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Liguria

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Academic year: 2021

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Territorio e ambienti naturali

La Liguria si presenta come uno stretto arco di territorio montuoso, che occupa il versante sud delle Alpi Marittime e del primo tratto dell’Appennino, aff acciato sul mar Ligure.

È una regione interamente montuosa (65,1%) e collinare (34,9%) e solo in prossimità della costa si trovano strette fasce pianeggianti di origine alluvionale (le maggiori sono quelle di Albenga e della foce del Magra). La costa è spesso rocciosa e articolata, soprattutto nella parte orientale della regione. L’alternanza di piccole spiagge e scogliere comporta una grande ricchezza e varietà sia paesaggistica sia naturalistica.

Data la posizione dei monti, quasi a ridosso del mare, la

maggior parte dei corsi d’acqua del versante ligure in genere sono torrenti con un percorso breve e pendenze sensibili. Il versante padano è invece attraversato da alcuni dei più importanti affl uenti di destra del Po. Proprio a causa della conformazione idrografi ca e dei processi di urbanizzazione, il territorio ligure è soggetto a gravi eventi alluvionali. Soprattutto nel periodo estivo tutta l’area montana è interessata da incendi boschivi.

La Liguria è sede di numerosi parchi naturali regionali, aree marine protette, giardini botanici oltre che del Parco Nazionale delle Cinque Terre che, insieme a Portovenere e alle piccole isole Palmaria, Tino e Tinetto, è riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore, cinque paesini arroccati su speroni di roccia, insieme costituiscono le Cinque Terre, un paradiso naturale incontaminato. La viticoltura, praticata su stretti terrazzamenti, ha contribuito a creare un paesaggio unico al mondo con i tipici muri a secco, caratteristici delle colline a strapiombo sul mare che qui è cristallino, con baie, anfratti e incantevoli spiaggette tra gli scogli.

I muri a secco sono costruiti esclusivamente con massi di arenaria sovrapposti e riempiti di pietrisco e terra, senza l’uso di alcun materiale di coesione. E tra i terrazzamenti l’uomo faticosamente ha costruito lunghe e ripide scalinate in pietra. Oggi, l’emigrazione e l’abbandono dell’attività agricola stanno provocando una rottura di questo biosistema: dove viene a mancare la presenza dell’uomo, paradossalmente, il degrado è immediato e la macchia prende il sopravvento. Infatti, i terrazzamenti hanno contribuito in maniera decisiva alla stabilità idrogeologica dei versanti e dei centri abitati.

L’abbandono delle colture provoca così eventi franosi di maggiore estensione rispetto al passato.

65,1%

34,9%

Montagna Collina

Liguria

Popolazione: 1.625.070 abitanti Superfi cie: 5418 km

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Province: Genova, Imperia, La Spezia, Savona Densità: 289 abitanti per km

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(fonti ISTAT 2010)

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Il mare che bagna l’intero territorio regionale si trova all’interno dell’Area Marina Protetta “Santuario internazionale per i mammiferi marini”, un’area di circa 90.000 km

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di mare tra Francia, nord della Sardegna, costa della Toscana.

L’alta concentrazione di cetacei in quest’area del Mediterraneo è dovuta soprattutto alla ricchezza di cibo. Sono presenti otto specie: la balenottera comune (Balaenoptera physalus), il capodoglio (Physeter macrocephalus), il delfi no comune (Delphinus delphis), il tursiope (Tursiops truncatus), la stenella striata (Stenella coeruleoalba), il globicefalo (Globicephala melas), il grampo (Grampus griseus) e lo zifi o (Ziphius cavirostris).

http://www.santuariodeicetacei.it/whales.nsf/ItalianHome www.tethys.org/sanctuary.htm

www.acquariodigenova.it

Gli incontri in mare con la stenella striata, caratterizzata da pennellate di bianco sul dorso grigio, sono molto frequenti. Questi e altri cetacei non sono diffi cili da vedere nelle acque liguri. Tra le numerose iniziative dell’Acquario di Genova, molto interessanti sono le escursioni sulle rotte dei cetacei in collaborazione con il WWF. L’acquario di Genova, situato nel cinquecentesco porto della città in una struttura progettata dall’architetto Renzo Piano, invita alla scoperta degli innumerevoli animali marini (pesci, delfi ni, foche, tartarughe, squali e molti altri) che si possono vedere nelle immense vasche e negli ambienti naturali qui ricostruiti.

Portofi no, antico borgo di pescatori e marinai, è situato in una bellissima insenatura riparata dal promontorio che porta lo stesso nome. Le sue case, antiche, alte e strette, dai vivaci colori, sono diventate abitazioni molto esclusive, per un turismo d’élite. Lungo la costa molte sono le località famose già da tempo, sia sulla Riviera di Levante, come Lerici, Portovenere, Camogli, San Fruttuoso e Sestri, sia sulla Riviera di Ponente, come San Remo, Bordighera, Alassio, Spotorno, Finale Ligure.

Economia della regione

Genova storicamente ha rappresentato uno dei poli più attivi del commercio mediterraneo, grazie al suo porto, coinvolgendo nelle imprese marinare anche l’entroterra. Con lo sviluppo industriale è divenuta uno dei vertici del famoso triangolo Genova-Milano-Torino, sia come porta per le materie prime e i prodotti fi niti sia ospitando impianti industriali di base.

La bellezza delle coste ha fatto della Liguria una delle mete turistiche più frequentate d’Italia.

La crisi degli ultimi decenni però ha interessato tutti i settori ridimensionando il ruolo

economico della Liguria che di recente ha cambiato rotta, puntando sullo sviluppo di

una agricoltura di qualità, su un turismo più ecocompatibile e sul tentativo di fare di

Genova un polo di servizi e un centro di cultura a livello europeo.

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Città, brevi note storiche e curiosità Genova

Nel Medioevo fu importante Repubblica Marinara, detta La Superba dal sommo poeta Petrarca o La Dominante dei Mari: infatti, Venezia controllava il commercio nel Mediterraneo orientale, Genova, oltre che in Oriente e nel Mar Nero, aveva il monopolio dei commerci nel Mediterraneo occidentale; ebbe una grande espansione territoriale, comprendendo Liguria, Corsica, Sardegna, Crimea e diverse isole dell’Egeo.

Cristoforo Colombo, con ogni probabilità nato in territorio ligure nel 1451, è stato tra i principali navigatori italiani che presero parte al processo di esplorazione che portò alle grandi scoperte geografi che del XV e il XVI secolo. La sua fama mondiale è legata alla scoperta del continente americano, avvenuta il 12 ottobre del 1492.

L’aeroporto di Genova è a lui dedicato.

Gli stretti vicoli del centro antico sono chiamati carrugi.

Nella Chiesa del Gesù si possono ammirare due capolavori di Rubens, uno tra i più rinomati pittori del seicento, ricercato da tutte le corti europee per dar lustro ai loro palazzi; e a Genova venne chiamato dalle Fiandre dalla potente famiglia dei Pallavicino.

La cattedrale di San Lorenzo è una magnifi ca fab- brica romanica dalla particolare bicromia a fasce bianche e nere.

Il sontuoso Palazzo San Giorgio, riccamente aff re- scato, sorge sulla piazza Caricamento, ampio spa- zio separato dal mare dalla strada soprelevata lun- go il porto. Il palazzo, prima sede del Capitano del Popolo, fu in seguito dogana e infi ne ospitò il Ban- co San Giorgio, l’importantissima banca genovese che aveva interessi economici in tutta Europa.

Numerosi sono i palazzi appartenuti alla grande nobiltà che faceva a gara per rendere fastose le proprie abitazioni. Capolavori architettonici del tardo rinascimento genovese sono Palazzo Doria Tursi, Palazzo Lercari Parodi e Palazzo Bianco e Palazzo Rosso, che custodisce opere di pittori famosi come Caravaggio, Veronese, Hans Memling, Rubens e Van Dyck.

Genova è anche una città moderna, ricca di testimonianze delle più recenti avanguardie: per esempio il teatro Carlo Felice, distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, è stato ricostruito dai famosi architetti milanesi Aldo Rossi e Ignazio Gardella nel 1991 senza l’utilizzo di palchi tradizionali, ma con uno scenografi co gioco di balconate da carrugi genovesi; altri esempi sono il grattacielo ex-SIP, primo grattacielo a struttura d’acciaio, e il quartiere Corte Lambruschini, entrambe ritrasformazioni dovute all’architetto Piero Gambacciani che, insieme a Renzo Piano, ha contribuito alla riconversione del porto.

Cattedrale di San Lorenzo

Palazzi di Genova.

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Il Porto di Genova, sbocco naturale al mare delle regioni industrializzate del nord Italia, ha una storia e una tradizione antichissime. Oltre che porto commerciale con una movimentazione di merci molta variegata, è anche porto passeggeri con un traffi co piuttosto sostenuto attraverso il terminal crociere e il terminal traghetti con linee per le maggiori località del Mediterraneo.

Grazie alla recente riconversione urbanistica, il porto è oggi un’area di circa 130.000 m

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dedicata alla città, alla socialità e alle attività culturali, all’interno della quale si trova l’Acquario, il Centro Congressi dei Magazzini del Cotone, La Città dei bambini e dei ragazzi, il Galata Museo del mare, la Biosfera , il Bigo e molto altro ancora.

La Biosfera è una struttura sferica di vetro e acciaio con un diametro di 20 metri che ospita un insieme complesso di organismi tropicali animali e vegetali: in un piccolo ma ricco giardino botanico, si aggirano in libertà farfalle, uccelli, anfi bi e rettili, a rappresentare la bellezza, la complessità e la fragilità delle foreste tropicali.

Il Bigo, progettato da Renzo Piano ispirandosi alle gru del Porto di Genova, è stato costruito per le celebrazioni Colombiane del 1992. La struttura permette sia di sorreggere una tensostruttura dove si svolgono varie manifestazioni e dove in inverno si ha una pista di pattinaggio su ghiaccio, sia di reggere un ascensore ruotante e panoramico da cui si gode una visuale a 360 gradi sulla città.

Genova è la città dei patrioti Giuseppe Mazzini e Goff redo Mameli, autore del nostro Inno nazionale, di Nicolò Paganini, celeberrimo virtuoso del violino, di uno tra i più grandi attori italiani del novecento, Vittorio Gassman, del poeta e premio Nobel per la letteratura nel 1975, Eugenio Montale, del cantautore Fabrizio De Andrè, contraddistintosi per un’elevata qualità letteraria dei testi delle sue canzoni.

Una curiosità riconducibile alla città di Genova è il termine “jeans”, che noi tutti

ben conosciamo: ebbene, questo altro non è che la storpiatura inglese della parola

Genes, Genova in francese, che indica il tessuto blu (in origine molto economico

e scadente) un tempo utilizzato dai portuali genovesi che giravano il mondo

diff ondendo così il suo uso.

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Una delle due squadre di calcio della città, il Genoa, è nata nel lontano 1893 e infatti è la prima società italiana di calcio.

A Genova non si può non gustare le celeberrime trenette al pesto, condimento a base di basilico, pinoli, olio extravergine e formaggio, ma anche la focaccia ligure e il pandolce, gustoso e ricco di uvetta.

La Spezia

La città, aff acciata sull’omonimo golfo, è una grande piazzaforte marittima fi n dalla metà dell’Ottocento quando Cavour, trasferendo qui l’arsenale della Marina militare del Regno di Sardegna, iniziò la sua trasformazione.

Presso il sito dove sorge la Spezia si hanno tracce di antropizzazione fi n dai tempi preistorici. Ciononostante il centro urbano è documentato con certezza solo a partire dal XII secolo.

Agli inizi del Novecento la Spezia è stata un importante polo culturale e architettonico del futurismo e del razionalismo.

Il golfo della Spezia, sul quale si aff acciano anche incantevoli località balneari e turistiche come Lerici e Portovenere, è detto anche Golfo dei Poeti , perché qui soggiornarono D.H. Lawrence, Lord Byron, D’Annunzio e Shelley che decantarono la bellezza di questi luoghi; Shelley morì proprio presso il golfo, naufragando a bordo della sua goletta.

Nel 1996 è stato inaugurato il MAL, Museo Amedeo Lia, per ospitare numerose opere d’arte donate dal fi lantropo ingegnere pugliese e spezzino d’adozione che nella sua vita raccolse notevoli testimonianze artistiche, dalla pittura e dall’archeologia, all’arte applicata e liturgica. Qui si possono ammirare opere di Tiziano e Pontormo.

La chiesa di Santa Maria Assunta custodisce una

terracotta policroma di Andrea Della Robbia che rappresenta l’Incoronazione della Vergine. Poco distante, una scalinata sale alla collina del Poggio dove sorge in posizione panoramica il poderoso Castello di San Giorgio, mirabile testimonianza della vocazione militare della Spezia; all’interno del castello si trova il Museo Civico, nato grazie alle donazioni del celebre scienziato spezzino Giovanni Cappellini e dedicato a Umberto Formentini, studioso di storia della Lunigiana, la regione storica di cui fa parte anche la Spezia, tra Toscana e Liguria.

Dal porto della Spezia salpò la Exodus, la nave che trasportava 4500 profughi ebrei scampati ai campi di concentramento che tentavano di sbarcare in Palestina e trovare rifugio nella comunità ebraica. L’esercito inglese, però, in modo assolutamente legale, bloccò la nave impedendo ai profughi di sbarcare. Dopo un lungo giro nel Mediterraneo l’Exodus fu costretta a tornare in Germania, dove i profughi furono rinchiusi in campo di prigionia.

L’attore di teatro e di cinema, doppiatore, Giancarlo Giannini è spezzino.

La costa ligure alta e

dirupata nel Golfo dei Poeti.

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Imperia

Nel 1923, due città, Porto Maurizio e Oneglia, furono unite per formare Imperia.

Oneglia, a levante, in collina si sviluppò intorno all’anno mille, sotto la giurisdizione dei vescovi di Albenga, ed è stata sabauda con Emanuele Filiberto.

Porto Maurizio, a ponente, arroccata su un promontorio, già approdo dei romani, crebbe intorno al X secolo grazie ai monaci benedettini che qui si insediarono, coltivando ulivi. Era legata a Genova. Durante i secoli Oneglia e Porto Maurizio si sono combattute più volte e ciò spiega il campanilismo che ancora oggi esiste.

Imperia è celebre per il pregiatissimo olio d’oliva che si ricava dalle coltivazioni sopra i terrazzamenti: l’oliva taggiasca è una qualità importata dalla Terra Santa dai liguri impegnati nelle crociate.

Il nucleo storico più antico di Porto Maurizio è Parasio , arroccato sul promontorio, che conserva resti di antiche case e di portali in pietra nera. Da qui si apre una bellissima vista al mare.

La provincia di Imperia è la Riviera dei Fiori con le magnifi che località di Sanremo , Bordighera, Diano, Cervo, Dolceacqua, solo per citarne alcune.

Il Duomo di Porto Maurizio, imponente costruzione in stile neoclassico, è il più vasto in Liguria con bel pronao dorico fra due campanili.

A Oneglia nacque Edmondo De Amicis, autore di Cuore, un libro carico di spirito patriottico e risorgimentale che ancor oggi è tradotto in tutte le lingue.

Centro di mondanità fi n dall’inizio del Novecento per la presenza del Casinò, con i suoi tavoli verdi, roulettes e slot- machines. Frequenti le manifestazioni come, celebre in tutto il mondo, il Festival della Canzone italiana, nato nel 1951, le stagioni concertistiche e teatrali. Appuntamento sportivo annuale è la Milano-Sanremo di ciclismo.

Vicoli di Parasio.

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La Fortezza del Priamar a Savona.

Savona

Il nome svela la sua origine dalla popolazione dei Liguri che hanno lasciato traccia linguistica di sé nelle desinenze dei toponimi come Narbona, Barcellona e appunto Savona, che fi niscono tutti in -ona. Quella dei Liguri infatti fu un’importante civiltà che si diff use in Francia meridionale, in Catalogna e nell’Italia del nord.

Di Savona era la nobile famiglia dei Della Rovere, fra le più infl uenti del Rinascimento, da cui nacquero due papi, Sisto IV e Giulio II. Il primo fece costruire in Vaticano la cappella a lui dedicata, la Cappella Sistina, che in seguito, durante il papato del nipote Giulio II, fu aff rescata da Michelangelo. Il medesimo nome porta una seconda cappella, adiacente alla cattedrale di Savona, sepolcro dei genitori di papa Sisto.

Il Palazzo Della Rovere è un’importante testimonianza del fi orentino Giuliano da Sangallo, fra i più importanti del Rinascimento, l’architetto prediletto di Lorenzo il Magnifi co e continuatore di una tradizione classicista brunelleschiana e braman- tesca.

Il Santuario della Madonna della Misericordia, dedicata alla patrona della città, è un sontuoso esempio di fabbrica barocca con un magnifi co altare di Gian Lorenzo Bernini e preziose tele del Domenichino.

La cinquecentesca Fortezza del Priamar è un notevo- le esempio di architettura militare eretta dai Geno- vesi quando sottomisero la città e la dotarono di un effi ciente sistema difensivo. Nella fortezza fu dete- nuto Giuseppe Mazzini.

Nacque in provincia il più amato Presidente della

Repubblica, Sandro Pertini. La sua Presidenza fu ca-

ratterizzata da una svolta, da una nuova concezione

della massima autorità dello Stato. Furono anni duri,

in cui il terrorismo, la crisi economica e sociale e le

sciagure naturali si facevano sentire, ma anche anni

alleviati da lieti eventi come la vittoria del 1982 dei

mondiali di calcio: in tutte queste occasioni il Presi-

dente era comunque sempre presente.

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