QiotMIuo - Spedixione ia abboBanento poiUle
Tariffe ahhonamenli a r U n i t c l
Sostenitore L.
Con I'ed del lunedl . • Senza I'ed del lunedif • Senza lunedl e dom. . • ESTERO 7 numerl . . •
• 6 • . . •
Annuo 20.000 11.650 10.000 8.350 20.500 18.000
Trim.
3.170 2.750 2.300 5.450 4.750
Una copia L. 40 - Arrttrata fl fcfpfe
ORGANO DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO
Per Capodanno organ izzate una diffusions di tipo donie- nicale deU'Unita
A tutti i* (liffusori auguri di buonc fcsle
ANNO XXXVIII . NUOVA SER1E • N. 356 D0MEN1CA 24 DICEMBRE 1961
Un partito piu forte per imporre una svolta a sinistra e per marciare
al socialismo attraverso il consolidamento e Vallargamento della democrazia
L'intervento di Togliatti al Comitato centrale
Approvata alia unanimita una risoluzione sullo stato del Partito
II Comitato centrale c la Commissionc centrale di controllo del PCI hanno concluso uclla mattinata di ieri i loro lavori appro- vando all'unanimita il te- sta di una risoluzione sul- lo stato del Partito. La pubblichiamo uclla nostra XI pagina.
Prima die il compagno Enrico Bcrlinguer traesse le conclusioni del dibatti- to, era intervenuto il com- pagno Togliatti. Pubbli- chiamo qui di scguito il tc- sto del suo discorso.
Qliesto Comitato centra- le e stato preceduto da una preparazione collettiva al- ia quale hanno partecipato non soltanto i compagni della Direzione, ma una gran parte del partito. Vi hanno partecipato i Comi- tati federali. vi hanno par- tecipato i compagni che hanno tcnuto delle discus- sioni pubbliche. Da questo eomplesso di lavoro col- lettivo — che io intendo sottolineare — e uscito quell'orientamento unita- rio, che e stato l'elemento piu interessante, positivo, del dibattito che vi 6 sta- to in questa sessione del C.C. e della C.C.C.
Questa osservazione mi induce a dire la mia opi- nione sul problema, che e stato dibattuto qui abba- stanza ampiamente. dei rapporti fra,}*, Direzione e il Comitato centrale nella elaborazione della linea politica del Partito.
II compagno Scoccimar- ro ha detto una cosa che e formalmente del tutto giusta. e cioe che se vi e un dissenso profondo neb la Direzione, essa stessa deve decidere di portarlo in sede di C.C. Pero i com- pagni vogliono qualcosa di piu. I compagni che han- no polemizzato col compa- gno Scoccimarro vogliono che tutti gli elementi di elaborazione della linea politica proposta dalla Di- rezione al Comitato cen- trale vengano resi noti per cio che essi valgono, per cio che essi sono. Ora. que- sta rivendicazione ha un fondamento di legittimita.
Cio non vuol dire che si debbano pubblicare i ver- bali della Segreteria e del- la Direzione su tutti i gior- nali; questa sarebbe una cosa assolutamcnte assur- da. Vuol dire, pero, che i compagni della Direzione.
attraverso il rapporto ini- ziale e attraverso altri in- terventi. possono c debbo- no porre tutti glj elementi di giudizio a disposizione del Comitato centrale.
Naturalmente tanto la Direzione quanto il C.C. la- vorano partendo da una base unitaria e per giun- gere ad un'unita.
Non voglio addentrarmi nelle altre questioni che sono «:tate sollevate circa
il giudizio da dare sul di- battito in corso nel Par- tito. Intendo mvece soffer- marmi su alcuni momenti della 5itua7ionc politica che sta ora davanti a noi.
perche mi pare che sia utile un'indaeine che vada un po* piu al fondo dcllc cose, per riuscire a detcr- minarc esattamente qual e 1'obiettivo che ci propo- niamo. e che proponiamo
(Contlnua In 9. pa*. 1. col.)
Buon Naiale ainostri
1 iettori
Doaiaai \mmtii c
doaaai aarteal, ia bate al caleadario stabilHo dal- la Feaeraaoae aVfli e4Ho- ri, rUniti BOB ascira. Lc
•abbHcazioBi ripreaaVraa*
ao col aaaera 4i BMTCO-
ledl 27 dknabre.
Ai aattri kttori. baaa Natale.
«
Spaventosa sciagura sulle «Calabro-lucane» alle porte di Catanzaro
i
Erano quasi tutti operai e studenti che scendevano dalla Sila per I 9 ultimo giorno di lavoro e di scuola prima delle vacanze II vagone si e staccato dalVautomotrice, ha abbattuto un muro ed e precipitato per 30 metri - 1 cadaveri estratti dalle lamie- re contorte con la fiamma ossidrica, sotto una pioggia violentissima - Disperata ricerca a Catanzaro di donatori di sangue
II vagone della « Calab
feriti delta spaventosa ro-Lucana
sria niira • precipitato fra Soveria Mannrlli e Catanzaro: dalla traglca vet tuna squarctata con la fiamma otsidrira. sono stati estratti I seltanlun cadaveri e I numerosi (Telcfoto)
(Dal nostro cornspondente)
CATANZAKO. 23. — .SY.«- MiiiJinMirc morti oltre 20 fe- rtti. molti dct quali i'i fin di rtta. r" il bilcnicio tcrrilt'lc, agghiaeciante delln sciagura ticcudutu questa matttna sulln
linea secundaria delta ferro- via < Calubro-I.ucnnu >, tra Gagliano e Catanzaro.
Il treno era compos to del- Uu matricc e un. vagone.
I.a vettura si e staccala, e balzatu in avanti, ha abbat- tuto il * muretto di prote- zione » cd c preclpitata in
nit burronc, per 50 m e t r i , mil
<fol pontc del torrente Piu- marclla. Pnchi istanti dopo, a pclo dell'acqua, e'era solo un ammasso infarmc di fcr- raglie. Ma e'erano (incite il sangue, le gridu dispera- te dei feriti, jf gemito dei moribondi. j ricliiam't ango- sciosi. il fumo, la polvere.
Tutto sotto la pioggia: una pioggia scrosclantc, violentis- sima. Poi, il sibilo lacerante dcllc ambulanze. I'accorrere dei soccorritori. la polizia, il prete a dar le assoltizioiit sotto I'acqna, u un cadaverc dopo I'altro. il bollirc della fiamma ossidrica sul metallo, il grido folic di un padre:
< Lasciatemi passare: e'e mio figlio Id dentro! >.
hi pocfii istanti, se n«> sono andatc scssnntf,novc rite. O- perni, contudini. studentt. Dai
paesi, dai povcri paesi della Calabria, raggiungevano Ca- tanzaro. Era Vultimo giorno di lavoro. Vultimo giorno di scuola. Poi, la vigilia e il Natale. In citta. andavano unche per far gli ultimi ac- quisti, per vendere le ultime nova, per dar gli auguri ugli insegnanti. Ci sono rima.Ui.
nUincuti nella saht d'aspetto della stazione. nun accanto
R e s e pubbliche le conclusioni d e l l a commissione parlamentare d'inchiesta
Andreotti Togni Pacciardi e i govern! d*c. censurati per la corruzione e gli sperperi attorno a Fiumicino
I'cnieillin.i e Fiumicino:
ccco i titoli dcgli nilimi due sc.indali di regime che la Democrazia Cristhi-
na reg.ila alia opinion?
pubblici ilalian.i, come simbolico dono di Xatalc.
Due e \ Alii Oimmissari (ministril della Sanita, In on. C'.otcllessa e il prof.
I'crrotti, sono stati c«»n- dannati a piu di due anni di rcclusionc ciascuno JUT pcctilato. V. Ire personag^i go\crnativi di Hii.ira fa- ma, Andreolti. Togni r Pacciardi (il primo, mi- nistro tutlora in carica v alficre ilclla - dcslra » il.r.l sono fra i piu so- spelti eroi negativi del- ld inrhiesfa parlamentare sullo scandalo di Fiumici- no: rcsa ptihblica ieri, questa inchiesla conferma d i e con il consenso di al- ii personaggi governalivi c slato fatto pessimo uso c scompio «Iel danaro pul»-
blico per la non indiff.'- rcnle cifra di 36 miliardi.
I due doeumenti sono inoppugnahili: il primo e una sentenza di Iribiinalr, il secondo una inchicsta elaborata in sellc mesi d.i parlamcntari di tutti i sct-
Argomenti
La classe dirigente
l«>ri. I.'uno e 1'allro ri\e- l.ino d i e llnlima sosl.inza del pf»lere democristunn non v miitat.i. D.ii It-mpi Irislemenle celelin in cm I'opinionc pubblica roni6 il termine « soll«»go\cr- no » per indicarc il fon.
do di corruzione su cm M rcggc\a il regime diniu.
c r i s l u n o . un.i sola
CHN.Ipare miilala: nel senvt d i e il «sotlogo\erni>» e di-
\cnt;ito piutlosto un « so- [»ragoverno ». Ixt srand.i- lo infalli non indica piu soltanto i nomi di squalli- di uomini di paglia, ma invesle piu direltamenle i nomi di chi govcrna in prima persona.
I.o scandalo di Fiumici- no ennferma alcuni dali dislintivi lipicamenle bor- ghesi cd cxlralegali del regime democrisliano. I-e pratiche fascisle degli ap- palti di favore, delle trat- lalivc diretle, delle « r e - galic -, della « bustarella »
n-stano a base di « opere del regime » che costano alio Stalo miliardi in piu del dovulo, assorbili d.u cento rivoli della corru- zione pubblica. Mentre non si lro\ano i scdili per un dccenlc piano di rapi- da coslruznme di scuolc.
il « piacere » di un mjni.
slro a un coslruttore pro-
\oca danze fli miliardi fuori del controllo parla- mentare. Si sa da «loye w n g o n o quesli miliardi:
italic tasche dei contri- buenli. K, adesso, si sa anche dove finiscono; nel- le lasclie di profillatori del « grande giro » govcr- na tivo.
Non si Iralla di un epi- sodio o solo delle rcspon- sabilila materiali di que- slo o quel ministro. Ix»
scandalo di Fiumicino il- lumina su tutto un modn di reggerc la cosa pubbli- ca, sul livello di una clas- se dirigente che contimia
ad esprimcre una calego- ria di ammiuislralori in- fidi e un tipo di ilt-mocra- zia d i e ha in se i gcrmi deH'aff.irismo e della spe.
ciilazione. Senza la ilenun- cia contimia delle .sinislre.
v della slampa di opposi- 7ione, forse anche questo ultimo clamoroso caso di corruzione e di atlivita di regime, fuori e conlro il Parlamento, sarebbe rima-
sto un segrelo ill parlilo e di go\crno. Ma neppure puo bastare che I'ojiinio- lie pubblica sia oggi posta in grailo «li c«»noscere e giudicare: cio deve servi- re da stimolo affinche i risult.it i della indiiesla
|>arlamentare siano porta- ti avanti, siano concreliz- rali in giuslc condanne.
e colpiscano coloro che dagli stalli del polcrc di- samministrano la cosa pubblica. Occorre d i e nc venga slimolo anche per piu profondi mulamenli politici. Allrimenti, passa- lo uno scandalo non resle- ra d i e atlenderc il prossi- nio, se le radici resleranno
quelle che sono nel mon- ilo economico c in quello
politico. 4K
I I mini:>!ru della l)ife-;i ha p r o l r l l o i Mini dipeuilenli ro|pt»\oli di afrariMiKt - l.r.\ ministro ilei U ^ . l ' l * . h;i >|»r.-u 1 m i l i a r d i "enza aiitori/./a- zinnr - I rapporti dt-lla moplie di P a r r i a r d i von il co>tnillore M a n f m l i
La rela7ione ufliciale della Commissionc parlamentare d'inchiesta su Fiumicino e stata tinalmente resa pul>- blica. ieri mattina. subito dopo la con*-egna del docu- mento ai presidenti delle Camcre, Mer/agoia e Leone.
AI piesidcnt'- del Scnatn. I.i icla/ione c st.ita consegnata (l.ill'on B0771 c (iagh altri
membri della pre.-<:dcn/a ..lie ore 10.30 in punto; al pre- sidente della Camera alle 11 Dal voluminoso incartamento
— che nella stesura finale consta di 144 pagine dattilo- scritte (a parte sono le
« prove testimoniali > com- presc in altre 750-800 pa- gine) — nsulta clamorosa- mente che 1'inchiesta recla- mata la primavera scorsa dalle smistre in Parlamento era picnamente ginstificata.
e ha portato:
s 1) all'accertamento di
\ precise responsabilita di
^ ordine politico-morale per s quanto concerne la posi-
< zione di alcuni ministri ed
ex mini>tn: Andreotti.
Pacciardi. Togni o. in mi- siira mmore. Cingolani:
2) alia configurazione (ii responsabilita penali.
oltrc che amministratue.
nei confront: di .ilti fur.- / . o n a n dello Stato ed alt.
official! della nw.i/ione coinvolt; in illecite atti-
\ ita: tra gli altri il colnn- uello Am:c:. I'me. J>?nf».
delle PI'TT ed i c l o n n e l l i Panun/i e Toscani:
ed ha dimo.^trato
1) I*inMpien7a e il di- sintere.-v^e. per un'opera tanto impegnativa quale 1'aeroporto <Ii Roma, degli inniimerevoli gabinetti clencah. quadnparttti e
bipartiti che >i sono al- ternati — dal 1948 ad oggi
— al governo del paese;
2) la esisten7a. in seno alia pubblica amministra- 7ione. di uno stato di con- fiwiione, di incertezza e di malcostume non tollcra- bih:
3) l'cffettuazione di spe^e straordinarie ingen-
ti sen/a che \ i ^:a stato I'assenso e il controllo del Parlamento.
4) la c.Nislenza di spese mcontrollabili anche da parte della Commissionc Jifettando la necc^saria
locumenta/ione che e sta- a fornita :n misura in-
• ufficiente tia alcuni or-
•an: «lclla pubblica dm- nin'^trazionc
L* indaginc parlamentare .n>n e stata facile, per l'o>tra- cjsmo de: governanti e di-
rigcnti clencah che hanno frapposto non pochi onta- coli alle difficili riccrche cui hanno dedicato sette mesi di lavoro i trentuno senatori e deputati commissari, fra i quali i compagni comunisii Spezzano, Pietro Amcndcla, Cianca. Assennato. Beitoli.
che hanno prof uso nel deli- cato lavoro passione e ca- pacita
Ma lasciamo la parola iil'.a Commissione. le cui conclu- sioni illuminano meglio di
(Contlnua In IS. pag. 1. col.)
dfCiittro. senza disfinrionl nd
</; eta nc i/
(mestiere. Non h lunno t'cdcrc a iiessuno, piTc/u> la legge ha i suoi di- rilti e rale anche di fronte al sentimento delle madri che premono sul cordone di poliziotti. Ci sono lc solite inchiestc in corso: tuntc in- chieste, troppe inchicste per- che qualcosa venga conclu- so. Quclla della magistrate ra, qiieltn delle Fcrrovie del- lo Stato, quclla della < Cala- bro-Lucana >. qtirNu del m i - nistcro, quell a della polizia...
CI vorranno anni per dire di chi c la colpa, se pure lo dirnnno: tanti anni, forse, qiuuiti nc sono stati impie- gati, dal dopogucrra a oggi, per denunciare invano che quei binari non erano sicuri, che bisognava intcrvenire, che si doveva far qualcosa.
Ora, propria quando quclla linea stava per csserc abolita, non ;»er aiutare le popola- zioni ma per favorire ancora una rolta il monopolio priva- to dei trasporti automobilisti- ci. la Soveria Mannclli-Cn- tanzaro si e presa sottuiitmio vittime: in pochi secondi, in un batter di ciglia. II condu- cente del treno e stato fcr- mato. Si ehiamu Ciro Miceli.
ha 35 anni, abita a Cosenza:
10 intcrrogano da ore e. for- se. lo interroghcranno per tutta la notte. Che pud dire?
11 cavo di traino si e staccato.
il vagone di coda c andato di sotto, giit dal pontc. Perchc?
Ma lui che nc sa'.' E' forsc responsabile se le locomoti- ve sono dcali inizi del secolo, s-' i binari sono corrosi. sc i freni automatic! non fttnzio-
nano, se il parapetto non ha retto, se il gancio era cor- roso, se quclla curva. che tino a tcri cliunuuvdno * del- ta morte >. da domani si chiamera della strage? S'o.
nun e responsabile di tutto i/iiesfo; mn, in attesa delle prove. U* aceusano di aver nuirciuto ad eccessirn relo- cifu. K anche il capotreno, il dirigente dcll'itnpianto co- senttno. Vtncenzo De Luca.
il capo nfftcina. Murone. e if enpo i-eriffcnfore sono sta- rt fermati: < Sono a dispo- sizione dell'A G. ». dicono. e vogliono dire tante cose
La citta pare essere a ri- dosso di un fronte. Auto del- ta polizia nc percorrono lc strade. Dagh altoparlanti,
una voce metallica grtda:
• Donatori di sangue. all'o- spedale! C'e btsogno del r o -
>tro sangue: potretc salvare delle vite'». Intorno all'oipe- dule. lc vie sono deserte.
Son I'ha ordinato nessuno, non ci sono neppure i vigili urbant a dirigcre il traffico, perchc li hanno tutti mobi- litati per la sciagura. Ma qli aulomobilistt dirottano egualmente: quci tratti di asfalto. ooqi. sono soltanto delle autoambulanze. Molti rnedtci cnino in fertc nata- hzic. Sono tornati tutti: u volontartamcnte o perchc It hanno ehtamati. La s o h d a - nofd umana, ancora una vol- ta. caccia la disorgamzzazio*- nc I volontari si prescntano a decinc all'cmoteca, con la manica della camicia aid ttr- rotolata sul braccto. II pre- sidenfe Groncht ha tnptato un telegremma al ministro dei Trasvorti, on. Spataro:
* Profondamente contristato per grave sciagura ferrovia~
ria Calabro-Lucana — ci si leagc — esprimo anche m nome parse ciro cordoglto « codesta amministraztone et affidole recarc alle famiglit delle ritfime sensi commot- sa solidarieti et porger* mi feriti ogni migliore augurio >.
Mcssaggi di cordogUo sono
,u*i,- • «krJ!fa:>jL » ' . • » • •
sw^- /: :^- ¥;:; ,.,. v , r
TlfnitA
M-Doneska 24 diceabre 1961 - Ps*> 2
In-'/-
ttatl inviati anchc dall'ono-
\revole Fanfani c dal P a p a . Il convoglio era partlto tile ore 6,43 flalla stazione li Soveria Mahnclll: un'auto-
xolricc c tin vagone, come ibbiamo detto. A Catanzaro, wrebbe dovuto arrivarc alle f,57: quasi un'ora c un quar- to per pcrcorrerc 44 chilo-
letrl. Ma era in ritardo. In larcia, si e messo quasi a moto: pochc decine di per-
\one. Lo guidava Ciro Miceli.
.apotre.no era Luigi Aristo- lemo, di 48 anni. da Soveria ilannclVt. Durante il viaggio,
\utti allegri. Gli studenti si ireparavano a dare il teni- loranco addio alia scuolu.
ill operai pensavano ai due iiomi di riposo / contadini [ipetcvano incntalmente il
liscorsetto d'auguri da fare it parcnti di citta, chc ac-
^ompagnasse il modesto re- jalo: un capponc, un pol- io, una dozztna d'uova; e
fta faccvano i conti di quel
\hc avrebbero rimediato al xcrcato, con la vendita del-
incrce che si crano portata
\ietro, in grandi ccstc o in
\acchi.
Ed ccco Adami. Salgono
\ltri viaggiatori. Ecco San icrnardo, Dccollatura, San-
la Marghcrita, Serrastretta,
>nn Pietro Apasiolo. E' la foncra terra di Calabria che
fila davanti ai finestrini: ncl- stazioncine, uomini e don- le intabarrati negli scialli icri, bambini infreddoliti,
\mbrclloni verdi a ripararc lalla pioggia. Cicala, Madon-
\a di Porto, Gimigllano, Ca-
\ord, Gagliano...
Ora , n c l trcno, non e'e piii
\cppurc lo spazio per rigi- tarsi. Sono circa ducccnto i
\iaggiatori, Vuno appiccicato Ul'altro. I'uno che rcspira il fata dell'altro. Sulle rcticcl-
?, dai ccstoni, cantano i gal- per Vultimo viaggio. Nella
\cttura, sono piii di un cen- inaio. Mancano pochi mi- iuti alle 8,15: il trvno e in ntardo, come si sa, come al toll to, come e d'abitudine,
ftnto chc ncssuno, ormai, ci piii caso. Nell'automotricc, macchinista scruta i binari
\ttraverso le gocce di pioggia [he fiagcllano il vetro, ridu-
ancora la velocita, porta mono sulla leva del frcno.
\atanzaro e a un chilomctro, p o c h i minuti, ma e'e la leurva della morte* da pus-
ire. Ld, dopo la gallcria, la trada ferrata si ingomita co- ie un tornante dell'Aurclia
della Cassia, qnindi si tad-
\rizza sul ponte della Fiu- larella c, infine, si torcc an-
na prima di lanciarsi sul 'tttltneo, verso la citfd.
Un chilomctro di binari:
\ochi minuti. Sul trcno, tutti alzano in piedi. Chi si to- lie lc borse da sotto i piedi,
H allunga lc braccia per ar~
\vare ai pacchi, sulle reli-
JIIC;
« Ci siamo, finalmente:
ra scendiamo, ora siamo ar- Ivati!». Ma e'e un colpo,
\no schianto s c c c o , tin c o n - faccolpo. L'automotrice col
to vagone continua ad ar- tncarc sul binari,'Q. for ge- lere le traversine, a corj-ere
imunque verso Catanzaro.
La carrozza di coda, invece,
\arresta, perche il freno a « - vnatico c entrato in fun- ione, le ruotc stridono, i
\iagggiatori si accavallano, . urtano, si calpestano. « Che
successo? Cosa ci capita? *.
]on e'e tempo per porsi que- te • domande. Riprende la tarda in avanti, il freno dt
• * * * • *
CATANZARO — I.u
IIIIIKU(Ha ilcllc vittimr, a term so I to 1« ploRslu, mentre si uspettano lc liarolle (Telofoto) sicurezza ha ceduto, e'e solo
il muretto di protczionc a fur barricra alia morte.
H vagone sobbalza, ondcg- gia, si torcc come fosse fles- sibilc, seguendo I binari. Ora il muro e a pochi melrl. Una rotaia salta, ne salta im'ol- tra, una tcrza... 11 vagone « c - quista velocita: quanta mai ne ha atmta fin quando e stato trainato dalla loeomo- tiva. Dentro, e'e solo un gro- viglio di uomini. Qualeuno grida, i piu uspettano: non hanno avuto il tempo di cu- pirc. L'urto c violento. 1 mut- toni si frantumano quasi H avessero fattl di cartone: sot- to e'e il torrente. e'e il bur- rone, ci sono lc rocce aguzze del grcto.
11 volo, ccco il volo: il tra- gtco volo. 11 vagone balza nel vuoto, precipita, si schianta. Un grido, un solo grido d' aiuto: < Mamma, mamma! >. Pol il silenzio. La pioggia continua a caderc, a bagnare la terra, a ingros- sare il torrente, a picchiet- tare insistcntc su quella car- cassa metallica che c diven- tata tnia bara comunc. Un minulo; scssanta sccondi. II prima gemito di un ferito,
uii altro, un altro nncora. A terra, scaraventati fuori dci finestrini, tre cadaveri con- torti sotto Vacqua, col viso massacrato al cielo, le brac- cia scomposte in una posa in-
Le sciagure ferroviarie
152 morti in 5 a n n i
M a fti c o n t i n u a a d a r l a c o l p a a l riestmo... - U n a t r a g i c a c a t e n a c h e n o n c h t a t a a n r o r a s p e z z a t a
Sono 152 I morti c 430 i fcriti dello scingnre ferro- viarie accadutc in Italia negli ultimi cinque anni. Due cifre spaventosamrnte allarmanti. chc inutiimentc qual- euno cerca di prcsentarc come il prczzo nattirale che nbbiamo dovuto pagare per milioni di viaggiatori tra- sportnti. per tanti chilometri di linea percorsi. per niesi e mesi di ser\'izio. Certo. l'indice chilometro-passeggoro potra anch'e esserc giudicato non allarmante dagli stu- dios! di statistica. Ma per il cittadino qualunque si tratta di due numeri spaventosi, agghiaccianti. Essi dimostrano una cosa soltanto: l'insicurezza che accompagna i viaggi degl: italiani, fatti troppo spesso con mezzt logorati dai- I'uso. lungo linee ferroviarie costniitc decine di anni or «>no e mai ammodernate.
II deragliamento di Codogno
La terribile catena di sciagure commcia il 5 a p n l e 1957. con l o scontro di Egnazia, presso Bari. fra il rapido Roma-Lecce e un'automotrico in servizio fra Hnndisi e Bari. Nell'urto. tremendo. ben 70 persone rimangono gravemente ferite. Per fortuna, non ci furono morti:
ma vennero sej mesi dopo. in un altro disastm. II 9 dicembre 1957. infatti, il rapido Milano-Roma. lannato a piu di 130 chilometri orari. deragli6 a Codogno. dopo cssersi scontrato con un camion. Dopo ore o ore di la- voro. i vigili del fuoco estrassero dalle lamiere con- torte ben 17 vittime e piO di 30 feriti.
Nuova. terribile sciagura il 5 gcnna!ol960: il diretto Sondrio-Milano uscl da» binari presso Monza. seminando ovunque morte e rovine. II bijancio dello scontro fu di 16 morti e almeno 100 feriti gravi. tutti liberati dalle vetture squarciate dopo ore e ore di sflbrante lavoro.
reso ancor piu d:tncile dalla nebbia che a w o l g e v a la campagna
La trappola di Bonassola
Appenr. u
nanno dopo. i\ 2 febbrafo 1961. altri mor:i e aitri feriti: due vetture del - direttiiwimo » Parig:-Tne^t
rsi schlantano a o:" di 120 chilometri fora. p<H*o lontano d\
Cassano ri'Adda. Oltre 30 feriti vennero «trappati c o
nla fiamma o«.:dric.i dairamma«o di rottami. I 14 cadaver:
furono al',in?ati accanto ai binari: una scena C.raziantc.
Poi Bonaasola. l':ncend:o aH'interno della lugubrc galle- ria. le 6cene spaventose di pan:co. i soccorai che non arrivavano nwi. le vittime Anche queeta volta tante vittime: cinque pcreone carbonizzate e decine di feriti.
ustionati e contusi
Anche a Bcnaseola. come Per tutte le altre sciagurr.
si parlo del'dosstino. Come a Codogno. come a Monza. come a Cassano d'Addn. Sembra che la *lortuna P°*sa 6P:egare ogni d:sa.stro: nrn * vero. Si parla di fatalita persino quando r.on funzionano : paesaggj a livello: ricordate la etrage che jl r2pida cer Peacara fece a Mandela uccidendo i «ette bimb:ni che andavano a scuola sull'autobus?
Non e vtro. Io ripetiamo. Le caus^ di tanto sangue v versato. di tanti danni, d) tante vite falciate hanno un
; name e un cog-iome. dei reaponsabili fin troppo n o t ! ' Poidibi'.c chc polizia e autorita giudiziaria aappiano far
^ Mltantp ir.chieste. inchieate e ancora inchieate. senza mai
• cowcluaerle?
nalurale, da manichini dei negozi, le borse vicine, di- sfattc, con lc nova rotte e le gallinc spennute sulla ter- ra zuppa.
A Catanzaro, il treno ur- riva vwnco. II macchinista e il « c a p o » s a l t u n o sul mar- ciapiede, corrono come pazzi
verso I'ufficio del d i r i o c n - tc, danno Vallarme. Una automotricc di soccorso par- te mono di un quarto d'ora dopo: al ponte ferroviario delta Fiumarella, si arriva strada statale corre molto piii
in alto, non e'e verso, di Id.
dt raggiungere il torrente.
Anche i vigili del fuoco par- tono in treno, anche la po- lizia, anchc i medicl, anche gli infermeri della C
roce ros- sa, anche i soldati del 48 reggimento fantcria. Lc au- toambulanze sono laggiii, sulla strada, vicine eppure irragglungiblli. Ma nei soc- corritori non e'e molta preoc- cupazione: alcuni feriti, por-
tati dal treno stesso, sono gia all'ospedale, i viaggiatori del convoglio, che si era fermato prima di correrc a Catanzaro a cercare aiuto, sono al la-
voro, sulle rive del torrente.
Welle p r i m e n o l l z t e , si p a r l a dl tre morti: dl quel tre con.
tadini che ora sono pietosa- m e n f e coperti con i cappottl dl qualeuno, ma giacciono ancora nel fango.
1 pompierl mettono mano alle flamme ossidriche. Le lamiere del vagone friggono, morse dal fuoco c sfcrzate dall'acqua. Nel primo scom- partlmento, i cadaveri sono ammucchiati in un canto, forniano u n a tnassa sola, sfi- gurata. Li tlrano fuori con delicatezza, perche potreb- bcro esscrci anche dci feriti, perche e'e pieta nei gesti dl tutti: uno, due, tre, quattro...
dicci. La fiamma ossidrica morde ancora: e.ancora altri morti, altri morti, altri morti.
Li caricano sulle barelle e, a braccia, li p o r f a n o fin sulla strada ferrata. Qui e'e nn'att- tomotricc che aspctta: o c solo un gigantesco carro / " - ncbrc? Li distendono vicini, sul pavimento. sui scdili: si parte
Idcntificarli f" difficile: so- no straziuti e solo chi ha un documenta indossa avrft quc- sta sera un name sulla rozza bara. Alia stazione. una ca-
mera ardentc improwisata:
senza ceri, perche nnn e'e stato H tempo di pensarci.
Intorno la folia pretne. fron- teggiata dalla polizia. iYcI- r o s p c d a l e , la febbrc. Due dei feriti piii licci se ne vanno, dopo le medicaztoni: 5j chia- mano S a l r a t o r e F r a n a i p a n c e Antonio Hotella. non san- na nemmena loro came han- no fatto a salvarsi. Gr
taltri rimangono in corsia. coi car- pi coperti di hemic. < Li sal- ccrannn tutti? Li salveran- no'. >. A'o: ne muoiana due, malgrado le e u r o , malgrado gli intcrrcnti chiruraici.
m a l o r a d o It* prcohiorc.
« Ma quante fono le rit- timc? Diteccla. vagliamo sa- perlaJ ». / U l c dicci. di parla di 23 morti. A mczzoqiorno sono 34. Alle 14. quaranta.
Alle 16, cinquanta. -Mlc 17.
sessantotto. scssantanore. E si lavara ancora. alia luce dei gruppi elettroaeni. delle tor- cc elettrichc. dei cerini a ralte. sotto la pioggia. can I'affanna in gala, con qual- casa che ti si rompe nel petto e non ti fa sentnc la stan- chezza. ma sola pieta. e di- sausto e anche adia perche tutti lo saperana che sarebbe finita cost, da Catanzaro a Soveria Afannelli e ar.che nei paesi piii lantani della Sila.
dove per arrivarc ai .treni bisagna farsi are di darsa di
t
mulo a di carriera a anchc di marcta.
Sono fra I saccorritari. Ac- canto a me, un rigile del fuoco piange stravolto. < Per- che, perche?». pare chc chicda. La polizia ci circon-
stare le « tracce », quasi fos- se I'inchiesta per un delltto, quusl non si conosccsse di chi e la colpa, quasi ci fosse bi- sogno di indagare, di inter- rogare, di stender verball per capirc chc, su una fer- ravia con decenni di vita.
non si sa quando arrivano i treni, se arrivano, perche ar- rivano.
Un upmo piomba fra noi di corsa. rotola piii per la scar-
pata, insenslblle all'acqua, alia roccia che gli sflora lc solo
tseguendo I binari; ("fcarnf. al dolorc sul talloni
mai calzatl. E' un contadino, non si sa come si chiaml:
<Mio figlio e la dentro!*, singhlozza. E poi, mentre un poliziotto lo afferra per le spalle c lo tlra indietro: € La- sciatemi passare, sono un pa- dre: e morto mio figlio, ca- pite?, e morto mio figlio!».
Lo portano via, di peso, qual- cu.no con le lacrime ngli oc- chi.
Catanzaro c in lutto: il s i ; u daco ha fatto tdppezzar'c lc vie della clttd con manifesti listati di nero. Lo sard do-
muni, quando il lavoro sun) sospeso per mezzora in se- gno di soltdarictd. di lutto e di protesta, e lo sard il giomo dei funcrali: e un Iri- stc Natale, questo, per la Ca- labria.
Dauniiti all'ospedale. si pi- giano j parenfj delle vitti- me, a stento trattenuti dalla polizia: sono accorsi in citfd con ogni mezzo, quando h a n n o saputo della s c i a o u n i , e ora uspettano. sotto la pioggia, che li facciano pas- sare, che gli permettano di rivedcre, morti, i loro cari.
Aspettana anchc le mogu dt due soccorritori — I'agente di P.S. Turano c Vimpiegato Aurelto Natalese — che so- no caduti sulle rocce e si sono fratturati lc a a m b e . Aspettd anche un anziano professore. E' accorso a Pon- te Fiumarella, ha visto mc- ta della sua classe mass,acra- tu nei rottami infdrmi del i>ano»e cd e tomato, a pian- gerc, fra una folia che piange.
A N T O N I O G I G M O T T I
A C A T A N Z A R O
Tragico elenco:
vittime e feriti
Ecco un elenco, n o a uffi- ciale e incompleto, de|le vittime della aciagura : Giuseppe Gabriete, di 21 a n n i ; Mlchele D ' U r t o , dl 26 a n n i ; Giullana Sartlno, di 17 a n n i ; Giuseppe M i l a n o ; Giuseppe Talarico, dl 36 a n n i ; Raffaele Scaccia, di 46 a n n i ; Pasquale Glgliot- tl, di 19 a n n i ; Anna M a r i a Rotella; Anuelo Achllle P a - scuzzl, di 21 a n n i ; Gabrlele Egidio; Giacomlno Scavo, di 18 a n n i : Mario l e r a , di 18 a n n i ; Francesco Rappo.
li, di 45 anni, frenatore della v e t t u r a ; Domenico Bevacqua, di 17 a n n i ; Giu- seppina Pane; Ortensio Scalzo, di 18 a n n i ; Albino Bonacci; Paolo 8carcello, di 18 a n n i ; Rosario Riccelli, di 25 a n n i ; Antonio G e r m l - n a r a , di 23 a n n i ; Salvatore La Rocca, di 19 a n n i ; M a - rio 8cavo, di 31 a n n i ; Ro- berto Donino, di 17 a n n i ; Concetta Glgltotti; F r a n c e . sco De Fazio, di 28 a n n i ; Giovannlno Costanzo, di 4 anni; Francesco Sirlanni;
M a r i a De Fazio, di 66 a n n i ; Livio F e r r l , di 46 a n n i ; Car- mine De Grazia, di 15 an- n i ; Giuseppe Antonio M a - rasco, dl 15 anni; M a r i a Gabliele dl 16 anni; Grego.
rio De Fazio di 60 a n n i ; P a . squale Guarieri di 29 a n n i ; Domenico Potente di 15 a n . n i ; Domenico Chellino di 33 anni, Domenico Musolino;
C a r m e l a Anania di 37 an- n i ; Giuseppe Ruggiero dl 12 anni; Giuseppe Bonacci di 17 a n n i ; Enrlchetta T o m a i - no dl 15 anni; F r a n - cesco - Luciat di 61 an- n i ; ' 8avlno 8plna, dl 29 anni; Lulgl De G r a z i a , di 15 a n n i ; Antonio Tajariqo, dl 21 a n n i ; Giuseppe Sirlan- ni, dl 48 a n n i ; Pietro M a n - na, di 55 a n n i ; M a r i a Z a n - g a r i , di 55 anni; Vittorlo Pettinato, dl 40 a n n i ; Lu- cia Rbtundo; Raffaele S t r a . ngea; C a r m e l a S i r l a n n i ; Bernardo Esposito; Mario Audino, di 20 a n n i ; Elio Scalzo di 18 a n n i ; M a r i a Volpe, di 55 anni; Battista M a r o t t a , di 12 anni.
Ed ecco I noml del feriti ricoverati nell'ospedale di Catanzaro; Angelo Brusco di 19 a n n i ; Francesco Be- vacqua di 20 anni; Raffaele Anania di 17 a n n i ; Angelo Gigliotti di 18 anni; Lulgina Marotta di 15 anni; Dome- nica Bonacci di 16 a n n i ; M a r i a Tomaino di 8 a n n i ; Stella Bonacci di 17 a n n i ; Angelina Vincelli di 15 a n - n i ; Antonio Perone di 33 a n n i ; Eugenlo Petrlsano di 29 a n n i ; Felice Chiodo dl 51 a n n i ; Pietro Falbo di 46 a n n i ; Isidore- Mancuso di 51 a n n i ; Paolino Greco di 21 a n n i ; Raffaele Sacca di 29 a n n i ; Modesto Cianflone di 61 a n n i ; Antonio M a n - cuso dl 36 a n n i ; 8 a l v a t o r e
Mussarl dl 27 a n n i ; Anna Cianflone; Angelo L i a ; R o .
• a r i o Mazztt; Pietro V i l l e l - l a ; Salvatore F r a h g i p a n e ; Antonio Rotella; Francesco Cardamone.
L e « Ferrovie Calabro-Lucane »
Un morto sui binari ogni 10 chilometri
La vita dei passeggeri affidata a impianti di 50 anni fa - Le denunce dei ferrovieri, la risposta del governo, la tragica realta
CATANZARO — II tragico vaRone durante J'opera dl soccorso (Telefoto) N e a n c h e i s e 6 s a n t a n o v e di Catanzaro
s o n o morti per c a s o , p u r s e t e n t e r a n n o di l'am.'io c r e d e r e . A n c h e q u e s t a v o l t a il do.stino HOP e'entra. II disastro ha d e l - le cause p r e c i s e : s i c h i a m a n o v e c c h i u - m e , a b b a n d o n o e d i s o r d l n e . A p o c h e ore • dai di-sastro, e'e g i a c h i a v a n z a l'ipo- tesi che la r e s p o n s a b i l i t a sia del m a c - chinista del t r a g i c o t r e n o . C i n q u e i n c h i e - s t e sono in c o r s o nia, s i c u r a m e n t e , n o n l e g g e r c m o m a i l e v e r e c a u s e d e l l a s c i a - guiTi e i nomi dei veri responsabili. Kp- p u i e , tutti c o n o s c o n o c o m e m a r c i a n o ancora oggi. nel 1961. n e l s e c o n d o a n n o del < miracolo » l e f e r r o v i e statali p r i v a t e del Sud. S a r e b b e f a c i l e s c o p r i r e chi tira i fili. Ma. forse, a n c h e q u e s t a volta a pagan? sura il s o l i t o f e r r o v i e r e , g e t t a t o alio s b a n - g l i o sui v e c c h i c o n v o g l i p e r poche c e n t i n a i a di l i r e al g i o m o : e, con:e le altre v o l t e , l ' i n d a g i n e e la denuncia n o n a n d r a n n o o l t r e .
Scartamento e velocita
S o n o l e « F e r r o v i e C a l a b r o - L u c a n e » ch
L» g e s t i s c o n o l a l i n e a l u n g o la q u a l e , ieri. il v a g o n e e p r e c i p i t a t o d a l p o n t e . F a n n o parte d e l l a < S o c i e t a italiana stra- d e ferrate d e l M e d i t e r r a n e o >, c h e n a - . s c o n d e il m o n o p o l i o E d i s o n . La c o n c e s - s i o n e f o n d a m e n t a i e c o n . - l o S t a t o , p e r l'esercizio d e l l a l i n e a , e s t a t a s t i p u l a t a n e l 1911 e p e r f e z i o n a t a n e l 1926: e v e c - chia c o m e gli i m p i a n t i , d o v e o g n i g i o r - no si a v v e n t u r a n o i p o c h i t r e n i , c o n t i - n u a m e n t e preei d ' a s s a l t o d a l l a p o p o l a - z i o n e . La s c a d e n z a d e l c o n t r a t t o si a v r a s o l t a n t o n e l 1985: fra 23 anni.
L a C o s e n z a - C a t a n z a r o e a s c a r t a m e n - to ridotto: p r e c i s a m e n t e , di 950 m i l l i - m e t r i . La t r a z i o n e d e i c o n v o g l i e s o l i t a - m e n t e c o m p i u t a d a a u t o m o t r i c ; <Diesel», m a q u a l c h e v o l t a s i u s a n o a n c h e l e v e c - c h i e v a p o r i e r e : q u e l l e c h e n o r m a l m e n l e s e r v o n o p e r i l t r a s p o r t o d e l l e m e r c i . La line;: e l u n g a 110 c h i l o m e t r i e 251 m e - tri. Ma l c s t e s s e « F e r r o v i e C a l a b r o L u - c a n e > g e s t i s c o n o c o m p l e s s i v a m e n t e T68 c h i l o m e t r i di l i n e e in Calabria, P u g l i a e L u c a n i a : c o l s o l o d i s a s t r o d i p o n t e F i u - m a r e l l a , u n m o r t o o g n i d i e c i c h i l o m e t r i . un b e n triste p r i m a t o . Quasi o t t o m i l i o n i di v i a g g i a t o r i s o n o s t a t i trasportatj d u - r a n t e il 1959. C e n t i n a i a d i m i l i o n i di pro- fitti s o n o stati i n t a s c a t i d a g l j azionisti.
N o n s o l o : l a s o c i e t a r i c e v e a n n u a l m e n t e d a l l o S t a t o b e n d u e m i l i a r d i
em e z z o di lire, c o m e s u s s i d i e c o n t r i b u t i . U n a cifra e n o r m e , c h e d a s o l a d i m o s t r a q u a n t e o p e - re di a m m o d e r n a m e n t o e d i p o t e n z i a m e n - to d e l s e r v i z i o p o t r e b b e r o e s s e r e f a t t e : m a n e p p u r e u n a l i r a e s t a t a o v i e n e ;"m- p i e g a t a in q u e s t o s e n s o .
Logorati gli impianti
CATANZARO—Vna dram mat Ira vision? drl luopo drllo sciagura (Tclofoto)
L» iotr.ie .sono a n c o r a q u e l l e di trenta o ([uar.uit;. anni fa. c o s t r u i t e per una v e l o c i t a non s u p e r i o r e ai 25 c h i l o m e t r i orari. Oggi, pur e s s e n d o l o g o r a t e dal ser-
v i z i o e dalla v e c c h i a i a , d e v o n o i n v e c e s o p - portare v e l o c i t a d i 4 0 c h i l o m e t r i orari e il t o n n e l l a g g i o m a g g i o r e dei c o n v o g l i (allora d a l l e 6 a l l e 7 t o n n e l l a t e . o g g i
o l t r e lc 30 t o n n e l l a t e ) .
1 l a v o r a t o r i h a n n o d e n u n c i a t o d e c i n e
:
di v o l t e q u e s t a g r a v i s s i m a s i t u a z i o n e . A n c h e pochi m e s i or s o n o , in un i m - p o r t a n t c c o n v e g n o p r o m o s s o dal s i n d a - cato d e g l i autoferrotranvieri e dalla C G I L , furono i n d i c a t e l e m i s u r o p e r r e n - d e r e efficienti e s i c u r e l e v i e di c o m u n i - c a z i o n e n e l l a r e g i o n e c a l a b r e s e . V e n n e r o a v a n z a t e r i c h i e s t e di a m m o d e r n a m e n t o d c g l i impianti fissi, d e l m a t e r i a l e rota- b i l e . del mezzi di trasporto. N o n s o l o : furono p o s t e a n c h e precise c o n d i z i o n i p e r la s t a t a l i z z a z i o n e di tutte le ferro- v i e s e c o n d a r i e calabresi. pugliesi e l u - c a n e .
Governo: si al monopolio
N o n e certo l a s c i a n d o alia Fiat, alia P i r e l l i e alia I t a l c e m e n t i il < p a s c o l o >
d e g l i i n v e s t i m e n t i nel c a m p o dei traspor- ti p u b b l i c i c h e si puo r i s o l v e r e il p r o - b l e m a d e H ' a m m o d e r n a m e n t o d e l l e f e r - r o v i e . In q u e s t o m o d o , anzi, si rischia di m a n d a r e in f u m o il p a t r i m o n i o s t a t a l e di m i l i a r d i d i lire^ < Occorre c h e l o S t a t o si d e c i d a a i n t e r v e n i r e — ribadi il c o m p a - g n o D e g l i E s p o s t i d u r a n t e u n a c o n f e r e n - z a - s t a m p a t e n u t a a R o m a n e l l ' a p r i l e Bcorso — chiJrnando i l a v o r a t o r i a di- s c u t e r e 51 p r o c e s s o di r i s a n a m e n t o d e l l e
F e r r o v i e . I lavoratori h a n n o il diritto ' d i d i s c u t e r e c o n il g o v e r n o • l e • m i s u r e
da a d o t t a r e >. A l t r o c h e s o p p r i m e r e i
« rami s e c c h i >!
< A f f r o n t a n d o il p r o b l e m a in q u e s t o m o d o — p r o s e g u i U e g l i Esposti — e l i m i - n a n d o , c i o e , c o m e v o r r e b b e fare il g o - v e r n o . o l t r e 5 m i l a c h i l o m e t r i di l i n e e f e r r o v i a r i e , oltre u n terzo d e l l ' i n t e r a rete n a z i o n a l e , s i finisce col c o n d u r r e u n ' o p e - r a z i o n e di6astrosa p e r i c i t t a d i n i e di v e r o e p r o p r i o s p e r p e r o del p a t r i m o n i o p u b b l i c o . I lavoratori si o p p o r r a n n o ad u n s i m i l e p r o g e t t o . L e l i n e e a 6carso traf- f i c o d e b b e n o e s s e r e r i d i m e n s i o n a t e , m a e n t r o l i m i t i ridotti r a g i o n e v o l m e n t e . La g e s t i o n e dei s e r v i z i a u t o m o b i l i s t i c i s o s t i - t u t i v i v a affidata all'azienda f e r r o v i a r i a in c o l l a b o r a z i o n e con q u e l l a dei s e r v i z i p a r a l l e l i o i n t e g r a t i v i e v e n t u a l m e n t e g i a c o n c e s s i aH'industria p r i v a t a > .
Una operazione disastrosa
C o m e h a risposto il g o v e r n o a l l e pro- p o s t e dei l a v o r a t o r i ? Ha risposto c o m u n i . c a n d o l o s m a n t e l l a m e n t o e la s o p p r o s - s i o n e d i d e c i n e di l i n e e . di « rami s e c - chi » c o m e li c h i a m a n o q u e l l i d e l m i n i - s t e r o . E' i n u t i l e dire c h e l'operazione v i e n e c o n d o t t a p e r f a v o r i r e gli i n t e r e s s i d e l l e s o c i e t a p r i v a t e e d e l m o n o p o l i o , p e r a c c u g l i e r e l e < insistenti > r i c h i e s t e d e l l e g r a n d i i n d u s t r i e i n t e r e s s a t e alia m o t o -
n z z a z i o n e , ( F I A T s e m p r e in p r i m a fila.
n a t u r a l m e n t e ) . ai trasporti d e l l e merci e dei v i a g g i a t o r i . p e r dare v i a libera, n e l l e regioni m e r i d i o n a l i . a l l o s f r u t t a m e n t o m o - n o p o l i s t i c o . Fra qtiefite l i n e e . da t o g l i e r v i a . e'era a n c h c la C o s e n z a - C a t a n z a r o : ua < r a m o eecco > c h e . prima di m o r i r e . h a v o l u t o altre v i t t i m e : s e s s a n t a n o v e o p e r a i , c o n t a d i n i e ragazzi c h e a n d a - v a n o a l a v o r o o a s c u o l a per V u l t i m o uiorno. prima del N'atale.
I. t.