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Il monitoraggio anche degli animali per capire

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Academic year: 2022

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Le analisi sul Pertusillo dell'Istituto Zooprofilattico

"ma serve un monitoraggio prolungato nel tempo"

CALVELLO- Nel corso del convegno di Santa Maria de Plano la ricercatrice dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Puglia-Basilicata Rita De Pace ha esposto i risultati dello stu- dio sulla contaminazione da cianotossine nel lago Pertusillo (comprendente anche il mo-

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LA NUOVA

Primo Piano Basilicata

Domenica 7 giugno 2015

3

PETROLIO E BASILICATA

Ieri il progetto presentato a Calvello: casi di tubercolosi e tumori nelle pecore. Attacco a De Filippo dalla sala

Il monitoraggio anche degli animali per capire gli effetti del petrolio. E non manca la polemica

di DANIELE CORBO

CALVELLO- Ieri matti- na gli stati generali della medicina veterina- ria si sono riuniti nella splendida cornice del Convento Santa Maria de Plano di Calvello per un convegno dal titolo

"Gli animali quali indi- catori biologici dell'in- quinamento ambienta- le". Obiettivo principa- le quello di promuovere un progetto di verifica dello stato di salute di aria, suolo e acqua del- la regione attraverso il monitoraggio delle spe- cie animali selvatiche e domestiche, con partico- lare attenzione per i territori petrolizzati.

All'incontro organizza- to dal Comune di Calvel- lo, da SIVeMP (Sindaca- to Italiano Veterinari

T i ani v,

Senza contare gli sfor- zi in atto a Villa d'Agri per la costituzione di una unità operativa complessa di medicin a ambientale." Fra i rela- tori anche Gianfranco Brambilla, direttore di Ricerca dell'Istituto Su- periore di Sanità, che ha puntato l'attenzione sui limiti dell'attuale asset- to normativo: "E' neces- sario superare la dicoto- mia conforme/non con- forme, altrimenti conti- nueremo a sfornare dia- gnosi tardive come que- le del regi- stro tumo- ri. La que- stione è più complessa e i valori prescritti dalla legge vanno in- tesi come _L _

organi e i tessuti sono stati analizzati da un gruppo di esperti del Di- partimento in collabora- zione con i vari istituti zooprofilattici e sottopo- sti ad esami tossicologi- ci. Abbiamo riscontrato casi di tubercolosi e tu- mori nelle pecore, rac- cogliendo risultati im- portanti sul fronte del- l'epidemiologia sanita- ria". L'intenzione è di co- struire su questa base un sistema integrato di biomonitoraggio con- tinuo nel tempo ricono- scendo ai veterinari un ruolo importante nel controllo delle patologie animali (soprattutto de- generative e neoplasti- che) causate dall'inqui- namento ambientale.

Ma solo a condizione di maggiori finanziamen- ti da parte delle istitu-

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Gli stati generali della medicina veterinaria ieri a Calvello

•-■ VA-LA-L M. vopermopsme m campioni di acqua e pesci degli invasi;

sviluppo di un metodo di conferma quantitativo per l'identificazione di cilindrospermop- sine e microcistine mediante spettrometri di massa ibridi in campioni di acqua e prodot- ti ittici, monitoraggio della contaminazione da microcistina e cilindrospermopsina nei pe- sci e nell'acqua, monitoraggio di metalli pesanti, policlobifenili, idrocarburi policiclici aro- matici nei pesci del bacino, valutazione del rischio per la salute umana.

La ricercatrice non ha azzardato conclusioni circa le possibili cause delle morie e si è mostrata in generale molto cauta nel commentare l'esito delle analisi: "Sono state riscon- trate basse concentrazioni di microcistine e metalli pesanti. I dati non destano molta pre- occupazione ma dovrebbero essere consolidati da un monitoraggio prolungato nel tem- po e basato su un numero più vasto di campioni. Per mancanza di fondi il nostro è dura- to solo un anno, dal 2012 al 2013". Affermazioni che comunque ci sembrano tutt'altro che rassicuranti. (D.Co)

semi ie massime cariche delle associazioni di ca- tegoria. Tutte concordi su due punti. Primo: le estrazioni inquinano, è innegabile, allo stesso modo di qualsiasi altrà attività industriale, ma dall'oro nero non si tor- na indietro; si tratta "so- lo" di gestire i rischi am- bientali e sanitari attra- verso il monitoraggio continuo e la prevenzio- ne, così da trasformare il rischio in una gran- de opportunità. Secon- do: la professione vete- rinaria ha enormi poten- zialità ancora inespres- se e può contribuire in maniera decisiva a tute- lare la sa-

lute uma- na. Il presi- dente na- zionale SI- VeMP in- tervenuto in chiusu- ra del- l'evento lo ha spiega- to chiara- mente: "Il petrolio è un fatto epocale per

la Basilicata. Non si de- ve guardare al passato ma alle prospettive. Le prospettive però devono essere gestite perché il rischio esiste e si abbat- te solo con la conoscen- za. Non bisogna n.a-

scondere niente a nessu- no, dire sempre la veri- tà con dati scientifici al- la mano. La fase è deli- cata, perché se il terri- torio dovesse perdere le proprie caratteristiche distintive si produrreb-

be un dan- no irrever- sibile a una economia che prima o poi sarà costretta a prescinde- re dal pe- trolio".

Pensiero condiviso anche dal segretario SIVeMP Basilicata Rocco Mar- toccia, che ha introdot- to i vari interventi: "Mi sembra sbagliato corre- re dietro ad ogni mani- festazione di protesta e creare inutili allarmismi ogni volta che esce una notizia sul tema. Noi co-

me professionisti ab- biamo il dovere di cor- reggere e prevenire i ca- si estremi comel'aumen- to dell'incidenza turno- rale. Questo si può fare istituendo strutture di- partimentali semplici composte da gruppi tra- sversali all'area veteri- naria che si occupino so- lo di animali sentinella".

Il concetto di preven- zione è stato uno dei mo- tivi conduttori della

mattinata. Ma come si fa prevenzione? Il neodiret- tore sanitario dell Asp Potenza ha risposto ti- rando in ballo il ruolo delle fondazioni di ricer- ca e la presenza sul ter- ritorio: "Abbiamo appe- na partorito un atto aziendale coraggioso, che vuole cambiare le co- se e di recente è stato chiuso un accordo per una clinica mobile vete- rinaria di eccellenza.

ma. Legge che è im- perfetta perché non tara i re- quisiti di qualità am- bientali su quelli della sicurezza alimentare e sanita- ria". Il pia- no in pro- gramma non parte da zero ma può conta- re sul- l'esperien- za del mo- nitoraggio sanitario degli ovini lucani. I dettagli so- no stati an- ticipati da Enrico Ca- riati, pre- sidente del- l'Ordine dei Veteri- nari di Potenza per poi essere approfonditi dal dott. Orlando Paciello del Dipartimento di Me- dicina Veterinaria del- l'Università Federico II di Napoli: "La Basilica- ta è stata divisa in 100 quadranti, all'interno dei quali sono seleziona- ti 600 animali di una certa età e con specifiche caratteristiche di perma- nenza sul territorio.

Dopo la macellazione gli

alla Salute Vito De Filip- po, protagonista suo malgrado di uno scon- tro verbale particolar- mente acceso con uno dei veterinari presenti fra il pubblico: "Perché non parliamo delle re- sponsabilità, sue e del- la politica in generale, rispetto ad alcune vicen- de del passato?". La po- lemica è stata poi subi- to tamponata da alcuni dei relatori presenti in sala.

In conclusione, spia- ce dover constatare co- me si faccia un gran parlare della necessità di rafforzare la rete di monitoraggio ambienta- le e sanitaria lucana, ma poi, quando giunge il momento di stringere, ci si ritrovi spesso con le mani piene di mosche.

Si pensi al fantasma del- l'Osservatorio Ambien- tale, o allo Studio Vis (Valutazione di Impatto sanitario per i comuni di Viggiano e Grumen- to Nova) presentato in pompa magna un anno fa nella capitale del pe- trolio lucano e che per ragioni oscure (motivi di privacy non sono una giustificazione adegua- ta) non è ancora parti- to. Abbiamo chiesto de- lucidazioni a riguardo allo stesso De Filippo, uno dei relatori di quel- la presentazione, che però sembra non saper- ne molto di più.

La Basilicata è stata divisa in 100 quadranti dentro ai

quali sono stati selezionati 600

animali i cui tessuti, dopo la macellazione, sono

stati sottoposti

ad analisi

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