Capitolo 1- Quadro Normativo e Stato dell’Arte │ 3
CAPITOLO 1
QUADRO NORMATIVO E STATO D’ARTE
1.1. Requisiti di resistenza al fuoco
L’obiettivo della determinazione della resistenza al fuoco è quello di valutare il comportamento di un campione di un elemento costruttivo sottoposto a precise condizioni di temperatura e pressione.
Il metodo standard fornisce un mezzo per quantificare la capacità di un elemento di resistere all’esposizione alle alte temperature fissando criteri che consentano di valutarne le funzioni come la capacità portante, il confinamento dell’incendio e la trasmissione di calore. Per determinare questi criteri un campione rappresentativo dell’elemento deve essere esposto ad uno specifico regime di riscaldamento osservandone la prestazione. La resistenza al fuoco del campione è espressa dal tempo durante il quale sono soddisfatti criteri specifici, così che i tempi ottenuti durante il test di prova rappresentano una misura dell’idoneità della costruzione in caso d’incendio ma non hanno nessuna relazione diretta con la durata di un incendio reale.
La norma che stabilisce i requisiti generali per determinare la resistenza al fuoco dei vari elementi costruttivi sottoposti a condizioni normalizzate di esposizione al fuoco è la UNI EN 1363-1(Fig.1.1).
I criteri prestazionali definiti riguardano:
la stabilità “R”: capacità di un campione di prova di un elemento portante a conservare la resistenza meccanica sotto l’azione del fuoco. È determinata dall’entità e dalla velocità dello spostamento calcolato mediante misurazioni effettuate durante il test di prova. Poiché si possono produrre spostamenti relativamente rapidi prima di raggiungere condizioni stabili il criterio della velocità di spostamento non è applicato prima di avere superato una deformazione pari a L/30.
La perdita della capacità portante per elementi sollecitati a flessione si verifica quando vengono superati i seguenti criteri:
− Deformazione limite: D =
[ mm] (1)
− Velocità di deformazione limite: =