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Oristano – Pag. 9 09 marzo 2007

NASCE IL POLO TECNOLOGICO PROVINCIALE MA GLI ENTI NON SONO UNITI

La ricerca, strada per lo sviluppo

OGGI SARÀ PRESENTATO UN PROGETTO DINDAGINE SULLE FALDE ACQUIFERE CON LA TECNICA DELLA RISONANZA

IGLESIAS. La grande sfida nel campo delle ricerca avanzata è iniziata con l’avvio da parte di Sardegna Ricerche della nuova sede, a Monteponi, del parco tecnologico del Sulcis Iglesiente. Ieri mattina, nell’aula magna dell’Università, a Palazzo Bellavista, si è svolta la cerimonia di inaugurazione della nuova sede alla presenza del presidente dell’Ausi, Giorgio Piccaluga e il presidente di Sardegna Ricerche, Giuliano Murgia. E’ una svolta per il territorio. La disponibilità dell’immenso patrimonio di tecnologie minerarie e di scarti industriali che possono essere riutilizzati in vari settori produttivi è tutta da gestire. C’è già un piano di lavoro articolato e definito per la sperimentazione di nuove tecnologie nell’ambito delle scienze dei materiali, dell’energia, ambiente e georisorse.

«Dopo il tentativo, ben riuscito, di far affermare l’Università nel Sulcis Iglesiente - ha esordito Giorgio Piccaluga - si è punta ora a traguardi ambiziosi come quello di far radicare il parco tecnologico in un’area che dispone di risorse naturali imponenti. La giornata di oggi, oltre che a celebrare questo avvenimento, ci consente anche di ricordare che la strada da percorrere, per questo disegno, non è facile. Se da un lato la Regione consente l’apertura di questa nuova sede e quindi crede nella ricerca dall’altro lato, con la finanziaria, taglia le risorse finanziaria per far proseguire la didattica. La ricerca, se ci si crede, va sostenuta con impegni concreti. Manchiamo di locali per la didattica e la ricerca e i lavori che erano stati programmati sono praticamente bloccati da due anni». Il riferimento del presidente dell’Ausi è per la vecchia sala elettrolisi che avrebbe dovuto ospitare aule e centro congressi. «Nel territorio - ha aggiunto il presidente dell’Ausi - ci sono varie iniziative di ricerca ma manca la concertazione: Provincia, Comuni, industria ed enti si muovono autonomamente e si rischia di ostacolarci a vicenda. La cosa più grave è lo scollamento esistente tra queste iniziative e e la didattica universitaria.

Occorre poi che a livello regionale si stabilisca un filo diretto tra i vari assessorati». Note liete anche da Giuliano Murgia che ha ribadito che anche a livello comunitario si punta a far crescere i territori svantaggiati con la creazione di poli di eccellenza nel campo della ricerca. «Per avere successo - ha precisato Giuliano Murgia - occorre che ci sia concertazione e consonanza tra tutti i soggetti interessati alla ricerca: università, organizzazioni sindacali e industrie. La nuova sede di Monteponi è stata una scelta obbligata perchè qui si dispone di un laboratorio a cielo aperto di materiali, geologico, di

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materiali da recuperare. C’è poi Serbariu che è la capitale europea per la ricerca nell’utlizzo del carbone pulito». C’è interesse per il parco tecnologico del Sulcis Iglesiente e la conferma è arrivata con la presenza, in aula magna, del presidente, Giuliano Murgia e del direttore generale di Carbosulcis, Giuseppe Deriu, dell’amministratore delegato della Sotacarbo, Mario Porcu, del presidente di Igea Franco Manca e di numerosi manager delle industrie di Portovesme. Tra i primi progetti integrati che saranno presentati in mattinata “radioattività nei materiali da costruzione” e “Utilizzo di scarti industriali e materie prime secondarie”. È in programma anche il master “Energie rinnovabili”. È attesa la relazione su “Magnetic Resonance Sounding”: una tecnologia non invasiva per la ricerca dell’acqua.

Erminio Ariu

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