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SPAZI FRATERNI DOVE SI VIVA CON UN SENSO

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Academic year: 2022

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SPAZI FRATERNI DOVE SI VIVA CON UN SENSO

Ricordo il dialogo con un giovane nonno preoccupato della sempre più scarsa presenza di giovani nelle nostre parrocchie. Mi diceva: che cosa bisogna fare per questi giovani? come attirarli?

Sono le domande che in tanti avvertono vive, ma non credo siano poste nel modo giusto.

Immaginare di fare qualcosa ‘per’ i giovani comporta infatti il rischio di sostituirsi a loro pretendendo poi che i giovani entrino in quel che abbiamo pensato noi senza di loro.

Il papa nell’esortazione ‘Christus Vivit’ al termine del Sinodo dei Giovani dice a proposito: «prevale talora la tendenza a fornire risposte preconfezionate e ricette pronte, senza lasciar emergere le domande giovanili nella loro novità e coglierne la provocazione a porsi domande inedite».

Anche l’idea di ‘attirare’ i giovani non è esente da rischi. Il primo è di non cogliere la provocazione contenuta nella loro assenza, che invece è un messaggio per noi adulti. La questione che deve preoccuparci non è l’assenza dei giovani, ma la sua ragione profonda che al sinodo è emersa molto lucidamente: «Un numero consistente di giovani – dice il papa al n.41 – per le ragioni più diverse, non chiedono nulla alla Chiesa perché non la ritengono significativa per la loro esistenza».

Dunque la domanda di quel nonno va convertita in: “che cosa bisogna fare perché la vita di noi cristiani adulti – cioè il nostro modo di lavorare, di gestire gli affari, le relazioni familiari, affettive o sociali – sia significativo, sappia di Gesù Cristo e sia dunque attraente per un giovane?”

La questione è più complessa e non riguarda solo il prete o gli addetti alla pastorale.

Proseguendo in questa direzione incrociamo anche altre domande frequenti di genitori e nonni cristiani: “Perché i nostri figli non vogliono sposarsi?”. Il papa, al n. 216, invita a cogliere la provocazione che è rivolta a noi adulti:

«Molti giovani oggi si sentono figli del fallimento, perché i sogni dei loro genitori e dei loro nonni sono bruciati sul rogo dell’ingiustizia, della violenza sociale, del “si salvi chi può”. Quanto sradicamento! Se i giovani sono cresciuti in un mondo di ceneri, non è facile per loro sostenere il fuoco di grandi desideri e progetti. Se sono cresciuti in un deserto vuoto di significato, come potranno aver voglia di sacrificarsi per seminare?».

(segue a pag.3)

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E avanza una proposta molto impegnativa ma autentica e concreta:

«L’esperienza di discontinuità, di sradicamento e la caduta delle certezze di base, favorita dall’odierna cultura mediatica, provocano [nei giovani] quella sensazione di profonda orfanezza alla quale dobbiamo rispondere creando spazi fraterni e attraenti dove si viva con un senso».

È questa la vocazione della comunità cristiana che noi formiamo e rispetto alla quale tutti siamo chiamati a convertirci, attratti non da qualche trucco esterno ma, più potentemente, dall’interno, da dove lo Spirito grida: ‘Abbà Padre’ e spinge il nostro sguardo a riconoscere attorno a noi dei fratelli.

Don Tiziano

Sabato 6 aprile abbiamo vissuto assieme a nostra figlia ed ai suoi amici di terza elementare il Sacramento della Prima Confessione.

E’ stata una celebrazione vissuta all’insegna della semplicità e dell’essenzialità che ha messo in primo piano l’importanza di questa tappa, preziosa non solo per i nostri figli ma per la vita di ogni cristiano.

Tante volte questo sacramento viene vissuto un po’ nell’ombra, quasi a sembrare poco importante ma invece racchiude il nostro primo vero incontro con il Signore.

Dio ci invita a guardarci dentro, a riconoscere i nostri limiti e le nostre debolezze, ci invita a chiamarli per nome e ci da la possibilità liberamente di rivolgerci a lui come a un Padre buono che ci aspetta e ci abbraccia nonostante le nostre mancanze, perché ci vuole bene, nonostante tutto … e noi genitori sappiamo bene, cosa questo voglia dire!!

E’ stato bello vedere nostra figlia vivere questo momento con emozione e perché no … anche un po’ di sano timore, ma è stato altrettanto significativo per noi genitori, vederla entrare in confessionale preoccupata ma uscire serena e sorridente, perché è questo che fa l’incontro con il Signore: ti cambia il cuore e la vita. Ti rende felice e consapevole che Dio, proprio come un Padre, vuole per te il meglio e la tua felicità. Peccato che a volte noi adulti ce lo dimentichiamo.!!!

Abbiamo concluso la giornata con un momento conviviale in oratorio e ci siamo dati appuntamento alla domenica successiva dove i ragazzi alla messa delle 11.00 hanno ringraziato il Signore per il dono ricevuto il giorno prima.

Un sincero grazie a tutti coloro che hanno accompagnato i nostri figli in questo percorso di preparazione a questo Sacramento … alle catechiste che dedicano il loro tempo e la loro pazienza a questi bambini ... a don Tiziano che ha guidato oltre i nostri figli anche noi genitori in questo cammino che porta a Gesù.

Don Tiziano ha insegnato ai bambini un canto il cui ritornello dice “ Beato il cuore che perdona.

Misericordia riceverà da Dio in cielo”, ci auguriamo che nostra figlia e tutti i suoi amici, abbiano assaporato la bellezza dell’amore di Dio nel perdono e sappiano viverlo quotidianamente nella vita di tutti i giorni, continuando ad alimentare la loro curiosità e la loro sete di Gesù.

Roberta e Dario

la Prima Confessione

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Commenti ai Vangeli delle domeniche di Maggio 2019

Domenica 5 maggio: III domenica di Pasqua – anno C (Gv 21,1-19)

Nessuno degli apostoli osava chiedergli chi era.

Gesù si manifesta a colui che lo rinnega tre volte, Pietro.

A colui che finché non l’ha toccato e visto con i suoi occhi, non gli ha creduto, Tommaso.

A colui che si domandava cosa mai di buono potesse venire da Nazaret, Natanaele.

E a quei due che chiedevano di sedere alla destra e alla sinistra della sua gloria, i figli di Zebedeo.

Stupendo contemplare come il piano di salvezza di Dio passa attraverso la sua infinita fiducia verso i suoi figli, poveri peccatori ai quali non solo gli dona tutto se stesso affinché abbiano la vita, ma li

invita e affida la missione di essere con Lui pescatori di uomini. Che il Signore dia ad ognuno di noi occhi e cuore per poterlo riconoscere nella quotidianità che ci dona, per cantare in comunione con il nostro prossimo, la sua Risurrezione.

Domenica 12 maggio: IV domenica di Pasqua – anno C (Gv 10,27-30)

Io conosco le mie pecore ed esse mi seguono.

Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio giustifica.

Chi condannerà? Cristo Gesù, che è morto e risorto, che sta alla destra di Dio e intercede per noi?

Chi ci separerà, dunque, dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati. Io sono persuaso, che niente, né vita, né angeli, né principati, né presente, né avvenire, né potenza, né altezza, né profondità, né alcuna altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio, in Cristo Gesù, nostro Signore.

Credo che queste parole di San Paolo nella lettera ai Romani (8, 33-39) ci diano il gusto, la gioia e la certezza di come Dio ci ama!

Domenica 19 maggio: V domenica di Pasqua – anno C (Gv 13,31-33a.34-35)

Ora il Figlio dell’Uomo è stato glorificato e anche Dio è stato glorificato in Lui.

La perdizione del tradimento si conclude con questo inno alla gloria, riscatto del creato e compimento del settimo giorno. La gloria del Signore, nel contesto pasquale, significa la salvezza dell’uomo dai suoi nemici. Nel boccone dato a Giuda, è vinta l’inimicizia di ogni nemico e tutti siamo salvati. E riguardo a questa salvezza il Signore ci fa dono di un comandamento nuovo: di amarci.

Co-mandare significa alla lettera, mandare insieme. Mosè, dopo l’uscita dalla schiavitù, diede le dieci parole per vivere nella libertà donata da Dio. Ora Gesù ci dona, unita alla parola, la sua vita per vivere nel suo amore da risorti.

Domenica 26 maggio: VI domenica di Pasqua – anno C (Gv 14,23-29)

«Vi lascio la mia pace… Il vostro cuore non si turbi e non tema».

Mio Dio, come siete buono! Cosa ci lasciate? Qual è questo dono supremo? La pace!… Voi siete il Dio di pace, i profeti lo avevano predetto… Quando apparite tra i vostri discepoli, dite loro: «La pace sia con voi»; al momento di morire dite loro: «Vi lascio la pace, la mia pace, non quella che dà il mondo»… Questa pace, è quella che dà il vostro amore. Entriamo nella pace entrando nell’amore di Dio: l’uno e l’altro sono indissolubilmente legati, la pace è l’effetto e il segno dell’amore divino. Cerchiamoli, desideriamoli entrambi. Quando ameremo Dio così, il nostro cuore non si turberà più e non temerà più, perché non ci occuperemo più di noi stessi, ma di lui solo.

Commento di Charles de Foucauld a cura di una famiglia della nostra parrocchia

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FOTOFOBIA di Lorenzetto Alberto

41 ragazzi/e hanno ricevuto il Sacramento della Confermazione nella Chiesa di Roncade - mercoledì 1° maggio 2019

Chiesa affollatissima per la celebrazione della S. Cresima per 41 ragazzi di Vallio e Roncade. La celebrazione, presieduta da Mons. Stefano Chioatto, si è svolta nella chiesa parrocchiale di Roncade, lodata dallo stesso celebrante per la sua bellezza monumentale e gli splendidi addobbi floreali.

Una notevole organizzazione ha consentito l’ordinato svolgimento della celebrazione che, come ha sottolineato l’Amministratore Parrocchiale don Tiziano Rossetto, ha introdotto questa schiera di ragazzi nella comunità attiva della Chiesa locale. Infatti molti di questi ragazzi, alla fine di un lungo percorso catechistico, si sono proposti di testimoniare il loro impegno di servizio nelle varie attività parrocchiali. Il Vescovo di Treviso Gianfranco Agostino Gardin, nell’impossibilità di presiedere la celebrazione, ha inviato ai ragazzi una lettera personale carica di attenzione ai problemi della loro età con consigli ed indicazioni preziosi per una maturità ricca di attenzione ai valori fondanti la fede Cristiana.

Ecco l’elenco dei Cresimati:

Bardini Elia, Bertato Andrea, Bianco Greta, Bosco Giovanni, Bragato Filippo, Buranello Tommaso, Cappelletto Sonia, Carmello Anna, Carniato Leonardo, Caronello Elena, Carraretto Sabrina, Carrer Ellen, Ceolotto Alessia, Cornuda Alberto, Dalla Giustina Greta, Dariol Lorenzo, Del Maschio Roberto, D'Este Tommaso, Fiorotto Tommaso, Fracassin Luca, Guida Samuele, Lomaka Ivan, Lorenzon Elena, Martignon Anita, Martin Diego, Melloni Carlo Aurelio, Miotto Angelica, Ricchi Mattia, Rinaldi Jamal, Romano Caterina, Salgarella Alessio, Salvalaggio Elia, Salvi Nicola, Stocco Matteo, Teso Luca, Tommasi Nicolò, Toscano Desirè, Verreschi Matilde, Zambon Federico, Zanibellato Emma, Zottarelli Nicola.

Dante Callegari

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a cura delle sorelle Discepole del Vangelo

Dopo il sinodo dei giovani, il papa Francesco ha voluto esprimersi con la nuova esortazione apostolica CHRISTUS VIVIT indirizzata AI GIOVANI E A TUTTO IL POPOLO DI DIO. Lasciamo, che le sue parole di speranza, siano una strada per riconoscere e lasciarci incontrare dal Cristo che ancora oggi vive e fa ogni giorno “nuova” la

Ti ricordo la buona notizia che ci è stata donata il mattino della Risurrezione: che in tutte le situazioni buie e dolorose di cui parliamo c’è una via d’uscita... succede che “tutti nascono come originali, ma molti muoiono come fotocopie”. Non lasciare che ti succeda questo. Non lasciare che ti rubino la speranza e la gioia, che ti narcotizzino per usarti come schiavo dei loro interessi. Osa essere di più, perché il tuo essere è più importante di ogni altra cosa. Non hai bisogno di possedere o di apparire. Puoi arrivare ad essere ciò che Dio, il tuo Creatore, sa che tu sei, se riconosci che sei chiamato a molto. Invoca lo Spirito Santo e cammina con fiducia verso la grande meta: la santità. In questo modo non sarai una fotocopia, sarai pienamente te stesso.

Per questo hai bisogno di riconoscere una cosa fondamentale: essere giovani non significa solo cercare piaceri passeggeri e successi superficiali. Affinché la giovinezza realizzi la sua finalità nel percorso della tua vita, dev’essere un tempo di donazione generosa, di offerta sincera, di sacrifici che costano ma ci rendono fecondi. È come diceva un grande poeta:

[…] dopotutto ho constatato che non si gode bene del goduto se non dopo averlo patito.

Perché dopotutto ho capito che ciò che l’albero ha di fiorito vive di ciò che ha di sotterrato»

Se sei giovane di età, ma ti senti debole, stanco o deluso, chiedi a Gesù di rinnovarti. Con Lui non viene meno la speranza. Lo stesso puoi fare se ti senti immerso nei vizi, nelle cattive abitudini, nell’egoismo o nella comodità morbosa. Gesù, pieno di vita, vuole aiutarti perché valga la pena essere giovane. Così non priverai il mondo di quel contributo che solo tu puoi dare, essendo unico e irripetibile come sei. Voglio anche ricordarti, però, che

«è molto difficile lottare... se siamo isolati.

È tale il bombardamento che ci seduce che, se siamo troppo soli, facilmente perdiamo il senso della realtà, la chiarezza interiore, e soccombiamo». Quando vi entusiasmate per una vita comunitaria, siete capaci di grandi sacrifici per gli altri e per la comunità.

L’isolamento, al contrario, vi indebolisce e vi espone ai peggiori mali del nostro tempo.

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“Essere giovani non è sinonimo di sala d’attesa per chi aspetta il turno della propria ora. E nel frattanto di quell’ora, inventiamo per voi, o voi stessi inventate, un futuro igienicamente ben impacchettato e senza conseguenze, ben costruito e garantito con tutto ben assicurato, un futuro da laboratorio: è la finzione della gioia. Cari giovani, non siete il futuro, ma il presente, non siete il futuro di Dio ma l’adesso di Dio”.

(papa Francesco a Panama in occasione della XXXIV Giornata mondiale della, 27 gennaio 2019).

Con queste parole, Francesco invita tutti i giovani a essere protagonisti del proprio futuro senza illuderli sul fatto che ci siano facili ricette da applicare per poter vivere un’esistenza vera e compiuta: il futuro sarà un luogo da abitare insieme a tanti fratelli e sorelle con i quali poter collaborare, progettare e sognare la convivenza nella nostra bellissima Casa Comune.

Questo è stato il tema della Veglia diocesana dei giovani che si è svolta sabato 13 aprile nella palestra Aurora di Chiesa Votiva di Treviso... per questa occasione il nostro Vescovo Gianfranco Agostino Gardin ha lasciato ai giovani questa preghiera:

Davanti alla mia vita

Dammi, Signore, il coraggio di “esserci” fino in fondo dentro questa vita che è la mia.

Essa è l’occasione che non torna, è la mia imperdibile storia.

Aiutami a non fuggirla, a non sprecarla, a non lasciare che vada come va.

Aiutami a capire che essa non è un facile gioco infantile, ne una vuota illusione, e neppure un camminare

verso l’oscuro abisso del nulla.

E’ un dono alla mia vita: viene da te che da sempre mi hai pensato, che hai disegnato il mio volto sulle palme delle tue mani.

Tu non vuoi che io la subisca ma che la interpreti;

che io non sia, in essa, una sbiadita comparsa, ma il protagonista di un’avventura,

che a me solo appartiene;

perché tu mi hai fatto unico e irripetibile, e tu ami la mia unicità e di essa gioisci.

Rendi la mia vita un cammino

verso la bellezza, la pienezza, la gioia;

ma fammi capire che questo cammino si chiama “dono”.

Solo una vita donata è una vita davvero vissuta;

solo una vita per gli altri è vita per me, per la mia gioia più densa,

per la mia autentica pace, per la mia vera libertà.

Solo una vita “perduta”

è una vita davvero “trovata”.

Così, Gesù, tu hai detto;

così tu hai fatto.

E la tua vita consumata

per noi nell’amore sino alla fine è divenuta Pasqua

vita per sempre e vita per tutti.

Amen.

+Gianfranco Agostino Gardin

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Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è il più importante organismo collegiale all’interno della Parrocchia. La sua funzione e la sua struttura spesso non sono ben chiari a tutti. Si tratta di un gruppo di persone, solitamente elette, che partecipano attivamente alla costruzione dell’indirizzo pastorale con la guida del Parroco.

Per meglio comprendere le motivazioni che stanno alla base della presenza del Consiglio pastorale, dobbiamo ricordare che la Parrocchia è la comunità dei fedeli.

Una comunità vera deve avere degli strumenti di corresponsabilità che permettano ai fedeli di partecipare effettivamente alla realizzazione della sua missione. I

l consiglio Pastorale è costituito per raggiungere tale scopo.

Negli ultimi decenni l’attività del Consiglio Pastorale è stata prevalentemente focalizzata sull’organizzazione delle attività della comunità, di supporto al sacerdote e di attenzione verso quelli che sono i bisogni e le necessità di chi appartiene alla Parrocchia.

L’attività di discernimento in seno all’Assemblea Sinodale ha portato ad una riflessione sul ruolo del Consigli Pastorali. È maturata l’idea che quest’ultimi debbano essere dei luoghi dove l’attività organizzativa diventi marginale rispetto all’attività di ascolto e discernimento. Il Vescovo ha scritto che i CP devono avere una nuova attenzione missionaria, devono essere luoghi in cui vi sia l’esercizio adulto di una vera corresponsabilità, in cui si ricerca ciò che aiuta la comunità ad essere focalizzata su Gesù e ad aprire lo sguardo alla vita di quelle persone che non fanno parte della Parrocchia.

I Consigli Pastorali riassumendo: devono diventare “luoghi” in cui si viene convocati per condividere la responsabilità dell’annuncio del Vangelo e dell’attenzione alla vita delle persone e della comunità cristiana nel suo insieme.

A partire dal corrente anno pastorale anche il Consiglio Pastorale delle comunità di Roncade e Vallio ha adottato il nuovo stile di incontro richiesto dal Vescovo sulla base delle indicazioni dell’Assemblea Sinodale.

Gli incontri hanno una parte preminente riservata al discernimento in comune su temi all’ordine del giorno ed, in particolare, su quali delle tre scelte (curare l’accoglienza e l’inserimento delle nuove coppie della comunità cristiana; incrementare “stili di vita”

maggiormente evangelici e curare una conversione alla prossimità) potrebbe in futuro focalizzare l’attività pastorale.

Si tratta di un esercizio per molti aspetti complesso e che richiede tempo. Come ricordato dal Vescovo, il discernimento ha come protagonista principale lo Spirito, perché la decisione finale non venga da «carne e sangue» (cfr. Gv 1,13), cioè da noi, dalle nostre convinzioni personali o dai nostri interessi, ma sia espressione di chi è «nato dallo Spirito» (Gv 3,8). È questa feconda

“interazione” tra dimensione umana e spirituale che viene richiesta dall’esercizio del “discernere”.

… risonanze da alcuni membri

Nell'incontro del 30 gennaio (curare l'inserimento e l'accoglienza delle nuove coppie e famiglie...) è emerso in maniera forte (lo abbiamo rimarcato in molti...) che spesso nella nostra parrocchia viviamo in un atteggiamento di pregiudizio generale, sia tra noi parrocchiani "storici", sia verso nuove coppie/famiglie e persone.

E' stato un bel momento di condivisione, non su quello che facciamo o vorremmo fare, ma su ciò che siamo e vorremmo essere, mettendo in evidenza soprattutto i nostri "peccati" di presunzione pensando di essere perfetti e quindi di sentirci all'altezza di emettere un giudizio in ogni nostro agire pastorale e non solo.

A mio modesto parere è emerso in maniera alquanto precisa ciò che realmente è la nostra parrocchia, ma anche il fatto, e questa è la bella sensazione che ho provato, che noi membri del Consiglio Pastorale

"vogliamo" dare una svolta a questa situazione, che desideriamo prendere per mano questa nostra Chiesa e uscire: uscire dai nostri atteggiamenti a volte poco cristiani, dalle nostre presunzioni di essere sulla giusta strada, uscire e andare incontro a chi cerca di avvicinarsi a noi o a chi si sta allontanando.

Queste sono le sensazioni che ho vissuto: belle per l'ammissione di ciò che siamo come parrocchia e per le idee e proposte concrete che sono emerse, ma timorose e preoccupanti per la paura che tutto ciò rimanga così com'è. Ho il timore, che tutto quello che si vive dentro il Consiglio Pastorale rimanga tra di noi membri e che non ci sia, poi, come spesso succede, un adeguato trapasso/testimonianza a tutta la parrocchia.

Comunque sono molto fiducioso e ho la sensazione (bella) che il Cammino Sinodale Diocesano ci porterà ad uscire e ad essere più accoglienti, tra di noi e verso tutte le nuove coppie e famiglie che arriveranno o si formeranno nel nostro territorio.

Pierino

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Il nuovo modo di vivere gli incontri del Consiglio Pastorale all’inizio mi spaventava un po’. L’attività di discernimento richiede tempo ma anche esercizio/esperienza in quanto spesso si è abituati a trattare rapidamente e superficialmente la maggior parte delle questioni.

La condivisione collettiva rappresenta poi un altro scoglio da superare quando non si è abituati.

A distanza ormai di alcuni mesi e dopo diversi incontri devono dire che l’esercizio di discernimento diventa più semplice ma, soprattutto, si avverte negli incontri quella comunione di intenti che ti aiuta a crescere. Vi sono stati dei momenti di condivisione e testimonianza che hanno, secondo me, fatto emergere veramente l’eco della nostra comunità.

L’attività di discernimento sulla scelta dell’accoglienza delle nuove famiglie mi ha portato a riflettere sulla mia idea di comunità che è quella di un gruppo di persone raccolte all’interno di un territorio/spazio circondato da una cinta muraria. Si tratta di un concetto ovviamente sbagliato perché elimina la spontaneità dell’accoglienza e che implica prima di tutto un lavoro su me stesso.

E’ come se per entrare nella comunità fosse necessario un passaporto che si ottiene solamente se si rispettano tutta una serie di vincoli/passaggi obbligatori. Accogliere significa incontrare e condividere ma lo possiamo fare solo se ci liberiamo dal concetto di giudizio/dogana del nuovo arrivato.

Denis

Anche a Roncade il Consiglio Pastorale ha assunto una nuova identità! Identità che si delinea su un nuovo metodo: il DISCERNIMENTO COMUNITARIO … ma questo cosa significa?

Significa un cambio di rotta, in primis, da parte dei consiglieri stessi, i quali non hanno il semplice ruolo di decidere il da farsi a Natale o a Pasqua come banalmente la comunità è indotta a pensare.

Io stessa ho avuto all’inizio diverse difficoltà e perplessità tanto che spesse volte mi chiedevo se fossi la persona giusta per portare avanti un qualcosa che non capivo fino in fondo. Per capire, è stato necessario tornare alle origini ossia a Gesù e a uno dei suoi doni infusi attraverso lo Spirito Santo: il CONSIGLIO. Il CPP non è una sorta di “parlamentino”

che delibera sulla vita parrocchiale, ma il luogo dove fare “discernimento comunitario” ossia leggere la realtà alla luce della Parola di Dio che ci parla, promuovendo e coordinando tutta l’attività pastorale con lo scopo di suscitare una partecipazione attiva.

In ascolto di cosa Dio sta dicendo a tutta la comunità è stato trattato anche il tema della conversione alla prossimità

… ne è uscito che la povertà è nel nostro vivere quotidiano, è a noi prossima, ma spesso è preferibile scansarla perché non si sa cosa fare o dire, o meglio, si delega. Spesso, infatti, nella nostra comunità si respira un’indifferenza dettata anche dalla convinzione che ci sarà sempre una minoranza che lavorando col prete provvederà…

Purtroppo però, chi lavora col prete non ha la bacchetta di mago Merlino che tutto risolve anzi, forse sono proprio quelle persone che essendo più sensibili vivono a loro volta una povertà … la povertà di avere tutto sulle proprie spalle. Risulta chiaro che la parrocchia non è del parroco o dei pochi, ma è di tutti i battezzati quindi iniziamo a camminare umilmente con il nostro Dio e iniziamo a farci prossimi già con il semplice ascolto.

Monia In Consiglio Pastorale sono entrata quest’anno come rappresentante del gruppo scout, ma una cosa che ho capito in questi mesi che al consiglio pastorale non si va solo come rappresentati e porta voci dei propri gruppi ma si va per sé stessi e per la propria fede, per crescere spiritualmente nella propria comunità parrocchiale. Ammetto che non è facile essere l’unica giovane all’interno di questo gruppo, dove sono presenti persone da molti anni e mi viene da dire con figure tradizionali per la parrocchia. Ma a differenza di quello che a volte la società adulta può pensare, i giovani sanno emergere e sanno portare la loro voce, bisogna saperla ascoltare e avere fiducia di loro, se no, se si tende ad essere autoritari nei propri ruoli, nessun’altro può imparare e non ci sarà mai l’intervento di altri giovani all’interno delle nostre parrocchie. Questo teniamolo in considerazione, in alcuni gruppi tra un po' di anni che accadrà? È una domanda che secondo me sarebbe utile farsi. Credo sia molto bello ed istruttivo vivere il consiglio come un momento di formazione e arricchimento, e non solo organizzativo, certo anche quest’ultima funzione è importante ma non deve essere l’unica. Il consiglio è un gruppo dove ci si può confrontare, ascoltare, interrogare sé stessi su quello che dice l’altro e può essere molto utile come organizzazione per permettere alla comunità di camminare in modo innovativo e giovanile

Nell’ultimo incontro abbiamo trattato la “conversione alla prossimità”. Secondo la mia visione da giovane, credo che la nostra comunità possa essere aiutata da questa scelta perché ogni cristiano dovrebbe farsi più vicino allo stile di Gesù ed essere più fedele al Vangelo, e questa scelta ci fa capire che gli ultimi cioè emarginati, immigrati, abbandonati, barboni, profughi saranno i primi nel Regno di Dio. Credo che la nostra comunità possa aprirsi sempre più a queste situazioni, di estrema realtà e coinvolgere, nel modo appropriato per l’età, i gruppi della parrocchia partendo anche dal catechismo e dai gruppi giovani e scout dove attraverso delle attività specifiche anche i bambini e i ragazzi si possano avvicinare a queste realtà, anche solo con la conoscenza, sensibilizzandoli sempre di più. È conoscendo che non si deridono o non si lasciano emarginate determinate situazioni. L’incontro con le persone povere a me, nel mio piccolo, ha fatto capire che è importante vivere la giornata e senza lamentarsi, ma essere felici per essere riusciti a vivere anche oggi, quindi mi hanno insegnato ad essere positiva e felice, a me che essenzialmente ho tutto e vivo in un paese dove si sta bene sia economicamente che civilmente.

Marta

(10)

PREGHIERA DEL ROSARIO A RONCADE E VALLIO E MESSE

(in caso di funerale la messa prevista viene sospesa. il parroco verrà a pregare il rosario)

Dove riferimenti Data e ora Messa

Chiesa Parrocchiale 06-10

20.00

13-17 20.00

20-24 20.00

27-31 20.00

Chiesetta

Via Garibaldi

Fam. Crosato 06-10

20.00

13-17 20.00

20-24 20.00

27-31 20.00

29.05 messa ore 19.45 San Giacomo Fam. Romano

-- 13-17

20.30 -- -- 30.05 messa ore 20.00 Via Montiron

Boscato Stellio

06-10

20.30 -- -- --

Cagnato Barbara

-- 13-17

20.30 -- -- 16.05 messa ore 20.00 Silvestri Mirco

-- -- 20-24

20.30 --

Ruaro Giovanni

-- -- -- 27-31

20.30

Via San Rocco Storer Dino – n. 155

-- 13-17

20.30

20-24

20.30 -- 22.05 messa ore 20.00

Fam. Schiavon

06-10 20.00

13-17

20.00 -- --

Fedato Alfio – n. 88°

-- 13-17

20.00 -- --

Via Zabotti

Padovan Fabio 06-10

20.30 -- -- --

Panizzo Giordano

-- 13-17

20.30 -- --

Porcellato Giuseppe

-- -- 20-24

20.30 --

Salvadori Franco

-- -- -- 27-31

20.30

27.05 messa ore 20.00 Via Sarpi Fam. Commissati, n.10 06-10

20.30

13-17 20.30

20-24 20.30

27-31 20.30

21.05 messa ore 20.00 Via IV Novembre Capitello Madonna della

Salute

06-10 20.30

13-17 20.30

20-24 20.30

27-31 20.30

28.05 messa ore 20.00 Via Zompini Capitello Madonna delle

Grazie

06-10 20.30

13-17 20.30

20-24 20.30

27-31 20.30

24.05 messa ore 20.00 Via Colonne Capitello S.Antonio 06-10

20.30

13-17 20.30

20-24 20.30

27-31 20.30

Ritengo che il nuovo modo sperimentato con l’ultimo consiglio pastorale sia molto positivo, porterà con il tempo a una vera conoscenza fra i membri del consiglio stesso, un autentico esempio di comunità. Considerato soprattutto il fatto che il consiglio pastorale è composto da due parrocchie che ancora si conoscono poco. Non c’è stato ancora a mio avviso un vero incontro e uno scambio tra le due comunità: esiste anzi una sorta di amichevole rivalità. Un consiglio pastorale dove ci sia fraternità vera fra i componenti può essere di esempio per le due comunità.

Nel consiglio pastorale dedicato alla riflessione su “curare una conversione alla prossimità che è stata proposta dal cammino sinodale della nostra diocesi, c’è stata una riflessione approfondita, dove ci sono stati spunti che ritengo molto interessanti. Se nelle nostre comunità i poveri non sono così evidenti, pure esistendo, i più evidenti sono sicuramente i migranti che risiedono e transitano nel nostro territorio.

Ci sono sicuramente molte più povertà date da solitudine per separazione, lutti, fragilità fisiche etc.

Ritengo che questa scelta tra le tre proposte dal cammino Sinodale sia sicuramente la più difficile da attuare, perché richiede un lungo cammino di conversione, anche solo per riconoscere le povertà che ci sono nelle persone che incontriamo tutti i giorni. Farci prossimi concretamente richiede un cammino ulteriore. Messo in atto questo in ognuno di noi saremmo veramente la Chiesa che ci chiede di essere Gesù. Ce lo chiede in ogni pagina delle scritture, di essere caritatevoli e misericordiosi con il nostro prossimo e soprattutto con i poveri e i gravati da povertà. Ce lo sta chiedendo quasi ogni giorno anche Papa Francesco: di incamminarci sulla via della carità.

E’ il momento di alzarci e metterci in cammino per questa strada.

Danilo

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In entrambe le parrocchie di RONCADE E VALLIO il Grest inizierà lunedì 17 giugno e durerà tre settimane, a VALLIO la mattina e a RONCADE il pomeriggio, come il solito.

L’organizzazione e la conduzione è curata in ciascuna parrocchia da un direttivo di tre adulti con l’assistenza del parroco.

Stiamo avviando la formazione dei giovani delle superiori che si sono resi disponibili come animatori: una decina a VALLIO, con cui ci siamo già incontrati, e una trentina a RONCADE con i quali ci troveremo per la prima volta martedì 7 maggio alle 18.30.

Con tutti loro ci troveremo insieme martedì 14 maggio alle 18.30 a Roncade.

La formazione si concluderà con il master animatori a Possagno dal 10 al 13 giugno in cui una serie di esperti ci aiuteranno ad affinare le nostre abilità nella collaborazione e relazioni personali, nell’organizzazione e conduzione del gioco, nell’espressività e narrazione, nella conduzione della preghiera. La parrocchia si impegna a coprire un terzo della spesa del campo.

A RONCADE il Grest di quest’anno offre i consueti laboratori in tre giorni della settimana, la giornata dedicata ai giochi, ma è anche arricchito da attività che verranno svolte all’esterno dell’oratorio: la piscina per i più piccoli, la canoa per i più grandi, e i laboratori della fattoria Borgo Luce.

A VALLIO è confermato il laboratorio cucina e due laboratori creativi. Come di consueto i giorni di laboratorio si alternano ai giorni dedicati al gioco e alle brevi uscite nei parchi del territorio.

Per entrambi i grest l’associazione ‘Formazione musicale’ di Roncade offre gratuitamente un breve corso in due pomeriggi. Ringraziamo di cuore i responsabili dell’associazione per l’attenzione a noi riservata.

INSIEME parteciperemo alla festa dei Grest a Ca’Tron e, inoltre, andremo in gita al parco acquatico Conca Verde di Borso del Grappa martedì 2 luglio.

Le ISCRIZIONI in entrambe le parrocchie inizieranno sabato 11 maggio pomeriggio, e domenica 12 mattina.

Abbiamo voglia di vivere insieme un pezzetto di quest’estate con bambini e famiglie donando tempo energia e cuore, per ritrovarci un po’ più famiglia dei figli di Dio.

WUNDER - misteri nordici

CAMPOSCUOLA VALLIO 2019

Per bambini e ragazzi dalla 3a elementare alla 3a media Vieni con noi a divertirti!!!

Giochiamo, preghiamo e mangiamo insieme!!!

Il camposcuola, quest'anno, sarà dal 14 al 21 luglio al Rifugio Caviazza (Falcade BL)

Le iscrizioni saranno aperte dal 5 maggio al 2 giugno

fino ad esaurimento posti.

(12)

LA PARTENZA..

SONO DIVENTATO ADULTO?

Cercherò di spiegare còsa significa partenza per me attraversò una specie di metafòra.

Sperò di nòn essere nòiòsò.

In questi anni, dalla prima attivita da esplòratòre finò all’ultima uscita da ròver, e còme se avessi nuòtatò insieme a tutti gli altri miei fratelli. Abbiamò nuòtatò in un mare fattò di attivita , uscite, campi, fuòchi, telòni tirati, fòrnelletti ad alcòl e tutti gli altri innumerevòli piccòli e grandi ricòrdi. Abbiamò attraversatò acque pulite e calme, ma anche acque tòrbide, pòcò chiare, acque agitate ò addirittura di tempesta. Qualcunò ha decisò di tòrnare a riva e di pròseguire a piedi, lòntanò da nòi, e qualcun altrò si e aggiuntò dòpò.

Ma durante questa nuòtata, lì nel mare, abbiamò incòntratò delle bòe. Su ògnuna di queste bòe c’e scrittò un nòme, il nòme di ògnunò dei nuòtatòri. C’e chi incòntra la sua bòa prima, chi dòpò, chi nòn la incòntra e capisce di dòver uscire dall’acqua. Hò vistò tutti i miei fratelli piu grandi salutarci e fermarsi alla pròpria bòa, e salutandòli a nòstra vòlta còn un pò’ di tristezza, iò e gli altri rimasti abbiamò còntinuatò la nòstra nuòtata, accògliendò sempre i nuòvi còmpagni che a manò a manò si aggiungevanò.

Tra una bracciata e l’altra, eccòmi arrivatò alla mia bòa. Ora tòcca a me, c’e pròpriò scrittò il miò nòme. Còsì mi aggrappò alla bòa, salutò gli altri, e li guardò nuòtare. Còlgò l’òccasiòne per riprendere fiatò e guardare tutta l’acqua sòlcata, ricòrdare ògni singòla bracciata affòndata nell’acqua; ripensare a tutte le avventure, i sòrrisi, i pianti, le fatiche.

Ora mi tròvò lì , avvinghiatò alla bòa, spaventatò ma incuriòsitò riguardò a quellò che sara .

Eccò còs’e la partenza per me. E pròpriò quel girò di bòa che stò per fare, un puntò di svòlta ma un nuòvò puntò di partenza, appuntò.

E òra?

Ora mi aspettò di còntinuare la nuòtata, suggerendò ai fratelli piu piccòli còme nuòtare bene, di allungare il bracciò per prendere l’acqua, di affòndare la manò per dare piu spinta, di sbattere bene i piedi per andare piu velòci.

Ma sònò pròntò ad ascòltare i nuòtatòri piu grandi ed esperti, che ne sannò mòltò piu di me, per còntinuare ad imparare e sòprattuttò per riuscire ad insegnare sempre megliò.

Sperò sòlò di fare tuttò questò su unò di quei gòmmòni che seguònò i nuòtatòri in mare, almenò mi ripòsò un pò’.

Buòna strada, Castòrò Labòriòsò.

La settimana scorsa, sotto un cielo nuvoloso che però lasciava intravvedere qualche timida stella, c’è stata la cerimonia della mia partenza. A mio parere, la partenza deve essere il coronamento di un percorso, un percorso che, tuttavia, deve continuare (nel mio caso, come vecchio lupo). In altri termini, la partenza dovrebbe costituire una tappa importante di un viaggio, però si tratta pur sempre di una tappa, non di un punto di arrivo o di conclusione. Inoltre, prendere la partenza non vuol dire assolutamente abbandonare la comunità scout, anzi! Difatti, prendere la partenza dovrebbe voler dire servire ancora la comunità scout però in maniera indipendente e originale, senza un capo che dice cosa bisogna fare.

Infine, la partenza dovrebbe presupporre il raggiungimento di un certo grado di autonomia, di una certa maturità: solo se si possiedono queste due caratteristiche è possibile cogliere appieno il significato della consegna dell’accetta e della frase

“se la strada non c’è, fattela!”.

Giovanni

(13)

RENDICONTO 2018 PARROCCHIA DI RONCADE

GESTIONE ORDINARIA

E

NTRATE

U

SCITE

1. Offerte feriali e festive 2. Candele votive

3. servizi religiosi

(battesimi, matrimoni, funerali, benedizioni)

4. redditi da immobili 5. interessi

6. da associazioni e gruppi 7. da raccolte e vendite 8. entrate varie

(buste annuali utilizzo ambienti parrocchiali)

50228,00 11497,00 15575,00 15048,00 18,00 8098,00 470,00 6370,00

1. culto

(candele, fiori, particole, rimborsi …)

2. spese personale

3. manutenzione ordinaria

4. spese gestione parrocchia

(utenze)

5. imposte, tasse, assicurazioni 6. ufficio parrocchiale

(telef, fotocopie …)

7. varie

(costi bancari, iniziative …)

8. Asilo

(contributo annuale)

12311,00 0,00 4699,00 14532,00 14697,00 5582,00 5490,00 5000,00

T

OTALE

107340,00 T

OTALE

62311,00

SALDO ATTIVO: EURO 44993,00

ALTRE VOCI ORDINARIE

E

NTRATE

U

SCITE

1. Da cassa anime 2. Stampa cattolica

3. Giornate e collette imperate 4. offerte di carità

110,00 2788,00 3947,00 1880,00

1. Anime

2. Stampa cattolica

3. Giornate e collette imperate 4. offerte di carità

1682,00 6539,00 615,00

T

OTALE

116029,00 T

OTALE

71147,00

SALDO ATTIVO: EURO 44882,00 GESTIONE STRAORDINARIA

E

NTRATE

U

SCITE

1. Da vendite 2. Da prestiti 3. da Crediti

4. Da contributi straordinari 5. da varie (sagre)

6. da gestione ordinaria

4118,00 26152,00

1. per acquisti 2. per rimborsi 3. per prestiti

4. per lavori straordinari 5. per varie

6. per gestione ordinaria

7257,00

10340,00

T

OTALE

30270,00 T

OTALE

17561,00

SALDO ATTIVO: EURO 12709

S

ITUAZIONE FINANZIARIA AL

01.01.2018 35110,00 S

ITUAZIONE FINANZIARIA AL

31.12.2018 92702,00

SALDO ATTIVO: 57592,00

(14)

RENDICONTO 2018 PARROCCHIA DI VALLIO

GESTIONE ORDINARIA

ENTRATE USCITE

1. Offerte feriali e festive 2. Candele votive

3. servizi religiosi

(battesimi, matrimoni, funerali, benedizioni)

4. redditi da immobili 5. interessi

6. da associazioni e gruppi 7. da raccolte e vendite 8. entrate varie

(buste annuali utilizzo ambienti parrocchiali)

8680,00 648,00 2203,00 0 6,10 675,00 2811,50 11969,00

1. culto (candele, fiori, particole, rimborsi …)

2. spese personale

3. manutenzione ordinaria

4. spese gestione parrocchia (utenze)

5. imposte, tasse, assicurazioni 6. ufficio parrocchiale (telef, fotocopie …)

7. varie (costi bancari, iniziative …)

8. Attrezzature e attività pastorali

2504,90 1416,00 2128,20 5536,20 4522,90 0 191,00 2042,00

TOTALE 26993,10 TOTALE 18341,20

SALDO ATTIVO: EURO 8651,90

ALTRE VOCI ORDINARIE

ENTRATE USCITE

1. Da cassa anime 2. Stampa cattolica

3. Giornate e collette imperate 4. offerte di carità

0 153,90 621,50 3770,00

1. Anime

2. Stampa cattolica

3. Giornate e collette imperate 4. offerte di carità

0 255,00 1075,00 3770,00

TOTALE 31538,50 TOTALE 23441,20

SALDO ATTIVO: EURO 8097,30 GESTIONE STRAORDINARIA

ENTRATE USCITE

1. Da vendite 2. Da prestiti 3. da Crediti

4. Da contributi straordinari 5. da varie (sagre)

6. da gestione ordinaria

1360,00 22000,00

1. per acquisti 2. per rimborsi 3. per prestiti

4. per lavori straordinari 5. per varie (mutuo)

6. per gestione ordinaria

1412,38 14056,76

TOTALE 23360,00 TOTALE 15469,14

SALDO ATTIVO: EURO 6890,86 SITUAZIONE FINANZIARIA AL 01.01.2018 47372,65 SITUAZIONE FINANZIARIA AL 31.12.2018 64486,50

SALDO ATTIVO: 17113,85

DEBITI VERSO BANCHE 88034,28

(15)

INTENZIONI SANTE MESSE mese di MAGGIO 2019

Mercoledì 1 Bergamo Tina; VALLIO Stefani Aldo e Finotto Norma Giovedì 2 Schiavon Raffaele; Sessolo Luigia; Nadalin Ladislao Venerdì 3 Cibinel Fiorina e Silvana; Memoli Concetta e Iris

Sabato 4

Fam. Merlo Anita e Giuseppe; Moro Alberto, Regina e Meneghin Giovanni; Brondolin Alfeo e Agostinetto Maria Teresa; Patelli Alice (die 30°); Vianelle Federico (ann.); def. fam. Leonardi;

def.ti Rebuf e Lorenzon, Fassina Elsa; Rubinato Flavio, Antonio e Davide, Velo Maria (die 30°), Sergio, Guerrina; Marian Marilena e Marian Attilio

Domenica 5

7.30 Cendron Clelia e Antonio; Merlo Mario e fam. Merlo Natale; don Carlo Artuso, Antonio e Luigia; Geromel Antonio, Luigi e Pacquola Angela; 09:00 Castellan Primo; Pavan Michielon Pietro; Martinello Gabriele (ann.); Panizzo Arnaldo (ann.); padre Gino e def.ti Panizzo 11:00 Franzin Giovanni, Irma e Emilio; Giacomin Giuliano e Antonio; mestra Acerboni Gina e classe 1947; 18:30 Guseo Adelaide

Lunedì 6 Commissati Zeno; Manzato Camillo Giuseppina Martedì 7 Trevisin Donato; Menon Elide (ann.); Vianello Fausto Mercoledì 8 Def.ti Storer Carlo, Giuseppina, Ennio e Emma Giovedì 9 Pellin Aldo e Fontanive Angelo

Venerdì 10 Cagnato Alfonso e Natalia; Castellan Dino

Sabato 11 Segato Giuseppe; Mazzon Giuseppe, Maria e Roberto; Crosato Ermenegildo, Beraldo Luigi e Maria; Zuccarello Antonio (ann.), Corrado e Cesarina, Martignon Sergio; Dariol Elisabetta e Napoleone (ann.), Def. Bubola; VALLIO Vendraminetto Mafalda

Domenica 12

7.30 Cagnato Luciano; Sperandio Alma e Busato Alberto; Vianello Umberto; def.ti De Marchi;

Manzato Alessandro (per compleanno); Furlanetto Giuseppe; Basso Giovanni Battista e Pizzato Ferruccio; 09:00 Piovesan Paola; Castellan Beniamino; Busato Luigi; def.ti Panizzo e Galvan;

Biral Luigia e Martinello Luigi ; 11:00 Busato Angelo e Mazzon Maria; Carnio Rita, Mazzon Giovanni e Emanuele; Nureconda Maria Luigia e Schiavon Gina; VALLIO Mirtillo Rino e Martin Regina

Lunedì 13 Nogarotto Stefano e Ernesta

Martedì 14 Scaramal Giudo; Vianello Ugo, Nella e Teresa Mercoledì 15 Gobetto Mariola

Giovedì 16 Venerdì 17

Sabato 18 Zardo Maria Teresa; Carnio Alessandro; Zorzetto Giuseppe e Graziano; Vincenzi Lauro;

Schiavon Ida; Doratiotto Fortunato, Rizzetto Bruna e Toniolo Erminia; Baesse Fiorenza;

Piovesan Paolo; Stefani Luigi; def.ti fratelli Rubinato

Domenica 19 7.30 Mons. Citton e don Enrico; 09:00 Galvan Lina; Busato Maria, Grazioso e Ferruccio; 11:00 Baldo Pietro, Genoveffa e don Liberale; 18:30 Camatel Efrem; VALLIO Cestaro Maria

Lunedì 20

Martedì 21

Mercoledì 22 De Lazzari Francesco; def.ti fam. Cendron Ernesto; Pavan Silva; Fedato Marino Giovedì 23

Venerdì 24 Moro Paolo; Tonon Maria e Puchier Nicolò

Sabato 25 Tonietti Alfio e Claudina; Brisotto Delfino, Monticelli Andrea, Claudio, Malva;

Domenica 26

09:00 Cagnato Alfonso e fratelli; def.ti Bellio Remo, Flavio e Lovisetto Gabriella; Panizzo

Grazioso, Maria, Paola e Ferruccio; 11:00 Baldo Pietro, Genoveffa e d. Liberale; 18:30 Piovesan Bruno e Giacomini Lina; def.ti Piovesan Arcangelo, Romolo e Stefani Luigia; Pavanetto Adriano (ann.), Mario e Adalgisa; Pinelli Alberto e De Pascalis Itala; Guseo Adelaide; Coz Antonio Romeo; Teso Guido, Maurizio Michele e figli

Lunedì 27 Franzin Luciano (ann.); Cornacchia Speranza (ann.) Martedì 28

Mercoledì 29 Smaniotto Delfina (ann), Giovanni, Rino e Virginia Giovedì 30 Agnolin Favero Edda; Bozzato Marco

Venerdì 31 Polesel Guido

(16)

attività ed incontri – maggio 2019

MERCOLEDI’ 1 S. GIUSEPPE

Convegno diocesano chierichetti e ancelle in Seminario a Treviso ore 10.30 Celebrazione del Sacramento della Confermazione

giovedì 2

venerdì

3

SS. FILIPPO e GIACOMO APOSTOLI

sabato 4 S. GIORGIO e caccie di primavera per i gruppi Scout

DOMENICA 5 III di Pasqua

lunedì 6 ore 20.30 Incontro con i Catechisti

martedì 7 ore 18.30 Incontro con i giovani Animatori Grest

mercoledì 8 ore 20.45 Presentazione Grest Roncade ai genitori e alla comunità

giovedì 9

venerdì

10

sabato 11 Caritas “porte aperte„ dalle ore 15.00 alle 22.00 a Treviso

ore 11.00 Pellegrinaggio per i bambini di 4a elementare e loro famiglie Iscrizioni Grest nel pomeriggio

DOMENICA 12

IV di Pasqua

Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni Iscrizioni Grest nella mattinata

ore 11.00 Battesimi

lunedì 13 NOSTRA SIGNORA di FATIMA

martedì 14 S. MATTIA APOSTOLO

ore 18.30 Incontro con i giovani Animatori Grest mercoledì 15 ore 20.30 Consiglio Pastorale

giovedì 16

venerdì

17

sabato 18 ore 20.30 Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni in duomo a Treviso

DOMENICA 19 V di Pasqua

Festa per i gruppi Scout

lunedì 20

martedì 21

mercoledì 22 S. RITA da CASCIA

giovedì 23 Caritas – “Corsa dei Miracoli„

venerdì 24 BEATA VERGINE MARIA AUSILIATRICE

Giornata internazionale di preghiera per la Chiesa in Cina ore 15.30 Ordinazioni presbiterali in Cattedrale - Treviso

sabato 25

DOMENICA 26 VI di Pasqua

lunedì 27

martedì 28

mercoledì 29

giovedì 30 ore 19.00 in Chiesa inizio pellegrinaggio a S. Giacomo e ore 20.00 S. Messa

venerdì 31 VISITAZIONE BEATA VERGINE MARIA

AVIS - LA DONAZIONE A RONCADE SARA’ EFFETTUATA IL GIORNO SABATO 1 GIUGNO ANZICHE’ DOMENICA 2 MANTENENDO I SOLITI ORARI.

Flavio Guerretta

dal 9 maggio la messa del giovedì sarà celebrata in cimitero alle ore 18.00

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