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HORIZON EUROPE – LA GUIDA

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Academic year: 2022

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HORIZON EUROPE – LA GUIDA

COS'È, COSA FINANZIA, COME PARTECIPARE

La prima guida in italiano al

Programma quadro per la ricerca e

l’innovazione dell’Unione europea 2021-27

Uno strumento indispensabile per utenti

esperti e nuovi arrivati

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© APRE - Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, 2021

In caso di estrazione e utilizzo di parti della pubblicazione citare la fonte come segue:

“Horizon Europe. La guida, APRE, 2021”.

Contatti: segreteria@apre.it Data di pubblicazione: aprile 2021

La versione elettronica di questa pubblicazione è disponibile sul sito www.apre.it ISBN: 9791280560056

Doi: 10.5281/zenodo.4700679

In copertina fotografia di Greg Rakozy dal sito Unsplash Coordinamento editoriale: Mattia Ceracchi

Alla realizzazione della guida hanno contribuito (in ordine alfabetico): Margot Bezzi, Serena Borgna, Chiara Buongiovanni, Caterina Buonocore, Marta Calderaro, Irene Creta, Angelo D’Agostino, Mathilde De Bonis, Miriam de Angelis, Martina De Sole, Matteo Di Rosa, Renato Fa, Marco Ferraro, Valentina Fioroni, Daniele Gizzi, Monique Longo, Stefania Marassi, Luca Marsili, Bruno Mourenza, Gabriella Quaranta e Alessia Rotolo.

Progetto grafico: Emanuela Danè

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PREFAZIONE

Il prossimo Programma Quadro Horizon Europe 2021-2027 rappresenta uno dei più ambiziosi e avanzati strumenti per favorire la collaborazione e la mobilità scientifica transnazionale in Europa. La disponibilità economica di circa 96 miliardi di euro consentirà all’Europa di sostenere e far crescere la ricerca più avanzata e qualificata, lo sviluppo e la diffusione di tecnologie e innovazione. Ma soprattutto permetterà di affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali, avendo come orizzonte gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Uno strumento fondamentale di consolidamento dei progetti di ricerca europei, in una fase storica delicata e impegnativa, durante la quale si è rafforzato il significato sociale e solidale della scienza. La robusta iniezione di risorse orientate alla crescita sostenibile consentirà, grazie anche allo sviluppo di nuove conoscenze e tecnologie abilitanti, di superare l’attuale fase di crisi socio economica, mettendo al centro la competenza, l’abilità e la circolazione del capitale umano.

Ma al di là delle risorse economiche, che i nostri ricercatori sapranno intercettare e acquisire con successo grazie alla riconosciuta qualità e allo spessore dei loro progetti, il Programma quadro europeo è uno straordinario volano che permetterà, laddove opportunamente usato, di migliorare la capacità attrattiva del Paese rispetto alle comunità scientifiche internazionali e ai sistemi produttivi più innovativi.

Per crescere dobbiamo superare lo squilibrio della mobilità nazionale e internazionale, in campo scientifico e produttivo. La mobilità accelera la crescita, ma per farlo non deve essere unidirezionale altrimenti diventa altro: impoverimento economico, produttivo, sociale e culturale.

Il Paese ha bisogno di equità e di equilibrio. Nel mondo della ricerca e dell’innovazione ciò si traduce nell’attrarre ricercatori e imprese innovative provenienti da altre nazioni, non solo esportarne di nostre.

Per avviare e sostenere questa transizione, che è culturale, politica e sociale, dobbiamo disporre accanto alle risorse economiche, anche di regole che facilitino le relazioni, lo sviluppo di conoscenze, l’attrazione di talenti, tecnologie e sappiano favorire processi di rigenerazione e riqualificazione territoriale.Il prossimo programma Horizon Europe consentirà di fare questo e altro ancora, soprattutto se sapremo valorizzarlo a complemento delle politiche nazionali e regionali di ricerca e sviluppo.

Il Ministero dell’Università e della ricerca sta lavorando attivamente per incentivare e favorire la partecipazione dei ricercatori e degli innovatori italiani a tutti i programmi europei, nell’intento

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da un lato di sostenere la crescita e l’avanzamento di tutte le forme e espressione dei saperi, e dall’altro di semplificare e omogeneizzare le procedure concorsuali– dalla presentazione alla valutazione e rendicontazione delle proposte.

A tal fine, a partire dal Programma Horizon 2021-2027 intendiamo favorire una capillare e puntuale azione di informazione sulle opportunità, sui contenuti e sulle regole di partecipazione ai prossimi bandi.

Questa Guida, realizzata dall’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea, è un primo strumento che accompagna quanti impegnati nel variegato e ampio mondo della ricerca e della diffusione dell’innovazione nel nostro Paese a conoscere le principali novità e le regole di ingaggio del nuovo Programma in modo da poter cogliere pienamente e con successo le opportunità proposte.

Ringrazio APRE per lo sforzo di semplificazione e di contestualizzazione fatto e per il risultato ottenuto. La guida è un utile vademecum che, associato a altre iniziative, consentirà a ricercatori, imprenditori e innovatori di partecipare ai bandi comunitari e mettere in circuito le idee e la conoscenza.

Maria Cristina Messa Ministro dell’Università e della Ricerca

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INTRODUZIONE

La ragion d’essere di APRE è quella di promuovere la partecipazione italiana ai programmi di ricerca e innovazione dell’Unione Europea, al fine di favorire l’internazionalizzazione, lo sviluppo e la modernizzazione del nostro sistema di R&I e quindi del paese. All’avvio di un nuovo ciclo di programmazione europea questo scopo assume una valenza particolare perché si prospettano nuove opportunità di collaborazione, di sviluppo e di finanziamento da cogliere per la nostra comunità scientifica e per i protagonisti dei processi di innovazione. Si profilano nuove sfide da affrontare nel quadro di un rinnovato sforzo di adeguamento del sistema nazionale di R&I rispetto ai migliori standard internazionali.

L’avvio di Horizon Europe e degli altri programmi rilevanti in materia di R&I è naturalmente il fatto saliente nell’orizzonte di APRE dei prossimi anni, in ragione dell’incidenza che il nuovo programma è destinato ad avere sulle attività italiane di R&I, delle forti aspettative della nostra comunità di ricercatori e innovatori, dell’importanza dei suoi obiettivi e della sua dotazione finanziaria, della presenza di alcuni significativi elementi di novità del programma rispetto ai suoi predecessori, che richiederanno aggiustamenti di strategia e adattamento di priorità.

Il Programma Quadro continua ad essere lo strumento chiave per la realizzazione delle politiche della ricerca e per la promozione della collaborazione transnazionale in Europa. Per l’Italia rappresenta anche una fonte di finanziamento imprescindibile - a complemento delle limitate risorse nazionali - per l’insieme della comunità di ricerca e innovazione. In questo contesto, con l’avvio di Horizon Europe, APRE si prepara a svolgere un ruolo di primo piano come catalizzatore di interessi, facilitatore di accesso e fornitore di servizi. I primi due anni della nuova programmazione sono particolarmente importanti, perché comportano uno sforzo supplementare di assimilazione e di divulgazione dei contenuti e delle modalità di partecipazione; e anche perché le azioni intraprese potranno avere effetti duraturi lungo tutta la durata del programma.

Questa guida vuole essere la porta principale d’accesso al nuovo Programma Quadro per il pubblico italiano. Uno strumento indispensabile, riprendendo il titolo, sia per gli utenti esperti che per i nuovi arrivati. I decani dei programmi quadro passati saranno rassicurati dall’avere a portata di mano (e di click) una bussola di orientamento buona per ogni approfondimento futuro. I ricercatori e gli innovatori interessati a presentare la propria proposta progettuale – per riprovare a vincere o per tentare un primo successo – troveranno utile, per citare due esempi, l’illustrazione dettagliata delle regole di partecipazione e finanziamento, e la lista dei

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partenariati, articolata per tipologie e settori. Chi si avvicina al Programma per la prima volta potrà trovare risposta a diverse domande e importanti stimoli – questo è sicuramente il nostro auspicio - per entrare preparato nel mondo della Ricerca e Innovazione europea.

La guida si divide in cinque sezioni. La sezione 1 “Per Iniziare” include una panoramica delle cose essenziali da sapere sul Programma e una guida di base alla documentazione. La sezione 2 “Il contesto” delinea il quadro politico generale e le politiche di ricerca e innovazione a livello europeo, e inserisce Horizon Europe all’interno del Quadro finanziario pluriennale 2021-27.

Inizia poi il racconto di Horizon Europe. La terza sezione è il corpo centrale della guida: passa in rassegna tutte le tematiche seguendo la struttura a tre pilastri più la quarta parte trasversale e prosegue dedicando pagine importanti a contenuti essenziali: missioni, partenariati, cooperazione internazionale, sinergie. La quarta sezione descrive “Le regole del gioco”, seguendo il percorso del ciclo progettuale, dalle regole di partecipazione e finanziamento, alla procedura di valutazione, fino alla gestione del progetto. La quinta sezione è dedicata a “Gli altri programmi” del ciclo finanziario 2021-27 di particolare interesse per il mondo R&I, che vengono descritti brevemente nei loro tratti essenziali.

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1. PER INIZIARE 8

1.1. Primo Piano 10

1.2. Guida alla documentazione 18

1.3. Come saperne di più: il ruolo di APRE 20

2. IL CONTESTO 21

2.1. Il quadro politico europeo 22

2.2. La strategia di R&I - Verso un nuovo Spazio europeo della ricerca 24

2.3. Horizon Europe nel Quadro finanziario 2021- 27 30

3. I TEMI 32

3.1. EXCELLENT SCIENCE 32

European Research Council 33

Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) 36

Infrastrutture di Ricerca 40

3.2. SFIDE GLOBALI E COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE EUROPEA 43

Cluster 1: Salute 45

Cluster 2: Cultura, Creatività e Società Inclusiva 49

Cluster 3: Sicurezza Civile per la Società 52

Cluster 4: Digitale, Industria e Spazio 54

Cluster 5: Clima, Energia e Mobilità 58

Cluster 6: Prodotti Alimentari, Bioeconomia, Risorse Naturali, Agricoltura e Ambiente

62

Joint Research Center 65

3.3. INNOVATIVE EUROPE 68

European Innovation Council 69

Ecosistemi Europei dell’Innovazione 74

Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) 76

3.4. AMPLIARE LA PARTECIPAZIONE E CONSOLIDARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA

78

Ampliare la partecipazione e diffondere l’eccellenza 79

Riformare e migliorare i sistemi europei di R&I 82

3.5. Le missioni 85

3.6. I partenariati 89

3.7. La cooperazione internazionale 104

3.8. Gli aspetti trasversali 108

3.9. Le sinergie con gli altri programmi 111

(8)

4. LE REGOLE DEL GIOCO 113

Chi può partecipare 115

La composizione del consorzio 116

Chi può essere finanziato 116

Le tipologie di progetto 118

Tassi di finanziamento 120

Etica e sicurezza 120

Parità di genere e Gender Equality Plan 122

Il sostegno finanziario a terze parti 123

Capacità finanziaria e capacità operativa 123

La presentazione della proposta 124

I criteri di attribuzione e selezione 124

La procedura di valutazione 125

preparazione del Grant e l’attuazione del progetto 126

Il Model Grant Agreement 127

Costi ammissibili 128

I pagamenti 129

Aspetti di gestione della proprietà intellettuale 130

Aspetti di sfruttamento e diffusione dei risultati 130

5. GLI ALTRI PROGRAMMI 132

Euratom - Programma di Ricerca e Formazione 133

Fondo Europeo per la Difesa 134

InvestEU 136

Digital Europe 138

Programma Spaziale 140

EU4Health 141

Erasmus+ 143

Connecting Europe Facility 144

LIFE 146

Programmi per la politica di coesione 147

Recovery and Resilience Facility 150

Appendice I 152

La partecipazione italiana a Horizon 2020 152

Appendice I 153

Verso Horizon Europe: come si fa un Programma quadro 156

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1. PER INIZIARE

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Horizon Europe è il Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione per il periodo 2021-2027. È il successore di Horizon 2020.

Il programma ha una durata di sette anni - corrispondente al bilancio di lungo termine dell’Ue - e una dotazione finanziaria complessiva di 95,5 miliardi (a prezzi correnti), cifra che include i 5,4 miliardi destinati al piano per la ripresa Next Generation EU. È il più vasto programma di ricerca e innovazione transnazionale al mondo.

Finanzia attività di ricerca e innovazione – o attività di sostegno a R&I - e lo fa principalmente attraverso inviti a presentare proposte (call for proposals) aperti e competitivi. Il programma è attuato direttamente dalla Commissione europea («gestione diretta»). Le attività di ricerca e innovazione finanziate da Horizon Europe devono concentrarsi esclusivamente su applicazioni civili.

Questa prima sezione della guida include le cose essenziali da sapere sul programma, con un riferimento puntuale ai capitoli in cui questi aspetti saranno approfonditi, una guida di base alla documentazione, e un cenno al ruolo svolto da APRE a supporto della partecipazione italiana a Horizon Europe.

HORIZON EUROPE

Durata: 7 anni (2021-2027)

Dotazione finanziaria complessiva: 95,5 miliardi Finanzia attività di ricerca e innovazione

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CHI PUÒ PARTECIPARE

La partecipazione a Horizon Europe è aperta a qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal proprio luogo di stabilimento, compresi i soggetti giuridici dei paesi terzi non associati al programma o le organizzazioni internazionali, fatte salve eventuali eccezioni stabilite nel Programma di lavoro o nel bando specifico. È fondamentale evidenziare che la partecipazione al programma è indipendente dal fatto che il soggetto in questione possa ricevere o meno il finanziamento europeo.

Il programma si basa su un approccio di collaborazione transnazionale. Nella grande maggioranza dei progetti di tipo collaborativo, il consorzio deve essere composto da almeno tre soggetti giuridici indipendenti, ognuno dei quali stabilito in uno Stato membro o in un paese associato diverso, e con almeno uno dei soggetti stabilito in uno Stato membro.

⇒ Per approfondire le regole di partecipazione

CHI PUÒ ESSERE FINANZIATO

Possono essere finanziati i soggetti giuridici stabiliti in uno Stato membro, in un paese associato o in paesi terzi non associati a reddito medio-basso. La lista dei paesi terzi a reddito medio-basso (all’incirca 130) è inclusa nella guida al programma del portale Funding & Tenders.

I soggetti basati in altri paesi terzi non associati devono di norma sostenere autonomamente il costo della propria partecipazione a Horizon Europe. Possono essere eccezionalmente finanziati solo se esplicitamente previsto nelle condizioni della call o se la Commissione o l’organismo di finanziamento ritiene che la partecipazione del soggetto interessato sia essenziale per l’attuazione del progetto.

⇒ Per approfondire le regole di finanziamento

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1. PER INIZIARE 11

OBIETTIVO: IMPATTO

L’obiettivo generale di Horizon Europe è produrre un impatto scientifico, tecnologico, economico e sociale dagli investimenti dell’Ue in ricerca e innovazione, in modo da: (i) rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione e lo Spazio europeo della ricerca; (ii) promuovere la sua competitività in tutti gli Stati membri; (iii) attuare le priorità strategiche dell’Ue e concorrere alla realizzazione delle politiche europee, contribuendo a fronteggiare le sfide globali del nostro tempo, enunciate dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dall’accordo di Parigi sul clima. L’obiettivo generale di Horizon Europe riflette e attualizza così le finalità delle politiche di R&I dell’Ue enunciate dall’articolo 179 del trattato.

Il Programma quadro intende sfruttare al massimo il valore aggiunto dell’Unione concentrandosi su obiettivi e attività che non possono essere realizzati in modo efficace dai singoli Stati membri.

Sotto il profilo strettamente finanziario, Horizon Europe dovrà contribuire ad aumentare gli investimenti pubblici e privati in R&I negli Stati membri, avvicinando il raggiungimento dell’obiettivo di investimento complessivo di almeno il 3% del prodotto interno lordo (PIL) dell’Unione in ricerca e sviluppo, fissato dalla strategia Europa 2020 (2010) e riaffermato dalla recente comunicazione sullo Spazio europeo della ricerca.

LA STRUTTURA: TRE PILASTRI PIÙ UNO

Horizon Europe si articola in tre pilastri e in una parte trasversale.

Il primo pilastro ‘Excellence Science’ – in stretta continuità con Horizon 2020 - promuove l’eccellenza scientifica, attira verso l’Europa i migliori talenti (European Research Council), fornisce un sostegno adeguato ai ricercatori all’inizio della carriera (Azioni Marie Skłodowska-Curie) e sostiene la creazione e la diffusione di eccellenza scientifica, conoscenze, metodologie, competenze, tecnologie e soluzioni di elevata qualità.

Il secondo pilastro ‘Sfide Globali e Competitività Industriale Europea’, che riunisce ed integra il secondo e il terzo pilastro di Horizon 2020 (‘Leadership industriale’ e ‘Sfide sociali’) in sei cluster intersettoriali, rafforza la competitività dell’industria europea, accresce l’impatto della R&I nell’ambito dello sviluppo, del sostegno e dell’attuazione delle politiche dell’Unione e sostiene l’adozione di soluzioni innovative nel settore industriale.

Il terzo pilastro ‘Innovative Europe’ – una novità del nuovo Programma quadro che si fonda su esperienze precedenti - promuove tutte le forme di innovazione, compresa l’innovazione non tecnologica, soprattutto all’interno delle PMI, agevolando lo sviluppo tecnologico, la dimostrazione e il trasferimento di conoscenze, e rafforzando la diffusione di soluzioni innovative.

La quarte parte ‘Ampliare la partecipazione e consolidare lo Spazio europeo della ricerca’ – una novità del nuovo Programma quadro, anch’essa basata su iniziative presenti in Horizon 2020 - si propone di sostenere l’ampliamento della partecipazione (Widening participation) al programma dei

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paesi con scarso rendimento di R&I (paesi Widening) e sostenere le riforme delle politiche nazionali nell’ambito del rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca.

HORIZON EUROPE – LA STRUTTURA

PILASTRO I – EXCELLENT SCIENCE

PILASTRO II – SFIDE GLOBALI E COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE

EUROPEA PILASTRO III – INNOVATIVE EUROPE European Research Council Cluster 1 - Salute European Innovation Council (EIC) Marie Skłodowska Curie Actions

(MSCA) Cluster 2 - Cultura, Creatività e Società

Inclusiva Ecosistemi di Innovazione

Research Infrastructures Cluster 3 - Sicurezza Civile per la Società Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) Cluster 4 - Digitale, Industria e Spazio

Cluster 5 - Clima, Energia e Mobilità Cluster 6 - Prodotti alimentari, Bioeconomia, Risorse Naturali,

Agricoltura e Ambiente Joint Research Center

AMPLIARE LA PARTECIPAZIONE E CONSOLIDARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA Ampliare la partecipazione e diffondere l’eccellenza Sistemi europei di R&I

OBIETTIVI SPECIFICI: LO SPECCHIO DELLA STRUTTURA

Gli obiettivi specifici del programma ricalcano la struttura a tre pilastri (più la quarta parte trasversale) e sono i seguenti:

(a) sviluppare, promuovere e far progredire l’eccellenza scientifica, sostenere la creazione e la diffusione di nuove conoscenze, competenze, tecnologie e soluzioni di alta qualità, la formazione e la mobilità dei ricercatori, attrarre talenti a tutti i livelli e contribuire al loro pieno coinvolgimento nelle attività del programma;

b) generare conoscenza, rafforzare l’impatto della ricerca e dell’innovazione nello sviluppo e nell’attuazione delle politiche dell’Unione, sostenere l’accesso e l’adozione di soluzioni innovative nell’industria e nella società europee per affrontare le sfide globali, tra tutte il cambiamento climatico e gli obiettivi di sviluppo sostenibile;

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1. PER INIZIARE 13

(c) promuovere tutte le forme di innovazione, facilitare lo sviluppo tecnologico, la dimostrazione e il trasferimento di conoscenze e tecnologie e rafforzare la diffusione e lo sfruttamento di soluzioni innovative;

(d) sfruttare al massimo i risultati del programma per rafforzare e aumentare l’impatto e l’attrattiva dello Spazio europeo della ricerca, promuovendo una partecipazione di eccellenza al programma da parte di tutti gli Stati membri, e in particolare dei paesi con scarso rendimento di R&I.

IL BUDGET DA 95,5 MILIARDI E LA SUA SUDDIVISIONE

Il bilancio complessivo di Horizon Europe è fissato a 84,9 miliardi di euro in prezzi 2018, equivalenti a 95,5 miliardi in prezzi correnti. Ragionando in prezzi 2018, il bilancio del Programma quadro è costituito dai 79,9 miliardi provenienti dal Quadro finanziario pluriennale (inclusi i 4 miliardi di finanziamenti integrativi) e dai 5 di Next Generation EU. A prezzi correnti, 90,1 miliardi arrivano dal QFP e 5,4 dallo strumento di ripresa.

Tabella 1 - Il bilancio complessivo di Horizon Europe

PREZZI 2018 PREZZI CORRENTI

Dal Quadro finanziario pluriennale 75,9 85,5

Dai finanziamenti integrativi 4 4,6

Da Next Generation EU 5 5,4

TOTALE in Mrd EUR 80,9 95,5

La tabella di seguito illustra la ripartizione del bilancio tra i tre pilastri (più uno) e le diverse tematiche del programma. L’approfondimento “Come saranno ripartiti i 95,5 miliardi di Horizon Europe” è disponibile sul nostro sito versohorizoneurope.it.

Va inoltre ricordato che nell’ambito dell’obiettivo generale dell’Unione di integrare le azioni per il clima nelle proprie politiche settoriali e nella propria programmazione finanziaria, le attività finanziate da Horizon Europe dovranno contribuire per almeno il 35% agli obiettivi del Green Deal europeo.

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Tabella 2 - La suddivisione del bilancio di Horizon Europe

  QFP NGEU TOTALE

TEMA Mrd EUR Mrd EUR Mrd EUR % sul

totale

PILASTRO I 25,01 0,00 25,01 26,19%

European Research Council 16,00 0,00 16,00 16,75%

Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) 6,60 0,00 6,60 6,91%

Infrastrutture di Ricerca 2,41 0,00 2,41 2,52%

PILASTRO II 49,46 4,06 53,52 56,03%

Cluster 47,49 4,06 51,55 53,96%

1. Salute 6,89 1,35 8,25 8,63%

2. Cultura, Creatività e Società Inclusiva 2,28 0,00 2,28 2,39%

3. Sicurezza Civile per la Società 1,60 0,00 1,60 1,67%

4. Digitale, Industria e Spazio 14,00 1,35 15,35 16,07%

5. Clima, Energia e Mobilità 13,77 1,35 15,12 15,83%

6. Prodotti alimentari, Bioeconomia, Risorse Naturali,

Agricoltura e Ambiente 8,95 0,00 8,95 9,37%

Joint Research Center 1,97 0,00 1,97 2,06%

PILASTRO III 12,25 1,35 13,60 14,24%

European Innovation Council 8,75 1,35 10,11 10,58%

Ecosistemi di Innovazione 0,53 0,00 0,53 0,55%

Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) 2,97 0,00 2,97 3,11%

AMPLIARE LA PARTECIPAZIONE E CONSOLIDARE

LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA 3,39 0,00 3,39 3,55%

Ampliare la partecipazione e diffondere l’eccellenza 2,96 0,00 2,96 3,09%

Sistemi europei di R&I 0,44 0,00 0,44 0,46%

TOTALE 90,11 5,41 95,52 100,00%

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1. PER INIZIARE 15

LE MISSIONI: CINQUE SETTORI

Horizon Europe prevede il lancio di missioni di ricerca e innovazione, una delle principali novità del programma. Le missioni sono grandi obiettivi chiaramente identificati, finalizzati ad aumentare l’efficacia dei finanziamenti e a contribuire alla risoluzione di alcune delle più grandi sfide globali del nostro tempo.

Ogni missione dovrà includere un portafoglio di azioni - progetti di ricerca, misure di policy o anche iniziative legislative - dirette a raggiungere, entro un arco di tempo prestabilito, un obiettivo audace, misurabile e rilevante per la società, che non potrebbe essere ottenuto attraverso singole progettualità del Programma quadro.

Ispirandosi agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile in fase di progettazione e attuazione, le missioni dovranno avere un chiaro contenuto di R&I, mobilitare risorse aggiuntive a livello europeo, nazionale e locale e suscitare l’interesse di una parte significativa della popolazione europea.

La Commissione europea ha identificato cinque settori di missione (mission areas).

ሪ Cancro

ሪ Adattamento al cambiamento climatico, compresa la trasformazione della società ሪ Oceani, mari, acque costiere e interne sani

ሪ Città climaticamente neutre e intelligenti ሪ Cibo e terreni sani

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LA NUOVA GENERAZIONE DI PARTENARIATI: LE TRE TIPOLOGIE

Horizon Europe prevede la prosecuzione delle iniziative di partenariato europeo tra l’Unione, rappresentata dalla Commissione, da un lato, e partner del settore pubblico o privato, dall’altro.

L’obiettivo di fondo è affrontare le sfide globali e la modernizzazione industriale attraverso sforzi concertati di ricerca e innovazione, impegnandosi a sostenere congiuntamente lo sviluppo e l’attuazione di un programma di attività di R&I, comprese quelle relative allo sfruttamento commerciale o all’adozione di politiche o normative. Il programma stabilisce le condizioni e i principi per la creazione di tre nuove tipologie di partenariati.

Partenariati co-programmati - Si tratta di partenariati tra la Commissione e partner privati e/o pubblici. Si basano su protocolli d’intesa e/o accordi contrattuali

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Partenariati co-finanziati – Si tratta di partenariati tra la Commissione e partner principalmente pubblici, che pongono al centro del consorzio le agenzie finanziatrici della ricerca a livello nazionale e altre autorità degli Stati membri.

Partenariati istituzionalizzati - Si tratta di partenariati tra l’Unione e soggetti pubblici e/o privati, caratterizzati da una prospettiva a lungo termine e da un elevato livello di integrazione, e implementati da strutture create ad hoc.

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EUROPEAN INNOVATION COUNCIL

Lo European Innovation Council intende proporsi come lo sportello unico per tutti i tipi di innovatori - dai singoli cittadini alle università, dalle organizzazioni di ricerca alle imprese: PMI, anche in fase di start-up e, in casi eccezionali, piccole imprese a media capitalizzazione (small midcaps) – puntando a fornire un sostegno agile e integrato lungo l’intero ciclo dell’innovazione, dalla ricerca e sviluppo (R&D) sui fondamenti scientifici delle tecnologie, alla convalida e dimostrazione delle stesse, fino alla fase di scale-up e all’ingresso sul mercato.

L’EIC si propone pertanto di identificare, sviluppare e diffondere innovazioni ad alto rischio di tutti i tipi, anche incrementali, con particolare attenzione per le innovazioni pionieristiche (breakthrough), dirompenti (disruptive) e a contenuto estremamente avanzato (deep-tech) che potrebbero potenzialmente diventare innovazioni creatrici di mercato.

L’azione pilota dello European Innovation Council è stata avviata nell’ultimo triennio del precedente programma (2018-2020), accorpando lo Strumento PMI (confluito nell’EIC Accelerator) e il programma Future and Emerging Technologies (evolutosi nell’attuale EIC Pathfinder).

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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE: UN APPROCCIO RINNOVATO

Il Programma quadro continua ad ispirarsi a un principio generale di apertura al mondo, in continuità con il motto “Open to the World” che ha caratterizzato Horizon 2020. Horizon Europe intende però tenere in considerazione in maniera più marcata gli interessi dell’Unione, i vantaggi reciproci, gli impegni internazionali, la diplomazia scientifica e criteri di reciprocità, ad esempio in materia di Open Science.

Il programma prevede inoltre l’apertura all’associazione di paesi caratterizzati da economie avanzate o emergenti - un’importante novità introdotta in Horizon Europe.

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1. PER INIZIARE 17

PAESI ASSOCIATI

Nel momento in cui questa guida viene pubblicata (aprile 2021), solo il Regno Unito ha definito la propria associazione a Horizon Europe.

EQUILIBRIO GEOGRAFICO E SOSTEGNO AI PAESI WIDENING

Horizon Europe sostiene con nuove azioni e iniziative dedicate la promozione di un’ampia copertura geografica nei progetti di collaborazione, supportando la partecipazione dei paesi europei con scarso rendimento di R&I (paesi Widening), anche attraverso la diffusione dell’eccellenza scientifica, il rafforzamento di nuovi legami di collaborazione la promozione della brain circulation. Tali Sforzi dovranno trovare riscontro in misure proporzionali da parte degli Stati membri, compresa la determinazione di retribuzioni adeguate per i ricercatori.

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ASPETTI TRASVERSALI

L’implementazione di Horizon Europe dovrà tener conto di una serie di questioni specifiche, che hanno carattere trasversale rispetto alle diverse tematiche e contribuiscono al perseguimento degli obiettivi del programma: Etica e integrità, Open Science, Dimensione di genere e inclusività, Integrazione delle scienze umane e sociali.

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SINERGIE CON ALTRI PROGRAMMI

Promuovere e attuare le sinergie significa evitare duplicazioni o sovrapposizioni, aumentare l’effetto leva del finanziamento dell’Unione e ridurre gli oneri amministrativi per i richiedenti e i beneficiari.

Horizon Europe dovrà essere attuato in sinergia con altri programmi di finanziamento dell’Unione perseguendo la massima semplificazione amministrativa. Il Programma quadro dovrà ricercare tali sinergie, a partire dalla loro concezione e pianificazione strategica fino alla selezione, alla gestione, alla comunicazione, alla diffusione e allo sfruttamento dei risultati, alla sorveglianza, all’audit e alla governance progettuale.

Per saperne di più

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Tutti i documenti di riferimento per Horizon Europe, e che peraltro rappresentano le fonti primarie utilizzate per l’elaborazione di questa guida, sono raccolti in questa pagina nel portale Funding

& Tenders. Vi diamo conto di seguito dei documenti principali nella loro versione definitiva, precisando che non tutti i testi sono stati adottati ufficialmente nel momento in cui questa guida viene pubblicata.

TESTI LEGISLATIVI

Programma quadro – È il regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che istituisce il Programma quadro di ricerca e innovazione e ne stabilisce le norme di partecipazione e diffusione. Fissa, tra le altre cose, la struttura e gli obiettivi del programma, il bilancio e la sua articolazione interna, le forme di finanziamento e le regole di erogazione dei finanziamenti. È stato approvato dal Consiglio il 16 marzo e attende il passaggio finale in Parlamento (aprile 2021). Il testo finale si può consultare qui.

Programma Specifico – È la decisione del Consiglio che istituisce il programma specifico di attuazione di Horizon Europe. Stabilisce le modalità di attuazione del programma e illustra i contenuti delle attività di ricerca e innovazione nell’ambito delle diverse tematiche. Non è ancora stato approvato dal Consiglio, ma il testo finale è disponibile qui.

Regolamento EIT – È la base giuridica dell’Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) e ne definisce la missione, i compiti principali e il quadro generale di funzionamento. È stato aggiornato per l’avvio del nuovo programma. Il testo finale, non ancora approvato, si può consultare qui (in lingua inglese).

Agenda Strategica d’Innovazione dell’EIT – Delinea la strategia e le priorità dell’EIT per il periodo di programmazione 2021-27, gli obiettivi, le azioni chiave, le attività, le modalità di funzionamento e gli impatti previsti. Il testo finale, non ancora approvato, si può consultare qui (in lingua inglese).

Regolamento Finanziario (Financial Regulation) - È il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento Europeo e del Consiglio che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione. È stato adottato nel 2018 ed è disponibile qui.

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1. PER INIZIARE 19

PIANO STRATEGICO E PROGRAMMI DI LAVORO

Piano strategico 2021-24 – È l’atto di esecuzione che definisce gli orientamenti strategici per gli investimenti di ricerca e innovazione dell’Unione nel periodo 2021- 24, assicurando l’allineamento tra le priorità politiche generali dell’Ue e i programmi di lavoro di Horizon Europe, di cui il piano prepara i contenuti. È una novità introdotta in Horizon Europe e si concentra sul pilastro II del programma. Il piano strategico 2021-24 è stato adottato dalla Commissione il 15 marzo 2021 ed è disponibile qui.

Programmi di lavoro 2021-22 – Sono i documenti biennali adottati dalla Commissione per l’attuazione del programma specifico. Includono le call for proposals (inviti a presentare proposte) suddivise per topic (argomenti) e stabiliscono il budget assegnato ad ognuna di esse.

Le call sono a loro volte raggruppate per destination, le quali identificano l’impatto previsto a cui le attività di R&I devono tendere. La Commissione adotta Programmi di lavoro di norma distinti per ogni tematica di Horizon Europe. European Research Council e European Innovation Council hanno programmi di lavoro separati, adottati su base annuale. I Programmi di lavoro sono raccolti in questa pagina del portale Funding & Tenders.

General Annexes al Programma di lavoro 2021-22 - Definiscono le condizioni generali da applicare alle call for proposals e ai topic per assegnare i finanziamenti. Descrivono le regole di partecipazione e finanziamento, le procedure di valutazione e attribuzione, le norme per l’attuazione del progetto e altri parametri di tipo legale e finanziario. I General Annexes 2021-22 sono stati adottati a fine marzo e sono disponibili qui.

MODELLI DI PROPOSTE E CONVENZIONI

Proposal template – È il modello della proposta progettuale da presentare. Ne esistono diversi per differenti tipologie di azione. È solitamente suddiviso in una parte A, generata automaticamente dal sistema informatico sulla base delle informazioni inserite dai partecipanti tramite il sistema di presentazione della proposta del portale Funding & Tenders, e in una parte B, la sezione descrittiva che comprende le tre sezioni corrispondenti ai tre criteri di valutazione (eccellenza, impatto, implementazione).

I differenti proposal template sono raccolti in questa pagina del portale Funding &

Tenders.

Model Grant Agreement – È il modello della convenzione di sovvenzione (Grant Agreement).

Definisce pertanto le linee guida per stabilire i diritti e gli obblighi dei beneficiari, nonché della Commissione o dell’organismo di finanziamento. Stabilisce inoltre i diritti e gli obblighi dei soggetti giuridici che diventano beneficiari nel corso dell’attuazione del progetto, nonché il ruolo e i compiti del coordinatore. La prima versione del MGA è stata pubblicata dalla Commissione a febbraio ed è consultabile qui.

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ricerca e innovazione dell’Unione europea, APRE offre un servizio di informazione e di assistenza, a titolo gratuito, a tutti coloro che sono interessati a partecipare al programma Horizon Europe. Ricercatori, università, centri di ricerca, PMI, spin-off, start-up, grandi imprese, pubblica amministrazione, enti locali, intermediari finanziari e qualunque altro soggetto interessato.

APRE è stata, inoltre, recentemente individuata dal Ministero dell’Università e della Ricerca come il soggetto ospitante della rete italiana dei Punti di Contatto Nazionale (NCP) per l’intera durata di Horizon Europe. Una conferma del ruolo svolto dall’Agenzia in Horizon 2020 e nel Settimo Programma quadro (FP7).

Il servizio d’informazione offerto gratuitamente da APRE relativamente al Programma quadro include diversi canali e prodotti. Dall’invio di e-mail dirette sulle novità dell’ultim’ora, i bandi, gli eventi (APREmailing) - per aderire al servizio è sufficiente iscriversi al database accedendo al sito APRE - all’organizzazione di seminari, incontri e giornate informative in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Dalla realizzazione dell’APREmagazine, la pubblicazione trimestrale di approfondimento sui temi R&I, alla raccolta, elaborazione, analisi, e conservazione di dati sulla partecipazione italiana al Programma quadro (APREdati).

A febbraio APRE ha lanciato 2021, Horizon Europe!, la campagna che accompagna la comunità italiana R&I nel nuovo Programma, di cui questa guida è uno dei prodotti di punta.

Le informazioni sui singoli programmi tematici e i relativi bandi sono garantite dal team tematico di riferimento: i contatti sono indicati in coda a ogni capitolo tematico (sezione 3 della guida). Chi ha bisogno di ulteriori informazioni di carattere generale può contattare la nostra segreteria scrivendo un’email a segreteria@apre.it e verrà indirizzato alla persona più adatta.

Il team tematico fornisce inoltre un servizio di assistenza specifica, sempre a titolo gratuito, offrendo all’utente un primo parere sull’idea progettuale ed eventualmente accompagnando il proponente durante la fase di preparazione della proposta (ricerca di partner di progetto a livello nazionale e internazionale, formulario e lettura della proposta) e il beneficiario nel corso dell’attuazione del progetto (procedure amministrative, contrattuali e di rendicontazione).

I team sono composti da personale APRE qualificato nelle diverse aree del Programma. Il nostro patrimonio di competenze è messo così al servizio della comunità italiana di R&I per facilitare la comprensione e l’accesso a Horizon Europe. Il servizio di supporto e assistenza offerto dai team tematici non si limita al singolo bando, ma si estende ai vari aspetti del Programma nei singoli temi di riferimento: visione strategica, politiche europee relative, contesto e struttura del programma, regole di partecipazione, aspetti legali e finanziari, aspetti trasversali, e altro ancora.

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2. IL CONTESTO 21

2. IL CONTESTO

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Crisi economiche, aumento della concorrenza globale, migrazioni, cambiamenti climatici, minacce ambientali: da molti anni l’Unione europea si trova davanti a sfide locali e globali che hanno messo a dura prova i valori e i principi fondamentali delle proprie comunità.

La pandemia di COVID-19 è la prova più recente e impegnativa: ha messo sotto pressioni i sistemi sanitari e assistenziali, scosso l’economia e la società europea e sconvolto il modo di vivere e lavorare di tutti. La pandemia e le sue ricadute sociali ed economiche – è l’idea che accomuna le istituzioni europee e i governi nazionali – hanno messo in evidenza la necessità di costruire un’Unione meglio preparata e più resiliente alle crisi sistemiche e rafforzata nella sua autonomia strategica e coesione interna.

La consapevolezza di tali sfide era ben presente all’inizio della legislatura attuale e compariva chiaramente nel manifesto d’insediamento di Ursula von der Leyen “Un’Unione più ambiziosa: il mio programma per l’Europa”. Il Vecchio continente – si legge nel documento del luglio 2019 - deve guidare la transizione verso un pianeta in salute e un nuovo mondo digitale. Ma per farlo deve unire le persone e adeguare la nostra economia sociale di mercato unica alle nuove ambizioni dell’epoca attuale. Gli orientamenti politici si articolavano in sei tematiche: Un Green Deal europeo;

Un’Europa pronta per l’era digitale; Un’economia che lavora per le persone; Proteggere il nostro stile di vita europeo; Un’Europa più forte nel mondo; Un nuovo slancio per la democrazia europea.

Nel maggio 2020, la Commissione ha aggiornato alla luce della crisi pandemica il manifesto politico di inizio mandato, presentando il Piano per la ripresa e la proposta – poi divenuta realtà - di bilancio settennale rafforzato e Next Generation EU. Assieme al nuovo impulso per il recupero e la resilienza del continente, la Commissione europea ha inoltre confermato l’accelerazione sulla doppia transizione verde e digitale: il rilancio europeo deve mantenersi ancorato alle sfide dello sviluppo sostenibile (Green Deal) e della trasformazione digitale e, in aggiunta, contribuire a rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa in vari settori specifici, essere basato sui diritti fondamentali e sul totale rispetto dello stato di diritto, e provvedere a ricostruire la leadership dell’Unione nel mondo.

La pandemia COVID-19, si diceva, ha rivelato molteplici vulnerabilità, dal debole coordinamento della risposta sanitaria di emergenza alla fragilità delle catene del valore europee. Ha inoltre messo in luce la funzione fondamentale che le tecnologie digitali svolgono nel far funzionare l’economia e reso l’Unione consapevole della necessità di ridurre la dipendenza e rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento, in particolare in settori come gli ingredienti farmaceutici e le materie prime.

Gli investimenti in Ricerca e Innovazione rappresentano il vero motore della crescita economica e della creazione di posti di lavoro ad alto valore aggiunto e Horizon Europe si presenta pertanto come uno degli strumenti chiave per guidare e accelerare la ripresa, la preparazione e la resilienza dell’Europa. Gli obiettivi che il programma si pone - rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell’Unione, promuovere la competitività, concorrere alla realizzazione delle politiche europee settoriali – sono fondamentali per raccogliere e rispondere alle sfide enunciate.

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2. IL CONTESTO 23

Horizon Europe si avvia a contribuire alla doppia transizione in modo ambizioso e impegnando ingenti risorse. Le sfide sono complesse e richiedono soluzioni comuni: investire nella conoscenza e nella sua diffusione è una necessità irrinunciabile, così come decisivo per sostenere inclusività e responsabilità nell’attività di R&I è l’approccio collaborativo e interdisciplinare che caratterizza il Programma quadro.

L’esempio della trasformazione ecologica è il più significativo. Il Green Deal europeo impegna l’Unione a rendersi climaticamente neutra entro il 2050. La transizione verde richiede sforzi sostanziali in ricerca e nell’innovazione nei settori delle tecnologie pulite e delle trasformazioni sociali. La R&I determinerà la velocità con cui questa transizione avverrà, influenzando direttamente gli impatti e i benefici collaterali (qualità dell’aria, suoli e oceani sani, sicurezza alimentare e nutrizionale, aumento dell’occupazione, inclusione sociale, gestione sostenibile delle risorse, ridotta dipendenza dai combustibili fossili).

La rapidità con cui i progetti di ricerca e innovazione di Horizon Europe riusciranno a sviluppare, potenziare, attuare e commercializzare soluzioni innovative guiderà la futura competitività dell’Unione e della sua industria. Gli investimenti di Horizon Europe contribuiranno a indicare le nuove frontiere dello sviluppo umano e ad affrontare le sfide globali del nostro tempo.

IL NONO PROGRAMMA QUADRO

Il primo Programma Quadro venne istituito nel 1983 per un periodo di quattro anni e una dotazione finanziaria inferiore ai quattro miliardi di euro. Nei trent'anni successivi, i programmi quadro hanno fornito il principale sostegno finanziario all'attuazione delle politiche di ricerca e innovazione dell'Unione Europea, crescendo gradualmente in termini di portata e ambizione e divenendo via via la componente più importante della cooperazione in materia di R&I nell'Unione. L’obiettivo dei programmi quadro è cambiato nel tempo, passando da un sostegno alla collaborazione transfrontaliera nel campo della ricerca e della tecnologia alla promozione di un vero coordinamento a livello europeo delle attività e delle politiche.

Dal 1983 si sono succeduti nove programmi quadro, prima su base quadriennale, poi quinquennale, e infine settennale. Horizon Europe è il nono programma.

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Gli investimenti assicurati da Horizon Europe non esauriscono l’azione europea in materia di ricerca e innovazione. L’obiettivo generale del programma, come si è visto, coincide del resto con le finalità complessive della politica europea di R&I, enunciate dall’articolo 179 del Trattato sul funzionamento dell’Ue (TFUE), secondo cui «l’Unione si propone l’obiettivo di rafforzare le sue basi scientifiche e tecnologiche con la realizzazione di uno Spazio europeo della ricerca nel quale i ricercatori, le conoscenze scientifiche e le tecnologie circolino liberamente, di favorire lo sviluppo della sua competitività, inclusa quella della sua industria e di promuovere le azioni di ricerca ritenute necessarie» per contribuire alle altre politiche europee.

A settembre del 2020, la Commissione ha delineato in una comunicazione l’ambizione di rafforzare e costruire un nuovo Spazio europeo della ricerca (ERA - European Research Area) e illustrato così le linee principali della politica europea di R&I dei prossimi anni, puntando ad aggiornare il quadro esistente per offrire un miglior contributo alle nuove priorità politiche generali dell’Unione.

A seguito della comunicazione della Commissione, il Consiglio ha adottato proprie conclusioni (dicembre 2020), ribadendo la necessità di una profonda revisione dello Spazio europeo della ricerca nei prossimi anni.

L’esecutivo europeo ha definito obiettivi e interventi strategici da attuare in stretta cooperazione con gli Stati membri, allo scopo di dare priorità agli investimenti e alle riforme nel campo della ricerca e dell’innovazione, migliorare l’accesso all’eccellenza per i ricercatori europei e garantire che i risultati della ricerca raggiungano il mercato e l’economia reale. La “nuova ERA” si propone quindi di promuovere ulteriormente la mobilità, le competenze e le opportunità di sviluppo professionale dei ricercatori, sostenere la parità di genere e migliorare l’accesso alle attività scientifiche finanziate da Horizon Europe.

La comunicazione definisce quattro obiettivi strategici, descritti a seguire, e indica 14 azioni da intraprendere.

Dare priorità agli investimenti e alle riforme nella ricerca e nell’innovazione orientati verso le transizioni verde e digitale, al fine di sostenere la ripresa dell’Europa e rafforzarne la competitività.

Per ottenere i cambiamenti positivi necessari e garantire la qualità dei risultati, il sostegno europeo garantito dal Programma quadro deve essere integrato da investimenti degli Stati membri e del settore privato. La comunicazione conferma l’obiettivo di destinare il 3% del PIL agli investimenti in ricerca e innovazione nell’Ue – fissato dieci anni fa dalla strategia Europa 2020 - e invita gli Stati membri ad allineare ulteriormente i loro sforzi fissando l’obiettivo di destinare il 5% dei finanziamenti pubblici nazionali a programmi di ricerca e sviluppo congiunti e ai partenariati europei entro il 2030.

Migliorare l’accesso alle strutture e alle infrastrutture di eccellenza per i ricercatori in tutta l’UE.

Gli investimenti degli Stati membri in ricerca e innovazione rimangono disomogenei, contribuendo ad estendere il divario interno in termini di risultati dell’innovazione e

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2. IL CONTESTO 25

di eccellenza scientifica. L’Unione proseguirà nel garantire un sostegno specifico ed azioni dedicate a supporto dei paesi Widening tramite Horizon Europe. Accanto a ciò, la Commissione invita gli Stati membri i cui investimenti in ricerca e sviluppo in rapporto al PIL sono inferiori alla media europea – Italia inclusa – ad adoperarsi per aumentarne l’entità del 50% nei prossimi 5 anni.

Trasferire all’economia i risultati  delle attività di R&I al fine di stimolare gli investimenti delle imprese e l’adozione dei risultati della ricerca da parte del mercato, come pure promuovere la competitività e la leadership dell’UE nel panorama tecnologico globale.

Per accelerare il trasferimento all’economia reale dei risultati della ricerca e sostenere l’attuazione della nuova strategia industriale, la Commissione intende incoraggiare e guidare l’elaborazione di  piani tecnologici comuni  (technology roadmaps) in collaborazione con l’industria, che consentiranno di attrarre più investimenti privati in progetti internazionali di rilievo. L’esecutivo europeo vuole inoltre valutare in futuro la possibilità di elaborare un quadro per le attività di networking che si baserà sulle capacità e sugli enti esistenti, come i centri di eccellenza o i Digital Innovation Hubs, per facilitare la collaborazione e lo scambio di migliori pratiche entro il 2022.

Rafforzare la mobilità dei ricercatori e il libero flusso delle conoscenze e delle tecnologie  attraverso una maggiore cooperazione tra gli Stati membri, per garantire che tutti possano trarre beneficio dalla ricerca e dai suoi risultati.

L’Unione punta a migliorare le opportunità di sviluppo professionale per attrarre e trattenere i migliori ricercatori in Europa e per motivarli a intraprendere una carriera al di fuori del mondo accademico. A questo scopo, in collaborazione con gli Stati membri e le organizzazioni di ricerca, entro la fine del 2024 la Commissione intende predisporre una serie di strumenti a sostegno dello sviluppo professionale dei ricercatori, che comprenderà:

un quadro delle competenze dei ricercatori; un regime di mobilità a sostegno degli scambi e della mobilità dei ricercatori tra industria e mondo accademico; formazioni mirate e opportunità di sviluppo professionale nell’ambito di Horizon Europe; uno sportello unico che consenta al ricercatore di reperire informazioni e di gestire le propria carriera e il proprio apprendimento con maggiore facilità.

La sede del dibattito strategico con gli Stati membri per sostenere l’attuazione coerente di questi quattro obiettivi sarà nei prossimi anni l’ERA Forum for Transition, un gruppo di esperti – uno per ogni Stato membro - istituito a inizio 2021. Entro la prima metà dell’anno l’esecutivo europeo si è promesso di avanzare agli Stati membri l’adozione di un Patto per la ricerca e l’innovazione in Europa, che vuole rafforzare i rispettivi impegni a favore di politiche e principi condivisi e individuare i settori in cui sviluppare congiuntamente interventi prioritari.

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Il Programma quadro è una porzione del Quadro finanziario pluriennale, il bilancio di lungo termine dell’Ue. Sviluppatosi nel corso di diversi decenni seguendo l’evoluzione dell’Unione, il bilancio europeo copre generalmente un periodo di sette anni ed assicura il finanziamento dei programmi e delle azioni in tutti i settori d’intervento dell’Ue, dall’agricoltura alla politica regionale, dalla ricerca e innovazione alla politica di difesa e sicurezza.

Il Quadro finanziario pluriennale - introdotto nel 1988 per garantire alla Comunità economica europea una stabilità finanziaria di fondo e trasformato dal Trattato di Lisbona da accordo interistituzionale in atto giuridicamente vincolante – fissa dunque i limiti di spesa complessivi (cd. massimali) dell’Unione nei diversi settori, allo scopo di allineare le spese alle priorità politiche dell’Ue, garantire la prevedibilità delle finanze europee per cofinanziatori e beneficiari, assicurare la disciplina di bilancio ed agevolare l’adozione del bilancio annuale (approvato anno per anno sulla base dei tetti previsti dal QFP). A differenza dei bilanci nazionali, il bilancio dell’UE è soprattutto un bilancio di investimento: non è destinato a finanziare, ad esempio, istruzione primaria, sanità o difesa nazionale, ma si concentra su settori chiave che creano valore aggiunto europeo promuovendo crescita e competitività o, in questo ciclo particolare, mettendo in atto la solidarietà per sostenere i paesi più colpiti dalla pandemia di COVID-19.

Com’è facile immaginare, la definizione dei massimali dei diversi capitoli di spesa è oggetto di dura negoziazione politica e legislativa. La dotazione finanziaria assegnata al Programma quadro sta ad indicare quale fetta del proprio bilancio l’Ue investe direttamente in ricerca e innovazione e – di conseguenza – che rilevanza politica l’Unione assegna al settore R&I in relazione alle altre priorità di bilancio.

Nel complesso, il QFP ha diverse fonti di entrata: la principale (di gran lunga) è rappresentata dai contributi versati dagli Stati membri, basati sul reddito nazionale lordo e sull’imposta di valore aggiunto (IVA). Tra le altre fonti, le più significative sono costituite dai dazi di importazione su prodotti provenienti da paesi extraeuropei e dalle multe inflitte alle imprese che violano le regole sulla concorrenza.

UN BILANCIO MAI VISTO

Il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 – adottato a dicembre 2020 – prevede una dotazione finanziaria complessiva di 1074,3 miliardi di euro (in prezzi 2018), a cui vanno ad aggiungersi i 750 miliardi dello strumento per la ripresa Next Generation EU. Il pacchetto da 1824,3 miliardi complessivi è completato da 15 miliardi di finanziamenti integrativi concordati dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell’Ue. Sono questi gli stanziamenti del Piano per la ripresa, il più ambizioso pacchetto di misure di stimolo mai finanziato dall’Unione, concordato dalle istituzioni europee per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di coronavirus e gettare le basi per un’Europa più moderna e sostenibile.

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2. IL CONTESTO 27

QUADRO FINANZIARIO PLURIENNALE 2021-27 QFP NGEU TOTALE

1. Mercato unico, innovazione digitale 149,5 11,5 161,0

2. Coesione, resilienza e valori 426,7 776,5 1 203,2

3. Risorse naturali e ambientali 401,0 18,9 419,9

4. Migrazione e gestione delle frontiere 25,7 - 25,7

5. Sicurezza e difesa 14,9 - 14,9

6. Vicinato e mondo 110,6 - 110,6

7. Pubblica amministrazione europea 82,5 - 82,5

TOTALE espresso in prezzi correnti (Mrd EUR) 1 210,9 806,9 2 017,8 TOTALE espresso in prezzi 2018 (Mrd EUR) 1 074,3 705,0 1 824,3

Il tradizionale bilancio comune copre sette capitoli di spesa e fornisce il quadro per il finanziamento di 37 programmi europei per gli anni dal 2021 al 2027. Nonostante gli sforzi compiuti dalla Commissione e dal Parlamento per orientare i finanziamenti verso le cosiddette priorità nuove e rafforzate, in particolare per sostenere la transizione verde e digitale, la politica agricola comune e la politica di coesione continuano a ricevere finanziamenti significativi, rispettivamente 336,4 e 330,2 miliardi solo nell’ambito del QFP. Le priorità nuove e rafforzate beneficiano nel complesso dal solo QFP di 335,5 miliardi, di cui 132,8 assegnati al capitolo “Mercato unico, innovazione e digitale”

(il settore nel quale è inserito Horizon Europe).

Al centro di Next Generation EU, lo strumento temporaneo per la ripresa da 750 miliardi di euro, vi è il Dispositivo per la ripresa e la resilienza (il cosiddetto Recovery Fund), che metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri. Per poter ricevere i finanziamenti dello strumento per la ripresa e la resilienza, i Paesi stanno preparando i loro Piani di ripresa e resilienza (PNRR). Nell’ambito di Next Generation EU sono previsti anche l’iniziativa di Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU), che integrerà i fondi per la politica di coesione del QFP, e ulteriori finanziamenti per altri programmi europei, tra i quali Horizon Europe.

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Fonte Commissione europea

La suddivisione completa, inclusiva del dettaglio dei vari programmi di spesa, del Quadro Finanziario Pluriennale 2021-27 e di Next Generation EU è disponibile in queste tabelle elaborata dalla Commissione europea (QFP a prezzi correnti e QFP a prezzi 2018)

I testi legislativi sono invece raccolti in questa pagina, sempre sul sito della Commissione.

GLI ALTRI PROGRAMMI

Considerando il piano di ripresa nel suo complesso, meritano di essere segnalati qui – e ripresi più avanti in un capitolo dedicato che ne descriverà i tratti essenziali – diversi programmi di particolare interesse, alcuni perché finanziano direttamente attività di ricerca e innovazione, altri per le potenzialità di sinergia e complementarietà che hanno con il Programma quadro (il valore è sempre espresso in prezzi 2018).

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2. IL CONTESTO 29

GLI ALTRI PROGRAMMI Mrd EUR

Euratom – Programma di Ricerca e Formazione 1,8

International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER) 5

Fondo Europeo per la Difesa 7

InvestEU 9,4

Digital Europe 6,8

Programma Spaziale 13,2

EU4Health 5,1

Connecting Europe Facility 28+,4

LIFE 4,8

Erasmus + 23,4

Programmi per la politica di coesione 330,2

Recovery and Resilience Facility 672,5

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3. I TEMI

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Horizon Europe si articola in tre pilastri e in una parte trasversale.

Il primo pilastro ‘Excellence Science’ – in stretta continuità con Horizon 2020 - promuove l’eccellenza scientifica, attira verso l’Europa i migliori talenti (European Research Council), fornisce un sostegno adeguato ai ricercatori all’inizio della carriera (Azioni Marie Skłodowska-Curie) e sostiene la creazione e la diffusione di eccellenza scientifica, conoscenze, metodologie, competenze, tecnologie e soluzioni di elevata qualità.

Il secondo pilastro ‘Sfide Globali e Competitività Industriale europe’, che riunisce ed integra il secondo e il terzo pilastro di Horizon 2020 (‘Leadership industriale’ e ‘Sfide sociali’) in sei cluster intersettoriali, rafforza la competitività dell’industria europea, accresce l’impatto della R&I nell’ambito dello sviluppo, del sostegno e dell’attuazione delle politiche dell’Unione e sostiene l’adozione di soluzioni innovative nel settore industriale.

Il terzo pilastro ‘Innovative Europe’ – una novità del nuovo Programma quadro che si fonda su esperienze precedenti - promuove tutte le forme di innovazione, compresa l’innovazione non tecnologica, soprattutto all’interno delle PMI, agevolando lo sviluppo tecnologico, la dimostrazione e il trasferimento di conoscenze, e rafforzando la diffusione di soluzioni innovative.

La quarte parte ‘Ampliare la partecipazione e consolidare lo Spazio europeo della ricerca’

– una novità del nuovo Programma quadro, anch’essa basata su iniziative presenti in Horizon 2020 - si propone di sostenere l’ampliamento della partecipazione (Widening participation) al programma dei paesi con scarso rendimento di R&I (paesi Widening) e sostenere le riforme delle politiche nazionali nell’ambito del rafforzamento dello Spazio europeo della ricerca.

HORIZON EUROPE – LA STRUTTURA

PILASTRO I – EXCELLENT SCIENCE

PILASTRO II – SFIDE GLOBALI E COMPETITIVITÀ INDUSTRIALE

EUROPEA PILASTRO III – INNOVATIVE EUROPE European Research Council Cluster 1 - Salute European Innovation Council (EIC) Marie Skłodowska Curie Actions

(MSCA) Cluster 2 - Cultura, Creatività e Società

Inclusiva Ecosistemi di Innovazione

Research Infrastructures Cluster 3 - Sicurezza Civile per la Società Istituto europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) Cluster 4 - Digitale, Industria e Spazio

Cluster 5 - Clima, Energia e Mobilità Cluster 6 - Prodotti alimentari, Bioeconomia, Risorse Naturali,

Agricoltura e Ambiente Joint Research Center

AMPLIARE LA PARTECIPAZIONE E CONSOLIDARE LO SPAZIO EUROPEO DELLA RICERCA Ampliare la partecipazione e diffondere l’eccellenza Sistemi europei di R&I

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Il progresso scientifico, economico, sociale e culturale in tutte le sue forme dipende, tra le altre cose, da un’adeguata offerta di ricercatori di eccellenza; la ricerca di progressi radicali nella comprensione e l’acquisizione di conoscenze a tutti i livelli; l’esistenza di strutture di livello mondiale necessarie a raggiungere tale obiettivo, comprese le infrastrutture fisiche e della conoscenza per la ricerca e l’innovazione, nonché l’esistenza dei mezzi per diffondere e condividere apertamente le conoscenze (la cosiddetta “scienza aperta”), le metodologie e le competenze.

Gli investimenti pubblici nella ricerca, in particolare attraverso università, istituti di ricerca pubblici e strutture di ricerca, spesso intraprendono le attività di ricerca a più lungo termine e più rischiose, ad integrazione delle attività del settore privato. La scienza europea e i ricercatori con sede in Europa sono stati e continuano ad essere all’avanguardia in molti ambiti, ma la posizione di leadership scientifica del Vecchio continente è minacciata da vecchi e nuovi concorrenti globali.

Il primo pilastro di Horizon Europe – in stretta continuità con Horizon 2020 - promuove l’eccellenza scientifica, attira verso l’Europa i migliori talenti, fornisce un sostegno adeguato ai ricercatori all’inizio della carriera e sostiene la creazione e la diffusione di eccellenza scientifica, conoscenze, metodologie, competenze, tecnologie e soluzioni di elevata qualità per affrontare le sfide sociali, ambientali ed economiche globali.

Il primo pilastro vale nel complesso circa 25 miliardi di euro, pari al 26% della dotazione finanziaria complessiva del Programma quadro.

Gran parte delle azioni finanziate dal primo pilastro sono finanziate seguendo un approccio dal basso verso l’alto (bottom-up) o “curiosity driven”: l’attività di ricerca sostenuta è pertanto avviata in gran parte su iniziativa dei ricercatori, senza argomenti predeterminati.

EXCELLENT SCIENCE

European Research Council Azioni Marie Skłodowska Curie

Infrastrutture di Ricerca

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3. I TEMI 33

EUROPEAN RESEARCH COUNCIL

IL CONTESTO

Sebbene l’Unione europe resti il maggiore produttore di pubblicazioni scientifiche al mondo, essa dispone – rispetto alle sue dimensioni – di un numero relativamente basso di centri di eccellenza leader a livello mondiale e presenta inoltre vaste aree geografiche dalle prestazioni mediocri o scarse. Rispetto agli Stati Uniti e ora, in parte, alla Cina, l’Ue segue un “modello di eccellenza decentralizzato” in cui le risorse sono distribuite tra un gran numero di ricercatori e istituti di ricerca. Creare condizioni attrattive per i migliori ricercatori aiuterà l’Europa ad accrescere la propria attrattiva nell’arena mondiale dei talenti scientifici.

GLI OBIETTIVI

Lo European Research Council (ERC) finanzia i ricercatori di eccellenza di qualsiasi età e nazionalità, che intendano svolgere attività di ricerca

“di frontiera” negli Stati membri o nei paesi associati. L’obiettivo principale è sostenere l’eccellenza scientifica e potenziare il dinamismo e  la creatività della ricerca europea di frontiera, sostenendo  il lavoro dei migliori ricercatori in tutti i settori scientifici, tecnici ed accademici.

La ricerca finanziata è avviata interamente su iniziativa dei ricercatori con un approccio dal basso

verso l’alto (bottom-up). I progetti sono finanziati sulla base delle idee progettuali presentate dai ricercatori, in qualsiasi campo della scienza, senza argomenti di ricerca predefiniti. I progetti supportati sono caratterizzati da alto rischio e condotti da Principal Investigator (PI) con curriculum di rilievo a livello internazionale. L’ERC si aspetta che i suoi finanziamenti contribuiranno a realizzare scoperte scientifiche e tecnologiche nuove e imprevedibili, che possano costituire la base di nuove industrie, mercati e più ampie innovazioni sociali nel futuro.

Al di là del finanziamento, l’ERC mira a rafforzare e plasmare in modo sostanziale il sistema di ricerca europeo, fissando valutazioni di alta qualità e parametri di riferimento internazionali di successo. L’idea di fondo è che la volontà di affermarsi nella competizione internazionale aiuterà

CHE COS’È LA “RICERCA DI FRONTIERA”?

La “ricerca di frontiera” è l’attività di ricerca orientata al conseguimento di progressi fondamentali alla “frontiera” della conoscenza e oltre. Il concetto supera la distinzione tra ricerca

“di base” e “applicata”, oggi meno netta, in virtù del fatto che le aree emergenti della scienza e della tecnologia spesso coprono elementi essenziali di entrambe.

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università e centri di ricerca a valutare le proprie prestazioni, incoraggiando lo sviluppo di strategie migliori per imporsi come attori di eccellenza globali.

In definitiva, scopo ultimo dell’ERC è rendere la ricerca europea più preparata a rispondere alle esigenze di una società basata sulla conoscenza e fornire all’Europa le capacità di ricerca di frontiera necessarie per affrontare le sfide globali.

IL BUDGET

16 miliardi di euro in sette anni, pari a circa  il 17%  dell’intero programma.

In termini di dotazione finanziaria, è la tematica più rilevante di Horizon Europe.

COSA C’ERA IN HORIZON 2020? 

Parola d’ordine, continuità! Gli schemi ERC presenti in Horizon 2020 si ritrovano sostanzialmente tali e quali in Horizon Europe.

COSA FINANZIA –  I DIVERSI SCHEMI

I bandi ERC si dividono in cinque principali schemi di finanziamento:

ሪ  Starting Grant (StG) - Si rivolge a ricercatori di qualsiasi nazionalità, leader emergenti della ricerca, con 2-7 anni di esperienza maturata dopo il conseguimento del dottorato (o di un altro titolo equipollente). Il destinatario ideale del finanziamento è dunque il ricercatore di talento all›inizio della carriera, pronto a lavorare in modo indipendente e dimostrare il potenziale per essere un futuro leader nella ricerca. Il finanziamento può arrivare a 1.5 milioni di euro per singolo progetto per una durata massima di 5 anni.

* Apertura bandi: 25 febbraio 2021, chiusura bandi: 12 aprile 2021

* Apertura bandi 2022: settembre 2021, chiusura bandi: gennaio 2022 COME FUNZIONA L’ERC

L’ERC agisce secondo un’autonomia di fondo garantita dalla Commissione

europea. È composto da un Consiglio Scientifico e da un’Agenzia Esecutiva (ERCEA). Il Consiglio Scientifico è l’organo direttivo dell’ERC: definisce le strategie scientifiche, gli strumenti di finanziamento, le metodologie di valutazione, e stabilisce il Programma di lavoro per l’attuazione delle attività. Il Consiglio Scientifico è composto da eminenti scienziati e studiosi.

I membri sono nominati dalla Commissione europea, su raccomandazione di un Comitato di identificazione indipendente. Il Presidente del Consiglio Scientifico è il Presidente e il rappresentante formale dell’ERC presso la Commissione europea ed altri organismi.

L’Agenzia esecutiva (ERCEA) attua la strategia nella gestione operativa delle attività ed è responsabile dell’amministrazione quotidiana dei finanziamenti assegnati ai progetti. In particolare:

implementa il Programma di lavoro annuale, pubblica gli inviti a presentare proposte, fornisce informazioni e supporto ai candidati, organizza la valutazione delle proposte, contratta e gestisce i Grant Agreement e fornisce assistenza al consiglio scientifico dell’ERC.

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