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PER CHI AMA LE SFIDE

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Academic year: 2022

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Parrocchia S. Alfonso – UP 9 Torino

Torino, 28 marzo 2017

PROGETTO ACCOGLIENZA FAMIGLIA PROFUGHI SIRIANI

PER CHI AMA LE SFIDE

CORRIDOI UMANITARI

C. S.EGIDIO - GOVERNO ITALIANO

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“Non li abbandonate:

Pregate con me per quanti sono nella prova, soprattutto i poveri, i profughi e gli emarginati perché trovino accoglienza e conforto nelle nostre comunità”

Papa Francesco 2/2/2017

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Il progetto parte dalla città di ALEPPO, la più grande città della Siria - 2 milioni

di abitanti.

Tra le più belle ed antiche città del mondo distrutta da 4 anni di guerra

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Aleppo in guerra

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11 milioni di profughi

6 milioni gli sfollati in Siria

5 milioni in Turchia, Giordania e Libano.

SIRIA

LIBANO

4.5 milioni di abitanti

1.5 milioni profughi siriani

di cui 700.000 nei campi profughi

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La famiglia di AL ABDALLAH , moglie e 8 figli, viveva ad Aleppo

Il papà tagliatore di marmo - i figli a scuola.

Marzo 2013 - dopo due anni di guerra la famiglia fugge :

o PER NON MORIRE SOTTO LE BOMBE

o PERCHE’ I DUE FIGLI MAGGIORI, ABDALLAH E MOHAMED, DEVONO FARE IL MILITARE E RISCHIANO DI ESSERE UCCISI O DI DOVER

UCCIDERE

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Si trasferiscono in un campo profughi a Tel Abbas, nord del Libano, regione dell’Akkar

Lì vivono da 4 anni

2014 nasce l’ultima figlia: Amal

documento ONU dell’arrivo

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Vivere nei campi profughi è una morte lenta. Non ci sono prospettive:

in Libano non è possibile inserirsi;

in Siria non si può tornare.

l’unica speranza è andare in Europa o in America.

(9)

ALCUNI VOLONTARI DI OPERAZIONE COLOMBA DA PIU’ DI TRE ANNI VIVONO IN QUEL CAMPO CON I PROFUGHI SIRIANI. TRA LORO ALCUNI TORINESI.

Campo profughi Tel Abbas

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Da poco più di un anno il Governo Italiano ha deciso di accogliere in Italia 1000 profughi attraverso lo

strumento dei corridoi umanitari gestiti dal Ministero degli Esteri e degli Interni in collaborazione con la comunità di Sant’Egidio, la Tavola Valdese ed

Operazione Colomba.

Così arrivano legalmente in Italia senza prendere i barconi e morire come il piccolo Aylan o fare quei disperati viaggi attraverso i Balcani.

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Vorrebbero farlo per la famiglia più numerosa del campo perché proprio per questo (9 figli più i genitori) è quella più difficile da far viaggiare e da accogliere.

Tornati dal campo i volontari di OC si propongono di portare avanti un progetto di accoglienza, per almeno una famiglia del campo profughi, utilizzando i corridoi umanitari

COME SI FA? SONO TROPPI!

L’ALLOGGIO COME LO TROVIAMO? E I SOLDI?

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Se ne parla con don Davide e con qualcuno della parrocchia e si decide di provarci

Per realizzare un buon progetto di accoglienza ci vogliono:

o una CASA sufficientemente grande

o un GRUPPO NUMEROSO DI VOLONTARI che segua la famiglia e l’accompagni

nell’inserimento

o RISORSE ECONOMICHE sufficienti per farsi carico dei costi dell’accoglienza per almeno DUE ANNI tempo in cui possono acquistare autonomia.

LE TAPPE DEL PROGETTO

Gennaio 2017

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Si presenta il progetto a livello di Unità Pastorale 9:

parrocchie di Sant’Alfonso, Maria Regina delle Missioni, Sant’Anna, Trasfigurazione, Gesù Nazareno e san Donato

Progetto aperto a tutti, persone ed associazioni anche non ecclesiali

Facendo tesoro dell’esperienza di Leinì che da oltre un anno accoglie una famiglia di profughi

Si distribuisce un questionario in cui si raccolgono le disponibilità a dedicare tempo, professionalità e risorse economiche per il progetto.

LE TAPPE DEL PROGETTO

FEBBRAIO 2017

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La risposta è molto positiva

Sono oltre 150 le famiglie/persone che si impegnano a versare una quota mensile per due anni (ad oggi raggiunto l’impegno per 3500 euro mensili)

Si trova, grazie all’Associazione San Martino, una bella casa a Rivalta Torinese messa a disposizione per sei mesi prorogabili da parte dell’Associazione Il Filo d’Erba, collegata al Gruppo Abele

LE TAPPE DEL PROGETTO

MARZO 2017

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E’ IL PRIMO SEGNO CHE CONFERMA CHE PARTIRANNO E FORSE ARRIVERANNO A ROMA E POI A TORINO IL 21 APRILE IL 10 MARZO LA FAMIGLIA E’ CONVOCATA ALL’AMBASCIATA ITALIANA A BEIRUT PER LE

IMPRONTE DIGITALI.

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Il progetto si sta concretizzando

Vogliamo restituire una VITA DIGNITOSA ai genitori e ai nove figli inserendoli nella nostra città’: da soli non hanno prospettive, qualcuno deve sostenerli ed

aiutarli.

Lo facciamo perché ACCOGLIERE è DOVEROSO e ci fa crescere in UMANITA’

Per chi è credente è anche un modo per VIVERE la nostra fede e concretizzare il VANGELO

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SEGRETERIA

Oltre ai responsabili dei gruppi di lavoro partecipano Don Davide,Emiliano Pontari, Federica Bello, Giorgio Bausardo, Marita Bertolino, Andrea Gallo, Gianni Messina, Teresa Massa.

9 GRUPPI DI LAVORO TEMATICI

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9 Gruppi di lavoro tematici - Responsabili

Permessi – rapporti con P.A.: Gaetano Quadrelli

Inserimenti scolastici: Micaela Griffa

Interpreti e mediatori: Antonella Ara

Sanità: Claudio Amè

Inserimenti lavorativi: Natalino D’Ambrosio

Vita quot. e attività ragazzi: Lucia Quadrelli

Amministrazione: Anna Leone

Trasporti e org. volontari: Angelica Domestico

Ricerca abitazione in Torino: Tommaso Panero

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Aprire un conto corrente bancario per una gestione trasparente delle risorse economiche

Scaricare sul 730 le erogazioni liberali fatte all’Associazione

Accedere ai contributi del 5 per mille

Partecipare ad eventuali bandi pubblici per reperire risorse disponibili per progetti come il nostro

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Presentare e condividere il progetto

Formare un GRUPPO che se ne assuma la responsabilità’

Organizzare MOMENTI di FORMAZIONE/INFORMAZIONE per:

o Prepararci ad entrare bene in relazione con una cultura diversa dalla nostra, con una religione, l’Islam sunnita, che forse conosciamo poco

o Interagire con esperienze simili alla nostra presenti a Torino ed in Italia

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“ Chi ha coraggio rischia di sbagliare. Ma la cosa più importante è che solo gli audaci cambiano il mondo rendendolo migliore»

Cardinal Carlo M. Martini

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