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Le difficoltà di apprendimento e l intervento di aiuto APPRENDIMENTO LETTURA E SCRITTURA

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Academic year: 2022

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(1)

Le difficoltà di apprendimento e l’intervento di aiuto

APPRENDIMENTO

LETTURA E SCRITTURA

(2)

COSA SONO LA LETTURA E LA SCRITTURA ?

Come si colloca la funzione della scrittura all’interno dei sistemi di comunicazione?

Innanzitutto dobbiamo fare una distinzione tra sistemi comunicativi verbali e non - verbali; i sistemi di scrittura sono strettamente imparentati con il linguaggio. Nei sistemi non - verbali troviamo, invece, che ogni gesto corrisponde ad un significato.

Il linguaggio orale è l’unico sistema che permette una comunicazione completa; il sistema vocale, il sistema tattile, il sistema gestuale, quello materiale (abbigliamento) e quello grafico (scrittura non - correlato, ad es. come i segnali stradali o le scritture rupestri, oppure scrittura correlato, ad es. come le notazioni scientifiche, i codici o le formule chimiche) si possono definire, invece, come dei sistemi parziali.

Dal linguaggio orale derivano tre tipi di comunicazione: 1) il linguaggio scritto; 2) il linguaggio dei segni; 3) il linguaggio tattile.

(3)

I meccanismi che servono per la scrittura sono gli stessi che servono anche per la

lettura?

• Ambedue i sistemi (lettura e scrittura) coinvolgono più sistemi cognitivi contemporaneamente: memoria, sviluppo lessicale, sintattico, morfologico, concettuale, metaforico,

• aspetti strumentali come quello grafico e

spaziale si aggiungono ai precedenti sistemi

quando devo scrivere.

(4)

LETTURA E SCRITTURA

LETTURA DECIFRAZIONE – DECODIFICA

La capacità di riconoscere e nominare velocemente e correttamente le parole che compongono un testo trasformazione di una informazione dal codice

grafemico in una informazione del codice fonologico è indipendente dal significato

COMPRENSIONE

capacità di dare un significato cognitivo - linguistico ad un atto di decifrazione (parola, frase, racconto)

(5)

SCRITTURA

CIFRATURA

trasformazione di una informazione dal codice fonologico in una informazione del codice grafemico

è indipendente dal significato COMPOSIZIONE DEL TESTO

capacità di esprimere un significato cognitivo - linguistico in un atto di cifratura (parola, frase, racconto)

(6)

&

APPROCCIO PSICOLOGICO EVOLUTIVO Si tratta in questo caso di un approccio

che consente di comprendere le fasi dell’apprendimento della lettura

Modello Uta Frith (1985)

• E’ un modello a stadi, ovvero

l’apprendimento avverrebbe secondo una

sequenza di fasi, caratterizzate

dall’acquisizione di nuove procedure e di

automatizzazione sempre maggiore delle

procedure già acquisite.

(7)

Lo stadio logografico

prima fase - consiste nello sviluppo di un vocabolario visivo che riconosce un insieme limitato di parole. Il riconoscimento della parola avviene sulla base di

caratteristiche grafiche, ovvero fisiche, e quindi la lettura è di tipo visivo; in questa fase il bambino non è ancora in grado di leggere le parole che non

appartengono al suo vocabolario visivo. Errori tipici sono il tentativo di indovinare le parole e quindi la produzione di parole dotate di significato e simili a quelle conosciute dal bambino per alcune

caratteristiche come la lunghezza, tratti percettivi salienti e la posizione di certe lettere all’interno della parola (Marsh et al., 1981).

(8)

Lo stadio alfabetico

il bambino inizia a costruire lentamente il meccanismo di ricodificazione fonologica; impara cioè a

segmentare correttamente la parola stimolo nelle lettere che la costituiscono, e ad associare ad ogni lettera (grafema) il suono (fonema) che le

corrisponde. La lettura della parola avviene perciò sulla base di una attribuzione di corrispondenza

sequenziale tra grafema e fonema, con una procedura di decodifica analitico-sequenziale.

(9)

Lo stadio ortografico

verso i 7 anni, l’analisi delle parole diviene più rapida, fatta sulla base del riconoscimento non più di singoli grafemi ma di unità ortografiche astratte (morfemi).

Il bambino impara a eseguire segmentazioni corrette anche nella lettura di parole molto complesse, per cui acquisisce delle procedure efficienti di

segmentazione e di conversione grafema-fonema

(Sartori, 1984), può utilizzare regole di conoscenza e di confronto basate sulle unità morfologiche che

compongono le parole.

(10)

Lo stadio lessicale

il bambino si stacca dalla necessità di utilizzare i processi parziali e impara a lavorare su unità visive globali.

Nell’apprendimento della lettura vi è una maturazione dallo stadio logografico a quello alfabetico e poi

ortografico, ciò può essere condizionato anche dall’ordine con cui il materiale viene presentato al bambino: lettere, sillabe, parole, frasi, testo.

(11)

IL PRIMO ANNO DI SCUOLA

• Bambini normodotati: acquisizione non è un processo progressivo (acquisizione della lettura avviene in modo molto marcato e rapido), nel giro di pochi mesi dall’inizio della scolarizzazione si assiste ad un cambiamento radicale

• Quando apprende a leggere il bambino utilizza

• il PRINCIPIO DI PRODUTTIVITA’ del sistema ortografico (quando è in grado di leggere una parola è in grado di leggerle tutte);

• il PRINCIPIO COMBINATORIO del lessico e della fonologia.

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GLI ASPETTI STRUMENTALI DELLA SCRITTURA E DELLA LETTURA,

OVVERO LA CODIFICA E LA DECODIFICA

La scrittura Cosa si chiede?

imparare innanzitutto a scrivere correttamente

ciò avviene quando ogni parola è scritta usando i segni alfabetici utili a quella parola, collocati ciascuno al posto richiesto e quando vengono rispettate le principali regole, ovvero in che rapporto stanno tra loro le singole parole.

Le difficoltà? possono ad esempio riguardare

l’identificazione dei singoli suoni che compongono la parola

la discriminazione di suoni affini

la corretta corrispondenza tra i suoni e le lettere che li rappresentano nella scrittura

la grafia

(13)

La lettura

Cosa si chiede?

e imparare innanzitutto a decodificare correttamente e sempre più velocemente

La difficoltà?

può essere individuata in un faticoso e impreciso riconoscimento delle lettere scritte, oppure nella

lentezza delle operazioni di transcodifica segno-suono, oppure anche nella difficoltà nel realizzare la sintesi dei singoli fonemi.

Per la valutazione delle difficoltà, parametri di controllo saranno la velocità e la correttezza.

(14)

DAL SECONDO ANNO DI SCUOLA

• Consolidamento della capacità di lettura

• Aumento della velocità (aumento che si verifica fino alla terza secondaria di I°)

• Maggior attenzione alla comprensione

(15)

CHI È IL BAMBINO

CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO?

un bambino che fatica ad apprendere

quello che i suoi coetanei invece acquisiscono con buone e discrete abilità,

che ad un certo punto non può seguire completamente la programmazione di classe in termini quantitativi e qualitativi.

è in difficoltà

sia dal punto di vista strettamente pedagogico

che da quello affettivo-relazionale e sociale

(16)

DISLESSIA I segnali di disagio

•confusione tra le lettere

•omissione di lettere

•aggiunte di lettere nelle parole o nelle frasi

•sostituzioni di vario tipo

•inversioni orizzontali e verticali

(17)

altra caratteristica - l’approccio al testo 1) strategia iperanaltica - lettura lenta, con pause e allungamenti, ripetizione di lettere o sillabe della parola, produzione di parole incongruenti

2) strategia ipoanalitica - lettura veloce,

ripetizione di parole intere, ridondanza del

significato che porta ad errori di

anticipazione, errori morfologici, invenzioni

ed aggiunte

(18)

PER RIASSUMERE

I soggetti affetti da dislessia evolutiva in genere presentano:

•Normale quoziente intellettivo

•Lettura a voce alta lenta e/o scorretta

•Difficoltà ortografiche nella scrittura

•Difficoltà nella scrittura del numero

•Difficoltà nell’apprendimento delle tabelline e del calcolo mentale

•Difficoltà negli algoritmi del calcolo aritmetico

•A volte sono presenti difficoltà di esposizione orale

•A volte sono presenti instabilità motoria e disturbi di attenzione

(19)

…le difficoltà che il bambino/ragazzo incontra

 Possono avere dei precursori nella scuola dell’infanzia

(prevenzione)

 Si manifestano a partire dal I-II anno di scuola primaria

(abilitazione, riabilitazione)

 Si evidenziano, e divengono intollerabili, negli anni successivi

(compensazione, autonomia)

(20)

Prevenire …

I metodi di insegnamento globali - sintetici

Metodologie che partono da un TUTTO che metodologie che partono da elementi per Viene analizzato successivamente in elementi giungere alla loro sintesi

Consolidamento dell’apprendimento

A – BA … a – ba …

A – B – C

a – b – c

(21)

IL SECONDO ANNO DI SCUOLA PRIMARIA

• Consolidamento della capacità di lettura - scrittura

• Aumento della velocità (aumento che si verifica fino alla terza secondaria di I°)

Quando ciò non accade…

È possibile che il b. non riesca ad acquisire il necessario automatismo che permette di decodificare e/o codificare il messaggio scritto attraverso un rapido passaggio che va dalla percezione alla comprensione e/o alla trascrizione dei simboli grafici

(22)

DAL TERZO ANNO DI SCUOLA PRIMARIA

La lettura

• diviene finalizzata all’apprendimento di nozioni nuove (la ridotta pratica di lettura determina scarso aumento del patrimonio conoscitivo lessicale, morfosintattico ecc.)

La scrittura

• diviene mezzo d’espressione delle proprie idee

Si inizia a studiare

• capacità di comprendere un testo, di ricavarne informazioni, di organizzarle per memorizzarle …

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