“ Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia.”
Daniel Pennac
Dopo l’esperienza di avviata nella scuola primaria Don Milani nell’a.s.
2015/16, l’Istituto Comprensivo Gamerra,
nell’ottica della continuità, offre anche agli
alunni della scuola secondaria la possibilità
di “fare scuola” in un modo diverso, più
attivo, più operativo, più coinvolgente,
attraverso un’ esperienza scolastica che ne è
la naturale evoluzione:
Un progetto in continuità dell’
Istituto Comprensivo
“G.Gamerra DALLA SCUOLA
SENZA ZAINO
della
Scuola Primaria
ALLA SCUOLA DELLA RESPONSABILITA’
della
Scuola Secondaria Primo grado
Il Progetto prevede il supporto continuo della Rete Nazionale Senza Zaino.
“Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona;
dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro
dell’umanità.
La scuola può e deve educare a questa consapevolezza e a questa
responsabilità i bambini e gli
adolescenti, in tutte le fasi della loro formazione.” estratto dagli Annali della
Pubblica Istruzione 2012: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Distribuzione oraria
Lettere 10 + 2 in compresenza con inglese e francese
Matematica 7 + 1 in compresenza con tecnologia Inglese 3 + 1 a classe aperta con lettere Francese 1 + 1 in compresenza con lettere Tecnologia 1 + 1 in compresenza con matematica
Musica 2
Arte 2
Educazione fisica 2
Religione 1
In progetto della “scuola della responsabilità ” viene attuato nel plesso di Putignano , sul modulo orario del tempo prolungato che si articola su 36 h in sei giorni, comprensive del tempo mensa e di due rientri pomeridiani (lunedì e venerdì) fino alle 16.00.
Punti di forza del modulo orario:
•tempi più distesi per la didattica
•ore di compresenza che facilitano la
didattica
differenziata e le attività laboratoriali, con particolare
attenzione alle
competenze digitali.
•Mette al centro l’alunno
•Persegue un approccio globale al curricolo
•Rivaluta l’attività e riduce l’enfasi sui risultati
•Assegna importanza non solo agli obiettivi da raggiungere ma anche al come raggiungerli
•Incoraggia i ragazzi ad essere protagonisti, in prima persona, del proprio percorso formativo
•Pone l’attenzione su quell’ospitalità dell’ambiente formativo
che fa sentire accolti e riconosciuti nella propria originalità,
che sa attivare cooperazione, che mette in grado di sollecitare
l’esplorazione.
“La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e
complessità di ogni persona, della sua articolata identità , delle sue aspirazioni, capacità e fragilità , nelle varie fasi di sviluppo e formazione.” estratto dagli Annali della Pubblica Istruzione 2012: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
“Lo studente è posto al centro dell’ azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,
spirituali, religiosi. ” estratto dagli Annali della Pubblica Istruzione 2012: Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione.
Il curricolo globale:
• è tutto ciò che riguarda le occasioni e le dimensioni dell’esperienza scolastica;
• è il messaggio complessivo a cui è esposto il bambino e il ragazzo nel momento in cui varca la soglia della porta della scuola (non solo della classe).
• delinea una visione di progettazione
didattico - educativa che lega le proposte disciplinari in continuità e coerenza.
L’azione didattica è orientata a far sì che docenti e alunni elaborino assieme il percorso scolastico. Lo sforzo è quello di uscire dalla logica di insegnanti che progettano le cose da far fare agli alunni, a favore della logica che richiede una costruzione condivisa di progetti e significati per cui tutti fanno qualcosa, hanno un ruolo, si prendono un impegno per portare avanti una ricerca, per scoprire una parte di mondo, per acquisire nuove conoscenze.
La ricerca costante di connessione
tra approccio organizzativo e
approccio pedagogico.
responsabilità
ospitalità
comunità
Gli studenti sono portati ad assumersi la
responsabilità nel e del
proprio apprendimento. La
responsabilità promuove
comportamenti improntati
alla cittadinanza attiva e il
conseguimento effettivo
delle competenze previste
dagli obiettivi nazionali.
La Scuola della Responsabilità, come la Scuola Senza Zaino, vede la scuola come una comunità di apprendimento, di ricerca e di pratiche, dove ci si pongono domande e problemi, si condividono i percorsi di studio e di approfondimento, si scambiano le risorse cognitive e le pratiche di lavoro, si vive insieme.
L’apprendimento si determina nelle relazioni e non
individualisticamente.
•Nel senso per cui il sapere, ovvero la scoperta del mondo, avviene se il mondo stesso è contrassegnato dall’ospitalità e dall’accoglienza.
•Nel senso di ospitare le diversità dei soggetti in formazione.
•Nel senso che un ambiente ospitale e ben
organizzato favorisce l’apprendimento per
la persona e per il gruppo .
Dividere lo spazio in aree di lavoro significa non solo
promuovere l’autonomia e la responsabilità, ma anche
favorire la personalizzazione e la differenziazione
dell’insegnamento.
La “ scuola della responsabilità ” si basa sull’idea di ambiente scolastico non tanto funzionale, quanto formativo (si apprende dall’ambiente e non tanto dal singolo
insegnante). L’aula è strutturata in aree distinte che rendono possibile diversificare il lavoro scolastico consentendo più attività in contemporanea, lo sviluppo
dell’autonomia e della capacità di scelta.
Viene posta una particolare attenzione agli spazi
comuni della scuola che comporta l’approntamento di laboratori di vario genere (musicali, scientifici,
artistici,informatici), di biblioteca e palestra…
…ma sono importanti anche i
momenti in cui tutto il gruppo classe è coinvolto per :
•discutere su tematiche di particolare interesse per la classe
•formalizzare concetti fondamentali
•condividere procedimenti in attività di problem-solving
•verificare abilità e competenze raggiunte
Importante è anche l’apertura al territorio per una sua
conoscenza attiva.
Fiume Zambra, calcolo indice IBE
Monti Pisani - Geo-orientiring
Museo Storia Naturale Calci – Laboratorio sui protozoi
Prato davanti la scuola – la biodiversità
Pisa– Visite alle Mostre di Palazzo Blù
Pisa – Museo delle Navi Romane
Pisa – Giornata della Solidarietà
Pisa – Sol Park
• Nella scuola della responsabilità è prevista la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze a forme di rappresentanza democratica.
• Ciascuna classe elegge due rappresentanti, una femmina e un maschio, che partecipano ai consigli di Classe insieme a genitori e docenti.
• I rappresentanti degli studenti organizzano, in genere in prossimità dei Consigli di Classe, assemblee per discutere della vita della classe. Ad ogni assemblea viene redatto un verbale da inviare alle altre classi e all’Ufficio della Dirigente Scolastica. I punti salienti della discussione vengono anche esposti in note nelle apposite “bacheche dei ragazzi”.
• I rappresentanti: ascoltano i compagni per rappresentarli nei Consigli;
comunicano proposte, iniziative, problematiche della classe a professori e genitori; possono presentare richieste per migliorare la scuola.