L’ECONOMIA CIRCOLARE DELLA PLASTICA
Il Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia è un consorzio privato, nato dalla volontà di alcuni imprenditori convinti dell’importanza di creare una fitta rete di relazioni tra i principali protagonisti del settore per tutelare, valorizzare e far conoscere l’intera economia della filiera.
All’interno della sua compagine sociale ci sono aziende che si occupano della raccolta e del riciclo di rifiuti speciali in materiale plastico da superficie privata e della realizzazione di nuovi prodotti in materiale riciclato.
Partecipano inoltre aziende che condividono le finalità consortili.
UN IMPEGNO A FAVORE
DEL PAESE
CONSIGLIO DIRETTIVO
I princìpi dell’economia circolare e i più recenti allineamenti europei sulla questione, ad esempio, vedono nel riciclo della plastica la creazione di un valore condiviso che comporta positive ricadute industriali, economiche e occupazionali. È ormai riconosciuto che il riciclo della plastica costituisce un importante contributo al risparmio energetico, alla creazione innovativa di nuova materia prima, alla tutela del territorio. In questa circostanza, il Consorzio intende solo manifestare la propria vicinanza ai rifiuti plastici, che costituiscono una vera e propria risorsa che le aziende valorizzano per mezzo del riciclo: dai rifiuti attraverso un processo di selezione, triturazione, lavaggio, asciugatura e poi estrusione, viene ottenuta la cosiddetta “materia prima seconda”, o meglio la plastica ottenuta da rifiuti pronta per essere riutilizzata per fare nuovi prodotti, tra cui taniche (unici con un brevetto unico a livello mondiale), sacchetti per l’immondizia, big bags, materiale per l’edilizia di diverso genere e altro.
Il Consorzio CARPI con il suo lavoro contribuisce fattivamente e realmente al raggiungimento degli obiettivi UE.
Il Presidente
Luciano Pazzoni
290.000
Tonnelate di plastica recuperate e riciclate nel 2019
46.400 t CO2 eq
Emissioni evitate con il riciclo
+33% Rispetto al 2018
OBIETTIVI DEL CONSORZIO
Divulgare e condividere insieme come gruppo di aziende la filiera del riciclo (raccoglitori, riciclatori, trasformatori), anche e soprattutto a livello istituzionale. Spesso i dettami normativi si discostano dalla realtà aziendale di chi svolge realmente il lavoro: «fare gruppo» attraverso sinergie e collaborazioni diventa essenziale per risolvere i problemi del settore, creando una rete estesa di imprese con un senso di appartenenza, obiettivi comuni, princìpi e valori condivisi.
ECONOMIA CIRCOLARE
All’interno del Consorzio vi sono aziende con una presenza decennale nella filiera del riciclo, da sempre operanti secondo i principi di un sistema economico oggi conosciuto come «Economia Circolare». Le nostre aziende sono già parte integrante di questo nuovo modello di produzione/ consumo e attualmente si allineano alle più recenti indicazioni europee in tema di Economia Circolare. Indicazioni che vedono proprio nel riciclo e nel recupero della plastica la soluzione al problema dei rifiuti e la ripartenza dell’economia, attraverso la creazione di un valore condiviso che comporta positive ricadute industriali, economiche e occupazionali; il ciclo di vita del rifiuto viene chiuso, valorizzando così lo stesso rifiuto attraverso una nuova vita. In accordo con questa panoramica, gli obiettivi che il Consorzio si è posto sono concreti e di rilevanza nazionale ed internazionale, andando dal raggiungimento degli obbiettivi comunitari, allo sviluppo economico, alla tutela e salvaguardia dell’ambiente, alla formazione ambientale fino a creare nuovi design con il prodotto ottenuto dal trattamento dei rifiuti.
Il C.A.R.P.I. è un Consorzio privato, costituito secondo le norme di legge vigenti, in grado di rappresentare e servire tutti gli attori della complessa filiera del recupero e del riciclo, per favorire una gestione eco compatibile dei rifiuti in plastica e per garantirne soprattutto il loro riciclo.
Fin dalla sua nascita ha obiettivi ben precisi e offre ai suoi consorziati validi servizi.
I consorziati CARPI sono i veri protagonisti dell’ECONOMIA CIRCOLARE dei rifiuti in materiale plastico e sono portatori di una visione completamente opposta rispetto alla ormai dismessa “economia lineare”.
Allungando la vita dei polimeri e modificando il ciclo di vita del materiale plastico favoriscono il passaggio dall’usa e getta all’usa e recupera, minimizzando e differendo sempre più nel tempo il momento dello smaltimento finale.
Il consorzio si è da sempre dato una fisionomia in accordo con i tempi, in grado di coniugare il principio della sostenibilità ambientale con la ricerca di soluzioni economiche vantaggiose per le imprese e per il Paese.
CHI SIAMO
CARPI contribuisce fattivamente e con
dati precisi al
raggiungimento degli obiettivi UE
“Non esiste salvaguardia
ambientale senza un vero
sviluppo economico e, se
per economia si intende
soddisfacimento di bisogni
noi soddisfiamo sia quelli
ambientali, che culturali ed
economici”
PRODOTTO FINITO
Lavorando il granulo, si potranno produrre
diversi prodotti, come taniche, sacchi di diverse dimensioni, oggetti in plastica a loro volta
riciclabili.
PRODUZIONE MATERIA PRIMA SECONDA
Dalla estrusione si ottiene IL GRANULO, elemento fondamentale per la produzione di nuovi prodotti
ESTRUSIONE
Il rifiuto plastico, dopo triturazione, lavaggio ed asciugatura, viene estruso (deformazione plastica
ad alta temperatura)
RACCOLTA E SELEZIONE
Il rifiuto intercettato viene raccolto e trasportato in azienda. Viene poi stoccato in attesa di essere lavorato. Qui viene poi selezionato e depurato da eventuali presenze estranee
TRITURAZIONE E LAVAGGIO
Il rifiuto intercettato viene triturato e lavato
ESTRUSIONE
Il rifiuto plastico, dopo triturazione, lavaggio ed asciugatura, viene estruso (deformazione plastica
ad alta temperatura)
CHI PUO’
CONSORZIARSI
RICICLATORI | CATEGORIA A
Imprese che effettuano il riciclo ed il recupero di rifiuti in plastica.
RACCOGLITORI | CATEGORIA B
Imprese per la raccolta di rifiuti in plastica.
TRASFORMATORI | CATEGORIA C
Imprese per la produzione di imballaggi e manufatti in materiale plastico.
Per quanto riguarda le quote di adesione per i nuovi consorziati, esse variano in base alla categoria di appartenenza e vengono deliberati annualmente dal Consiglio di Amministrazione.
Per l’anno 2020 è stato deliberato:
Riciclatori € 1.500,00 + IVA Raccoglitori € 1.500,00 + IVA
Produttori/Trasformatori € 1.000,00 + IVA
Oltre al contributo fisso le aziende della categoria a, b, c, all’atto di adesione verserà € 100,00 quale quota del fondo consortile
QUOTE DI ADESIONE
RACCOGLITORI | CATEGORIA B
Imprese per la raccolta di rifiuti in plastica.
I NOSTRI SERVIZI
Coordinare l’attività di filiera, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti in plastica su tutto il territorio nazionale, garantendone la raccolta, il riciclo e
la trasformazione, contribuendo così a sottolineare i princìpi dell’Economia Circolare a livello nazionale e al raggiungimento degli obiettivi comunitari a livello internazionale.
CARPI è un polo industriale di coordinamento e supporto per i consorziati, fornendo un servizio di consulenza in termini legali ed ambientali oltre che promuovere opportunità di mercato per i propri consorziati. Da rappresentanti in prima linea dell’economia circolare, è di primaria
importanza per il Consorzio valorizzare l’intera filiera sotto tutti i profili, dando alle aziende la dignità e il riconoscimento che meritano: economico, istituzionale ed ambientale (anche attraverso docenze presso varie Università, convegni, partecipazione a fiere e congressi, ecc.).