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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTA’ DI AGRARIA FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI TERAMO FACOLTA’ DI AGRARIA

FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA

CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE (Classe delle Lauree Biotecnologie –L-2)

REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE

Art. 1. Denominazione del Corso di studio

1. È istituito, presso le Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo, il Corso di Laurea in Biotecnologie, appartenente alla Classe L-2 delle lauree triennali in Biotecnologie.

Art. 2. Requisiti per l’ammissione

1. Il corso di laurea in Biotecnologie è istituito senza limitazioni di accesso che non siano quelle stabilite dalle Leggi in vigore e dai Decreti Ministeriali. Per iscriversi al Corso di laurea in Biotecnologie, occorre il possesso di un Diploma di Scuola secondaria superiore o di altro titolo di studio conseguito all’estero e riconosciuto idoneo dai Regolamenti di Ateneo.

2. L’ammissione, pur non prevedendo adempimenti preliminari, richiede il possesso, all’atto dell’immatricolazione, di un’adeguata preparazione consistente in conoscenze di base relative all’Area fisico-matematico- statistica (comprendente nozioni generali delle leggi della fisica, matematica e statistica) e all’Area chimico-biologica (comprendente nozioni di base di chimica generale e biologia cellulare).

Tale preparazione di base potrà essere verificata attraverso un test di autovalutazione per l’accesso ai Corsi, in forma di questionario a risposte multiple, reperibile dalle prime settimane di Settembre presso gli Uffici Tutorato di entrambe le Facoltà ed on-line sul sito di Ateneo.

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Eventuali carenze culturali, riscontrate per una o più materie oggetto della prova di verifica, potranno essere compensate mediante la partecipazione a specifiche attività formative, da svolgersi prima dell’avvio dei corsi. Dette attività consistono in pre-corsi di recupero, organizzati dal Corso di Laurea, con durata di almeno una settimana su materie di base (matematica, fisica, statistica, chimica e biologia). La frequenza dei pre- corsi è fortemente consigliata a coloro che non abbiano superato il test di autovalutazione. I pre-corsi, tenuti dai docenti titolari dei rispettivi insegnamenti, si svolgeranno tra l’ultima settimana di Settembre e la prima settimana di Ottobre.

3. Conformemente al Regolamento didattico di Ateneo, è consentito iscriversi al Corso di studio in Biotecnologie come studente part-time. Lo studente part-time svolge le attività didattiche e consegue i CFU di ciascun anno accademico al massimo in due anni. Il Consiglio del Corso di studio, sentita la Commissione didattica paritetica, approva il piano di studio dello studente part-time, con l’indicazione del numero di CFU annui.

4. L’iscrizione al corso di laurea in Biotecnologie è incompatibile con l’iscrizione ad altro corso di laurea universitario.

Art. 3. Obiettivi formativi

1. Obiettivi formativi qualificanti del Corso di Laurea

Il corso di laurea in Biotecnologie è di durata triennale e si propone di formare laureati con una solida conoscenza di base dei sistemi biologici e in possesso di una professionalità operativa da spendere in ambito agro- alimentare, ambientale, farmaceutico, industriale, medico e veterinario.

Il laureato in Biotecnologie è una figura professionale dotata di una formazione culturale, scientifica e tecnologica di tipo universitario che gli consentirà di:

- conoscere, fino a livello cellulare e molecolare, struttura e funzioni dei sistemi biologici;

- possedere conoscenze di base nei settori culturali delle biotecnologie e competenze tecnico-operative per gli ambiti di interesse;

- saper applicare le tecniche acquisite nel rispetto delle normative nazionali e comunitarie e degli aspetti deontologici e bioetici;

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- essere in grado di utilizzare, oltre all’italiano, l’inglese ed eventualmente un’altra lingua dell’Unione Europea, per lo scambio di informazioni relative agli ambiti specifici di interesse;

- conoscere le modalità e gli strumenti per comunicare e gestire correttamente le informazioni, anche mediante la stesura di rapporti tecnico- scientifici;

- essere autonomo nell’applicazione di protocolli sperimentali;

- saper lavorare in gruppo e mostrare un’adeguata capacità di inserimento nell’ambiente di lavoro, anche in un contesto internazionale.

Il percorso di studio si propone di sviluppare una solida formazione teorico-pratica attraverso un approccio multidisciplinare. In particolare, esso prevede un progressivo e parallelo approfondimento di tre principali linee tematiche: biomolecole, cellule e microrganismi. Tale percorso, in linea con gli incalzanti progressi della ricerca e delle applicazioni innovative in campo biotecnologico, fornirà allo studente le più attuali conoscenze scientifiche nel campo delle scienze “omiche” (genomica, proteomica, metabolomica), contestualizzandone le acquisizioni e le possibili applicazioni nel complesso quadro della regolamentazione nazionale e comunitaria e degli aspetti economici aziendali. In quest’ottica, il percorso formativo sarà completato con aspetti inerenti la bioetica e la comunicazione scientifica, indispensabili per la corretta applicazione e il necessario trasferimento delle conoscenze in campo biotecnologico.

L’intento è quello di fornire, al termine del corso, un profilo culturale moderno ed aggiornato, che consenta al laureato non solo di poter analizzare i processi biologici, ma anche di intervenire su di essi. Di conseguenza, il biotecnologo può arrivare a modificare biomolecole, cellule e microrganismi, al fine di ottenere beni e servizi utili alla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambiente, operando negli ambiti agro-alimentare, ambientale, farmaceutico, industriale, medico e veterinario, così come in quello della comunicazione scientifica.

2. Obiettivi formativi specifici del Corso di Laurea

Il Corso di Laurea in Biotecnologie, realizzato con la partecipazione delle Facoltà di Agraria e Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Teramo, si propone di fornire conoscenze e formare professionalità che garantiscano una visione completa delle attività e delle problematiche relative alla produzione, analisi, rilevazione, gestione e commercializzazione dei prodotti biotecnologici, nonché la capacità di valutarne le implicazioni bioetiche e di darne una corretta comunicazione all’opinione pubblica tramite i correnti mezzi d’informazione e di

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divulgazione scientifica. In questo contesto, le diverse competenze dei docenti, di cui il corso di laurea interfacoltà si avvale, consentono di offrire un progetto formativo che garantisce allo studente di biotecnologie di Teramo la trasmissione delle conoscenze fondamentali richieste nei diversi settori applicativi tipici della figura professionale del biotecnologo.

Pertanto, il Corso di Laurea non prevede un’articolazione in curricula od orientamenti, legati a specifici ambiti biotecnologici (industriale, agro- alimentare, ambientale, farmaceutico, medico o veterinario), ma piuttosto intende formare un laureato in Biotecnologie con una preparazione di base molto ampia; conseguentemente, il profilo occupazionale del laureato teramano è polivalente. Questa multidisciplinarietà, ricevuta nel percorso formativo, consente al laureato teramano la prosecuzione degli studi e la possibilità di accesso ad uno spettro molto ampio di Lauree Magistrali. In questo contesto, presso l’Ateneo teramano rappresentano una realtà già consolidata i corsi di laurea magistrale in Biotecnologie della Riproduzione e in Scienze e Tecnologie Alimentari. Inoltre, sono a disposizione del laureato in biotecnologie presso la sede teramana corsi di formazione superiore, mirati ad un ancora migliore inserimento nel mondo del lavoro, tra cui il corso di perfezionamento in “Analisi e controllo di alimenti contenenti organismi geneticamente modificati”. Relativamente al contatto con il mondo professionale ed al futuro inserimento in contesti lavorativi, il Corso di Laurea in Biotecnologie offre agli studenti, già durante il corso triennale, dei moduli professionalizzanti organizzati di concerto con la Regione, in cui i partecipanti possono prendere contatti con esperti delle aziende pubbliche e private e conoscere le metodologie più moderne ed applicative richieste dai principali centri di ricerca a livello nazionale ed europeo nel settore delle biotecnologie.

Il Laureato in Biotecnologie svolge compiti tecnici di gestione e controllo nelle attività di produzione, analisi, rilevazione e gestione di prodotti biotecnologici. Obiettivo generale delle sue funzioni professionali, anche a supporto ed integrazione di altre, è la preparazione e l’analisi di prodotti biotecnologici mediante tecniche molecolari e cellulari avanzate, che gli consentano anche di valutarne la presenza negli alimenti e, quindi, l’impatto sulla loro qualità e sicurezza. Un aspetto peculiare e rilevante della formazione del Biotecnologo teramano è quello di saper comunicare tramite i moderni mezzi dell’informazione e della divulgazione scientifica il valore socio-economico dei prodotti biotecnologici, spiegandone l’impatto bioetico ed il valore commerciale in qualità di prodotti brevettabili, fonte di nuove attività produttive. La sua attività professionale si svolge in tutti gli ambiti deputati ad ottenere beni e servizi che contribuiscono al miglioramento della salute dell’uomo e della qualità dell’ambiente. Questi sono rappresentati dagli Enti pubblici e privati che conducono attività di produzione, analisi,

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controllo, gestione e certificazione dei prodotti biotecnologici, dalle industrie biotecnologiche propriamente dette, da quelle farmaceutiche ed alimentari. Il Laureato esprime la sua professionalità anche nelle Società pubbliche o private che si occupano della brevettazione di invenzioni biotecnologiche e della creazione delle nuove attività commerciali che ne possono derivare.

Il corso di laurea in Biotecnologie dell’Ateneo teramano fornisce, quindi, conoscenze, capacità e competenze che portano alla formazione di un laureato che:

- possiede adeguate conoscenze di base della matematica, della fisica, dell'informatica e della chimica, sapendole utilizzare nei loro aspetti applicativi lungo tutto il processo di creazione ed analisi dei prodotti biotecnologici; conosce, sa identificare e controllare i principali processi biochimici e biologico-molecolari, possedendo le basi teoriche per saper eseguire le principali metodologie della biologia e della genetica molecolare; sa isolare, caratterizzare e coltivare cellule e microrganismi;

conosce i metodi di indagine molecolare e cellulare propri delle biotecnologie;

- possiede una solida capacità di analizzare e gestire dati di tipo scientifico; quindi, è in grado di utilizzare i risultati della ricerca sperimentale per pianificare la sua attività professionale, nonché di finalizzare le proprie conoscenze alla soluzione dei molteplici problemi relativi alla creazione ed analisi di prodotti biotecnologici;

- conosce il quadro normativo ed economico all’interno del quale si sviluppa la ricerca e la commercializzazione dei prodotti biotecnologici;

quindi, possiede una consapevolezza ed autonomia di giudizio che gli permettono di acquisire le informazioni necessarie e di valutarne le implicazioni in un contesto produttivo e di mercato, per attuare interventi atti a migliorare la qualità e l’efficienza della creazione e dell’analisi di prodotti biotecnologici, anche in termini di impatto etico e socio-economico e di sostenibilità ambientale;

- possiede una buona conoscenza della lingua inglese e degli strumenti cognitivi di base per l'aggiornamento continuo delle conoscenze dello specifico settore, anche con strumenti che fanno uso delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informatica; quindi, è in grado di comunicare efficacemente con persone di pari o inferiori competenze, servendosi dei correnti mezzi di comunicazione e divulgazione scientifica.

Complessivamente, il corso di laurea in Biotecnologie intende fornire una preparazione teorico-pratica di ampio respiro, volta a fornire gli strumenti concettuali e tecnico-pratici per un’operatività sperimentale che consente di analizzare ed utilizzare, anche modificandole, biomolecole,

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cellule procariotiche ed eucariotiche (microbiche, animali o vegetali). Ciò al fine di ottenere beni e servizi che contribuiscono al miglioramento della salute dell’uomo e della qualità dell’ambiente.

Un elenco dei principali risultati di apprendimento attesi, suddivisi per gli ambiti disciplinari in cui si articola la classe di laurea, è proposto nella tabella che segue.

Attività

formative Ambiti disciplinari Risultati di apprendimento attesi di base Discipline

matematiche, fisiche, informatiche e statistiche:

C.I. Matematica, fisica, informatica e statistica.

Piena comprensione del concetto di funzione.

Acquisizione dei principi basilari che regolano il calcolo differenziale ed il calcolo integrale per funzioni reali di una variabile, con particolare riferimento ai concetti di limite e di continuità. Familiarità nell’uso delle grandezze fisiche secondo il Sistema Internazionale, capacità di analisi dimensionale e di analisi statistica dei dati sperimentali. Padronanza di principi e leggi della fisica di base (cinematica, leggi dei gas, ottica, elettromagnetismo e termodinamica).

Abilità di impiego del computer e dei principali pacchetti operativi.

Discipline chimiche:

C.I. Fondamenti di Chimica.

Conoscenza della struttura e della costituzione atomico-molecolare della materia e delle leggi che ne descrivono i comportamenti chimici secondo i rapporti ponderali definiti dalla stechiometria. Capacità di utilizzare in contesti riferibili alle biotecnologie gli equilibri in soluzione, le misure di pH e di concentrazione. Comprensione del ruolo della natura delle varie specie chimiche, dei legami che tra esse intercorrono e della struttura molecolare sulle proprietà dei composti inorganici ed organici. Comprensione dei meccanismi di reazione e dei fattori che governano le reazioni chimiche tipiche nelle principali classi di composti inorganici ed organici. Conoscenza delle principali metodologie per lo studio delle molecole, della loro struttura e della loro reazioni tipiche.

Discipline biologiche:

C.I. Biochimica generale;

Comprensione degli aspetti fondamentali della biochimica e della biologia molecolare di organismi procariotici ed eucariotici. Abilità nel distinguere i componenti di tali organismi attraverso metodologie

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C.I. Biochimica del Metabolismo;

C.I. Metodologie Biochimiche;

C.I. Biologia Molecolare;

C.I. Biologia Molecolare Applicata alla Genetica;

C.I. Struttura e funzione cellulare;

C.I. Microbiologia.

scientifiche. Capacità di comprendere le relazioni struttura-funzione delle biomolecole (glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici) e delle loro modificazioni nei processi cellulari. Capacità di cogliere gli aspetti fondamentali dell’integrazione e regolazione dei flussi metabolici, sia catabolici che anabolici. Produzione di organismi geneticamente modificati e padronanza delle metodiche per la loro rilevazione. Conoscenza delle metodologie biochimiche per lo studio delle biomolecole.

caratterizzanti Discipline per la regolamentazione, economia e bioetica C.I. Bioetica;

C.I. Economia e gestione aziendale e disciplina dei brevetti biotecnologici.

Acquisizione delle nozioni di base dell’economia e gestione di laboratori ed attività produttive di tipo biotecnologico. Conoscenza delle norme legislative che consentono la protezione brevettuale e lo sfruttamento commerciale di un’invenzione biotecnologica.

con finalità specifiche

Discipline biotecnologiche agrarie

C.I. Microbiologia;

C.I. Microbiologia industriale e tecnologie alimentari.

Comprensione degli aspetti fondamentali relativi all’organizzazione morfo-funzionale degli organismi microbici e vegetali. Acquisizione delle tecniche di isolamento e caratterizzazione di microrganismi.

Sfruttamento di organismi microbici e vegetali per la creazione di prodotti biotecnologici. Apprendimento dei processi di trasformazione delle sostanze primarie per la produzione di alimenti.

Discipline biotecnologiche mediche e terapeutiche C.I. Genetica;

C.I. Biologia Molecolare Applicata alla Genetica;

C.I. Biotecnologie cellulari;

C.I. Fisiopatologia cellulare.

Abilità nell’uso consapevole e proficuo di tecniche biologico-molecolari e genetiche necessarie per la diagnosi ed il trattamento di patologie umane ed animali. Apprendimento delle tecnologie ricombinanti e delle procedure di manipolazione cellulare, che consentono di correggere difetti genetici; capacità di analisi degli effetti di tali manipolazioni.

Discipline Comprensione degli aspetti fondamentali relativi

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biotecnologiche veterinarie

C.I. Struttura e funzione cellulare;

C.I. Fisiologia

Cellulare ed

Immunologia;

C.I. Biotecnologie cellulari;

C.I. Fisiopatologia cellulare.

all’organizzazione morfo-funzionale degli organismi animali. Acquisizione delle tecniche di manipolazione di colture cellulari e di prelievo, mantenimento ed analisi di cellule e tessuti animali. Padronanza delle tecniche di produzione di anticorpi mono- e poli- clonali e del loro impiego in ambito biotecnologico.

affini o integrative

Discipline orientate all’integrazione e/o completamento del percorso formativo con riferimento a specifiche culture di contesto

C.I. Bioetica;

C.I. Teorie e tecniche di comunicazione scientifica

Acquisizione delle conoscenze relative alla bioetica ed alla sua rilevanza in ambito biotecnologico.

Apprendimento delle tecniche di comunicazione e padronanza del loro utilizzo per diffondere e valorizzare le attività biotecnologiche ed il loro impatto socio-economico.

3. Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei (o di Dublino) del titolo di studio

In linea con la raccomandazione del Parlamento europeo per l’adozione di un quadro unico di riferimento per le qualifiche europee nel riguardo dei titoli universitari, il Corso di Laurea in Biotecnologie individua le competenze disciplinari e le abilità pratiche da conseguire, così come definite nel documento EQF (European Qualifications Framework-Quadro Europeo delle Qualifiche) il quale stabilisce, attraverso la definizione di un preciso framework, i risultati di apprendimento attesi.

I descrittori di Dublino, utilizzati nella definizione dell’offerta formativa, mirano al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding);

- Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding);

- Autonomia di giudizio (making judgements);

- Abilità comunicative (communication skills);

- Capacità di apprendere (learning skills).

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Il Corso di Laurea in Biotecnologie intende quindi formare figure professionali caratterizzate dalle seguenti competenze:

Conoscenza e capacità di comprensione

Il Laureato in Biotecnologie dovrà acquisire una buona conoscenza e comprensione della struttura e funzioni dei sistemi biologici, dal livello molecolare a quello cellulare, e degli strumenti concettuali, tecnici, normativi, etici, ambientali ed economici implicati nella produzione di beni e servizi da questi sistemi. Dovranno inoltre essere sviluppate capacità di mantenere continuamente aggiornate e collegate tali conoscenze e capacità agli aspetti più innovativi ed avanzati nei contesti di esercizio della propria professione.

Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il Laureato in Biotecnologie dovrà acquisire capacità e competenze di problem solving, ovvero essere in grado di traslare le informazioni teoriche e le abilità operative acquisite, ai contesti scientifici e tecnologici previsti nelle operatività proprie delle varie applicazioni delle biotecnologie. Essere quindi in grado non solo di analizzare e descrivere i processi biologici, ma anche di utilizzarli e di intervenire su di essi con gli opportuni mezzi e strumenti scientifici e tecnologici al fine di ottenere beni e servizi utili.

Dovrà, quindi: a) saper affrontare attivamente e creativamente problematiche nel proprio contesto lavorativo; b) saper intervenire nelle procedure di controllo e gestione delle procedure operative; c) saper pianificare e condurre autonomamente il proprio lavoro tecnico e/o di ricerca.

Autonomia di giudizio

Il Laureato in Biotecnologie dovrà essere in grado di raccogliere ed interpretare i dati derivanti dalla propria attività in modo autonomo, critico ed autorevole, individuandone i presupposti, analizzandone le dinamiche di trasformazione e descrivendone le conseguenze. Dovrà inoltre essere in grado di collegare tutti gli aspetti della propria operatività valutandone le conseguenze sociali, scientifiche, etiche ed economiche che ne risultano.

Abilità comunicative

Il Laureato in Biotecnologie dovrà sapersi esprimere correttamente e con rigore scientifico, anche in inglese, sia per la stesura di rapporti tecnico- scientifici in ambito aziendale che, più in generale, per comunicare in ambito accademico-scientifico e sociale i risultati del proprio lavoro tecnico e/o di ricerca, sia ad un pubblico esperto che, in termini adeguatamente comprensibili ma altrettanto rigorosi, ad un pubblico non specializzato.

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Dovrà saper utilizzare tutte le modalità e gli strumenti tecnici ed informatici per la gestione della comunicazione e dovrà conoscere i processi e le logiche per una efficiente ed efficace comunicazione. Dovrà inoltre aver acquisito buone capacità relazionali nella gestione della propria attività lavorativa, sapendo lavorare in gruppo con adeguate capacità di inserimento nell’ambiente di lavoro, anche in contesto internazionale.

Capacità di apprendere

Il Laureato in Biotecnologie dovrà aver acquisito non solo competenze e conoscenze adeguate al conseguimento del titolo di studio, ma soprattutto stimoli, capacità e metodi di apprendimento adeguati per l’aggiornamento e l’innalzamento continuo delle proprie competenze, quindi motivazioni e metodi per progredire a livelli di conoscenza sempre più avanzati mediante una adeguata autonomia operativa.

Art. 4. Elenco delle attività formative

Il Corso di studio in Biotecnologie, in conformità con l’Ordinamento didattico approvato, prevede specifiche attività formative riportate nella allegata tabella B, parte integrante del Manifesto degli Studi. Il Manifesto degli Studi stabilisce annualmente la denominazione degli insegnamenti e l’eventuale articolazione in moduli.

Art. 5. Calendario e tipologia delle attività didattiche

1. Le attività didattiche del Corso di laurea in Biotecnologie si svolgono per bimestri, secondo quanto disposto dai Regolamenti di Facoltà, in base ad un calendario approvato annualmente dalle Facoltà di Agraria e di Medicina Veterinaria.

Il Corso di laurea in Biotecnologie ha una durata di tre anni e corrisponde al conseguimento di 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) e si conclude con il superamento della prova finale descritta al successivo art. 12.

Il Corso di laurea in Biotecnologie prevede un percorso di studi articolato in un anno (il primo) comune a tutti gli studenti, utile all’acquisizione delle competenze di base negli ambiti delle discipline matematiche, fisiche, informatiche, statistiche, chimiche e biologiche ed in un percorso successivo (di due anni), durante il quale gli studenti, pur mantenendo un forte impianto centrale e comune di discipline che caratterizzano la figura di un

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biotecnologo ad ampio spettro di competenze, potranno diversificare e personalizzare il loro percorso formativo con insegnamenti a scelta che vengono formalizzati nella presentazione di un Piano di Studio la cui formulazione è descritta nel Regolamento Didattico di Corso di laurea. Nel corso degli ultimi due anni, infatti, vengono approfonditi aspetti inerenti le basi molecolari delle funzioni dei sistemi biologici parallelamente alle metodologie per la loro identificazione, caratterizzazione ed eventuale modificazione.

2. Le attività didattiche del Corso di laurea in Biotecnologie sono organizzate per ciascun anno di corso in tre cicli coordinati, convenzionalmente chiamati "bimestri" e pari a non meno di 8 settimane ciascuno. L’articolazione in bimestri è utile al raggiungimento degli obiettivi didattici, consentendo agli studenti di affrontare gli esami subito dopo aver seguito i relativi corsi.

Il curriculum del corso di laurea prevede insegnamenti di tipo teorico, con prevalenza di lezioni frontali, ed insegnamenti con attività pratiche con esercitazioni e corsi di laboratorio.

Una quota dell’attività didattica viene sviluppata all’interno dei laboratori di ricerca dell’Università o presso aziende, nazionali od europee, per consentire allo studente di sperimentare il metodo scientifico acquisito, di sviluppare una capacità critica nella lettura ed interpretazione dei risultati e di porre le basi per una progettualità, in relazione ad obiettivi specifici, per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro.

Il curriculum prevede inoltre un tirocinio obbligatorio, durante il quale lo studente deve dedicare almeno 150 ore ad attività di tipo pratico, svolte presso una struttura di ricerca universitaria o presso un Ente di ricerca pubblico o privato, oppure presso un’azienda operante nel settore delle biotecnologie. Ognuna di queste realtà, in cui può essere svolto il periodo di tirocinio, deve essere riconosciuta idonea dal Consiglio del Corso di Laurea in Biotecnologie e può essere scelta sia in ambito nazionale che europeo. Il lavoro svolto durante il periodo di tirocinio potrà anche essere utilizzato per la produzione dell’elaborato da discutere in sede di prova finale per il conseguimento della laurea (vedi Art. 12). Il tirocinio, corrispondente a 7 CFU, potrà essere iniziato solo dopo aver conseguito almeno 90 CFU edaver superato tutti gli esami previsti al primo anno. La scelta del tirocinio, l’attività da svolgere, il riconoscimento dei CFU acquisibili, la verifica della frequenza del laboratorio e tutte le attività connesse e gli

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adempimenti da compiere sono stabiliti dal Regolamento Didattico del Corso di Laurea.

Per ogni insegnamento impartito nel corso di laurea è prevista la produzione di materiale didattico, reso disponibile per tutti gli studenti presso la biblioteca, sia in formato cartaceo che in supporto elettronico, ed accessibile anche a distanza previa registrazione degli studenti.

3. Gli insegnamenti, oltre che monodisciplinari, possono essere articolati in corsi integrati, comprendenti due o tre moduli distinti. I moduli didattici che compongono gli insegnamenti si svolgono in successione all’interno del calendario bimestrale e possono essere svolti anche in forma integrata da più docenti.

4. Ciascun CFU corrisponde a 25 ore di attività formativa, comprensive:

a) delle ore di lezione frontale (anche svolte in forma seminariale);

b) delle ore di attività didattica tutoriale svolta in laboratorio;

c) delle ore spese dallo studente nelle altre attività formative previste dall’Ordinamento didattico;

d) delle ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione.

Secondo quanto stabilito dal Regolamento didattico di Ateneo, la ripartizione (secondo i punti a, b, c, d del precedente paragrafo) dei CFU relativi ad ogni insegnamento è riportata in tabella (allegato 1).

6. L’impegno complessivo medio di apprendimento svolto in un anno dallo studente a tempo pieno è convenzionalmente fissato in 60 CFU.

7. Previa delibera dei Consigli di Facoltà, il Corso di laurea in Biotecnologie può mutuare da altro corso di laurea, sia interi moduli d’insegnamento, sia parte di essi, precisando in quest’ultimo caso il corrispondente valore in CFU.

Art. 6. Riconoscimento di Crediti Formativi Universitari

Il riconoscimento di CFU (non superiore a 60) relativi a conoscenze ed abilità professionali certificate ai sensi della normativa vigente in materia, nonché le altre conoscenze e abilità maturate in attività formative di livello postsecondario alla cui progettazione e realizzazione l’Ateneo o altre istituzioni universitarie riconosciute abbiano concorso, viene effettuato mediante delibera del Consiglio del Corso di laurea, previa verifica da parte

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della Commissione Didattica paritetica dei contenuti delle attività formative svolte, dei loro CFU e/o ore, e della loro congruità e compatibilità con gli obiettivi didattici del Corso di laurea in Biotecnologie.

Art. 7. Attività a scelta dello studente

Lo studente potrà acquisire 12 CFU a scelta, individuando, anche con l’ausilio del Tutor individuale (definito dall’ Art. 14), qualsiasi insegnamento offerto dall’Università degli Studi di Teramo, purché riconosciuto coerente con il percorso formativo da parte della Commissione Didattica paritetica del Corso di laurea. Per completare l’offerta formativa, tenendo conto di nuove istanze e necessità professionali, lo studente potrà scegliere stage (art. 9) o altre attività formative attivate direttamente dall’Università o alla cui attivazione l’Ateneo abbia concorso.

Art. 8. Manifesto degli Studi

1. Il Consiglio del Corso di laurea in Biotecnologie approva annualmente il Manifesto degli Studi, specificando quanto segue:

a) indicazione delle conoscenze richieste per l’accesso;

b) insegnamenti attivati, articolazione temporale e obiettivi formativi degli stessi;

c) propedeuticità e conoscenze richieste;

d) eventuali obblighi di frequenza;

e) CFU assegnati ad ogni insegnamento e ad ogni altra attività finalizzata al conseguimento della laurea in Biotecnologie;

f) la previsione della figura dello ‘studente part-time’, con le relative modalità del percorso formativo.

Art. 9. Tirocinio, stage, e periodi di studio all’estero

1. Durante la propria carriera universitaria, lo studente del Corso di laurea in Biotecnologie dovrà svolgere il periodo obbligatorio di tirocinio presso i laboratori del polo scientifico dell’Ateneo, o in alternativa, sempre sotto la responsabilità di un docente interno, presso Enti pubblici o privati (italiani o stranieri) convenzionati con l’Ateneo. Nell’ambito dello svolgimento del tirocinio, lo studente deve dedicare almeno 140 ore di attività pratica. La frequenza e l’attività di tirocinio dovrà essere certificata dal docente responsabile e sarà riconosciuta come 7 CFU.

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2. Lo studente del Corso di laurea in Biotecnologie, con le stesse modalità descritte al punto 1, potrà svolgere eventuali stage aggiuntivi. Lo stage rappresenta un’esperienza formativa attraverso cui lo studente, oltre a maturare CFU acquisibili come crediti a scelta, può maturare un’esperienza professionale nel mondo del lavoro e acquisire specifiche competenze professionali.

3. Secondo quanto previsto dai Programmi di Studio all’estero (LLP/ERASMUS, Tirocini CRUI, etc), facendo riferimento ai diversi Regolamenti relativi alle specifiche iniziative, lo studente potrà altresì acquisire presso un’Università straniera fino ad un massimo di 60 CFU per un periodo di permanenza annuale, o fino al corrispondente numero proporzionale di CFU, in caso di periodo inferiore all’anno.

Art. 10. Frequenza ed esami

1. La frequenza alle lezioni, anche se non obbligatoria, è fortemente raccomandata ed incentivata per tutte le attività didattiche. A questo scopo viene attivata l’ ”Iscrizione ai Corsi”, ovvero allo studente che frequenta un insegnamento viene proposto, su base volontaria e nel rispetto delle prerogative della privacy, di “Iscriversi” allo stesso indicando, tra l’altro, indirizzo postale ed e-mail. In questo modo, il docente titolare dell’insegnamento può mettere più agevolmente a disposizione degli studenti iscritti il materiale didattico, anche in forma estemporanea, e può proporre prove di verifica del grado di apprendimento in itinere ed a distanza. Mediante tale approccio il docente può inoltre stabilire un contatto costante e puntuale volto allo scambio di materiale didattico e al monitoraggio dell’efficacia del rapporto insegnamento/apprendimento.

2. I CFU attribuiti alle singole attività didattiche del Corso di laurea in Biotecnologie vengono acquisiti dallo studente con il superamento della relativa prova d’esame. La prova può essere articolata in un esame scritto e/o orale, o in una relazione sull’attività pratica di laboratorio.

3. Per ogni insegnamento sono previsti n. 10 appelli ordinari, la cui data va pubblicizzata con ampio anticipo. Nella stessa sessione, tra due successivi appelli d’esame di uno stesso insegnamento devono intercorrere almeno 15 giorni. La prenotazione all’esame è obbligatoria e va effettuata fino a 3 giorni lavorativi prima della data fissata per l’appello.

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Gli appelli di esame sono fissati negli intervalli tra i bimestri, periodo in cui è prevista l’interruzione dell’attività didattica. Gli studenti in corso non possono sostenere esami durante il periodo di svolgimento delle attività didattiche. Solo per gli studenti fuori corso, lavoratori o part-time è possibile accedere a tutti gli appelli di esame.

4. Lo studente, per gli insegnamenti articolati in più moduli, sostiene una sola prova finale nei normali appelli di esame, condotta collegialmente dai docenti che hanno impartito i diversi moduli, con una valutazione unica.

5. Per l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera è previsto un esame scritto e/o orale, in cui potrà essere valutata l’eventuale congruità di altri diplomi.

Per l’accertamento delle abilità informatiche è previsto un esame scritto e/o orale, da svolgersi al termine di un corso impartito da docenti esperti del settore che utilizzeranno le aule informatiche presenti presso l’Ateneo di Teramo.

6. Lo studente che non abbia conseguito almeno un terzo dei CFU previsti per ciascun anno di corso può iscriversi come ‘studente part-time’ nel successivo anno di corso.

7. Lo studente che non abbia completato il suo percorso formativo entro il termine della durata normale prevista per il Corso di studio viene iscritto come studente fuori corso.

Art. 11. Propedeuticità

1. Gli studenti sono tenuti al rispetto delle propedeuticità. Queste sono parte integrante del Manifesto degli Studi.

Per ragioni di propedeuticità gli esami relativi agli insegnamenti elencati nella colonna B della Tabella seguente devono essere superati prima di sostenere quelli relativi agli insegnamenti riportati nella colonna A della stessa Tabella.

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Tabella

Propedeucità degli esami

Insegnamento: Colonna A Insegnamento: Colonna B Corsi Integrati/Monodisciplinari Corso integrati propedeutici

1 C.M. Biofisica

2 C.M. Istituzioni di Matematica

3 C.I. Informatica e statistica -C.M. Istituzioni di Matematica (2) 4 C.M. Chimica generale ed inorganica

5 C.M. Chimica organica -C.M.Chimica generale ed inorganica (4)

6 C.I. Biochimica -C.M.Chimica organica (5)

7 C.I. Microbiologia generale

8 C.I. Fisiologia cellulare I -C.I. Biochimica (6) -C.I. Citologia (9)

9 C.I. Citologia

10 C.M. Inglese

11 C. I. Biologia molecolare -C.M.Chimica organica (5) - C.I. Biochimica (6) 12 C.I. Metodologie biochimiche -C.I. Biochimica (6)

-C.I. Microbiologia generale (7) 13 C.M. Biochimica del metabolismo -C.I. Biochimica (6)

14 C.I. Genetica -C.I. Citologia (9)

-C.I. Biologia Molecolare (11) 15 C. I. Microbiologia applicata -C.I. Biochimica (6)

-C.I. Microbiologia generale (7) 16 C.I. Fisiologia cellulare II -C.I. Fisiologia cellulare I (8) 17 C.I. Immunologia -C.I. Microbiologia Generale (7)

-C.I. Fisiologia cellulare I (8) 18 C.M. Disciplina dei brevetti

biotecnol.

19 C.M. Economia e gestione aziendale 20 C.I. Biologia molecolare applicata

alla genetica -C.I. Genetica (14)

21 C.M. Biologia molecolare applicata alla diagnostica

-C.I. Biologia Molecolare (11) -C.I. Metodologie biochimiche (12) 22 C.I. Fisiopatologia cellulare e -C.I. Immunologia (17)

(17)

tecniche per la produzione di anticorpi

23 C.I. Biotecnologie dei microrganismi -C.I. Biologia Molecolare (11) -C.I. Microbiologia Applicata (15) 24 C.M. Tecnologie per linee cellulari e

cellule staminali -C.I. Fisiologia cellulare II (16) 25 C.M. Morfologia e fisiologia vegetale

26 C.M. Teorie e tecniche di

comunicazione scientifica

27 C.M. Bioetica

Art. 12. Prova finale e Commissione di laurea

1. La prova finale per il conseguimento della laurea in Biotecnologie consiste nella preparazione di un elaborato scritto e nella sua presentazione e discussione di fronte ad una Commissione di laurea.

L’elaborato deve essere inerente ad una delle tematiche specifiche del percorso formativo e deve rappresentare il resoconto di un momento di approfondimento individuale, da attuarsi mediante una delle seguenti attività da parte dello studente:

a) attività sperimentali presso i laboratori del polo scientifico dell’Ateneo, attraverso cui lo studente ha la possibilità di acquisire ulteriori abilità tecniche, e/o di mettere a punto particolari metodi e procedure, e/o di sviluppare un piccolo progetto di ricerca;

b) attività sperimentali presso un’Azienda o un Ente che abbia stipulato una Convenzione con l’Ateneo, svolto sotto la responsabilità didattico- organizzativa di un docente del Corso di laurea (Relatore/Correlatore), che dovrà certificare la validità dell’elaborato svolto in strutture esterne all’Università;

c) indagini di approfondimento bibliografico e documentale su uno specifico argomento inerente ad una delle tematiche del percorso formativo.

In tutti i casi l’elaborato scritto deve essere preparato sotto la guida e la supervisione di un docente Relatore, secondo le caratteristiche definite nel Regolamento Didattico del Corso di Laurea.

Lo studente acquisisce i 6 CFU, previsti per la prova finale, a seguito di una presentazione e discussione dell’elaborato giudicato in modo soddisfacente da parte della Commissione di laurea, la quale attribuisce

(18)

anche il voto di laurea finale secondo i criteri definiti nel Regolamento Didattico del Corso di laurea.

Per essere ammesso alla prova finale, lo studente deve aver conseguito tutti i CFU relativi alle attività formative previste dal Piano di Studio.

2. La votazione finale è espressa in centodecimi (ed eventuale lode) e deriva dalla conversione in centodecimi della media riportata negli esami di profitto, a cui va aggiunto il punteggio attribuito all’elaborato finale. Come stabilito dal Regolamento Didattico di Corso di laurea, agli elaborati finali di tipo sperimentale la Commissione di laurea attribuirà un voto superiore rispetto a quelli di tipo bibliografico e compilativo.

Art. 13. Trasferimento da altri Corsi di studio

1. Il Consiglio del Corso determina i criteri per il riconoscimento dei CFU in caso di trasferimento da altro Corso di studio.

Il riconoscimento dei CFU acquisiti presso un altro Corso di studio dell’Ateneo o in Corsi di altra Università viene effettuato mediante delibera del Consiglio del Corso di laurea, previa verifica da parte della Commissione Didattica paritetica dei contenuti delle attività formative svolte, dei loro CFU e/o ore, e della loro congruità e compatibilità con gli obiettivi didattici del Corso di laurea in Biotecnologie.

Nel caso in cui il trasferimento dello studente sia effettuato tra Corsi di laurea appartenenti alla medesima classe, la quota di CFU relativi al medesimo settore scientifico-disciplinare direttamente riconosciuti allo studente non può essere inferiore al 50% di quelli già maturati.

2. Le domande di trasferimento al Corso di laurea in Biotecnologie sono esaminate dal Consiglio di Facoltà, sentito il parere del Consiglio del Corso, entro 30 giorni dalla presentazione delle domanda.

Art. 14. Orientamento e tutorato

1. La responsabilità delle attività di orientamento e tutorato del Corso di studio è del Consiglio di Corso di laurea ed è esercitata tramite l’Ufficio di Orientamento e Tutorato.

(19)

2. All’atto dell’iscrizione ad ogni studente viene assegnato un docente

“Tutor” individuale, appartenente al corpo docente ed al quale lo studente potrà rivolgersi per orientamento di tipo organizzativo e culturale durante tutta la sua carriera universitaria. Il Tutor seguirà al massimo dieci studenti per l’intera durata del percorso formativo, rappresentando un punto di riferimento per tutte le problematiche derivanti dalla programmazione delle attività di studio, dal corretto impiego dei servizi di Facoltà, nonché da quelle collegate all’inserimento nel nuovo ambiente universitario con particolare attenzione alle metodologie di studio. In casi particolari, lo studente può richiedere al Presidente del Corso di essere assegnato ad un diverso docente Tutor.

Art. 15 Consiglio del Corso di laurea

1. Il Consiglio di Corso di laurea è composto da tutti i docenti degli insegnamenti impartiti e da una rappresentanza degli studenti, secondo le proporzioni e le prerogative previste dalla normativa vigente.

2. Il Consiglio di Corso, nei limiti degli indirizzi generali fissati dal Senato Accademico e di quelli di coordinamento della programmazione fissati dal Consiglio di Facoltà, esercita le attribuzioni inerenti il funzionamento del Corso stesso. In particolare, propone:

a) le attività formative da inserire nei Piani di Studio;

b) la programmazione e la gestione della didattica rispetto agli obiettivi formativi, nei limiti delle risorse disponibili;

c) le tipologie delle forme didattiche e delle prove di valutazione della preparazione degli studenti e gli eventuali obblighi di frequenza.

3. Per i corsi di studio che si svolgono con il concorso di altri Atenei, la convenzione istitutiva individua la composizione del Consiglio di corso e le modalità organizzative.

4. I Consigli dei Corsi di studio sono coordinati da un Presidente, che assume la responsabilità del Corso insieme al Preside di Facoltà.

Art. 16. Commissione didattica paritetica

1. La Commissione Didattica paritetica è composta di otto membri, con rappresentanza paritetica di docenti (4) e studenti (4), ed è nominata con delibera del Consiglio di Facoltà su proposta del Consiglio di Corso di laurea. La Commissione elegge al suo interno un Presidente, tra i docenti che ne fanno parte.

(20)

2. La Commissione didattica paritetica esprime il proprio parere circa la coerenza tra i CFU assegnati alle attività formative ed i loro specifici obiettivi formativi, prima della delibera delle competenti strutture didattiche.

3. È compito della Commissione didattica paritetica collaborare con il Preside di Facoltà, allo scopo di monitorare il regolare svolgimento dell’attività didattica — in particolare per quanto attiene al rispetto degli obblighi didattici dei docenti, la regolarità delle lezioni e degli esami, l’osservanza dei relativi orari, compresi quelli di ricevimento, di assistenza e di tutorato.

4. La Commissione didattica paritetica assicura un’equilibrata regolamentazione del calendario didattico e degli orari delle singole attività, evitando che si determinino situazioni di squilibrio all’interno dei semestri e di sovrapposizione tra i singoli moduli didattici.

5. Singoli docenti e studenti possono sottoporre alla Commissione didattica paritetica questioni attinenti alla didattica. La Commissione didattica paritetica è tenuta ad esaminare e deliberare sulle eventuali disfunzioni della didattica segnalate da studenti e docenti.

6. Alla Commissione didattica paritetica spetta anche la valutazione della qualità dell’offerta formativa, attraverso la rielaborazione dei dati relativi al corso di studio, assumendo eventuali iniziative correttive delle disfunzioni riscontrate.

Art. 17. Norme transitorie e finali

1. Modifiche al presente Regolamento sono proposte dal Consiglio di Corso ed approvate dal Consiglio di Facoltà.

2. Per quanto non previsto dal presente Regolamento di Corso di laurea si rinvia al Regolamento didattico di Ateneo.

(21)

Attività formative

Tabella con la descrizione delle attività formative

Attività formative di base

ambito disciplinare Discipline matematiche, fisiche, informatiche e statistiche

gruppo settore CFU

B11 FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)

INF/01 Informatica MAT/02 Algebra SECS-S/01 Statistica

10 - 11

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito da DM minimo 10 10 - 11 ambito disciplinare Discipline chimiche

gruppo settore CFU

B21 CHIM/01 Chimica analitica

CHIM/03 Chimica generale e inorganica CHIM/06 Chimica organica

10 - 11 CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito da DM minimo 10 10 - 11 ambito disciplinare Discipline biologiche

gruppo settore CFU

B31 BIO/10 Biochimica 10 - 11

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito da DM minimo 10 10 - 11 Totale CFU per le attività di base da DM minimo 30 30 - 33

Attività formative caratterizzanti

ambito disciplinare Discipline biotecnologiche comuni

gruppo settore CFU

C11 BIO/10 Biochimica

BIO/11 Biologia molecolare 24 - 25

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito da DM minimo 24 24 - 25 ambito disciplinare Discipline per la regolamentazione, economia e bioetica

gruppo settore CFU

C21 AGR/01 Economia ed estimo rurale IUS/04 Diritto commerciale

MED/02 Storia della medicina

4 - 10

(22)

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito da DM minimo 4 4 - 10 ambito disciplinare Discipline biotecnologiche con finalità specifiche:agrarie

gruppo settore CFU

C31 AGR/02 Agronomia e coltivazioni erbacee AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari AGR/16 Microbiologia agraria

AGR/17 Zootecnica generale e miglioramento genetico

15 - 21

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito 15 - 21 ambito disciplinare Discipline biotecnologiche con finalità specifiche: mediche e terapeutiche

gruppo settore CFU

C62 BIO/12 Biochimica clinica e biologia molecolare clinica

MED/03 Genetica medica 9 - 11

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito 9 - 11 ambito disciplinare Discipline biotecnologiche con finalità specifiche:

veterinarie

gruppo settore CFU

C71 VET/01 Anatomia degli animali domestici VET/02 Fisiologia veterinaria

VET/03 Patologia generale e anatomia patologica veterinaria VET/05 Malattie infettive degli animali domestici

30 - 40

CFU da assegnarsi complessivamente all'ambito 30 - 40 Totale CFU per le attività caratterizzanti da DM minimo 60 82- 107

Attività affini o integrative

gruppo settore CFU

A11 IUS/20 Filosofia del diritto

SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi ING-IND/25: Impianti chimici

18 - 19 Totale CFU per le attività affini ed integrative - minimo assegnato

dal proponente all'attività 18 - da DM minimo 18 18 - 19 Altre attività formative (D.M. 270 art.10 §5)

ambito disciplinare CFU

A scelta dello studente (art.10, comma 5, lettera a) 12

(23)

Per la prova finale 6 Per la prova finale e la lingua

straniera (art.10, comma 5, lettera c)

Per la conoscenza di almeno una lingua

straniera 7

Ulteriori conoscenze linguistiche Abilità informatiche e telematiche Tirocini formativi e di orientamento 7 Ulteriori attività formative

(art.10, comma 5, lettera d)

Altre conoscenze utili per l’inserimento nel mondo del lavoro Per stage e tirocini presso imprese, enti pubblici o privati, ordini

professionali (art.10, comma 5, lettera e)

Totale CFU altre attività 32

CFU totali per il conseguimento del titolo (180)

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