Morbillo & Rosolia News
Aggiornamento mensile
Rapporto N° 51 - Aprile 2019
Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
In Evidenza
Il rapporto presenta i dati nazionali della Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia, raccolti dal Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici del Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità.
Dal 1 gennaio al 31 marzo 2019 sono stati segnalati in Italia 557 casi di morbillo, di cui 177 nel mese di gennaio, 170 nel mese di febbraio e 210 nel mese di marzo.
18 Regioni hanno segnalato casi, ma oltre la metà dei casi si è verificata in due Regioni (Lombardia e Lazio) che hanno anche riportato le incidenze più elevate. L’incidenza nazio- nale è stata 36,8 casi per milione di abitanti.
L’età mediana dei casi è stata 30 anni. Sono stati segnalati 62 casi in bambini sotto i 5 anni di età, di cui 21 avevano meno di 1 anno.
L’87,5% dei casi era non vaccinato al momento del contagio.
Il 31% ha sviluppato almeno una complicanza. Tra le complicanze, sono stati segnalati anche due casi di encefalite.
E’ stato segnalato un decesso per complicanze respiratorie, in un adulto (45 anni), non vaccina- to.
Sono stati segnalati 29 casi tra operatori sanitari e 8 casi tra operatori scolastici.
Dal 1 gennaio al 31 marzo 2019 sono stati segnalati 10 casi di rosolia con un’età mediana di 33 anni.
Il Rapporto mensile riporta i risultati del Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia aggiornati al mese precedente alla sua pubblicazione. I dati presentati sono provvisori, visto che alcuni casi potrebbero essere ri- classificati in seguito all’aggiornamento delle informazioni disponibili.
Tutte le Regioni e PP.AA. inseriscono i dati nella piattaforma web predisposta dall’ISS. Il Piemonte e l’Emilia- Romagna estraggono i dati dal proprio sistema informatizzato e li inviano all’ISS secondo uno specifico tracciato
Rapporto N° 51 - Aprile 2019
Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
Morbillo: Risultati nazionali, 1 gennaio—31 marzo 2019
Nel periodo dal 1 gennaio al 31 marzo 2019 sono stati segnalati 557 casi di morbillo. L’età media- na dei casi è stata pari a 30 anni (range: 0 – 85 anni).
Figura 1. Distribuzione percentuale e incidenza (per 1.000.000 abitanti) dei casi di morbillo segnalati per classe
d’età. Italia , 2019 (N=557)
La Figura 1 riporta la distribuzione per-
centuale e l’incidenza (per 1.000.000 abi- tanti) dei casi segnalati per classe di età.
L’11,1% dei casi (n=62) aveva meno di cinque anni di età (incidenza 25,5 ca- si/1.000.000);. Di questi, 21 erano bam- bini sotto l’anno di età (incidenza 46 ca- si/1.000.000). Il 50,1% dei casi si è verifi- cato in persone di sesso femminile.
Lo stato vaccinale è noto per 528/557 ca- si; di questi, l’87,5% (n=462) era non- vaccinato al momento del contagio, il 6,6% aveva effettuato una sola dose, il 2,1% aveva ricevuto due dosi e il 3,8% non ricorda il numero di dosi.
Il 30,7% dei pazienti (171 casi) ha riporta- to almeno una complicanza, indicate in Figura 2. La com plicanza più fre- quente è stata la diarrea (72 casi), seguita da epatite/aumento delle transaminasi (63 casi), e cheratocongiuntivite (47 casi).
Due persone hanno sviluppato una ence- falite, rispettivamente una persona adul- ta (28 anni) non vaccinata e un bambino sotto l’anno di età.
Tra le rimanenti complicanze sono stati registrati 43 casi di stomatite, 29 di pol- monite, 27 di insufficienza respiratoria, 16 di otite, 13 di laringotracheobronchite, e 12 di trombocitopenia.
E’ stato segnalato un decesso per compli- canze respiratorie, in una persona adulta (45 anni), non vaccinata, con patologie concomitanti.
Il 40,2% dei casi segnalati è stato ricove- rato e un ulteriore 26,9% si è rivolto ad un
Figura 2. Com plicanze riportate tra i casi di m orbil- lo segnalati (N=557). Italia 2019
25,5
5,7
20,7
5,4
0,3
0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
0-4 5-14 15-39 40-64 >64
Incidenza per 1.000.000 ab.
Percentuale di casi di morbillo segnalati
Classe di età (anni)
%
casi x 1.000.000
0,4 1,8
2,2 2,3 2,9
4,8 5,2
7,7 8,4
11,3 12,9
Encefalite Altra complicanza Trombocitopenia Laringotraccheobronchite Otite Insufficienza respiratoria Polmonite Stomatite Cheratocongiuntivite Epatite Diarrea
Sono stati segnalati 29 casi tra operatori sanitari (5,2%
dei casi totali) di cui nessuno vaccinato. L’età mediana degli
operatori sanitari è 28 anni. Sono inoltre stati segnalati 8
casi tra gli operatori scolastici, di cui nessuno vaccinato.
Rapporto N° 51 - Aprile 2019 Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
La Tabella 1 riporta il numero dei casi di morbillo (possibili, probabili e confermati
)per Regione e P.A. e per mese di insorgenza sintomi, segnalati al sistema di sorveglianza dal 1 gennaio al 31 marzo 2019 . Nella tabella riportiamo inoltre la percentuale di casi confermati in laboratorio sul totale e l’inci- denza per 1.000.000 di abitanti, nazionale e per Regione, nel periodo considerato.
Morbillo: Risultati regionali, 1 gennaio—31 marzo 2019.
Tabella 1. Casi di Morbillo per Regione/P.A. e mese di inizio sintomi
.Italia 2019.
L’incidenza nazionale di casi di morbillo segnalati nei primi tre mesi del 2019 è stata di 36,8 casi per milione di abitanti.
Diciotto Regioni hanno segnalato casi, ma oltre la metà dei casi si è verificata in due Regioni che hanno anche riportato le incidenze più elevate: Lombardia (n=162; incidenza 64,6/1.000.000) e Lazio (n=138; incidenza 93,6/1.000.000 abitanti)
Complessivamente l’86,5% dei casi (N=482) è stato confermato in laboratorio, il 5,2% (N=29) è stato classificato come caso probabile (criteri clinici ed epidemiologici soddisfatti, caso non testato in labo- ratorio) e il 8,3% (N=46) come caso possibile (criteri clinici soddisfatti, nessun collegamento epide- miologico, non testato in laboratorio).
* Casi Possibili, Probabili e Confermati
GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC
Piemonte 5 12 3 20 60,0 18,3
Valle d'Aosta 0 0,0 0,0
Lombardia 60 48 54 162 92,6 64,6
P.A. di Bolzano 1 1 0,0 7,6
P.A. di Trento 1 1 100,0 7,4
Veneto 2 2 8 12 100,0 9,8
Friuli Venezia Giulia 2 2 100,0 6,6
Liguria 3 3 100,0 7,7
Emilia-Romagna 18 24 27 69 97,1 62,0
Toscana 7 5 7 19 100,0 20,3
Umbria 1 1 2 50,0 9,0
Marche 1 2 3 100,0 7,8
Lazio 33 37 68 138 83,3 93,6
Abruzzo 1 1 0,0 3,0
Molise 1 1 0,0 13,0
Campania 15 18 9 42 57,1 28,8
Puglia 29 9 7 45 93,3 44,5
Basilicata 0 0,0 0,0
Calabria 1 1 100,0 2,0
Sicilia 3 10 22 35 85,7 27,8
Sardegna 0 0,0 0,0
TOTALE 177 170 210 0 0 0 0 0 0 0 0 0 557 86,5 36,8
Regione Totale *
Mese di insorgenza sintomi % conferma di
laboratorio
Incidenza x 1.000.000
Rapporto N° 51 - Aprile 2019 Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
La Figura 3 riporta i casi di morbillo segnalati in Italia per mese di insorgenza dei sintomi, a partire da gennaio 2013, anno in cui è stata istituita la sorveglianza integrata morbillo-rosolia, fino a marzo 2019.
Morbillo: Risultati nazionali, 1 gennaio 2013– 31 marzo 2019
Figura 3. Casi di morbillo per mese di insorgenza dei sintomi. Italia: gennaio 2013-marzo 2019
Dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 13.722 casi di morbillo di cui 2.270 nel 2013, 1.695 nel 2014, 256 nel 2015, 861 nel 2016, 5.399 nel 2017, 2.684 nel 2018 e 557 nel 2019.
La Figura 3 mostra un andamento ciclico dell’infezione con picchi epidemici (oltre 300 casi) nei mesi di giugno 2013 e gennaio 2014, una diminuzione del numero di casi segnalati nel 2015 (range 11-45 casi), una lieve ripresa nel 2016, e un nuovo picco di 973 casi a marzo 2017. Dopo una progressiva diminuzione dei casi, a gennaio 2018 si è verificata una nuova ripresa della trasmissione che ha raggiunto il picco ad aprile 2018 con 496 casi, per poi diminuire progres- sivamente fino a raggiungere 56 casi nel mese di settembre 2018. Il numero di casi è rimasto pressoché stabile nei mesi successivi fino a dicembre 2018 (range 56-82 casi). Nel mese di gennaio 2019 il numero di casi segnalati è rad- doppiato rispetto al mese precedente. Un ulteriore aumento è stato registrato nel mese di marzo 2019.
Nel periodo gennaio 2013 - marzo 2019, il 72,7% dei casi segnalati è stato confermato in laboratorio, il 13,6% è stato classificato come caso probabile (criteri clinici ed epidemiologici soddisfatti, caso non testato in laboratorio) e il 13,7% come caso possibile (criteri clinici soddisfatti, nessun collegamento epidemiologico, non testato in laboratorio).
Anno N. non casi
Tasso di casi scartati per 100.000 abitanti
2013 152 0,28 2014 121 0,20 2015 91 0,15 2016 79 0,13 2017 408 0,67
Tabella 2. Tasso di casi scartati di morbillo. Italia 2013-2018
La Tabella 2 riporta il tasso di casi scartati di morbillo, per anno dal 2013 al 2018. Il tasso di casi scartati è uno degli indicatori standard per misurare la «performance» dei sistemi di sorveglianza del morbil- lo e della rosolia e viene calcolato annualmente. Si tratta del tasso di casi sospetti indagati e scartati, attraverso esami di laboratorio e/o perché hanno un collegamento epidemiologico con un caso conferma- to di altra malattia. L’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della
84 209 215 214
360 385 201 74
46 36
181 265 319 204 304 267 195
96 93 76
46 44 30 21 11 17 14 31 31 12 18 16 15 13 33 45 78 82 73 77 82 85
45 34 54 79 83 89
296 481 973 863 804 661 598 251 165 127 66 114 219 299 392 495 461 315 148 79 56 82
60 78 177 170 210
0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
CASI TOTALI (Confermati, Probabili, Possibili) CASI CONFERMATI
Rapporto N° 51 - Aprile 2019
Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
Rosolia in Italia: risultati nazionali e regionali, 1 gennaio 2013– 31 marzo 2019
Figura 4. Casi di Rosolia per mese di insorgenza dei sintomi.
Italia, gennaio 2013-marzo 2019.
Dall’inizio del 2013 sono stati segnalati 247 casi di rosolia (possibili, probabili e confermati) di cui 65 nel 2013, 26 nel 2014, 27 nel 2015, 30 nel 2016, 68 nel 2017, 21 nel 2018 e 10 nel 2019.
Il 28,7% circa dei casi è stato confermato in laboratorio. La Figura 4 mostra la distribuzione dei casi segnalati per mese di insorgenza dell’esantema.
Tabella 3. Tasso di casi scartati di rosolia. Italia 2013-2018
Anno N. non- casi Tasso di casi scar- tati per 100.000
2013 28 0,05
2014 28 0,05
2015 25 0,04
2016 25 0,04
2017 28 0,05
2018 23 0,04
La Tabella 3 riporta il tasso di casi scartati di rosolia, per anno, dal 2013 al 2018. l tasso di casi scartati è uno degli indicatori standard per misurare la «performance» dei sistemi di sorveglianza del morbillo e della rosolia e viene calcolato annualmente. Si tratta del tasso di casi sospetti indagati e scartati, attraverso esami di laboratorio e/o perché hanno un collegamento epidemiologico ad un ca- so confermato di altra malattia. L’obiettivo dell’OMS è 2 casi scartati per 100.000 abitanti.
13
7 13
7 7 10
1 1 1 3
1 1 54
23 5
10 0 23
01 3
1 6
32 23 3 21
01 12 2 2 76
1 10 2
4 2
4 8
14
1112
6
3 1
32 2 2 12 2
4 2 23
12 0
2 0
32 5
0 2 4 6 8 10 12 14 16
gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic gen feb mar
2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019
CASI TOTALI (Confermati, Probabili, Possibili) CASI CONFERMATI
Rapporto N° 51 - Aprile 2019 Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
L’elaborazione dei dati e la realizzazione del presente rapporto sono a cura di Antonietta Filia, Antonino Bella, Martina Del Manso e Maria Cristina Rota (Reparto Epidem iologia, Biostatistica e Modelli Matem atici, Dipartim ento Isti- tuto Superiore di Sanità-ISS).
Citare il documento come segue: Antonietta Filia, Antonino Bella, Martina Del Manso, Maria Cristina Rota. Morbillo & Rosolia News, N. 51 Aprile 2019 http://www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino.asp
Si ringraziano il Laboratorio di Riferimento Nazionale per il Morbillo e la Rosolia, i Laboratori di Riferimento Regionali (rete MoRoNet), i referenti della sorveglianza presso il Ministero della Salute, le Regioni, le Asl, e i medici che hanno segna- Il Sistema Nazionale di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia è stato istituito a febbraio 2013 (con inserimento re- troattivo dei casi, nella piattaforma Web, a partire dal 01/01/2013) per rafforzare la sorveglianza del morbillo e della rosolia post- natale, malattie per cui esistono obiettivi di eliminazione nella Regione Europea dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
(OMS).
L’eliminazione del morbillo e della rosolia richiede sistemi di sorveglianza ad elevata sensibilità e specificità. In questo contesto, la sorveglianza ha come obiettivi principali quelli di:
individuare i casi sporadici e i focolai e confermare attraverso indagini di laboratorio i casi
assicurare una corretta gestione dei casi e dei contatti
capire i motivi per cui i casi e la trasmissione dell’infezione si stanno verificando
identificare i gruppi di popolazione a rischio di trasmissione
attivare rapidamente una risposta di sanità pubblica
monitorare l’incidenza delle malattie ed identificare cambiamenti nell’epidemiologia delle stesse, per definire le priorità, pia- nificare e mettere in atto i programmi di prevenzione, attribuire le risorse
monitorare la circolazione dei genotipi virali
misurare e documentare i progressi raggiunti nell’eliminazione.
Dal momento che morbillo e rosolia colpiscono le stesse fasce di età, hanno una sintomatologia simile e possono essere difficili da distinguere su base clinica, la sorveglianza integrata prevede anche che i casi di sospetto morbillo risultati negativi ai test di con- ferma vengano testati per rosolia e che viceversa, i casi di sospetta rosolia risultati negativi ai test di conferma vengano testati per morbillo.
La sorveglianza è coordinata dal Reparto Epidemiologia, Biostatistica e Modelli Matematici del Dipartimento Malattie Infettive, Istituto Superiore di Sanità e la piattaforma della sorveglianza è accessibile al seguente link: www.iss.it/site/rmi/morbillo.
Dalla sua introduzione, la sorveglianza integrata ha permesso di individuare più tempestivamente i casi sporadici di morbillo e di rosolia e i focolai, monitorare l’incidenza delle malattie e identificare i gruppi di popolazione maggiormente a rischio. Inoltre, nel 2017 è stata istituita una rete nazionale di laboratori di riferimento regionali per morbillo e rosolia (denominata MoRoNET), per garantire che la conferma di laboratorio dei casi e la genotipizzazione dei casi e dei focolai siano eseguite in un laboratorio accredi- tato, come prescritto dall’OMS. La rete è coordinata dal Laboratorio di Riferimento Nazionale per morbillo e rosolia del Diparti- mento Malattie Infettive dell’ISS.
Nel 2018, è stata emanata la Circolare 12 novembre 2018 “Aggiornamento del sistema di sorveglianza integrata del morbillo e della rosolia” per introdurre alcuni aggiornamenti nel flusso di notifica e rendere la sorveglianza ancora più idonea al raggiungi- mento degli obiettivi di eliminazione.
Il Sistema di Sorveglianza Integrata del Morbillo e della Rosolia
Aggiornamenti e Link utili
Situazione del morbillo e della rosolia in Europa
https://ecdc.europa.eu/en/rubella/surveillance-and-disease-data/monthly-measles-rubella-monitoring- reports
https://ecdc.europa.eu/en/threats-and-outbreaks/reports-and-data/weekly-threats
Situazione del morbillo e della rosolia nel mondo:
https://www.who.int/immunization/monitoring_surveillance/burden/vpd/surveillance_type/active/measles _monthlydata/en/