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SEGRETERIA REGIONALE UIL SCUOLA MOLISE. Da affiggere all'albo sindacale della scuola (art. 25 legge n. 300 del 20/05/1970)

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MOLISE

SEGRETERIA REGIONALE UIL SCUOLA MOLISE

Da affiggere all'albo sindacale della scuola (art. 25 legge n. 300 del 20/05/1970)

Notiziario in formato digitale per iscritti UIL Scuola del Molise Settimana 18/10/2021 - 29/10/2021

Elenco notizie e documenti allegati:

- Scuola: prorogato l'organico covid. E il personale Ata? (20/10/2021)

- Rinnovo del contratto scuola - Le linee guida elaborate dalla Uil Scuola - 25/10/2021 (PDF in allegato)

- Concorsi ordinari. Report incontro (26/10/2021)

- Incontro MI Dirigenti Scolastici - Il classico incontro interlocutorio senza dati e senza risorse (27/10/2021)

- Webinar Capirne Davvero "Dialogo Sociale: il ruolo delle parti sociali nel PNRR"

- Contratto Scuola / UIL: apriamo la strada. Il primo investimento da fare è sulle persone. >>> LE PROPOSTE (28/10/2021)

- MANOVRA / UIL: la proposta del governo delude le aspettative del mondo della scuola (29/10/2021) - Chiusura istanza cessazioni (29/10/2021)

- Webinar formativo IRASE Molise “Espero: Il Fondo pensioni dei lavoratori della scuola” - Martedì 09 novembre 2021 ore 17,00 – 18,30 (in allegato Locandina e scheda d’iscrizione)

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Scuola: prorogato l'organico covid. E il personale Ata? (20/10/2021)

Turi: sviste amministrative su settori cruciali per il Paese. Guardiamo con attenzione manovra di Bilancio per il rinnovo del contratto scuola e lì non saranno ammesse distrazioni.

Ci auguriamo che avere omesso il personale ATA, si tratti di una evidente svista – commenta il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi – commentando la misura presa ieri dal Consiglio dei ministri sull’organico covid nelle scuole, viceversa si porrebbe un problema politico.

La proroga a giugno 2022 è misura che si è resa necessaria perché la previsione fino a dicembre non copriva l’intero anno scolastico.

Si continua con errori che sembrano grossolani – osserva Turi - scambiando l’anno solare (gennaio dicembre) con l’anno scolastico (settembre – agosto).

Si prevede un fondo unico per l’organico covid ma poi si lascia fuori il personale tecnico, amministrativo, ausiliario che è parte integrante della comunità scolastica.

Guardiamo con grande attenzione alla manovra di Bilancio – afferma Turi a margine della Conferenza nazionale dei segretari regionali convocata a Fiuggi. Per ottenere le risorse sufficienti per il rinnovo del CCNL, con un aumento di stipendio, almeno a tre cifre, occorrono risorse sufficienti che vanno stanziate ora nella manovra all’esame dell’Esecutivo. Serve equità e trasparenza nelle scelte contrattuali.

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Concorsi ordinari. Report incontro (26/10/2021) Incontri al Ministero 26 ottobre 2021

Concorsi ordinari scuola dell’infanzia/primaria e primo/secondo grado Incontro inutile

Atteggiamento di totale chiusura da parte del Ministero nel non voler risolvere i problemi Rischio di slittamento per la riserva del 30% - ancora penalizzati i precari

Il Ministero ha presentato alle Organizzazioni sindacali la bozza del decreto ministeriale che riguarda le disposizioni concernenti il concorso per titoli ed esami per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola dell’infanzia/primaria, della secondaria di I e II grado e su posto comune e di sostegno, a seguito delle novità introdotte dal decreto sostegni bis (decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106).

Per la UIL Scuola hanno partecipato Pasquale Proietti e Paolo Pizzo.

Il decreto sostegni bis (art. 59 commi 10, 10bis e 11) ha introdotto due novità per i concorsi ordinari:

1. la possibilità di bandire, con frequenza annuale, concorsi ordinari per il personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria per i posti comuni e di sostegno, con una procedura semplificata che prevede un’unica prova scritta a risposta multipla, una successiva prova orale e la valutazione dei titoli.

Tale modifica non riguarda solo gli eventuali futuri concorsi ordinari, ma anche quelli già banditi, senza possibilità, per questi ultimi, di riaprire i termini di scadenza delle domande o la modifica dei requisiti di partecipazione nonostante le novità nel frattempo introdotte.

2. che i prossimi bandi di concorsi ordinari dovranno prevedere una riserva di posti, pari al 30 per cento per ciascuna regione, classe di concorso e tipologia di posto, in favore di coloro che hanno svolto, entro il termine di presentazione delle istanze di partecipazione al concorso, un servizio presso le istituzioni scolastiche statali di almeno tre anni scolastici, anche non continuativi, nei dieci anni precedenti. Tale riserva vale in un’unica regione e per le classi di concorso o tipologie di posto per le quali il candidato abbia maturato un servizio di almeno un anno scolastico.

La bozza presentata dal Ministero recepisce tali novità al fine di applicarle, sia ai concorsi già banditi sia a quelli futuri.

La posizione della UIL scuola

Per la UIL scuola resta ferma la valutazione negativa sull’intero tema dei concorsi: un sistema ormai fallito che ha bisogno di una rigenerazione con un nuovo sistema di reclutamento che valorizzi l’esperienza e la formazione, sotto la guida di un Tutor.

Il sistema delineato dal decreto sostegni bis che, a nostro parere, va superato con il nuovo sistema di reclutamento, previsto nel piano di investimenti e riforme del PNRR, sembra un gioco di società che consiste nel definire domande chiuse o aperte e viceversa che qualcuno si ostina a chiamare merito, senza considerare che la vera attitudine alla professione docente che si verifica solo con la formazione e con la relativa verifica in situazione.

Per questi motivi, come già ribadito in altre occasioni sul tema, per la UIL scuola serve una soluzione transitoria che accompagni la situazione e regime: la soluzione al problema del precariato resta un nuovo sistema di reclutamento che preveda la stabilizzazione, con concorsi per titoli e servizio, per tutti coloro che vantano un’esperienza lavorativa di almeno trentasei mesi con assunzioni a tempo indeterminato.

Solo in questo modo si garantirebbe continuità didattica e il superamento dello squilibrio territoriale tra domanda ed offerta di lavoro e un sistema di reclutamento finalmente in grado di rispettare i tempi della scuola.

In merito invece alla bozza presentata dal ministero:

• Riapertura termini dei concorsi già banditi: la UIL scuola ha innanzitutto rivendicato, per quanto riguarda i concorsi ordinari già banditi e per i quali ancora non sono state previste le date delle prove, la riapertura dei termini di partecipazione o quanto meno la possibilità di poter cambiare la regione in cui concorrere rispetto a quella precedentemente scelta. Ciò in quanto non è possibile cambiare le regole in corsa, eliminare la prova pre-selettiva, modificare interamente le prove scritte e nel contempo non dare la possibilità di riaprire i termini a chi ora ha tutto il diritto di partecipare al concorso già bandito che si svolgerà però con regole diverse.

• Programmi d’esame: A partire dal concorso STEM, il primo svolto con la nuova procedura semplificata, non è stato modificato l’Allegato A rispetto ai contenuti del programma di esame “comune” e di quello “specifico”. Dal momento che è cambiata la procedura, con l’introduzione chiara di quesiti di lingua inglese e di informatica, per la

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UIL scuola si rende necessario integrare i programmi con delle indicazioni chiare e precise anche per queste due materie.

L’amministrazione non ritiene possibile né la riapertura dei termini né la possibilità di cambiare la regione poiché, sempre ad avviso dell’amministrazione, non si possono cambiare le regole del gioco a coloro che hanno già presentato la domanda (che significa che cambiano le regole di ingaggio e non si possono cambiare le regole che diano vantaggi ai candidati?).

Per quanto riguarda la riserva del 30% dei posti, destinata a coloro che hanno svolto un servizio di almeno tre anni scolastici negli ultimi dieci anni, l’amministrazione ha manifestato perplessità per l’applicazione della norma ai concorsi già banditi, rinviando tale possibilità alle prossime procedure concorsuali.

la UIL, partendo dalla considerazione che il presente decreto, che prevede la riserva del 30% dei posti, integra il precedente, ne ha chiesto l’applicazione immediata, a partire da questa procedura.

Nel caso contrario i docenti precari, oltre che penalizzati dalla mancanza di una procedura specifica, verrebbero ulteriormente penalizzati.

Sui tempi di emanazione dei bandi, compreso quello del concorso straordinario da emanare entro il 31 dicembre, come stabilito dal decreto sostegni bis, l’amministrazione non è stata in grado di indicare i tempi.

Incontro MI Dirigenti Scolastici - Il classico incontro interlocutorio senza dati e senza risorse (27/10/2021)

DIPARTIMENTO DIRIGENZA SCOLASTICA - INCONTRI AL MI

IL CLASSICO INCONTRO INTERLOCUTORIO: SENZA DATI E SENZA RISORSE

Oggi, martedì 26 ottobre, si è tenuto un incontro tra i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e il Ministero dell’Istruzione su: “Disamina fasce di complessità”.

Per la UIL Scuola hanno partecipato Giancarlo Turi e Rosa Cirillo.

Il Ministero dell’Istruzione è stato rappresentato dal Direttore Generale, Filippo Serra.

L’attuale classificazione dei criteri per determinare le fasce di complessità delle scuole, ad oggi se ne contano anche quattro, prevede un approccio che noi come Uil Scuola rifiutiamo radicalmente. L’approccio per determinare il grado di complessità non può continuare ad essere quello quantitativo che aumenta ulteriormente la farraginosità del calcolo stesso, burocratizzando ancor più le realtà scolastiche.I criteri vigenti non sono rispondenti alla reale complessità delle scuole che può dipendere anche da altri e più impattanti fattori: personale precario e/o assente, in alcuni casi prive di DSGA, edifici inadeguati e/o parzialmente utilizzabili, mancanza di spazi utili con necessità di riorganizzare le funzioni e aggravio lavorativo. Con criteri così organizzati si continuerebbero a favorire proprio quelle scuole già avvantaggiate da scelte politiche, vedi pluralità di indirizzi previsti solo per la scuola secondaria quando ci sarebbero anche quelli della scuola secondaria di primo grado (indirizzo musicale). Le scuole secondarie, valutando i dati in tabella, risulterebbero con un punteggio raddoppiato. Risulta assente ogni riferimento al: tempo scuola, al tempo pieno, al tempo prolungato, alle difficoltà dei collegamenti per gli studenti delle scuole d'infanzia, elementari e medie inferiori.

Analoga attenzione va dedicata alla possibilità di trasformare le scuole in luoghi “verdi” che hanno come primo obiettivo quello di coinvolgere le studentesse e gli studenti di tutte le età nella cura degli spazi verdi della scuola, alla promozione di collaborazioni con la protezione civile locale sui comportamenti ambientalmente sostenibili anche nella previsione di eventi metereologici estremi. In questa ottica il criterio quantitativo viene privilegiato se non addirittura suggerito. Ciò non sradica l’atteggiamento di costruzione artificiosa di mega istituti (si gratificano maggiormente le scuole che addirittura arriverebbero a 1700 alunni, invece di impedirlo), favorendo chi vuole meno autonomie e più scontri sui territori.

A tutto ciò si aggiunge che questa modalità di classificazione non risolverebbe la sperequazione tra regioni che già oggi esiste perché negli anni il rapporto retributivo tra una fascia e l’altra è stato calcolato in modo arbitrario: in alcuni casi la differenza è stata minima, in altri è previsto un rapporto molto più alto. Nel momento in cui un dirigente chiede mobilità in una regione con una diversa modalità di calcolo, la restituzione da parte del dirigente è gravosa e inaccettabile. La “complessità” è insita nel ruolo di per sé ampio ed articolato, con responsabilità improprie a partire da quella amministrativa e penale. Per la UIL Scuola è necessario puntare a realizzare numeri più vivibili per costituire comunità educanti che collaborino tra loro e con il territorio per migliorare la qualità dei percorsi, con attenzione all’inclusività e ad una didattica laboratoriale. Le scuole-comunità poggiano su una visione culturale diffusa che favorisce una relazione educativa in grado di generare un sistema formativo allargato dove ognuno sente di condividere obiettivi e finalità, collocandosi in una dimensione di prossimità con il territorio.

Necessita, pertanto, puntare ad una totale revisione del sistema di classificazione delle scuole per complessità,

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mirando ad omogeneizzare il sistema attuale superando le stratificazioni troppo artificiosamente strutturate nel tempo.

L’incontro è stato aggiornato a mercoledì 3 novembre p.v. con l’impegno dell’Amministrazione a fornire dati certi (anagrafe delle dirigenze scolastiche) in modo da rendere più proficui gli incontri stessi.

Webinar Capirne Davvero "Dialogo Sociale: il ruolo delle parti sociali nel PNRR

Link: https://bit.ly/3C4JvJO

Carissimi, vi inviamo il link (https://bit.ly/3C4JvJO) per il webinar “Capirne Davvero” che si terrà il 4 novembre p.v.

dalle ore 14.30 alle ore 16.30.

Seguirà un dibattito sul ruolo delle parti sociali nel PNRR.

Contratto Scuola / UIL: apriamo la strada. Il primo investimento da fare è sulle persone. >>> LE PROPOSTE

Nel mare magnum di risorse annunciate quelle per il contratto scuola rischiano di rimanere quelle di sempre: poche e a rate.

Contratto Scuola / UIL: apriamo la strada.

Il primo investimento da fare è sulle persone.

Stipendi uguali per i diversi ordini di scuola; uguale trattamento per il personale di ruolo e a tempo determinato;

diritto alla disconnessione; aumenti a tre cifre: sono alcune delle richieste Uil Scuola per il nuovo contratto.

Non esiste alcuna motivazione per la quale si applicano ai docenti stipendi diversi in funzione dei diversi ordini di scuola – osserva Pino Turi. Va introdotto, nella scuola della post pandemia, uno spirito nuovo che riequilibri i trattamenti in essere, puntando anche ad unificare i trattamenti economici tra i diversi gradi di scuola.

È inoltre necessario che il rinnovo del contratto stabilisca una parità giuridica ed economica tra il personale con contratto a tempo determinato e indeterminato – sottolinea il segretario generale Uil scuola. Si tratta di squilibri strutturali a cui va posto rimedio con le risorse straordinarie del PNRR che devono servire per questo.

Il rinnovo del contratto deve innanzitutto tradursi nella volontà di mettere a sistema gli investimenti: il primo è quello sul personale. Le risorse del PNRR non vanno a finanziare la spesa corrente, come le retribuzioni. Oggi, per ottenere un aumento di stipendio, almeno a tre cifre, occorrono risorse sufficienti che vanno stanziate già a partire da questa manovra di Bilancio.

Per la didattica a distanza è necessario superare le linee guida introdotte con un atto amministrativo. Serve un dibattito parlamentare che adotti una legge quadro in cui collocare la didattica integrata (DDI), ben diversa dallo smart working, che poi dovrebbe essere regolamentata per contratto.

Per attuare pienamente il diritto alla disconnessione non è sufficiente che la persona non legga le comunicazioni inviate fuori orario. Sono le scuole e l’amministrazione che non devono inviarle, limitandosi agli orari rispondenti alle esigenze di servizio.

Vanno messi a sistema – osserva Turi guardando alle linee Guida approvate dall’esecutivo nazionale Uil Scuola - gli investimenti per tutto il personale: dirigente, docente, educativo e ATA.

Il punto di partenza è quello della comunità educante, fissata nell’ultimo contratto. La riproposizione di una normativa che non recepisce i mutamenti in atto ha determinato un’autentica strozzatura sia per i requisiti di accesso che per i percorsi professionali del personale tecnico e amministrativo, che sono diventati totalmente inadeguati a rappresentare le nuove esigenze e le nuove prestazioni richieste al personale. La specificità del comparto scuola, quella che lo differenzia dagli altri, è la centralità della didattica – ribadisce Turi. La presenza degli studenti rappresenta l’altra faccia di quella stessa medaglia che compone il delicato lavoro che si fa in classe. Il ruolo dei docenti, in questi ultimi anni, è stato reso marginale in favore di un sistema burocratico, gerarchico e di tipo impiegatizio. Non si può pensare di fare carriera cambiando mestiere. Gli insegnanti bravi sono indispensabili in classe. Sono bravi perché sono professionisti appassionati del loro lavoro. E’ sbagliato cambiare il loro profilo professionale in versione gestionale- amministrativa. Significa snaturare e non riconoscere il loro lavoro. Bisogna capire che la libertà di insegnamento e la qualità della didattica – conclude Turi - non riguardano solo i docenti, ma tutte le figure - studenti, genitori, dirigenti, personale Ata - che contribuiscono a rendere la scuola italiana l’istituzione voluta dalla Costituzione. Intorno a questo principio vanno realizzate le politiche contrattuali del personale tutto.

MANOVRA / UIL: la proposta del governo delude le aspettative del mondo della scuola (29/10/2021) MANOVRA

UIL: la proposta del governo delude le aspettative del mondo della scuola

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Lo schema di Legge di Bilancio proposto dal Governo anche se è solo all'inizio, parte male.

Studieremo bene il testo ufficiale, nelle prossime ore faremo gli approfondimenti tecnici e politici, ma ci sembra di potere anticipare un giudizio fortemente negativo su una manovra da 30 miliardi di euro, che davvero poco offre al sistema nazionale dell’istruzione – così il segretario della Uil Scuola, Pino Turi.

Ci saremmo attesi di vedere utilizzate le risorse straordinarie dell'Europa, attraverso una legge di Bilancio di supporto coerente a raggiungerne gli obiettivi: aggredire e risolvere i problemi strutturali di discriminazione retributiva tra diversi ordini e gradi di scuola, la composizione degli organici, un’azione di ripristino di equità salariale di un personale che vanta il triste primato di un forte precariato e delle retribuzioni più basse non solo nei riguardi dell’Europa, ma anche nei confronti dei colleghi della pubblica amministrazione.

Un esempio: si introduce l’attività motoria nella scuola primaria.

Ottimo intervento con un risvolto pratico incomprensibile: il docente che insegnerà alle elementari, cosa ben più difficile e complessa di quella rivolta ai più grandi, sarà pagato meno.

Quindi a materia uguale (attività motoria) si avranno per ordine di scuola, stipendi diversi.

Una logica di sistema che perpetua le differenze inaccettabili che un’azione, di modernità e di riforme, dovrebbe eliminare – osserva il segretario generale Uil Scuola -non esiste alcuna motivazione per la quale si applicano ai docenti stipendi diversi in funzione dei diversi ordini di scuola. E’ un’ottica che va superata.

Una scuola, ancora una volta, strattonata dagli scontri ideologici, da bandierine politiche che dovrebbero essere ammainate, ed invece si moltiplicano, che riguardano la card dei docenti che mantiene in vita la politica dei bonus, solo per la scuola, dove le risorse sono sempre poche e a rate, mentre invece andrebbero superati con interventi strutturali che ridiano equità e stabilità al sistema retributivo del personale.

Le attuali disuguaglianze meriterebbero una manovra diversa e non una finanziaria ordinaria come ne abbiamo viste tante negli ultimi anni – sottolinea Turi.

Problema culturale atavico, non certo finanziario, visto che questa volta le risorse ci sono e come sempre prendono strade diverse da quelle che dovrebbero.

Chiusura istanza cessazioni (29/10/2021)

Carissimi vi informiamo che l’Ufficio III del MI ci ha comunicato che il termine di chiusura delle aree per la presentazione della domanda di pensionamento è prorogato a martedì 2 novembre p.v.

Webinar formativo IRASE Molise “Espero: Il Fondo pensioni dei lavoratori della scuola” - Martedì 09 novembre 2021 ore 17,00 – 18,30 (in allegato Locandina e scheda d’iscrizione)

In allegato Locandina e Scheda d’iscrizione per il Webinar formativo in programma per martedì 09 novembre 2021 dalle ore 17,00 – 18,30 (sulla piattaforma meet) organizzato dall’IRASE Molise in collaborazione con la Segreteria regionale della UIL Scuola Molise – Relatori MASSIMO DI MENNA Presidente del Fondo ESPERO e FRANCESCO MORETTI Direttore Generale Fondo ESPERO

Campobasso,01/11/2021 La Segreteria Regionale Uil Scuola Molise

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