• Non ci sono risultati.

Analisi NADEF 2020

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Analisi NADEF 2020"

Copied!
3
0
0

Testo completo

(1)

Analisi NADEF 2020 Quadro macroeconomico

➢ Crescita: il recupero dell’economia dovrebbe prendere completo vigore a metà del 2021, quando – secondo le previsioni governative – una adeguata diffusione del vaccino potrebbe allentare parte, se non tutte, delle misure di contenimento adottate contro il COVID-19. Il Governo stima una crescita del +6% nel 2021, +3,8% nel 2022 e +2,5% nel 2023: tali valori sono particolarmente elevati visto il calo considerevole del 2020 (-9%, di meno rispetto al -10,5% previsto nel DEF).

➢ Deficit: rispetto al DEF, il livello di indebitamento netto atteso è inferiore di 1,3 punti

percentuali. In particolare, il Governo prevede un indebitamento netto in aumento fino al 10,8% del PIL nel 2020, ma in evidente ribasso poi negli anni seguenti (7% nel 2021, 4,7% nel 2022 e 3% nel 2023). Un peggioramento così vistoso del deficit rispetto al buon andamento dell’anno passato è frutto dei diversi decreti emanati nei mesi della pandemia, soprattutto il decreto Rilancio e il decreto Agosto, che hanno acuito il disavanzo di bilancio.

➢ Debito: rispetto alle stime del DEF, il debito pubblico salirà di 2,3 punti percentuali in più fino al 158% del PIL a fine 2020. È stimato negli anni successivi un progressivo calo di questo rapporto di circa due punti percentuali l’anno fino al 2023, quando il rapporto debito/PIL dovrebbe scendere a 151,5% nel 2023.

L’ipotesi di base adottata per la previsione macroeconomica rimane invariata rispetto al DEF, in quanto la Nota prevede che la distribuzione di uno o più vaccini cominci entro il primo trimestre del 2021 e che a metà anno la disponibilità di nuove terapie e di vaccini sia tale da consentire al Governo di allentare la gran parte delle misure restrittive. Di conseguenza, il recupero dell’economia dovrebbe riprendere slancio nel corso del 2021, dando anche luogo ad un significativo effetto di trascinamento sul 2022. Nel documento si sottolinea, tuttavia, che il quadro potrebbe subire un peggioramento notevole nel caso di recrudescenza del virus. La Nota di Aggiornamento ricorda quindi, come molte aziende farmaceutiche stiano proseguendo la sperimentazione di un vaccino e segnala avanzamenti nello sviluppo di terapie basate su anticorpi monoclonali.

Spesa sanitaria

La spesa sanitaria è stimata in costante aumento nel corso del triennio, anche in relazione all’epidemia che ha portato a investire notevolmente nel settore. Si prevede un passaggio dai 120.864 milioni del 2020 ai 121.952 del 2021 (dal 7,3% della spesa al 7%), i 122.020 del 2022 (6,7%) fino a toccare i 122.515 milioni nel 2023, valore più alto in termini assoluti ma in linea con la percentuale di spesa degli anni precedenti (6,6%).

Linee d’intervento

Sia la NADEF che la successiva programmazione di bilancio devono tenere in conto delle risorse che la Commissione europea ha messo a disposizione dell’Italia attraverso il Recovery Fund. Pertanto, sebbene ci si riferisca propriamente al triennio 2021-2023, il Governo ha anche elaborato delle proiezioni e delle linee guida a sei anni che serviranno a orientare il programma di investimenti e i progetti finanziati dal Next Generation EU.

Con questa premessa, le principali linee d’intervento sono:

(2)

➢ valorizzazione delle risorse del Recovery Fund elaborando dei progetti realmente efficaci; ➢ attuazione di una riforma fiscale più efficiente, equa e trasparente;

➢ utilizzo più efficiente delle risorse di finanza pubblica finalizzato a migliorare il benessere dei cittadini e la produttività economica;

➢ riduzione del livello di indebitamento, supponendo un superamento definitivo della crisi. Le raccomandazioni dell’UE in merito alla programmazione economica futura dell’Italia

La Commissione europea ha condizionato il pacchetto di aiuti Recovery and Resilience Facility (RRF) al perseguimento di alcuni obiettivi volti a fronteggiare le fragilità dell’Italia, ricordando i sei cluster di intervento (tra cui, si ricorda, quello relativo alla Salute finalizzato al rafforzamento del sistema sanitario attraverso la digitalizzazione dell’assistenza medica ai cittadini, la diffusione del FSE e la telemedicina, e specifici investimenti nell’ambito della cronicità e delle cure a domicilio, con un contributo importante dal sostegno alla ricerca medica, immunologica e farmaceutica).

Il documento riporta le raccomandazioni pervenute dalle autorità europee che, nello specifico, prevedono:

➢ il rafforzamento della resilienza del sistema sanitario per quanto riguarda operatori sanitari e infrastrutture ospedaliere, migliorando anche il coordinamento tra autorità regionali e centrali; ➢ l’attuazione di misure per normalizzare le posizioni di bilancio del Paese una volta superata

l’emergenza sanitaria,

➢ l’attuazione di misure per attenuare l’impatto della crisi sull’occupazione attraverso protezione sociale e politiche attive per il lavoro;

➢ la fornitura di liquidità alle piccole e medie imprese;

➢ la concentrazione di investimenti sulla transizione verde e la digitalizzazione, soprattutto per quanto riguarda la PA, la sanità e il fisco;

➢ il miglioramento del funzionamento della PA e la velocizzazione del sistema giudiziario. La NADEF evidenzia inoltre la rilevanza del settore della sanità per l’Italia e come la crisi epidemica ne abbia mostrato gli spazi di miglioramento e di potenziamento sia in termini di strutture e strumenti, sia in termini di ricerca e di personale sanitario, riepilogando poi quanto già fatto in questi mesi con i Decreti-Legge approvati (Cura Italia, Rilancio, Agosto)

Collegati alla manovra e Recovery Plan

La nota individua inoltre i provvedimenti collegati alla manovra di bilancio 2021-2023, i quali avranno una corsia preferenziale nell’esame parlamentare dei prossimi mesi, e una tabella recante il timing di impegno delle risorse europee derivanti dal Recovery Plan.

Con riferimento al Recovery Plan, l’ipotesi è quella di utilizzare per il periodo 2021-2023 l’intero pacchetto di risorse previste nella prima fase del Recovery Plan, circa il 70% del totale, più una prima parte del restante 30% limitatamente al 2023. Si prevede inoltre un impiego massiccio di sovvenzioni nel triennio 2021-2023 (52mld su un totale di 65,4), destinate a calare nei tre anni successivi 2024-2026, dove invece si delinea un utilizzo più consistente dei prestiti (84,1mld contro i 43,5 del periodo

precedente). La Nota di aggiornamento non specifica gli stanziamenti relativi ai programmi minori inclusi nel Recovery Plan.

Riportiamo di seguito i collegati a completamento della Manovra 2021 – 2023:

(3)

➢ DDL in materia di titoli universitari abilitanti (cd. DDL “lauree abilitanti”);

➢ DDL di riordino del settore dell’alta formazione artistica, musicale coreutica (cd. DDL “riordino AFAM”);

➢ DDL recanti disposizioni in materia di spettacolo, industrie culturali e creative e turismo;

➢ DDL per il riordino della normativa ambientale, la promozione della green economy e l’economia circolare (Green Generation);

➢ DDL in materia di riforma degli ammortizzatori sociali;

➢ DDL in materia di salario minimo e rappresentanza delle parti sociali nella contrattazione collettiva;

➢ DDL delega riforma fiscale;

➢ DDL delega riforma giustizia tributaria; ➢ DDL riordino settore dei giochi;

➢ DDL recante “Riordino della disciplina in materia di prevenzione della corruzione, obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”; ➢ DDL recante “Disposizioni in materia di lavoro agile nelle pubbliche amministrazioni”;

➢ DDL recante “Semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di contenimento del dissesto idrogeologico”;

➢ DDL in materia di sostegno e valorizzazione dell’agricoltura e della pesca;

➢ DDL “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata di cui all’articolo 116, 3 comma, Cost.”;

➢ DDL “Implementazione delle forme di raccordo tra Amministrazioni centrali e regionali, anche la fine della riduzione del contenzioso costituzionale”;

➢ DDL su semplificazione e riordino in materia di start-up e PMI innovative; ➢ DDL su statuto dell’impresa;

➢ DDL su revisione organica degli incentivi alle imprese;

➢ DDL su disposizioni per lo sviluppo delle filiere e per favorire l’aggregazione tra imprese; ➢ DDL riforma disciplina legge quadro per l’artigianato;

Riferimenti

Documenti correlati

33 recante il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni che

(16) Intitolazione inserita dall’ art. I documenti, le informazioni e i dati oggetto di pubblicazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente, resi disponibili

c) l'elenco degli enti di diritto privato, comunque denominati, in controllo dell'amministrazione, con l'indicazione delle funzioni attribuite e delle attivita'

33/2013 ss.mm.ii e che reca disposizioni in materia di riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle

33, recante "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni" ed

politico e di uffici o incarichi di diretta collaborazione, nonche' a dirigenti titolari degli organi amministrativi e' finalizzata alla realizzazione della trasparenza

 Riordino – in un unico corpo normativo – delle disposizioni legislative in materia di obblighi di informazione, trasparenza e pubblicità da parte delle P.A..  Integrazione

VISTO il D.lgs. 33, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche