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C Sessualità nelle “giovanissime”, così precoci...e così disinformate

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26 n M.D. Medicinae Doctor - Anno XXI numero 2 - 20 marzo 2014

A ggiornAmenti

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ome citato dal 6° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adole- scenza, realizzato da Eurispes e Telefono Azzurro, un’indagine con- dotta su un campione rappresenta- tivo di 2.470 adolescenti tra i 12 e i 19 anni ha rilevato che aveva già avuto rapporti sessuali il 30.3%

degli intervistati; oltre la metà di essi l’aveva avuto per la prima vol- ta prima dei 16 anni. In particolare, il 38.4% aveva avuto il primo rap- porto sessuale tra i 14 e i 15 anni, mentre l’11.7% ancora prima, tra gli 11 e i 13 anni. Poco meno del 30% lo aveva avuto tra i 16 e i 17 anni, mentre appena il 4.9% aveva

“aspettato” di diventare maggio- renne.

Questa precocità non si accompa- gna purtroppo a un’adeguata con- sapevolezza. In un’indagine della SIGO (Società Italiana di Gineco- logia e Ostetricia) il 51% delle donne ritiene che la doppia prote- zione pillola più preservativo sia inutile e il 71% delle ragazze si ri- tiene al riparo dalle malattie a tra- smissione sessuale quando ha rapporti perché... si fida del part- ner. A questo si aggiunga che il 45% delle ragazze fra i 18 e i 26

anni non usa alcun metodo con- traccettivo e il 54%, di cui la metà sono ragazze sotto i 20 anni, si affida alla contraccezione d’emer- genza: nel 2013 la “pillola del giorno dopo” è risultata tra i primi 5 farmaci più venduti in Italia.

Come informare?

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In questa situazione un’informa- zione capillare per attribuire con- sapevolezza all’atto sessuale, co- noscendo opportunamente anche i rischi e i modi per proteggerse- ne, potrebbe essere una strate- gia per evitare, per quanto possi- bile, spiacevoli conseguenze, in particolare gravidanze indesidera- te e malattie sessualmente tra- smissibili.

Ovviamente la conoscenza dei mezzi contraccettivi oggi a dispo- sizione, sempre più adattabili e personalizzabili alle più svariate esigenze cliniche e individuali, è uno dei passi cruciali per ridurre i rischi associati a rapporti sessuali non protetti. Ma perché questo funzioni occorre che le adolescen- ti ne parlino col proprio Mmg o col ginecologo, sentendosi libere di farlo, perché solo l’intervento di

un adulto competente potrebbe fornire loro gli strumenti per pro- teggersi e tutelarsi.

L’utilizzo anche di strumenti di comunicazione molto usati dagli adolescenti (da internet, a What’s App o analoghi, per esempio) e di un linguaggio adatto, potrebbero essere utili per raggiungere più capillarmente le “giovanissime”

alle prese con la propria realtà sessuale. In questo contesto è partita la campagna d’informazio- ne Love It, promossa da SIGO in collaborazione con lapillolasenza- pillola, progetto educazionale di MSD.

La campagna è rivolta alle giovani ragazze che stanno affrontando le loro prime esperienze sessuali e nasce con l’obiettivo di sensibiliz- zarle sull’importanza di fare in modo consapevole le proprie scel- te in materia di sesso, dando loro tutte le informazioni utili sulla con- traccezione. Love it! si differenzia da altre campagne d’informazione perché per parlare di contracce- zione usa linguaggi innovativi co- me la moda, la musica e il web e perché per la prima volta le ragaz- ze non sono semplici destinatarie, ma protagoniste e testimonial del- la campagna (www.lapillolasenza- pillola.it).

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Livia Tonti

Sessualità nelle “giovanissime”, così precoci...e così disinformate

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