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mercoledì 21 aprile 2021

• Giornale quotidiano chiuso alle 17 •

p o li t i c a a pa g . 5

RECOVERY PLAN, I SINDA- CI A DRAGHI: “FINANZIA- MENTI, ITER SEMPLIFICATI E ASSUNZIONI”

i n t e r n az i o n ale a pa g . 7

t e r r i t o r i a pa g . 9

p o li t i c a a pa g . 1 1

c u lt u r a a pa g . 1 3

CAOS IN CIAD DOPO LA MORTE DEL PRESIDENTE DÉBY, I RIBELLI: “VOGLIA- MO LA DEMOCRAZIA”

ALLARME ASSEMBRAMEN- TI A BOLOGNA: STRETTA SU PIAZZA VERDI, PREOCCUPA IL 25 APRILE AL PRATELLO

IL 20 GIUGNO LE PRIMARIE DEL CENTROSINISTRA A ROMA: PREVISTI 200 GA- ZEBO IN CITTÀ

IL 21 APRILE TORNA ‘ULIS- SE’, IN VIAGGIO NELL’AN- TICA ROMA CON ALBERTO ANGELA

S i è già sgonfiato il pal- lone della Superlega.

Sono bastate 48 ore per fermare il tentativo di colpo di stato da parte dei 12 club europei. I primi a la- sciare sono stati i sei club inglesi, colpiti e affondati

arrivato a valle spinto dalle dure prese di posizione del- le massime istituzioni na- zionali e sportive. Per il mo- mento il sistema-calcio non cambierà. Ma lo stallo non durerà a molto: gran parte delle 12 società che avrebbe-

capacità, come accaduto in questi anni. La speranza è che la forte indignazione popolare spinga l’intero set- tore a una riforma generale e riporti le società con i pie- di per terra. La prima mossa da fare? Far rispettare il fair

PALLONI

SGONFIATI

(2)

l’editoriale

di Nico Perrone

I

l leader della Lega minac- cia ma il premier Draghi non gli dà retta. Salvini sventola la nuova bandiera e chiede di cambiare l’ora di inizio del coprifuoco: non le 22 ma dalle 23. “Io chiederei l’estensione dell’orario per uscire la sera e di riaprire alcune attività economiche:

non sono richieste di Salvini ma di tutte le Regioni italia- ne, di qualsiasi colore politi- co. Mi auguro che già prima del Cdm si arrivi a una solu- zione di buonsenso”. Il segre- tario della Lega dice di aver scritto a Draghi e ora spera

“che vengano accolte que- ste richieste, perché votare qualcosa che va contro l’u- tilità comune e il buonsenso non mi va- attacca- non me l’ha prescritto il dottore di votare per forza qualcosa di cui non sono convinto”. Alle 17 si riunirà il Consiglio dei ministri per decidere ma, a quanto si apprende, la ri- chiesta di Salvini non pas- serà, il coprifuoco rimarrà fissato dalle 22 alle 5. A quel punto si vedrà se i ministri della Lega seguiranno l’ordi- ne di Salvini e voteranno no al decreto del loro Governo.

Oppure si cercherà una so- luzione di compromesso, si potrebbe permettere a chi è stato in un locale fino alle 22, scontrino alla mano in caso

di controllo, di poter tornare a casa anche fuori l’orario fissato.

Per quanto riguarda il M5S, prima forza politica in Parla- mento, è ancora caos dopo il video di Beppe Grillo in difesa del figlio accusato di stupro pieno di urla con- tro i magistrati che hanno indagato e anche contro la ragazza vittima. Già ieri sera l’ex premier Giuseppe Con- te, che proprio Grillo ha in- dicato quale nuovo leader del Movimento, ha preso le distanze schierandosi dalla parte della vittima e dei giu- dici. Oggi il suo braccio de- stro, il ministro Stefano Pa- tuanelli, è stato ancora più netto: “Il video di Beppe Gril- lo umanamente mi ha fatto effetto, capisco le difficoltà, la preoccupazione e la soffe- renza di Beppe padre, sono padre anche io. Ma capisco anche la condizione di chi si sente vittima, alcuni elemen- ti del video era meglio evitar- li e sono stati fuori luogo. Le vittime devono poter denun- ciare in qualsiasi momento, dopodiché la magistratura dovrà fare il suo corso”, ha sottolineato. Non saranno ore facili, soprattutto per- ché domani scade l’ultima- tum di Davide Casaleggio, padrone della piattaforma Rousseau, che pretende cir-

ca 500mila euro dal M5S al- trimenti staccherà la spina e si passerà alle carte bollate.

Nel Movimento si aspetta la prima mossa di Casaleggio per poi annunciare la na- scita di una nuova piatta- forma per la rinnovata forza politica a guida Conte. Non sarà affatto facile, perché anche Davide Casaleggio fa parte del gruppetto titolare del simbolo, e la storia inse- gna che quando scoppia la guerra sul simbolo alla fine tutti finiscono male. Meglio scaricare la bad company e mettersi in salvo prima che sia troppo tardi. Per questo in molti stanno spingendo Conte a valutare la possibi- lità di tirarsi fuori dal pan- tano dei ricorsi e dei contro ricorsi e di fare da solo, met- tendosi in prima fila e inte- standosi il rilancio del Mo- vimento forte del consenso popolare che ancora gli vie- ne riconosciuto dai sondag- gi. Una mossa che sarebbe ben vista dall’alleato Pd, che con il segretario Enrico Let- ta punta a creare un’allean- za politica con i ‘grillini’ in vista delle prossime elezioni amministrative e politiche.

Se ne saprà di più il 29 aprile, nel corso del faccia a faccia organizzato dalla sinistra Pd di Goffredo Bettini tra Conte e Letta.

Salvini vuol far tardi, papà Draghi lo fulmina: alle 22 a casa

Il leader del Carroccio vorrebbe l’inizio del coprifuoco alle 23, ma

nel Consiglio dei ministri di oggi il premier dovrebbe confermare

gli orari attuali

le notizie di mercoledì 21 aprile 2021

(3)

di Ugo Cataluddi

Recovery plan, i sindaci a Draghi:

“Iter semplificati e assunzioni”

“A

bbiamo rinnovato al pre- sidente Draghi la richiesta dei sindaci italiani: porta- re il contributo fondamentale dei Comuni all’impresa straordinaria di rilancio del Paese che è il re- covery plan. Abbiamo ottenuto rassicurazioni riguardo al nostro ruolo e agli interventi necessari per metterci in condizione di at- tuare il piano”. Lo dichiara il sin- daco di Bari e presidente dell’An- ci, Antonio Decaro, al termine dell’incontro dei quattordici sin- daci delle città maggiori con il presidente del Consiglio, Mario Draghi.

“Nel confronto col premier, sem- pre attento alle nostre richie- ste- continua Decaro- abbiamo evidenziato che coinvolgere gli amministratori locali è fonda- mentale per non sprecare l’occa- sione del recovery plan, obiettivo che condividiamo col governo e con l’intero Paese. Tre le questio- ni fondamentali che gli abbiamo sottoposto: servono finanzia- menti diretti alle città, per evita- re di perdere tempo in decreti interministeriali e bandi regio- nali; sono necessari interventi di semplificazione degli iter di au- torizzazione dei progetti e asse- gnazione dei fondi; riteniamo in- dispensabili assunzioni a tempo determinato legate alle attività del recovery. In sintesi per realiz- zare gli obiettivi del piano straor- dinario servono fondi, iter rapidi e persone in grado di tradurre le

intenzioni in opere”.

“Dall’incontro di oggi- evidenzia Dario Nardella, sindaco di Fi- renze e coordinatore dei sinda- ci metropolitani- sono emerse novità e conferme a partire dal riconoscimento delle Città Me- tropolitane tra gli enti attuatori del piano nazionale di resilienza e rilancio. È stata poi confermata l’intenzione di avviare concorsi per assumere a tempo determi- nato i profili tecnici necessari per seguire l’andamento del piano e quella di procedere velocemente con la semplificazione normati- va, anche attraverso la riforma della giustizia civile e della pub- blica amministrazione, operazio- ni indispensabili per comprime- re i tempi di realizzazione delle opere”. Infine il coordinamento dei sindaci metropolitani ha tra- smesso agli uffici del presidente Draghi il dossier nel quale sono contenuti anche alcuni progetti bandiera città per città, a partire dall’ambiente e dalla transizione digitale. Il ministro Franco ha poi rassicurato i sindaci in merito all’impegno del Governo ad aiu- tare gli enti locali nella difficile gestione dei bilanci del 2021, in particolare su Tari e Cosap. “Sia- mo estremamente soddisfatti di questo incontro- conclude Nar- della- e come sindaci metropo- litani siamo pronti a sostenere l’azione del governo sulla difficile ma fondamentale opera di rilan- cio del sistema paese”.

Decaro: “Portare il contributo

fondamentale dei Comuni all’impresa

straordinaria di rilancio del Paese”

le notizie di mercoledì 21 aprile 2021

POLITICA

(4)

di Redazione

Caos in Ciad dopo la morte del presidente Idriss Déby Itno

U

n Paese in preda a “una psicosi”, mentre in tanti lasciano la capitale N’Dja- mena per “andare verso sud e verso il Camerun”; ma anche, al contrario, la speranza di una fase di transizione “civile” e di una “vera democrazia”. Situa- zioni e sentimenti contrastan- ti, questi, che secondo Arnold Ozarus, leader del Sindacato nazionale degli studenti ciadia- ni all’università della capitale, si stanno vivendo dopo la morte di Idriss Deby Itno, colui che per la gran parte dei ciadiani è stato l’unico e solo presidente, al po- tere per oltre 30 anni.

Il capo di Stato, salito al potere con un golpe nel 1990, sarebbe rimasto ucciso nel nord del Pa- ese a seguito di ferite riportate durante scontri tra l’esercito e gruppi ribelli provenienti dalla vicina Libia. Il Front pour l’Al- ternance et la Concorde (Fact), questo il nome della milizia, ha annunciato di essere a qualche centinaia di chilometri dalla ca- pitale e di essere pronto a desti- tuire il consiglio militare ad inte- rim che si è insediato ieri. A capo dell’organismo è stato nominato uno dei figli di Deby, il generale Mahamat Idriss Deby.

Queste, almeno, le informazioni ufficiali. Numerosi invece i pun- ti da chiarire. Ozarus definisce il decesso del presidente come

“avvolto nel mistero”.

Due le versioni in circolazione, stando al rappresentante stu- dentesco: “Morte causata della ferite al fronte, ma anche l’esito di un golpe orchestrato dal figlio e attuale presidente ad interim”.

Domina l’incertezza e lo si capi- sce anche dalle reazioni della popolazione, secondo Ozarus.

“Viviamo una situazione di psi- cosi” denuncia. “La gente sta iniziando ad abbandonare la capitale o a recarsi nei suoi di- stretti più meridionali. In tanti sono andati verso sud o han- no attraversato il confine con il Camerun – distante solo pochi chilometri – per cercare rifugio a Kousserie”. Se le incognite resta- no molte, tante sono però anche le attese, soprattutto in ragazzi come Ozarus, che è nato cinque anni dopo la presa del pote- re di Deby e non ha avuto nes- sun’altro presidente. “Penso di poter parlare a nome di ampie fasce di popolazione ciadiana quando dico che le cose che ci aspettiamo sono molte” dice il rappresentante degli studenti:

“Una transizione civile, la sepa- razione dei tre poteri dello Stato e la fine del sistema di governo

‘debyen’, quello organizzato dal presidente, che ha governato il Paese con il pugno di ferro; in poche parole, vogliamo una de- mocrazia vera”.

Idriss Deby Itno, ucciso in battaglia

dai ribelli, era al potere dal 1990:

molti abitanti del Ciad hanno conosciuto solo lui

come presidente

le notizie di mercoledì 21 aprile 2021

INTERNAZIONALE

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di Maurizio Papa

Allarme assembramenti a Bologna:

stretta su piazza Verdi

L’assessore alla Sicurezza Alberto Aitini fa il punto sulla situazione dopo lo sgombero di ieri sera in zona universitaria:

“Così non va assolutamente bene”

B

ologna fa i conti con gli as- sembramenti serali, come dimostra la folla che ieri sera ha praticamente riempito piazza Verdi provocando l’inter- vento delle Forze dell’ordine. Per la piazza simbolo della zona uni- versitaria si profila ora una mo- difica delle ‘regole di ingaggio’, ma c’è già un altro osservato speciale: il weekend del 25 aprile e l’afflusso di persone che po- trebbe verificarsi in particolare in via del Pratello. A fare il pun- to è l’assessore comunale alla Sicurezza, Alberto Aitini, oggi a margine di una cerimonia per il 76esimo anniversario della Libe- razione della città.

“Sicuramente quello che è suc- cesso ieri ed era successo an- che nelle sere precedenti non va assolutamente bene”, sottolinea Aitini, tanto che “siamo dovuti intervenire con le Forze dell’or- dine e la Polizia municipale per liberare la piazza dagli assem- bramenti”. È chiaro che “andia- mo verso la zona gialla o in ge- nerale verso un miglioramento della situazione ma questo- av- verte l’assessore- non ci deve far abbassare la guardia altrimenti il rischio è di tornare indietro alla velocità della luce. Non ba- sta dire che non vogliamo farlo, ma dobbiamo tutti impegnar- ci”. Piazza Verdi rappresenta un contesto “di criticità” e su que- sto “stiamo cercando di costru-

ire tutte le contromisure neces- sarie– riferisce l’assessore- per evitare questo genere di situa- zioni e quindi un rafforzamento del presidio ci sarà già da que- sti giorni e da questo weekend”.

Però allo stesso tempo “serve responsabilità, dagli studenti e in generale da tutti, per evitare di assembrarsi nelle piazze, nei giardini, nelle strade perché se i contagi ritornano a salire e poi non ci lamentiamo se torniamo indietro”, ribadisce Aitini.

Di certo una serata come quella di ieri dimostra che le transen- ne collocate in piazza Verdi non ottengono il risultato sperato.

“L’ordinanza vale solo di sera, nel senso che la piazza di giorno è fruibile, adesso noi ci adoperia- mo- afferma Aitini- affinché sia rispettato la sera il fatto di non entrare, allo stesso tempo au- spico ci sia grande responsabi- lità e quando ci sono le transen- ne le persone non le scavalchino com’è successo nelle scorse sere o non le aprano”: anche perché, fa notare l’assessore, “il rischio di contagiarsi è prima di tutto per quelli che stanno in piazza”.

Ma a questo punto si ipotizza di cambiare modalità prevedendo una presenza fissa delle forze dell’ordine, con orari tali da an- ticipare l’arrivo dei ragazzi? “È una delle ipotesi su cui stiamo lavorando e discutendo in que- sti giorni”, spiega l’assessore.

le notizie di mercoledì 21 aprile 2021

TERRITORI

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di Marco Tribuzi

Il 20 giugno le primarie del centrosinistra a Roma

A

notte fonda, quando era scoccata l’ora del comple- anno di Roma, il centrosini- stra capitolino ha tirato le redini di tre ore di riunione e deciso: si faranno le primarie per indivi- duare il prossimo candidato sin- daco della Città Eterna. Senza troppo entusiasmo Verdi, Articolo 1, Sinistra Italiana, Leu, Psi, Radi- cali, Movimento Pop, Volt e tre as- sociazioni hanno seguito la stra- da indicata dal Pd e sposata con convinzione da Liberare Roma. La proposta del segretario romano dei dem, Andrea Casu, di primarie il 20 giugno non ha fatto breccia nei cuori delle varie componenti della coalizione, che però han- no dovuto prendere atto di due elementi: l’impossibilità di tenere testa al mantra ‘le primarie sono nello statuto del Pd‘, la necessità di non frantumare ulteriormente un campo che si è ristretto dopo gli addii di Calenda, Italia Viva e probabilmente di +Europa, che non era al tavolo.

E allora saranno primarie, il 20 giugno, con candidature da pre- sentare entro il 20 maggio e 200 gazebo (questo il numero ventila- to nella riunione) in città. Perché le primarie non siano solo una conta interna, che finirebbe per allentare ulteriormente un eletto-

rato già segnato dall’antipolitica che fece vincere i 5 Stelle nel 2016,

“c’è bisogno di allargare lo sguar- do, parlare di città e di visione”, hanno detto in coro quasi tutti i 40 invitati presenti, con Articolo 1 che ha proposto una giornata di

‘Primarie delle idee’.

La risposta starà nella stesura di una carta di intenti, che i can- didati alle primarie dovranno firmare, che conterrà dei punti programmatici di base capaci di garantire tutte le forze politiche di centrosinistra, a prescindere dal candidato (che comunque manterrà una quota di autono- mia) che correrà per il Campido- glio. Il documento sarà redatto dai capogruppo in Assemblea capitolina e dai presidenti di Mu- nicipio: venerdì ci sarà la prima riunione, dove si imbastirà anche un percorso d’apertura alla so- cietà civile sulla costruzione del programma. Martedì, invece, si parlerà di regole delle primarie, sarà costituito un comitato dei garanti (con personalità di alto profilo) e il gruppo organizzativo.

Entro la fine del mese tutto dovrà essere definito, e partirà il coun- tdown per le candidature. A co- minciare da quella democratica dell’ex ministro del Mef, Roberto Gualtieri.

I candidati dovranno firmare una carta di intenti con dei punti programmatici di base capaci di garantire tutte le forze politiche

di centrosinistra

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POLITICA

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di Redazione

Il 21 aprile torna ‘Ulisse’, in viaggio nell’antica Roma con Alberto Angela

A

lberto Angela torna in prima serata con “Ulisse, il piacere della scoperta”, in onda da mercoledì 21 aprile alle 21.25 su Rai1. La nuova stagione propone quattro puntate e uno Speciale dedicato all’ambiente con la par- tecipazione di Piero Angela.

Il primo appuntamento è dedi- cato all’antica Roma. Si parte dal

“Natale di Roma”, la cui fondazio- ne, secondo la leggenda, sarebbe avvenuta il 21 aprile del 753 a.C., e si prosegue con un viaggio affa- scinante alla scoperta delle me- raviglie della Roma imperiale, la

“Roma dei Cesari”, periodo in cui la città raggiunse il suo massimo splendore.

Tra le numerose sorprese previste nella puntata, un sito ecceziona- le, il Mausoleo di Augusto, torna- to finalmente visibile al pubblico dopo un lungo lavoro di restauro durato quattordici anni. Proprio sulla base delle recenti scoperte fatte da archeologi e storici della sovrintendenza capitolina, i te- lespettatori di Rai 1 potranno ve- dere per la prima volta, attraver- so ricostruzioni grafiche inedite, quello che era l’aspetto originario di questo maestoso monumen- to che per secoli ha custodito la tomba del fondatore dell’impero.

In primo piano anche altre me- raviglie legate ad Augusto, come l’Ara Pacis, uno dei monumenti che segna l’inizio della Roma im- periale, con i suoi magnifici rilievi i cui colori, grazie all’ausilio del-

la grafica, torneranno a rivivere dopo duemila anni. Da un capo- lavoro all’altro con le splendide statue della Collezione Torlonia, una delle più importanti colle- zioni private di statue antiche al mondo, tornata visibile al pub- blico dopo settant’anni con una mostra ospitata a Villa Caffarelli sul Campidoglio.

Lasciata l’età augustea, si viaggia quindi alla scoperta delle altre meraviglie realizzate dai succes- sori di Augusto come il Colosseo, il più grande anfiteatro romano mai costruito, il Palazzo imperia- le di Domiziano sul Palatino, per secoli il centro del potere dell’im- pero, la Colonna Traiana, monu- mento simbolo dell’età d’oro di Roma, o il Pantheon, il più impor- tante tempio della Roma antica.

Seguendo un preciso ordine cro- nologico, si ricostruisce la storia di questi monumenti famosi in tutto il mondo e la vita degli im- peratori che li realizzarono, fi- gure celebri come Augusto, Tito, Traiano e Adriano. Grazie all’in- gegno dell’artista digitale Daniel Voshart, poi, sarà possibile vede- re i ritratti fotografici dei volti de- gli imperatori romani. Attraverso la ricostruzione fedele delle im- magini di busti e monete, infatti, sono stati realizzati una serie di identikit di alcuni di questi gran- di protagonisti della Storia, per un viaggio unico nella grandezza della civiltà romana e nella sua bellezza.

Quattro le serate della nuova

stagione, in una delle quale

ci sarà anche Piero Angela: le

anticipazioni

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CULTURA

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Un atteg- giamento goliardico verso un compagno per cui si ha affetto è funzionale allo svilup-

po e alla crescita Privare i ra-

gazzi di uno strumento ormai im- prescindi- bile, per ga- rantirne la sicurezza, è senza dubbio im- produttivo

D

a che mondo e mondo sono sem- pre esistiti la burla, lo scherzo tra amici, la presa in giro tra i pari, e nessuno ne ha mai fatto un dramma.

Come mai ora c’è una grande mobilita- zione intorno a questo tema tanto che ogni atto può essere interpretato come un comportamento violento e/o puni- bile?

Gli adulti di oggi possono sentirsi spiazzati e non sapere quando e come sia bene intervenire nei confronti dei ragazzi, proprio perché il confine tra scherzo e prevaricazione è molto labile.

In tal senso i genitori non sanno se e quando punire i propri figli o gli inse- gnanti non sono sicuri se sia il caso di fare qualcosa.

Di per sé avere un atteggiamento go- liardico verso un compagno è funzio- nale allo sviluppo e alla crescita per- sonale, aiuta a confrontarsi con l’altro, a misurare se stesso, a riconoscere il proprio valore e il proprio limite, serve a muoversi nel mondo, al di fuori delle sicure relazioni parentali.

Tutto ciò ha senso se alla base c’è una connotazione affettiva e un legame emotivo, per cui lo scopo non è quello di distruggere l’altro, ma è quello di tro- vare un modo per entrare in relazione e per conoscersi meglio. Inoltre lo scher- zo non dovrebbe essere mirato sempre verso la stessa persona e non dovrebbe ripetersi nel tempo, perché in quel caso diventa altro, quello che viene chiama- to bullismo.

Scherzo o eccesso?

Per non parlare di

bullismo contano i tempi, le motivazioni e i soggetti

di Valentina Bianchi

G

li effetti psicologici della crescente inter- mediazione digitale sono rilevanti tanto nei millennial quanto nei più adulti. Il pro- gresso tecnologico è una delle principali cause di solitudine e isolamento sociale, ma il consen- so e l’approvazione degli utenti verso di esso non sembra in diminuzione. È ormai in corso quella che viene definita la quarta rivoluzione industriale, caratterizzata dalla crescente com- mistione tra l’umano e il tecnologico, la cui linea di demarcazione appare sempre meno netta e sempre meno riconoscibile.

Molte ricerche sostengono che l’uso esaspera- to della rete è tipico di chi, indipendentemente dall’età, è particolarmente inesperto e quindi più vulnerabile. Non è corretto e neanche etico quindi imputare alla rete tutte le responsabi- lità. Per evitare queste situazioni sarebbe au- spicabile iniziare a far conoscere internet e il suo corretto utilizzo già in tenera età. Nei primi anni di scuola si dovrebbe insegnare l’uso dei media digitali gradualmente, senza passare per soluzioni drastiche. Bloccare l’accesso alla rete è un modo sbrigativo per garantire la sicurez- za: privare i ragazzi di uno strumento ormai im- prescindibile è senza dubbio improduttivo. Oc- corre trovare un equilibrio tra chiusura totale e utilizzo incontrollato, e qui possono entrare in gioco le figure professionali formate nell’ambi- to del Piano Nazionale Scuola Digitale attuato dal Ministero dell’Istruzione negli ultimi anni. È fondamentale focalizzare l’attenzione prima di tutto verso i più piccoli, che rappresentano gli adulti di domani. È necessario far sì che siano dotati di spirito critico e di quanti più strumen- ti possibili in modo che i rischi della rete, sep- pur sempre in agguato, non compromettano il futuro della società.

Uso consapevole di internet:

sì all’insegnamento graduale già dai primi anni di scuola evitando soluzioni drastiche

di Teresa Vallone

Foto Unsplash Foto Unsplash

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INFANZIA-ADOLESCENZA

INFANZIA-ADOLESCENZA

(9)

U

n iPhone viola, iPad Pro di ultima ge- nerazione, il nuovissimo AirTag. Sono queste alcune delle novità presenta- te ieri nel corso dell’evento Apple di prima- vera. Sarà disponibile dalla metà di mag- gio il nuovo iPad Pro con chip M1, lo stesso montato su iMac. A livello funzionale, mon- ta il nuovo display Liquid Retina XDR, pro- gettato per una straordinaria esperienza visiva che riflette ciò che può essere visto nel mondo reale catturando le luci più lu- minose e i dettagli più sottili anche nelle immagini più scure. La vera novità, però, sono gli AirTag, dispositivi studiati per ave- re sempre sotto controllo tutti gli accessori di uso quotidiano. Piccoli e discreti, si trat- ta di bottoncini da attaccare su oggetti, come bicicletta, chiavi di casa e cellulare.

Grazie all’App ‘Dov’è’ di Apple, ne tengono traccia e ci aiutano a localizzarli. Gli AirTag saranno disponibili dal 30 aprile e potran- no essere personalizzati. Un nuovo colore che si adatta alla primavera. Così, è stato presentato invece l’iPhone 12 viola, dispo- nibile nella stessa colorazione anche nella versione Mini. A livello di prestazioni, man- tiene le stesse caratteristiche degli iPhone

Dall’iPad Pro agli AirTag:

le novità evento Apple In arrivo dal 30 aprile

di Gloria Marinelli

‘D

alle mie parti’ dei Negramaro è la canzone vincitrice per il 2021 del Premio Amnesty Inter- national Italia nella sezione riservata ai big della canzone italiana, creata nel 2003 da Amnesty International Italia e dall’associazione Voci per la Li- bertà per premiare il migliore brano sui diritti umani pubblicato nel corso dell’anno precedente. La can- zone, scritta da Giuliano Sangiorgi, fa parte della tracklist di ‘Contatto’ il disco pubblicato lo scorso novembre da Sugar. Ed è lo stesso artista a com- mentare la notizia: “Grazie! Grazie a tutti quelli che hanno compreso fino in fondo il testo di questa can- zone e non sono caduti nella tentazione, comune a molti in questi periodi bui, di dirmi: ‘Sei un cantante, canta!’. Si’, sono un cantante e canto quello che pen- so e penso quello che canto e quando si tratta di diritti umani, non c’è silenzio che tenga”. Ed è dello stesso parere Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia: “Dalle mie parti- dice-è un inno a un mondo senza discriminazioni e senza confini, un

appello a porre fine alla contrapposizione mio/tuo in favore di un’appartenenza e di un’esistenza comu- ni e condivise. Abbiamo deciso di premiare un bra- no che a partire dal titolo dell’album di cui fa parte,

‘Contatto’, invita a superare le divisioni, acuite da un anno e mezzo di pandemia che ha isolato molte per- sone e ha incattivito e fatto sprofondare nel rancore tante altre, convinte che per difendere i propri diritti sia necessario toglierli ad altri”. Un premio, quello di Amnesty, che è anche simbolo per ripartire “dall’arte e dagli artisti– come spiega Noury- trascurati come produzione non essenziale e che invece da sempre dimostrano quanto siano fondamentali, anche per promuovere i diritti umani”. La premiazione avverrà il 25 luglio durante la serata finale della 24a edizione di ‘Voci per la Liberta’ – Una canzone per Amnesty’, quest’anno legata al 60esimo anniversario di Amne- sty International. Il festival si terrà dal 23 al 25 luglio a Rosolina Mare (Rovigo) con vari ospiti musicali, che saranno annunciati prossimamente.

Ai Negramaro il premio Amnesty International E’ loro la ‘Miglior canzone sui diritti umani’

di Giusy Mercadante

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GIOVANI

GIOVANI

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Il I

l ministero della Cultura celebra anche quest’anno il Natale di Roma con un video in timelapse girato all’interno del Panthe- on, realizzato senza alcun artificio digitale e che riproduce uno dei primi effetti speciali della storia. Ogni 21 aprile, a mezzogiorno, il sole entra infatti nell’oculus del Pantheon con un’inclinazione tale da creare un fascio di luce che centra perfettamente il portale d’ingresso. A quell’ora esatta, l’Imperatore varcava la soglia del tempio affinché tutta la sua figura fosse immersa nella luce. Pro- segue dunque lo studio, documentato at- traverso le immagini video, del rapporto tra arte e luce nel patrimonio culturale italiano.

Solo poche settimane fa il ministero guidato da Dario Franceschini ha pubblicato il video

‘La luce di Michelangelo’ che, sempre in ti- melapse, mostra il movimento della luce na- turale sul gruppo scultoreo della Tomba di Giulio II, il monumento sepolcrale realizzato da Michelangelo Buonarroti nella Basilica di San Pietro in Vincoli, a Roma, al cui centro si trova la celebre statua del Mosè. Il video realizzato dall’ufficio stampa del ministero della Cultura è online sul canale youtube del ministero e sui canali social.

Natale di Roma, al

Pantheon il 21 aprile la luce è un effetto speciale

di Redazione

Il ministero della Cultura celebra anche quest’anno il Natale di Roma con un video in timelapse girato all’interno del Pantheon, realizzato senza alcun artificio digitale e che riproduce uno dei primi effetti speciali della storia

le notizie di mercoledì 21 aprile 2021

ROMA NASCOSTA

[SOLO PER CURIOSI]

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Riferimenti

Documenti correlati

rispettato il parere della Soprintendenza archeologica e del Mibac del 22 ottobre 2009 trasmesso al Ministero delle Infrastrutture, secondo il quale era ritenuta incompatibile

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Tempo prima, quando c’era ancora nostro padre e c’era- vamo trasferiti da poco, la prima volta che andammo a gio- care a casa dei nostri coetanei bianchi, lei ci fermò davanti

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