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Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna (D. Lgs. 19/2012, art 12 e art.14) Università degli Studi di ROMA "Foro Italico"

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Relazione annuale dei Nuclei di Valutazione interna (D. Lgs. 19/2012, art 12 e art.14) Università degli Studi di ROMA "Foro Italico"

19/10/2020 11:38:14

Sezione: 1. Valutazione del Sistema di Qualità dell’Ateneo e dei Corsi di Studio (CdS)

1. Sistema di AQ a livello di ateneo

Premessa:

A seguito del termine formale del mandato del precedente Nucleo di Valutazione al 24 maggio 2015, il nuovo Nucleo di Valutazione, nominato con decreto prot. N. 6212-03 del 01/09/2015, ha raggiunto l’assetto attuale con decreto prot. 8992-03 del 25/11/2015 (Allegato 1 – Nomina NdV 2015-2018).

L’attuale costituzione del Nucleo di Valutazione è la seguente:

Daniela CAPOROSSI, Presidente (docente, Università degli Studi di Roma Foro Italico) Norbert BACHL, (docente, Università degli Studi di Vienna, Austria)

Tiziana BONACETO, (direttore generale, Università degli Studi di Perugia) Paolo BORRIONE, (docente, Università degli Studi di Roma Foro Italico) Fabio NARO, (docente, Università degli Studi di Roma La Sapienza)

Carla PERSICHINI, (responsabile area programmazione didattica, Università degli Studi di Roma Foro Italico) Yannis PITSILADIS, (docente, Università degli Studi di Brighton, UK)

In continuità con la gestione precedente, e nel rispetto della normativa vigente, la composizione e funzionamento del Nucleo rimangono definiti dallo Statuto di Ateneo (GU Serie Generale n. 303 del 30 dicembre 2011, e modifiche successive GU Serie Generale n. 177 del 30 luglio 2013; capo III, art. 13) e dal Regolamento Generale di Ateneo (approvato 26/07/2012, prot. n. 12/06835-03, capo III, art. 8). Facendo proprie le aspettative ANVUR per una graduale maturazione del sistema AVA, il Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Roma “Foro Italico” si pone come soggetto valutatore interno-esterno, operante a favore di una crescita della cultura della qualità nell’Ateneo e di uno sviluppo adeguato dei sistemi di AQ, agendo nel contempo come soggetto periferico del sistema di valutazione nazionale, avente come referente l’ANVUR e il MIUR.

A partire dall’ottobre 2015, l’attuale NdV ha monitorato il funzionamento complessivo del sistema AQ di ateneo tramite incontri operativi con i componenti del PQ, audizioni con il Gruppo di Lavoro sulla Performance, i CdS e il Direttore di Dipartimento. Allo scopo di agevolare il raccordo tra le varie strutture centralizzate e periferiche ed il Nucleo, specialmente in riferimento agli adempimenti di legge, lo stesso ha predisposto e distribuito un

cronoprogramma, definendo il flusso di informazioni/documentazioni e relative scadenze annuali (prot.

16/001408-GEN del 03/03/2016, Allegato 2 – Cronoprogramma NdV). Per questa relazione, si è avvalso delle schede SUA-CdS e RAR 2016, SUA-RD 2016, la relazione annuale del CPds, i documenti di sintesi predisposti dall’ANVUR, i verbali attinenti i lavori delle diverse strutture proposte all’AQ, primariamente il PQ, integrati nella revisione finale di questo documento tramite la Relazione Annuale del PQ (prot. 16/003308-GEN del 30/06/2016) e la Relazione 2016 sulla Performance 2015, recentemente approvata dal CdA (delibera 15, seduta CdA del

08/07/2016).

Come indicato dall’ANVUR nelle “Linee Guida 2016 per la Relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione”, questa relazione è stata redatta in considerazione dei punti di interesse indicate dall’ANVUR e cercando di privilegiare una forma sintetica e pragmatica del testo, finalizzato a mettere in evidenza gli aspetti essenziali emersi dal processo valutativo e non identificabili nella documentazione comunque già messa a disposizione dell’agenzia ed alla quale, quando appropriato, si farà riferimento.

ANNO 2016

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1.a Stato di maturazione interna dell’Assicurazione della Qualità (AQ)

Il 10/07/2015, il Senato Accademico ha approvato il documento sulle Politiche di Qualità dell’Ateneo, con le successive integrazioni del 29/04/2016 (allegato 3 – Politiche AQ di Ateneo), approvate dal Senato sia sulla base della relazione 2015 del NdV, sia per adeguamento al Piano Strategico di Ateneo 2016 – 2019, approvato dal CdA in data 16/12/2015.

Come indicato nel documento sulle Politiche di Qualità dell’Ateneo 2015, coerentemente con il proprio Statuto e in linea con quanto disposto dal Ministero dell’Istruzione di Ateneo, l’Università considera tra i suoi valori fondanti l’adozione di una Cultura della Qualità che possa, nel rispetto dei principi di autonomia e di responsabilità individuale ed istituzionale, contribuire alla trasparenza ed all’efficacia delle sue attività di formazione e di ricerca.

L’Ateneo ha difatti predisposto e realizzato le azioni chiave per promuovere e monitorare la cultura della qualità all'interno delle strutture di formazione e di ricerca, come indicato nel documento predisposto dal Presidio Qualità (verbale riunione 16/05/2016, prot. n. 16/003308-GEN, Allegato 4 – AQ Università Foro Italico).

Per le sue azioni, il Nucleo di Valutazione (NdV) può far riferimento a strutture centralizzate, quali:

a) il Presidio Qualità (PQ), costituito nel 2013 (DR del 13/02/2013, prot. n. 1258-03), la cui composizione è stata integrata con DR del 05/11/2015 (prot. n. 8422-03);

b) la Commissione Ricerca di Ateneo, organo consultivo di Ateneo;

c) la Commissione Paritetica Docenti-Studenti di Ateneo, nominata con delibera n.12 (prot. n. 6743-03) a sostituzione delle Commissioni paritetiche precedentemente costituite all’interno di ciascun corso;

d) la Commissione Dipartimentale per la Ricerca;

sia a strutture decentrate quali i Consigli di Corso di Studio (CdS) e i rispettivi gruppi qualità o del riesame.

A queste strutture si aggiunge poi il Gruppo di Lavoro per l’Aggiornamento e il Monitoraggio del Piano Triennale della Performance (costituito in data 06/10/2015 con DR prot. 07216, Allegato 5 – GdL Performance).

1.b. Grado di diffusione della Cultura della Qualità, trasparenza delle politiche e degli obiettivi, adeguatezza della operatività complessiva

Rispetto lo scorso anno, il NdV ritiene che la cultura e le prassi per l'Assicurazione della Qualità siano di fatto acquisite a livello centralizzato e decentrato, con politiche esplicite per la sua diffusione e per rendere efficaci le interazioni tra strutture centrali e periferiche.

Per il 2015, si è riscontrata ancora una qualche difficoltà e incertezza nelle interazioni tra strutture centrali e periferiche, soprattutto relativamente al flusso di informazioni, con conseguente perplessità e, parzialmente, confusione nell’applicazione delle procedure per l'Assicurazione della Qualità. A questo riguardo, anche in seguito alle raccomandazioni del NdV nella relazione annuale precedente, l’Ateneo ha istituito nel febbraio 2016 un

“Tavolo Permanente sulla Qualità” (TAPEQ) il cui obiettivo principale è quello di perseguire efficacemente il monitoraggio delle azioni che gli organi di governo ritengono necessarie al successo delle proprie politiche di qualità, anticipate nel documento approvato nel 2015. Sebbene il NdV, nella figura del suo Presidente, sia invitato alle riunioni del TAPEQ allo scopo di esercitare una verifica periodica sull'efficacia del lavoro del Presidio di Qualità di Ateneo e sulle sinergie promosse e utilizzate dalle strutture di Ateneo, si ritiene necessario che il PQ

contribuisca formalmente all’azione di monitoraggio del Nucleo con un documento che indichi chiaramente le azioni correttive intraprese dall’Ateneo rispetto le criticità rilevate.

1.c. Attrattività dell’offerta formativa

Per quanto riguarda l’attrattività dell’offerta formativa complessiva dell’Ateneo, il NdV si è basato sulla scheda di Ateneo e schede singoli corsi pubblicate per il 2015 nel sito dedicato ANVUR, sui dati dell’ufficio statistico di Ateneo, sulla relazione annuale della CPds e, parzialmente, sulla valutazione della didattica da parte degli studenti, a cui è dedicata una sezione specifica di questa relazione.

Sebbene i dati ANVUR non risultino completamente sovrapponibili con i dati forniti dall’ufficio statistico di Ateneo, la dinamica degli ultimi tre anni è paragonabile e indica un andamento pressoché stabile delle immatricolazioni sia a livello di Ateneo che dei diversi CdS, dove le immatricolazioni coprono in generale il numero di posti messi a bando, con l’eccezione della Laurea Magistrale in Sport Management, per la quale il trend degli ultimi tre anni mostra un incremento degli immatricolati. L’analisi dei dati forniti dall’Ufficio Statistico di Ateneo mostra un rapporto tra posti disponibili e partecipanti alle varie prove di ammissioni che, negli ultimi tre anni, oscilla tra 1:3,1-1:3,3 per il corso di laurea triennale e 1:1–1:3,3 per i diversi corsi di laurea magistrale. Grazie all’identità vocazionale

dell’Ateneo e alla garanzia della tradizione, alla dislocazione e qualità delle strutture disponibili per le attività formative e per quelle professionalizzanti, così come alla qualità della docenza e all’ampia rappresentanza di SSD specifici delle Scienze Motorie, l’Ateneo conferma la sua attrattività a livello regionale, nazionale ed internazionale, soprattutto nei corsi di II livello, con un 36,4% degli studenti dei corsi LM che hanno conseguito il titolo di I livello in

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un altro Ateneo (indicatore di 167,1 se rapportato alla media nazionale e di 130,5 se normalizzato e ponderato con stessa offerta formativa). L’internazionalizzazione rappresenta sicuramente un punto di forza distintivo di questo Ateneo, con 8,2% degli iscritti alla LM con un titolo di I livello conseguito all’estero (indicatore di 403,6 se

rapportato alla media nazionale e di 1370,6 se normalizzato e ponderato con stessa offerta formativa). L’indicatore positivo riguardo la mobilità internazionale è evidente anche in uscita, con un 0,6% e 2,0% di studenti che

conseguono almeno 6 CFU e 9 CFU all’estero, rispettivamente (gli indicatori normalizzati e ponderati con stessa offerta formativa a livello nazionale sono 160,1 e 208,5). Tale aspetto è da considerare un obiettivo da perseguire e migliorare.

Sempre i dati ANVUR mostrano che l’impatto per gli studenti nei diversi CdS è soddisfacente, con una percentuale di CFU al I anno migliore rispetto alla situazione nazionale, una prosecuzione al II anno paragonabile alla media nazionale generale e di riferimento, e un’ottima prosecuzione stabile al II anno (indicatore di 160,8 se rapportato alla media nazionale e di 184,9 se normalizzato e ponderato con stessa offerta formativa). La durata degli studi è in linea con quello del sistema universitario di riferimento, con un 41,9% di laureati regolari stabili (indicatore di 131,0 se rapportato alla media nazionale e di 158,5 se normalizzato e ponderato con stessa offerta formativa).

Anche a livello dei singoli CdS i dati ANVUR mostrano un impatto per gli studenti immatricolati generalmente migliore rispetto ai CdS della stessa classe in Italia o nell’area geografica di riferimento, mentre la percentuale dei laureati regolari stabili è in linea con i riferimenti nazionali, con voti medi inferiori solo per la Laurea Magistrale internazionale in Attività Fisica e Salute.

L’analisi comparativa sui dati dall’Ufficio Statistico confermano un trend stabile di questo aspetto nell’ultimo triennio per tutti i corsi di studi. Sebbene anche a livello del singolo CdS il dato sulla percentuale dei laureati regolari risulta mediamente migliore rispetto alla media nazionale o regionale dei CdS della medesima classe (con valori tra il 33,1% della Laurea in Scienze Motorie e Sportive, L22, e il 70,9% della Laurea Magistrale in Attività Motorie Preventive e Adattate, LM67), il Nucleo ritiene che l’Ateneo e i diversi CdS dovrebbero adoperarsi per migliorare la percentuale di laureati regolari, soprattutto nell’ottica di aumentare l’attrattività a livello internazionale.

Completamente disallineati e decisamente inferiori alla media nazionale e regionale dei CdS della stessa classe risultano invece i valori ANVUR relativi alla percentuale di studenti che acquisiscono almeno 1 CFU in attività di stage. Poiché i CdS presenti in Ateneo prevedono l’ampio utilizzo di tirocini/stage curriculari, su quest’ultimo dato il NdV ritiene necessaria un’analisi approfondita da parte dell’ufficio programmazione didattica e dei CdS

sull’interpretazione dell’indicatore da parte dell’ANVUR rispetto i singoli piani di studio, in modo da verificare la corrispondenza tra tipo di formazione e relativa informativa nell’anagrafe nazionale.

1.d. Sostenibilità dell’offerta formativa

Per la sostenibilità dell’offerta formativa, il NdV si avvale delle informazioni contenute nella SUA-CdS 2016

riguardante la sostenibilità economico finanziaria e le risorse di docenza per il quinquennio 2010 – 2015 (relazione del PQ del 10/07/2015, prot. n 6078-03 del 03/08/2015), e successiva integrazione per l’anno 2016 (Allegato 6 – Sostenibilità della Didattica).

Accanto ai cinque corsi di laurea curriculari, l’Ateneo sostiene i corsi per la formazione degli insegnanti (percorsi abilitanti speciali, tirocini formativi attivi e corso di specializzazione per il sostegno) e il Dottorato di ricerca in Scienze del Movimento Umano e dello Sport.

Tra il 2010 e il 2015 il numero degli studenti iscritti e di quelli iscritti al primo anno hanno ottenuto un incremento di circa 9 punti percentuali, con considerevole aumento della contribuzione studentesca. Per quel che riguarda i requisiti di docenza, il numero di docenti in servizio nell’a.a. 2014-2015 risultava essere di 60 (10 PO, 21 PA, 28 RU, 1 P incaricato), al di sopra dei requisiti minimi richiesti a regime per le classi di laurea in Scienze Motorie che, con riferimento al DM 1059/2013, risultano essere di 23 docenti. Nel mese di novembre 2015, si è avuta la cessazione di 1 RU confermato e, in seguito al piano straordinario professori II fascia, si è avuto il passaggio di 6 RU confermati al ruolo di associati, più l’acquisizione di 1 RU per trasferimento e 1 RU a tempo determinato per concorso. In prospettiva, nell’anno accademico 2016-2017, ci sarà la cessazione di servizio per 3 PO e, in seguito al piano straordinario 2016 per il reclutamento ricercatori di cui all’articolo 24, comma 3, lettera b) della legge 240/2010, l’acquisizione di 3 RU a tempo determinato. Come riportato nella Scheda SUA CdS di Roma “Foro Italico, l’ultimo valore ISEF (Indicatore di ateneo della Sostenibilità economico – finanziaria) pari a 1.36 conferma la sussistenza delle condizioni per inoltrare domanda di accreditamento per un nuovo corso di studio, nel rispetto delle condizioni di cui al DM 1059/2013, Allegato A. Non si evidenziano quindi possibili future criticità nel mantenimento delle soglie minime previste.

Come già riportato nella relazione dello scorso anno, gli indicatori di sostenibilità D/D rispetto al limite di ore di didattica massima assistita erogata (DM 47/2013, Allegato B, lettera b) e DM 1059/2013, Allegato B, lettera b) non superano mai le soglie massime previste per corsi di studio relativi alle classi delle Scienze Motorie sebbene si faccia ampio ricorso ad attività didattiche esercitative assegnate a personale tecnico interno o per contratto. Per

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2. Sistema di AQ a livello dei CdS

tipologia di corsi, risulta di fatto indispensabile avvalersi di tecnici interni ed esterni per la formazione tecnica e professionalizzante e per le attività integrative, caratterizzate anche da esercitazioni pratiche a piccoli gruppi. Per tale motivo il numero di ore di didattica assistita per contratto di insegnamento, affidamento e supplenza rimane alto

1.e. Coerenza tra domanda di formazione espressa dal sistema professionale di riferimento, obiettivi formativi dichiarati dai CdS e risultati di apprendimento previsti:

Rispetto alla coerenza tra domanda di formazione espressa dal sistema professionale di riferimento, obiettivi formativi dichiarati e risultati di apprendimento previsti, il Nucleo, coerentemente con quanto già indicato nella scorsa relazione, ritiene che:

a) la metodologia utilizzata in fase progettuale per accertare tale coerenza nei cinque curricula attivi nell’ateneo è ritenuta generalmente adeguata, con criticità minori come specificato nella sezione successiva.

b) ogni CdS indica gli obiettivi formativi secondo le Linee guida europee in termini di conoscenze e competenze, mentre il percorso formativo è adeguatamente descritto in termini sia di carico (crediti formativi, CFU) che tipologia dell’attività formativa (di base, caratterizzante, affine e integrativa). Anche i risultati di apprendimento attesi sono articolati in termini di conoscenza e capacità di comprensione, capacità di applicare conoscenza e comprensione, autonomia di giudizio, abilità comunicative e capacità di apprendimento;

c) tutti i CdS hanno identificato il sistema professionale di riferimento e gli altri stakeholder con riferimento alla

“Nomenclatura e classificazione delle unità professionali (NUP06) dell’ISTAT (aggiornamento 2013), fondata sulla logica della classificazione internazionale delle professioni (ISCO-International Standard Classification of

Occupations), indicando sia l’ambito professionale di riferimento che specifici stakeholder;

d) poiché l’Ateneo partecipa al Consorzio Interuniversitario AlmaLaurea, tutti i CdS possono utilizzare direttamente o tramite l’ufficio Job Placement dei dati quantitativi sulla condizione occupazionale dei propri laureati elaborata dal consorzio, anche nel confronto con la situazione nazionale;

e) per quel che concerne relazioni analitiche sui profili professionali in uscita (laureato di primo livello in Scienze motorie, laureati di secondo livello assimilabili alle varie classi di LM) sono disponibili relazioni da parte di consorzi europei (AEHESIS, EOSE), a cui l’Ateneo ha contribuito e che, per alcuni corsi di studio, sono stati presi come riferimento per la definizione del progetto formativo.

d) la consultazione periodica con soggetti del sistema professionale di riferimento e altri stakeholder non risultava una procedura messa a regime nei diversi CdS sino all’a.a. 2014-2015. Anche in seguito alle rilevazioni da parte del NdV, e su sollecitazione del PQ, tutti i CdS hanno pianificato e/o condotto consultazioni con i portatori di interesse nell’a.a. 2015-2016, sebbene il risultato di tali consultazioni, o il loro utilizzo non sia ancora verificabile nei diversi RAR.

Documenti allegati:

Allegati 1 e 2.pdf [Inserito il: 14/07/2016 12:55]

Allegati 3 e 4.pdf [Inserito il: 14/07/2016 12:56]

Allegati 5 e 6.pdf [Inserito il: 14/07/2016 12:56]

Premessa

Per quanto riguarda il sistema di AQ a livello di singoli CdS, il NdV si è basato sulle schede dei singoli corsi pubblicate per il 2015 nel sito dedicato ANVUR, sui dati dell’ufficio statistico di Ateneo, sulla relazione annuale CPds e RAR 2016, sulle schede SUA-CdS 2016, sulla valutazione della didattica da parte degli studenti e sui verbali del PQ. In sinergia con l’operato del PQ, audit specifici sono stati condotti con i rappresentanti degli studenti in seno alla CPds e con i Presidenti di due (Laurea in Scienze Motorie e Sportive e Laurea Magistrale in Sport Management) dei cinque corsi di laurea presenti in Ateneo.

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2.a. Integrazione AQ a livello dei CdS, anche in relazione all’attratività, sostenibilità dell’offerta formativa e sua coerenza con il sistema professionale di riferimento, obiettivi formativi dichiarati dai CdS e risultati di

apprendimento previsti

Il Nucleo di Valutazione valuta positivamente le integrazioni che sono state realizzate nella composizione accademica e/o amministrativa del PQ di Ateneo, tramite acquisizione di nuove competenze, e nella scelta di istituire una CPds di Ateneo così da rispondere in maniera opportuna alle esigenze di monitoraggio e verifica che le disposizioni ANVUR riguardo al sistema AVA e all'Accreditamento hanno nel corso degli ultimi anni sollecitato in merito alla offerta formativa.

Sia la Relazione Annuale 2016 del PQ, sia i diversi verbali delle riunioni verificano i criteri di coerenza e integrazione del sistema AQ a livello dei CdS, vedendo il PQ impegnato nel consolidamento delle procedure di monitoraggio delle attività dei Corsi di Studio e dell’offerta formativa e nella messa a punto delle procedure interne all'Ateneo per la gestione e la realizzazione del processo di valutazione informatizzata delle opinioni degli studenti in merito all'offerta formativa (vedi sezione specifica). Analoga valutazione positiva viene espressa per l’attività della CPds di Ateneo.

Come anticipato nella sezione precedente, sia i dati ANVUR sul triennio 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015, sia i dati interni relativi anche al I semestre 2015/2016, indicano che nessun CdS presenta criticità importanti o

scostamenti significativi rispetto all’anno precedente in termini di attrattività, regolarità nella carriera degli studenti, o grado di internazionalizzazione. I parametri indicano infatti valori in linea o migliori rispetto gli stessi corsi della stessa classe a livello nazionale o regionale.

Dall’analisi della documentazione disponibile online, risulta che tutti i CdS presenti nell’Ateno hanno completato l’inserimento dei dati nelle relative schede SUA-CdS 2016 e regolarmente elaborato, discusso e approvato i RAR 2016 e i primi RAR ciclici. Come commento generale, il Nucleo prende atto che, rispetto la precedente valutazione, tutti i CdS hanno inserito la consultazione periodica con le organizzazioni rappresentative del mondo del lavoro come parte integrante del processo di qualità del progetto formativo. Non di meno, si rileva una certa eterogeneità nelle procedure o tempistiche utilizzate, mentre ancora non è possibile verificarne l’impatto a livello dei RAR.

Ancora, per tutti i CdS, risultano non puntuali le informazioni caricate dai singoli responsabili degli insegnamenti e pertinenti i quadri A4.b2 (Conoscenza e comprensione, Capacità di applicare conoscenza e comprensione) e B1.b (Descrizione dei metodi di accertamento) delle schede SUA.

L’analisi dei RAR annuali e ciclici mostrano una certa eterogeneità dei CdS nella capacità di organizzare il flusso logico nei documenti, sia rispetto l’individuazione degli aspetti critici, sia rispetto all’adozione di soluzioni coerenti con le risorse effettivamente disponibili, oppure nell’identificazione di indicatori di miglioramento misurabili e documentabili. Dalla consultazione di questi documenti, e tenendo in considerazione anche la relazione della CPds, i verbali delle riunioni/audit del PQ e degli audit da parte del NdV, si considerano ampiamente migliorabili gli aspetti specifici di seguito indicati:

Laurea in Scienze Motorie e Sportive (L22) – a) strategie possibili per ottimizzare la frequenza alle lezioni; b) monitoraggio e valutazione degli interventi intrapresi per migliorare il passaggio degli studenti al III anno di corso;

c) monitoraggio e valutazione della nuova modalità di esecuzione della prova finale; d) efficace comunicazione con i rappresentanti del mondo del lavoro e altri portatori di interesse riguardo la corrispondenza tra progetto formativo e sbocco professionale.

Laurea Magistrale in Sport Management (LM47) – a) monitoraggio dei due percorsi formativi (Curriculum

Gestionale e Curriculum Giuridico) rispetto la differenziazione delle competenze e delle figure professionali, anche attraverso un confronto specifico con le parti sociali; b) analisi critica del CdS anche attraverso l’utilizzo di indicatori numerici, individuando le azioni correttive da intraprendere attraverso obiettivi specifici, in cui si identifichino chiaramente le modalità, risorse disponibili, scadenze e responsabilità.

2.b. Organizzazione dei servizi di supporto allo studio

Relativamente all’organizzazione dei servizi di supporto allo studio, i servizi di segreteria dedicati agli studenti, così come i servizi generali, risultano adeguati rispetto alla quantità e qualità della domanda effettiva, con la presenza di processi di miglioramento continuo, anche in considerazione dei recenti cambiamenti dell’organigramma di Ateneo attuati proprio per fronteggiare lo sviluppo continuo di una politica della qualità.

Il personale dei servizi dedicati agli studenti, che include il personale T.A. in servizio presso il Dipartimento, l’Ufficio Programmazione Didattica, l’Area Servizi agli studenti, il CLA, la Biblioteca, l’Ufficio Tirocinio e Job Placement, l’Ufficio Relazioni Internazionali, ammonta a circa 30 unità, con un rapporto Personale T.A. dedicato/Studenti complessivamente iscritti di 1:68. Tale valore risulta congruo con un servizio sufficientemente adeguato, anche in considerazione della recente adozione di nuovi software di gestione dell’offerta formativa e della

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3. Modalità e risultati della rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti e, se effettuata, dei laureandi

Parte secondo le Linee Guida 2014

1. Obiettivi della rilevazione/delle rilevazioni

dematerializzazione del processo di verbalizzazione degli esami e delle tesi di laurea con i relativi processi verbali.

E’ inoltre a regime la Piattaforma di supporto didattico Moodle per facilitare la comunicazione docenti-studenti e assicurare la disponibilità di materiale didattico. Sono inoltre in fase di ultimazione i progetti di dematerializzazione dei processi amministrativi e dei flussi documentali relativi sia ai servizi di normale amministrazione, sia ai servizi agli studenti (finanziamenti MIUR 2013-15 per la promozione della qualità del sistema universitario - Azione:

Miglioramento dei servizi agli studenti). Ciò detto, il Nucleo di Valutazione rimanda all’azione di monitoraggio da parte del PQ la definizione effettiva della qualità dei servizi erogati.

In relazione al servizio di supporto ai singoli CdS, un’unità di personale è dedicata al ruolo di facilitatore per i rapporti docenti-studenti- organi collegiali – uffici amministrativi dei cinque corsi di studio.

I Servizi di Tirocinio e Job Placement e l’ufficio Relazioni Internazionali assicurano la presenza, la qualità e le iniziative dei servizi di orientamento in ingresso, in itinere, in uscita, per lo svolgimento di stage e tirocini e per la mobilità internazionale, come indicato nelle schede SUA-CdS degli ultimi tre anni accademici (Sezione B.

Esperienza dello studente - http://www.universitaly.it/index.php/scheda/sua/14898#3). In considerazione degli obiettivi di internazionalizzazione dell’offerta formativa, ribaditi come prioritari anche nel nuovo Piano strategico di Ateneo, il NdV ritiene che la mancanza di una versione inglese del sito di Ateneo e, soprattutto, l’assenza di informazioni in lingua inglese per il portale di accesso agli studenti rappresenta una limitazione.

Un servizio aggiuntivo è costituito dal Tutorato specializzato per studenti con disabilità e studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) che si occupa degli interventi finalizzati a favorire i processi di integrazione universitaria, riducendo le situazioni di disabilità e di difficoltà per garantire l’accesso e la piena partecipazione all’offerta formativa e alla vita dell’ateneo.

Pur confermando queste considerazioni, il Nucleo ritiene importante a che il PQ predisponga azioni di monitoraggio e di verifica che possano permettere di confermare l'efficacia delle azioni a sostegno della qualità della formazione del supporto allo studio.

2.c. Adeguatezza della dotazione infrastrutturale e tecnologica dedicata

L’Ateneo dispone di infrastrutture e tecnologie dedicate alla didattica che il Nucleo di Valutazione considera appropriate ai corsi di laurea per numero, tipologia e specifica funzionalità come in allegato (allegato 7- Dotazione infrastrutturale e tecnologica).

In generale dunque, il NdV ritiene che l’Ateneo risulta dotato di tecnologiche che possono rappresentare uno dei suoi punti di forza. In prospettiva, e anche in considerazione di quanto indicato nella relazione annuale della CPds, il Nucleo di Valutazione ritiene importanti delle azioni di monitoraggio da parte degli uffici tecnici competenti e da parte dei Gruppi Qualità dei Corsi di Laurea per confermare lo stato e l'adeguatezza delle strutture infrastrutturali e delle risorse tecnologiche, la loro effettiva disponibilità in tutte le sedi in cui si effettua attività didattica sia formale che di tipo pratico, onde evitare disparità nella qualità della didattica.

Documenti allegati:

Allegato 7 - Infrastrutture per la didattica.pdf [Inserito il: 15/07/2016 08:36]

L’indagine sui pareri degli studenti riguarda l’efficacia e il gradimento dei servizi generali e didattici erogati dall’Ateneo. L'Ateneo ha attivato un sistema di rilevazione delle opinioni degli studenti già dall’anno accademico 1999/2000 come strumento efficace per l’identificazione da parte degli studenti di eventuali criticità e con lo scopo

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2. Modalità di rilevazione

ultimo di orientare possibili decisioni degli organi di governo dell’Ateneo o mutare i comportamenti didattici.

Negli anni, l’indagine è stata realizzata con questionari di seguito conformi a quelli suggeriti dai vari organi di riferimento (CNVSU), per arrivare, nel 2013/14, ad utilizzare i questionari indicati dall’ANVUR. Per il primo anno di applicazione, il questionario è stato somministrato ancora in forma cartacea ai soli studenti frequentanti (Allegato IX alla Proposta operativa per l’avvio delle procedure di rilevamento dell’opinione degli studenti per l’A.A.

2013-2014 – Schede per la raccolta dell’opinione degli studenti, dei laureandi, dei laureati e dei docenti sulla didattica - Scheda n. 1 e n. 2).

Nel 2014-2015, anno accademico di riferimento di questa relazione, i questionari sono stati somministrati in forma elettronica ed estesi, come prescritto, agli studenti non frequentanti (Allegato IX - Schede n. 1 e n. 3). Per il 2015-2016 la rilevazione online è stata estesa ai docenti (Scheda n. 7), con l’intento di completare la procedura elettronica entro l’anno accademico 2016-2017 con l’integrazione delle schede studenti n. 2 e n. 4 per la rilevazione dell’opinione su aule, attrezzature, servizi di supporto e prova di esame.

L’attuale procedura di rilevazione, seppur ancora in una fase di consolidamento che terminerà nell’anno accademico 2016-2017, rappresenta un elemento importante di adeguamento dell’Ateneo alle procedure di valutazione suggerite dal MIUR attraverso i documenti ANVUR. Attualmente, il Presidio Qualità di Ateneo (PQ), come richiesto dal suo mandato, ha assunto in pieno il suo ruolo di referente dei Corsi di Studio (CdS) per le procedure di rilevazione opinioni studenti e del monitoraggio delle attività legate al processo di Assicurazione della Qualità (AQ) a livello dei CdS.

Sulla base dei criteri di coerenza e integrazione del sistema di AQ a livello dei CdS, il Nucleo di Valutazione ritiene che le rilevazioni delle opinioni degli studenti sull’offerta formativa siano un elemento fondamentale e concreto affinché i Corsi di Studio e/o gli organi di governo possano individuare le problematicità su cui intervenire per assicurare la qualità della propria offerta formativa, sia nei contenuti che nelle attività e strutture di supporto.

Nella presente relazione sono riportati i dati aggregati relativi all’opinione degli studenti del corso di laurea triennale in Scienze motorie e sportive, dei corsi di laurea magistrale in Management dello sport, Scienza e tecnica dello sport, Attività motorie preventive e adattate e per l’European Master in Health and Physical Activity, un corso di laurea magistrale internazionale espressione di un impegno formativo di molti docenti di diverse università europee consorziate tra di loro, aperto a studenti di diverse nazionalità, interamente offerto in lingua inglese e che rilascia un titolo riconosciuto nelle diverse sedi universitarie europee. Data la particolare organizzazione di questo corso ed il numero di studenti ammessi (35), è stato possibile in questo caso specifico procedere alla somministrazione online dei questionari già per l’anno 2013-2014.

In fase di prima applicazione della procedura online per il 2014-2015, il Dipartimento di Scienze del Movimento, Umane e della Salute, con la collaborazione del PQ e sentiti i Presidenti dei diversi CdS, ha predisposto la procedura elettronica secondo i seguenti parametri condivisi, informandone il NdV:

• rilevamento dell’opinione degli studenti frequentanti e non frequentanti sui corsi (Allegato IX alla Proposta operativa - Schede n. 1 e n. 3);

• rilevamento dell’opinione degli studenti per i soli corsi di base, e non per le AFS;

• per gli insegnamenti integrati, selezione dei moduli/docenti con un numero significativo di ore rispetto al totale, con un massimo 3 questionari/insegnamento, con precedenza ai docenti interni;

• finestra temporale di rilevazione aprile-giugno 2015, in considerazione dell’alta proporzione di corsi annuali rispetto ai corsi semestrali.

La raccolta delle opinioni degli studenti si è svolta su un totale di 62 insegnamenti attivi presso l’Ateneo nell’anno 2014/2015, su una popolazione di riferimento costituita dall’insieme degli studenti che, nella finestra temporale di rilevazione, risultavano regolarmente iscritti in corso per l’anno di riferimento.

I questionari, predisposti in base alle indicazioni fornite dall’ANVUR e dal MIUR nell’ambito delle nuove procedure di Accreditamento dell’offerta formativa, presentano quattro sezioni contenenti rispettivamente: a) 4 item relativi all’insegnamento; b) 6 item relativi al docente; c) 1 item relativo all’interesse dello studente; d) 9 quesiti

(suggerimenti) per i quali lo studente segnala eventuali problematiche o richieste generali. Per il Corso di Laurea magistrale internazionale in Health and Physical Activity, tradotti in inglese, validati e riportanti le stesse domande proposte agli altri corsi, sono stati aggiunti 3 item finali riguardanti il livello generale di soddisfazione rispetto

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3. Risultati della rilevazione/delle rilevazioni

all’insegnamento, la qualità dei servizi offerti dall’Ateneo allo studente straniero e il livello di soddisfazione relativo al proprio alloggio.

I questionari utilizzati prevedono quattro tipologie di risposta, da 1 (valutazione molto negativa) a 4 (valutazione molto positiva) secondo la seguente codifica:

Decisamente no = 1 Più no che sì = 2 Più sì che no = 3 Decisamente sì = 4

La procedura di rilevazione è stata corredata da una nota esplicativa per lo studente riguardante sia gli obiettivi che la modalità di rilevazione. Il processo di valutazione della didattica ha interessato sia gli insegnamenti annuali che quelli semestrali, anche a livello di singolo modulo sulla base dei parametri sopra indicati, sebbene, a causa della finestra temporale di rilevazione, gli insegnamenti semestrali del I semestre (6 su 62) non abbiano ricevuto un numero di rilevazioni utilizzabili (percentuale rispondenti < 10%), e quindi esclusi dall’analisi dei dati aggregati.

I dati grezzi della rilevazione raccolti dall’ufficio statistico di Ateneo e trasmessi al PQ, sono stati poi elaborati da parte dell’ufficio di supporto del NdV con la predisposizione di tabelle, grafici e singoli report.

Documenti allegati:

Schede n. 1 e n. 3.pdf [Inserito il: 29/04/2016 11:39]

Evaluation questionnaires LM67INT 2014-2015.pdf [Inserito il: 29/04/2016 15:52]

Nota Esplicativa per iscrizione alla valutazione online.pdf [Inserito il: 29/04/2016 15:52]

Il numero totale di questionari compilati sono stati 6.862 (6.189 studenti frequentanti; 673 studenti non frequentanti) in 62 su 70 insegnamenti di base, con un tasso di copertura offerta formativa di base pari al 88%. Il rapporto, calcolato per anno di corso e per tipologia di corso di Laurea dell’Ateneo, tra questionari compilati e questionari attesi è riportato nella tabella 1, presente negli allegati. Sebbene la percentuale di questionari rilevati mostri una tendenza all’incremento rispetto gli anni precedenti (media totale 2014-2015, 41% vs media totale 2013-2014, 36%), quando i questionari venivano distribuiti ancora in formato cartaceo durante le lezioni, l’analisi dei dati evidenzia ancora una bassa percentuale di questionari rilevati, seppure con una forbice molto ampia, sia per gli insegnamenti della laurea triennale (percentuale media 37%, min-max rispondenti 16% - 100%), che per quanto riguarda le lauree magistrali, anche se con valori percentuali maggiori (percentuale media 46%, min-max rispondenti 14% - 100%). Le percentuali maggiori di partecipazione si riscontrano nella Laurea magistrale internazionale dove, sulla base degli accordi con i partner europei, l’accesso alla valutazione a fine corso è obbligatorio per sostenere gli esami, indipendentemente dall’appello selezionato dallo studente, pur rimanendo facoltativa la decisione di compilare il questionario.

I risultati delle rilevazioni, relativi alle risposte fornite dagli studenti a seconda dell’anno di frequenza, sono riportati nelle tabelle e nei grafici presenti nell’allegato “Foro Italico dati 14-15”. Per ogni quesito è stato calcolato il numero di rispondenti, la percentuale di risposte per le quattro alternative (1 = Decisamente no; 2 = Più no che sì; 3 = Più sì che no; 4 = Decisamente sì) e un indicatore sintetico, l’indice di valutazione positiva (IVP), calcolato come somma percentuale delle risposte date alle due alternative positive (modalità 3 e 4 = Più sì che no e Decisamente sì).

Come per gli anni precedenti, nel commentare i principali risultati dell’indagine si è convenuto di qualificare l’IVP sulla base di tre fasce di valori riportate qui di seguito, adottando valori di riferimento dell’IVP più alti per le lauree magistrali, in considerazione del basso numero di studenti e della presumibilmente alta motivazione nella

partecipazione a tali corsi.

Valori di IVP di riferimento:

Corso di laurea triennale: < 60%, Basso; 60% - 75%, Medio;> 75%, Alto.

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4. Utilizzazione dei risultati

Lauree magistrali: < 65%, Basso; 65% - 80%, Medio;> 80%, Alto

Si è scelto di mantenere soglie di valori ancora relativamente contenute, con l’intento di innalzarle una volta ultimata la messa a regime della rilevazione online, con la copertura massima di tutti gli insegnamenti sia di base che a scelta dello studente, semestrali e annuali.

Nonostante la mancata rilevazione delle AFS, che tendono a mostrare valori di IVP più alti, l’analisi dei dati mostra che gli studenti si dichiarano soddisfatti della didattica erogata, con un IVP medio per tutti gli insegnamenti oggetto di rilevazione pressoché stabile di 85% tra gli studenti frequentanti (84% nel 2013-2014) e del 74% tra gli studenti non frequentanti.

Per quel che riguarda la rilevazione da parte degli studenti frequentanti (90,2% del totale), gli IVP medi nei vari anno di corso sono compresi tra il 78% e il 93%, con una tendenza a decrescere tra il primo anno di corso e gli anni successivi. Tali valori medi, tuttavia, risultano da una forbice piuttosto ampia, con valori minimi di IVP per i singoli item in alcuni casi veramente molto bassi (vedi tabelle 2 e 3 dell’allegato “Foro Italico dati 14-15”). Nella laurea triennale (curriculum 1), i valori minimi di IVP sulla media totale si riscontrano riguardo alle conoscenze preliminari necessarie alla comprensione degli argomenti trattati e/o l’adeguatezza del materiale didattico (IVP corso rispettivamente al 77% e al 78%, variabile nei tre anni di corso), mentre per le lauree magistrali i valori di IVP più bassi riguardano l’adeguatezza del materiale didattico e/o attività integrative (IVP corso rispettivamente al 73%

e al 78%). Gli IVP più alti per tutti i corsi riguardano il rispetto degli orari di lezione (triennale 90%; magistrali 89%), l’interesse dello studente per l’insegnamento (triennale 87%; magistrali 83%), coerenza insegnamento rispetto web (triennale 89%; magistrali 82%), disponibilità docenti (triennale 86%; magistrali 85%) (tabella 2). Tali dati risultano in linea con quanto emerso nella rilevazione 2013-2014. Come per lo scorso anno, insieme ai valori di IVP calcolati sul totale, vengono riportati anche quelli ottenuti senza tenere conto degli item relativi a conoscenze preliminari, attività integrative utili all'apprendimento, interesse studente argomenti insegnamento (vedi tabelle 2 e 3

dell’allegato “Foro Italico dati 14-15”), con il risultato di ottenere un generale innalzamento, in realtà molto modesto, dei valori medi.

Un’analisi a parte è stata eseguita per il Curriculum 2 della laurea triennale, I anno, attivato nel 2014-2015 in collaborazione con il CONI-Scuola dello Sport e riservato ai tecnici CONI in possesso di titolo di 4° Livello Europeo di formazione rilasciato dal CONI stesso. In questo caso, l’IVP medio del corso risulta del 93%, con IVP più elevato che riguarda l’interesse dello studente per l’insegnamento e la disponibilità dei docenti (100%) e IVP più bassi relativi alle attività didattiche integrative e il materiale didattico (73% e 82%, rispettivamente) (tabella 2 dell’allegato

“Foro Italico dati 14-15”).

Per quel che riguarda la rilevazione da parte degli studenti non frequentanti (9,8% del totale), che, in

considerazione del numero delle schede, e stata analizzata in maniera aggregata e non suddivisa per anno di corso, gli IVP medi risultano del 72% per la laurea triennale e del 76% per le lauree magistrali. In questo caso la forbice relativa ai valori medi risulta in diversi casi più che ampia, tanto da rendere difficile l’interpretazione del dato (tabelle 2bis e 3bis dell’allegato “Foro Italico dati 14-15”). Nella laurea triennale, i valori minimi di IVP sulla media totale si riscontrano riguardo il carico di studio e la modalità d’esame (69%), mentre per le lauree magistrali i valori di IVP più bassi riguardano la disponibilità dei docenti per i chiarimenti e le conoscenze preliminari (67% e 71%, rispettivamente). Gli IVP più alti riguardano la disponibilità dei docenti per i chiarimenti nella triennale (79%) e l’interesse dello studente per l’insegnamento nelle magistrali (83%). (tabella 2).

Per quel che riguarda i suggerimenti, la richiesta su cui converge la maggior parte delle indicazioni è quella di Miglioramento della qualità del materiale didattico (20% per il corso triennale e 24% per i corsi magistrali), seguita dalle richieste di avere il materiale in anticipo e più attività di supporto per il corso triennale (17% e 16%,

rispettivamente) e dalle richieste di un miglior coordinamento ed attività di supporto per i corsi magistrali (22% e 18%, rispettivamente). Il minor numero di preferenze va alla possibilità di Attivare insegnamenti serali o nel fine settimana (< 2%).

Documenti allegati:

Foro Italico Tabelle 1-2 e Dati + Grafici 2014-2015.zip [Inserito il: 29/04/2016 11:50]

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5. Punti di forza e di debolezza relativamente a modalità di rilevazione, risultati della rilevazione/delle rilevazioni e utilizzazione dei risultati

Relativamente alla diffusione all’interno dell’Ateneo dei risultati sulla valutazione delle attività didattiche da parte degli studenti, in data 12 dicembre 2015 il PQ ha provveduto a trasmettere al Rettore, alla Commissione Paritetica Docenti Studenti (CPds), al Presidente del NdV, al Direttore di Dipartimento, e, per i corsi di Laurea di loro

competenza, ai Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea i report sulle valutazioni espresse dagli studenti in merito alla didattica offerta nell’a.a. 2014/2015 corredati da alcune tabelle excel. Tali report sono stati utilizzati a livello di CPds e di Corso di Laurea per le procedure di AQ nei diversi ambiti di competenza. Lo stesso PQ, in data 29 febbraio 2016, ha trasmesso al Rettore, al Presidente del NdV, e, per ciò che di loro competenza, ai Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea e ai singoli docenti le valutazioni espresse dagli studenti a livello dei docenti.

Sulla base dell’analisi dei dati ricevuti, il Nucleo predispone report diversi, differenziati per tipologia di destinatari.

Una relazione di ampio contenuto viene inviata agli organi di governo dell’Ateneo, del Dipartimento, alla CPds e al PQ in cui, oltre ai dati aggregati oggetto della presente analisi, è inserita la valutazione dei singoli item ed

insegnamenti in forma disaggregata in modo da consentire un immediato confronto tra insegnamenti diversi e tra stessi insegnamenti in diversi periodi temporali. Un rapporto relativo ai singoli Corsi di laurea viene inviato ai relativi Presidenti.

La somministrazione in forma elettronica dei questionari ha determinato un aumento della percentuale dei questionari compilati rispetto all'anno precedente. Mentre questo incremento risulta soddisfacente per la maggior parte delle lauree magistrali, non è lo stesso per la laurea triennale, dove la percentuale di rispondenti, se pur numericamente importante e con differenze rilevanti tra insegnamenti, risulta ancora lontana dalle aspettative.

Per comprendere le ragioni di questa modesta partecipazione al processo di qualità, in un confronto recente (punto 3, verbale riunione NdV del 16/03/2016), il NdV ha avuto modo di discutere delle possibili cause della scarsa partecipazione alla valutazione della didattica con i rappresentanti degli studenti nei diversi Corsi di Laurea. Pur riconoscendo uno scarso interesse di molti colleghi per i processi di assicurazione della qualità, i rappresentanti degli studenti hanno identificato come possibili cause per la ridotta partecipazione alla valutazione della didattica quanto segue: a) una generale disinformazione da parte degli studenti sugli obiettivi concreti della rilevazione; b) una criticità nella puntualità di informazione sulle procedure, legata anche alla frammentazione della divulgazione attraverso i mezzi telematici, e c) l’incertezza sull’effettivo impatto della loro partecipazione.

Dall’analisi dei dati e alla luce delle considerazioni di cui sopra, tenendo anche conto di alcune criticità determinate dalla fase di prima applicazione della procedura online, il NdV raccomanda che gli organi di governo, il PQ e/o i CdS si adoperino per:

1) sensibilizzare maggiormente gli studenti dell’importanza della rilevazione della loro opinione sull’offerta didattica erogata e rendere disponibile un’anteprima della scheda di valutazione;

2) rendere più diretta e puntuale l’informazione sulle procedure di valutazione online, adeguando le finestre temporali di rilevazione in modo da evitare percentuali di rispondenti particolarmente basse per alcuni insegnamenti semestrali tali da svuotare di significato l’IVP;

3) pur mantenendo facoltativa la compilazione del questionario, rendere obbligatorio l’accesso da parte dello studente alla scheda di valutazione di ogni corso al termine del semestre/annualità di riferimento. Nel caso lo studente decida di non compilare il questionario, prevedere la necessità che lo studente indichi la motivazione di tale decisione tra una proposta di opzioni possibili;

4) pubblicare un grafico di sintesi sulla valutazione di ogni corso di laurea nelle rispettive pagine sul sito di Ateneo.

I pareri espressi dagli studenti nell’a.a. 2014/2015 indicano valori generalmente positivi. Nell’insieme, l’indice complessivo di valutazione positiva (IVP) per ogni corso di laurea è superiore al 75% nel caso degli studenti frequentanti (e superiore al 70% per gli studenti non frequentanti).

Il fatto che i valori dell’IVP siano mediamente elevati, talora anche molto elevati, sta chiaramente a indicare un buon livello di gradimento dei diversi insegnamenti da parte degli studenti. Rimangono tuttavia valide le

considerazioni espresse in precedenza sulla necessità di concepire e puntualizzare un sistema di valutazione che tenga equamente conto sia degli indici IVP, della frequenza ai corsi e della percentuale totale di rispondenti come indicatori distinti della qualità dell’offerta formativa. Come difatti riportato anche nelle relazioni precedenti del NdV, il legame tra la frequenza ai corsi e le valutazioni stesse dei corsi di insegnamento sollecitano un’attenzione continua a questi indicatori della didattica e, più specificatamente, alle ricadute che la frequenza degli studenti ai corsi didattici può avere sulle valutazioni espresse dal corpo studentesco. I valori dell’IVP potrebbero essere viziati

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6. Ulteriori osservazioni

3. Modalità e risultati della rilevazione dell'opinione degli studenti frequentanti e, se effettuata, dei laureandi

Parte facoltativa secondo le Linee Guida 2016

1. Efficacia nella gestione del processo di rilevazione da parte del PQ

verso l’alto dalla elevata selezione degli studenti frequentanti, presumendo che gli studenti che frequentano siano quelli più interessati allo specifico insegnamento e/o che maggiormente ne apprezzano il docente e i quali, infine, sono più propensi a partecipare alla valutazione.

È in virtù di questa complessità nel dato che l’esame della qualità e valore dell’offerta didattica dovrebbero, più opportunamente, considerare gli indici IVP, la frequenza degli studenti e la partecipazione alla valutazione come indicatori distinti necessari e critici a tale esame. Alla luce di queste considerazioni e della chiara ricaduta che il calo della frequenza studentesca può avere sugli indicatori che il MIUR utilizza per l’assegnazione dell’FFO all’Ateneo, il Nucleo di Valutazione conferma ulteriormente l’opportunità, se non l’urgenza, che i CdS elaborino una propria strategia e insieme di azioni per poter comprendere più a fondo ed eventualmente affrontare in modo efficace, nel rispetto della propria offerta formativa, la problematica della frequenza alle attività formative.

Questa raccomandazione, che negli anni il Nucleo ha più volte espresso, trova un importante sostegno nelle procedure di regolamentazione e controllo che a livello centrale l’ANVUR è attualmente impegnato a definire nel rispetto delle normative del MIUR sull’accreditamento dei CdS e degli Atenei. E’ sicuramente prevedibile che queste procedure conteranno in maniera significativa sui principi guida e sulle attività di Assicurazione della Qualità che a livello europeo sono state definite da tempo e che renderanno più espliciti i criteri e i parametri sui quali i CdS potranno organizzare le proprie periodiche attività di monitoraggio e valutazione dell’offerta formativa di cui sono responsabili.

Il Nucleo segnala che l’Ateneo ha già provveduto, per l’anno 2015-16, attraverso il Presidio di Qualità, all’estensione del sistema di rilevazione online delle opinioni dei docenti.

La messa a regime della rilevazione online, comprensive delle schede per la rilevazione dell’opinione su aule, attrezzature, servizi di supporto e prova di esame, dovrebbe contribuire all’aumento della quota di studenti che partecipano alla valutazione della didattica, tale da diventare pienamente rappresentativa della popolazione studentesca di riferimento. Questo aspetto non promette però di risolvere, come più volte rilevato e segnalato del Nucleo, il problema della bassa frequenza alle lezioni per alcuni degli insegnamenti di base erogati. Il Nucleo ritiene inoltre che, come più volte indicato, una scarsa percentuale di presenza potrebbe segnalare uno scarso gradimento verso la didattica. Questo tema dovrebbe essere maggiormente evidenziato e analizzato dagli organi competenti di Ateneo, ipotizzando possibili soluzioni. Ad esempio, come precedentemente suggerito, si potrebbe istituire un sistema di rilevazione delle presenze mediante badge, soluzione che permetterebbe in linea di principio di monitorare con più efficacia la frequenza ai corsi di insegnamento da parte degli studenti e, conseguentemente, di poter prevedere quote di partecipazione al processo di valutazione della didattica più significative. Chiaramente questo tipo di soluzione potrà essere efficacemente affrontata non solo dagli organi competenti per la didattica ma, più in generale, dagli organi di governo di Ateneo.

Considerando le scelte fatte dal Dipartimento di Scienze del Movimento, Umane e della Salute per la fase di prima applicazione della procedura online, il Nucleo di Valutazione ritiene che la gestione del processo di rilevazione da parte del PQ risulti appropriata, anche se vi sono ampi spazi di miglioramento legati a) alla completezza della rilevazione, con l’inclusione già effettuata o programmata delle scheda docenti e schede studenti per la rilevazione dell’opinione su aule, attrezzature, servizi di supporto e prova di esame; b) alla partecipazione da parte degli

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2. Livello di soddisfazione degli studenti

3. Presa in carico dei risultati della rilevazione

4. Qualità della ricerca dipartimentale (parte facoltativa)

studenti alla rilevazione, che deve essere ottimizzata evitando disguidi tecnici, migliorando le azioni di sensibilizzazione e garantendo la pubblicizzazione e impatto dei risultati.

Vedi Sezione 3, punto 5

Come indicato al punto 4 della sezione precedente, il PQ ha trasmesso al Rettore, al Presidente del NdV, e, per ciò che di loro competenza, ai Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea e ai singoli docenti le valutazioni espresse dagli studenti a livello degli insegnamenti. Sulla base dell’analisi dei dati ricevuti, il Nucleo ha predisposto dei report diversi, differenziati per tipologia di destinatari. Una relazione di ampio contenuto, con relative raccomandazioni, è stata inviata agli organi di governo dell’Ateneo, del Dipartimento, alla CPds e al PQ in cui, oltre ai dati aggregati, è inserita la valutazione dei singoli item ed insegnamenti in forma disaggregata in modo da consentire un immediato confronto tra insegnamenti diversi e tra stessi insegnamenti in diversi periodi temporali. Un rapporto relativo ai singoli Corsi di laurea è stata inviato ai relativi Presidenti. Il Presidente del Nucleo è stato invitato ad esporre i risultati della rilevazione nella seduta del Senato del 29-04-2016, il quale ha preso atto e successivamente demandato al PQ per relativa competenza. Lo stesso Senato, nella seduta del 10-06-2016, ha approvato le proposte elaborate dal PQ sulle criticità rilevate dal l NdV (Allegato 8 – Verbali Senato 29/04/2016 e 10/06/2016).

Documenti allegati:

Allegato 8 - Verbali Senato 29-04 e 10-06-2016.pdf [Inserito il: 15/07/2016 08:37]

Anche per il 2016, il Nucleo di Valutazione non è tenuto ad esprimersi rispetto la AQ a livello della ricerca dipartimentale, anche se, sulla base di proprie informazioni ed evidenze, esso può svolgere alcune riflessioni e valutazioni in merito alla SUA-RD e Terza Missione (SUA-RD).

Il Dipartimento di Scienze Motorie, Umane e della Salute (DISMUS) è l'unico Dipartimento presente nell'Ateneo

“Foro Italico”. Ad esso afferiscono 60 docenti universitari appartenenti a 8 distinte aree CUN (1, 5, 6, 9, 10, 11, 12, 13) in rappresentanza di 23 settori scientifico-disciplinari. Il DISMUS è quindi una struttura di ricerca estremamente eterogenea nata a seguito delle novità legislative sulla Governance introdotte dalla legge 240/2010 (legge Gelmini) e organizzata a partire dal 2012 in tre sezioni, che in parte riproducono i tre distinti Dipartimenti precedenti,

responsabili dei criteri per la distribuzione interna dei fondi di ricerca assegnati al DISMUS dall'Ateneo. La

valutazione VQR, pubblicata nel giugno del 2013 dall'ANVUR, almeno per le tre aree CUN (05, 06, 11a e 11b) che avevano un numero sufficiente di ricercatori, ha complessivamente offerto una valutazione positiva, collocando il Dipartimento ad un livello più che soddisfacente di qualità della ricerca.

Il DISMUS è inoltre sede di un Corso di Dottorato in Scienze del Movimento umano e dello sport, che ha ricevuto il primo Accreditamento da parte dell'ANVUR nel 2014, rinnovato nel 2015 e ne 2016. Questo Corso di Dottorato prevede 11 aree di ricerca in risposta alle specifiche esigenze scientifiche del DISMUS.

Nell’identificare e condividere gli obiettivi prioritari di ricerca nella scheda SUA-RD, il DISMUS ha tenuto conto degli

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Sezione: 2. Valutazione della performance

Valutazione della performance

obiettivi strategici dell'Ateneo, delle particolarissime caratteristiche disciplinari e tradizioni scientifiche al suo interno, dei recenti riscontri da parte del MIUR/ANVUR e della necessità di adeguare le proprie attività di ricerca ai criteri e agli indicatori predisposti dall'ANVUR per la valutazione periodica.

Ai fini della politica per l’assicurazione di qualità della Ricerca Dipartimentale, il PQ è stato integrato con la nomina di altri tre docenti (tra cui il Delegato Rettorale alla Ricerca) dell'Ateneo e di un altra unità amministrativa

(Responsabile Amministrativa del Dipartimento DISMUS). In considerazione delle peculiari caratteristiche dimensionali dell'Ateneo Foro Italico e delle attività svolte dal PQA e dalla Commissione Ricerca di Ateneo, il DISMUS, in questa fase di prima applicazione delle disposizioni ANVUR, si è orientato verso una sperimentazione organizzativa nella quale, sostanzialmente, una parte della componente accademica del Presidio Qualità di

Ateneo, unitamente al Direttore di Dipartimento, rappresentano i componenti della Commissione per la Valutazione della Ricerca di Dipartimento, istituita nel rispetto delle linee guida predisposte dall'ANVUR. A grandi linee, le responsabilità della Commissione di Valutazione della Ricerca del DISMUS nella quale il Direttore ha funzioni di coordinamento sono: I) monitoraggio delle attività del DISMUS, per quanto stabilito e programmato rispetto agli obiettivi di ricerca; II) riflessione e messa a punto di protocolli di analisi e valutazione periodica della produzione scientifica del DISMUS, anche in sinergia e nel rispetto delle esigenze e delle attività della Commissione Ricerca di Ateneo; III) predisposizione annuale della scheda SUA-RD e del coordinamento di tutte le attività necessarie a tal fine; IV) formulazione di proposte operative orientate al miglioramento della qualità della ricerca all'interno del DISMUS.

In considerazione di quanto esposto, e sulla base dei verbali del PQ e dell’audit recente con il Direttore e altri componenti il Dipartimento, il NdV ritiene che l'Università degli Studi di Roma Foro Italico abbia intrapreso un percorso teso all’assicurazione dei processi di qualità nell’ambito della ricerca e terza missione, sebbene la metodologia da utilizzare per il monitoraggio interno e per l’utilizzazione dei risultati siano ancora da definire.

Il NdV ritiene che, a prescindere dai risultati della VQR e nel rispetto degli sforzi fatti finora, sia importante creare un sistema di raccolta dati della produzione scientifica di ogni membro del dipartimento. Queste informazioni potrebbero essere utilizzate come spunto di riflessione per lo sviluppo di una strategia di ricerca e della

indispensabile massa critica di riferimento, non facilmente individuabile nella frammentazione attuale delle diverse unità di ricerca.

Si osserva che, sulla base sia del Piano Strategico triennale dell’Ateneo, sia delle risorse interne e dei punti di forza dell’Ateneo, quale ad esempio l’approccio interdisciplinare ad un denominatore comune proprio dell'Ateneo, ovvero il movimento umano, l'esercizio fisico e lo sport, andrebbero meglio precisati gli strumenti per individuare e perseguire la domanda di ricerca su scala territoriale, nazionale ed europeo, da cui derivare gli obiettivi di ricerca del Dipartimento, e quindi dell’Ateneo, con indicatori verificabili per monitorare il percorso di avvicinamento e conseguimento degli obiettivi.

Premessa

Come ricordato nelle Linee Guida 2016 per la Relazione Annuale dei Nuclei di Valutazione, e in un panorama istituzionale non del tutto a regime in conseguenza della riforma della Pubblica Amministrazione con la l.124/2015, la quale comprende anche una revisione delle norme relative alla gestione della performance (art.17, c.1, lett.r) e una nuova disciplina degli OIV (già contenuta nel d.l.90/2014, in attesa dell’emanazione del DPR attualmente al vaglio nelle Commissioni Parlamentari competenti), l’ANVUR ha emanato nell’estate del 2015 le Linee Guida per la gestione integrata del Ciclo della Performance delle università statali, prevedendo una ridefinizione della funzione di OIV svolta dai NdV. Ai fini di una integrazione e semplificazione dei documenti che questi organi sono tenuti ad elaborare, L’ANVUR, già a partire dal 2015 , chiede di unire in un unico documento la Relazione dei NdV con quella degli OIV prevista dal d.lgs. 150/09 all'art.14, c.4, lett.a).

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In accordo con quanto in premessa, il Nucleo di Valutazione ritiene di organizzare questa sezione dedicata alla Valutazione della Performance in due sotto-sezioni che hanno lo scopo di illustrare, rispettivamente:

I) una sintesi dell’attività svolta dal Nucleo di Valutazione (NdV) in ordine all’assolvimento dei compiti in qualità di Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) per l’anno 2015;

II) una relazione sul livello di recepimento da parte dell’Ateneo della nuova prospettiva integrata e sul livello di maturazione dell’attività di pianificazione avviata in Ateneo.

I) Sintesi delle attività svolte dal NdV in qualità di OIV - anno 2015

Nelle proprie funzioni di OIV, il Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Roma Foro Italico assume i compiti di controllo, monitoraggio e attestazione dell’assolvimento di alcuni obblighi di legge. Le azioni del Nucleo sono quindi indirizzate a fornire pareri sui processi, non entrando in modo dettagliato nel merito dei contenuti specifici. Inoltre, nella nuova prospettiva integrata di gestione degli Atenei, che richiede una progettazione coordinata dei piani della performance e delle attività di trasparenza e anticorruzione, le attività di attestazione dell’assolvimento degli obblighi in qualità di OIV riguardano, pertanto, le due tematiche della “Trasparenza e Anticorruzione” e della “Performance”.

L’Università di Roma Foro Italico ha adottato un Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità 2014-2016 (approvazione CdA del 22/01/2014), aggiornato successivamente con un Piano Integrato per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza e l’Integrità 2015-2017 (approvazione CdA del 25/10/2015). In seguito al nuovo Piano Nazionale emanato nel mese di novembre 2015 dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, attualmente unico soggetto competente in materia di anticorruzione (con poteri sanzionatori e regolatori), l’Ateneo ha emanato un nuovo Piano Integrato per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza e l’Integrità 2016-2018 per meglio allinearsi rispetto il Piano Nazionale approvato nel 2013. Quest’ultimo documento, come i precedenti, contiene al suo interno il “Codice di Comportamento dei dipendenti pubblici” (disponibili al link

http://www.uniroma4.it/?q=node/405 ).

Per quanto concerne gli obblighi relative alla TRASPARENZA, nella seduta del 29 gennaio 2016, l’OIV

dell’Università degli Studi di Roma Foro Italico ha completato gli accertamenti relativi agli obblighi di pubblicazione per le categorie di dati previsti dall’ANAC (ai sensi dell’art. 14, c. 4, lett. g), del d.lgs. n. 150/2009 e delle delibere A.N.AC. nn. 50/2013 e 43/2016) sui dati pubblicati al 31 gennaio 2016. Nello specifico, l’OIV ha verificato la pubblicazione, la completezza, l’aggiornamento richiesto in base alle informazioni elencate all’interno dell’Allegato 2 – Griglia di rilevazione della delibera n. 43/2016.

II) Relazione sul livello di recepimento da parte dell’Ateneo della nuova prospettiva integrata e sul livello di maturazione dell’attività di pianificazione avviata in Ateneo.

Per la stesura di questa sezione, il NdV si è basato sui seguenti documenti:

• Piano Triennale della Performance 2014-2016 e successivo aggiornamento 2016 ( disponibili al link http://www.uniroma4.it/?q=node/415 );

• Relazione 2016 sul Piano della Performance del 2015 (Delibera del Consiglio di Amministrazione 8 luglio 2016) elaborata anche sulla base delle relazioni richieste dal nuovo Direttore Generale relative all’anno 2014 (verbale del Gruppo di Lavoro sulla Performance Prot. n. 15 08936-03 del 24 novembre 2015);

• verbali delle riunioni del Gruppo di Lavoro costituito ai fini dell’Aggiornamento e Monitoraggio del Piano Triennale della Performance (DD prot. 07216 del 06/10/2015) trasmessi al NdV nel 2015 e primo semestre 2016;

• verbali delle riunioni di un analogo Gruppo di Lavoro costituito per l’aggiornamento del Piano integrato del Programma Triennale per la Trasparenza, l’Integrità e la Prevenzione della Corruzione (D.D. prot. 1507042 del 30/09/2015) trasmessi al NdV nel 2015;

• documenti Aggiornamento del Piano Integrato per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza e l’Integrità 2015-2017, Approvato nel Consiglio di Amministrazione del 23 ottobre 2015 e Piano Integrato per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza e l’Integrità 2016-2018, Approvato nel Consiglio di

Amministrazione del 16 febbraio 2016 (http://www.uniroma4.it/?q=node/1438);

• incontro con la Direzione Generale (verbale riunione NdV del 29/01/2016);

Relativamente al Ciclo Integrato della Performance, il Nucleo di Valutazione dell’Università degli Studi di Roma Foro Italico ritiene che un buon grado d’integrazione della documentazione relativa al Piano Triennale della Performance 2014-2016 con la documentazione strategica dell’ateneo, con quella economico-finanziaria e con gli interventi volti ad arginare i rischi corruttivi sia testimoniato dalle relazioni stesse, inclusa la relazione del dirigente prot. 09539 del 16 dicembre 2015, dalla quale si evince l’adempimento previsto dal D.Lgs 14 marzo 2013, n. 33, dai verbali del Gruppo di lavoro che ha operato alla luce delle Linee Guida pubblicate dall’ANVUR (Maggio 2015), e dal provvedimento direttoriale che ha disposto la costituzione di un analogo gruppo di lavoro per l’aggiornamento

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Sezione: 3. Raccomandazioni e suggerimenti

Raccomandazioni e suggerimenti

del programma triennale integrato per la Trasparenza, l’Integrità e la Prevenzione della corruzione.

E’ da notare che, ai fini dell’adeguamento del Piano della Performance 2016 e della redazione del successivo Piano Triennale della Performance 2017/2019 concepito in modo coerente e convergente con il Piano Strategico del nuovo Rettore in carica e con il Bilancio di previsone, il gruppo di lavoro, nell’ambito delle sue attività di monitoraggio e correzione della programmazione, ha ritenuto opportuno condurre una consultazione diretta con il Rettore per discutere della rilevanza e della rispondenza degli obiettivi della performance con gli obiettivi strategici dell’Ateneo, come si evince dai verbali trasmessi al NdV.

Anche le attività svolte nel 2015 per l’impostazione e il passaggio dalla contabilità finanziaria alla contabilità economico-patrimoniale, la cui adozione richiede necessariamente i presupposti obiettivi strategici, testimoniano una prospettiva più sistemica del processo di gestione integrata del ciclo della performance da parte

dell’amministrazione.

Riguardo al grado di integrazione con i processi di Assicurazione della Qualità, si evidenzia la necessità di un contributo puntuale da parte del Presidio di Qualità per operare con maggiore sinergia nell’individuazione di aree di miglioramento che dovessero emergere nell’analisi dei processi di qualità in atto in ateneo. Tuttavia, a tale riguardo e come indicato precedentemente, si rileva che all’inizio del 2016 è stato istituito un tavolo permanente (TAPEQ) per il monitoraggio dei processi di qualità che complessivamente sono in atto in ateneo, presieduto dall’alta direzione con lo scopo di migliorare le sinergie tra le diverse componenti dell’ateneo in una prospettiva di sistema gradualmente integrato.

Riguardo alla definizione degli obiettivi, il NdV constata che l’amministrazione ha licenziato un Piano delle Performance per il triennio 2014-16 sulla base di un assetto organizzativo che nel frattempo si è andato

modificando profondamente, così come si sono avvicendate le più alte cariche istituzionali. Ciò ha evidentemente generato un’oggettiva difficoltà nella rimodulazione e nel miglioramento del sistema di misurazione della

performance.

Tuttavia, in considerazione di tali mutamenti, allo scopo di allineare il successivo Piano triennale con il Piano strategico di Ateneo 2017-2019, e a seguito del monitoraggio svolto sulla programmazione e sugli obiettivi individuati nel triennio di riferimento 2014-16, il nuovo Direttore Generale ha decretato l’adozione

dell’aggiornamento 2016 del Piano Triennale della Performance (approvazione CdA del 16/02/2016) come provvedimento predisponente la stesura del nuovo piano triennale, concepito sulla base del nuovo organigramma di ateneo e predisposto attraverso un processo di consultazione e condivisione con i Coordinatori di area e con i Responsabili delle strutture degli obiettivi.

Il NdV prende atto che il monitoraggio sulla base del quale si è proceduto all’aggiornamento del Piano della Performance 2014-16 non è ancora finalizzato all’erogazione dell’indennità di risultato e pertanto i correlati principi sono ancorati al concetto di performance organizzativa. Il NdV prende atto altresì delle scelte metodologiche, delle attività avviate e dei risultati dichiarati nella relazione 2016 sul Piano della Performance del 2015.

Raccomandazioni

Nella formulazione delle raccomandazioni, il NdV elenca di seguito, per ognuna delle sezioni di cui è composto questo documento, gli aspetti valutati positivamente e gli aspetti dell’organizzazione dell’AQ che sono

maggiormente da migliorare rispetto le aree evidenziate nei paragrafi precedent. Su tali aspetti, e in accordo con le linee guida ANVUR su quanto previsto dai processi di accreditamento periodico, di sede e di CdS, il Nucleo auspica si concentri l’attenzione degli organi decisori dell’Ateneo, del PdQ e dei CdS. In termini temporali, il NdV ritiene che il soddisfacimento di tali raccomandazioni possa essere realizzato nell’orizzonte di 12 – 18 mesi. A tal fine, il Nucleo di Valutazione continuerà il suo compito istituzionale e legislative affinché tali azioni raggiungano gli obiettivi fissati, monitorando anche la persistenza dei requisiti quantitativi e qualitativi per l’Accreditamento Iniziale

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