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Alimentazione del cane e del gatto adulto

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Academic year: 2022

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Alimentazione del cane e del gatto adulto

Alimentazione del cane

Il cane nasce come animale carnivoro discendente dal lupo, ma il contatto con l'uomo lo ha reso, nel tempo, onnivoro.

Tuttavia, l'intestino del cane non è programmato per digerire cibi lavorati e complessi, è quindi sconsigliato alimentarlo con gli avanzi della tavola perché si rischia lo sviluppo di gastriti ed enteriti croniche, tra le altre patologie.

Secondo le esigenze e della razza dell'animale, bisogna concordare con il veterinario lo stile alimentare da adottare per il proprio animale.

Alimentazione casalinga

Come detto in precedenza, con il termine "alimentazione casalinga" non si intende un cibo composto con gli avanzi della tavola, bensì preparato esclusivamente per il cane.

In linea generale, considerando che ogni esemplare ha il suo metabolismo e il suo stile di vita, un cane adulto dovrebbe assumere un quantitativo di cibo umido pari a 30-40 grammi per ogni chilo di peso.

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Questo quantitativo deve essere così ripartito:

! 40% di carne

! 40% di pasta/riso

! e il resto di verdure

Insieme a carne bollita, pasta e verdure, può essere necessario integrare con un cucchiaino di olio di semi o di girasole, per fornire acidi grassi.

Pregi dell'alimentazione casalinga:

! assenza di conservanti

! certezza dei cibi utilizzati

! appetibilità per molti esemplari

Svantaggi:

! utilizzo dei tagli migliori e quindi più costosi

! difficotà di bilanciare il pasto (soprattutto in cani di grossa taglia)

! dover cucinare tutti i giorni

! cibo facilmente deperibile

Alimentazione commerciale

Con il termine "alimentazione commerciale" viene indicata la dieta a base di crocchette o scatolette industriali.

Le marche di alimenti in cui la qualità delle materie prime è elevata, evitano le farine di carne ricche di additivi e conservanti.

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La quantità di alimenti somministrata deve essere di 30-40 grammi per chilo di peso, se si scelgono le scatolette. In caso si scelgano le crocchette, la dieta va ridotta di due terzi, perché le crocchette, prive d'acqua, contengono un fabbisogno tre volte superiore alle scatolette e all'alimentazione casalinga, a pari peso.

Occorre valutare la dieta dell'animale anche in base al suo metabolismo, se ingrassa troppo ha un metabolismo lento, probabilmente. Se, al contrario, dimagrisce, potrebbe avere qualche problema di assimilazione o solo un metabolismo più veloce.

Pregi delle crocchette:

! perfettamente bilanciate, se di buona marca

! non deperiscono facilmente

! sono già pronte

Svantaggi:

! molte marche sono ricche di conservanti

! vari esemplari non le gradiscono, soprattutto se hanno assaggiato cibo casalingo

Cibi vietati

Esistono cibi che possono danneggiare il cane in maniera grave, percui è vivamente sconsigliata la somministrazione…diciamo che sono cibi vietatissimi!!!!

! leguminose (provocano flatulenza)

! sughi, fritti, ragù e affini

! ossa

! cioccolato (è un veleno per il cane)

! funghi

! uva e uvetta

! avanzi della tavola di qualsiasi genere

! alcolici

! lievito

! patate (troppo ricche di amidi, si prescrivono nella dieta solo in situazioni particolari)

! dolci di qualsiasi tipo e genere (provocano diabete mellito)

! cipolle e aglio (causa di anemia emolitica potenzialmente fatale)

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Frequenza dei pasti

Partendo dall'imperativo di non superare le dosi giornaliere consigliate, un cane adulto effettua due o tre pasti al giorno, idealmente uno al mattino e uno alla sera.

Vediamo gli errori più comuni sulla somministrazione dei pasti:

! Lasciare sempre il cibo a disposizione: per motivi educativi, non va lasciata la ciotola del cibo sempre a disposizione.

! Cambiare continuamente marca: si rischia di provocare enteriti continue, cattiva digestione, allergie alimentari. La soluzione è semplice: si trova un cibo che al cane piace, che sia di buona qualità, che non gli provochi diarrea o vomito, che gli mantenga un pelo lucido e si continua sempre con quello.

! Dare un giorno la carne e un giorno la pasta: ogni pasto del cane deve essere bilanciato, con la presenza sia di carboidrati sia di proteine.

! Dare un solo pasto al giorno: per i cani di piccola taglia significa costringere lo stomaco al digiuno per 24 ore, con conseguente abbuffata veloce all'ora del pasto, provocando iper produzione di succhi gastrici che possono causare vomito; per i cani di grossa taglia, può a svilupare la sindrome della dilatazione e torsione dello stomaco.

! Dare cibo dal tavolo: il cibo sulla tavola è prevalentemente condito ed equiparabile agli avanzi citati prima, quindi dannoso per il metabolismo canino.

Esiste anche una spiegazione educativa: in natura il capobranco mangia prima, mentre gli altri restano a guardare e aspettano il loro turno, va da sé che dare del cibo dalla tavola porta il cane al rango di capobranco.

! Lasciare poca acqua a disposizione: la ciotola dell’acqua del cane deve sempre essere accessibile e piena di acqua fresca.

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Alimentazione del gatto

Un gatto adulto dovrebbe mangiare, di norma, 40 grammi di alimenti umidi per ogni chilo di peso, intesi sia come cibo preparato in casa che come scatolette.

Il cibo secco, essendo disidratato, è più concentrato, quindi basta un terzo del quantitativo umido per soddisfare il fabbisogno giornaliero del gatto.

Siccome ogni gatto ha un suo stile di vita e un suo metabolismo, non è scontato che questi dosaggi siano ottimali per qualunque esemplare.

Inizialmente sono comunque indicativi, da somministrare in piccoli e frequenti pasti.

Cosa osservare dell'alimentazione:

! l'animale mantiene il suo peso forma: è la giusta dose di alimenti

! l'animale dimagrisce: l'esemplare fa molta attività fisica o ha un metabolismo accelerato, occorre aumentare gradualmente la dose giornaliera

! l'animale ingrassa: l'esemplare non svolge abbastanza attività fisica o ha un metabolismo più lento, occorre ridurre la dose giornaliera o sostituirla con alimenti più poveri di carboidrati e grassi

Diverse marche di crocchette o scatolette possono avere variazioni di valori nutrizionali dipendenti dall'acqua presente, dalla fibra e da altri fattori.

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Errori da non fare

! non dare mai il cibo dei cani ai gatti, vanno in carenza proteica

! non scegliete un cibo solo perché costa poco

! non si può nutrire il gatto di sola carne o di soli ritagli grassi, perché causano gravi carenze. Anche dargli polmone e cartilagini causa carenze perché questi pezzi hanno un valore nutrizionale scarsissimo

! non scambiare le richieste di attenzione del gatto per richieste di cibo, altrimenti il gatto vorrà mangiare di continuo

! mai dare cipolla e aglio al gatto, causano una forma di anemia emolitica fatale

! mai dare ossa e lische di pesce al gatto, onde evitare blocchi e perforazioni intestinali

! mai dare ossa e lische di pesce al gatto, onde evitare blocchi e perforazioni intestinali

! non dare troppo fegato al gatto per evitare l’ipervitaminosi A

! mai dare cioccolata al gatto

! mai dare il bianco dell’uovo crudo (albume) al gatto, perché contiene l’avidina, una sostanza che blocca l’assorbimento della biotina, una vitamina del gruppo B

! chiedere consiglio al veterinario se si deve cambiare cibo

! molti gatti amano fare pasti piccoli e frequenti, cosa utile soprattutto con un gatto alimentato con cibi umidi, sia casalinghi che commerciali, in modo che il cibo avanzato non vada a male, soprattutto in estate. Se invece il gatto mangia crocchette, per comodità molti proprietari riempiono la ciotola e lasciano che il gatto spizzichi quando vuole. Diversamente dal cane va benissimo, ma alcuni gatti non sanno regolarsi e finiscono in fretta il cibo nella ciotola: in questi casi toccherà suddividere i pasti.

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