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5-6-7 aprile 2006 X

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Academic year: 2022

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Convegni 2006

X

ScientificaRiunione

Annuale dell’Associazione Italiana Registri Tumori

v i a l e N o b i l i , 2 • R e g g i o E m i l i a

5-6-7 aprile 2006

Hotel Astoria - Mercure

AIRT

Con il Patrocinio di

Assessorato Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna

Provincia di Reggio Emilia Comune di Reggio Emilia

Enti organizzatori

AIRT (Associazione Italiana Registri Tumori) AUSL di Reggio Emilia – Registro Tumori Reggiano Università di Modena e Reggio Emilia

In collaborazione con AIE (Ass. Italiana Epidemiologia)

AIOM (Ass. Italiana Oncologia Medica)

ASMN (Azienda Ospedaliera S.Maria Nuova, Reggio Emilia)

Ordine dei Medici

Lega contro i Tumori. Sezione di Reggio Emilia Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori

CCM (Centro Controllo Malattie) - Ministero della Salute Associazione “Alleanza Contro il Cancro”

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N. 52

Terapia chirurgica radicale e conservativa nel carcinoma renale a cellule chiare: esperienza congiunta di 2 centri urologici, Reggio Emilia e Parma

Pini G, Rossi R, Mora A, Spatafora S, Martino F, Spagni M, Ferretti S*, Cortellini P*, Leoni S SC UROLOGIA ASMN REGGIO NELL’EMILIA - *SC UROLOGIA AO UNIVERSITARIA PARMA

Obiettivi: Riportiamo l’esperienza congiunta di due centri di Urologia sulla terapia chirurgica del Carcinoma Renale a Cellule Chiare (Renal Cell Carcinoma-RCC): la Nefrectomia Radicale (RN- Radical Nephrectomy) e la Chirurgia Conservativa (NSS- Nephron Sparing Surgery). Risultati, followup e nuove strategie.

Materiali e metodi: Sono stati diagnosticati e stadiati clinicamente (Ecografia addominale, TC toraco- addominale, Scintigrafia ossea, RX torace, emocromo, profilo renale ed epatico) 292 pazienti (186 maschi, 106 femmine, rapporto maschi/femmine 1,8 e con età media di 68 anni, range 31-88 anni) affetti da RCC e sottoposti a terapia chirurgica in un periodo di 6 anni compreso fra gennaio 1999 e dicembre 2004.

La scelta chirurgica è stata indirizzata dalle linee guida internazionali basate sullo stadio clinico (TNM), sulla presentazione della neoplasia e storia clinica del paziente:

a) Stadio clinico T1-T4, N+: → NEFRECTOMIA RADICALE,

b) Stadio clinico T1 N0M0, buon performance status → CHIRURGIA CONSERVATIVA ELETTIVA (Enucleoresezione, Resezione Polare, Eminefrectomia).

c)Bilateralità, monorene chirurgico o congenito, IRC, Idroureteronefrosi → CHIRURGIA

CONSERVATIVA ASSOLUTA, d)M+, buon performance status → NEFRECTOMIA RADICALE + METASTASECTOMIA e/o IMMUNOTERAPIA (Il-2, IFN-α).

Il follow-up si è svolto mediante Tc, Scintigrafia ossea, ecografia addome, esame urine e citologia urinaria a scadenze trimestrali, semestruali o annuali presso i nostri ambulatori.

Risultati: Si è eseguito Nefrectomia Radicale (RN) in 179 Pz (61,2%) , Chirurgia Conservativa Elettiva (NSS) in 72 Pz (24,7%), Chirurgia Conservativa Assoluta in 9 Pz (3,1%), Nefrectomia Radicale + Metastasectomia e/o Immunoterapia in 32 Pz (11%).

E’ stato possibile risalire alla stadiazione pTNM in 277 pazienti: pT1 154 (54%), pT2 47 (16,7%), pT3a 29 (10,1%), pT3b 53 (18,5%), pT3c 1 (0,3%), pT4 3 ( 1%), pN0 256 (88%) pN1 11 (3,9%) pN2 22 (7,6%), pM0 263 (91,6%), pM1 24 (8,4%), follow-up medio 42 mesi (6-78).

Tasso di sopravvivenza globale 80,9%, tasso sopravvivenza libero da malattia 73,6%.

Tasso di progressione della malattia 24,9% di cui 9 recidive renali e 60 metastasi a distanza con tempo libero dalla malattia 15,2 mesi (0- 60 mesi). 14 sono stati trattati con metastasectomia e 10

immunoterapia.

Conclusioni:

1) Constatando un aumento della diagnosi incidentale della neoplasia (da 39% del 1999 a 68% del 2004) e un aumento della diagnosi di neoplasie <=4cm ( T1a) (da 6 del 1999 a 18 del 2004) abbiamo aderito ai criteri di modifica del TNM (2002) dello stadio T1 in due sottoclassi - T1a (<= 4cm) e T1b (4cm)

2) I dati ricavati dalla nostra esperienza confermano inoltre che è possibile ampliare con un buon margine di sicurezza le indicazioni alla chirurgia conservativa d’elezione anche a neoplasie renali localizzate di diametro superiore a 4cm: stadio T1b

3)Si è confermato una maggiore incidenza nel sesso maschile (m/f=1,8/1) peraltro associata ad una peggiore prognosi rispetto alla controparte femminile.

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4) Il follow-up dei pazienti affetti da neoplasia associata a trombosi delle vena renale o cava (stadio pT3b) non infiltrante la parete, non è correlato all’estensione craniale o caudale del trombo nel vaso, quanto al diametro medio della neoplasia originaria nel rene.

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