti: 36.902,10 € / 140
€/mc
1= mc 264) da incrementare del 30% ai sensi dell’art. 46, c. 3, della L.R.1/15 per complessivi mc. 343.
Successivamente, rispetto a tale proposta l’osservante, con nota prot. 134214 del 22.7.2016, si è espresso favorevolmente, fermo restando l’onere a carico del Comune, già computato nel progetto, del ripristino di tutte le opere (recinzione, cancelli, serbatoio ecc. ) che verranno demolite per la costruzione della rotatoria.
1 Valore terreni ai fini ICI per le zone B non intensive in località Santa Sabina (All. 4 D.C.C. 18/2014).
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2. Proposta compensativa, contenuti dell’accordo, soggetti e aree interessati dalla variante
Le aree oggetto di acquisizione sono identificate, salvo frazionamento, al C.T. del Comune di Perugia, foglio n.263, con le particelle nn. 97/parte (per mq. 330), 98/parte (per mq. 636), 567 (per mq. 185), 1916/parte (per mq. 151) e 1528/parte (per mq. 19).
L’ipotesi compensativa sopra descritta è stata formalizzata in data 3.11.2016 prot. 0202428 con la sottoscrizione dell’allegato “Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria ex art. 39 e 46 della L. 1/2015 e del DPR 327/2001” fra il Comune di Perugia in qualità di Autorità espropriante e i soggetti espropriandi;
In particolare, i contenuti dell’accordo sono così riassunti:
le parti convengono di accettare e condividere l’indennità di esproprio, relativa agli immobili necessari alla realizzazione della rotatoria in loc. Santa Sabina definita in corrispondenti quantità edificatorie ai sensi degli artt. 39 e 46 della L.R. 1/2015 e dei criteri indicati dalla DCC 18/2014:
viene dato atto che l’accettazione dell’indennità, a termini dell’art. 20 c.5 del DPR 327/2001 è irrevocabile; l’accettazione e la quantificazione dell’indennità resta confermata anche a fronte di eventuali modeste variazioni di superficie in sede di frazionamento catastale degli immobili;
viene dato atto che l’attribuzione delle volumetrie compensative/premiali definite per complessivi mc. 343, come determinate da apposita stima allegata all’accordo stesso, è da intendersi quale ristoro omnicomprensivo dell’esproprio di cui trattasi e comporta, a termini dell’art. 39 della L.R. 1/2015, la stipula dell’atto di cessione volontaria con il quale vengono trasferiti i beni oggetto di esproprio a favore del Comune di Perugia ed acquisite le relative volumetrie;
viene dato atto che la fattibilità della modalità compensativa sopra indicata resta
subordinata al preventivo assenso del Consiglio Comunale in ordine alla proposta urbanistica stessa;
In sede di approvazione della variante (già adottata con il richiamato atto C.C. n. 12/15) il Consiglio Comunale con propria deliberazione n. 164 del 19.12.2016 si è espresso favorevolmente all’ipotesi compensativa sopra illustrata dando atto che, in base alla richiamata deliberazione consiliare n. 18/2014, la modalità compensativa indicata in sostituzione del procedimento espropriativo dovrà essere oggetto di una apposita variante al PRG con cui definire la superficie di “atterraggio” sulla quale allocare le quantità edificatorie attribuite a titolo di compensazione.
Il ricorso alla suddetta procedura compensativa, prevista dal richiamato art. 46 della L.R. 1/2015, è sicuramente conveniente per l’Amministrazione in quanto consentirà di acquisire, senza oneri i sedimi privati necessari per la realizzazione della rotatoria di Santa Sabina.
Inoltre le proprietà espropriande (Rossi Renzo, Rossi Giada, Rossi Francesco e società Effe Erre srl) hanno previsto in accordo con questo Ente, di allocare le quantità edificatorie a ciascuno spettanti in ragione dei diritti singolarmente detenuti, su terreno di proprietà della sola società Effe Erre srl, censito al C.T. del Comune di Perugia al foglio 263, particella 1916, destinato dal PRG vigente a B2, sul quale sarà dunque trasferita la cubatura (compensativa e premiale) pari a mc. 343, complessivamente spettante a tutti gli istanti.
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3. La variante
In relazione alle considerazioni sopra esposte la proposta di variante interessa un lotto ubicato in località Santa Sabina, censito al C.T. del Comune di Perugia al Fog. 263, part. 1916 di circa mq 1.600, classificato nel PRG vigente in -Zona di completamento “B2”, attualmente priva di potenzialità edificatoria, di proprietà della società Effe Erre srl, sul quale sarà trasferita la cubatura, compensativa e premiale, pari a mc 343.
La zona risulta priva di vincolo paesaggistico ambientale (D.Lgs. 42/2004).
Con la presente variante si procede:
a riclassificare nella tav. 2/3 in scala 1:5000 –Insediamenti urbani e periurbani, in località
Santa Sabina parte della zona B2 a zona B2*, accompagna nel TUNA dalla seguente disposizione particolare:
“Nella zona B2* posta in località Santa Sabina è ammessa una volumetria max di mc 343 per interventi di nuova edificazione, derivante da -Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria- del 3.11.2016, relativo all’esproprio per la realizzazione della rotatoria in località Santa Sabina (prot. 2016/0202428).”
In conclusione la variante che implementa leggermente la potenzialità edificatoria di un comparto edificatorio di completamento, comunque dotato delle necessarie infrastrutture, è sicuramente conveniente per l’amministrazione in quanto consentirà di acquisire, senza oneri le aree private necessarie per la realizzazione della rotatoria di Santa Sabina.
Vista la limitata portata dell’intervento detta variante rientra nei casi di esclusione dalla VAS e dalla verifica di Assoggettabilità a VAS, ai sensi dell’art. 3, comma 4, lett. e) della L.R. 12/2010 e s.m. e i. e della DGR 423/2013.
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COMUNE DI PERUGIA
Area Governo e Sviluppo del Territorio
U.O. Urbanistica
Variante al PRG Parte operativa
Conseguente all’accordo di compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione
di una rotatoria in loc. Santa Sabina e cessione volontaria
(ai sensi dell’art. 32, comma 5 della L.R. n. 1/2015)
TUNA
(stralcio)
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N.B.: le integrazioni al TUNA sono riportate in grassetto.
ART. 88 ZONE DI COMPLETAMENTO B
…omissis….
Disposizioni particolari
…omissis….
Nella zona B2* posta in località Santa Sabina è ammessa una volumetria max di mc 343 per interventi di nuova edificazione, derivante da -Accordo di compensazione dell’indennità di esproprio e cessione volontaria- del 3.11.2016, relativo all’esproprio per la realizzazione della rotatoria in località Santa Sabina (prot. 2016/0202428).
…omissis…
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Scala 1:5.000
2 /3
Tavola
PIANO REGOLATORE GENERALE Parte Operativa
NUOVO
COMUNE DI PERUGIA
B4
B4
Ppu
Ppr
D2*
EP
B4
B4
Ppu
B1
Ppu Spr
D2
Fa
SM
Spu*
Cn
B4
P
Ppu
M
Ff
B2
C4
B3
Fe*
EP
*
Spr (2)
B0
IR
C3 B4
*
EP
Ac.fi n.7
Insediamenti urbani e periurbani
Variante al PRG parte operativa conseguente all'accordo di compensazione dell'indennità
Data / Aggiornamenti
Giugno 2002 DPGR 242 del 22/8/2002 Rettifica Del.C.C. 66 del 14/4/03
C.C. 72 del 21/4/04 C.C. 75 del 21/4/04 C.C. 76 del 21/4/04 D.P.G.R. 221 del 16/11/04 D.P.G.R. 273 del 29/12/04 C.C. n.76 del 11/04/05 C.C. n.83 del 11/04/05 C.C. n.146 del 06/7/05 C.C. n.75 del 12/04/06 C.C. n.51 del 13/03/06
C.C. n.14 del 22/01/07 CC 61 del 16/4/07 TAR UMBRIA n.135/06
CC 126 del 9/07/07 CC 138 del 23/07/07 CC 219 del 19/12/07
DPGR n.26 del 15/04/09
Rettifica Del.C.C. 149 del 28/07/08
CC n.115 del 22/4/09 CC n.17 del 07/09/09 CC n.30 del 14/09/09 CC n.72 del 06/04/09
CC n.65 del 12/04/10 DD n.14 del 28/04/10 DD n.16 del 18/02/11 CC n.29 del 14/02/11 CC n.155 del 04/10/10
CC n.125 del 25/07/11 CC n.160 del 25/10/11 CC n.167 del 21/11/11 CC n.180 del 12/12/11 CC n.185 del 21/12/11
Ppr*
BC3
CC n.29 del 26/03/12
U.O. Urbanistica
CC n.78 del 23/07/12 CC n.98 del 22/10/12 CC n.101 del 29/10/12
CC n.63 del 01/07/13 CC n.115 del 02/12/13
B*3
CC n.38 del 07/04/14 CC n.42 del 07/04/14
B*4
B*4
VARIANTE
TAV.2-3 Stralcio - Scala 1:5000
B2
di esproprio per la realizzazione di una rotatoria in loc.Santa Sabina e cessione volontaria
Stralcio
CC n.164 del 19/12/16
Ppr
B4
B4
Ppu
Ppr
D2*
EP
B4
B4
Ppu
B1
Ppu Spr
D2
Fa
SM
Spu*
Cn
B4
P
Ppu
M
Ff
B2
C4
B3
Fe*
EP
*
Spr (2)
B0
IR
C3 B4
*
EP
Ac.fi n.7
Ppr*
BC3
B*3
B*4
B*4
VIGENTE
B2
Ppr
B2*
Gennaio 2017
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RELAZIONE GEOLOGICA, MICROZONAZIONE SISMICA ED ASPETTI IDRAULICI
r
Variante al PRG – parte operativa
Compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione di una rotatoria in loc. S.Sabina e cessione volontaria
(ai sensi dell’art. 32, comma 5 L.R 1/2015)
Perugia, gennaio 2017
Dott.ssa Geol. Guendalina Antonini
Area Risorse Ambientali Smart City e Innovazione
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
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IndicePREMESSA ... 3
Bibliografia ... 3
Caratteristiche geomorfologiche ... 4
Caratteristiche geolitologiche ... 4
Successione stratigrafica... 8
Caratteristiche idrogeologiche ... 9
Valutazione del rischio idraulico ... 10
Caratteristiche sismiche e Microzonazione Sismica... 11
Categoria di sottosuolo e condizioni topografiche ... 13
Indagine Sismica a rifrazione ... 14
Caratteristiche Geotecniche ... 16
Conclusioni ... 17 - Comune di Perugia -
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
3
PREMESSALa presente relazione è stata redatta al fine di valutare la fattibilità geologica relativa alla variante al PRG, parte operativa, conseguente all’accordo di compensazione dell’indennità di esproprio per la realizzazione di una rotatoria con relativo esproprio in località S. Sabina e cessione volontaria.
La presente variante ricade su di un lotto già classificato B2 dal vigente PRG e, nella medesima area, una parte della zona di completamento verrà riclassificata B2* ed ammessa una volumetria di max 343 mc per interventi di nuova edificazione.
Le trasformazioni previste non sono contrastanti con gli obiettivi di tutela d’uso e valorizzazione del paesaggio e delle risorse ambientati del PRG, parte strutturale.
Di seguito sono trattati gli aspetti geologici, geomorfologici, idrogeologici, di microzonazione sismica e gli aspetti idraulici della zona in oggetto.
Facendo riferimento agli studi di carattere geologico del PRG vigente e alle indagini geognostiche e sismiche eseguite nel medesimo contesto, si è valutata la fattibilità della proposta di variante anche sulla base degli studi di microzonazione sismica della città di Perugia.
Bibliografia
Per la conoscenza dei dati pregressi, si è raccolto tutto il materiale disponibile di carattere geologico relativo all’area in oggetto. Di particolare interesse sono stati gli studi svolti per la microzonazione sismica della città si Perugia e per le indagini di caratterizzazione del sito contaminato di S.Sabina ( inquinamento acque sotterranee).
studi di carattere geologico per la realizzazione del PRG.
pubblicazione “Il Colle di Perugia: note di Geologia, idrogeologia e geomorfologia”(C. Cattuto e L. Gregori – 1988);
indagini geofisiche per la definizione della pericolosità sismica - indagini di 1° livello.
Stralcio ortofotocarta digitale a colori
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Caratteristiche geomorfologicheDal punto di vista geomorfologico, la zona è pianeggiante e ciò consente di affermare l’assoluta stabilità di tipo idrogeologico e l’esclusione di qualsiasi rischio di alluvionamento o di ristagno di acqua. Sono invece evidenti indizi di avvallamenti del suolo connessi ad attività estrattiva precedente. Proprio nella zona di S. Sabina si riscontrano, in parte in maniera evidente e in parte da testimonianze locali, elementi morfologici tipici di colmamenti e/o riempimenti, con argille, di vecchie cave di travertino.
Tali modifiche antropiche rendono pertanto discontinuo l’assetto geologico-stratigrafico del sottosuolo. Nella carta topografica dell’EIRA (1968), riportata come stralcio, è possibile individuare morfologicamente le aree di estrazione del travertino.
La zona oggetto d’intervento ricade all’interno del bacino idrografico del Fosso del Bulagaio il cui corso d’acqua non esplica azioni erosive di rilievo; il sito in oggetto si localizza comunque distante dal Fosso.
Dala la conformazione topografica del sito, anche dalla carta inventario dei movimenti franosi non si rilevano elementi di disequilibrio idrogeologico per frana.
Stralcio carta inventario dei movimenti franosi PAI-BIFFI allegata al Piano Regolatore Generale
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
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Caratteristiche geolitologicheLa geologia dell’intera zona è caratterizzata dalla presenza di una piastra travertinosa sub- orizzontale di spessore variabile, arealmente molto estesa e ricoperta da uno strato di argille rosse residuali, poggiante su argille grigie talvolta intercalate a livelli lignitiferi, come a S.
Andrea delle Fratte. La potenza del complesso travertinoso è variabile, con spessori massimi intorno a 30 m nel settore settentrionale. Verso Sud, rispetto al sito oggetto d’intervento, lo spessore diviene progressivamente interiore, fino a qualche metro. Il travertino si presenta sia in strati litoidi compatti, sia in banchi a carattere granulare e polverulento. Localmente, il travertino è ricoperto da una coltre eluviale di limo argilloso con sabbie rossastre. La formazione del travertino è da attribuire alla precipitazione da emergenze sorgive ricche in carbonato di calcio durante la fase finale della sedimentazione fluvio-Iacustre (Principi P., 1930).
Nella zona in oggetto, il travertino si presenta in strati di spessore 8-10 cm localmente friabile e/o polverulento nelle porzioni più superficiali, mentre in profondità è caratterizzato da strati e banchi compatti e/o in parte spugnosi e sempre sede di acquiferi.
La geometria deposizionale di questi sedimenti continentali pleistocenici è di tipo sub- orizzontale e dislocata tettonicamente da faglie dirette.
Il sistema disgiuntivo della zona, cui è legata la genesi del travertino, è rappresentato dalla faglia che limita ad occidente la struttura calcarea di Monte Lacugnano, con direzione prevalente NO-SE.
Subsintema di S. Sisto/S. Sabina (PRG3) Pleistocene medio-superiore
Carta geologica – Foglio Castel del Piano - Regione dell’Umbria - Comune di Perugia -
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Le note illustrative della carta geologica riportano:“limi argillosi di colore marrone scuro, tendente al rosso scuro con ossidi sferici (0.5-1 cm) scuri talora molto abbondanti in livelli di 5cm; presenza di clasti di travertino a spigoli vivi di 5-40 cm e di clasti arrotondati di 2-5 cm contenenti gli ossidi sferici scuri; limi sabbiosi marroni e grigi contenenti miche scure di 0.1-0.3 mm e molti minerali lucenti con lenti di 5-30 cm di conglomerati con clasti (0.5-4 cm) carbonatici con patine di ossidazione scura; presenza di banchi di travertino gialli, sabbie travertinose gialle e limi bianchi; presenza di conglomerati in matrice sabbio-limosa marrone con lenti di sabbie limosi”
L’ambiente deposizionale è riferibile a piccoli bacini lacustri e palustri soggetti a fenomeni di variazione da subacqueo a subaereo con episodi di deposizione carbonatica e valli alluvionali.
Il contatto con il sottostante Subsintema di Settevalli è di discordanza angolare e lo spessore risulta variabile con massimi valutabili intorno ai 20-30m. La datazione radiometrica sui travertini di Ellera riporta 115.000 +/- 8.000 anni.
Dallo “Studio sedimentologico e podologico del bacino di Ellera (Perugia) di Celso Giovanotti (marzo 1962)” è stato possibile estrapolare la successione stratigrafica locale.
I dati stratigrafici si riferiscono al materiale dei carotaggi provenienti dal pozzo n.2, il quale, raggiungendo la massima profondità (140 metri) rispetto ad altri sette, ha permesso di avere una documentazione più completa.
Stratigraficamente si può distinguere una serie di strati molto sottili e comunque compresi tra 1 e 10 cm di travertino molto spugnoso, costituito in gran parte da un impasto di foglie e fusti di graminacee e cyperacee.
La successione dei sedimenti attraversati è rappresentata dalla colonna stratigrafica allegata;
tale successione, messa in relazione con gli altri dati stratigrafici della zona, ha consentito la ricostruzione della serie geo-litologica del bacino di Ellera.
Di seguito si riporta una sezione geologica della zona:
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
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Stralcio della carta delle indagini geologiche
La carta allegata riporta le ubicazioni delle indagini geologico-geofisiche eseguite in passato e appositamente raccolte in un archivio georeferenziato.
Si tratta prevalentemente di dati e informazioni concernenti studi geologici (relazioni geologiche corredate da indagini in sito ed in laboratorio) realizzati per la caratterizzazione dei terreni in occasione di lavori pubblici. Nella zona di S. Sabina sono anche disponibili dati idrogeologici relativi alle indagini di caratterizzazione finalizzate alla definizione dello stato di qualità ambientale delle acque sotterranee e del sottosuolo nell’area industriale di S.Sabina.
Di seguito si riporta uno dei sondaggi più profondi eseguiti in zona.
m 0 - 2 terra rossa colluviale;
m 2 - 17 travertino in strati compatti e spugnosi;
m 17 - 18 argilla limosa molto calcarea di colore giallastro con piccole quantità di sabbia finissima;
m 18 - 24,5 travertino, più o meno compatto con livelli spugnosi;
m 24,5-28 argilla sabbio-limosa grigio-scura con piccole quantità di ghiaia fine poligenica costituita in prevalenza da ciottoli di arenaria molto arrotondati e da frammenti calcarei e selciosi spigoli vivi. Nella parte sabbiosa è presente quarzo, mica bianca e calcite;
m 28-31 ciottoli grossolani costituiti per la maggior parte da frammenti calcarei e diasprini della
formazione mesozoica ed anche da arenaria a grana molto fine, sempre arrotondati. Limo argilla con sabbia molto fine siliceo-calcarea;
m 31-47 argilla compatta grigio-scura del tutto priva di scheletro. Nella scarsa frazione di sabbia sono presenti cristalli di quarzo incolore, concrezioni calcitiche e calcedoniose rivestite di patine limonitiche;
m 47-52 argilla sabbio-limosa di colore grigio-chiaro debolmente ghiaiosa. Le frazioni grossolane e fini sono costituite da ciottoli di arenaria molto consumati; sono presenti inoltre pochi e piccoli cristalli di quarzo e mica bianca;
m 52-70 argilla grigio-scura con limo, sabbia fine, alquanto ghiaiosa per la presenza di ciottoli di calcite, arenaria e residui carboniosi. La frazione più fine è data da ciottoli di quarzo
trasparente, scarsamente arrotondati; molte concrezioni ferro-limonitiche;
m 70-81 ghiaia e ghiaietto con ciottoli .molto arrotondati di calcite e arenaria micacea. Scarsa la frazione sabbiosa con poco limo ed argilla grigio-chiara; acqua in pressione;
m 81-100 sabbia argillo-limosa debolmente ghiaiosa di colore grigio-scuro. Ciottoli arrotondati di arenaria molto alterata, numerose lamine di muscovite insieme a calcite e quarzo latteo. Numerose le concrezioni limonitiche ed ematitiche;
m 100-112 ghiaia con elementi calcarei di notevoli dimensioni e ghiaietto minuto, costituito
prevalentemente da arenaria disfatta e piccoli cristalli di quarzo e calcite; sabbia grossolana e fine mista ad argilla e limo;
m 112-140 argilla limo-sabbiosa di colore grigio-scuro con poca ghiaia calcarea ed arenacea.
Sabbia grossolana costituita prevalentemente da granuli di arenaria micacea. Abbondanti concrezioni ferruginose e fustoli carbonizzati.
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Successione stratigrafica
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Caratteristiche idrogeologicheDal punto di vista idrogeologico, la presenza di travertini garantisce una consistente circolazione idrica all’interno del sottosuolo; tale condizione è provata anche dall’esistenza di pozzi utilizzati in passato per l’alimentazione dell’acquedotto pubblico. Infatti, la circolazione idrica sotterranea si sviluppa essenzialmente all’interno della placca travertinosa che costituisce il serbatoio principale, il cui acquifero è confinato inferiormente da un substrato impermeabile rappresentato dalle sequenze lacustri. Tale falda non è comunque in diretta relazione con le sole precipitazioni atmosferiche, che vanno ad interessare gli affioramenti di travertino, ma è da ritenersi probabile un contatto ed uno scambio con le acque di circolazione all’interno dei massicci carbonatici di M.te Malbe e M.te Lacugnano.
Dal punto di vista della permeabilità, i terreni descritti possono essere suddivisi, per quanto attiene il comportamento idrogeologico in due gruppi:
- Sedimenti travertinosi, in matrice limo sabbiosa, permeabili per porosità con coefficienti di permeabilità K stimabili tra 10-3 e 10-5 cm/sec;
- Sedimenti limo argillosi a bassissima permeabilità K con valori stimabili tra 10-6 e 10-8 cm/sec.
La persistenza della falda, che non subisce rilevanti variazioni in corrispondenza dei prolungati periodi di siccità, e l’esistenza di sorgenti perenni lungo il bordo meridionale della placca travertinosa, conferma l’ipotesi di un’alimentazione sotterranea.
Anche l’analisi chimico-fisica eseguita su numerosi pozzi della zona ha dimostrato tale ipotesi, registrando, ad esempio, valori della durezza estremamente elevati, a testimonianza di una prolungata circolazione all’interno di rocce carbonatiche.
L’acquifero è di tipo freatico e il livello medio della superficie piezometrica si attesta entro 15-20 m dal piano di campagna.
Dalla cartografia di PRG – parte strutturale, si evidenzia che la zona B2 non ricade nella fascia di rispetto dei pozzi a uso idropotabile di S.Sabina. Premesso che l’area è in questo periodo non soggetta a prelievo di acque per l’alimentazione di pubblici acquedotti a causa della contaminazione della falda idrica.
Nel capitolo riguardante gli aspetti idrogeologici, è riportato uno stralcio della carta di censimento di pozzi domestici ed una stratigrafia estrapolata da un pozzo privato adiacente al sito oggetto di intervento.
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Valutazione del rischio idraulicoL’area oggetto d’intervento si localizza ad una quota di circa 256 m s l.m, in un’ambito pianeggiante nel quale è eclusa la possibilità di fenomeni di alluvionamento da parte di corsi d’acqua.
Le fasce di pericolosità idraulica del Tevere e dei corsi d’acqua secondari approvati e pubblicati dall’Autorità di bacino del fiume Tevere, con il Piano stralcio di Assetto Idrogeologico, PAI e PAI bis, non interessano al zona oggetto di variante.
In considerazione di quanto emerso dalla cartografia ufficiale e dai dati storici sugli eventi alluvionali, si ritiene che la zona non è soggetta a pericolosità di tipo idraulico; dovrà comunque essere sempre garantito l’adeguamento della rete scolante in direzione di valle.
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11 Caratteristiche sismiche e Microzonazione Sismica
Le azioni sismiche di progetto si definiscono, sulla base del D.M 14/01/08, a partire dalla pericolosità di base del sito oggetto di intervento. La pericolosità sismica di base è definita in termini di accelerazione massima attesa (ag) in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido (tipo A) con superficie topografica orizzontale, nonché in funzione dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad esso corrispondente Se (T) con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza (Pvr), nel periodo di riferimento (Vr).
Il quadro della pericolosità sismica di base assegna alla città di Perugia un valore di accelerazione massima al suolo, con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni (periodo di ritorno di 475 anni), compreso tra 0,150 g e 0,175 g.
La fase sismica, che dal settembre del 1997 ha interessato il territorio dell’Umbria e delle Marche, ha riproposto l’esigenza di sviluppare una corretta attività di studio tesa alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi ed all’identificazione del rischio sismico.
Nel territorio comunale, sono state quindi identificate numerose situazioni che, per le specifiche condizioni geologiche possono dar luogo a significativi incrementi della fase sismica e/o dare origine a possibili fenomeni di instabilità locale.
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12
Per la definizione degli elementi suscettibili di amplificazioni e deformazioni del moto sismico, è stato necessario acquisire tutti gli elementi geomorfologici e litologici che condizionano di fatto il comportamento sismico del terreno.La carta delle zone suscettibili di amplificazioni o instabilità dinamiche locali è, infatti, una carta derivata ed è stata eseguita per sovrapposizione di situazioni tipo, individuate dalle cartografie geologico-litologica e geomorfologia. La cartografia di M.S di livello 1, di seguito riportata e redatta dalla Regione dell’Umbria, indica le zone a diversa pericolosità e/o suscettibilità sismica.
Le considerazioni sulle condizioni di pericolosità sismica relative al territorio comunale hanno portato alla valutazione della risposta sismica in funzione della stratigrafia tipo e del relativo spettro di risposta. Le amplificazioni del moto sismico e le deformazioni permanenti si hanno alla presenza di terreni liquefacibili, di morfologie particolari, e di coltri rimaneggiate, dotate di scarsa capacità di resistenza al taglio o interessate direttamente da una falda idrica.
Carta di microzonazione sismica di livello
Stralcio della carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica
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13 Categoria di sottosuolo e condizioni topografiche
Ai sensi della O.P.C.M 3274/2003 e del D.M 14/01/2008, si procede alla definizione dell’azione sismica attraverso l’individuazione della categoria di sottosuolo di riferimento mediane la seguente descrizione:
Le NTC08, suddividono i terreni in n. 5 categorie di suolo di fondazione (A,B,C,D,E) e n°.2 categorie speciali (S1-S2), ai fini dell’azione sismica di progetto:
A: ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di Vs30 superiori a 800 m/s, eventualmente comprendenti eventuali strati di alterazione superficiale con spessore massimo pari a 3m;
B: Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 metri, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero resistenza penetrometrica NSPT30>50 nei terreni a grana grossa e cu30>250 kPa nei terreni a grana fina );
C: Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina consistenti con spessori superiori a 30 metri, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (15<NSPT30<50, nei terreni a grana grossa 70<cu30<250 kPa nei terreni a grana fina);
D: Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o di terreni a grana fina scarsamente consistenti, con spessore superiori a 30 metri caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs30<180 m/s (NSPT30<15 nei terreni a grana grossa, cu30<70 kPa nei terreni a grana fina);
E: terreni di sottosuolo C e D per spessori non superiore a 20m posti sul substrato di riferimento con Vs30>800 m/s.
S1: Depositi di terreni caratterizzati da valori di Vs30 inferiori a 100 m/sec (ovvero 10
<cu30<20 kPa), che includono uno strato di almeno 8 metri di terreni a grana fina da bassa consistenza, oppure che includono almeno 3 metri di torba o di argille altamente organiche
S2: Depositi di terreni suscettibili di liquefazione , di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di sottosuolo non classificabile nei tipi precedenti.
Per l’attribuzione della categoria di sottosuolo, sono state prese in considerazione tutte le indagini svolte nella zona di S.Sabina dove sono state anche eseguite delle indagini geofisiche (sismica a rifrazione) per la determinazione dello spessore del travertino sui terreni lacustri prevalentemente argillosi. L’indagine è stata eseguita nei pressi della linea ferroviaria, in prossimità dell’area industriale.
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
14 Indagine Sismica a rifrazione
La prova è consistita nel produrre sulla superficie del terreno, in prossimità del sito da investigare, sollecitazioni dinamiche verticali per la generazione delle onde P e orizzontali per la generazione delle onde SH e nel registrare le vibrazioni prodotte, sempre in corrispondenza della superficie, a distanze note e prefissate mediante sensore rispettivamente a componente verticale ed orizzontale.
Sito oggetto d’intervento
Indagine sismica a rifrazione
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relazione geologica Var.PRG S.Sabina
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La zona è caratterizzata dalla presenza di un travertino litoide per uno spessore medio di 28-30 metri e interessata da cave storiche dismesse e colmate con argille residuali.Per tale motivo, è necessaria un’indagine sismica puntuale per definire, ai sensi delle NTC08, la categoria di sottosuolo.
Carta di censimento dei pozzi a uso domestico e stratigrafia pozzo
Data condizione morfologica locale, si attribuisce una categoria topografica T1 per la quale il valore del coefficiente di amplificazione topografico ST risulta pari a 1.
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